La nuova ciclabile dalla Bandita a via Archirafi: le indicazioni dello studio di fattibilità prima della progettazione
di Giulio Di ChiaraUn progetto che si chiacchiera già da qualche anno e che ha trovato nei fondi del PON METRO l'occasione giusta per vedere la luce: "“Percorso ciclabile zona sud da Via Archirafi fino al Porticciolo della Bandita comprensivo di opere smart" Lo scorso 27 Marzo è stata firmata apposita determina dirigenziale che dà il via agli adempimenti necessari per affidare la progettazione definitiva ed esecutiva, con relativa direzione e coordinamento dei lavori. Per semplificare, con questo documento può mettersi in moto l'iter che porterà alla definizione del bando a cui potranno partecipare architetti e studi di progettazione. Nel frattempo però viene anche reso noto un documento propedeutico importante, la relazione tecnica sullo studio di fattibilità, che tra le tante analisi delinea e prescrive alcune indicazioni per la progettazione, step successivo e oggetto della determina. Ci sembra interessante andare a spulciare sulla parte progettuale, di cui riportiamo le parti salienti: IL TRACCIATO Il progetto in questione è finalizzato al completamento e al prolungamento della pista ciclabile urbana esistente, che si snoda lungo il centro urbano fino alla fine della Via Archirafi. Da qui, inizia un percorso ciclabile che, in alcuni tratti su marciapiede, in altri su strada, è interrotto da diversi tratti mancanti ed arriva fino allo Sperone. TRE TIPOLOGIE DI PISTA Data la varietà del lungo percorso, lo studio di fattibilità, al fine di adattare i luoghi alle norme tecniche per la realizzazione delle piste ciclabili e stradali, ha individuato tre tipologie di pista: a) su marciapiede: nei tratti che si dovranno integrare a quelli esistenti, pavimentati con autobloccanti, si prevede di realizzare la pista mantenendo la stessa larghezza e valutando la tipologia della pavimentazione più adeguata a garantire scorrevolezza di rotolamento; o nei tratti pavimentati con battuto di cemento se ne prevede la rimozione e la sostituzione con uno strato di conglomerato trasparente costituito da una miscela realizzata a caldo costituita da aggregati lapidei di primo impiego, filler e legante. Per questa tipologia d’intervento la larghezza dei tratti di pista varia da m 2.50 a un massimo di 4.50. Per quanto riguarda l’impianto di illuminazione pubblica relativo alle due tipologie su descritte, viene mantenuto o integrato, dove necessario, quello esistente. Questa tipologia sarà realizzata sulle seguenti vie: - Corso dei Mille da Via Tiro a Segno a Via Bennici. - Cappello dalla chiesa di San Giovanni degli Eremiti a Via Messina Marine all’altezza del Tiro a Segno. Il semaforo esistente che regola l’attraversamento tra la Via Cappello e Viale dei Picciotti si deve integrare con apposito segnale luminoso. - Messina Marine dal Museo del Mare (ex Locomotive) all’edificio del Tiro a Segno. - Messina Marine da Via Cappello fino a Piazza Sperone. b) su sede stradale: dove la larghezza stradale è tale da consentire (rinunciando al parcheggio su un lato della carreggiata) di occupare una fascia di m. 2,50, da destinare alla pista ciclabile, a doppio senso di percorrenza, si è preferito accostarla al marciapiede esistente e delimitarla, a confine con la corsia carrabile, con dissuasori e/o parapedonali. Laddove la sede stradale non lo consentisse si procederà con la realizzazione di una corsia larga circa 1,50 m. Questo tipo di intervento su sede stradale, lascia inalterati sia il sistema di caditoie per lo smaltimento delle acque piovane che dell’impianto di illuminazione esistente, con un considerevole abbattimento dei costi di realizzazione. Questa tipologia sarà realizzata sulle seguenti vie: - Tiro a Segno dalla Via Archirafi a C.so dei Mille - Bennici da C.so dei Mille a via Messina Marine. - XXVII Maggio - Sacco e Vanzetti - Laudicina – Via Messina Marine, da Piazza Sperone fino al Porticciolo della Bandita. c) su costa: si tratta di un intervento ex novo con l’obiettivo di riqualificare il litorale della zona Sud della città, nel rispetto dei vincoli paesaggistici ed ambientali. Pertanto si sono ipotizzate due corsie affiancate, ciclabile e pedonale, di larghezza minima di m. 2.50 ciascuna, e di larghezza complessiva di m. 5,60, e pendenza adeguata, in salita, compatibile con la normativa in materia di piste ciclabili. La pavimentazione di tali percorsi, per garantire un impatto ambientale naturalistico che la finitura in asfalto, o similari penalizzerebbe, si propone di realizzarla con prodotti ecologici e bio-compatibili. Ad esempio può essere realizzata in conglomerato cementizio con tappetino di usura, dello spessore minimo di cm. 3, realizzato con ghiaie (aggregati lapidei originari dei luoghi dell’intervento) e legante trasparente che lascia intatte le colorazioni. Questa tipologia sarà realizzata sulle seguenti vie: - la foce del Fiume Oreto e la Via Armando Diaz (m 1.930,00); - dal Porticciolo della Bandita al Parco dell’Acqua dei Corsari (m 1.970,00). OPERE ACCESSORIE E MATERIALI Per gli attraversamenti stradali, ove necessari, si prevede l’istallazione di appositi semafori. La pavimentazione delle piste ciclabili, deve offrire una elevata scorrevolezza di rotolamento. I materiali da utilizzare sono preferibilmente asfalti lisci, mentre sono sconsigliati rivestimenti in betonelle e da evitare quelli in materiali lapidei a posa grossolana (ciottolato, pavè, ecc.). Le superfici di rotolamento lungo l’intero itinerario devono essere perfettamente raccordate. Le piste e le corsie dovrebbero essere colorate in tutti i luoghi dove occorra garantire una elevata leggibilità del sistema ciclabile sia per gli utenti del sistema stesso, che possono in tal modo meglio orientarsi, sia per gli utenti esterni che sono così portati ad una maggiore attenzione. Affiancate al percorso, in parte schermato da strutture leggere per proteggere dall’eccessivo irraggiamento solare, saranno realizzate delle aree attrezzate per la sosta. Lo smaltimento delle acque meteoriche avverrà con sistema a perdere verso l’arenile. La pista, per le ore notturne, sarà adeguatamente illuminata con apparecchi a basso consumo energetico e dotate di lampade a LED che non provochino inquinamento luminoso e siano resistenti alla salsedine e ad eventuali mareggiate. Altre aree a servizio della ciclabile Una ciclo-officina, parcheggi per le biciclette, parcheggi per le autovetture e postazioni di bike-sharing. Quest’ultime saranno fornite e collocate dall’AMAT. In particolare, lungo questo tratto stradale, di fronte la Via Amedeo D’Aosta, si trova un edificio realizzato in muratura e legno, già destinato ad attività di intrattenimento, attualmente in abbandono, le cui caratteristiche lo rendono adatto ad un utilizzo legato ai servizi annessi alla pista stessa e pertanto se ne prevede il ripristino. PARCHEGGI PER AUTOVETTURE I parcheggi sono: il primo, da realizzare, si trova in Via M. Marine, difronte via Ettore Ligotti, ed è di circa mq 2600 (n.104 posti auto); il secondo, difronte a via Giacomo Alagna, è di circa mq 1250 (n. 50 posti auto). Per il calcolo dei posti macchina è stato utilizzato il parametro di mq 25 per posto macchina che comprende sia l’area di stallo che gli spazi di manovra così come stabilito dalla normativa vigente. Il terzo è già esistente e si trova in C.so dei Mille in prossimità della Via Bennici. E’ di circa mq 645 (n. 25 posti auto), per cui si prevede l’eventuale integrazione dell’impianto di illuminazione pubblica e dell’adeguata segnaletica. IMPORTO TOTALE € 7.167.553,70 di cui € 4.523.011,20 di importo dei lavori, e € 2.644.542,50 di Somme a disposizione dell’Amministrazione. Per rimanere sempre in contatto con Mobilita Palermo i nostri canali: Sito internet: http://palermo.mobilita.org Fanpage: https://www.facebook.com/Palermo.Mobilita/ Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/31938246679/ Twitter: https://twitter.com/MobilitaPA Instagram: https://www.instagram.com/mobilita.palermo/ Canale Telegram: https://t.me/mobilitapalermo
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