Anello Ferroviario | Iniziato lo scavo della fermata “Porto”

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Ultima, ma non per importanza, la fermata “Porto” riveste un ruolo importante nell’Anello Ferroviario.

Tramite la stessa i turisti, appena scesi potranno raggiungere non solo il centro, ma anche il terminal Notarbartolo.

Fino ad ora gli unici lavori che si erano visti, avevano riguardato lo scavo della galleria “Amari” e piccoli lavori nelle aree dell’ente porto.

Risultano quindi essere state effettuate tutte le opere di fondazione e adesso si sta procedendo allo scavo della fermata.

Ulteriore informazione ricevuta ieri che è stato completato il magrone e quindi si procederà nelle prossime settimane alla messa in opera delle armature.

Una soluzione sicuramente interessante, che speriamo possa essere attuata, è la possibilità dei turisti di arrivare direttamente al porto partendo dalla fermata “Punta Raisi”.

Un collegamento ferroviario diretto, che potrebbe essere adottato con soluzione di continuità e senza rotture di carico, quindi senza che i turisti debbano scendere dal treno.

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13 Thoughts to “Anello Ferroviario | Iniziato lo scavo della fermata “Porto””

  1. Fresh

    Salve,

    “Una soluzione sicuramente interessante, che speriamo possa essere attuata, è la possibilità dei turisti di arrivare direttamente al porto partendo dalla fermata “Punta Raisi”.”

    Diciamo ché è proprio questo il senso. Perché l’alternativa, da Porto al Terminal Notarbartolo, è poi proseguire in tram per andare nelle periferie o proseguire in metro per andare alla fermata Sferracavallo “in mezzo al nulla” oppure andare alla fermata “Via Ugo La Malfa” per andare credo al Mc Donald’s.

  2. moscerino

    Che le stazioni di arrivo e partenze siano interconnesse fra loro è solamente il primissimo passo, manca l’interconnessione con i luoghi turistici, residenziali, economico produttivi, mancando questo siamo ancora monchi… FONDAMENTALE la segnaletica multilingue, la manutenzione e la sorveglianza!!!

  3. punteruolorosso

    le stazioni del passante e dell’anello sorgono, ad eccezione delle future politeama e porto, completamente fuori mano.

  4. Giuseppe

    Diciamo che ogni tanto a Palermo le cose vanno velocemente. Io sono nato e cresciuto per oltre 50 anni in mezzo ad una Città cantiere. Quando avevo 5 anni si aspettava l’apertura della circonvallazione. Ancora oggi si lavora su di essa. Erano previste delle sopraelevate in zona Calatafimi, ma ancora manca solo il collaudo… Se morte ⚰️ non mi coglie,mi auguro che questi treni siano con le fermate a norma,per persone con ridotte capacità motorie 🤘Se consideriamo che vorrei campare fino a 100 anni. Ma fino a quella data, ma a che mi…a mi servirà la metropolitana?

  5. giovanni cutaia

    non si parla più dell’apertura della stazione libertà il cui scavo è stato completato da parecchio tempo. cosa manca per aprire la stazione al traffico passeggeri?

  6. pittonic

    curiosità: ma una volta completato l’anello, girerà in senso orario o antiorario?

  7. Normanno

    Logica vorrebbe in senso orario per portare direttamente i turisti al politeama e alla stazione notarbartolo ma cambia poco e siccome la logica dice in senso orario sicuramente la giostra girerà in senso antiorario

  8. Normanno

    Naturalmente i turisti che arrivano al porto con le crociere

  9. Normanno

    Cambia poco perchè è un anelletto tipo quello per la pasta al forno il verso incide poco, una città ostaggio di cantieri infiniti (via sicilia,politeama) per un’infrastruttura di scarsa utilità.
    il turista del porto fa prima a farsi quattro passi a piedi ed arrivare al politeama che andarci con il mezzo pubblico.Forse può servire per andare dalla stazione notarbartolo al politeama in alternativa al 101 ma bisogna vedere la frequenza dei treni e quanto tempo si perde per avere il brivido dell’anellletto.
    A proposito ma quando liberano piazza politeama da quell’orrendo cantiere? Possiamo pserare per questo natale o se ne parla l’anno prossimo?

  10. Orazio

    Dimentichiamo che questo anello ferroviario si realizza, sostanzialmente, perchè più di metà del tracciato c’era già. A questo punto è stato logico pensare di chiudere il cerchio passando per il centro. Cerchio che, secondo l’idea originaria, si sarebbe dovuto chiudere alla Stazione C.le e non a Notarbartolo.

    Non capisco l’ironia ormai annosa sull’anelletto, sarà che preferisco le lasagne. Trovo più logico questo anello che non quello che si chiuderebbe alla C.le.

    E infine: pensare che una linea di metropolitana serva per far fare 300 metri ai turisti è una cosa senza senso. Oltre che di mancanza di rispetto per le centinaia o migliaia (non coosco i numeri) di pendolari che quotidianamente usano il tratto attuale monco.

  11. punteruolorosso

    @orazio, l’avrei preferito raddoppiato, fino a c.le e integrato con. Il passante anziché viaggiare su sede separata. Avremmo rinunciato alla stazione Politeama, ma lì ci saranno il tram e forse la metro.

  12. vicchio65

    La storia dei mezzi pubblici a Palermo è lunga e controversa, tanto da diventare una barzelletta di diffusione mondiale (il “tchiaccifo”) come la lupara, i baffi neri, le donne velate e la pasta con le sarde.
    È innegabile realtà che un vero piano traffico non c’è mai stato. Sempre iniziative slegate e poco approfondite, cui non hanno mai creduto veramente neanche gli stessi estensori, tirati per la giacchetta dai vari “imprenditori” delle municipalizzate, dai “bottegai” palermitani o dai semplici androidi metà panormosauro e metà automobile. Il risultato è un progetto quà, un progetto là, che si annunciano, specialmente in periodo elettorale, e poi scompaiono con il sole che qui (almeno questo) non manca mai!
    Il progetto servizio metropolitano delle Trenitalia non è un progetto di questo o quel comune: le ferrovie hanno visto le potenzialità di un trasporto urbano e in tante città hanno avviato la modifica dei tratti (attuali o dismessi) per nuove fonti di reddito. La tratta esistente a Palermo ha un’alta appetibilità perché attraversa tutta la città, le zone del nuovo centro, le zone commerciali ed industriali e consente un rapido accesso da tutto l’interland da Carini a Termini Imerese; ed anche per l’assenza di alternative (la fantomatica MAL?). Strutturalmente sarebbe stata interessante la creazione di una circle line, ma l’estensione alla stazione centrale sarebbe stata molto, troppo, costosa anche in relazione agli orientamenti del comune (se non si spinge DICHIARATAMENTE nel verso della mobilità pubblica, quale idiota investirebbe per un servizio pubblico?).
    Detto questo, la circle avrà un tempo di percorrenza dell’intero anello di un quarto d’ora a una velocità media di circa sessanta chilometri all’ora. Quanto alla frequenza dei treni, possono essere quattro treni l’ora con una frequenza di 15 minuti, sei treni ogni dieci minuti e otto treni ogni sette minuti e mezzo; la frequenza (chiaramente e purtroppo…) dipenderà dal contratto di servizio fra Trenitalia e la Regione.
    E sulla mobilità pubblica si continua con “poche idee ma confuse”. 😊😊

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