Anello Ferroviario 2° Lotto: un passo avanti verso la realizzazione del progetto

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L’Anello Ferroviario 2° Lotto di Palermo avanza verso la realizzazione del progetto.

Qualche settimana fa vi comunicavamo della lentezza burocratica che aveva costretto l’iter ad uno stop.

Il 30/12/2022 la commissione tecnico scientifica regionale ha dato il giudizio positivo di compatibilità ambientale (V.I.A.) al progetto, un passo fondamentale per l’avvio dei lavori.

Il 2° Lotto dell’Anello Ferroviario di Palermo è un’opera strategica per il territorio e per il trasporto pubblico locale.

L’intervento prevede la realizzazione del proseguimento del tracciato che, attraverso un percorso sotto le vie Paternostro, Brunetto Latini e Malaspina, va dalla stazione Politeama verso l’esistente stazione di Notarbartolo.

Nell’ultimo tratto di linea è prevista la realizzazione della fermata “Turrisi Colonna”, posta all’altezza dell’omonima via lungo via Malaspina, al fine di servire il bacino utenza compreso fra la fermata Lolli e la stazione Notarbartolo.

Il tracciato prosegue in una breve galleria artificiale, fino ad innestarsi in una galleria esistente per poi entrare nella trincea di Notarbartolo, stazione di fine intervento.

Il progetto si articola nelle seguenti opere:

  • galleria naturale di collegamento fra Politeama e la fermata Turrisi Colonna;
  • fermata scoperta Turrisi Colonna;
  • galleria artificiale di collegamento fra la fermata e la galleria esistente;
  • attrezzaggio dell’infrastruttura ferroviaria fino al primo binario di stazione Notarbartolo;
  • PES a Notarbartolo;
  • interventi di adeguamento della fermata Politeama all’innesto della nuova galleria(eliminazione binario di precedenza e adeguamenti correlati).

La galleria naturale, lunga 817metri, sarà realizzata con scavo meccanizzato mediante TBM.

La commissione tecnico scientifica regionale ha espresso il giudizio positivo di compatibilità ambientale dopo aver esaminato accuratamente il progetto e aver verificato che esso rispetti tutte le normative ambientali e che sia in grado di garantire il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini durante la realizzazione e l’utilizzo dell’opera.

Il giudizio positivo di compatibilità ambientale rappresenta un passo avanti importante per l’avvio dei lavori, che dovrebbero iniziare nel prossimo futuro e terminare entro il 2028.

Il commissario straordinario dell’opera è l’ing. Christian Colaneri.

I documenti sono consultabili sul sito della Regione Sicilia

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11 Thoughts to “Anello Ferroviario 2° Lotto: un passo avanti verso la realizzazione del progetto”

  1. FF

    Adesso la palla passa alla redazione del progetto definitivo, approvazione e poi appalto?

  2. punteruolorosso

    tempi lunghissimi per un’opera che non sarà certo risolutiva, ma servirà a rendere utile la tratta finora realizzata. sembra che useranno la talpa, uindi niente problemi tipo via amari.
    non mi aspetto un granché dalle coincidenze con il passante. finora se ne sono fregati.
    il passante stesso, in alcune fermate ha la freuenza di un’ora. vediamo uale sarà la freuenza sull’anello. l’avrei fatto risalire da va lincoln fino a c.le, tutto con doppio binario. se faranno la metro leggera, al politeama si potrà fare lo scambio con l’anello e con il tram, il politeama diventerebbe una piccola notarbartolo, poco male. che intenzioni ci sono? nessuno ne parla.

  3. FF

    Sembra che abbiamo perso dei fondi extra per via di quei ritardi burocratici. C’è un articolo a firma Claudio Reale su Repubblica di oggi.

  4. vicchio65

    Sembra proprio così…purtroppo.
    A questo link ci sono alcune informazioni in proposito:
    http://www.strettoweb.com/2023/01/anello-ferroviario-palermo-bloccato-refuso/1466925/
    Non so se sono affidabili, ma di certo l’assenza di dichiarazioni, positive o negative, è un brutto segnale: solo il 13 dicembre sul sito della Regione c’era la notizia della riunione del Comitato di sorveglianza del Po Fesr; ora c’è la convocazione della Conferenza di Servizi per il 3 febbraio…
    Il silenzio di fronte a una notizia di questo rilievo è senz’altro un segnale di come si continui a trattare il cittadino come suddito (direte voi, qual’è la novità?).
    Fa tanto male essere trasparente? Ammettere gli errori?
    Secondo l’articolo non dovrebbero essere soldi persi, però si dovrà attendere un decreto di proroga. Intanto il Passante non passa, passa solo il tempo…

  5. punteruolorosso

    @vicchio65
    quest’ennesima leggerezza significa che la politica se ne frega dell’anello. erano troppo impegnati a celebrare lo studio da 7,5 milioni sulla pedemontana, un’opera già bocciata tempo addietro per criticità ambientali (rischio alluvione, depauperamento della falda, frane), che non vedo come possano essere superate adesso. mazzette?
    il centrodestra è sempre stato più a favore di automobilista che di cittadino.
    quelli che proponevano gli autobus elettrici in alternativa al tram non sono mai saliti su un autobus.

  6. l'arrabbiato

    PUNTERUOLO ROSSO sei vomitevole e da denuncia mononeurone
    Mazzette ? sei un cane di bancata, povero viscido e stupido terza mondista che sei vattene in africa ,le mazzette mi risultano al comune di Palermo nella passata legislatura con arresti di consigli delle sinistre che appoggiavano il sindaco distruttore…c’e’ ancora un inchiesta

  7. FF

    E vai a denunciare gran vastaso che non sei altro.

  8. l'arrabbiato

    x FF tu invece sei un gran servo leccacaCCA tipico delle sinistre farabuttiste

  9. BELFAGOR

    ANELLO FERROVIARIO DI PALERMO : L’ ENNESIMO ESEMPIO DI OPERA PUBBLICA BLOCCATA DALLA BUROCRAZIA SICILIANA.
    Ma a che cosa serve la Regione siciliana?
    Oltre che dare lavoro a tanti onorevoli, portaborse e burocrati sembra che la funzione principale di tale “ baraccone” è semplicemente quello di rendere difficile la vita dei siciliani e bloccare tutte le opere pubbliche.
    Il caso dell’ anello ferroviario di Palermo è emblematico.
    L’ artico segnalato è molto significativo.
    “ La RFI contava di mandare in gara l’opera entro il 2022 : la Soprintendenza ai beni culturali di Palermo ha dato il proprio via libera lo scorso 8 giugno, mentre l’approvazione del Comune è arrivata il 20 luglio 2022.
    A quel punto, mancava solo …… l’assenso della Regione.
    Ma qui le cose si sono complicate, infatti…… soltanto il 9 settembre, la documentazione relativa al progetto è stato trasmessa alla Commissione tecnico- specialistica, preposta ai pareri ambientali: il relativo nulla osta veniva emesso soltanto….. il 24 novembre scorso.
    Tutto bene: purtroppo NO!!!
    A causa di un…… errore di trascrizione (un elenco passava dal numero 4 al numero 6), l’Assessorato al Territorio ha rimandato indietro la pratica alla commissione per la necessaria correzione ( ma era necessario ?).
    Il 16 dicembre scorso l’organismo si è nuovamente espresso sul progetto, e ….il 30 dicembre è arrivata finalmente all’ assessora Elena Pagana per la firma ma …..eravamo già al 30 dicembre.
    Impossibile, a quel punto, arrivare alla definitiva approvazione del progetto entro il 2022, dovendo essere ancora riconvocata la Conferenza dei servizi per l’emissione del parere conclusivo.
    Inutili, pertanto, le continue lettere formali di sollecito, oltre alle telefonate ed alle visite in Regione, da parte dei responsabili RFI.
    Non sappiamo se l’ opera potrà essere “ recuperata” ma con questa burocrazia di incapaci la cosa è difficile.
    Con buona pace di chi rappresenta l’urgenza di dotare le nostre città di sistemi di trasporto pubblico capaci di liberarle dalla schiavitù del traffico e dell’inquinamento.

  10. punteruolorosso

    @belfagor, mi viene da pensare che alla regione e siano molto svelti in altre cose, tipo concessioni edilizie, privatizzazioni di ospedali o creazione di discariche in terreni privati. lì sbagli non ne fanno, sono efficientissimi.
    il danno non è solo i cittadini, ma alle imprese e agli operai dell’anello. poi bisogna dire che un elenco che passa dal 4 al 6 non dovrebbe costituire un errore tale da bloccre un’opera. ci vorrebbero leggi in grado di correggere in corsa questi refusi. non è possibile che la svista di un povero scrivano iperstressato possa mandare in vacca il destino di un’opera. è anche su questo che dovrebbero concentrarsi le proteste, ma la gente se ne frega, e anche questo è parte del prolema

  11. FF

    @punteruolorosso a me fa orrore che ci siano voluti 3 mesi per redigere il verbale di una seduta. Ok che ci sono state le elezioni nel frattempo e magari in Regione qualcosa si sia bloccato, ma 3 mesi rappresentano un vero e proprio schiaffo perché poi accadono minuzie tipo quella che hai riportato e non si hanno i tempi tecnici per correggere. Certo che per fare qualche opera ce la mettono tutta per farti scendere tutti i santi.

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