Nelle scorse settimane vi abbiamo illustrato alcune delle principali opere che saranno interessate dai lavori del 1° stralcio del progetto tram Tratte A,B e C.
Se vi siete persi gli articoli ve li riepiloghiamo:
- Il nuovo svincolo Einstein
- La tratta C (corso Calatafimi – Terminal Basile)
- Il nuovo svincolo Basile
- Il nuovo svincolo Calatafimi
Numerosi e interessanti sono stati i commenti ad ogni singolo post.
In tantissimi ci avete chiesto dei chiarimenti, ci avete chiesto il motivo per cui lo svincolo Einstein non preveda alcun transito verso monte, ma solo verso mare.
Oggi proviamo a darvi qualche chiarimento o quantomeno proviamo a capire cosa perché gli ingegneri hanno fatto queste scelte progettuali.
Piano della mobilità privata su gomma
L’ampliamento della rete tram modificherà, al pari di quanto avvenuto in altre città di analoghe dimensioni, la natura della richiesta di mobilità.
Ci auguriamo che sposterà la preferenza degli utenti dal mezzo privato, costoso, inquinante e soggetto limitazioni di traffico sempre più estese, al TPL.
Trasporto pubblico locale uniformemente distribuito sul territorio, confortevole, economico, non inquinante, non soggetto a limitazioni di traffico, puntuale e veloce.
Sulla base di questi dati è stato ipotizzato uno scenario futuro della mobilità privata su gomma così articolato:
a) circolazione, prevalentemente antioraria, attorno alla zona ZTL:
- via Cavour;
- via Pignatelli Aragona;
- via Cluverio;
- via Papireto;
- corso Alberto Amedeo;
- piazza Indipendenza;
- piazza Montalto;
- corso Tukory;
- piazza Giulio Cesare;
- via Lincon
- foro Italico a doppio senso;
- via Francesco Crispi a doppio senso;
b) assi di attraversamento nord-sud sul lungo mare e sulla circonvallazione, entrambi a doppio senso di marcia;
c) principali direttrici di penetrazione, a doppio senso di marcia, Via Basile e Via Belgio;
d) principali direttrici di penetrazione, a senso unico di marcia:
- via Leonardo da Vinci dalla circonvallazione verso il porto;
- via Lazio verso la circonvallazione;
- viale Lazio sarà raggiunta dal traffico portuale, nelle more della realizzazione della galleria prevista in PRG 2.0;
- via Montepellegrino a doppio senso di marcia;
- via Imperatore Federico a senso unico di marcia in direzione monte.
Questo lo schema funzionale riportato nel piano:
In verde abbiamo evidenziato gli svincoli principali.
In rosso e giallo i flussi in ingresso e uscita.
Purtroppo essendo la mappa molto vasta e in alcuni tratti molto fitta è difficile renderla ancora più chiara.
Chiarito lo scenario generico, analizziamo nel dettaglio alcune scelte.
L’entrata in esercizio delle nuove linee tram, con l’aumento dei passaggi lungo la circonvallazione, aumenterà prevedibilmente la congestione di piazza Einstein già oggi ben oltre i limiti di funzionalità dello svincolo.
La ripresa del servizio integrale del passante e l’entrata in esercizio dell’anello costituiranno un ulteriore attrattore che aggraverà il livello di congestione sull’asse di penetrazione urbano.
Alla luce delle sopra esposte considerazioni, partendo da una scala generale fino a quelle più di dettaglio, sono state individuate soluzioni trasportistiche ed urbanistiche che riguardano l’intero asse:
via L. Da Vinci – via Notarbartolo – via Duca di Verdura a partire dalla sua intersezione con viale della Regione Siciliana fino a piazza Giachery.
L’area presa in considerazione comprende il quadrilatero viale Lazio, via Sciuti/via Terrasanta, via L. da Vinci e il tratto di viale Regione Siciliana compreso tra gli svincoli Lazio e Einstein.
Sono stati messi a sistema i diversi fattori in gioco, consapevoli che la buona riuscita del sistema Tram deve necessariamente passare dalla integrazione con gli altri sistemi di trasporto e con l’organizzazione del traffico veicolare a scala urbana.
I progettisti si sono avvalsi di di simulazione del traffico provenienti dai software che hanno consentito di formulare la seguente proposta funzionale:
- svincolo viale Lazio: chiusura della rampa in ingresso su viale Lazio;
- viale Lazio: senso unico in uscita dalla città. Abolizione della corsia riservata in direzione piazza Don Bosco;
- svincolo piazza Einstein: realizzazione di un terzo livello dello svincolo dedicato al traffico veicolare di penetrazione urbana che consentirà senza interferenze con le linee tramviarie l’accesso alla città dei flussi di traffico provenienti da Nord e da Ovest;
- via Leonardo da Vinci/Notarbartolo e di Verdura: tratto tra le piazze Einstein e Giachery senso unico in direzione mare.
Completa lo scenario l’istituzione di un senso unico in direzione Sud su via Uditore tra via L. da Vinci e viale Regione Siciliana.
Con questo nuovo assetto della viabilità dello svincolo:
- via L. Da Vinci;
- via Notarbartolo;
- via Duca della Verdura
saranno interamente percorse a senso unico di marcia verso il mare su due corsie spostando sul lato destro della carreggiata la sede tramviaria tra le piazze Ziino e Boiardo.
Sempre i progettisti scrivono che “La soluzione proposta è compatibile con la previsione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche del prolungamento di via M. Rapisardi con un ponte oltre la trincea ferroviaria e con la strada c.d. “Radiale” prevista nel PRG 2.0 sull’area della trincea ferroviaria.”
Abbiamo allegato due immagini che mostrano lo stato di fatto e la situazione dopo la realizzazione del tram:
Una grossa criticità emerge dalla mancata realizzazione del ponte sulla trancea ferroviaria di via Rapisardi.
Proprio la mancanza di questo collegamento crea di fatto un grosso problema perché non permettere di raggiungere l’area a monte della stazione Notarbartolo, se non facendo il giro da viale Lazio.
Perché se per chi scende da via L. Da Vinci alta, raggiungere lo svincolo Lazio sarà semplice e veloce utilizzando via Giovanni Campolo.
Chi proviene da via Sciuti come potrà arrivare a piazza Ottavio Ziino?
Spesso siamo stati i primi a dire: bisogna entrare nella mentalità che l’auto va lasciata a casa e va utilizzato il mezzo pubblico. Giusto! Giustissimo.
Però ci sono anche attività commerciali, uffici, imprese che sicuramente hanno necessità di essere raggiunte anche con il mezzo privato.
Quale sará quindi la soluzione?
La palla adesso passa ai tecnici comunali che dovranno trovare una soluzione.
Ci auguriamo che non venga applicata la soluzione progettuale proposta, vista l’assenza di uno degli elementi principali che permette una soluzione alternativa. Senza un nuovo attraversamento sulla trincea Notarbartolo, difficilmente potranno esserci significativi miglioramenti alla viabilità.
Da dove dovrebbero arrivare le somme per finanziare la realizzazione del prolungamento di via Rapisardi? Grazie per l’analisi 😉
Ben venga la realizzazioni di nuove opere pubbliche, però…..
Questi interventi , è inutile nascondercelo, sono molto invasive e necessitano di una cronologia ferrea, penali pesanti e un impegno delle ditte molto forte ( lavorare anche di notte).
Purtroppo a Palermo le varie ditte hanno fatto nel passato quello che gli pareva.
Ancora via Crispi e via Roma presenta diversi cantieri fermi o che procedono moooolto lentamente .
Sarà capace i Comune di far rispettare alle ditte i tempi di consegna delle opere?
Le esperienze passate non ci fanno stare tranquilli.
Inoltre il progetto presenta tante criticità.
Ricordiamo che i lavori per le nuove linee tranviarie sconvolgeranno per mesi o per anni la circolazione di tutta la città, già molto caotica a causa dei tanti cantieri eterni e dell’ allergia delle varie amministrazioni a realizzare nuove strade.
Come è stato correttamente ricordato nell’ articolo
– Le nuove linee tram, con l’aumento dei passaggi lungo la circonvallazione,….. aumenterà la congestione di piazza Einstein già oggi ben oltre i limiti di funzionalità dello svincolo.
-La ripresa del servizio integrale del passante e l’entrata in esercizio dell’anello costituiranno un ulteriore attrattore che aggraverà il livello di congestione sull’asse di penetrazione urbano.
Le proposte dei progettisti non appaiono adeguati a risolvere tali criticità.
Inoltre la mancata realizzazione del ponte in via Rapisardi ( perché non verrà più realizzato?) creerà un grosso problema perché non permetterà di raggiungere con le auto private l’area a monte della stazione Notarbartolo, se non facendo il giro da viale Lazio.”
Chi proviene da via Sciuti come potrà arrivare a piazza Ottavio Ziino?
MISTERO!!!!!
Perché a Palermo non si possono realizzare nuovi ponti e quelli vecchi vanno in malora?
Ha ragione l’ estensore dell’ articolo che si augura che non venga applicata la soluzione progettuale proposta, vista l’assenza di uno degli elementi principali che permette una soluzione alternativa.
Leggiamo che i progettisti si sono avvalsi di simulazione del traffico provenienti dai software che hanno consentito di formulare alcune soluzioni .
Forse questi progettisti invece di utilizzare “simulazione del traffico provenienti dai software” avrebbero dovuto andare a vedere con i propri occhi la situazione e usare un po’ di buon senso.
Ma dell’asse radiale di collegamento non ci sono più notizie? L’appalto della progettazione definitiva è stato vinto parecchi anni fa, perché non è stato fatto il progetto? Sul ponte Rapisardi invece è nel Piano Triennale, niente finanziamenti in vista?
Un’ultima domanda: nell’articolo si dice che il traffico passerà da via Cluverio, è corretto? Perché attualmente il senso di marcia è al contrario, si fa il giro da via Houel per andare in via Goethe e poi al Papireto, anche perché via Cluverio è più stretta, bisognerebbe quanto meno mettere divieto di sosta.
@renald e farlo rispettare, in caso 😂 se guardiamo il mancato rispetto del CdS ci sono così tanti animali che sembra uno zoo gratuito
Alternativa a corso Tukory via Salomone Marino basta abolire il tappo e collegarla a via Lodato
L’uso del software di simulazione è una bella cosa. Certo bisogna capire cosa si chiede al software!
La verità, abbastanza banale secondo me, è che eliminati in questi anni gli svincoli di via regione, ci sono attualm6solo 3 strade che l’attraversano: viale mich7, via Leonardo da Vinci e corso Calatafimi. 3 strade per tutta la città!
Come si può pensare di eliminare un flusso direzionale da una delle 3 (via Leonardo da Vinci) senza creare ulteriori disagi? Come si vede anche dalle immagini dell’articolo, come faranno tutti quelli che si trovano fra via Leonardo da Vinci e corso Calatafimi ad andare per esempio a borgo Nuovo? Bu? Devono arrivare sino in viale Lazio! E tornare indietro! Ricordiamo che con il tram non può sostituire furgoni e simili e che, a ben vedere, per una famiglia è antieconomico (se ci si sposta in 3 da borgo Nuovo a Notarbartolo ci vogliono € 4,20, per fare 3/4 chilometri in tutto).
Volendo essere cattivo (e sono sicuro di scatenare tutti gli Anti-Innominabile 😉 ) si può dire che sino a qui la strada per l’amministrazione è stata in discesa: è stato portato avanti un progetto bello e pronto (tram) che, per qualche oscuro arcano, era stato contestato dal Consiglio (più o meno, lo stesso Consiglio che oggi lo ha approvato).
Peccato che il tutto era connesso ad un piano più ampio sulla mobilità che, però, si è perso nella notte dei tempi e doveva essere recuperato perchè interconnesso in una visione d’insieme…il famoso PUMS del 2021 dove c’era il ponte Rapisardi, la famosa “radiale” e, udite udire, anche la MAL.
Saprà la nuova amministrazione iniziare a fare qualcosa da zero?
@vicchio65 speriamo proprio di sì, spero che in futuro ci sia l’onestà intellettuale di ringraziare Catania per il lavoro avviato e che Carta sta portando avanti, con migliori capacità dialettiche. Vediamo di farcela ad avviare i lavori di tutte le linee tranviarie entro questo mandato e a chiudere una volta e per tutte con questo benedetto passante. Palla alla regione e ad Aricò per le frequenze, se si degnano.
intanto 1,3 miliardi sulla pedemontana. ci si potevano fare 2 metro leggere.
@marco, d’accordo con te, penso che un assetto simile possa inguaiare lo svincolo lazio e le strde per raggiungerlo. si consideri che chi abita alla noce utilizza via leonardo da vinci, non viale lazio per raggiungere, ad esempio, ‘u zu caliddu a piano dell’occhio e tutti i paesi dell’interno. i camion per bellolampo idem. saliranno tutti da viale michelangelo?
in una città ideale non avremmo neanche quelli, ma con la discarica e un inceneritore da fare lassù ci sarà un viavai di camion pieni di spazzatura da bruciare.
il problema del prezzo del biglietto si risolve con abbonamenti giornalieri, settimanali e mensili e biglietto integrato tram-bus-treno su base regionale. la benzina costa pure assai, la ricerca del posteggiatore è sempre uno stress. molto meglio il tram.
non sono della zona e non capisco l’utilità del ponte rapisardi, ma se è utile è giusto che si faccia.
sulla strada da fare sopra la trincea notarbartolo sono d’accordo. bisogna anche utilizzare il solettone che arriva fino a via malaspina. secondo me una continuazione lungo via re federico-imera-indipendenza-lodato è poco probabile. via re federico è una bella strada commerciale, non può essere trasformata in una strada a intenso traffico.
@punteruolorosso se non ricordo male fu proprio Carta uno di quelli che, ormai anni fa, proponeva la realizzazione della copertura di Notarbartolo. E non sarebbe male. Mi chiedo quale sarebbe l’iter, di chi le competenze (Regione? MIT?) e quali i costi. Però serve per la viabilità di quella zona, io piuttosto trasformerei via Leonardo da Vinci bassa in una via a doppio senso (metà a scendere e metà a salire da piazza Ziino) per poi dirottare su altre vie ma non è il mio ambito e immagino ci abbiano già riflettuto.
ma quelli che “invece di utilizzare ‘simulazione del traffico provenienti dai software’ avrebbero dovuto andare a vedere con i propri occhi la situazione e usare un po’ di buon senso.” almeno hanno un’idea di come funzionano questi simulatori? Sapete come si fanno dei modelli di traffico e con quali dati? Direi che siete rimasti indietro di almeno un secolo, dovreste informarvi meglio invece di dare troppa aria alla bocca 🙂
In termini di principio occorre liberare i mezzi su rotaia da percorsi di superficie e,per quanto possibile, progettare metro sotterranee leggere e frequenti.Si prenda spunto dalle grandi metropoli e si consultino i loro tecnici.
Ripetere gli errori di via Notarbartolo,impercorribile,senza avere realizzato preventivamente almeno il cavalcavia alla stazione e’ da …..