Tram | Analisi del progetto definitivo: il nuovo svincolo Calatafimi

Spread the love

L‘attraversamento di Corso Calatafimi su viale Regione Siciliana è già oggi, in assenza di traffico tramviario, caratterizzato da frequenti congestioni del traffico veicolare.

La soluzione sviluppata per il collegamento della tratta C in progetto e le tratte tramviarie esistenti su viale Regione Sicilia in corrispondenza dello svincolo Calatafimi, prevede la netta separazione tra i flussi tramviari e quelli veicolari.

Cosí da eliminare qualunque interferenza tra le due viabilità con la realizzazione di un sovrappasso tramviario.

Al contempo pone rimedio alle attuali criticità con la completa revisione dello svincolo stradale, rendendo totalmente indipendenti il traffico su gomma sugli assi principali di via Regione Siciliana e Corso Calatafimi, sulle rampe e sulle complanari di via Regione Siciliana.

La soluzione proposta, inoltre, assicura la continuità visiva su Corso Calatafimi mantenendo la prospettiva verso Porta Nuova.

Inquadramento

Lo svincolo Corso Calatafimi si posiziona all’inizio della progettata Linea tram Tratta “C” nel punto di collegamento con la linea esistente.

In questa zona, le nuove linee tram si inseriscono tra l’arteria stradale principale (di tipo Autostradale – ambito urbano) denominata Viale Regione Siciliana e le relative complanari laterali.

Il collegamento di Viale regione Siciliana con Corso Calatafimi è assicurato da rampe in uscita e in entrata con regolamentazione degli incroci stradali tramite dispositivi semaforici.

La nuova viabilità stradale

Attualmente le intersezioni stradali in corrispondenza di Corso Calatafimi del traffico locale sono generalmente regolate da dispositivi semaforici.

La soluzione progettuale, oltre evitare l’interferenza con le attuali e nuove linee tranviarie, propone una circolazione continua mediante l’introduzione di nodi circolatori.

Nel momento in cui le nuove linee tram tagliano di fatto Corso Calatafimi, si è pensata una soluzione a livello sfalsati tra tram e traffico veicolare.

L’attraversamento del nodo da parte del tram avviene in modalità “aerea” mediante un tracciato in viadotto che scavalca la attuale e nuova viabilità veicolare.

La nuova configurazione stradale si basa su due nodi circolatori posti in corrispondenza dell’incrocio con Corso Calatafimi che intercettano tutte le altre direzioni.

Alla rotatoria più grande viene ricollegata anche l’attuale uscita da Viale Regione Siciliana direzione Sud.

Le fasi esecutive

Per la realizzazione delle opere per l’adeguamento della viabilità di Corso Calatafimi a seguito delle nuove linee tram sono state ipotizzate delle fasi esecutive allegate al progetto.

La sequenza delle attività lavorative è stata organizzata in n.6 macro fasi come di seguito descritte.

Fase 1

La prima fase riguarda la realizzazione delle opere di fondazione del viadotto tram, i muri di prosecuzione e il muro di sostegno in corrispondenza della viabilità denominata “Rampa 1”.

La maggior parte delle opere di fondazione può essere realizzata in zone senza soggezione di traffico e con scavi provvisionali contenuti.

Si ipotizzano interventi sulla viabilità locale onde ridurre al minimo le interferenze delle lavorazioni con la circolazione stradale.

La rampa in uscita da Viale regione Siciliana – direzione sud verso la complanare ovest viene interdetta al traffico per permettere la realizzazione delle pile “P4” e “P5” utilizzando la rampa verso Corso Calatafimi come viabilità provvisoria.

Entrambi le complanari vengono parzializzate ad una sola corsia per poter realizzare le spalle ed i muri di prosecuzione verso le nuove fermate tram.

Le opere in corrispondenza dello scavalco di Viale Regione Siciliana devono essere organizzate in sotto fasi temporali in quanto, come accennato nei grafici, occorre organizzare volta per volta la carreggiata con corsie provvisorie utilizzando parte della sede stradale.

Utilizzando l’emergenza come area di cantiere si andranno a costruire le pile “P5”, “P7”, “P8”, e spalla “S2”.

Per la realizzazione della pila centrale “P6” si procede alla deviazione delle corsie verso l’emergenza mantenendo almeno 2 corsie per ogni senso di marcia su Viale Regione Siciliana.

Fase 2

In seconda fase si procede al montaggio di parte delle carpenterie metalliche del viadotto Tram sulle campate che non sottendono la viabilità veicolare (il getto delle solette in c.a. del viadotto si esegue in 3 fase al completamento delle carpenterie).

Si realizzano parti di nuova viabilità sulle aree disponibili.

Per la costruzione del muro lato spalla S1 del percorso tram, siccome le opere di fondazioni interferiscono con il traffico di Corso Calatafimi, si procede ad una parzializzazione del Corso stesso tenuto conto della larghezza utile disponibile molto ampia.

Per il resto, il traffico rimane organizzato come in fase 1.

Fase 3

Successivamente si procede al completamento del varo delle carpenterie del viadotto; per le campate su Viale Regione siciliana si prevede una fase in notturna (con traffico ridotto) previa deviazione del traffico sulla carreggiata opposta a quella interessata dal varo realizzando by-pass provvisori attraverso l’area spartitraffico.

Si procede poi al getto in continuo della soletta in c.a. per tutta l’estensione del viadotto.

Continua la realizzazione di altre parti di opere stradali di progetto.

Fase 4

In quarta fase viene spostato il traffico in corrispondenza della nuova viabilità per consentire l’ultimazione delle opere stradali di completamento della “rotatoria 1”

Fase 5

Completata la realizzazione delle nuove opere stradali in uscita da Viale Regione Siciliana, si procede alla variante del tratto di collegamento del percorso tram.

Deviato il traffico di Corso Calatafimi sulla nuova viabilità, si procede alla rettifica del percorso tram in corrispondenza del ponte attuale oltre al completamento delle nuove tratte verso il viadotto.

Si completano le opere stradali, gli allacci di Corso Calatafimi alla “rotatoria 1” e si definisce l’innesto di Via Pollaci sempre verso la “rotatoria 1”.

In questa zona vengono definitivamente eliminati tutti gli impianti semaforici.

Fase 6

In ultima fase si procede alla riorganizzazione a rotatoria dell’incrocio est di Corso Calatafimi con le complanari.

Vengono eliminati gli impianti semaforici.

Si completano gli interventi ai percorsi pedonali, marciapiedi, segnaletica e si completano le sistemazioni a verde.

Il traffico si riorganizza nella configurazione finale.

Tempistiche

Per il completamento dell’opera si stimano 4 mesi di lavori.

Post correlati

9 Thoughts to “Tram | Analisi del progetto definitivo: il nuovo svincolo Calatafimi”

  1. vicchio65

    Un progetto impegnativo. Ovviamente, la perplessità è anzitutto sui tempi, anche se in teoria le rampe sono prefabbricate in metallo e quindi non dovrebbero essere impegnative nei tempi.
    Tempi così stretti presuppongono però la disponibilità di aree di cantiere per lo stoccaggio dei materiali, così da non perdere tempo nelle forniture. Non le vedo da progetto, e l’unica zona “praticabile” è il parcheggio di villa Tasca.
    Ribadisco il suggerimento di ripristinare la via Rosina Anselmi, che diventerà sicuramente una strada di sfogo e nelle attuali condizioni sarebbe un disastro!
    Si potrebbe anche far diventare via Mulè temporaneamente a senso unico.

  2. FF

    Non vedo l’ora che inizino. Speriamo si sblocchi presto la parte inerente la linea A con le integrazioni ministeriali.

  3. fabrizio ajello

    state distruggendo la nostra città….davvero bravi

  4. FF

    Quel bastardo di Ciancimino e compari l’hanno distrutta, non certo il tram.

  5. Joyce973

    @FF fare un’opera di trasporto pubblico è distruggere?

  6. FF

    @Joyce973 ovviamente no, infatti rispondevo al tizio sopra secondo il quale stiamo (chi?) distruggendo la città. Riferendosi al tram. Io sono sempre stato favorevole a qualsiasi intervento che dotasse Palermo di alternative al mezzo privato, avendo vissuto sempre in una periferia dove oltre alle auto e alle strade allagate non c’è niente.

  7. calvacla

    @fabrizio ajello la città è stata distrutta a partire dagli anni ’60. Saluti

  8. Sapi

    A me quello che fa paura sono i tempi di realizzazione e le ditte che dopo qualche mese falliscono . Ma poi tutte a Palermo arrivano le imprese che devono allungare i tempi a dismisura ?

  9. vicchio65

    Scusate…ma i lavori non dovevano partire a giugno?!?!?

Lascia un commento