E’ atterrato alle 15,40 all’aeroporto internazionale di Palermo Falcone Borsellino il Boeing 777F della Qatar Airways Cargo con a bordo 56 tonnellate di materiale sanitario e accessori medicali acquistate dalla Regione Siciliana, grazie alla collaborazione con l’Upmc di Pittsburgh, insieme a cui gestisce l’Ismett nel capoluogo.
Il Boeing 777F è decollato ieri dall’aeroporto internazionale di Shanghai-Pudong per poi fare scalo a Doha, da dove oggi è ripartito alla volta di Palermo.
“Da oltre un mese arrivano voli carichi di dispositivi di protezione individuale contro il Coronavirus – ha detto Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap spa, che ieri ha seguito i lavori di sbarco del grosso carico di materiale sanitario – L’aeroporto di Palermo è operativo e garantisce il servizio pubblico essenziale.
Saremo pronti, quando la normativa lo prevederà, alla ripresa delle attività. In questo momento, siamo costantemente in contatto con le compagnie aeree. A maggio, intanto, riattiveremo i cantieri dei lavori in aerostazione”.
“È il frutto – sottolinea soddisfatto l’assessore Razza – di una articolata e silenziosa programmazione, immaginata dal presidente Musumeci ed avviata ormai più di un mese fa. Questo materiale è ossigeno costante per quanti sono impegnati nelle strutture sanitarie siciliane, una scorta che contiamo di approvvigionare con regolarità. E’ un grande risultato perché da mesi tutti i Paesi del mondo cercano queste cose e le cercano, tutti, nello stesso posto. La Regione Siciliana ha dimostrato, quindi, di avere fatto meglio di altri”.
Su disposizione del presidente della Regione Nello Musumeci, il materiale verrà distribuito, principalmente, nelle strutture ospedaliere, ma anche tra i medici di base, i pediatri, le case di riposo, le residenze per anziani.
Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di un terzo volo, mentre l’ultima parte del carico, quella più corposa, arriverà via nave.
In Veneto hanno già acquistato una macchina che analizza 9.000 tamponi giorno, di Labcyte (sede a S. Jose, California e Filiale in Olanda). In Sicilia cosa stiamo facendo su questo ambito?
Speriamo non sia robaccia pagata a caro prezzo.