Tommaso Natale, i lavori del Passante Ferroviario

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Un nuovo aggiornamento fotografico dal cantiere del Passante Ferroviario di Tommaso Natale. Segnaliamo che sono ancora in corso, i lavori di scavo del tratto di galleria fra la stazione Tommaso Natale e la vecchia Cava Troia.

Ringraziamo l’utente Otto Mohr per gli scatti.

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Visuale dell’area di cantiere. La nuova stazione di Tommaso Natale sarà strutturalmente identica a Notarbartolo (trincea a cielo aperto).

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Visuale in direzione Tommaso Natale.

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10 Thoughts to “Tommaso Natale, i lavori del Passante Ferroviario”

  1. cirasadesigner

    Non comprendo queste logiche di progetto.
    Ormai dappertutto si realizzano progetti che tengono conto non solo delle infrastrutture, ma anche della possibilità ricucitura del tessuto urbano.
    Perché non profittare di tutto questo spazio per pensare uno spazio pubblico verde sopra la linea ferrata?
    Perché non pensare a soluzione che coprano il tutto magari lasciando solo lo spazio per l’illuminazione naturale.
    Credo che davvero siamo molto indietro. la copertura avrebbe comportato pochissima differenza tra i due progetti, anche perché le sponde sono in grado di reggere tantissimo peso.
    Si sarebbe potuto inserire la vecchia stazione in un contesto pubblico e magari integrandolo con il tessuto della borgata creando un qualcosa a supporto della popolazione.
    Sono cose incomprensibili e che denotato l’assoluta incapacità di pianificazione e territoriale ed urbana delle nostre amministrazioni.
    Credo che a Capaci, per fortuna qualcosa di diverso verrà fatto, altre a ricollegare il tessuto urbano, per decenni diviso in due dalla linea ferrata, si vedrà qualche nuovo asse viario e un po di verde a supporto degli ingressi della stazione sotterranea

  2. Fulippo1

    @cirasadesigner
    Pienamente daccordo con te.

  3. auguriamoci che finiscano. auguriamoci che parta la tratta B. Augiriamoci che non si fermino i lavori come successo altrove. Non voglio njientaltro. Sarebbe troppo!!!!

  4. cirasadesigner

    @francesco, capisco il tuo scetticismo, capisco le tue parole, ma se continuiamo a ragionare così Palermo non crescerà mai, e ci accontenteremo sempre di soluzioni non adeguate… Almeno che se ne discuta

  5. guarino1

    una vera e propria trincea che sfregia in due parti la città… da Piazza Lolli a Sferracavallo… che tristezza, ma perché non creare una strada pedonale sulla linea ferroviaria, con giardini e piste ciclabili?

  6. cirasadesigner

    Se pensiamo che a New York hanno recuperato qualche km di linea aerea della vecchia metropolitana che in Lower Manhattan percorre come un giardino pensile, tra gli isolati della città, in mezzo al quartieri che sono stati nei secoli, porto, deposito, macello e adesso rappresentano il riscatto ecologico della città. Per questo intendevo prima, che siamo lustri indietro a livello di pianificazione e sensibilità urbanistica

  7. ruggys

    hai proprio ragione…purtroppo i nostri amministratori e i loro delegati per i progetti non riescono ad avere un minimo (minuscolo) sguardo al futuro, vanno come le lumache…da noi costruiamo ciò che poteva essere moderno negli anni 70

  8. Fulippo1

    Tra le altre cose tutta la parte della tratta B che va da via De Gasperi a Tommaso Natale o anche Sferracavallo, e da considerarsi in piena città.

    Poi visti i tempi bibblici che ci prosettan sulla tratt B, second me sarebbe utilissimo e darebbe una grande svolta all’utilizzo (ed agli introiti), l’apertura per lo meno provvisoria di una fermata in via De Gasperi, sarebbe la porta d’acesso per tutta la zona che è stracolma di uffici ed attività.

  9. zavardino

    Giustissimo: fermata provvisoria in via De Gasperi sul modello della fermata Francia. Costo ridotto e, ricordiamo, era già prevista per i mondiali di ciclismo del ’94!!!

  10. moscerino

    da collocare sul “cielo aperto” impianti sportivi di dimensioni medie (pallavolo, pallacanestro, pallamano, calcetto) e/o piccoli (bocce, aree divertimento per bambini) per l’illuminazione naturale ai piani sottostanti si ottiene con pozzi luce a specchiatura, i vecchi vetrocemento, sfruttando gli spazi (fra le tribune, i camminamenti pedoonali e ciclabili).
    Parcheggi con più piani e giardini pensili sulle facciate, strada che vi sviluppa tutt’intorno alla “cielo aperto”.
    Per finire alberatura laterale, e giardini pensili con pergole nell’area interna.

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