L’opera di sua maestà Tinervia

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Per la rubrica “articolista per un giorno” proponiamo un reportage di Claudio, che ci mostra come sia degenerata la situazione di corso Tukory a seguito della decisione delirante dell’ex assessore Tinervia, di rimuovere i cordoli che delimitavano la corsia preferenziale dei bus. Viene denunciato anche il caos che si crea quotidianamente in viale Strasburgo e la totale assenza di vigili a controllare. Molti commercianti ne hanno tratto beneficio (o quantomeno ci credono), ma noi cittadini?


“Gentile Comitato Mobilita Palermo,
Sono C.A, un sostenitore di questo fantastico sito sempre aggiornato e sensibile ai problemi di Palermo. Vorrei inviare una segnalazione riguardo il caos che la rimozione dei cordoli ha creato in Corso Tukory e nel resto della zona.

Ho documentato il fatto con varie foto che testimoniano come la gente se ne freghi della civilità e del codice della strada. Pur di andare a vedere la vetrina, posteggiano nelle corsie preferenziali.

Lo stesso accade in VIALE STRASBURGO, dove la seconda e terza fila sono una prassi quotidiana. Come sempre, niente vigili.

Penso che le zone blu potrebbero fare da deterrente, diminuendo la sosta selvaggia. Confidiamo nel nuovo assessore, nella speranza che risolva questo grave problema.
Grazie, spero in una vostra risposta.”

(NDA) Inutile girare il coltello nella piaga circa la decisione umiliante dell’ex assessore Tinervia: umiliante per la città e per il suo stesso ruolo professionale. La nostra lotta parte da qui: dalla consapevolezza che chi sta a governare non ha nessun interesse a fare il bene del cittadino, ma esclusivamente a fare quello di terzi con fini ben diversi. La città ce la dobbiamo costruire noi signori…difenderla da gente come Tinervia o Alberto Campagna, che i cordoli non li ha mai voluti per esempio. Noi paghiamo questa gente per fare l’interesse della città, non per fare quello che gli passa per la testa, nel silenzio di agosto, all’oscuro di stampa e cittadinanza. E’ ora che i suddetti signori, e tutti quelli che la pensano come loro, si mettano bene in testa che il loro mandato è un dovere che hanno verso i cittadini, non un privilegio che si arrogano per il proprio tornaconto. Noi ci batteremo per questo, e si renderanno conto che la voce del popolo è più forte di qualsiasi prepotenza. Purtroppo il nuovo assessore non ha esordito bene, prendendo sì le distanze dalla decisione di Tinervia, ma affermando successivamente che “verranno trovate soluzioni alternative”. A noi non interessano soluzioni alternative, a noi interessa il coraggio di scelte impopolari. I palermitani sono abituati male e VANNO EDUCATI, non assecondati nella loro inciviltà per raccattare voti. Il bene della città non necessariamente coincide con l’idea che si fanno i cittadini. Bisogna aspirare a modelli europei se vogliamo uscire da questo schifo, e non c’è demagogia che tenga. Non esiste compromesso: o si ha il coraggio di governare, oppure si continua questo pastone amministrativo che sta facendo marcire la città da anni ormai.

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21 Thoughts to “L’opera di sua maestà Tinervia”

  1. franz

    Per educare i palermitani basterebbe colpirli nelle tasche con multe, utilizzando forze di lavoro come LSU, ausiliari al traffico etc. Basterebbe il solo introito di queste per pagare gli stessi operatori, sanare parte del debito comunale e risolvere il problema del traffico e dell’inciviltà di questa città che potrebbe essere una delle più belle d’Italia. Il fatto è che i nostri politici non vogliono assumersi questo compito perchè li renderebbe impopolari; quello che conta non è il bene della città ma quello loro e dei commercianti.

  2. justine

    maa…. secondo me, nominare ancora il cognome di quell’assessore non ha piu’ alcun senso in questa faccenda dei cordoli.
    Cioè: quell’assessore è stato una meteora, non c’è più nel firmamento degli enti istituzionali preposti al governo del territorio locale. Non se ne sentirà piu’ parlare, a meno che non lo nominano nuovamente.

    Credo che sia meglio concentrare le energie nell’attuale.
    Oggi ci sono nuovi referenti istituzionali. QUindi riferiamoci a loro per le osservazioni segnalazioni e richieste di intervento.

    Tanto ormai Tinervia da non assessore non potrà mai rispondere a queste osservazioni che sollevate, nè gliene fregherebbe nulla d’altro canto. Molti politici/anti non “osano” con nuove sfide, ne’ “osano” scontentare una ventina di aficionados commercianti potenziali votanti alle prossime elezioni.

    Quindi la mia proposta è: rivolgere l’attenzione al nuovo assessore comunale alla mobilità che potrebbe “parlare” in maniera “nuova” ?
    no ? 🙁

    Con quel popo’ di Curriculum che si ritrova (visionabile nel sito del Comune), dai che qualcosa la risolve nella mobilità palermitana……..
    http://www.comune.palermo.it/Comune/Giunta/Giunta.htm

  3. @justine

    il problema è che gente come lui passa da un incarico istituzionale a un altro, facendo danno ovunque venga sistemato dai “papini” di potere. Questo dev’essere un avvertimento, perchè noi osserviamo e teniamo il resoconto di tutto quello che viene o non viene fatto. L’informazione è importante, e in Italia è decisamente martoriata. Quindi che sia assessore o non più, non ha alcuna importanza, perchè la gente deve sapere chi è questa gente, e deve capire che se vogliamo cambiare è meglio cominciare a farsi una coscienza civica e politica seria, e non votare più questi elementi.

  4. marcozs

    Come ho detto altre volte, è già un problema che ci sia un assessore al traffico (il suo compito è crearlo?) e non alla mobilità sostenibile.
    è come se al governo ci fosse il ministro dell’inquinamento invece del ministro dell’ambiente, il ministro delle malattie invece che il ministro della salute, il ministro per la guerra invece del ministro della difesa.
    Già il nome che viene dato all’incarico di queste persone fa capire l’ignoranza di chi ci amministra.
    Poi c’è anche la malafede dei giornali, quando c’erano i cordoli erano tutti li ad intervistare i “poveri” automobilisti che non potevano passare / parchceggiare ed i “poveri” commercianti.
    Dove sono ora i giornalisti?
    Perchè non intervistano gli utenti dei bus?
    Perchè non fanno vedere il casino?

  5. alex72

    Finalmente lo scopo è stato raggiunto. Dimostrare ancora una volta che questa amministrazione che ci governa, o che presume di governarci, non ha la capacità e la convinzione di portare avanti delle idee per il bene dei cittadini. Mi sembra che il palermitano viva la sua città in maniera anarchica, dove tutti fanno tutto quello che vogliono, tanto l’amministrazione è assente e vive solo prendendo ogni tanto qualche sporadica iniziativa che non porta effettivamente a nulla.
    Qualcuno potrebbe obiettare che il Comune è in crisi finanziaria, e che non si possono garantire neanche i servizi più essenziali. Il problema è un’altro, che mancano assolutamente delle strategie per rilanciare lo sviluppo e la vivibilità di questa Palermo. Non servono solo i soldi, ma anche e soprattutto le idee.

  6. @alex72

    Io non vedo la necessità di chissà quali grandi idee, stiamo parlando di “normale amministrazione”. Persino uno come Cammarata ci arriva, il problema è che non hanno la volontà di farlo. Anzi, come ho già detto in altre occasioni, il fallimento di questa città è un’attenta strategia programmata da questa classe politica vergognosa e CRIMINALE che ci ritroviamo. L’incompetenza c’è ed è anche diffusa, ma queste sono soluzioni che dovrebbero costituire una prassi in qualsiasi città normale, e che invece a Palermo non vengono neanche considerate. Questo perchè? Perchè tanto i cittadini non li votano per quello che fanno o non fanno, ma li votano per il proprio interesse personale. La campagna elettorale in Sicilia è solo una campagna acquisti. Di conseguenza non si parla di città, si parla di FAVORI. Il clientelismo è una piaga diffusa e andrebbe estirpata con le pinze. Il problema è che tutto il sistema gira attorno a questo meccanismo, di conseguenza l’unica soluzione è dichiarare guerra a questo sistema. E lo si può fare solo con la collettività e la costanza. Non illudiamoci che le cose cadranno dal cielo perchè non sarà così, e la storia di Palermo degli ultimi 80 anni insegna

  7. l’Amat potrà mettere bus ogni 5min. ma bloccandosi in quell’imbuto a che serve??

  8. Metropolitano

    Ancora quel Tinervia.
    Ogni volta che si parla di quel demente mi avveleno il morale.
    Sua maestà, sua clemenza, sua altezza. Meglio ribattezzarlo come Sua* Demenza 😀

    *…anche perchè l’iniziativa è solo Sua!

    Ma non ci sono novità sulla reinstallazione dei cordoli (via Maqueda a parte) ?

  9. Ma è bellissimoooooooooooooo

    ora posso ” porcheggiare” sulla preferenziale
    e comprare tante tante scappe !!!

    è buona la totta ?
    zioooooooooooooooo !!!

  10. huge

    Il problema della nostra classe dirigente (non solo palermitana, ma italiana in genere) è uno smisurato attaccamento al potere, in qualsiasi forma esso sia. Ci troviamo di fronte a gente che pur di restare dove si trova si venderebbe anche la madre. Come possiamo pensare che vengano minimamente “scalfiti” da “un po'” di gente incazzata che protesta, da una critica su un giornale, per quanto dura e motivata o da un servizio in TV che li mette alla berlina?
    La prima caratteristica del pedigree di questi personaggi è una faccia di bronzo spessa 5m. E non si tratta d’incompetenza, come ha detto Blackmorpheus. Al contrario. Di estrema competenza. Ogni mossa è perfettamente consapevole e studiata a tavolino, ma alla fine quasi sempre diretta in direzione opposta al bene comune per la cittadinanza.
    Non scordiamo però che questa gente della cittadinanza non è altro che espressione diretta. E non solo nel senso che sono stati eletti, questo è ovvio. No, ciò che spesso ci sfugge è che della cittadinanza sono lo specchio culturale, ne sono il prodotto. Prima che politici, sono anch’essi cittadini e la loro mentalità affaristica, di perseguire solo ed esclusivamente il loro interesse personale, è diretta espressione della mentalità imperante in città, una città dominata dall’indifferenza per ciò che è bene collettivo. Per cui non vedo come ci si possa meravigliare. Indignare certamente sì, perché fortunatamente tanti cittadini inorridiscono di fronte a certi atteggiamenti, e chi scrivi su questo sito ne è la prova, ma meravigliarsi no. Va da sé che affinché la nostra classe politica cambi, deve prima cambiare la cultura di base da cui provengono e che li vota. Dobbiamo cambiare “noi”, o non uscire mai da questo tunnel in cui stiamo vagando.

  11. monte_Pellegrino

    In tutte le cose bisogna attenersi alle leggi e nel caso dei cordoli bisogna attenersi al Codice della Strada che non consente alcuna – ripeto ALCUNA – SEGNALETICA ORIZZONTALE (cioè sul pavimento della strada) che superi l’altezza in rilievo di qualche centimetro. Per capirci, sul pavimento delle strade si può soltanto disegnare la segnaletica (strisce, scritte etc) ed eccezionalmente mettere quei piccoli rifrangenti di qualche centimetro di spessore. Il resto e men che meno i cordoli, sono illegali: ripeto ILLEGALI! Qualunque cittadino ferito perchè inciampato sui cordoli può chiedere i danni direttamente alle tasche personali di chi ha deciso (o deciderà) l’installazione di essi! Ho letto sui giornali che molti cittadini sono caduti sui cordoli e si sono fratturati, ed altri con le auto hanno subito danni: spero che leggendo su questo sito quanto detto, possano intraprendere le vie legali ed ottenere il giusto risarcimento! Pertanto tutti i cordoli devono essere eliminati che piaccia o no: dura lex, sed lex!

  12. kersal

    In questo momento non possiamo fare assolutamente nulla. Il sindaco è in una condizione tale da non potere prendere nessuna decisione, figuriamoci una decisione apparentemente impopolare come multare le centinaia di auto in divieto di sosta.
    Dobbiamo aspettare la prossima giunta: a quel punto, se saremo NOI bravi, protremo ottenere qualcosa. Questo perchè Cammarata non può essere rieletto mentre il prossimo sindaco dovrà lottare per esserlo.
    Un’idea che avevo avuto è quella di girare con un paio di moto e delle telecamere seguendo sempre lo stesso percorso per una settimana o un mese e documentare lo stato di cose. Tali filmati servirebbero come pubblicità negativa verso il nuovo sindaco che dovrebbe fare qualcosa; inoltre potrebbero servire come base per una denuncia alla corte dei conti (se in 3 km ho contato 500 auto in divieto di sosta NON multate, quanto è il danno?) o per una denuncia contro il capo dei V.U. alla procura per omissione di atti d’ufficio (se ho denunciato che in Corso F. Aprile c’è l’inferno e per i 7 giorni successivi ancora nessun vigile è intervenuto allora il reato sussiste…). E’ chiaro che il capitano Purpura esegue ordini, tuttavia si troverebbe in una situazione alquanto scomoda.
    Che ne pensate?

  13. kersal

    @Monte_pellegrino:
    Ma di che codice della strada parli? In Svezia? Quello italiano regolamenta i codice tramite gli articoli 42 del codice della strada e art. 178 del Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Codice della Strada.
    Ti consiglio, prima di intentare una causa, di informarti. Il codice aggiornato è in vigore dal 2006.

    Per tua conoscenza ti incollo uno stralcio:
    2. Le corsie riservate, in cui è permesso il transito solo a determinate categorie di veicoli, possono essere delimitate, fisicamente, dalle strisce di corsia di cui all’articolo 140, commi 6 e 7, oppure con elementi in rilievo tali da realizzare una cordolatura longitudinale. In tal caso, gli elementi in rilievo sostituiscono la striscia gialla.
    3. Gli elementi in rilievo, da utilizzare principalmente in ambito urbano, sono costituiti da manufatti in materiale plastico o gomma di colore giallo. Devono essere dotati di un solido sistema di fissaggio alla pavimentazione in modo da impedirne lo spostamento o il distacco per effetto delle sollecitazioni derivanti dal traffico e devono essere posizionati in modo da
    consentire il deflusso delle acque piovane.
    4. Gli elementi devono avere una larghezza compresa tra i 15 e 30 cm, altezza compresa tra 5 e 15 cm con una consistenza ed un profilo tale da consentirne il sormonto in caso di necessità.
    Possono essere dotati di inserti rifrangenti o di altri sistemi catadiottrici per renderli maggiormente visibili.

    P.s. Dura lex sed lex….ma la legge non ammette ignoranza 😉

  14. Calò

    Monte pellegrino, guarda che i cordoli sono presenti in moltissime città italiane, vai a Milano, vai a Bergamo, vai a Roma e troverai i cordoli. I cittadini che sono caduti inciampando sui cordoli sono dei pirla perchè hanno attreversato dove non ci sono le strisce pedonali(dato che i cordoli dove ci sono le strisce pedonali non possono essere messi).

  15. Panormus

    Il signor “monte_Pellegrino” è parente di Tinervia eh eh eh 🙂

  16. monte_Pellegrino

    Sì, hai ragione, ho visto gli articoli, ma rimango dell’idea sul pericolo di tali cordoli: Roma li sta eliminando e così altre città:
    al seg link si puo vedere che vengono eliminati i cordoli killer:
    http://www.sicurauto.it/news.php?subaction=showfull&id=1213192649&archive=&start_from=&ucat=1&

  17. monte_Pellegrino

    Per quanto riguarda la filosofia della mobilità, però la penso molto diversamente da alcuni che mi hanno preceduto su questa pagina: io sono per il mezzo privato e penso che il pubblico non deve mai essere di ostacolo! Per cui viva la Metropolitana che non è in concorrenza con il flusso di superficie!

  18. @monte_Pellegrino

    il mezzo privato è inquinante, comporta enormi sprechi (in media vedi 1 o 2 palermitani per macchina), le macchine comportano anche inquinamento acustico, traffico, stress…questa città ci sta facendo perdere la salute anche e soprattutto per questo. Dobbiamo cominciare a ragionare in ottica moderna, un’ottica più europea…sennò non arriveremo mai da nessuna parte. Le macchine sono un nemico da combattere, l’alternativa devono essere i mezzi pubblici e le biciclette! La cultura dell’automobile è un’aberrazione tutta italiana purtroppo. Noi dobbiamo sradicare questo meccanismo

  19. huge

    @monte_pellegrino: in una città civile dovrebbe essere esattamente l’opposto. Le auto non dovrebbero MAI essere un ostacolo per i mezzi pubblici.
    Riguardo ai cordoli, il fatto che siano pericolosi è semplicemente assurdo.
    L’unica cosa che li rende pericolosi è l’inciviltà di chi guida, per i quali il codice della strada è solo carta straccia, e dei pedoni, che, soprattutto a Palermo, non sanno cosa siano le strisce pedonali. Forse ti sfugge il fatto che attraversare scavalcando i cordili è un’infrazione del codice, visto che tu per primo hai fatto richiamo a esso.
    Se la motivazione per cui i cordoli sarebbero pericoli avesse un briciolo di fondamento, allora dovremmo eliminare tutti i marciapiedi. Il gradino dei marciapiedi è alto quanto o più di un cordolo e chi scende o sale sul marciapiede potrebbe cadere e fratturarsi una gamba o una moto potrebbe finirci contro cadendo rovinosamente. Facciamo causa al comune perché lungo le strade ci sono i marciapiedi?

  20. @monte_pellegrino, è il mezzo privato che non dovrebbe essere di ostacolo al mezzo pubblico.
    Allora così le strade diventano solo edi allora
    Citi la metropolitana.Ma non è che viene costruita per non ostacolare il traffico di superficie!!
    Questo è aberrante!
    A Milano ci sono interi viali coi cordoli.Idem a Basilea, Zurigo ed altre città.
    La verità è che si vuole la strade ben libera solo per i mezzi a 2 ruote, liberi di scorazzare, tagliare la strada, ed in alcuni casi camminare per i marciapiedi per scavalcare le auto bloccate.

  21. Cordoli rimessi in via Maqueda.Domani reportage con foto 😉

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