Mobilità a Palermo: il bilancio di fine anno

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Un anno di cantieri, attese, passi avanti… e qualche eterna promessa

Il 2025 si chiude con una Palermo che prova a cambiare pelle, tra nuove infrastrutture, ritardi cronici e un traffico che resta il vero indicatore dello stato di salute della città. Ecco una fotografia onesta di dove siamo e dove dovremmo andare.

Piste Ciclabili: piccoli progressi, grandi ostacoli

  • Qualcosa si muove: nuove connessioni, piccoli tratti completati, manutenzioni straordinarie qua e là. Ma restano i soliti nodi: continuità scarsa, intersezioni pericolose, auto in sosta selvaggia che trasformano ogni metro in un percorso a ostacoli. La domanda resta la stessa: quando la bici sarà considerata un mezzo vero e non un intralcio?

Tram… e lavori che devono ancora iniziare

Con quasi un anno di ritardo, tra iter amministrativi e attese infinite, tutto è pronto per l’avvio dei lavori con la linea C che dovrà ricongiungere lo svincolo Calatafimi con la stazione centrale. Inoltre il rifacimento degli svincoli Einstein e Calatafimi. In attesa anche dell’avvio lavori sulla tratta di via della Libertà e via Notarbartolo.

Anello ferroviario: finalmente nuove fermate

La prossima apertura delle nuove fermate Politeama e Porto è una delle poche vere buone notizie dell’anno. Più accessibilità e più intermodalità, soprattutto per chi si muove quotidianamente in centro.

Ora serve una strategia: frequenze migliori, integrazione tariffaria tramite biglietto di corsa semplice, incremento delle corse bus per una migliore intermodalità. Nell’attesa che per metà 2027 venga completata la chiusura definitiva dell’Anello Ferroviario con l’apertura della fermata Turrisi Colonna.

Nuovi cantieri in arrivo: opportunità o caos?

  • Nel 2026 si apriranno nuovi fronti: tram, strade, servizi.
  • Senza una regia unica, il rischio è la sovrapposizione di lavori che paralizzano interi quartieri.
  • Ma soprattutto la comunicazione. Senza di essa, ogni opera verrà avvertita come un disagio.

Traffico: il vero termometro della città

  • La congestione non è “normale”: è strutturale.
  • Le auto aumentano, il trasporto pubblico non è competitivo, i controlli sono insufficienti.
  • Le criticità più evidenti:
    • corsie preferenziali non protette
    • sosta selvaggia ovunque
    • autobus intrappolati nel traffico
  • Finché non si interviene su enforcement, TPL e riduzione del traffico privato, ogni infrastruttura rischia di essere un palliativo.

Il quadro generale

Palermo è in una fase di trasformazione, ma la velocità del cambiamento non è ancora all’altezza delle necessità. Ci sono segnali positivi, ma anche ritardi che pesano sulla qualità della vita quotidiana.

La domanda resta la stessa: vogliamo davvero cambiare mobilità o continueremo a rincorrere emergenze?

Il nostro impegno

Come sempre, continueremo a monitorare, documentare, spiegare, criticare quando serve e proporre quando possibile. La mobilità è un diritto. E Palermo merita infrastrutture moderne, sicure e funzionanti.

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