La tragedia di Genova non può che aver creato un certo allarmismo.
Sono sicuri i ponti su cui transitiamo? C’è un modo per prevenire crolli o cedimenti strutturali?
Come sempre la soluzione a questi problemi è la manutenzione, infatti ogni esperto intervistato in questi giorni non a caso ripete che basta una costante e corretta manutenzione per evitare grandi disastri.
Palermo ha la necessità cosi come Genova di alcuni ponti che permettono l’ingresso e l’uscita della città lato Messina, ma in che condizioni sono questi ponti su cui giornalmente transitiamo?
Non siamo esperti in materia e anche se lo fossimo non è questa la sede per effettuare delle valutazioni, con questo articolo vogliamo quindi lasciare voi giudicare lo stato dei nostri ponti e agevolare il lavoro di tutti gli esperti che avranno voglia e tempo per esaminare le varie foto e i video e trarre le conclusioni.
Abbiamo volutamente soffermato l’attenzione solo sui ponti sul fiume Oreto, perché sono i ponti che in caso di crollo taglierebbero la città in due.
“Nei prossimi giorni, in occasione della pubblicazione di importanti gare d’appalto, cui si è lavorato negli ultimi mesi -dichiarano il Sindaco, Leoluca Orlando e l’Assessore alla Rigenerazione Urbanistica e Urbana, Emilio Arcuri – terremo una conferenza stampa per ricordare e descrivere quanto fatto dal 2013 ad oggi, in termini di ricerca fondi, progettazione ed esecuzione, materiale di lavori per la sicurezza ponti”.
Ponte di mare
Costruito tra il 1777 e il 1778
Il Ponte unisce Via Ponte di Mare con Via Messina Marine e permette l’attraversamento della foce dell’Oreto. Fino agli anni 50 era affiancato da un Ponte ferroviario che permetteva al treno , della tratta a scartamento ridotto Palermo Corleone, di arrivare alla Stazione di Sant’Erasmo ( totalmente distrutta nel 1953 )
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Ponte Oreto
Il ponte collega le due parti di via Oreto.
Concepito alla fine del Settecento, il Ponte Oreto è stato realizzato negli anni trenta del Novecento, in pieno ventennio fascista.
Per questo motivo, sui suoi piloni si trovano alcuni fasci littori.
Ponte Guadagna e Ponte Bailey
Il ponte Guadagna è il ponte, pedonale, che permette alla via Guadagna di attraversare il fiume accanto alla Chiesa di Madonna Assunta già chiesa di Santa Maria delle Grazie. Realizzato originariamente in legno, negli anni cinquanta è stato sostituito con una struttura in cemento armato.
Il ponte Bailey aperto il 9 aprile 1997. Voluto dal sindaco Leoluca Orlando, si trova nella zona della Guadagna ed è stato concepito per alleggerire il traffico nella zona fra l’ospedale Civico e il cimitero di Sant’Orsola. Prende il nome dall’ideatore, Donald Bailey.
Ogni anno il comune corrisponde all’esercito italiano un canone di affitto per il noleggio della struttura. Un canone che si aggira intorno ai 1000euro/annui.
Ponte Corleone
È fra i più antichi, forse il più antico dei ponti che attraversano il fiume, ma le sue origini sono sconosciute.
Collega le due parti di Viale Regione Siciliana. Fu costruito nel 1962.
Nei mesi scorsi è stato interessato da importanti lavori di manutenzione ai giunti di dilatazione.
Il 19 Marzo 2007 fu stipulato con la Cariboni il contratto per il raddoppio dello stesso e – “a seguito di grave inadempimento contrattuale” – la Giunta Comunale (epoca Cammarata) deliberò la rescissione dell’appalto il 30 maggio 2008.
Il 6 ottobre 2010 viene notificato al Comune un atto di citazione in cui l’impresa chiede i danni poiché ritiene illegittima la risoluzione contrattuale. Il primo grado si conclude nel 2014 con ottimi segnali per Palazzo delle Aquile: il Tribunale civile di Palermo rigetta le domande avversarie e dispone una Ctu per la quantificazione del danno patrimoniale subìto dall’Amministrazione Comunale.
Il costo iniziale era di 14 milioni di euro, mentre oggi ne servono 21. Qui la Cariboni lasciò i lavori al 15%, realizzando le “spalle” (vedi Foto) sul lato di fronte al Baby Luna.
L’opera è importantissima poiché servirebbe a eliminare la strozzatura sul viadotto che attraversa il fiume Oreto. Nel 2005 una perizia di un tecnico avrebbe attestato la necessità di provvedere ad una manutenzione straordinaria (dal costo di altri 20 milioni).
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Sono stati trascurati i due ponti di recente costruzione e cioè il ponte bimodale costruito durante la realizzazione della linea 1 del tram di Palermo e il ponte ferroviario sopra la guadagna che è stato realizzato durante il raddoppio del passante ferroviario di Palermo
Il ponte Corleone ha il piano stradale piu elevato della città, rispetto al relativo fondovalle. Se crolla uno dei ponti bassi, uno ha buone probabilità di sopravvivere perfino nel malaugurato caso in cui passa li mentre se ne viene giù, mentre sui ponti con un piano stradale piu alto di un palazzo la probabilità di sopravvivenza è scarsissima. Quei pochi miracolati caduti dal ponte Polcevera (un camionista, un romeno poi morto tre giorni dopo forse per cure inadeguate in ospedale, una famiglia e uno sportivo) non sono morti sul colpo per miracolo da un precipizio alto almeno quanto il ponte Corleone. Ma gli altri che transitavano nel punto sbagliato e nel momento sbagliato hanno fatto una brutta fine.
Secondo questa logica, fino a quando non fanno i due nuovi ponti paralleli e indipendenti da quello centrale sul Viale Regione, uno è meglio eviti quest’arteria o almeno il tratto svincolo Bonagia – sv.Basile/SS624.
Dopo l’inquietante disastro nel settentrione, a un po tutti noi è sorta questa paranoia. E non conosciamo le effettive intenzioni di Orlando e di Arcuri circa la messa in sicurezza dei ponti di via Oreto e soprattutto del viadotto Corleone, ma io a priori non mi fido di loro. Senza contare i viadotti delle autostrade, che dipendono dalle concessioni ANAS per la A19 e A29 e CAS (in via di revoca) per la A20. Forse è meglio non viaggiare in macchina o autobus (non quelli urbani, ma del tipo SAIS, IAS, Interbus etc). Staremo a vedere, ma meglio prevenire che curare.
…..in questa città siamo amministrati da una classe politica estremamente superficiale e in fin dei conti pericolosa…
…..sappiamo tutti che da poco il Ponte Corleone a Palermo ha visto, per qualche giorno, qualche piccolo intervento di manutenzione…. e allora si potrebbe pensare che questa cosa è nata dalla volontà del nostro sindaco, ma in realtà è nata dalla mente (più illuminata) di Stefania Petyx…. che ha “rotto le scatole” al nostro “caro” sindaco in televisione fino quasi ad obbligarlo a fare qualcosa…. sembra che questo sindaco si dia una mossa solo quando è messo alle strette dai mass media….. ma anche in questo caso, come al solito, ha fatto meno del necessario, infatti leggiamo in questo articolo che nel 2005 era stata evidenziata la necessità di spendere circa 20 milioni per mettere in sicurezza il ponte Corleone…. ma dal 2005 ovviamente la situazione non può essere migliorata…. e invece i recenti lavori di manutenzione del ponte Corleone sono durati pochi giorni….
Ripeto, io non ne capisco nulla, ma da ignorante la situazione dei ponti palermitani (Corleone ed Oreto in particolare) mi sembra anche peggiore di quella del ponte di Genova…. ma magari mi sbaglio…. a mio avviso, ripeto da ignorante, la migliore soluzione sarebbe quella di raderli al suolo e rifarli da zero…. magari interamente in metallo, come il ponte di Brooklin, che appare in condizioni migliori di tanti ponti palermitani….
Per finire, se fossimo stati governati da un sindaco decente, capirebbe da solo che in questo momento la priorità va ai Ponti…. ma dubito che siamo governati da un sindaco decente, perchè in teoria se il sindaco fosse stato decente, lo avrebbe dovuto capire da solo già da diversi anni che la situazione dei ponti palermitani era (ed è) precaria…
P.S. …..ringraziando Dio non ho la necessità di passare dal ponte Corleone…. ma c’è ancora il limite di 30 km orari?
…..giusto per sapere… giusto per capire….
hanno rifatto i giunti di dilatazione… una gran presa per i fondelli… necessari si, ma nulla a che vedere con le manutenzioni della struttura
Cconcordo . E non sono sicuro che il limite dei trenta all’ora serva a scampare un eventuale collasso strutturale, anzi compatterebbe il traffico a causa del rallentamento e sul ponte Corleone graverebbero più automezzi.
Proprio un bel reportage fotografico. Complimenti! Ma sul ponte Corleone, ci sono delle fondamenta realizzate in prossimità dei pilastri del ponte stesso… Per caso già allora si prevedeva un allargamento dello stesso (predisposizione)? Inoltre vedo sia all’inizio che alla fine del ponte due grossi blocci (massi) sotto lo stesso: quello attuale è in sostituzione di uno precedente?
Sono i lavori iniziati dalla ditta Cariboni che prevedeva il raddoppio del ponte stesso, lavori mai conclusi come spiegato nell’articolo.
Il flusso di traffico che transita su questi ponti, soprattutto sul ponte Oreto e sul ponte Corleone è incredibile, perché sono le uniche alternative per tutti coloro che vengono dall’autostrada, quindi Pullman, Tir, Camion, macchine a non finire … Come si evince dalle foto, le loro condizioni sono a dir poco pietose .. il Corleone è stato inaugurato negli anni 60 (come quello di Genova), quando il traffico non era quello attuale, figuriamoci il ponte Oreto … costruito quando il traffico non esisteva … quanto reggerà ancora?
In teoria i ponti e gli acquedotti degli antichi Romani e quelli in epoca antica del fascismo sono tra i più resistenti. Ma comunque meglio fare un indagine strutturale approfondita. Quello che rischia di più è il Corleone data la mole di traffico autostradale e metropolitano per gli spostamenti urbani e interurbani.
Non bisogna essere dei tecnici per capire che i ponti sul Fiume Oreto necessitano di interventi urgenti e immediati. Basta leggere i commenti di vari esponenti politici e dei tecnici per comprendere la gravità del problema.
Per esempio per quanto riquarda il Ponte Oreto ,nel Febbraio 2014 un esponente politico del P.D. scriveva
“A distanza di più di un anno e con un progetto che ha già una copertura finanziaria di 4 milioni di euro, reperiti tramite i fondi FAS, ci domandiamo quanto ancora la cittadinanza dovrà attendere l’avvio dei lavori ed il ripristino della piena funzionalità del ponte, che rappresenta un asse viario fondamentale della viabilità cittadina?”…….“assume un ruolo strategico l’intervento del ponte urbano sul fiume Oreto, che oggi in condizioni assai precarie rischia di dividere il centro urbano senza il pieno ripristino della funzionalità del percorso e la completa stabilità delle strutture.”……..“ l’amministrazione comunale, oltre un anno fa, tramite comunicato stampa , annunciava l’avvio di un piano di interventi straordinari all’intera struttura” ……“Ci auguriamo che l’Assessore ( allora era Agata Bazzi) sia al corrente della criticità esposta e che provveda tempestivamente a dare risposte concrete e non solo ulteriori annunci d’intenti e buoni propositi”.
Ancora più delicata la situazione del Ponte Corleone: Già nel 2004 ,in una relazione commissionata dal Comune, si affermava che il ponte era “ relativamente sicuro” , soffrendo specialmente le vibrazioni dei grossi mezzi pesanti ( TIR, autobus ecc. ecc. ). Da allora il ponte, che presentava già nel 2004 dei seri problemi strutturali, non ha subito interventi manutentivi degni di nota Infatti come ha ricordato l’amico Marimalt “hanno rifatto i giunti di dilatazione… una gran presa per i fondelli… necessari si, ma nulla a che vedere con le manutenzioni della struttura”.
L’unica cosa che l’amministrazione comunale ha fatto è stata quella di apporre dei cartelli di limite di velocità a …30Km /h. Un po’ poco.
Per quanto riguarda il “Ponte” Bailey della Guadagna, che costituisce l’unica alternativa a via Oreto e a viale Regione Siciliana per collegare la periferia con il centro città , la situazione è grottesca. Un ponte “provvisorio” inaugurato nel 1997, doveva essere sostituito, in poco tempo, da un vero ponte. Sono passati oltre 20 anni e il ponte “provvisorio” è ancora al suo posto.
Francamente essere preoccupati non mi sembra una manifestazione di “ sciacallaggio” ma una naturale e realistica reazione .
Vi immaginate se dovessero chiudere o …..crollare tali ponti? Altro che “ sciacallaggio”.
Sono d’accordo con chi dice che, dato lo stato delle strutture, la soluzione migliore sarebbe abbatterli e ricostruirli con tecniche moderne capaci di reggere la mole di traffico degli anni 2000 e passa; inutile rattoppare una pezza sgranata, sarebbe solo un breve palliativo…
Il vero problema credo sarebbe quello che Palermo subirebbe grossi, grossissimi disagi durante i lavori, rimanendo isolata, o quasi, ad est… Bisogna essere pronti a soffrire del tempo in vista di futuri benefici
Video del Ponte Oreto ma col titolo Ponte di Mare?
Premesso che non sono un esperto, non sono un esperto. Ringrazio “mobilita” per le foto, e resisto alla tentazione di scrivere cose che io stesso ho dichiarato ininfluenti con la precisazione introduttiva. Da profano, posso solo immaginare che amministratori e tecnici responsabili della materia siano preoccupati quanto e più di me e non abbiano alcuna voglia di portarsi morti sulla coscienza o di finire in galera, nel malaugurato caso.
Certo, certo, Genova non ha insegnato niente ?
Purtroppo l’Italia non gira così, piuttosto si interviene dopo le tragedie. E’ una triste realtà conclamata.
Quindi lei ritiene che proprio in questi gionri, in cui non si parla d’altro, amministratori e tecnici non abbiano un po’ di strizza e non staimno raddoppiando l’attenzione? Al vertice convocato da Musumeci, credo per venerdì prossimo, di cosa parleranno?
Mi scuso per gli errori di battitura.
passo giornalmente sopra e sotto il ponte ORETO….Fa inorridire….per usare un gergo dialettale palermitano posso dire che è “arripizzato”…abbiamo una città nel degrado…
Direi che dare una sistemata a questi ponti non sarebbe male. Personalmente mi inquieta il Corleone. Sarebbe utile conoscere dal Comune il vero stato delle pratiche e dei progetti di ammodernamento e/o raddoppio.
Il resto sono opinioni basate sul nulla o peggio sulle simpatie e antipatie, con cui non si va da nessuna parte.
I PONTI SUL FIUME ORETO LA TRISTE EREDITA’ DELL’ EX SINDACO ORLANDO
L’ ex sindaco Orlando, nei suoi 5 mandati, ha lasciato in eredità un mare di problemi e di opere incompiute che purtroppo stanno condizionando i nuovi amministratori.
Uno dei tanti problemi è quello legato alla mancata messa in sicurezza e ristrutturazione del ponte su via Oreto.
Dopo decenni di immobilismo finalmente è stata assegnata la prima tranche, del valore di 3,6 milioni di euro, dei lavori sul viadotto di via Oreto :
Si tratta dell’ intervento più corposo che dovrebbe partire ad inizio estate.
L’ inizio di tali lavori creerà dei seri problemi di circolazione nella zona , già fortemente caotica, perché probabilmente il ponte sarà chiuso al traffico , non solo automobilistico ma anche pedonale.
Ecco perché il Comune sta cercando delle soluzioni alternative, soluzione molto difficili.
L’ unica alternativa al ponte di via Oreto è il famoso “ ponte provvisorio Bailey “ della Guadagna.
Ma questa soluzione è complessa perché il ponte necessita di urgenti interventi di manutenzione e poi è a senso unico.
Ecco perché agli interventi di manutenzione si sono affiancate anche la richiesta di valutare la possibilità di raddoppiare il ponte Bailey.
Tali soluzioni sono il classica intervento palliativo , che non risolvono niente.
Infatti tale tipo di strutture presenta tanti limiti stringenti ,per esempio non bisogna superare i 30 km/h, il limite di peso è fissato a 4 tonnellate e l’ obbligo di evitare brusche frenate o accelerate, ciò per non stimolare eccessivamente i giunti.
Ma oltre questi limiti fortemente condizionanti c’è un altro “problemino”.
Il COIME, che dovrebbe occuparsi degli urgenti lavori di manutenzione , ha già comunicato , con una nota del 20/04/2022, l’impossibilità di assicurare, nella loro interezza, gli interventi di manutenzione periodica previsti nel verbale di consegna temporanea…..problemi legati “alla limitata capacità operativa della struttura in termini di manodopera disponibile”
Cioè gli operai che rivestono la specifica qualifica richiesta risultano inidonei ad effettuare lavori ad un…….‘altezza superiore a due metri”.
Perciò bisognerà trovare una ditta esterna disposta a fare tali lavori di manutenzione e i cui operai ….non soffrono di acrofobia.
Appare evidente che tutto il traffico, soprattutto quello pesante, sarà dirottato a piazza Scaffa dove , attualmente, esistono gravissimi problemi di traffico.
P.S. Probabilmente passeranno molti anni prima che tutti i guasti creati “dall’ amministrazione” del vecchio sindaco troveranno una soluzione.
Per ora continueremo a vivere in una città distrutta dal duo Lima- Ciancimino e dal …….“visionario” di Filaga.
Premesso che, come si dice, “quando è sua è sua” …
Dire che l’eredità dell’Innominabile sta condizionando i nuovi amministratori mi sembra un’affermazione un po’ forte.
5 ponti c’erano (scassati) ed ora ce ne sono 4 (scassati) e 1 nuovo, o dimentichiamo che in piazza Scaffa c’è un moderno ponte bimodale con, udite udite, anche il percorso dedicato per pedoni e ciclisti? E dei lavori di ripristino sono stati effettuati sul Ponte di Mare (certo, limitati rispetto a quelli che piacerebbero a noi di Mobilita). E come dimenticare che, se non ci fossero state “strane tendenze” da parte del Consiglio comunale avremmo potuto avere, non dico fatto, ma ad avanzato stato anche il sesto ponte di Bonagia?
Le alternative non c’erano e non ci sono. O meglio, si potrebbe pensare ad un Bailey parallelo utilizzando temporaneamente i campi laterali a via Oreto (stiamo parlando di 120 metri); non ci sono palazzi intorno. Ma saprà l’amministrazione fare qualcosa di nuovo?
Purtroppo, il “condizionamento” che vedo tramandarsi è più un problema di “immobilismo” e “protagonismo”…meno male che stanno ristrutturando Palazzo Pretorio: può essere un problema di condizionatori da ripulire 😊😊😊?
@vicchio65 senza dimenticare che abbiamo un progetto pronto per essere cantierato se si decidessero a lavorare col governo per ottenere il finanziamento. Lavori sì ma un problema in meno quando conclusi.