Terminato il 2016, è tempo di bilanci.
Uno dei servizi di Amat è il car sharing.
Attivo dal marzo 2009, ha avuto, nel corso del 2016, un consistente aumento di domanda, verificata attraverso la sempre crescente richiesta di affiliazione, che non ha mai conosciuto alcuna flessione.
Alla data del 31/12/2016 il numero degli abbonati ha raggiunto quasi quota 4300, consolidando una tendenza alla scelta di mobilità alternativa da parte del cittadino, nelle ultime settimane ancora più marcata per l’entrata in vigore della ZTL, che ha introdotto limitazioni all’uso dell’auto privata.
Da questa tabella si possono evince il numero di abbonati e il trend positivo
Questa tabella invece è molto interessante perchè mostra il numero di prenotazioni, il numero delle corse, il totale dei chilometri, il totale delle ore, le medie e il numero di parcheggi utilizzati.
Possiamo notare come il numero delle prenotazioni sia quasi raddoppiato in un solo anno e come il mese peggiore sia Agosto, il mese migliore Gennaio
Qui invece viene mostrato la media mensile e da un raffronto possiamo notare una differenza in positivo quindi servizi in costante crescita
Per quanto riguarda la consistenza delle infrastrutture ecco la situazione al 31/12/2016:
Infine possiamo vedere come gran parte degli abbonati siano privati, e che siano più gli uomini ad utilizzare il servizio.
Interessante notare anche che non ci sia una fascia d’età di utilizzatori maggiore rispetta ad un’altra, ma siano in gran parte livellati, segno che il servizio è accessibile sia dai più giovani che dai più anziani.
Nel corso del 2016 è stato attivato un ulteriore canale di vendita di abbonamenti on line attraverso il portale www.mobilitapalermo.org all’indirizzo http://shop.mobilita.org/
Non possiamo quindi augurarci ulteriori dati positivi per questo 2017, che potrebbero dare un ulteriore segnale sull’abbandono dell’auto privata in favore del mezzo pubblico o condiviso.
Il servizio di car sharing è certamente utile e importante. Va ancora incentivato il suo uso e diffuso più capillarmente. Tuttavia, credo che in tempo di bilanci si dovrebbe anche tener conto di alcuni fattori non secondari della erogazione di questo servizio:
1) Più che un vero car-sharing io parlerei di un servizio di noleggio a breve termine. Infatti, la struttura della tariffazione (1h minimo) e della prenotazione (12 h di anticipo, di più per l’aeroporto, one-way sfavorito, ecc. ) predispongono vero un impiego del servizio per tempi prolungati piuttosto che per “andare da un posto a un altro”. E in effetti questo è confermato dalle tabelle con una media di più di 7h/corsa nel 2016. In questo modo il servizio non ha molta convenienza per chi lo userebbe principalmente per il one-way, ad esempio per andare al lavoro in un giorno di pioggia, per uscire una sera, per andare a fare acquisti, ecc. Solo chi ha bisogno di avere con se l’automobile per alcune ore e probabilmente prevede di andare fuori città e rientrare nello stesso parcheggio di partenza, troverà il sistema conveniente. Al contrario, molti spostamenti in città richiedono dai 15 ai 30 minuti.
2) Il sito web e la app di IO Guido soffrono di un design che definire non ergonomico è assolutamente riduttivo. L’usabilità diventa una questione importante per un servizio del genere. Il sito web (e di conseguenza la app) soffrono poi di una lentezza assurda. Molto spesso passano anche tre quattro minuti prima i ottenere il collegamento. Semplicemente inconcepibile. La app non permette di selezionare “qualsiasi tipo di veicolo” ma costringe a provarli tutti fino a quando non si trova una tipologia disponibile. Non permette neppure di visionare la disponibilità di un parcheggio.
3) La frammentazione del parco auto e il suo stato. Ci sono troppe tipologie diverse di veicoli con conseguenti tipologie diverse di tariffazione. Una diversificazione è utile (se mi serve un veicolo per molte persone, per trasporto, ecc.) ma se si esagera diventa un male. Sembra che non vi sia stata molta (nessuna?) pianificazione in questi acquisti. Lo stato dei veicoli che ho provato, poi, è davvero misero. Sia come usura che come pulizia. Certamente è colpa degli utenti, ma le necessarie operazioni di manutenzione e pulizia non vengono effettuate con sufficiente frequenza.
4) Il sistema di parcheggi. Se a un lato garantisce di trovare posto, dall’altro limita molto la flessibilità di impiego. Anche la loro collocazione non sembra rispondere a una pianificazione particolarmente curata. Il più vicino alla stazione centrale si trova a più di 500 m in via Garibaldi. Non un breve percorso se si vuole fare con valigie. Perché non accanto? Inoltre, i numero di parcheggi all’interno della ZTL è minimo: solo quattro al suo interno più altri cinque sui limiti. Due dei quattro poi, sono comunque vicini ai limiti. Quindi, se si vuole usare una auto per raggiungere la ZTL, il car sharing ha una utilità davvero limitata.
Personalmente, preferisco dei servizi simili a quelli di enjoy come a Catania, Roma, Milano, ecc. nei quali,a fronte di un costo al minuto decisamente superiore, si paga solo per il tempo effettivamente impiegato, si parcheggia dove si vuole (e si può) e con una facilità di fruizione enormemente superiore. Probabilmente l’ideale sarebbe averli entrambi. Spero che enjoy decida di aprire anche a Palermo una sua sede e che il comune favorisca questo e altri servizi privati. La concorrenza fa solo bene, in questo campo.
Davvero interessante questo suo commento.
Grazie per aver espresso la sua recensione sul servizio 🙂
Servizio interessante. Condivido in pieno il commento di Usul. E aggiungo che quando mi sono abbonato , nel 2010, la stessa Amat dichiarava che per erogare un servizio efficace il rapporto ottimale tra abbonati e numero di mezzi doveva essere pari a 20. Ossia 20 auto per abbonato. con i numeri riportati nell’articolo siamo a 37 abbonati per auto. Infatti da circa un anno è molto difficile trovare auto disponibili a meno di prenotare con giorni di anticipo. Sono quindi necessarie 100 nuove auto per poter offrire un servizio efficiente. Io avevo venduto l’auto e adesso sono stato costretto a ricomprarla. forse ci sono spazi per altri operatori…
Personalmente ho provato a sperimentare il servizio a luglio 2016. Però al punto AMAT di piazza U. d’Italia, a cui mi ero rivolto con un certo anticipo (10 gg circa), mi hanno detto che non erano disponibili le card, che sarebbero state disponibili in una certa data, sette gg dopo cioè . A quella certa data sono tornato al punto AMAT, le card c’erano però per attivare il servizio passava fisiologicamente qualche giorno, ed era ormai tardi, colpa mia che la volta precedente non avevo fatto il contratto nell’attesa delel card. Peccato che nessuno la prima volta mi l’avesse detto di farlo… !
Insomma, impiegata cortese ma non brava. Non mi sono tesserato più, ovviamente. E del servizio – ovviamente – non so parlare. Anche se mi sarebbe piaciuto farlo.