Sottopasso piazza XIII vittime | Inizia la seconda fase dei lavori

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Mercoledì 12 aprile è scattata la seconda fase dei lavori di manutenzione straordinaria (demolizione intonaci, paratie e ripristino) del sottopasso di via Francesco Crispi, nella corsia in direzione Porto. 

L’intervento, la cui conclusione è prevista entro 90 giorni, rientra nell’Accordo quadro “per la manutenzione straordinaria di ponti, sottopassi, sovrappassi e strade di proprietà comunale”.

Si sono subito verificati disagi per il traffico cittadino, com’era già avvenuto nella prima fase.

Tanto da costringere l’amministrazione comunale a sospendere parzialmente la ZTL.

Dalle foto però non possiamo fare a meno di notare che ci saremmo aspettati una forza lavoro decisamente diversa.

Come possibile vedere sono pochissimi gli operai a lavoro.

Vedremo se questa volta, l’amministrazione riuscirà a far rispettare le tempistiche.

Continueremo a monitorare i lavori, mostrandovi l’avanzamento con fotografie.

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14 Thoughts to “Sottopasso piazza XIII vittime | Inizia la seconda fase dei lavori”

  1. moscerino

    Le lamentele stanno a zero se non si esamina il contratto e l’allegato diario di cantiere, perché se la ditta ha fornito un ribasso maggiore, da qualche parte dovrà risparmiare per rientrare nelle spese!

  2. punteruolorosso

    sarebbe bello che questo tunnel venisse prolungato per tutto il lungomare. area pedonale in superficie. questo sottopassaggio, come quello di via goethe, faceva parte di una più ampia idea di fluidificare il traffico intorno al centro storico, favorendo i collegamenti con le autostrade. già allora gli urbanisti pensavano a una strada da sud e a un tunnel per il porto che passasse sotto alla cala. più di recente, il dott. pasqualino monti suggerì una cosa del genere, ma nessuno se ne interessò. gli interessi sui terreni della pedemontana devono essere più elevati. in particolare, e mi assumo la responsabilità di quello che dico, la pedemontana attraverserà alcuni dei mandamenti storici di cosa nostra, da villagrazia ad altofonte a boccadifalco ad altarello. non dico che i politici che promuovono la pedemontana siano corrotti o mafiosi. dico solo che c’è una coincidenza fra il tracciato e la topografia mafiosa. potrebbe, ma è solo un dubbio, profilarsi una storia tipo aeroporto di punta raisi, con la mafia di cinisi che aveva comprato i terreni su cui doveva sorgere l’aeroporto per farseli espropriare a un valore maggiore.
    sì ai tunnel circonvallazion-porto
    no alla pedemontana

  3. FF

    Più che la topografia mafiosa – che, per carità, possibile considerato come i politici italiani non siano sempre impermeabili a quella merda – io penso che con la pedemontana poi puoi costruire in quei terreni, quindi speculi, mentre con il tunnel di cui parli questo non lo puoi fare. Peccato perché sarebbe doppiamente utile: per fluidificare il traffico (togliendo smog) e ricucire la città col porto.

  4. calvacla

    Su internet si legge che il tunnel per il porto era nella fase dello studio di fattibilità, com’è andata avanti la questione?

  5. punteruolorosso

    @ff,
    mafia o meno, ci sono interessi sui terreni. temo anche per le numerose falde che l’opera attraverserà.
    @calvacla,
    continuiamo a sperare che qualcuno si svegli. il dott.varrica dei 5stelle, e se non sbaglio il dott.cancellieri ex 5stelle ora forza italia, avevano riproposto l’opera trovando l’appoggio del dott.monti. sono andato sul sito del dott.varrica, dove si dà conto di alcune delle opere su cui lui sta facendo pressione in parlamento. non lo conosco e non sto qui a sponsorizzarlo, ma mi sembra uno in gamba. scriviamogli, magari ci risponde.

  6. FF

    Sto parlando con Varrica per vedere se c’è la possibilità che fondi UE possano coprire l’aumento dei costi delle linee tranviarie e mettere spalle al muro l’amministrazione comunale e Carta. Vediamo che ne esce.

    Punteruolo, siamo d’accordo sugli interessi verso quei terreni.

  7. FP

    Mercoledì 24/4 ore 16:30 : 5 operai di cui uno impegnato su un unico minicingolato, con braccio meccanico con attrezzo per “scarificare” la parete in verticale della larghezza fra i 50 e 70 cm, appollaiato su un camion (nel rispetto della 626?) per poter arrivare al margine alto della parete ; ovviamente il trattamento della parete presumo che sarà da fare, 50 cm alla volta, per l’intera superficie della parete del sottopasso.
    Chi fa il bando di appalto deve limitarsi a verificare solo il costo diretto dell’opera per la collettività o anche quello indiretto in termini di tempo trascorso in coda, ritardi, consumi di carburante e inquinamento per buona parte dei cittadini?

  8. Athon

    Grazie Punteruolorosso! Non conoscevo il progetto sul molo trapezoidale portato avanti da Adriano Varrica. Ho appena visitato il suo sito, come hai suggerito. Il progetto è davvero molto bello. Mi pare di aver capito che sia stato addirittura già finanziato. Ritengo tuttavia che quell’area, anche se fossero portati a compimento i lavori volti al suo recupero, non potrebbe ritenersi del tutta valorizzata fintanto che non venga demolito quella specie di ecomostro noto come palazzo “Brancagel, dato che ostruisce completamente la vista del Parco Archeologico del Castello a Mare. Anche le strutture del Mercato ittico andrebbero demolite, spostando il Mercato da qualche anche parte. Ciò permetterebbe, tra l’altro, di riportare alla luce i resti di Santa Maria di Piedigrotta, nascosti sotto l’attuale mercato, rendendoli in tal modo parte integrante dell’area archeologica.

  9. Adriano Varrica

    Athon, mi sono occupato personalmente del finanziamento del molo trapezoidale, reperito al Ministero delle Infrastrutture durante la fase covid. I lavori verranno conclusi nei prossimi mesi. Nell’ambito dell’appalto è stato avviato un percorso, finanziato con fondi propri dell’Autorità portuale, grazie al quale verrà abbattuto il vecchio mercato ittico e ricostruito coerentemente con la vocazione delll’area.

  10. BELFAGOR

    CAOS SOTTOPASSO DI VIA CRISPI : ARRIVA IL DOPPIO SENSO DI MARCIA SULLA CORSIA LATO MONTE
    Come avevamo previsto i lavori per il sottopassaggio di via Crispi , lato mare, stanno creando tanti di quei problemi che il Comune ,non sapendo che fare, sperimenta soluzioni che spesso peggiorano la situazione: per esempio sospendere parzialmente la ZTL in via Roma solo dopo che la città era paralizzata dal traffico o la cervellotica disattivazione dei semafori di via Roma, all’altezza di corso Vittorio Emanuele.
    L’ ultimo esperimento, che sa tanto di disperazione, è il doppia senso di marcia sulla corsia .lato monte.
    L’Ufficio Mobilità del Comune di Palermo ha annunziato che “ al fine di mitigare eventuali disagi legati al maggiore e prevedibile traffico veicolare che, nell’imminente periodo estivo, interesserà la via Crispi”, ha firmato l’ordinanza che istituisce il doppio senso di circolazione lungo la carreggiata lato monte di via Francesco Crispi, nel tratto compreso tra via Castello e via Emerico Amari, all’altezza di piazza Andrea Camilleri.
    E’ stato inoltre stabilito il divieto di transito ai mezzi superiori a 3,5 tonnellate in entrambi i sensi di marcia.
    Invece, lungo la corsia laterale lato mare di via Crispi potranno transitare i veicoli per accesso all’area del porto, i mezzi superiori a 3,5 tonnellate in direzione porto e i residenti.
    Tale decisione è l’ ennesima conferma che la situazione viaria della città è ormai al collasso e si procede a tentativi, spesso confusi, per mitigare la situazione.
    Purtroppo stanno venendo al pettine i problemi creati da 30 anni di immobilismo causati da ex sindaci incompetenti o, ancor peggio, “visionari”.
    Il sindaco Lagalla ammette che si tratta di misure sperimentali : “Adottiamo questa misura in via sperimentale con l’obiettivo di mitigare gli effetti del cantiere sul sottopasso di via Crispi…….Ovviamente, l’amministrazione continuerà nel monitoraggio della situazione e verificherà gli effetti di questo nuovo provvedimento”.
    Forse, invece di andare avanti con esperimenti l’ unica cosa sensata da fare sarebbe sollecitare la ditta a completare al più preso i lavori al sottopasso di via Crispi, lavorando anche di notte.
    Ma dalle foto dell’ articolo si vede che sono pochissimi gli operai a lavoro.
    A questo ritmo sarà difficile rispettare i tempi di consegna e saremo costretti a subire, dal Comune, qualche altro provvedimento cervellotico.

  11. BELFAGOR

    PALERMO ALMENO IN QUALCHE COSA E’ PRIMA : PER IL TRAFFICO
    Secondo i dati del “Traffic Index Ranking” ,calcolato dalla celebre multinazionale TomTom, specializzata in servizi per la navigazione stradale, Palermo è la città italiana dove gli automobilisti passano più tempo per spostarsi.
    In parole povere , nel 20121, gli automobilisti palermitani hanno passato ben ….82 ore fermi in qualche ingorgo.
    La seconda, distanziata di ben 7 ore è stata Roma, mentre Napoli e quinta con “soli “ 66 ore.
    Complimenti agli allora “amministratori” comunali, che ricordiamo erano il famoso “innominato” e il suo degno assessore al traffico, Giusto Catania.
    RANKING CITTÁ ORE PRO CAPITE PERSE IN CODA 2021
    1 Palermo 82 ore
    2 Roma 75 ore
    3 Messina 73 ore
    4 Catania 69 ore
    5 Napoli 66 ore

    P.S Siamo sicuri che ,grazie a questi lavori in via Crispi, nel 2023 rafforzeremo il nostro….primato.( sob!!!)

  12. punteruolorosso

    @adriano varrica, grazie. ci potrebbe dire qualcosa del tunnel autostrade-porto? A periodi se ne sente parlare, poi niente più. bisognerebbe ricucire la città al mare spostando sottoterra tutto il traffico pesante da via messina marine all’ucciardone. in tante città anche più piccole della germania (dusseldorf, dove vivo), è stato fatto. non ci sono strade pericolose e inquinate da attraversare per raggiungere il reno. il costo dell’opera si aggira intorno al miliardo, ma le ricadute economiche sulla città sarebbero di gran lunga superiori, come nel caso della metro leggera automatica che toglierebbe dalle strade la metà delle macchine. si pensi al solo risparmio di benzina, di stress, di tempo. con una metro leggera che arrivi a mondello, potremmo dire addio alla stagionalità e redistribuire i visitatori nel corso dell’anno, rendere mondello raggiungibile in un soffio e senza macchina, con ricadute importantissime sull’economia della borgata. ma né il tunnel né la metro leggera vengono menzionati dai nostri amministratori, tutti impegnati a depennare quel poco che resta del tram.

  13. BELFAGOR

    RIAPRE IL SOTTOPASSO DI VIA CRISPI. MIRACOLO!!!!!
    Lunedi pomeriggio sarà riaperto il sottopasso di via Crispi.
    Con alcuni giorni di anticipo ( si era parlato di fine mese) i lavori sono terminati e lunedì mattina il cantiere sarà dismesso.
    Ottima notizia .
    La storia di questi lavori è …. un classico esempio di “mala amministrazione”.
    Gli interventi di manutenzione sul sottopasso di via Crispi erano stati inseriti nell’accordo quadro triennale” passi e sottopassi” del ……. 2017-20.
    Dopo anni di attesa, la cosi detta “Amministrazione Comunale Orlando” aveva annunciato l’inizio dei lavori del sottopasso a ……..gennaio 2021.
    Nella realtà solo il 9 febbraio 2021 veniva firmato l’accordo con l’ impresa che si era aggiudicata i lavori.
    Sul sito istituzionale del Comune di Palermo, fu pubblicata la seguente notizia
    “Sarà firmato il prossimo 9 febbraio 2021 il contratto quadro per la manutenzione dei ponti e cavalcavia, all’interno del quale sono previsti i lavori che riguardano anche il sottopasso di via Crispi.
    Ne dà notizia l’assessore Maria Prestigiacomo che sottolinea che proprio quello di via Crispi sarà fra i primi interventi, essendo il progetto dell’intervento già pronto.”
    Sembrava che finalmente , dopo ben due anni d’attesa, era giunto il momento di iniziare i “mitici” lavori del sottopassaggio di via Crispi .
    Invece si trattava della solita …” promessa” , ancora più grave perché pubblicata sul sito ufficiale del Comune: in parole povere una……. “bufala istituzionale”.
    Il tempo passa ma dei lavori…….. nemmeno l’ ombra.
    Chiaramente dal Comune, come al solito, nessuna spiegazione per tale ritardo .
    Si seppe in seguito che il motivo di tale ritardo era dovuto alle solite inefficienze burocratiche comunali e soprattutto alla redazione del cosiddetto piano di sicurezza( ma non era tutto pronto?).
    Da alcune indiscrezioni si scoprì che gli uffici comunali avevano “partorito” tale piano ma…….. risultavano scaduti alcuni atti propedeutici alla redazione dei contratti attuativi ( sob!!!!).
    Conoscendo i vecchi “amministratori”, avevamo previsto che sarebbe stata la nuova amministrazione comunale a iniziare e completare i lavori.
    Abbiamo avuto ragione.

    Chiariamo, il giudizio su questa Giunta non è positivo però dobbiamo ammettere che, anche se lentamente, le cose le fanno.
    Ora li aspettiamo alla prova più difficile e cioè mantenere le promesse sulla Costa sud.
    Li non dobbiamo aspettare molto per vedere di che cosa sono capaci : i 56 milioni andranno spesi entro il 30 giugno del 2026, scadenza entro la quale dovranno essere completati progetti idonei: “Senza quelli non si potrà andare da nessuna parte – come ha ricordato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

  14. vicchio65

    Ottima notizia, nonostante si debba ammettere che parliamo di un “anticipo sul ritardo” ma considerato che siamo abituati al “ritardo indefinito sul ritardo” possiamo esserne contenti 🙂
    Torniamo alla situazione ex ante, ormai a stagione inziata e con i lavori al porto che hanno costretto all’apertura dell’unico varco vicino al sottopassaggio.
    Ricordo che, ad esempio, si era parlato del dry port “pronto da essere attivato”…ma qui tutto tace 🙁

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