La nuova area giochi di viale Francia: accontentarsi o non rassegnarsi?

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Sono stati portati a termine i lavori relativi alla nuova area giochi inclusivi di viale Francia, ubicata in prossimità della nuova rotatoria. Dopo le vicissitudini relative all’apertura di viale Francia, si mette fine (o quasi) anche a questi lavori.

Consentiteci però una considerazione. Dopo anni di disagi probabilmente il quartiere meritava uno spazio esteticamente più gradevole…o no?

Ok, lavori condotti da Rfi su di una variante (il progetto originario non prevedeva quest’area), ma ciò non esclude nel voler pretendere sempre il meglio per questi luoghi.

Anche per le cose che all’apparenza potrebbero sembrare semplici, in questa città sembra accontentarsi. E pertanto un risultato discutibile.

Un’altalena, un paio di “molle” e una panchina. Ma vogliamo riportare qualche esempio di area giochi (ben differente da parco giochi), sparse in Italia affinché non si insinui abitudine o rassegnazione. Tutto è pur sempre perfettibile e l’auspicio è di poter migliorare decisamente quest’area.

Poi magari ci sarà qualcuno che punterà il dito verso un ponte obsoleto, verso la spazzatura, al super greenpass che attiva il 5G o alla ruota panoramica Spritz di piazza Castelnuovo. Perchè pur di girare attorno al problema e non affrontarlo, la galassia del benaltrismo si allontanerà sempre da conclusioni intelligenti.

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11 Thoughts to “La nuova area giochi di viale Francia: accontentarsi o non rassegnarsi?”

  1. Bugia

    Concordo…e allo squallore si aggiunge l’orrore rappresentato dalla sfilza di macchine per il condizionamento che si vedono sullo sfondo…appese sulla facciata della nuova fermata. Possibile che i progettisti non abbiano previsto una soluzione diversa? A Palermo tutto è possibile.

  2. Riflessione

    Intanto il mercato settimanale è ancora li, figuriamoci se qualcuno pensa che sia opportuno trasferirlo;
    Peraltro non essendoci bagni i mercatari si organizzano alla meglio, quando vanno via si vedono i risultati.. peraltro non vi sono neanche contenitori a portata di mano!

    Vero è che al 99% sono tutti abusivi e sicuramente nessuno ha alcuna autorizzazione alla vendita, ma visto che nessuno ha mai contestato loro nulla, si dovrebbero mettere questi signori in condizioni più opportune

    Per ciò che riguarda il parco giochi meglio non esprimere commento, vi informo che le piante messe nelle aiuole sono secche (col diluvio di questi mesi) evidentemente coprirli di ghiaia non è stata una bella idea

  3. punteruolorosso

    inclusivo è diventato uno degli slogan del politicamente corretto. solidarietà, inclusione, minoranze…
    non basta uno slogan per cancellare l’handicap. solidarietà e inclusione servono più a chi le sbandiera che a chi ne dovrebbe poi usufruire.
    c’è anche l’estetica. avete mai visto una cosa fatta con gusto negli ultimi cinquant’anni? propongo una nuova minoranza. quella dei cittadini che provano schifo per le cose fatte male.
    un esempio su tutti: il parcheggio del tribunale.
    ma ce n’è tanti. dalle scalette del giardino della zisa, ad alcuni restauri pacchiani, allo stile industriale e anonimo delle formate del passante (la lolli fatta accanto al vecchio edificio lasciato a marcire), ai progetti faraonici sul fronte mare di via crispi, volti a creare una schiera di edifici in stile lidl da riempire di souvenir del padrino. fermiamo il cattivo gusto! perfino le macerie della seconda guerra mondiale sono meglio di quello che è venuto dopo. e dire che la buona architettura esiste. non qui, non a palermo.

  4. Bugia

    @punteruolorosso, teoricamente ci sarebbero: ordine degli architetti, soprintendenza, salvare palermo, svariati intellettuali …ma di fatto lo scempio continua. Ad es.: grande dibattito social sulla recente pista ciclabile ….ma senza nessun accenno alla sua valenza estetica.
    Siamo ormai così abituati al brutto, da considerare un cordolo rosso fluo precario, già mezzo divelto, disseminato da pali con frecce per la segnaletica, l’unico modo per realizzare una pista ciclabile…

  5. Bugia

    …per questo ho trovato il famoso video della redbull…ridicolo. Di fatto sottolinea quanto stiamo dicendo: la derapata-sterzata ai quattro canti è stata possibile perché c’era l’asfalto, in un luogo dove è assurdo che ci sia. Dovrebbe esserci una pavimentazione pregiata…basole..invece, bitume e dissuasori in cemento……ma tutti ad esaltare le bellezze passate, che noi contemporanei non meritiamo.

  6. BELFAGOR

    Sarebbe facile dire che con tutti i problemi di questa città, abbandonata al degrado assoluto, il “parco giochi” di viale Francia, decisamente “squallido”, è l’ultimo dei problemi.
    Ricordiamo che nel progetto originario , tale “parco giochi” non era previsto.
    Non sappiamo se si è trattato di un “gentile regalo” per ripagare i cittadini dei disagi subiti in questi anni o di una “variante” al progetto originario.
    Nel primo caso c’è poco da lamentarsi , infatti “ a caval donato non si guarda in bocca”.
    Se invece RFI si è fatto pagare per questo “ capolavoro” allora il discorso cambia
    Un’altalena, un paio di “molle” e una panchina non fanno un “parco giochi”, nemmeno a Palermo.

  7. Bugia

    Il brutto gratis, sempre brutto è.

  8. Peppe G.

    Ci vuole coraggio e fantasia per definire quest’area giochi.
    Comprendo che è una variante al progetto originale ma perchè renderlo così squallido????

    Un giorno mi auguro il più presto possibile Palermo avrà il suo Passante Ferroviario, ma quanto squallore, quanto lavoro dozzinale e di pessima fattura, mi chiedo se questo è quanto di meglio riesca a realizzare RFI.

    Prendo spunto dalla vostra frase scritta ad inizio articolo “accontentarsi o non rassegnarsi?” io non mi rassegno a tanta bruttezza e rilancio una mia idea (che forse sarà anche di tanti altri cittadini) e che spero anche voi sposiate.

    Le nuove fermate del passante ferroviario quelle in trincea (Francia, San Lorenzo Tommaso Natale) sono sul piano ferroviario di uno squallore estremo, pareti di cemento grigio che mettenono tristezza. Perchè non provare a portare avanti un dialogo con RFI affinchè tramite coinvolgimento di artisti che realizzano murales non provare ad abbellire queste fermate con disegni che richiamano alla bellezza della città o del luogo dove sorgono?

    Sarebbe un colpo d’occhio magnifico per i viaggiatori e si toglierebbe la possibilità di deturparle con scritte assurde o di altro genere.

  9. Irexia

    @ punteruolorosso
    Condivido il tuo elenco e aggiungo: metti i pali stile liberty alla Cala? Togli quelli moderni! Poti gli alberi? Lo fai secondo scienza arborea invece di capitozzarli e creare quegli orrendi cubi spogli di foglie! Riasfalti una strada (seeee!)? Tracci le strisce orima di riaprie il cantiere! E via dicendo…

    No, Bugia, io al brutto non mi rassegno!

  10. Bugia

    @Irexia, mai rassegnarsi.
    Certo, se penso ad un concorso di progettazione, indetto qualche anno fa dall’ordine degli architetti, con tema: l’aiuola triangolare nei pressi del tribunale ( oggi occupata, come ovvio viste le ridotte dimensioni, da un prato)…….
    il pensiero va in automatico al generale nazista della Vita è bella che racconta le barzellette a Benigni invece di salvarlo.
    In questa citta’, nella quale, appunto, è impossibile sostituire in contemporanea un palo vecchio con uno nuovo, occorrerebbe una rivoluzione culturale/economica, e non vedo come e quando ciò possa realizzarsi.

  11. Bugia

    Personalmente il recente post che descrive il costruendo sito per conferimento rifiuti, cosiddetta ‘isola ecologica ‘, in una porzione di piazzale giotto/jhon lennon/o quant’altro….che invece potrebbe/dovrebbe essere luogo di un grande parco, magari collegato al parco uditore…mi ha fatto cadere le braccia. Continuiamo a recintare e cementificare.. è il nostro mantra.

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