Aeroporto Falcone Borsellino | Covid-19: effettuati i tamponi ai primi turisti da Malta

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Sono nove i passeggeri del volo KM0662 proveniente da Malta i primi turisti ad essere stati sottoposti a controllo sanitario e tampone nasofaringeo, secondo le procedure sanitarie anti Covid-19 stabilite dall’ordinanza nazionale firmata dal ministro della Salute.
All’aeroporto Internazionale di Palermo sono così cominciati i controlli sui passeggeri in arrivo dalle zone ritenute a rischio covid-19: Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Sul volo proveniente da Malta c’erano 65 passeggeri. Soltanto nove turisti/non residenti, sottoposti a tampone.

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I controlli sanitari sono concentrati in un’area completamente sterile, all’interno dell’aeroporto, con accesso solo dalla zona air side. L’area è stata allestita in tempi record grazie alla collaborazione di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, Polizia di frontiera, Enac, ministero della Salute, Usmaf e Asp, GH Palermo e Aviapartner (handler).
Domani sono previsti i controlli su quattro voli provenienti da Spagna e Grecia.

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6 Thoughts to “Aeroporto Falcone Borsellino | Covid-19: effettuati i tamponi ai primi turisti da Malta”

  1. Orazio

    A Malta ci sono focolai di epidemia, il Governo Regionale decide di fare i tamponi a chi viene da Malta, li fanno solo ai non residenti, come dire che il siciliano ha gli anticorpi naturali e a lui non può capitare niente, per lui non ce m’è coviddi.

    Non so se sono più scemi, più convinti o entrambe le cose. Misi scusi il raro sfogo di pancia.

    1. Irexia

      Sei sicuro? Conosco un ragazzo che tornato a Palermo proprio da Malta infettato ha costretto tutta la famiglia alla quarantena…

      1. Orazio

        No che non sono sicuro, anzi, sono certo che i residenti sono potenzialmente “pericolosi” tanto quanto i turisti. Ero tristemente ironico

        1. Irexia

          Orazio, mi spiego meglio: nel mio precedente intervento intendevo “sei sicuro facciano i controlli solo ai non residenti?”. Il ragazzo di cui sopra è stato scoperto proprio tornando dal viaggio da Malta…

          1. Orazio

            Irexia, non so, l’articolo di Fabio Nicolosi dice così: “soltanto nove turisti/non residenti, sottoposti a tampone.”

  2. Il tampone viene fatto ai turisti che arrivano in Sicilia da Malta. I siciliani, invece, vengono abbligati al periodo di quarantena (14 giorni) alla fine del quale saranno tamponati.
    Penso che il senso sia dovuto al fatto che il tampone fotografa la situazione nell’immediato e siccome la malattia ha 14 giorni di tempo per manifestarsi, il tampone potrebbe dare un esito fallato (falso negativo). Quindi la quarantena ci sta.
    Quello che invece non capisco è perchè si lasci entrare il turista, in quanto il criterio di cui sopra, valido per il siciliano, dovrebbe essere, a mio avviso, applicato pure al turista medesimo.
    Certo, un turista che se ne sta in quarantena 14 giorni non ha senso; a questo punto forse è più logico non farlo entrare proprio. Ma poi l’economia soffre, ecc.

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