Tornano in funzione le tre torri faro dello svincolo di via Belgio. E’ stato completato dagli operatori di AMG Energia un intervento lungo e complesso, eseguito con una speciale piattaforma elevatrice capace di raggiungere i 70 metri di altezza. Per effettuare l’intervento di manutenzione ordinaria sulle corone dei tre impianti dello svincolo, infatti, è stato necessario noleggiare un mezzo con caratteristiche di altezza di gran lunga superiori a quella dei veicoli in dotazione alla società e attenderne la disponibilità. Per la conformazione degli svincoli, infatti, il mezzo può posizionarsi soltanto in alcune zone della strada e la sommità delle corone delle torri faro può essere raggiunta solo da una piattaforma elevatrice capace di raggiungere i 70 metri.
L’intervento ha riguardato il ripristino dei cavi di alimentazione di bassa tensione e la sostituzione dei sezionatori (prese e spine di collegamento) presenti nelle corone delle torri faro ed ha avuto esito positivo. Gli impianti si sono riaccesi, anche se rimangono spenti alcuni proiettori su cui non è possibile effettuare manutenzione (sono apparecchiature di vecchia generazione che contengono parti in amianto). I lavori con il mezzo speciale sono adesso in corso sulla torre faro lato Michelangelo dello svincolo Lazio, che presenta le stesse difficoltà logistiche di intervento.
“E’ una buona notizia – commenta il presidente di AMG Energia, Mario Butera – ed era un intervento molto atteso dai cittadini e da quanti percorrono ogni giorno questa strada. I tempi sono stati dettati dalla necessità di programmare i lavori con la disponibilità del mezzo speciale. Si restituisce luce e sicurezza ad una strada ad alta percorrenza e si migliora la vivibilità di un’intera zona”.
Intanto, venerdì 6 dicembre sono tornate ad accendersi a punti luce alternati gli impianti di illuminazione della vasta zona compresa fra le vie Giafar, Conte Federico, San Ciro, Brancaccio, Azolino Hazon, Maione da Bari, dove era presente un guasto su entrambi i circuiti di alimentazione “Giafar/Conte Federico”.
Un circuito è stato riparato e riattivato mentre proseguono i lavori per ripristinare anche il secondo circuito e i punti luce collegati. Sono in corso e dovrebbero concludersi nel giro di una settimana anche i lavori di manutenzione straordinaria, autorizzati dal Comune, per il ripristino a punti luce alternati dell’illuminazione in via Messina Marine. Un’altra riparazione è in corso sul circuito Boito-Notarbatolo per la riaccensione di 80 punti luce.
Tra le criticità, invece, interventi di riparazione sospesi in alcune strade di zona Uditore (via Bonaiuto, via Tempio, via Giardina) perché la cabina di pubblica illuminazione rimane inaccessibile in attesa della comunicazione di fine lavori di messa in sicurezza da parte delle maestranze edili comunali.
Impianti in funzione a punti luce alternati nella zona di Borgo Ulivia sempre per problemi di inagibilità strutturale dell’omonima cabina di pubblica illuminazione.
Giovedì sera (5 dicembre) infine, si è verificato un guasto nella cabina di pubblica illuminazione denominata “Polibio” che alimenta gli impianti della zona di Partanna Mondello: gli operatori di AMG Energia sono al lavoro.
Wow, un intervento lungo e complesso solo per accendere un lampadario. Bene…
La prossima volta arracmpicati tu, spiderman.
La prossima volta arrampicati tu, spiderman.
Non ti bastava scriverlo una volta sola ? Comunque io mi riferivo ai tempi assurdi per avviare e concludere un iter perfino per sostituire delle lampade. E poi i fari hanno degli argani per calarli e sollevarli con tutto il gruppo portalampade.
Il guaio dei panormosauri è che non sono realisti (a differenza mia), e se scrivi qualcosa di vero o di giusto che a loro non va bene a loro se la prendono con te invece di incolpare l’autore di tutte queste carenze.
Poveretti ! Che pena.
in questa citta’ tutto cio’ che è normale manutenzione diventa una cosa straordinaria !!
Chi vive a Palermo è assuefatto dal degrado a tal punto che pure un intervento ordinario è considerato straordinario. Prima o dopo ci stupiremo perfino del funzionamento ordinario dei semafori, tanto per esagerare un po.
le torri faro in via belgio non han cambiato nulla.. è incredibile che tutte accese fanno una luce che definisco “piatusa”
molto ma molto meglio le nuove luci del quartiere oreto, son davvero efficienti..
ad ogni modo ricordo bene che la corona delle luci delle torri scendeva fino al suolo e si poteva lavorare comodamente, probabilmente il meccanismo si è guastato
Guarda la foto. Hanno sceso le luci con il meccanismo. L’intervento di manutenzione riguardava anche altro.
@Metropolitano, pipopipo: mi spiegate qual’è il vostro problema? Hanno acceso luci spente da anni, è una cosa positiva, no?
Invece andiamo di sarcasmo inutile o ci lamentiamo. Proprio non capisco l’atteggiamento. Fanno una cosa buona, teniamoci il punto e stop.
Degli argani me ne ricordo anche io, ma appare evidente che è stato più utile o necessario intervenire in questo modo.
Tu non conosci le differenze tra noi e il resto del mondo. Se si guasta una luce, in altre città di altri Stati te la riparano in meno di un giorno. E te dici – “Hanno acceso luci spente DA ANNI, è una cosa positiva, no?”. Di positivo non c’è nulla fina a quando restano spente e tu stesso hai detto “da anni” (io in realtà pensavo da mesi). Se lo dicevano a me glie le avrei cambiate in uno, massimo due, giorni, anche come volontario. Gli svincoli devono restare illuminati. Non ci vuole “na beata minkia” a sostituirle. Manco dovessero realizzare uno svincolo, per il quale qui ci vogliono una o due generazioni per realizzarlo, in base a quanto detto dal proprietario di Multiveste al ForumPA per quanto riguarda lo svincolo Brancaccio. Non avete la minima percezione della realtà oppure avete memoria corta: qui occorrono tempi biblici pure per rimpiazzare dei singoli pezzi. Considera che il Viale Regione non rientra nell’osservazione del nostro caro #sindacolosafare considerando che da Ottobre del 2018 non si vedono più le linee di corsia, non ancora rifatte. Che facciamo, per rifarle dobbiamo attendere il prossimo sindaco. Se è così abbiamo un buon motivo in più per firmare nei gazebo le sue dimissioni. NON VOGLIAMO PIU INETTI AL COMUNE.
@Metropolitano, il problema è che ormai siamo talmente assuefatti dall’inefficienza, che anche il cambio di una lampadina viene visto come qualcosa di positivo, talmente importante da dedicarci articoli sensazionalistici. Nel tempo che a Palermo è stato impiegato per la manutenzione ordinaria di quelle torri, in altre città le avrebbero sostituite con nuovi sistemi a led più efficienti. Anche perché sono consapevoli che alcune parti non sono più riparabili per via dell’amianto.
Allora non ci siamo capiti. Che messaggio vuoi fare passare? Che faccio una statua a Orlando per questo intervento?
Visti che mi definisci “panormosauro” provo a calarmi nella parte, con accezioni linguistiche più consone.
Compà, siete malati di politica. Malati che se aggiustano un tombino, un faro, una strada nessuno può dire che è stata fatta una cosa giusta o positiva. No, perchè altrimenti è Orlandiano, sinistroide, o chi più ne ha più ne metta.
Siete così accecati che vedete “sensazionalismo” in un articolo che dice che è stato un intervento difficile. Difficile compà, non “eroico”. Mind the difference.
Ma tanto non ce la fate, è proprio un blocco. Il tuo modo di parlare, le tue disquisizioni, il tuo elenco di cose negative da vomitare contro ogni utente che balbetta “ah ma dai, questo intervento però è stato utile”, perdono credibilità nel momento in cui non riesci a distinguere la notizia singola dal giudizio sommario.
Il mondo non è fatto di fan e detrattori del politico di turno, c’è chi riesce ancora, per fortuna, ad avere una capacità di giudizio autonoma, senza scadere nella più banale vocazione all’odio sfogandola su social e blog vari.
kutra, sappi che la maggioranza di persone che lasciano commenti su Mobilita Palermo hanno cervelli che sono stati sottoposti a lavaggi di 90° gradi.
Ci sono quelli che si identificano con la sinistra che non riescono a vedere al di là di quello che la sinistra gli dice di vedere. E ci sono quelli che si identificano con la destra che non riescono a vedere al di là di quello che la destra gli fa vedere.
Per entrambe categorie è geneticamente, mentalmente e strutturalmente impossibile riuscire a concepire l’esistenza di persone che come te (e me) pensano al di fuori dei loro schemi preprogrammati, preconfezionati e con natura apartitica.
E più forte di loro; devono inscatolare tutto e mettere sempre il nome del politico X oppure Y su tutto quello che dicono, su tutto quello che vedono e su tutto quello che dicono.
Non guardano con i loro occhi e non pensano con le loro menti ma con i colori, i simboli e le bandiere dei partiti che idolatrano.
Sono persone ignare della bolla di sapone nella quale sono intrappolate.
caro kutra io non ho problemi ho solo soluzioni. Ma le soluzioni devono essere tempestive. Io pago le tasse , le pago tutte e PRETENDO che la citta’ funzioni in tutte le sue carenze. Non è pensabile che mi devo accontentare che dopo anni le luci del faro di via belgio siano finalmente sistemate. Ma stai scherzando? Lo pretendo io e devi pretenderlo tu . Questa mentalita’ , mi riferisco alla tua , ci ha portato a questo sfascio di citta’ . Probabilmente non ti sei mai accorto di tutto cio’ che non funziona solo perchè ti sei abituato a questo stato di cose , dove una semplice manutenzione viene salutata come un evento eccezionale. Buon tutto e ARRUSPIGGHIATI !
Compà, vediamo se mi spiego meglio: a differenza dei leoni da tastiera, che qui abbondano, a me non me ne fotte un’emerita di piazzare la politica in ogni santo discorso. Accendono una luce? Buono, giudico il singolo intervento, non comincio a fare la solita melina che parte dall’immondizia e finisce alla fame del mondo. Siete ossessionati, qui se uno commenta che qualcosa è un bene oggettivo viene mirato come il leccaculo del politico di turno. Rilancio il tuo invito: SBEGLIA!
A PALERMO SE NON FOSSE PER QUEL POCO DI LUCE EMESSA DALLE INSEGNE LUMINOSE E DALLE VETRINE DEI NEGOZI, DOVREMMO PORTARCI DIETRO LE CANDELE PER ILLUMINARE LE STRADE DIGNITOSAMENTE. VERGOGNA!
Esagerato.
Anni fa dissi la stessa cosa, quando il Comune doveva risparmiare e teneva acceso un lampione su due. Oggi manco uno su cento in tutta una strada tengono acceso, perciò i contributori per illuminare la strada sono solo i proprietari dei negozi con le loro insegne accese, quando una strada ha tutti i lampioni spenti. La sicurezza dipende pure dalla visibilità delle strade, di notte…
Un lampione su due non è per risparmiare. Gli interruttori generali sono del 1960/70. È tutto marcio. L’AMG ripara quel che può. Senza girarci molto intorno servono gli impianti nuovi in tutta la città. Ultimamente li stanno realizzati a Vergine Maria e proprio adesso sono in corso i lavori di sostituzione totale di cavi e centrale di buona parte della via Messina Marine e strade afferenti.
Piccoli passi. Compatibilmente con i fondi tendenti a zero disponibili qualcosa si sta facendo.
se gli interruttori sono usurati o le luci sono accese o sono spente ( I/O ) ; non ha senso una si e una no accesa, non puo essere una coincidenza…
Invece sì. Gli impianti, anche per non lasciare al buio tutto ad ogni guasto constano in più circuiti in parallelo. Per lo stesso motivo, in strada si vedono accesi un lampione ogni due, od uno ogni tre qualche volta.
A piccoli passi per l’uomo ma a passi da giganti per …qualcuno.
E menomale che in questo periodo ci sono pure le luci natalizie a dare un ausilio per l’illuminazione pubblica da parte di privati. 😀
Succede pure a Catania la stessa cosa perchè i Comuni sono al verde.
Hanno acceso due o tre luci. Prima erano spente. Ora sono accese. E se arriva uno e dice “bene sono accese” si aprono le danze, tra l’hater virtuale in dotazione del blog, il tonto di default (che sarà in arrivo) e i due o tre scontenti cronici.
SBEGLIA hanno solo acceso un paio di luci, per le lezioni sui massimi sistemi ripassate più tardi.
Circa un anno fa l’architetto Mario Butera ,appena nominato amministratore unico dell’AMG Energia, in una lunga intervista evidenziò alcuni aspetti importanti che avrebbero dovuto far riflettere. Per esempio:
“Ci sono 28 operai per tutta la città – rivelo Butera – peraltro divisi in due turni, 18 la mattina e 10 la sera. Io vengo dal privato, dove se hai un’idea la realizzi, e qui sto facendo i conti con una realtà molto diversa. Ad esempio, il Comune blocca qualsiasi attività nell’ambito del personale, a partire proprio dalle nuove assunzioni”.
Inoltre c’è il problema degli impianti vecchi e obsoleti
Cosa serve per rimodernarlo?
“Ci sono i fondi FAS , ma di contro i tempi di consegna sono sempre nell’ordine dell’anno. Se da un lato l’impianto attuale è vecchio, dall’altro lavorare all’impiantistica nuova ha ancora tempi molto lunghi ……. Come in tutti i settori, anche il mercato dell’illuminazione pubblica sta cambiando, e per i fornitori trovare componenti di impianti d’altri tempi è sempre più difficile . Su questo tema Palermo è parecchio indietro rispetto al resto d’Italia”, osservava Butera.
In parole povere, riparare un impianto vecchio è difficile, spesso impossibile, perché i pezzi di ricambio sono difficili da reperire. Mentre per progettare e installare impianti nuovi è complicato perché i tempi della burocrazia comunale sono lunghi .
Cosa fare ?
Per l’amministratore unico l’unica strada percorribile era modificare il contratto di servizio :
“Sto lavorando con il Comune per modificarlo, consentendo all’azienda di avere maggior libertà sugli impianti …….. In altre città si dà una concessione pluriennale, dai 12 anni in su, a una società che si impegna a rifare tutta l’illuminazione pubblica e alla fine restituisce gli impianti. Come guadagna? Col risparmio, dicendo all’ente ‘Dammi gli impianti e ti do il servizio. Al momento paghi 10 milioni? Per i prossimi X anni ti faccio risparmiare con gli interventi, e se hai risparmiato ad esempio 3 milioni, li dai a me’”.
Ma per fare questo è necessario avere un interlocutore attento ma soprattutto credibile :
“Ho cominciato a dialogare col Comune – spiegava Butera – per capire chi sarà il mio interlocutore fisso all’interno dell’amministrazione. Serve un referente preciso per iniziare la parte operativa”.
P.S L’amministratore unico dell’AMG Energia ci sembrò una persona dalle idee chiare ma soprattutto competente. Purtroppo dopo un anno …. è tutto fermo.
La sua voglia di innovazione sembra non essere in sintonia con le scelte politiche di questa amministrazione.
L’unica cosa che il sindaco ha fatto per l’AMG Energia è stato quello di affiancare a Mario Butera due consiglieri d’amministrazione, un avvocato e un laureato in giurisprudenza, molto vicini al sindaco.
Niente nuove assunzioni, niente nuovo contratto di servizio , niente nuovi fondi e nessuna maggiore autonomia e libertà di azione.
Non mi sembra che il presidente Butera chiedeva questo .
Ebbene, qualcuno gli ricordi dello svincolo di via Ernesto Basile, totalmente al buio.
Ci mancava pure quello.