Pedonalizzazione definitiva di via Maqueda, corso V.Emanuele e ztl h24, la parola passa al Consiglio Comunale

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Palermo – Giunge finalmente al capolinea il processo di pedonalizzazione definitiva per via Maqueda e corso V.Emanuele. È stata infatti inviata al Consiglio Comunale la proposta di delibera  per completare il percorso di pedonalizzazione lungo questi assi principali del Centro Storico.

Tutto iniziò nel settembre 2013, con il crollo della copertura del Collegio San Rocco. Un gruppo di visionari fra cittadini, associazioni e alcuni commercianti videro nella chiusura temporanea della strada un’opportunità.  Una svolta culturale per quel periodo, grazie alla presa d’atto dei commercianti-storicamente contrari a questi provvedimenti-che si schierarono a favore della  chiusura al traffico dell’asse viario.

Una minoranza che seppe superare le resistenze iniziali – fra altrettanti commercianti, consiglieri comunali e alcune associazioni di categoria con R. Helg in testa- grazie a dibattiti, confronti ma soprattutto argomentandone la validità del provvedimento. Fino a diventare un coro unanime nella richiesta di chiusura della strada visto il crescendo flusso di pedoni e le nuove attività commerciali. Senza dimenticare inoltre il sostegno di Repubblica Palermo che con la giusta dose critica, stimolò l’Amministrazione Comunale nell’intraprendere questa strada.

E così dopo ben sei anni, si chiude l’intero periodo di sperimentazione.

Il tratto in questione di Via Maqueda e corso V.Emanuele è anzitutto una Ztl dove è consentito il transito veicolare dalle 7:00 alle 10:00 per il carico e scarico delle merci a favore delle attività commerciali.

Ma perché il provvedimento dovrà passare in Consiglio Comunale?

Proprio una deliberale consiliare del 2015 impone infatti che tutte le variazioni e interventi sulla viabilità dei tre assi principali del Centro Storico (via Roma, Maqueda, corso Vittorio Emanuele), devono essere vagliati proprio dal Consiglio Comunale.  Una volta approvato, verrà aggiornato il piano delle pedonalizzazioni con le medesime strade che entreranno a farne parte.

Ma non è tutto perché l’attuale Delibera di Giunta prevede anche l’estensione dell’attuale Ztl all’intero arco giornaliero  “ricomprendendo progressivamente nei provvedimenti anche la giornata del sabato e i giorni festivi”.

E proprio in previsione di ciò, bisogna intervenire sul decoro urbano, con la pavimentazione. Creare nuovi percorsi pedonali collegati fra loro, estendendo il provvedimento alle strade minori. Individuare nuove aree di carico/scarico merci, incrementare le telecamere di sicurezza e quelle sul controllo dei varchi della Ztl.

Valorizzare le attuali aree parcheggio perimetrali al Centro Storico. Sottolineiamo perimetrali dato che ancora oggi qualche ingegnere del webbe va il loop quando si parla di Centro Storico dal punto di vista geografico.

E li elenchiamo: Stazione Centrale (Cairoli e Cupani), Basile con la possibilità di riattivare la navetta express gratuita prolungandola fino a piazza Giulio Cesare. E ancora Ungheria e Tribubale stipulando apposita convenzione tariffaria per il weekend come 5 anni fa (€ 1,00 dalle 20 fino alle 7). Perché sarebbe inutile creare ulteriori infrastrutture per la sosta senza neppure sfruttare le attuali esistenti.

Incremento di determinate corse bus fino alle 3 del mattino, con maggiori risorse finanziarie da destinare al nuovo  contratto di servizio Amat. Magari introducendo dei movida bus durante i weekend.

Occorrerebbe inoltre una campagna informativa che distingua il diritto alla mobilità dal diritto all’accessibilità. Perché la sfida più importante sarà su questo, un’accessibilità sostenibile all’interno del Centro Storico. Perché al frequentatore dei locali in Centro bisognerebbe far  capire che lasciare l’auto in un parcheggio esterno al perimetro del Centro è un vantaggio in termini economici, di stress e di tempo.

A tal proposito, riportiamo qui l’esempio della regolamentazione degli accessi a Firenze, dove negli ultimi 10 anni ampie zone del Centro sono state massicciamente pedonalizzate, e accompagnate da una serie di interventi proprio sui parcheggi limitrofi.

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3 Thoughts to “Pedonalizzazione definitiva di via Maqueda, corso V.Emanuele e ztl h24, la parola passa al Consiglio Comunale”

  1. punteruolorosso

    speriamo, accanto a questa conquista di civiltà, di veder sparire i negozi di souvenir con il piffero e le magliette del padrino. ce ne sono decine. anche il museo no mafia, per quanto bello e interessante dentro, ha un’insegna che è uno spot di “legalità” un po’ ruffiana. ci vorrebbe un’insegna un po’ più discreta.
    da un lato le magliette del padrino, dall’altro la faccia di falcone e borsellino, il no mafia, il cannolo, l’arancina d’autore…
    non vi sembra che stiamo esagerando? è questo il modo in cui ci raccontiamo agli altri? non potremmo voltare pagina e combattere la mafia in altri modi?
    abolire le distanze fra i quartieri, piantare un milione di alberi nelle montagne intorno a palermo, rifare il parco di maredolce, riaprire il cassarà, il libero grassi, fare il parco dell’oreto…
    e collegare tutto questo con tram, metro ecc.

  2. peppe2994

    Bello. Tuttavia pongo due domande correlate così, giusto perché purtroppo l’amministrazione pensa a compartimenti stagni.
    Chiusure totali del centro significano più traffico nelle arterie perimetrali. Esattamente quali interventi ha in programma questa amministrazione per fluidificare il traffico ? Questo si ricollega anche con il tram e la pedonalizzazione di via Roma. Bisognerebbe iniziare a muoversi per tempo.

    Ripetere il solito elenco di priorità è inutile, fatto sta che non si muove mai nulla. Tutto pericolosamente reversibile, vedi ad esempio il basolato con tanto di stanziamento finito nel nulla.

  3. Orazio

    Di certo sono provvedimenti che hanno cambiato in meglio la città e l’articolo ha il merito di passare in rassegna pure tutta la storia che li ha preceduti.

    Sui parcheggi condivido e a mio modo di vedere un’altra cosa fattibile potrebbe essere prolungare la linea 101 pure in orario notturno.

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