Progetto euPOLIS: sperimentazioni NBS al parco Villa Turrisi

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Nell’ambito dell’evento formativo “NBS (Soluzioni Basate sulla Natura) e resilienza dell’ambiente urbano ai cambiamenti climatici”, svoltosi a Palermo, sono stati discussi temi legati al cambiamento climatico e alle soluzioni applicabili nei contesti urbani sfruttando le risorse che la natura stessa ci mette a disposizione.

Questo evento si inserisce all’interno del progetto “EuPOLIS“, nel quale la città di Palermo costituisce uno dei 27 partners.

Il progetto EuPolis e la sperimentazione a Palermo

Il mondo sta evitabilmente attraversando cambiamenti radicali e le città europee si trovano a dover affrontare sfide cruciali legate allo sviluppo urbano, sociale, geopolitico ed economico.

Per rispondere a queste sfide, il metodo di pianificazione urbana del progetto euPOLIS si basa sulle Nature-Based Solutions (NBS), che combinano un approccio centrato sulle persone e sulla salute con i vantaggi ambientali ed economici delle soluzioni Blue Green, ispirate alla natura.

L’obiettivo di euPOLIS è studiare e sperimentare soluzioni naturali, per creare ecosistemi urbani più resilienti, riducendo i costi a lungo termine e migliorando la salute e il benessere pubblico. Il progetto affronta problemi chiave come la bassa qualità ambientale, la frammentazione e la scarsa biodiversità negli spazi pubblici, e le criticità legate alla gestione delle risorse idriche. EuPOLIS propone un approccio strutturato per sfruttare al meglio le risorse naturali e ingegneristiche già presenti, rigenerando gli ecosistemi urbani.

La Città di Palermo partecipa al progetto come partner, contribuendo agli studi e all’implementazione, e come “follower city” per dimostrare e replicare i risultati.

Palermo sostiene inoltre le azioni di infrastrutturazione verde avviate dal Comune nelle aree della rete Natura 2000, come la Valle dell’Oreto, Monte Pellegrino, nei nuovi parchi urbani e lungo la costa. L’area scelta per sperimentare le soluzioni di euPOLIS è il parco di Villa Turrisi.

“Adottare un albero”: alcune anticipazioni dell’assessore Alongi

L’assessore alle Politiche ambientali, transizione ecologica e verde urbano, Dott. Alongi, ha annunciato un paio di novità: oltre al lancio della raccolta differenziata a Mondello, il Comune di Palermo sta lavorando per estenderla alla zona sud della città, quindi l’area di Ciaculli, Brancaccio, Sperone etc.

Altri due annunci: a brevissimo sarà istituito un albo delle associazioni con il pollice verde e altrettanto a breve sarà avviata una iniziativa che consentirà a qualunque cittadino, associazione o azienda di adottare un albero di Palermo. Nello specifico ognuno di questi soggetti potrà “prendersi cura” fattivamente dell’arbusto o della pianta nella sua fase manutentiva e di crescita. Quindi una adozione attiva.

Attenderemo dunque di ricevere maggiori dettagli e le modalità operative attraverso le quali tutto questo sarà possibile (si è accennato all’apposizione di apposite targhette riconoscitive del soggetto che adotta).

Le applicazioni nel progetto: l’esempio dei green roofs

Nel corso degli interventi sono stati presentati alcuni casi applicati durante il progetto e il loro monitoraggio.

L’effetto isole di calore è sempre più acuito dall’utilizzo di materiali diversificati nelle nostre città. Tale effetto ha altrettanti effetti sulla salute dei cittadini, come ad esempio i problemi cardiovascolari. La presenza della natura nelle città abbassa la temperatura e riduce drasticamente queste conseguenze. La biodiversità nelle città aumenta la qualità dell’aria e la qualità della vita.

Tra le soluzioni prospettate sono stati citati biofiltri, pareti verdi, Wetlands (o paludi) e tetti verdi.

In quest’ultimo caso, sono stati evidenziati alcuni benefici: non tolgono metratura e sono interessanti anche da un punto di vista della spesa necessaria per la loro realizzazione. In termini pratici abbassano il rumore, contribuiscono all’ombra e alla ritenzione idrica durante le piogge, nonchè catturano i gas serra.

Il progetto ha illustrato anche le fasi e le competenze richieste per attualizzare questi processi che coinvolgono le amministrazioni pubbliche, tecnici, botanici etc. Ogni soluzione può essere ereditata da altre città pilota, ma necessita sempre una attualizzazione rispetto al contesto di intervento (banalmente le specie arboree utilizzate a Copenaghen non coincideranno con quelle di Palermo).

Come detto, nella città di Palermo è stata individuata l’area del Parco di Villa Turrisi per replicare alcune delle soluzioni del progetto euPOLIS. Cercheremo di reperire maggiori informazioni dagli organi comunali quando le attività entreranno nel vivo.

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One Thought to “Progetto euPOLIS: sperimentazioni NBS al parco Villa Turrisi”

  1. punteruolorosso

    ok, ma intanto facciano il parco.

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