Verso la chiusura definitiva di via Maqueda, soddisfatti commercianti e residenti

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Si va verso la chiusura definitiva h24 di via Maqueda con un’ordinanza che limita a sole tre ore giornaliere l’apertura alle auto. A chiedere a gran voce la pedonalizzazione totale sono commercianti e residenti, dove oggi si ritrovano a far fronte comune e chiedere all’Amministrazione il rifacimento della pavimentazione, basole alternative all’asfalto, rifacimento illuminazione, wi-fi pubblico, sicurezza, stalli di sosta per biciclette e tanti altri servizi complementari.

Insomma, un processo culturale che coi suoi temi ha saputo raccogliere sempre più consensi e far cadere vecchie leggende metropolitane risalenti all’era Helg, che vedevano le pedonalizzazione come nemico assoluto del commercio. Uno smacco anche per determinate categorie del settore, noti esponenti politici, consiglieri comunali (e non solo) che osteggiavano la chiusura di via Maqueda con un secco “no”; e in tanti ricorderanno le motivazioni assai discutibili. Chi per cavalcare l’onda degli scontenti cercando di arraffare qualche voto, chi qualche nuovo associato per la propria rappresentanza di categoria, chi in cerca di qualche click in più. 

Ricordiamo infatti che su via Maqueda vige un provvedimento di Ztl e per la conversione ad area pedonale servirà un passaggio in Consiglio Comunale per il relativo aggiornamento del Piano Traffico. E sarebbe interessante cominciare a parlare basole alternative all’asfalto.


Palermo – Via Maqueda verso una pedonalizzazione integrale e definitiva e aperta al traffico veicolare solo per tre ore al giorno. Lo ha stabilito una ordinanza emessa dall’Ufficio Mobilità. Nei giorni feriali, in via Maqueda, nel tratto stradale compreso tra via Cavour e piazza Villena, l’ingresso alle auto sarà vietato dalle ore 10.00 alle ore 07.00 del giorno successivo.

Sono autorizzati al transito, mantenendo una ridotta velocità di marcia al fine di non costituire pericolo per i pedoni, le autovetture dei residenti e/o dimoranti all’interno del tratto sopra indicato, possessori di un posto auto con regolare passo carrabile autorizzato, solo se muniti di PASS (rilasciato dal Servizio Mobilità Urbana), i velocipedi (muniti di due ruote) che dovranno percorrere il tratto pedonale e la pista ciclabile esistente sul lato destro del senso di marcia (percorribile in direzione piazza Villena), i mezzi privati destinati al trasporto e distribuzione dei medicinali urgenti diretti alle farmacie presenti all’interno dell’area, i mezzi diretti verso le strutture alberghiere presenti nell’area di via Maqueda o nelle vie immediatamente vicine, non raggiungibili direttamente se non dalla stessa via Maqueda, solo se muniti di PASS.

Si precisa che sarà garantita l’operatività dei mezzi privati destinati sia alle operazioni di carico/scarico per traslochi o di merci, con la sosta consentita entro aree appositamente individuate.

Nei giorni festivi, la chiusura al traffico veicolare sarà completa, dalle ore 0.00 alle ore 24.00, con eccezione dei mezzi sopra citati.

Il percorso di sempre maggiore pedonalizzazione nel centro cittadino si rafforza inoltre grazie alla proroga della chiusura di piazza Peranni (Mercato delle Pulci) fino al prossimo 5 settembre 2016 e dall’imminente adozione di provvedimenti riguardanti il “Cassaro alto”, la parte di corso Vittorio Emanuele compresa fra via Bonello e i Quattro Canti, con una ulteriore riduzione delle possibilità di transito per i veicoli a motore.

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20 Thoughts to “Verso la chiusura definitiva di via Maqueda, soddisfatti commercianti e residenti”

  1. Guarino1

    Speriamo bene! La pavimentazione andrebbe rifatta non solo in via Maqueda e in Corso Vittorio Emanuele, ma anche di fronte a monumenti come San Giovanni degli Eremiti o Palazzo Steri.

    Dovrebbe essere rifatta anche quella dei vicoli, e pensando a una dimensione più vivibile di città per i residenti, ma qui si tratta di una visione più ampia del basolato: parlo di pali per il passaggio pedonale, piste ciclabili, ripensamento dei parcheggi.

  2. “E sarebbe interessante cominciare a parlare basole alternative all’asfalto.”
    Musica per le mie orecchie. Forse vi sara’ la prima vera pedonalizzazione per questa citta’. In tempi non biblici. Spero sia un primo esempio, seguito da altre pedonalizzazioni.
    cio’ che ho notato altrove, all’estero almeno, e’ che le pedonalizzazioni spesso sono adiacenti, creando un percorso continuo, con al massimo qualche attraversamento di semafori.
    In tal senso, sarebbe interessante porti il problema di tratti quali via Liberta’, o parte di essa, o di C.so Vittorio Emanuele, che potrebbe creare un intero percorso nel centro storico, da integrare con indicazioni turistiche etc.

  3. Normanno

    Un ulteriore passo avanti nella giusta direzione, adesso prima della pedonalizzazione integrale si può incominciare a decidere cosa mettere al posto dell’asfalto e dei fatiscenti marciapiedi;io opterei per il conglomerato bituminoso effetto pietra grigio scuro che questo sito ha mostrato qualche mese fa.Il basolato costa due milioni contro i 140000 euro della pavimentazione effetto pietra che andrebbe estesa al tratto quattro canti cattedrale e come già sottolineato da Guarino 1 nel breve tratto che porta a sangiovanni degli eremiti e davanti a sangiovanni degli ereimiti,A parte l’evidente risparmio sul costo, che consente di estendere l’asfalto effetto pietra a porzioni più ampie, bisogna considerare anche la maggiore resistenza alle sollecitazioni esterne che vanno sempre esaminate pur considerando il limitato carico di traffico.Per chiudere una domanda;ma il comune non aveva detto che avrebbe fatto un sondaggio sul suo sito aperto ai cittadini per decidere cosa mettere al posto dell’asfalto?

    1. Athon

      Normanno, non so se sia meglio il basolato vero e proprio oppure la pavimentazione effetto pietra. Si tratta del cuore di Palermo nonché del percorso Unesco. Al di là del fatto che il basolato in sé è più prestigioso, si tratterebbe di ripristinare filologicamente quello che era lo stato originario delle strade prima dell’orribile asfalto. In questo caso non baderei tanto ai costi: è il centro storico di Palermo, per cui se ci sono da impegnare cifre più alte, a me sta benissimo. D’altra parte i lavori che si faranno oggi, resteranno anche in futuro. Per quanto riguarda i Quattro Canti, mi auguro si faccia qualcosa di più rispetto ciò che si farà nelle “vie”. È il centro simbolico della città, ragion per cui, a mio avviso, per Piazza Vigliena bisognerebbe coinvolgere personalità d’eccellenza che studino la progettazione di una pavimentazione che sia una vera e propria opera d’arte, integrata col contesto architettonico.

    2. Guarino1

      Penso che il basolato sia anche più pericoloso rispetto ad altri materiali specialmente per i mezzi a due ruote: provoca uno slittamento forte anche senza essere bagnato. Sono d’accordo con te.

      1. punteruolorosso

        per questo va picchettato.

  4. friz

    Ciao Athon….quello che dici riguardo ai quattro canti sarebbe importantissimo….sì, si dovrebbero coinvolgere architetti da esterni in gamba per pensare ad una pavimentazione STRAORDINARIA…. i quattro canti non possono rimanere in quella condizione…. vanno ulteriormente valorizzati…..

  5. Normanno

    Sono totalmente d’accordo sui quattro canti anche se per mettere in atti la tua proposta bisognerebbe chiudere al traffico anche il tratto dalla via roma ai quattro canti e il tratto di via maqueda sino a via calderai (in realtà piccoli tratti ma che implicheranno sicuramente un’altra battaglia).Per il confronto basolato-asfalto colorato sicuramente se c’e un posto dove mettere il basolato questo sarebbe via maqueda o il cassaro alto ma dovremmo aspettare anni per averlo e quando il basolato si rovina le eventuali pezze che si mettono sono esteticamente orrende.Io farei subito (entro l’estate) l’asfalto colorato toglierei i marciapiedi fatiscenti e metterei il basolato in lista d’attesa nel piano triennale in attesa di un eventuale finanziamento ad hoc magari con gli eventuali fondi unesco,

    1. Athon

      Normanno, sì, credo che l’amministrazione al momento stia pensando ad una pavimentazione momentanea in attesa di realizzarne una definitiva nei prossimi anni.

  6. friz

    ….ma ho una curiosità… ……dato che lo stile Liberty a Palermo è bene rappresentato da molti monumenti…. ….mi chiedo e vi chiedo: non si potrebbe pensare ad un percorso “liberty” palermitano da proporre all’Unesco???

    1. Normanno

      Io sono un ingegnere e non uno studioso d’arte,ma per quello che conosco di Palermo gli itinerari storici artistici fondamentali dovrebbero essere tre : a) Arabo normanno quello patrimonio Unesco per intenderci b) Barocco (Casa professa,Sa giuseppe dei teatini,chiesa dell’immacolata concezione,Chiesa di santa caterina,oratori con opere di serpotta) c) Liberty (Massimo, Villino Florio,Villa igea eccetra).Bisognerebbe fare la segnaletica e le brochure tenendo conto di questi tre itinerari anche senza volere chiedere troppo all’unesco per nuove adozioni,ma forse questo è troppo difficile da ottenere per la realtà palermitana in cui le macchine e i motorini hanno continuano a danneggiare i capolavori arabi normanni (con la complicità dei nostri famosi politici panormosauri) sino a meno di un anno fa e in cui a volte è difficile avere una semplice indicazione all’ingresso sul nome e sulla storie del nostre chiese.

      1. punteruolorosso

        accanto alla segnaletica, in sé utile ma stucchevole, andrebbe ripristinata l’accessibilità ai monumenti di questi tre percorsi. leggasi eliminazione delle barriere architettoniche, pedonalizzazioni, mezzi pubblici (su tutti il tram). un monumento raggiungibile solo in macchina o affrontando il traffico di corso calatafimi o della zisa non può essere inserito in un percorso.

    2. Athon

      Friz, sì, hai ragione. Palermo è una realtà storico-architettonica che offre più di quanto molti cittadini spesso non si rendano conto.

      Dopo l’inclusione del sito “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Monreale e Cefalù”, accanto ai progetti legati al prestigioso riconoscimento già ottenuto, si è cominciato a parlare dei nuovi obiettivi Unesco.

      Al momento si punta al sito “Palermo barocca e gli Stucchi del Serpotta”. L’appello è stato lanciato ufficialmente da padre Giuseppe Bucaro durante il convengno “Palermo, la bellezza che salva”, organizzato nell’ambito del progetto “Il Genio di Palermo”. Anche Aurelio Angelini, Presidente Fondazione Unesco Sicilia, ne ha già parlato. Si tratta tuttavia di qualcosa che ancora va definito.

      Certamente l’inserimento non avverrà domani. Intanto c’è da metabolizzare e rendere profittevole il riconoscimento Unesco da poco ottenuto. Tra l’altro gli iter sono di per sé lunghi e complessi. A ciò si aggiunge il fatto che le regole Unesco sono cambiate: i nuovi inserimenti d’ora in poi avverranno ogni due anni e non più, come è stato finora, ogni anno.

      Oltre la Palermo Barocca, giustamente prospetti la papabilità anche della “Palermo Liberty”. Sono d’accordo. A ciò infine si aggiunge un sito che attualmente l’amministrazione sembra avere dimenticato, nonostante sia riconosciuto unanimamente come unico a livello mondiale: le Grotte dell’Addaura con i loro graffiti rupestri. Anche questo sito avrebbe tutte le caratteristiche per essere Patrimonio dell’Umanità.

      Insomma, in generale, Palermo è una città che potenzialmente potrebbe vantare ben 4 siti Unesco in totale:

      -Palermo arabo-normanna;
      -Palermo barocca e stucchi del Serpotta;
      -Palermo liberty;
      -Incisioni rupestri dell’Addaura.

      1. friz

        Ciao Athon quello che hai scritto è molto interessante….è assurdo, lo so, ma io, che sono palermitano, delle incisioni rupestri dell’addaura non ne sapevo nulla…. ….e se non lo so neanche io, figuriamoci poi i turisti….
        ……rileggendo l’elenco che fai mi sono fermato a riflettere su una cosa: …..è triste notare che quando si parla di arte a Palermo, dai primi del novecento in poi non sembra quasi più essercene traccia…..
        Mi auguro che quanto prima Palermo possa conoscere un nuovo risveglio artistico…una sorta di nuovo RINASCIMENTO…. non importa se debba provenire dal settore privato o da quello pubblico….. importa solo che Palermo possa ricominciare a costruire monumenti degni di passare alla storia….
        E GRAZIE PER LA RISPOSTA….

      2. fadel

        non ricordare le grotte dell’addura che già tempo fa c’è stato un bivacco di stranieri nel boschetto adiacente lasciando una marea di rifiuti (bottiglie e cose da campeggio) oltre a trogloditi locali che hanno imbrattato le rocce esterne alle grotte. perciò preferisco che il sito resti nell’anonimato e che nessuno ne parli visto che all’addaura ci abito e parte dei rifiuti dei campeggiatori li ho tolti io, stressandomi non poco

        1. fadel

          volevo scrivere: che, andandosene via, hanno lasciato una marea di rifiuti

        2. punteruolorosso

          grazie

  7. friz

    …grazie per la risposta Normanno e condivido molte delle cose che hai scritto….ed aggiungo che la segnaletica e le brochure dovrebbero essere multilingue…. inglese….francese…..spagnolo….arabo…..cinese….. russo…. così come sarebbe fondamentale prevedere una formazione permanente (fatta da madrelingua) per elevare e tenere allenate “le lingue” delle persone che danno informazioni per i turisti…. infatti se non si esercita per molto tempo una lingua straniera con il tempo il livello si abbassa…. la formazione permanente in certi ambiti è fondamentale…

    1. punteruolorosso

      mi limiterei alle brochure, o i cartelli diventerebbero più grandi del monumento stesso

  8. punteruolorosso

    e non dimentichiamoci che piazza del parlamento è anch’essa da ripavimentare

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