Nuova pista ciclabile di via Dante: dubbi e perplessità per un lavoro a metà

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Come da ordinanza, sono stati eseguiti gli interventi di realizzazione della nuova corsia ciclabile di via Dante: da piazza Castelnuovo a piazza P.pe di Camporeale.  La corsia è monodirezionale, ovvero può essere percorsa in bicicletta solo andando da piazza Castelnuovo in direzione piazza P.pe di Camporeale.

Andando nello specifico, la fila di parcheggi è stata traslata verso sinistra, lasciando lo spazio necessario alla pista. Quello che non convince è l’assenza di barriere fisiche tra la pista ciclabile e la carreggiata, che in alcuni tratti vede solo la presenza di cordoli, a nostro avviso non sufficienti a garantire la sicurezza dei ciclisti (che potrebbero essere messi in pericolo anche da automobilisti maldestri in fase di parcheggio). Ancora più pericolosa è la presenza di dislivelli dovuti a buche o presenza di tombini.

Si ha l’impressione per l’ennesima che le cose vengano fatte tanto per dire che sono state fatte. Non basta una spruzzata di vernice a terra per fare una corsia ciclabile, così come non basta un cordone di catene e brutti dissuasori in cemento per fare un’area pedonale. Un intervento va pensato, studiato e realizzato anche grazie al supporto di professionisti di settore. Se non ci sono i soldi per realizzarlo adeguatamente, forse è meglio reperirli prima di “arrunzare” qualcosa?

Sebbene la pista non sia ancora ufficialmente attiva, già è possibile tra l’altro notare la presenza di scooter e ostacoli di vario genere che impediscono il passaggio delle biciclette: questo elemento fa già presagire un fallimento qualora non verranno garantiti i controlli necessari, così come è già successo alla pista ciclabile di via Lincoln ad esempio.

Il minimo che ci si aspetta quindi, è quanto meno un rifacimento del manto stradale che garantisca una buona qualità dell’asfalto, nonché l’eliminazione dei dislivelli esistenti; non c’è tra l’altro bisogno di ricordare che il rifacimento del manto stradale dovrebbe essere un intervento oridinario, e non straordinario (come ad esempio ha voluto far passare l’amministrazione comunale per quanto riguarda quello che è stato fatto giorni fa in viale Regione Siciliana).

La nostra città si presta molto alla mobilità ciclabile, essendo per lo più pianeggiante e con spazi di percorrenza brevi. Sarebbe un peccato trasformare una buona intenzione nell’ennesima occasione mancata.

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34 Thoughts to “Nuova pista ciclabile di via Dante: dubbi e perplessità per un lavoro a metà”

  1. flegias

    Da camporeale a Politeama è sfruttabile la corsia preferenziale, come da ordinanza sindacale, che le ha rese percorribili oltre che dai mezzi pubblici anche dai velocipedi

  2. leggo che si tifa sempre x la presenza di cordoli abbastanza alti da costituire una barriera fisica, io da utilizatore di 2 ruote (moto e bici che sia) li ritengo sempre molto pericolosi sia x le ciclabili sia x le corsie dei bus, sono delle vere e proprie trappole in tutti quei casi dove x distrazione o x evitare un incidente si fa uno scarto improvviso e istintivo, se x disgrazia tocchi la barriera finisci x terra con le ossa rotte e c’è anche chi ci ha lasciato la vita, la segnaletica orizzontale che va rispettata punto e basta senza mettere trappole!!!

    1. A Pisa ad esempio non esistono barriere fisiche, le ciclabili sono aperte ma NESSUN automobilista o motociclista penserebbe mai di invadere o posteggiare in esse.

      1. basilea

        A PISA…………….citta’ civile…….non certo a Palermo……

        1. vero…città civile…. ma a Pisa se osi fare un’ infrazione non scappi alla morsa della municipale e se per caso non è li presente la stessa viene allertata dai cittadini. A Palermo dov’è la Municipale?

          1. ricky12

            Nelle caserme

    2. Fabio Nicolosi

      Beh cambia poco però se dal lato opposto hai il marciapiede e quindi un ostalo comunque abbastanza alto.
      Ecco perché si consiglia l’uso del casco anche in bici!

      1. Fabio ciao sono Paolo, in merito alla corsia ciclabile di via Dante ti posso assicurare che da parte dei vigili NON c’e’
        NESSUN CONTROLLO in merito, le auto fanno quello che vogliono e INVADONO…..INVADONO .
        Bella l’iniziativa pero’ senza controlli e’ sempre + difficile x il ciclista .
        Manca il senso di EDUCAZIONE CIVICA !!!!!!!!!!!!!!!

  3. cirasadesigner

    Ennesima “min….ata” in salsa palermitana… Sono daccordo con chi dice che barriere o dissuasori sono pericolosi. ma si dovrebbe spiegare a questi geni che ci amministrano che una pista ciclabile non nasce dal nulla, prima di arrivare a queste soluzioni, bisogna lavorare per far crescere la coscienza civica nel palermitano medio, come quello che ha scambiato la pista per il posteggio del suo potente scooter… Qui a Bruxelles le piste sono sia lungo gli assi stradali, ma nei due sensi per dare la possibilità comunque ai ciclisti di percorrerla nei due sensi, sia su apposite corsie create il più delle volte sui marciapiedi, e le soluzioni sembrano funzionare egreggiamente tutte e due… Se davvero vogliamo impararare dai maestri della materia, allora dobbiamo guardare in Olanda o Danimarca, dove la bici la fa da pardrona…

    1. Giustissimo, ma d’altronde il panormosauro sa bene che la polizia municipale è assente e anche se vede non fa nulla. Vive nella consapevolezza dell’ impunità e dle poter fare tutto ciò che gli aggrada senza che nessuno gli dica mezza parola. D’altronde anche se segnali ciò che non va si viene ignorati…

  4. La nostra città di presta alla ciclabilità, ma sono i nostri “amministratori” che non si prestano al buon senso e raziocinio.

  5. katet

    Lo so che mi prenderò parole, o considerato ignorante, ma scusate quella in via maqueda (che tra l’altro è chiusa al traffico) vi sembra meglio???vi lamentate di queste, ma quella di via maqueda mi sembra nn meno pericolosa visto che le persone camminano sulla “pista ciclabile” e ovviamente essendo a passo d’uomo sono pericolose e possono essere prese in pieno. Tutto questo ovviamente quando è percollibile in bici, visto che quando c’è parecchia gente conviene andare a piedi.

    1. Fabio Nicolosi

      Però essendo stata progettata ex novo ci aspettavamo qualcosa di meglio e non la solita striscia con un piccolo cordolo. Quantomeno livellare l’asfalto per evitare queste sconnessioni e sopratutto i tombini per lo scolo delle acque meteoriche!

  6. gnazzino70

    Se le tanto propagandate nuove “piste ciclabili” saranno realizzate (?) tutte così, avremo ricevuto la solita presa per il culo. Aspettiamo le elezioni per mandarvi a casa

  7. Concordo in tutto. Il rifacimento del manto stradale e’ il minimo.
    Tuttavia i cordoli, per quello che ho visto io in giro in Italia e in Europa, sono considerati abbastanza pericolosi e percio’ omessi.
    Spero che le piste ciclabili siffatte possano garantire, indirettamente, anche un minimo di decoro urbano. La pulizia dei cigli dei marciapiedi a Palermo e’ semplicemente assente.

  8. france

    Sono tutte giuste la critiche per questi interventi in città. Resto dell’avviso che per la città è necessario comunque “muoversi” nell’iniziare a fare qualcosa”, una striscia di questo tipo o una manutenzione anche se improvvisata dà la sensazione che la città si muove verso una direzione, verso una direzione mirata alla mobilità sostenibile. Sappiamo bene tutti che le finanze comunali sono al lumicino, sappiamo bene che tipo di lavoratori comunali ha la città di Palermo. Mettere un punto fermo! E cioè , che in via Dante , è presente e ci sarà una pista ciclabile! Per me è importante, educa e fa sperare educa anche alla partecipare e alla crescita di Palermo. Sono d’accordo alla striscia ed alla futura pista ciclabile.

  9. Templare

    Vorrei capire perchè tanta sorpresa per la qualità di queste piste ciclabili: dicono che questo Sindaco non sia lo stesso rivoluzionario innovatore quale era stato nei suoi primi mandati. Quel Sindaco, che aveva messo nel suo programma le piste ciclabili in via Libertà, della cosa se ne ricordó una settimana prima della scadenza del mandato e in due giorni le strisce di vernice bianca furono lì, sul marciapiede. Anche se si interrompevano bruscamente davanti ad una edicola.

    Non siate dunque blasfemi, continuate a credere che siamo una città europea eccitante e sicura e giocatevi i numeri al lotto.

    p.s. colpa di Cammarata, sempre.

    1. france

      Io le ho utilizzate quelle strisce in via Libertà! Poi qual’è stata la continuità data dall’amministrazione per migliorare? Io dico che è meglio mettere una striscia bianca in regola e permettermi di utilizzare la bici che nien’altro.
      Certo contesto i doppi marciapiedi, con il secondo rossastro per le bici, accavallate anche ai basolati fatti dalla giunta Cammarata… senza peraltro avercela con Cammarata. Caro templare Palermo può essere una città europea con me con te anche senza Orlando e Cammarata.

      1. Templare

        Hai detto bene: hai utilizzato quelle strisce. Le piste ciclabili sono altra cosa. Io non ce l’ho con nessuno, soltanto con l’ipocrisia di chi si riempie la bocca di parole senza il minimo fondamento. Aspetto la nuova Favorita, ex nuovo Central Park, adesso prossimo nuovo Teatro Massimo.

        p.s. non avermene, ma anche per l’accontentarsi del nulla questa città è ridotta una schifezza. Bisognava (soprattutto) e bisogna ancora oggi, pur in un incontestabile momento di difficoltà, pretendere politiche e servizi degni di una Nazione civile, non sentirsi promettere una pista ciclabile ed accontentarsi poi di due strisce di vernice su un marciapiede.

  10. france

    Ipotetico Battuta e risposta con il Sindaco.
    Sindaco, lo capisce che non posso utilizzare la bici a Palermo?
    Risposta lo so! Faremo qualcosa!E’ difficile!
    Oggi! rispondo, Grazie! Almeno ho un posto in regola dove posso andare in bici, dove posso far valere almeno un po i miei diritti di ciclista.

  11. fadel

    ma perchè non si può andare contromano in bici? io lo faccio molto spesso, sopratutto nelle strade pericolose in modo da poter vedere le auto ed accorgermi di un potenziale pericolo all’istante e non rischiare di essere investito da dietro (cosa che succederebbe se andassi nella stessa direzione di marcia delle auto)

  12. fadel

    ho la bici da poco più di 1 mese e mi sono reso conto che per colpa delle auto (aria irrespirabile al minimo accenno di traffico e modo di guidare dei palermitani) andare in bici in città è veramente uno schifo. mi sa che le passeggiate in centro me le farò soltanto la domenica

    1. quando ho letto che vai contromano ho pensato, “che culo che ha a essere ancora vivo” ora hai scritto che hai la bici da 1 mese e qui ho capito meglio…..
      be tanti auguri x te e condoglienze x la famiglia 😀

      1. fadel

        ovviamente non vado contromano nella carreggiata ma all’estremità del bordo (dove l’asfalto tocca i marciapiedi)

        1. è cmq pericoloso, detto cosi si potrebbe fare anche in moto visto che gli ingombri solo simili avvolte uguali, negli incroci come fai??? se un auto svolta in un senso unico mica si aspetta di trovare qualcuno contromano, cambia abitudine che è meglio….

      2. fadel

        ” condoglienze x la famiglia” _ anche il mio avatar si sta toccando i cugghiuna (c’è lo scudo e non si vede)

        1. fabio77

          Questo commento stamattina mi ha messo il buonumore 😀

  13. Finalmente un articolo obiettivo!
    Ho sempre pensato che questo sito fosse solo al servizio dell’Assessore alla mobilità, perché ho sempre letto articoli che mai hanno avuto da ridire sulle scelte maldestre fatte dall’Assessore.
    Ora finalmente qualcuno dice qualcosa!

    1. Si vede che hai letto male o che volevi leggere solo quello che interessava te.
      Comunque non è la prima volta che esprimiamo una critica di questo tipo. Basta sfogliare il sito o qualche quotidiano cartaceo. Oggi Repubblica ad esempio, domani Gds. Ti ricordo che siamo stati fra i primi ad opporci contro il parcheggio lungo le corsie preferenziali di via Roma. Giusto per citare un esempio. La critica se motivata e propositiva, diventa molto credibile. Ma se poi dobbiamo dire che tutto fa schifo a prescindere, beh quello è un altro discorso

  14. Guarino1

    Credo che il problema sia più ampio: stiamo parlando di appena UN chilometro di “pista”, che va da un punto all’altro della città, ma dove lì comincia e lì finisce!
    Dove sono finiti i progetti dei chilometri e chilometri promessi dall’amministrazione, una vera e propria rete interconnessa capace di far lasciare le auto a casa ai cittadini?
    Visto che si tratta di spruzzare una striscia gialla e spostare quelle di parcheggio di qualche metro, l’operazione sarebbe anche “low cost” (basta che ci sia la pista, cordoli o non cordoli, cambia poco. Di altra natura è il rifacimento omogeneo del manto stradale, ma si inserisce in una problematica ancor più grave, cioè l’incapacità di gestione di RESET e delle altre partecipate comunali)!

  15. punteruolorosso

    Bisognerebbe allargare il marciapiede e farle lì. Così sono molto pericolose

    1. Guarino1

      Non sono d’accordo: in questo modo il ciclista ha la sua porzione di carreggiata separata sia dalle auto che dai pedoni sul marciapiede. Sembra la soluzione ottimale, anzi.

      1. gnazzino70

        Non ho capito: cosa separerebbe il cicista dalle auto?

        1. Guarino1

          le auto parcheggiate.

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