Bellolampo: pubblicati i dati “incompleti” Arpa sul pericolo diossina con tanti se e ma..

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Il Comune ha appena reso noto il report di Arpa circa il pericolo diossina e i valori rilevati.

Premessa l’ignoranza in materia, dai riassunti analitici si evince che secondo Arpa, tutti i valori principali rientrano al di sotto delle soglie di pericolo per la salute umana. A seguito delle tabelle con i valori viene poi fatta una valutazione di massima che esclude INDICATIVAMENTE contaminazioni da diossine.

Nel documento si sottolinea più volte la parzialità del dato:

  • il materiale con cui è costruito il filtro non è specifico per la determinazione delle diossine
  • “si premette che i campioni pervenuti finora sono relativi ad attività di campionamento predisposte per altri fini e non per la determinazioni di diossine. Ciò malgrado, in attesa di prelievi più specifici possono essere comunque indicativi per una prima valutazione del fenomeno…”
  • “Il dato ottenuto, seppur da considerarsi indicativo a causa dei ridotti volumi di campionamento, può far escludere la presenza di una contaminazione significativa da diossine”
E’ tutto un condizionale. Non c’è certezza di nulla e per stessa ammissione di ARPA, i rilevamenti sino ad ora svolti sono inadeguati a livello di strumentazione.
Mi chiedo in tutti questi giorni cosa è stato fatto, ma mi riservo l’ignoranza in materia nella speranza che qualcuno ci spieghi meglio come funzionano questi rilevamenti.
Tirando le somme è un documento assolutamente inutile al momento, dato che la stessa Arpa fa delle conclusioni assolutamente indicative. Sembrerebbe più un report intermedio interno, non dicerto il documento che la cittadinanza chiede a gran voce.
Le domande finali sono due:
– perchè il Comune rende noto questo documento “Dati ARPA” quando non ha valore scientifico?
– perchè diversi giorni fa dal Comune si scongiurava un pericolo di contaminazione diossina quando nemmeno adesso vi sono dati certi? Sulla base di quali riflessioni veniva detto ciò? Sulle valutazioni “parziali” di Arpa?
Vogliamo i dati certi, con la strumentazione adatta e con i rilevamenti appropriati.

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9 Thoughts to “Bellolampo: pubblicati i dati “incompleti” Arpa sul pericolo diossina con tanti se e ma..”

  1. cirasadesigner

    una sola risposta, cercano di pararsi il cu…. dicendo e non dicendo, dichiarano di avere fatto i controlli ma non essendo certi dei risultai, la colpa non sarà di nessuno, se dovessero scoprirsi delle contaminazioni. E come di cerco qualcosa ma con l’indicatore sbagliato… e come se facessi le analisi del sangue e mi danno i risultai che non chiedevo

  2. Quotando:
    il materiale con cui è costruito il filtro non è specifico per la determinazione delle diossine“

    Mi chiedo allora di che stiamo parlando! Se faccio rilevazioni sulla diossina e uso filtri non adatti, cosa ottengo?
    Ma ci prendono per i fondelli? E’ possibile che nemmeno in queste circostanze la verita’ salti fuori? E’ possibile che non sia possibile sapere se si e’ a rischio o meno?
    Ma dove viviamo ragazzi? A che punto siamo arrivati?

  3. Che cosa vi aspettavate? è tutto molto semplice: se non accadrà nulla tutti potranno parlare di allarmismo ingiustificato e non supportato da dati ufficiali e se fra una decina d’anni qualcuno vorrà intentare una causa per un tumore, si tirerà fuori dagli archivi questo “documento ufficiale” e si archivierà tutto in quanto “non ci sono elementi conclusivi per ipotizzare un collegamento tra l’evento specifico e l’incidenza della malattia nella popolazione”. Tutto risolto.

  4. Cesc

    E il sindaco Orlando cosa dice?? Niente, tutto tace…La cosa che più dà fastidio è che questo incendio è stato DOLOSO e ancora non si riesce a spegnere, anzi non lo si VUOLE spegnere, chissà per quale interesse! Alla telefonata di un dirigente dell’AMIA in cui si richiedeva l’intervento dei pompieri per spegnere l’incendio, la risposta dell’ “orgogliosissimo” corpo dei vigili del fuoco è stata:”Noi non possiamo fare niente, è un’area privata”
    RIFLETTETE!

  5. JohnnyWolf

    Premetto subito che NON sono un esperto in materia.
    Mi sto solo documentando per conto mio.

    Devo mio malgrado contestare il tono allarmistico e pessimista di Portacarbone, poichè secondo me l’estrapolazione di stralci parziali di un documento non fa certo bene all’informazione e l’ARPA si sta esponendo con stime preliminari delle quali si assume la responsabilità, e non sono stime negative.

    Sebbene, infatti, il documento linkato riporti le frasi che ha evidenziato Portacarbone, lo stesso documento riporta in prima pagina che le rilevazioni oggetto del documento sono state effettuate tra il 30 luglio e il 1° agosto e solo in tre siti (suolo in via Castellana, aria a Boccadifalco e in viale delle Scienze).

    I dati pertanto non solo sono prettamente preliminari ed estremamente parziali, ma per giunta sono limitati e datati e quindi relativi a campionature rilevate in giorni nei quali i livelli di sostanze inquinanti non possono per forza di cose essere considerati definitivi, visto e considerato che l’incendio è stato dichiarato spento soltanto oggi, ossia ben una settimana dopo la rilevazione di questi campioni.

    Pertanto ho consultato il sito dell’ARPA e ho trovato due documenti datati 03/08/2012 e 04/08/2012, in particolare quest’ultimo è consultabile presso questo link:
    http://www.arpa.sicilia.it/UploadDocs/4122_report_aggiornato_al_4_agosto.pdf

    Il documento riporta come date di rilevamento le medesime del fax riportato da Portacarbone, ma appare decisamente più dettagliato.

    Nel documento viene evidenziato che l’esito delle analisi degli inquinanti dispersi nell’aria e/o depositati sul terreno potranno essere considerati definitivi soltanto quando la campionatura a disposizione dei laboratori dell’ARPA avrà raggiunto la quantità necessaria ed essendo necessarie grandi quantità di campionature le analisi sono ancora in corso d’opera.

    Il documento, nel dettaglio, riporta quanto segue nei suoi punti salienti:

    “Dall’esame preliminare dei dati in tabella, si evince la presenza di vari composti organici volatili (VOC quali Solventi organici aromatici, Derivati fenolici, Solventi organici clorurati, Idrocarburi Policiclici Aromatici leggeri) derivanti prevalentemente dalla degradazione di materiali organici plastici e cellulosici.
    Per ciò che attiene i valori di BTEX (Benzene, Toluene, Etilbenzene e Xileni) gli elevati valori riscontrati sul sito, sono tipici di un processo di combustione incontrollata.”

    Ergo, l’inquinamento da incendio di materie plastiche lo hanno rilevato e isolato.

    Al punto 3 del documento, pur rilevando un incremento di PM10 si afferma: “Dall’esame dei valori riscontrati dalle centraline di rilevamento della qualità dell’aria dell’AMIA, si segnala un modesto incremento dei valori di PM10 rispetto ai valori ordinariamente rilevati. Tale modesto incremento può essere indizio di una ricaduta non elevata di diossine.”

    E’ detto chiaramente: “ricaduta non elevata di diossine”.

    Ma quello che taglia la testa al toro è il punto successivo, che recita:

    4 MONITORAGGIO DI DIOSSINE (PCDD/Fs) e IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA)

    Le prove analitiche relative ai campionamenti del particolato e del suolo, finalizzate alla determinazione delle diossine, sono attualmente in fase di completamento; i risultati saranno resi disponibili non appena le stesse verranno ultimate.
    In proposito si fa presente che trattasi di analisi complesse e che richiedono diversi giorni di esecuzione, e – se eseguite sul particolato atmosferico – richiedono la filtrazione di elevati volumi di aria (400-800 metri cubi).
    Dall’esame dei dati provenienti dalle determinazioni dei VOC, relativi ai campioni prelevati sul sito dell’incendio, si evidenziano bassi livelli di concentrazione di composti clorurati (clorometano) che lasciano presupporre livelli non elevati di diossine.
    Sono in corso ulteriori azioni di monitoraggio ed i dati relativi saranno comunicati con le medesime modalità.

    Ecco quel che interessa a noi cittadini: le analisi sono parziali, servono più dati, l’attenzione è alta ma tutto lascia presupporre che il paventato pericolo diossina sia da ritenersi scampato. Con cautela, ovviamente.

    Ora, lasciando a voi la lettura del resto del documento, che poco aggiunge a quanto ci interessa, direi che i toni di Portacarbone siano un tantino esagerati.

    Io mi fido dell’ARPA e attenderò l’esito definitivo delle analisi dei campioni prima di allarmarmi oltre il necessario e tengo sempre presente che una bella passeggiata durante l’ora di punta in via Roma o via Maqueda sia decisamente più nociva e cancerogena di questo incendio. Nel dubbio, mi lavo bene le mani, pulisco bene quel che mangio ed evito di fare gite naturalistiche a Bellolampo.

    Scusate il sarcasmo non necessario,
    JW

  6. @JhonnyWolf
    Forse non ti è chiaro il mio discorso, che proverò a semplificare ulteriormente:

    il Comune continua a ripetere da giorni e giorni che è scongiurato il pericolo e bla bla bla. Ora rende noto questo comunicato come “Dati Arpa”, lo rende un documento ufficiale che viene dato in pasto a giornali e media e di conseguenza ai cittadini.

    Il Comune deve dare risposte alla città, Arpa no, pertanto è compito del primo, qualora emana un comunicato del genere, farsi carico delle risposte che i cittadini chiedono.
    Il Comune non deve mica fare l’addetto stampa di Arpa.

    Se queste risposte non ci sono, perchè non sono risposte ma semplici previsioni/proiezioni sui dati rilevati al momento, che senso ha diramare questi dati? Solo per sedare gli animi o fare titoli sui siti (come ho già letto) con scritto “Diossina pericolo scongiurato” ?

    Non mi sembra molto corretto. Tra l’altro l’attenzione sull’argomento era tale che non potevano aspettarsi che questi dati e le relative sintesi contenute venissero lette con superficialità. L’argomento è importante, a mio avviso non lo si può trattare così alla leggera.

    Inoltre non mi sembra di aver fatto allarmismo, perchè non sono in grado di valutare i dati tecnici, quindi anche volendo sparerei solo fesserie. Infatti non ho mica scritto che queste proiezioni dicono il falso. Anzi, spero dicano la verità con tutto il cuore.

    Non condivido il gesto di spiattellare sulla pubblica piazza un dato parziale e spacciarlo per “risultato delle analisi di campioni” (così come riportato nel cs) senza alcuna scientificità sulle conclusioni.

    Tu stesso attenderai i risultati definitivi, come tutti a questo punto. Dunque, che senso ha avuto pubblicare questi dati?

  7. Mi sento di concordare con JhonnyWolf.
    Faccio notare come tantissima gente nei social network chiedeva a gran voce questi dati.
    I dati sono arrivati, ma li considerano non veritieri. Per la serie cotta no, cruda nemmeno…
    Che ci sia a questo punto un disegno (da parte di qualcuno) per screditare qualche poltrona?
    Altra domanda: ci sono stati ricoveri o altro?
    E ancora: perchè tutta questa indignazione non c’è durante l’anno contro le pm10 che respiriamo ogni giorno?
    Perchè non viene impedito alla gente di comprare frutta e verdura per strada?

  8. MX

    antony carissimo, concordo che spesso si perda razionalità ed equilibrio derivato da un dato di fondo ancor più grave e cioè l’indifferenza a tutto ciò che ci circonda, al fatto che nei lontani anni ’70 e ’80 un fumaiolo continuo (tipo Etna) campeggiava sulla testa dei palermitani e che ancora oggi una discarica di questa portata disti qualche km da una grande città come Palermo.
    Hai ragione quando ricordi che l’indifferenza di chi in casa con elettrodomestici di altissima qualità tecnologica si contrapponga ad un risveglio repentino a causa di una strana puzza (carta + plastica bruciate insieme non si usano per fare certamente i fuochi d’artificio…) che possa essere sicuramente nociva per la salute ma mai un pensiero che l’evento in sé racchiuda l’esempio e la rappresentazione di una sotto cultura che sembra non avere mai toccato il fondo. Questo deve essere per tutti noi punto di riflessione non tanto per manifestare esclusivamente il nostro malcontento, rabbia o risentimento ma per meditare seriamente e con responsabilità quali azioni concrete adottare. Capisco che non è facile ma spesso ci accorgiamo come per un parco da aprire ci si movimenti spontaneamente (ovvio è altra cosa e qui c’è bisogno di numeri diversi..)
    IL problema della raccolta differenziata è politico… ed è per questo, come dice bene antony che abbiamo un’esposizione del problema che non è proporzionato con l’interesse quotidianamente dedicatogli. Ci vuole quindi la volontà politica per organizzare le cose, per creare una raccolta organizzata (per la quale ci vogliono uomini e numericamente non mancano..), con i mezzi adeguati (certo non di più di quelli che ci sono) ed introdurre una nuova filosofia di coinvolgimento del cittadino. Se si superano le prime due, la terza verrà da se con gli opportuni controlli e se serviranno, le relative multe… né più né meno come in tutti i paesi del mondo che già lo fanno (come dico sempre…)

    Un caro saluto
    Massimo

  9. JohnnyWolf

    @Portacarbone: il tuo discorso l’ho compreso benissimo, credimi, e non pensare che io sia meno preoccupato di te.
    Quel che ieri io ho contestato del tuo articolo è il tono allarmistico/complottistico che serpeggiava in tutta la tua analisi.

    Ma vediamo i punti concreti del problema in questione, per chiarirci meglio le idee.

    Dal punto di vista del Comune di Palermo (e sono coinvolte anche diverse altre municipalità) sussiste l’onere di informare la cittadinanza dei pericoli di questo incendio.
    Ma dobbiamo anche immedesimarci nel problema. C’è un incendio in una discarica, i giornalisti pressano l’ufficio stampa del Sindaco chiedendo se incombe un rischio ambientale e sanitario, il Comune si rivolge all’ARPA che risponde: “Ci vorranno giorni e giorni per avere dei dati certi sull’eventuale entità del problema”. Il Comune a questo punto ribadisce: “Ok, ci vorranno giorni, ma in questo momento cosa avete? Ne avete dati parziali che possano farci capire se dobbiamo far sgomberare interi quartieri o se non c’è pericolo per la popolazione?”. E l’ARPA: “Dai dati parziali in nostro possesso possiamo dire che se c’è stata emissione di diossina (e non dimentichiamo che la diossina non è la sola sostanza che stiamo cercando) questa al momento pare sia stata di entità trascurabile”. Il Comune: “Possiamo rassicurare la popolazione?”. E infine l’ARPA: “Se dite che i dati sono parziali e che comunque ci vorranno giorni per conoscere l’entità complessiva dei dànni la risposta è sì, potete rassicurare la popolazione”.

    Ecco, questo più o meno penso sia stato il tenore del dialogo tra Comune di Palermo e ARPA. E i dati sono ufficiali sì, come dici tu, ma pur sempre parziali come è scritto ovunque.

    Ti correggo poi in merito all’ARPA. L’ARPA in quanto ente pubblico deve rispondere a tutti i cittadini. Tra l’altro il sito dell’ARPA Sicilia è abbastanza ricco di informazioni e tramite il servizio di monitoraggio Sirvia Net si può controllare la qualità dell’aria di tutte le centraline fisse dell’isola.
    Nella homepage troverai anche i comunicati stampa dettagliati sul monitoraggio dell’incendio di Bellolampo. Al momento gli stessi riportati da me ieri pomeriggio.

    Io penso che in parte hai ragione quando dici che i dati siano stati diramati per calmare la popolazione, ma ci tengo a sottolineare che i dati, pur nella loro parzialità, sembrano essere incoraggianti. E comunque il Comune aveva il DOVERE di pubblicarli.

    Poi mi voglio soffermare un attimo su questa tua frase, perchè è necesaria una precisazione: “Non condivido il gesto di spiattellare sulla pubblica piazza un dato parziale e spacciarlo per “risultato delle analisi di campioni” (così come riportato nel cs) senza alcuna scientificità sulle conclusioni”.
    Io penso che i tecnici dell’ARPA siano persone degne di fiducia. Quando a loro è stato chiesto di diramare delle previsioni lo si è fatto nell’interesse dei cittadini, poichè non si sarebbe di certo potuto aspettare che si completasse un rilevamento lungo oltre una settimana per allertare la popolazione.
    A loro è stato chiesto di analizzare i dati in loro possesso e i tecnici hanno fatto del loro meglio, poichè – come viene evidenziato nel documento pubblicato nel sito ARPA Sicilia – i dati sull’inquinamento da diossina loro non sempre li hanno potuti rilevare direttamente, ma in taluni casi li hanno dedotti da altri fattori.
    Fermo questo, sia il documento che hai riportato tu, sia quello riportato da me dicono la stessa cosa: i dati sono parziali ma noi li stiamo rilevando, ma al momento facendo i pessimisti la quantità di diossine rilevate è al di sotto delle soglia di sicurezza.

    Dici bene tu, Portacarbone, quando affermi che io stesso attenderò i risultati definitivi, come tutti.
    Ma perchè non pubblicare i dati parziali positivi o negativi che siano? Perchè nasconderli alla popolazione? Perchè lasciare la gente nel dubbio e nell’incertezza o nel sospetto che l’ARPA e il Comune non si siano attivati quando invece si sono attivati e stanno lavorando per noi tutti?

    Ah, en passant, non pensare che io sia un fautore di questa amministrazione comunale, perchè non ho votato per Sinnacollando e non intendo minimamente difenderlo. Se voglio difendere qualcuno, questo è solo ed esclusivamente il personale tecnico dell’ARPA.

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