Io devo andare a lavoro!

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Per la rubrica “Diventa articolista per un giorno“, riceviamo la segnalazione dell’utente magdala alle prese con il servizio di vendita biglietti in piazza Giotto. Qui di seguito la sua esperienza:

Palermo – Ieri mattina al risveglio accendo la radio e cominciano le buone notizie: il prezzo della benzina è salito ancora. Gli italiani per fare un pieno alla propria auto, oggi devono spendere 10 euro in più rispetto allo stesso giorno dell’anno scorso. Dieci euro non sono davvero pochi! Nel pomeriggio sarei dovuta andare in centro e, pensando inoltre ai soliti problemi di parcheggio, decido di prendere l’autobus. O meglio…mi illudo di poter prendere l’autobus! E già…perché, quando alle 13:17 arrivo a piazzale Giotto, arriva la seconda buona notizia della giornata: non si vendono biglietti. Sul momento, quando l’impiegato dell’Amat mi dice che non posso comprare un biglietto, penso ad uno scherzo e, ingenuamente, insisto: “come, non ci sono biglietti?”.  Risposta: ”Il collega della biglietteria al momento non c’è quindi non si vendono biglietti”.

Ovviamente lì intorno c’erano almeno otto impiegati dell’Amat che non facevano nulla, magari aspettando di partire con i loro mezzi.  Di fatto però, ero circondata di impiegati che stavano lì a rigirarsi i pollici e chiacchierare.

Dopo di me, anche un’altra signora ha ricevuto la stessa risposta, e intanto gli autobus partivano da quel capolinea senza che io e altri potessimo diventarne passeggeri. A meno che non fossimo disposti a rischiare di beccarci una considerevole multa.

Quel giorno il mio turno di lavoro cominciava alle 14 e, non sapendo come risolvere la situazione, ho cominciato a camminare. Morale della favola: sono arrivata a pezzi e, soprattutto, estremamente in ritardo. Pensavo di fare qualcosa di “ecologico” e utile alla città e invece, come al solito in questi casi, mi sono ritrovata da sola.

Intendiamoci…non era la prima volta nella vita che prendevo un autobus a Palermo, e magari si tratta anche di un caso isolato (questo sarete voi a dirlo), ma se il trasporto pubblico per primo non supporta la mobilità dei cittadini e quindi la loro possibilità di recarsi sul luogo di lavoro, come si può far girare l’economia di questa città? Se un cittadino qualunque, una mattina, ascoltando i telegiornali o leggendo i giornali che parlano continuamente di tassi di inquinamento che non fanno altro che aumentare, decidesse di fare la sua parte, di occuparsi dell’ambiente e lasciare a casa l’auto, deve farlo totalmente a sue spese? Magari finendo anche per subire detrazioni dallo stipendio a causa dell’inefficienza della città?

Credo che quel cittadino domani mattina, dopo aver fatto due conti, tornerà ad utilizzare la propria auto.

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16 Thoughts to “Io devo andare a lavoro!”

  1. emmegi

    Magdala, da persona per bene, ha preferito di non prendere l’ autobus piuttosto che salire senza biglietto, con tutte le conseguenze descritte.

    A mio avviso c’ erano altre possibilità:
    – Salire senza biglietto e fare presente l’ assenza del bigliettaio nel caso di controllo, RICATTANDO L’ AMAT, in caso di multa (o io non pago la multa o io denunzio immediatamente il bigliettaio per abbandono del posto di lavoro).
    – Chiamare dal capolinea stesso il 112, il 113 od il 117 per abbandono del posto di lavoro ed interruzione di pubblico servizio.
    – Fare il biglietto a bordo, pagandolo € 1.50 (sob…)

  2. @emmegi

    una cosa del genere mi è capitata una volta con trenitalia. Biglietteria automatica guasta, tanto per cambiare. Vado per spiegare la situazione e mi dicono che ne erano al corrente. Ho riferito tutto al controllore del treno e mi ha risposto che non ci poteva fare nulla e mi ha minacciato di multarmi se fossi salito sul treno. La biglietteria più vicina era situata in un bar a 300 metri di distanza, dico ma si può???

  3. MAQVEDA

    Che disastro, spero vivamente che il tram e il passante diano una risistemata al sistema di trasporti cittadino, che al momento risulta molto carente, se non addirittura inesistente. A Milano si lamentano come pazzi se il mezzo ritarda di pochi secondi, da noi invece è cosa normale questa inefficenza.

  4. malignetto

    Palermo è una città allo sfascio… sono immensamente triste. Purtroppo è soltanto una grande piccola città.

  5. io propongo di fare un fondo comune come quello che hanno fatto a parigi in cui versiamo una piccola somma. non paghiamo più i biglietti e quando e se ci verrà fatta una multa attingiamo da quel fondo per pagarla. così facendo si stima che il serivizio di mobilità pubblica di parigi abbia perso qualcosa come 80mln di euro. contro un servizio VERGOGNOSO propongo di ridurli in ginocchio, questa gente ruba! non merita nemmeno un centesimo di stipendio visto che nemmeno lavora!

  6. mimusso

    I biglietti a bordo non li vende nessuno. Per 3 settimane sono stato “costretto” a muovermi con gli autobus. Ho visto e vissuto situazioni surreali.
    Appena ho un pò di tempo faccio un resoconto e lo invio.
    Mah…

  7. Panormus

    Ma perchè non rimettono i bigliettai a bordo? Almeno così facendo risolverebbero da un lato il portoghesismo e dall’altro figure meschine come questa con la malcapitata passeggera.
    Una cosa simile purtroppo è capitata anche a me 🙁

  8. Senz’altro in via Roccazzo leggeranno ciò.
    Attendiamo qualche risposta.
    E’ senza dubbio una grave lacuna.Niente di strano che l’addetto alla vendita si sia allontanato, però deve pur esserci un sostituto.Specialmente in un nodo come quello di Piazzale John Lennon dove transita tanta gente

  9. Freddie

    Se da via Roccazzo ci leggono please, chiamate l’addetto alla biglietteria che era di turno ieri alle 13:17 a Piazzale Giotto e chiedetegli conto e ragione…

  10. thericcio

    a palermo nn funziona nulla ma perchèèèèèè sta città potrebbe campare solo di turismo e servizi perchè se funzionano bene qui la gente viene e i soldi si fanno senza problemi… invece la città è diventata invivibile perchè ora mai la gente ha capito che nessuno fa nulla perchè l’importante è prendere i soldi a fine mese e meno si fa meglio è… poi nn stupiamoci se al nord nn accettano domande di lavoro di siciliani perchè pensano che sono svogliati nel lavoro

  11. thericcio

    @emmegi … ma se le forse dell’ordine figurati se arrivano… rischi che se li chiami ti dicono che hanno altro da fare che perdere tempo in ste cose… al nord funziona ragionare cosi ma a palermo… seeeeeeeee

  12. emmegi

    Le forze dell’ Ordine (con la “O” maiuscola”) non intervengono solo per gravi e giustificati motivi più gravi dell’ assenza di un venditore di biglietti.
    Diversamente devono andare a verificare un disservizio.
    Se non vanno commettono un’ omissione.
    Ma io sono convinto che vanno 😉
    I casi delle assenze degli impiegati che negli orari di lavoro andavano a svolgere un’ altra attività – e che sono stati beccati in flagrante ! – non hanno insegnato niente ?
    Ed ammesso che il bigliettaio doveva “recarsi in bagno” D O V E V A lasciare un sostituto.

  13. thericcio

    pienamente d’accordo… peccato che poi in pratica nessuno fa mai il “cul” a nessuno…

  14. Metropolitano

    Bah, allucinante !

  15. francesco_81

    Purtroppo è una cosa allucinante a cui assisto ogni volta che devo prendere un autobus. Tempo fa stavo per denunciare un autista dell’amat che alle 8 di sera non si è fermato e ha tirato dritto facendo il furbetto con il bus vuoto..Aspettavo da mezzora… con gli occhi rosso sangue ho aspettato l’autobus successivo 45 minuti dopo, ho richiesto all’autista il nominativo del suo collega per sporgere denuncia e mi ha pregato di evitare perché “è padre di famiglia, avi figghi nichi”.. già immaginavo la scena con i bambini che affamati aspettavano il papà che portasse il pane a casa..
    lo so lo so.. è una scena antica.. oggi i bambini sono obesi e al massimo piangono perché non hanno il game boy o la play station e non più per il pane, ma nella mia mente girava questo..
    Ho evitato..

    Viviamo in una società in cui si è obbligati a dare da mangiare a questi parassiti della cosa pubblica perché “hanno famiglia”.. Non puoi usare l’auto perchè c’è il blocco del traffico ( come risaputo da autorevoli fonti scientifiche nei giorni dispari/pari le auto con targa dispari/pari non inquinano ).. Allora prendiamo l’ecologico autobus diesel con un filtro che probabilmente ,vedendo la fumata nera della serie “TITANIC in partenza”, non viene cambiato dagli anni 80.. Bè certo inquina meno di 40 auto.. ma inquina più di una centrale a carbone.. Il biglietto si paga perché paghiamo un servizio,paghiamo un viaggio,paghiamo.. si paghiamo chi in questo caso che manca l’addetto ?
    Dovremmo chiamare i carabinieri. se telefonate vi diranno “appena possibile mandero’ una volante”.. ho chiamato in un caso ben più grave(dei teppisti stavano distruggendo una scuola vicino casa) e non sono mai arrivati perchè poverini non hanno che un’auto di servizio per quartiere.. quindi se sono usciti perchè lo Zu Tanuzzu(noto “imprenditore” locale) minaccia di gettarsi dal balcone (per fatti suoi) niente aiuto dai carabinieri.. Allora che bisogna fare? Si sale sull’autobus si chiede il biglietto con supplemento e se non ci dovessero essere ci si traveste da michael douglas come in “un giorno di ordinaria follia”.. Quando vi vedranno brutti,cattivi e con gli occhi fuori dalle orbite per tutto cio’ sarà difficile che il controllore vi chieda pure il biglietto..

  16. Miky 19

    Anche io vorrei dire la mia dato che ci siamo:
    Da un pò di tempo la mattina faccio fisioterapia in un centro nei pressi del Politeama e viste le ben note difficoltà di parcheggio e la situazione di piazza Indipendenza in quella zona ho deciso di prendere il bus (anche se possiedo un’auto euro 4), precisamente la linea 108, che passa sotto casa mia e mi lascia a due passi dal centro di riabilitazione.
    Lunedì 3 Maggio verso le ore 9 e 20 mi metto alla fermata del bus sotto casa mia (la frequenza media del 108 è di 11 minuti circa) aspetto, aspetto, aspetto, aspetto, toh c’è un bus ma incredibilmente noto la scritta “fuori servizio” (gia alle 9 del mattino un bus fuori servizio??? iniziamo bene dico fra me stesso) quindi niente devo aspettare ancora e dopo un pò finalmente il bus arriva e gia si son fatte le 9 e 55 (25 minuti di attesa!!!!!!). Arrivo comunque in orario al centro riabilitativo dato che per strada non c’era nessuno finisco la seduta verso le 11 e 15 e ritorno alla fermata di via Dante dove riaspetto la 108 e… aspetto aspetto aspetto aspetto aspetto, l’autobus si fa vivo alle 11 e 40 ma non uno ma ben due 108 uno dietro l’altro, in quel momento mi son sentito preso in giro perchè è assurdo aspettare così tanto e poi vedere due linee dello stesso numero una dietro l’altro.
    Intanto mentre loro ritardano, i biglietti scadono dato i biblici tempi di attesa e ovviamente su quel bus puntuali come un orologio svizzero son saliti i controllori.
    Sentivo i pareri delle persone che lo prendono spesso e a quanto pare ilo 108 è un abituè di questi ritardi e poi degli autobus che spuntano a due a due.
    A quel punto mi son chiesto, ma posso mai io perdere 50 MINUTI aspettando un autobus (fra andata e ritorno) che dovrebbe passare ogni 11, sentendomi pure preso in giro??? Se prendo l’auto faccio prima!!!!!

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