Migliorare la viabilità della zona Porto

Quasi quotidianamente percorro il sottopasso di piazza XIII Vittime e tutti i giorni mi chiedo con perfetto accento palerminese: ma a cosa serve ‘sto sottopasso?

Sia chiaro, sono perfettamente consapevole che un incrocio a raso sarebbe stato peggio, ma da un’infrastruttura di questo tipo mi aspetterei uno smistamento di auto un po’ più massiccio, soprattutto data la sua posizione strategica rispetto ad una serie di punti nevralgici della città. Sappiamo tutti, grazie a Benigni, che il problema di Palermo è il traffico. Ovviamente chi ha avuto modo di guidare in questa città non ha certo bisogno di un film per capirlo.

Gli assi viari principali hanno delle caratteristiche ricorrenti: si interrompono nel nulla, passano da 3 a una corsia, hanno incroci a raso, attraversamenti pedonali, semafori, auto parcheggiate in seconda o terza corsia e quando sembra che tutto fili liscio un pedone si butta in mezzo alla strada dandoti le spalle…insomma ogni cosa che può essere annoverata come ostacolo è facilmente riscontrabile in una di queste vie.

Piazza XIII Vittime si trova appunto su uno di questi assi ad ostacoli ed è un caso abbastanza raro di sottopasso urbano, in questa città ne troviamo di simili solo in viale Regione Siciliana.

Oltre alle sue caratteristiche stradali la piazza, con il suo obelisco commemorativo, è posizionata in un crocevia molto interessante che unisce il nuovo al vecchio, la città e il mare.

Proprio la porta sul mare, e dunque il porto, è uno dei punti chiave di questo post.

L’ingresso al porto è oggi all’incrocio tra via Amari e via Crispi. Un incrocio a raso con semaforo che, spesso, genera molti problemi di viabilità. Durante le giornate normali i problemi sono dati dal gran numero di macchine che, venendo da sud, girano a sinistra per percorrere via Amari.

Durante la stagione estiva, e gli arrivi delle crocere, questo incrocio diventa impraticabile e spesso i vigili urbani sono costretti a modificarne la viabilità impedendo la svolta da sud a ovest.

Chiunque si sia imbarcato su una nave sa che i tempi di accesso e di uscita da un porto non sono veloci, e allora perché a Palermo dobbiamo avere un ingresso al porto su una via di scorrimento quando poco distante c’è un’infrastruttura che pare progettata apposta?

La proposta:  se l’ingresso al porto si spostasse in via Filippo Patti?

  1. La rotonda di piazza XIII vittime sarebbe un logico smistamento dei flussi diretti al porto e provenienti da sud (foro Umberto I), nord (via Crispi) e ovest (via Cavour);
  2. via Filippo Patti potrebbe assolvere la funzione di corsia di ingresso al porto evitando il sovraccarico di via Crispi;
  3. via Crispi sarebbe liberata dal sovraccarico degli accessi al porto;
  4. I croceristi potrebbero avere un’uscita su una zona archeologica e a seguire lungo la Cala che li accompagnerebbe verso il centro storico con le sue meraviglie; insomma viva il turismo!
  5. Il mercato Ittico potrebbe essere riconvertito in un polo di accoglienza turistica.

Probabilmente non è così facile come sembra. L’ente porto avrà delle logiche per i flussi interni e/o ci sarà qualche problema di cui non sono al corrente e che ne impedisce la fattibilità.

Ciò nonostante mi piacerebbe che se ne discutesse perché a me pare evidente che le cose come sono non funzionano o almeno vorrei che qualcuno mi spiegasse con quale logica è stato costruito il sottopasso di piazza XIII Vittime.

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A nostra volta vogliamo fare una riflessione e quindi proporvi una seconda alternativa:

E se venisse destinato il cancello di ingresso Molo Santa Lucia al solo ingresso di auto e mezzi, e invece il cancello su Via Amari solo per l’uscita di mezzi dal porto?

Probabilmente all’ente porto cambierebbe davvero poco in termini di viabilità interna, infatti capita spesso che il cancello di Via Amari venga lasciato chiuso in favore di quello poco più avanti e tutto ciò potrebbe anche ridurre il traffico che si crea proprio davanti l’ingresso/uscita del porto

 

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