Variazioni sulle linee Palermo C.le – Palermo Aeroporto e Castelvetrano – Palermo C.le, previste da domenica 10 marzo 2024, per “leggero” incremento del numero delle corse per l’Aeroporto Punta Raisi.
Si tratta dell’introduzione di nuovi treni regionali che si inseriranno in determinate fasce orarie della giornata. I treni si aggiungono all’attuale offerta rappresentata dal “Genio Express” e alle tradizionali corse da 49′ e 1h.
Nessuna news circa il collegamento diretto Cefalù-Aeroporto, ma sarà certamente occasione per una nuova e ulteriore conferenza stampa.
Ma ci saranno ancopra disagi in vista prima di vedere una piena funzionalità del raddoppio al 100% in quanto la galleria che scorre sotto viale delle Alpi dovrà essere chiusa per i lavori della nuova fermata Lazio.
Buona notizia. Tra l’altro, se su Trenitalia via PC o via AP si cercano i treni da Stazione Centrale ad Aeroporto con data a partire da lunedì 11 marzo, già si vedono le nuove corse in più, specialmente di mattina e a pranzo, più una pomeridiana. Tuttavia non pare che, tranne Notarbartolo, facciano fermate intermedie: il che le renderebbe utili ai turisti e ai viaggiatori, ma non ai palermitani che sempre di più la vorrebbero sfruttare di più come treno metropolitano
Il passante ferroviario è, allo stato attuale, l’unico candidato a sostituire la MAL che ci si ostina a non voler nemmeno considerare.
Dato lo sviluppo della città e del suo hinterland negli ultimi decenni e il massiccio e costante svuotamento del centro in favore dei comuni più prossimi, specialmente ad ovest, il passante potrebbe, o forse dovrebbe, funzionare proprio come una metropolitana pesante (alla quale sarebbe comunque utile affiancarne anche una automatica leggera).
Per fare ciò è indispensabile rivedere il servizio a partire dalle strutture e dai mezzi.
Sarebbe intanto necessario attestare tutti i treni da/per Trapani e Castelvetrano alla stazione Piraineto su binario dedicato. Sarebbe necessario impiegare esclusivamente convogli leggeri, propri di un servizio metropolitano, capaci di fermarsi e ripartire da ciascuna stazione in meno 10 secondi. Servirebbe rialzare tutte le banchine (data la diversa configurazione dei treni metropolitani rispetto agli attuali regionali). Servirebbe una frequenza studiata e correlata agli afflussi reali. Servirebbe soprattutto un nuovo contratto d’esercizio che non necessariamente debba essere affidato a Trenitalia. C’è chi pensa si possa ricapitalizzare Amat. Ma si potrebbe anche resuscitare Ast.
@audace, purtroppo i treni da trapani, anche a elettrificazione ultimata, andranno a un solo binario. percorso lungo e tortuoso. palermo-trapani in 2 ore e mezza (attualmente 4). nessuno ha chiesto di rifare la linea, di renderla più dritta e veloce per collegare i capoluoghi. converrà sempre prendere la macchina.
Ma lo volete capire che il genio express viaggia quasi vuoto. Inserite almeno altre quattro fermate per agevolare i pendolari.
Inoltre vedete di ridurre il biglietto, in area città 2 € sono esagerati. Prendete esempio da città come Valencia dove di fatto, con tariffe ridotte, il trasporto si è spostato quasi tutto sul pubblico con i conseguenti benefici per il cittadino.
Eh @Mario, inutile fare paragoni con l’estero. Da lì prendiamo solo quello che ci conviene, non certo il meglio. Siamo nel Paese dove per combattere l’evasione, alzi le tasse a chi già le paga. La lungimiranza non fa parte della visione delle cose.
E il biglietto del treno è un chiaro esempio: da 1 euro e 50 a 2 euro nel giro di niente. Peccato che gli stipendi non godano parallelamente di questi “sprint”.
@punteruolorosso Perdona ma forse mi sfugge qualcosa. Da Palermo Centrale a Carini non è tutto doppio binario?
@audace, sì. il problema è da punta raisi a trapani. lì rimarrà a un binario e sarà solo elettrificata la linea storica, molto tortuosa e priva dei requisiti per l’alta capacità (figuriamoci l’alta velocità). in pratica i treni, anche a lavori ultimati, andranno a una media di 70km/h su un percorso molto più lungo di quello dell’autostrada.
il sogno sarebbe collegamento veloce palermo-punta raisi-trapani-birgi, ma i nostri politici pensano al turismo, ai treni storici e alle sciocchezze che utilizzano la decrescita felice e la sostenibilità ambientale come scusa per non fare nulla.
@punteruolorosso
Ma dov’è che i nostri politici pensano ai turisti? Se davvero lo facessero, gli aeroporti sarebbero collegati bene con le città, se davvero lo facessero da Palermo treni a infima capacità non ce ne sarebbero, perché Cefalù sarebbe ben collegata, come Monreale, come Bagheria, come Agrigento…
Se davvero applicassero la decrescita felice e la sostenibilità ambientale il trasporto su ferro sarebbe ben incentivato! E non solo collegando le città tra loro, ma anche i diversi punti all’interno delle realtà comunali!
Proprio ieri leggevo che l’Italia tutta a confronto con l’Europa, di cui pare che facciamo ancora parte e che quindi dovrebbe essere la nostra pietra di paragone, non regge proprio per chilometri di tratte, per numero mezzi e quindi, di conseguenza, per numero di utenti
@irexia. pensano di pensare ai turisti. il arzigogolato e contraddittorio modo di ragionare sarebbe materia di studio non di un semplice psicologo, ma di freud in persona. non c’è speranza contro il provincialismo. la decrescita felice piace anche a me, ma l’hanno capita male. gli adrebbe spiegata per bene, ma chi ce l’ha la pazienza?
OT, non so che ne pensate del telamone appena rialzato. sembra un body builder in procinto di tirare su le gambe mentre è appeso a una stanga.
Mi sembra di capire che @punteruolorosso, nel caso specifico della Palermo-Trapani, voglia porre l’attenzione sul fatto che, piuttosto che enfatizzare l’arretratezza della linea con interventi di recupero e salvaguardia storica, sarebbe più opportuno modernizzarla e velocizzarla.
Quindi, cos’è più giusto? salvaguardiamo l’esistente e gli diamo magari una verniciata per farlo sembrare più attraente oppure mettiamo mano ad un concreto piano di ammodernamento?
Alla fine della fiera, la domanda che dovremmo porci è sempre quella: Cosa ne vogliamo fare della nostra terra?
Un mio ospite straniero tempo fa mi ha chiesto se in Sicilia “esistono” i treni. Voleva andare proprio a Trapani. Gli ho raccontato la storiella del trenino d’altri tempi che avevamo gelosamente custodito e mantenuto in servizio fino ai giorni nostri. Solo dopo ha capito che c’era “solo” quello.
@punteruolorosso,
OFF TOPIC TALAMONE
Sinceramente credo si siano attribuiti troppi e diversi significati all’operazione talamone.
Non siamo nuovi a far polemiche su concetti puramente estetici. Ricordo quelli sulla Fiumara d’Arte oppure sul Cretto di Burri. Quelle opere sono ancora lì e sono diventate oggetto di interesse se non proprio collettivo quantomeno di una folta comunità di estimatori anche residenti altrove.
Nel caso specifico si starebbe criticando l’enorme esborso di denari pubblici per un risultato (o)scenico discutibile. Sinceramente credo che siano ragionamenti fin troppo sottili solo se davvero volti alla critica estetica. Se, come credo che invece sia, protendono alla critica distruttiva della gestione di turno della cosa pubblica, meglio che se ne parli nei salotti televisivi.
Vorrei solo intervenire sull’OT di punteruolo, ovviamente venendo incontro al post in argomento (non mi piace andare fuori dagli schemi 😉 )
Il nuovo talomone mi ricorda tantissimo le fontanelle “Leroy” di piazza Indipendenza.
A parte la confusione comunicativa (sembra che lo stesso parco abbia dichiarato che è fatto da “novanta frammenti appartenenti ad otto diversi telamoni” ma il creatore l’ha smentito, oggi dice che è “un’opera reversibile” per scusarsi… mah!) per me è oggettivamente brutto, non come quello conservato al museo che ogni volta mi toglie il fiato. Poi: la faccia! Ma da dove l’hanno presa?!?!
Certo, l’arte è una cosa da esperti (ricordate l’escavatrice ai Quattro Canti?), ma questo mi ricorda più la Valle del Re di Gardaland…come le fontanelle della Regione 🙂
Una politica che tratta i turisti da bottegai non si preoccupa certo di fornire servizi adeguati…se il turista che si cerca è quello che se ne va a Ibiza ad ubriacarsi, non gli servono i mezzi di trasporto: mordi e fuggi!
@vicchio65, se è veramente reversibile, meglio così. ma perché qualcuno lo rimetta giù bisognerebbe fare un po’ di casino, o rimarrà lì per sempre, talmente a lungo che la sovrintendenza lo acquisirà alla lista dei beni storici. ho visto anch’io la faccia in stile fontanelle della regione.
salve,
si parla di apliamento delle offerte sulla linea palermo c.le puta raisi, con fermate su tutte le stazioni intermedie sulla linea palermo c.le >>>punta raisi, quello che chiedo a ferrovie dello stato è: perchè allora alla fermata INTERMEDIA di ORSA si effettuano solo 2 fermate e due partenze? non è una stazione intermedia alla stessa stregua di piraineto, carini,ciachea, capaci, isola delle femmine, sferracavallo, tommaso natale,nenni, cardillo, san lorenzo, francia.notarbartolo, lolli, orleans, vespri, guadagna, ???
@maurizio
Le attuali fermate del passante sono state quasi tutte realizzate su stazioni preesistenti oppure dove era tecnicamente più facile realizzarle.
La comodità di accesso e il reale bacino di utenza sono stati considerati parametri secondari.
Qualche altra volta si è riuscito a fare peggio allocando le stazioni più per motivi “istituzionali” che per ragioni pratiche.
Ecco che non c’è nemmeno uno dei comuni attraversati dal passante che non abbia la sua bella stazione, spesso necessaria e poche volte ridondante.
È il caso della stazione Orsa, ricadente nel comune di Cinisi, che non poteva accontentarsi della stazione Aeroporto in quanto vocata appunto al servizio aeroportuale (e quindi palermitano).
Ne hanno voluta una tutta cinisense che però dista un po’ dal centro abitato e serve davvero limitato bacino di utenza.
Trenitalia, che opera sul passante in virtù di un contratto di servizio, lo fa seguendo le logiche di mercato. Le fermate poco remunerative si saltano (con buona pace dei pochissimi abitanti dei paraggi).
E diventato mini cattedrali nello sconsolante deserto di idee tutto siciliano.
Orsa non è la sola a godere di cotanta importanza strategica. Pensate allo sdoppio dì Isola delle femmine/Capaci, comuni un tempo asserviti dalla medesima stazione, oggi ciascuno con la propria fermata del passante.
Carini ne ha addirittura tre di fermate (e la quarta, all’ Ismett2, è in progettazione). Molto utili per i pendolari Carini paese e Piraineto, un po’ meno Ciachea dove, appunto, fermano solo pochi treni al giorno.