Si avvicinano sempre di più le elezioni amministrative di Palermo 2022, aumentano i cartelloni con i volti di sindaci e consiglieri candidati, così come gli eventi di presentazione alla città.
Anche se oggettivamente abbiamo sentito parlare poco di programmi, di azioni e di intenzioni (ci piacerebbe tanto vedere qualche confronto pubblico tra candidati ad esempio) , in un post sui social abbiamo stimolato la nostra community sulle priorità che hanno più a cuore in tema di decoro e interventi infrastrutturali in città.
Ne è conseguito un “fiume” di commenti che restituiscono seppur parzialmente il pensiero dei cittadini sulle emergenze che secondo loro andrebbero attenzionate immediatamente, non senza qualche divagazione e battuta di troppo.
Il sentimento generale è quello di una generale rabbia per le condizioni in cui versa la città e al contempo uno scoramento per la presunta incapacità risolutiva che si addita in seno ai nuovi candidati. Ci uniamo a questo sentimento, la città è realmente in uno dei periodi di maggior degrado fisico e probabilmente anche sociale. Tante cose sono state fatte, ma altrettante e ancor di più dovranno essere realizzate, rigenerate. Verranno i tempi dei bilanci, ad ogni modo la nuova squadra comunale deve aver chiaro che per risollevare Palermo nei suoi servizi più basilari servirà un impegno serio, poche chiacchiere e polso duro sia dentro gli uffici.
Chiunque penserà di raccogliere il testimone senza attenzionare con la dovuta perseveranza i tanti problemi che coinvolgono la città (strade, servizi pubblici, illuminazione pubblica, cantieri, etc.), sarà già fuori strada prima di cominciare.
Per avvalorare lo spirito propositivo che da sempre ha mosso questa redazione, abbiamo pensato di riportare i commenti più eloquenti, interessanti e rappresentativi pervenuti sui nostri canali. Speriamo che il futuro sindaco e i futuri assessori possano leggere quanto segue e darne realmente seguito. D’altronde noi tutti saremo qui a osservare, monitorare e valutare.
Vi avevamo chiesto quali sono le vostre priorità, da che cosa ripartireste? Buona lettura e integrate nei commenti con altre priorità da attenzionare.
Da cosa RIPARTIRE?
“Dalla differenziata obbligatoria in tutti i quartieri, con campagne educative, perché da questo bisogna partire per avere un minimo di decoro nelle strade, ad oggi completamente assente”
“Inizierei subito dall’organizzazione della raccolta differenziata e del relativo trattamento dei rifiuti il loro riutilizzo. Una città sporca non ha futuro.”
“Sicuramente dagli sprechi.. perché ci sono migliaia di lampioni accesi di giorno, basterebbe un controllo dei timer per risparmiare un sacco di energia elettrica.. e poi controllo dei dipendenti comunali, anche qui con un controllo serrato ci accorgeremmo che con tutti quelli che timbrano e se ne vanno si potrebbe fare una bella pulizia”
“Dalla pulizia delle strade ed introdurre delle belle multe per chi sporca e butta roba per terra. È vergognoso che la città versi in queste condizioni. Vedere i turisti in una città così potenzialmente meravigliosa fare slalom tra i rifiuti è a dir poco imbarazzante. Il turismo è un veicolo economico irrinunciabile per una città come Palermo.”
“Anche noi cittadini dobbiamo collaborare, vedo cassettoni d immondizia vuoti e marciapiedi stracolmi di tutto, iniziamo noi per primi”
“Poi si devono togliere le campane del vetro : i palermitani incivili ci gettano di tutto tranne il vetro”
“Cimitero per dare degna sepoltura, raccolta rifiuti cura delle strade e verde pubblico”
“Tutti i marciapiedi dovrebbero essere al più presto praticabili!”
Personale del comune e riorganizzazione
“Dipendenti Comunali. Troppi e disorganizzati. Da loro arrivano pessimi servizi al cittadino. Perché 6 portieri per ogni portineria? 10 operai seduti all’ ombra in ogni intervento. Nessun decoro. Chi controlla? Chi premia il.merito e sanziona il demerito?”
“La prima buca da tappare sarebbe quella del consiglio comunale, spesso assente o presente al solo scopo di screditare qualsiasi proposta. Ce n’è talmente tanti che basterebbe creare una graduatoria, ogni 2 assenze perdi l’incarico…anche perché son pagati per presenziare.”
“….mi farei portare l’organico con le qualifiche a fianco indicate di tutto il personale in forza al comune. Poi censire tutto il patrimonio immobiliare del comune a qualsiasi titolo. Farei e verificheremo lo stato d’uso degli immobili. Poi capirei quanto paga il comune di affitti. Poi chiamerei alla responsabilità diretta patrimoniale ed amministrativa tutti i dirigenti comunali responsabili dei vari settori e così a cascata. Poi rivedrei i termini di ingaggio con le aziende municipalizzate. Poi incontrerai i sindacati per illustrare loro i progetti di rimessa in efficienza della elefantiaca macchina amministrativa comunale. Poi trasferimenti immediati ad altri incarichi per chi non fa il proprio dovere e protocollo di intesa con la procura per denunciare qualsiasi azione o atto degno di attenzione giudiziaria.”
“…per prima cosa mi piacerebbe vedere l’interoperabilità tra tutti gli uffici del comune di Palermo, “interconnessi” tra di loro, per avere a disposizione le “risorse” necessarie per azzerare i tempi della burocrazia.”
“Toglierei le partecipate”
“Dai dipendenti Comunali IMBOSCATI e FANNULLONIPaghiamo 5 MILA STIPENDI per non avere servizi”
“Dal mettere al lavoro tutti i percettori del reddito di cittadinanza al servizio della comunità.”
Valutazioni tristemente sarcastiche
“Ci vuole coraggio per candidarsi sindaco in una città che fa acqua da tutte le parti.”
“Dai controlli a chi dovrebbe fare i controlli”
“Ma già si sanno le parole dei nuovi politici “abbiamo trovato una città nel dissesto e ci stiamo impegnando per migliorare la comunità”. Poi passa il loro periodo la città non ha nessuna miglioria tutto rimane invariato e cambieremo nuovamente i politici ma la città rimarrà sempre nel degrado.”
“riasfaltare tutte le strade: non se ne salva una. Già questo farebbe vincere le elezioni”
“Dall’educare i miei concittadini al rispetto del prossimo e del bene comune, estirpando scafazzati e tasci. Poi tutto il resto. Anche se a pensarci bene… Se mi rendo nemici scafazzati e tasci, difficilmente potrei ambire a diventare Sindaco di Palermo”
“X prima cosa toglierei da Palermo cio’che la rende sporca,invivibile,incivile,chiassosa ec.ecc.ecc. e cioe’i palermitani. Li manderei in un’isola desertissima da dove, x potere uscirne ,devono imparare x forza le regole del vivere civile..”
“Strade, servizi per le periferie, il MOMA allo sperone”
“secondo me per candidarsi alla carica di sindaco in qualsiasi città bisogna essere pazzi, farlo in una città come Palermo, nella quale i cittadini non collaborano con l’amministrazione locale attribuendole sempre anche le proprie colpe ed in cui tutti sanno solo lamentarsi, è veramente da autolesionisti”
Prospettive ed educazione
“Palermo è una città che deve puntare molto ma molto ma molto di più sul turismo e quale miglior punto di partenza che il mare e la spiaggia abbandonata della costa SUD ed il porticciolo della Bandita. Rendere balneabile la costa e funzionante il porticciolo. L’illuminazione pubblica dovrebbe essere autonoma e legata a pannelli solari ed energia ecosostenibile.”
“Considerando il disastro che si troverà sottomano il nuovo sindaco l’unica cosa che potrà fare con le esigue risorse a disposizione è la lotta agli sprechi ed iniziare un serio programma di riscossione delle tasse soprattutto contro quelli che regolarmente NON le pagano”
“Dallo scatenare la municipale per le strade. Devono multare da quello in doppia fila a quello che butta il fazzoletto del naso sporco per terra.”
L’emblema del commento finale
“Ricomincio tutto daccapo…”
Proporrei anche a Palermo “il taxi del mare”. Barconi turistici simili a quelli che fanno la spola tra le Eolie per godere della città e dei suoi dintorni più immediati “dall’altra parte”. Ipotesi di fermate: Sant’Erasmo, Molo Sud/Cala, Porto, Acquasanta, Arenella, Addaura/Roosevelt, Mondello Paese, Sferracavallo con possibili estensioni verso Isola o Aspra. Niente macchine o bus per arrivare nei luoghi di mare. Possibilità di convenzioni con alberghi e ristoranti.
Palermo è infestata da selvaggi ma ciò non toglie che buona parte dei cittadini è civile o comunque non allergica alla civiltà.
Parlerei di cose concrete. e ne dico alcune essenziali: realizzazione quanto più veloce possibile della progettualità relativa alla mobilità di massa (tram e passante), nuovo cimitero, eliminazione dei tappi alla circonvallazione, tunnel parzialmente sottomarino che colleghi le due autostrade. E una politica culturale di eventi di spessore, sull’esempio della seconda metà degli anni ’90 e dei primi anni 2000.
Da anni assistiamo ad uno spettacolo deprimente sotto troppi punti di vista.
Ma potrebbe esserci di peggio, al peggio non c’è mai fine: vedi la depressione ormai ventennale che sta vivendo Catania.
Viabilità, rifiuti, cimiteri ed evasione tributi. .Dicano come risolvere, almeno, queste problematiche sarebbe un buon inizio
Si avvicinano le elezioni amministrative di Palermo 2022 e siamo …..ancora in alto mare.
Non sappiamo ancora con precisione chi e quanti saranno i candidati sindaci .
Ancora nessuno ha presentato uno straccio di programma ma tutti hanno affisso i cartelloni con i loro bei visini e hanno elaborati slogan strampalati .
“Il sentimento generale è quello di una generale rabbia per le condizioni in cui versa la città …….la città è realmente in uno dei periodi di maggior degrado materiale e probabilmente anche sociale della sua storia”.
La cosa più grave e che i responsabili di tale disastro sono ancora…..in campo.
Dopo trent’ anni di mal governo ancora siamo agli stessi nomi.
Alcuni si sono inventati elenchi di centinaia di firme di “intellettuali e esponenti della società civili” che li invitavano a….. continuare e a ricandidarsi ( sob!!!).
Ancora le liste dei candidati al consiglio comunale non sono pronte ma i primi nomi sono….”agghiaccianti”
Effettivamente ci vuole coraggio per candidarsi sindaco o fare il consigliere comunale in una città degradata
Bisogna ricostruirla , materialmente e socialmente, e per fare questo ci vogliono persone di spessore e …….tanti soldi.
Come potrà il nuovo sindaco , chiunque esso sia, ricostruire la città se la vecchia “amministrazione” ha lasciato solo debiti , macerie e un tessuto sociale degradato?
Ma la cosa più grave e che nessuno sta pagando per questo disastro.
completamento del sistema tram
metro leggera automatica
secondo stralcio dell’anello
ripristino della stazione lolli tramite scale che portino al nuovo binario, restauro dell’edificio, tabaccheria, biglietteria, sala d’aspetto d’epoca e bar-gelateria.
realizzazione di strade e piazze sulla copertura del passante
integrazione delle fermate del passante nel contesto urbano. un esempio su tutti: sferracavallo, la cui stazione sorge in una strada senza marciapiedi né illuminazione.
prolungamento di via catullo verso la stazione di sferracavallo, per un collegamento diretto fra uest’ultima e la piazza. realizzazione di un giardino panoramico e di un parcheggio a servizio della stazione di sferracavallo.
collettore nord-occidentale e abolizione del pennello a mare
collegamento fra via tritone e via nicoletti
biglietto integrato tram-bus-passante-anello
collegamento fra le autostrade a19 e a29 attraverso un tunnel che passi dal porto (grazie orazio). pedonalizzazione di parte del lungomare
interramento delle corsie centrali della circonvallazione da einstein a calatafimi
riualificazione del foro italico e della cala liberati dalle macchine grazie al tunnel circonvallazione-porto
tutte le città di una certa importanza hanno un collegamento autostradale sotterraneo con il porto
parco dell’oreto
parco costa sud
riapertura completa parco cassarà
parco di maredolce
estensione del giardino della zisa abbattendo il muro con il sacro cuore
piste ciclabili sicure alla favorita, per esempio utilizzando una delle carreggiate da chiudere al traffico
riapertura di cinema e teatri in centro, si pensi al finocchiaro, all’astoria, o al teatro garibaldi
messa a disposizione di spazi per gli artisti. ci sono un sacco di spazi di proprietà comunale lasciati vuoti, ci si potrebbero fare laboratori, corsi, prove. corsi e spazi per disabili.
no alla turistizzazione della città
orti urbani
Sarebbe opportuno avere anche l’agenda dell’ ESSERE UN BRAVO CITTADINO.
Certo Palermo avrebbe bisogno di tante cose, dalla Metropolitana ad un nuovo Cimitero al Polo Mercate in Periferia liberando la Cala e via Crispi il Foro Italico dal traffico infernale, rifare tutti i marciapiedi basolare tutto il centro storico, collettori fognari in tutta la costa di mare, la Pedemontana che colleghi le due autostrade, .MAAAAAA prima NON si dovrebbero candidare gente del PD e sinistra comune, avere il pudore di non ricandidarci la spazzatura che ha distrutto Palermo negli ultimi 10 anni che appoggiano ovviamente Franco Miceli ex assessore di Leoluca Orlando ..
X Orazio, ma conosci Catania ? Catania ha tutto un vero Lungomare , ,la Tangenziale, Metropolitana, Ikea, Decathlon ,i grandi store, parcheggi, un centro storico tutto basolato o quasi, a Palermo siamo il terzo mondo della Sicilia…pensa del nord Italia..
a Palermo il sindaco e assessore indegnamente ha sempre bloccato persino i privati che volevano aprire store vedi Ikea e Decathlon oltre che essere sindaco e assessori attuali nauseabondi adesso li vedo dietro Franco Miceli…c’e’ da vomitare.
Caro punteruolorosso , come non essere d’ accordo con te.
Purtroppo le cosa che tu proponi sono tante e ciò dimostra il vuoto amministrativo di questi anni.
Alcune delle tue proposte sono basilari, cioè dovrebbero essere nell’ agenda di qualunque sindaco di qualunque città : una burocrazia efficiente e competente , la pulizia capillare , le strade asfaltate , i marciapiedi riparati, i trasporti efficienti, la strade illuminate, i depuratori che depurano, la video sorveglianza diffusa, la sicurezza, il cimitero , le scuole accoglienti, il verde pubblico curato, l’ apertura di nuove strade, la costruzione di infrastrutture pubbliche essenziali e la manutenzione ordinaria di quelli esistenti, impianti sportivi funzionanti, piste ciclabili sicure e non invasive, una polizia municipale presente e attenta, una seria lotta all’ evasione fiscale, un servizio idrico efficiente , parcheggi diffusi e un centro storico valorizzato e pedonalizzato.
Ebbene , questi punti, che dovrebbero essere le basi minime per qualunque amministrazione , in questi 30 anni sono stati totalmente trascurati e si è portata avanti una politica populista e demagogica che ha favorito il degrado , l’ illegalità diffusa, la corruzione e l’ imbarbarimento dei rapporti civili.
Palermo è diventata in questi anni una città “ostile” per i giovani che non trovano uno sbocco professionale adeguato , per gli imprenditori che non hanno servizi decenti nel territorio e per i cittadini che vivono condizionati dai tanti disagi e disservizi di questa città.
In parole povere, come dopo una guerra , il nuovo sindaco deve RICOSTRUIRE LA CITTA’ , non solo materialmente, ricreando un tessuto sociale civile e un identità culturale e civica che, in questi anni, è stato distrutta.
Le prossime elezioni cioè devono essere un nuovo …… 25 APRILE
Allora ci siamo liberati dai nazifascisti e dalla guerra oggi ci dobbiamo liberare dalla mala amministrazione, dalla nuova mafia ( indigena e d’ importazione), dalla burocrazia corrotta e inefficiente e dal populismo demagogico.
Buona fortuna al nuovo sindaco, sperando solo che non si circondi dalla solita “ corte di miracolati”.
@belfagor,
è il turno degli altri. vedremo se faranno meglio o peggio. la sensazione è che non faranno niente, perché soldi non ce n’è.
mi sono convinto che è colpa di uel federalismo fiscale voluto anni addietro dalla lega, secondo cui i soldi delle tasse sarebbero dovuti restare sul territorio. se ci fai caso, tutte le città del centro-sud sono in default.
vorrei aggiungere alcune cose all’elenco:
impianto di biogas a bellolampo, raccolta differenziata al massimo e filiera locale del recupero e della trasformazione dei materiali. vetro, plastica, alluminio, acciaio, componenti elettrici. non da spedire chissà dove, ma da lavorare in impianti che si potrebbero fare a bellolampo, a termini imerese ecc., e che darebbero lavoro a un sacco di gente. il resto andrà in inceneritore.
chiudere la discarica di bellolampo. riciclo e incenerimento. piantare un milione di alberi a bellolampo, da trasformare in un parco.
mercati generali a bonagia, collegati con l’autostrada. i camion non dovranno più entrare in città. chiudere i mercati ittico e ortofrutticolo. uest’ultimo potrebbe essere trasformato in un centro culturale tipo zisa, con sale prove e anche posti letto per residenze artistiche. ci si potrebbe anche fare un centro di prima accoglienza ben organizzato. meglio così che avere tutti uei derelitti in giro per le strade.
la mia assoluta contrarietà alla lega non m’impedisce di essere d’accordo con salvini e coi populisti sull’imbecillità di mandare armi agli ucraini, creando le basi per la terza guerra mondiale. serve diplomazia. uella che sindaci “illuminati” e di sinistra come il signor beppe sala non hanno. buttare fuori dalla scala un grande direttore d’orchestra come gergiev e creare imbarazzo alla netrebko, mentre la bicocca cancella il seminario su dostoevsky e altrove si cancellano i balletti e i concerti di ciaikovsky… speriamo che palermo non abbia mai un sindaco così ipocrita. orlando lo è stato su un certo perbenismo antimafia, ma uello fa meno male, e glielo perdono.
x Punteruolo rosso NE HO SENTITO TANTE…MA L’ORTO URBANO A PALERMO E’ SCIOCCANTE…
Palermo e’ piena di ville e giardini mai curati,,,…piazza Sant’Oliva …villa Giulia alberi cadenti panchine rotte lampioni mancanti …la Villetta del Foro Italico Sant Erasmo dopo anni che mandano email al sindaco vice sindaco amg a Mario Buttera la risposta ? scioccante…LEI HA RAGIONE NON CE” NEMMENO IMPIANTO PER I LAMPIONI…eppure ricordo ai tempi della conferenza ONU 2000 a Palermo un sindaco con un panzone e culone ovviamente sempre lui con la fascia tricolore che diceva di avere dato a Palermo un parco sul mare ???? come si puo’ uno che si dice professore inaugura una villetta all’epoca miliardi di lire, senza illuminazione pubblica ? tornado al verde abbandonato del Parco di Borgo Nuovo , dei parchi mai nati come Cassara’ e il Parco Libero Grassi, Piazza Lolli dove il verde le aiuole mai curate …devo continuare ????
pinu ‘u seriu, sono appena stato ai danisinni. dovresti andarci. lì c’è un orto urbano pazzesco. c’è anche un tendone di circo e si fanno tanti spettacoli di circo, danza, teatro (anche laboratori), canzone.
una bellissima cosa per gli abitanti del uartiere. ti consiglio di ricrederti sugli orti urbani, sono l’unico verde curato, perché la gente ci mangia e vuole alberi sani e che fanno frutti bellissimi
Tutti validi e belli i progetti che leggo dai commenti che mi precedono, ma parliamo seriamente: per fare qualsiasi cosa occorrono i fondi! E come si fanno a recuperare le risorse economiche in un Comune come Palermo?
1- Occorre che tutti i cittadini paghino le imposte dovute per legge, TARI in primis! Mesi fa sul Giornale di Sicilia la dottoressa Mandalà lamentava l’assenza di funzionari validi, cioè fedeli all’amministrazione! Quindi cosa deve fare il prossimo Sindaco? Occorre bandire un concorso per funzionari, e ripeto funzionari, cioè persone laureate che parlino anche una seconda lingua, come previsto ancora una volta dalla legge, che possano firmare gli atti e fare accertamenti (quindi non uscieri o segretari)!
2- Occorre recuperare il controllo del territorio: la prima cosa che il nuovo Sindaco dovrà fare sarà chiamare il Comandante dei vigili urbani e pretendere un deciso cambio di rotta entro 3 mesi, altrimenti potrà sostituirlo! I vigili urbani devono essere per strada a verificare che i cantieri cittadini hanno le autorizzazioni, a controllare le auto e i motorini che circolano in città, se sono in regola con l’assicurazione e la revisione, se le luci funzionano e le targhe sono leggibili, se il guidatore ha con sè il libretto e indossa la cintura o il casco ben allacciato, a controllare che tutte le bicilette elettriche non siano state truccate per trasformarle in motorini! E se non ci sono abbastanz agneti, anche in questo caso si faccia un concorso!
Dopo avere recuperato controllo finanziario e del territorio, allora il prossimo Sindaco potrà iniziare tutti i progetti di cui questa città ha immenso e vitale bisogno perché avrà imposto finalmente il rispetto per la Cosa Pubblica, monumento, parco o servizio che sia!
https://palermo.gds.it/articoli/cronaca/2022/05/05/tram-a-palermo-500-milioni-dal-ministero-per-collegare-il-centro-con-le-borgate-marinare-15240ab8-2b0e-45b8-a1d4-264314c0b4dd/
LA NUOVA PRIMAVERA E LA RETE IDRICA ……COLABRODO
Visto che i 6 aspiranti sindaci non hanno ancora ……presentato i programmi ( sob!!!!) vogliamo ricordare loro un grosso problema, quello dell’ acqua.
La rete idrica è un …colabrodo: ben il 78% dell’acqua viene persa.
Tale dato è stato rivelato dal viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli.
Dobbiamo ricordare che le 2012 si perdevano “ solo” il 50% dell’ acqua , ora….il 78%.
COMPLIMENTI!!!!.
Il viceministro ha annunciato che il Governo nazionale ha intenzione di lavorare sin da subito con la nuova Amministrazione comunale, chiunque sarà il prossimo sindaco, per trovare una soluzione a tale grave crisi .
Speriamo bene.
Però non tutto è negativo in questa città: il viceministro alle Infrastrutture ha esaltato il lavoro che sta facendo il presidente dell’Autorità del mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti:
“Il porto di Palermo sta cambiando faccia – ha detto -. E’ una risorsa incredibile per questa città e per la Regione. Ci sono opere già compiute e inaugurate e altre in fase di realizzazione”…. “Il governo sta investendo ingenti somme sul porto e su Palermo anche attraverso il Pnrr. Oggi posso dire che siamo davvero al giro di boa per questa città, a una nuova primavera di Palermo”.
P.S. Speriamo che si tratti di una vera primavera e non della solita presa in giro .
Tra meno di 20 giorni si va a votare e ancora nessuno dei candidati sindaci ha presentato un minimo di programma ma …….. continuano a litigare per le poltrone.
Purtroppo la campagna elettorale procede in grave ritardo rispetto ai gravissimi problemi della città.
I due candidati più “forti” non solo non hanno presentato un programma ma litigano furiosamente accusandosi reciprocamente di….mafiosità.
E’ ormai saltato il vecchio steccato ideologico destra- sinistra.
I renziani, vecchi alleati di Orlando, si presentano nelle liste del centro dx, insieme a tanti orlandiani eletti nel 2017 nelle due liste vicine all’ ex sindaco
L’ ex giudice Antonio Ingroia e il filosofo marxista Diego Fusaro, appoggeranno ,alle prossime amministrative a Palermo , Francesca Donato, ex leghista, eurodeputata euroscettica , NO vax , NO Green pass e con simpatie putiniane.
L’ ex magistrato nel 2013 era stato candidato premier nella lista Rivoluzione Civile, appoggiata dai Verdi, Italia dei Valori, il Movimento Arancione di De Magistris, il Partito dei comunisti italiani e il Partito della rifondazione comunista.
Purtroppo da questa campagna elettorale manca la città e i cittadini.
La lista degli assessori , che i vari sindaci hanno presentato, non convince: o politici di lungo corso o illustri sconosciuti.
Si litiga di forze, di percentuali, di alleanze e di posti da spartire ma non di problemi.
Non è un buon viatico per nessuno.
E mentre tutti sono contro tutti, la città affonda .
Mentre ancora non abbiamo capito come i vari candidati a sindaco pensano di risolvere le tante emergenze di Palermo, abbiamo appreso però che il sindaco Orlando sta pensando al….Festino di Santa Rosalia.
““In queste ore, in merito al Festino di Santa Rosalia, si leggono dichiarazioni che non corrispondono al vero. Già da tempo, infatti, l’amministrazione comunale è impegnata nell’organizzazione del Festino che è patrimonio della nostra città.”
Meno male.!!!!!!
FINALMENTE ARRIVANO I PRIMI PROGRAMMI
A “soli” 10 giorni dal voto finalmente arrivano i …”.programmi”.
Dopo aver annunciato che in caso di vittoria alle prossime elezioni ,il vicesindaco di Franco Miceli sarà una donna , il candidato del centro sx ha presentato il suo programma di breve- medio termine in caso di vittoria:
“Credo che il nostro programma abbia una particolarità, ricucire il rapporto con la società civile – ha detto Miceli – Abbiamo individuato, in ogni aspetto dei problemi che dovremmo affrontare, momenti di partecipazione attraverso consulte. Processi di co-progettazione. Il futuro governo di questa città dovrà avere contributi importanti da parte della società civile. L’idea di città è un’idea partecipata, che s’incanala nel tema della transizione ecologica”.
In parole povere , il candidato Miceli ha scoperto che “bisogna ricucire il rapporto con la società civile” che in questi anni è stato distrutto .
Come pensa di ricostruire tale “rapporto”?
“ Attraverso momenti di partecipazione, con il decentramento alle circoscrizioni e con le consulte…..”
Ben venga la partecipazione e il decentramento ma forse l’ amministrazione dovrebbe fare anche qualche proposta concreta e non aspettare che siano i cittadini a indirizzare le scelte del Comune.
Purtroppo tali proposte dei futuri amministratori sono un po’ generiche e velleitarie.
Sostenere che “I termovalorizzatori sono inutili” e che “ bisogna potenziare la raccolta differenziata e ridurre al minimo la produzione di rifiuti” ci sembra la classica proposta demagogica di chi vuole “il marito ubriaco e la botte piena”. Come anche promettere che “seguendo le indicazioni europee, i rifiuti in sostanza dovranno semplicemente…. non esistere”.
Ben venga “ una nuova politica sulla mobilità” però non si può limitarsi solo alla reintroduzione del biglietto unico integrato ( abolito dalla vecchia “amministrazione”) e al potenziamento dei monopattino e delle bici.
Siamo d’accordo che bisogna rilanciare un settore importante come quello della cultura, per anni monopolizzato da scelte ideologiche poco trasparenti, ma sostenere che tale rilancio deve partire dalla “consulta degli imprenditori culturali e da una rete che unisca le strutture culturali esistenti nel territorio” è un po’ velleitario.
Come anche sostenere che “la bellezza in senso artistico ed estetico ma soprattutto sul piano dei contenuti etici, la sostenibilità dei processi di trasformazione e inclusione sociale, sono questi tre i elementi fondamentali del nostro Progetto Palermo”.
Continuando ad analizzare il “programma” della futura amministrazione Miceli leggiamo :
“Fondamentale nel nostro programma sarà riportare il livello di felicità nei cittadini. Questo è un parametro legato al benessere sociale. Uno di quelli su cui punteremo è l’assistenza al reddito. I percettori del reddito di cittadinanza potranno essere impiegati al Comune per questione legate alla rigenerazione”.
Quando si sostiene che è “fondamentale riportare il livello di felicità nei cittadini” rimaniamo un po’ basiti.
Infatti si sostiene che prima ( quando?) i cittadini erano “felici” e che qualcuno recentemente li ha resi “infelici”?
E come rendere “ felici” i cittadini ?
Tramite un parametro legato al …..benessere sociale.
E come raggiungere tale “benessere sociale”?
“Uno di quelli su cui punteremo è l’assistenza al reddito. I percettori del reddito di cittadinanza potranno essere impiegati al Comune per questione legate alla rigenerazione”.
Con questo confuso gioco di parole per caso si propone un’altra “infornata” di precari?
Per finire il “programma” della futura giunta Miceli affronta l’ annoso problema della burocrazia comunale .
Secondo l’aspirante assessora, Ornella Leone, “Bisogna ricreare un rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Questo passa dalla valorizzazione degli impiegati facendoli sentire parte di un progetto per Palermo. Accanto a questo servirà un’informatizzazione della pubblica amministrazione per dare ai cittadini risposte in tempi più rapidi e in modo trasparente”.
Ottimi propositi , peccato che non viene spiegato come rendere efficace tale “macchina amministrativa”?
Forse con i percettori del reddito di cittadinanza?
P.S. Aspettiamo fiduciosi gli altri programmi degli altri aspiranti sindaci sperando che siano un po’ più concreti ma soprattutto che affrontino concretamente e seriamente i veri problemi della città.
Ma forse pretendiamo troppo.
Forse i vari candidati dovrebbero riflettere su una frase pronunciata dall’ arcivescovo di Palermo ,Corrado Lorefice:
“ La Palermo che ho conosciuto è una città che porta i segni di forti squilibri sociali ed economici, il divario delle disuguaglianze si allarga”.
Ho letto l’articolo su Palermotoday del programma di Miceli:
– RIFIUTI: il candidato propone come assessore il dottor Butera che ad oggi insegna all’Università di Milano, quindi, come dire, non certo uno sprovveduto. La proposta su come gestire i rifiuti che frequentemente colmano tutte le vasche di Bellolampo è tutt’altro che fumosa e astratta, ma semplicemente si tratta di introdurre la differenziata tra la frazione secca e quella umida (scarti di cibo): la frazione umida infatti, decomponendosi all’interno dei sacchetti genera il disgustoso percolato che dalle fosse finisce nelle falde acquifere;
– TRASPORTI E CONNESSIONE PERIFERIE: concretamente viene proposto il biglietto unico e soprattutto l’abbonamento unico (e quante volte ne abbiamo parlato in questo sito come di una misura fondamentale?!), le piste ciclabili anche in periferia in modalità di sicurezza, mezzi pubblici con il GPS in modo da avere presso ogni pensilina il tempo di attesa;
– PROGRAMMAZIONE CULTURALE: sinergia tra i vari soggetti propositivi e direi “Ma finalmente!”: a Milano non puoi non sapere che c’è una mostra, hai uno sconto ai musei se hai l’abbonamento annuale ai mezzi, i cartelloni e i gonfaloni sono sulle fiancate dei tram e sui pali dell’illluminazione, non è poi così difficile;
– PARTECIPAZIONE: forse non tutti sappiamo che alle riunioni di circoscrizione tutti i cittadini possono, non solo assistere, ma anche partecipare prendendo la parola!!! Quanti di noi l’hanno mai fatto?! A Milano ci sono i Municipi e la cittadinanza è invitata a partecipare (qua devo dire che non vedo tanta incisività nell’invito…) In questo caso, quindi non si tratta di inventare chissà cosa, quanto di utilizzare lo strumento già previsto dalla legge: il decentramento amministrativo;
FELICITA’: il concetto di felicità è molto vago di per sè, pensiamo che negli Stati Uniti il conseguimento alla felicità fonda il possesso delle armi… 🙁
Più recentemente si parla di FIL (Felicità Interna Lorda) adottata per prima dal regno del Bhutan e che la Francia voleva affiancare al PIL: si tratta di misurare il progresso di una società e un paese non solo sulla base degli indicatori economici ma anche di quelli sociali (esemplare il discorso di Bob Kennedy prima di essere ucciso durante la campagna elettorale per la propria candidatura). A livello comunale, quello che ci interessa in questo momento, come potrebbe tradursi? Innanzitutto con la produzione di servizi! Se i servizi funzionano sicuramente più agevole sarà fare impresa e quindi creare lavoro, ma anche semplicemente vivere. Il reddito di cittadinanza, misura prevista a livello nazionale, non deve essere assistenzialismo ma supporto “è finalizzato alla facilitazione e non alla sopravvivenza” allora mi auguro che si possano avere corsi di formazione (effettivi!) che motivino il cercatore di lavoro, la percezione della propria professionalità e quindi possano aumentare la qualità dell’offerta di manodopera. Ancora dall’articolo, proposizione della consulta per promuovere l’utilizzo dei beni confiscati alla mafia, non male.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: la candidata assessora Ornella Leone, ingegnera, propone
“la Pubblica Amministrazione deve rispondere tempestivamente alle esigenze dando un’immagine di presenza attraverso il completamento di un ampio processo di informatizzazione e di digitalizzazione, quest’ultimo inizia immediatamente con l’adeguamento delle pagine web istituzionali: che siano chiare, soprattutto ai giovani che oggi hanno internet come prima interfaccia”. I siti istituzionali sono vecchi e inefficienti che non forniscono le informazioni necessarie: occorre, oggi più di prima, aggiornarli, visto che molte pratiche si possono ora fare via internet senza intasare gli uffici fisici che rimarranno sempre aperti per prestare servizi a chi non ha familiarità con il mezzo telematico.
E ancora, sempre dall’articolo “Occorre anche una “rapida e incisiva riorganizzazione della macchina amministrativa, in modo che i dipendenti della pubblica amministrazione si sentano parte del Progetto Palermo”. Va “attivato il dialogo tra istituzioni e persone, soprattutto con il mondo delle professioni”. In soldoni: il livello professionale della macchina amministrativa è basso, i licenziamenti non sono stati colmati con nuove assunzioni a causa della legge, ora abolita, del criterio della spessa storica. Non è un mistero che occorrono funzionari, cioè laureati che possano firmare gli atti (non diplomati) da selezionare con concorsi pubblici per procedere con assunzioni a tempo indeterminato; ripeto una cosa che ho già scritto: la dottoressa Mandalà si lamenta del fatto che fare pagare la TARI risulta difficile visto che a fine anno perderà più della metà dei funzionari. Ancora, faccio un esempio, il servizio di potatura delle alberature di questa città si traduce in orrenda capitozzatura: perché? Perchè chi materialmente maneggia le seghe elettriche non ha alcuna formazione!
A me sembrano cose concrete…
Per leggere l’articolo:
https://www.palermotoday.it/politica/elezioni-comunali-2022/franco-miceli-programma-primi-100-giorni-vicesindaco.html
x Irexia Butera ? Uomo di Giusto Catania messo a Presidente nell’ Amg per 10 anni, ma pi fauri ,
BASTA VEDERE TUTTE LE ZONE DI PALERMO AL BUIO PER CAPIRE CHE NON E’ CAPACE DI FARE L’AMMINISTRATORE …il Dottore Butera,
Palermo deve essere ripulita da questa incrostazione che hanno distrutto Palermo ancora con Butera ? Triaca ? i Giambrone ? mi viene il volta stomaco gente che non sanno manco amministrare un condominio …bleeeeeeeee
Gradirei che il comunista Pinu (dato che si comporta da autoritario senza argomenti come un vero comunista) ci spieghi il programma di Lagalla che, evidentemente, ha capito.
Il link è il seguente https://www.robertolagalla.it/programma/
Se ha capito cosa si propone, ce lo faccia sapere che magari lo votiamo
@ vicchio65 ho provato a scaricarlo ma forse vuole prima sapere i miei dati… 🙁
Ma niente niente lo vuole sapere da me il programma?! A un paio di settimane dal voto non è che prima si raccolgono le opinioni e poi si presenta il programma ormai è il contrario! Ben prima avrebbe dovuto sondare i desiderata della popolazione…!
E tempo di sondaggi.
Purtroppo i risultati attualmente pubblicati, sono controversi: alcuni parlano di una corsa quasi alla pari tra Lagalla e Micelli , altri invece di una vittoria schiacciante del candidato del centro dx, altri ancora di un ballottaggio tra Lagalla e Ferrandelli.
Ma tutti questi sondaggi su una cosa concordano:
Il giudizio, quasi unanime, sull’ operato del sindaco Orlando.
Per esempio nell’ ultimo sondaggio, quello di BiDiMedia, alla domanda:
“ Come valuterebbe l’ operato del sindaco uscente Leoluca Orlando”
Ben il 64% ha risposto –negativamente o molto negativamente .
Il dato non ci sorprende: quello che ci sorprende è invece che tale giudizio è espresso anche dagli elettori del centro sinistra .
Infatti ben il 57 % giudica l’ operato del sindaco Orlando negativo ( 20%) o molto negativo (37%) .
Forse se Franco Miceli avesse conosciuto questi dati non avrebbe perso tempo e avrebbe subito preso le distanze dal vecchio sindaco e dalle sue “visioni” .
QUANDO L’ ESTREMA SINISTRA SOSTIENE LA CANDIDATA DI DESTRA.
In queste elezioni amministrative ormai tutto è possibile : dopo 30 anni di mal governo e di ambiguità politiche, tutte le regole sono saltate.
Ha fatto molto clamore l’ appoggio dell’ ex magistrato Antonio Ingroia alla lista di Francesca Donato, aspirante sindaca di Palermo.
La Donato ha una storia politica molto tumultuosa.
Eletta nelle file della LEGA alle elezioni europee , ha lasciato il partito perche …..“troppo europeista”.
Negli ultimi tempi l’ex pasionaria della LEGA , si è caratterizzata per le sue posizioni NO Vax , NO green pass , No euro e contro l’ invio delle armi all’ Ucraina e si è avvicinata alle posizione di Gianluigi Paragone, altro ex leghista ed ex grillino.
Queste posizioni, nonostante le sue idee decisamente di destra e anti europeiste , l’ hanno avvicinato a certi ambienti dell’ estrema sinistra .
Il primo a dichiarare che sosterrà la sua candidatura è stato l’ ex pm del processo sulla cosi detta “trattativa Stato-mafia” e icona di una certa sinistra radical chic.
“Il mio sostegno all’europarlamentare Francesca Donato (candidata a sindaco di Palermo) è meno sorprendente di quanto sembri…Io e lei insieme per realizzare un fronte costituzionale, popolare e democratico e per costruire un’opposizione trasversale al sistema oggi rappresentato dal Governo Draghi”.
Oltre all’ ex magistrato ad appoggiato la candidatura della Donato ecco comparire un altro paladino della sinistra estrema e cioè il filosofo marxista Diego Fusaro, noto frequentatore dei “peggiori” salotti televisivi, anche lui NO Vax , NO green pass , anti europeista e …. “leggermente” filo putiniano.
Che Fusaro , da posizioni di estrema sinistra stia virando decisamente verso l’ estrema destra , non solo nostrana, lo dimostrano i suoi articoli a favore della Donato e di Paragone.
Ecco cosa scrive :
“La notizia che Italexit , il movimento di Gialnuigi Paragone, conquisti sempre più elettori va accolta con giubilo, perché segnala che sta maturando il dissenso rispetto all’ordine egemonico….Occorre, oggi più che mai, strutturare un fronte del dissenso e della pugnace difesa della sovranità democratica nazionale che, con Paragone, faccia interagire tutte le forze serie e organizzate che, per una via o per un’altra, siano giunte alla rivendicata opposizione rispetto all’ordine della globalizzazione capitalistica e del neoliberismo cosmopolita.”
In parole povere , per il filosofo marxista Fusaro, l’ ex leghista Paragone è un novello…….. Che Guevara ( sob!!!).
Ma se è vero che due rondini non fanno primavera se arriva uno stormo allora…..
Il c. d. Partito Comunista , in occasione delle elezioni di Palermo il prossimo 12 giugno, è orientato a votare la candidata di destra Francesca Donato.
“A Palermo voterei senza esitazione per Francesca Donato, una donna dalla parte del popolo e della Costituzione”.
Così ha dichiarato Marco Rizzo segretario generale del Partito Comunista in un video-appello a favore della candidatura a sindaco di Palermo della lista Rinascita Palermo.
“ Francesca Donato, che ho avuto modo di apprezzare per il suo lavoro controcorrente al parlamento europeo e per il suo essere dalla parte del popolo sui temi principali della Costituzione italiana sempre più calpestati: il tema del lavoro e della disoccupazione, i temi della libertà schiacciate e i temi della pace e della guerra”. Il 12 di giugno i palermitani votando Francesca Donato hanno la possibilità di dare un segnale alla grande finanza e al governo del banchiere Draghi che non fa gli interessi del popolo italiano” conclude Rizzo.”
P.S. Ha complicare ancora di più le cose ecco cosa scrive Francesca Donato:
Lagalla, il candidato di Renzi, Salvini e Meloni è l’erede designato di Leoluca Orlando”.
Cioè il famoso erede di Orlando , non è Giambrone o Giusto Catania ma ….Lagalla?
Ma perché Palermo, a dieci giorni dalle elezioni amministrative, invece di essere ripulita alla meno peggio ( come avveniva prima di ogni elezione ) e più sporca del solito?
Secondo Giusto Catania :“Se la città di Palermo è sporca gran parte delle responsabilità è da addebitare a chi governa la Regione siciliana che continua a non avere un piano dei rifiuti, non riesce ad utilizzare milioni di euro disponibili per l’ammodernamento dell’impiantistica e per il potenziamento della raccolta differenziata”.
Le responsabilità della Regione sono talmente evidenti che è difficile non dare ragione al buon Giusto .
Però tale analisi ci sembra un po’ … semplicistica.
Per l’ assessore la RAP ,e perciò il Comune, non ha colpe?
Per l’ assessore all’ immobilità , il “povero” Comune è vittima “ delle manovre che la destra sta attuando in Sicilia e che sono funzionali ad alcune scelte devastanti anche per la città Palermo, a partire dalla privatizzazione della Rap”.
In parole povere , la Regione e la dx tiene sporca Palermo perchè …….vuole privatizzare la RAP ( sob!!!!).
Assessore Catania sei rimasto un po’ indietro : non hai ancora capito che gran parte dell’estrema sinistra, invece di appoggiare la tua lista , sta appoggiando la candidata dell’ estrema destra ( Francesca Donato)?
O anche il segretario generale del partito comunista , il compagno Marco Rizzo, e l’ icona della sinistra radical chic , Antonio Ingroia , vogliono……. la privatizzazione della RAP ?
P.S. Grazie a questa ” sinistra” e alla pessima amministrazione della giunta Orlando la città sarà riconsegnata a una pessima dx, divisa , litigiosa e….senza programmi..
COMPLIMENTI!!!!
PALERMO NON E’ UNA CITTA’ MARINARA
A proposito di promesse mancate, la storia della mancata riqualificazione della costa sud-est di Palermo occupa più di mezzo secolo e costituisce l’esatta rappresentazione di una politica urbanistica che si è basata sulla scelleratezza e mancanza di progettualità delle scelte amministrative.
La costa sud chiamata anche la “costa della salute”, durate il sacco di Palermo, fu distrutta dall’ ignoranza, dall’avidità dei mafiosi e dei politici collusi. Tale opera di distruzione e di abbandono, purtroppo, e nonostante le promesse delle varie giunte di diverso colore politico che negli anni si sono succeduti è proseguita.
La costa sud , con i famosi stabilimenti “ Virzì e Petrucci” e i “Bagni Italia”, era rinomata.
Lo sanno bene i palermitani e i cittadini dell’entroterra che attraverso la linea ferrata, “Corleone – Sant’ Erasmo”, potevano andare a mare godendo di acque pulite e cristalline e della vista di Monte Pellegrino.
Oggi, se pensiamo a questi sette chilometri di costa che si sviluppano dal porticciolo di S. Erasmo al confine con il comune di Ficarazzi, possiamo solo provare un senso di vergogna e sentirci responsabili di un processo che ci ha condotti verso una crisi identitaria irreversibile.
La Palermo dei salotti “bene” e dei borghesi “radical chic”, dai loro villini di Mondello, spesso brutti, abusivi e privi di allacci fognari, guardavano questo scempio con malcelata soddisfazione.
Palermo, grazie alle politiche scellerate di questi decenni, è oggi una città con sette chilometri di mare non balneabile e un processo di riqualificazione che stenta a decollare, nonostante i tanti finanziamenti statali ed europei sulla transizione ecologica e PNRR vari.
In qualche misura questa componente culturale e ambientale che è rappresentata dal mare l’abbiamo rimossa dopo che l’abbiamo distrutta e abusata.
Il porticciolo di S. Erasmo, che ha conosciuto solo da pochissimo tempo una parziale e incompleta riqualificazione e la spiaggia di Romagnolo che sta faticosamente cercando di rilanciarsi , sono la dimostrazione che è possibile recuperare questi luoghi.
Chi si oppone a tale rinascita?
Purtroppo i “politici” e la burocrazia comunale e regionale.
Il depuratore di Acqua dei corsari, che invece di depurare inquinava, lo stato di degrado del porticciolo della Bandita, l’ abbandono del parco” Libero Grassi” e la mancata concessione ai privati da parte della Regione del pontile di Romagnolo sono alcuni esempi di questa “resistenza” alla rinascita della costa sud .
Appare evidente che fino agli anni 50 la città era più bella di oggi, poi arrivarono i “politici” che decisero di rendere “Palermo più bella”.
Rispetto al tema del mare , la “politica” di questi decenni ha deciso che Palermo non era una città marittima e che l’ unico mare di Palermo doveva essere Mondello e l’Addaura.
Bisogna cambiare profondamente la politica scellerata di questi decenni ma gli eredi di questi “politici” e dei burocrati ,che hanno distrutto Palermo , sono ancora a loro posto.
E mentre i “politici” litigano su chi sia più “antimafioso”, la mafia continua a dominare.
COMPLIMENTI!!!!!
@belfagor condivido. Aggiungo che qui uscirei dal discorso comunale, purtroppo lo stesso vale non solo per modello, ma per gran parte della costa provinciale da balestrate a finale: vedi la vergogna del lungomare di carini, un’autentico gioiello pieno di “munnizza”. Oppure delle zone di ficarazzi e aspra. Vero, i politici predicano bene e razzolano male, ma bisogna dare anche merito ad esempio al sindaco di carini che da molto tempo lotta contro un muro di gomma per ridare vita a quel tratto di costa. Non solo ci si deve scontrare con la politica immobilista e lercia, non solo con la burocrazia infinita, ma anche con lo “zio Peppino” che grazie agli “amici” ha il villino salvo nonostante sia abusivo. Che tristezza…
MICELI ANNUNCIA UN NUOVO PONTE IN SEI MESI
Il candidato del centro sx finalmente propone qualcosa di concreto :
“Un nuovo ponte lungo circa 150 metri per collegare le due sponde del fiume Oreto e per consentire al traffico in entrata e in uscita da Palermo di defluire velocemente e in sicurezza: dalla parte terminale di via Tricomi, nei pressi del cimitero di Sant’Orsola, alla rotatoria già esistente tra via dell’Orsa Maggiore e via Villagrazia.”
Nella realtà non si tratta di un “nuovo” ponte.
“ Tale ponte bimodale – ha detto – rientra nella realizzazione della linea D del tram che collegherà corso Tukory al quartiere Bonagia.”
Basterebbe, in attesa del tram ( sempre che lo si realizzi), costruire il ponte
Secondo Miceli, lo si potrebbe realizzare In meno di sei mesi seguendo le procedure d’urgenza come quanto fatto per Genova.
«I fondi ci sono – ha sottolineato Miceli – l’opera è finanziata, le somme dello Stato sono transitate all’interno del Pnrr. Potremmo usufruire delle procedure speciali, come il cosiddetto appalto integrato, un appalto di progettazione e costruzione. Il progetto è fermo al consiglio superiore dei lavori pubblici per essere autorizzato, va posta l’urgenza dell’opera per l’approvazione del progetto di fattibilità e poi si potrà fare direttamente la gara di appalto integrato. L’impresa che vincerà la gara dovrà occuparsi della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione dell’opera. Si faccia tutto con le procedure straordinarie che sono state messe in atto per il ponte sul fiume Polcevera di Genova. È un’opera urgente indispensabile e indifferibile per la vita e la sicurezza della città. In questo modo Palermo non sarà isolata».
Lo spazio per l’ eventuale tram sarà lasciato al centro della carreggiata.
Ottima idea, però……
Secondo tale proposta di Franco Miceli “L’impresa che vincerà la gara dovrà occuparsi della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione dell’opera”
Ma il progetto , come da tempo sostiene Giusto Catania, non era pronto?
Ma perché la vecchia “amministrazione” non ci aveva pensato prima?
P.S. L’ idea è buona però bisognerà reinventare la viabilità della zona: cioè bisognerà creare nuove strade o ampliare quelle esistenti. Chi conosce la zona sa che è una bolgia, anche senza ponte.
E purtroppo non credo che basteranno ……6 mesi.
P.S 1. Franco Miceli è una persona perbene ma non ha ancora fornito garanzie sufficienti su un punto fondamentale: la discontinuità con la disastrosa “amministrazione” dell’ultimo Orlando.
Eppure, da persona intelligente ha capito tale disastrosa eredità:
“Io sono stato assessore di Orlando negli anni Novanta fino al Duemila, oggi mi pare che, rispetto a quei tempi, ci sia uno scollamento tra l’amministrazione e la città, nei suoi diversi aspetti. Penso alla cultura, alla produttività, alle periferie. L’amministrazione non ha più saputo interpretare i bisogni dei palermitani, da qui è nato il conflitto”.
I primi 6 assessori designati sono stati certamente fuori da “cerchio magico” di Orlando però gli altri assessori lo saranno?
Purtroppo anche questi nuovi assessori già designato sono partiti con il piede sbagliato e cioè la pretesa elitaria di essere superiori e di dover svolgere una funzione pedagogica sul “popolino” brutto, sporco e cattivo: e inoltre il ritorno alle vecchia logica dei “buoni” ed i “cattivi”, tanto cara ad Orlando.
Miceli , se vuole essere credibile ai tanti palermitani delusi da Orlando ma che non vogliono votare per il centro destra, prometta che nella sua nuova giunta non ci sarà spazio per coloro che sono stati coinvolti , a vario titolo, nella vecchia esperienza “amministrativa” .
Ne avrà la forza?
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI PALERMO DESCRITTE DA GIAN ANTONIO STELLA
Il noto giornalista Gian Antonio Stella ha scritto un articolo sulle elezioni amministrative di Palermo sul Corriere della sera
“Ollannu’ stavolta non c’è, ed è questa l’unica certezza, 42 anni dopo il debutto a Palazzo delle Aquile. Molti stapperanno una bottiglia, soprattutto dopo i due anni di Covid e le bare sparse ovunque per colpa dei cimiteri strapieni, altri magari sospireranno già di rimpianto. Ma Palermo volta pagina”.
Stella si chiede come andrà a finire ora ma non ha una risposta.
Parla delle provocazioni sui muri con tanto di foto fake del defunto Totò Riina che con le dita disegna un cuoricino dedicato a Berlusconi e dell’appoggio esplicito di Dell’Utri e Cuffaro a Lagalla.
“Questo doppio sostegno aiuterà l’ex rettore o lo danneggerà? – si chiede Stella .
Poi parla di Ferrandelli “Cinque anni fa era lui il candidato di Forza Italia”
“ Mettiamola così: la coerenza, da queste parti, scarseggia….. Mai vista tanta ipocrisia!”.
Basti ricordare il caso di Ismaele La Vardera che nel 2017 fu il candidato di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
“ Salvini cinque anni fa su un’Ape con La Vardera (che girò un video-show sulla sua fake-candidatura) urlava nel megafono: ‘Altro che Orlando, Ferrandelli, Crocetta e Alfano! Arriva Ismaele a ripulire lo Zen!’. Giorgia era ancora più entusiasta: ‘Hai solo ventitré anni? Goffredo Mameli ne aveva solo ventuno, ragazzi, ma fece l’unità d’Italia!’. Ora stanno tutti e due con Lagalla e i suoi sponsor. C’è chi si stupisce?”.
Poi accenna a Francesca Donato: “Eletta nel 2019 alle Europee nella lista della Lega Nord, durissima contro gli immigrati, putiniana convinta e no euro, si è via via spostata diventando una combattiva no vax eccetera eccetera. Domenica la voteranno il comunista Marco Rizzo e l’ex magistrato Antonio Ingroia…”.
La coerenza, da queste parti, scarseggia.
E Franco Miceli ?
“L ’architetto dalla vaga somiglianza riccioluta con Francesco De Gregori”
Un pò poco per sperare di diventare il sindaco di Palermo.
P.S. Da un bravo giornalista come Gian Antonio Stella ci saremmo aspettati un analisi più corrosiva sulla disastrosa situazione di Palermo, dopo tanti anni di mal governo. Ma forse non ha voluto infierire su chi ha “amministrato” la città per 30 anni.
Certo ha ragione quando scrive che “ la coerenza, da queste parti, scarseggia ….. Mai vista tanta ipocrisia!” ma forse anche la stampa e l’ informazione in fatto di ipocrisia ……..
ORLANDO :MISSIONE COMPIUTA. DA COMPLETARE.
Il sindaco Orlando , a meno di una settimana dal voto, a pochi giorni dal termine della sua sindacatura e “a quarant’anni dall’inizio del mio….. percorso d’amore per questa città”, tira le somme della sua esperienza alla guida della città di Palermo nel video dal titolo “Missione compiuta. Da completare”.
Nel video Orlando presenta il resoconto dell’attività amministrativa, il cambiamento culturale della città, il suo percorso di internazionalizzazione e di libertà dalla paura e fornisce indicazioni per consentire di utilizzare il lavoro già fatto.
Chiaramente tale video somiglia ai famigerati documentari dell’ istituto LUCE, durante il regime fascista , dove si esaltavano i “grandi successi”, veri o presunti, del regime.
Il messaggio è stato un po’ più sobrio :
“Ringrazio tutti i palermitani e le palermitane per quello che mi hanno dato in questi anni.
Per il loro amore, per le loro critiche che sono state fondamentale strumento di crescita. A chi molto è dato molto viene chiesto e io ho cercato di dare molto avendo ricevuto molto dai palermitani e dalle palermitane.”
Purtroppo per il nostro ex sindaco la sobriètà non è una virtù , e infatti ha voluto aggiungere:
“Grazie per il coraggio civile dimostrato contro il sistema di potere politico-affaristico-mafioso che ha governato questa città, grazie per la vostra capacità di indignarvi, grazie per essere stati espressione del cambiamento.
A tutti voi mi rivolgo: continuate, continuiamo ad amare questa nostra città.”
P.S. Come scrive Roberto Puglisi :“Sarebbe fin troppo facile e irridente compiere un’operazione dal gusto demagogico. Accostare, cioè, tale ultimo “discorso trionfale” di Leoluca a una qualunque delle immagini che raccontano il presente catastrofico della città.
Ma la da domanda conclusiva è, semmai, un’altra: Leoluca Orlando, nel suo lunghissimo regno, ha cambiato Palermo?
La risposta è purtroppo semplice “‘NO”
MISSIONE FALLITA!!!!!
Mi auguro che alla fine di queste elezioni questo sito si sollevi dal livello fogna in cui è piombato a causa degli interventi di qualcuno e torni ad essere un luogo di confronto tra non trogloditi panormosauri.
Del resto il risultato elettorale è molto chiaro: Vincerebbe I’ex rettore Lagalla se non fosse che Palermo è molto supportata dal reddito di cittadinanza. Se tutti quelli che hanno il reddito di cittadinanza e i loro familiari votano per Miceli è difficile che giorno 12 avremo il nuovo sindaco di Palermo.Se si saldano i voti popolari con quelli della borghesia illuminata di Palermo che tradizionalmente vota per il centrosinistra allora l’esito non è scontato. Non ci resta che attendere sino a lunedi e vedere cosa succede!
IL CENTRO SINISTRA HA SBAGLIATO CANDIDATO
A pochi giorni dal voto , se avete notato , in molti quartieri la campagna elettorale ….ancora non è iniziata.
Non un manifesto, nessun comizio, nessun volantino.
Spesso i candidati ,sindaci o consiglieri, hanno vagato quasi soli nelle strade assolate dei quartieri , pieni di rifiuti e di buche, alla ricerca di qualche voto.
Un vero mortorio per una delle peggiori campagne elettorali della storia di Palermo.
Una campagna elettorale avvelenata da sospetti , da candidati sostenuti da condannati per mafia, dal voto di scambio (chi dà il pane merita il voto), da inchieste giudiziarie che stranamente vengono ritardate e altre miracolosamente “volano” , ex magistrati che entrano in campo e deputati , nazionali e regionali, che si candidano per qualche posto di assessore ( non si sa mai).
E mentre i probabili vincitori litigano per i posti di sottogoverno in qualche partecipata, i probabili perdenti , abbandonati al loro destino dopo anni di potere , vagano come naufraghi sperduti tra le varie segreterie alla ricerca di un ipotetico rilancio politico o anche…..lavorativo.
Dopo 10 anni , se avevi un lavoro, è difficile tornare a scuola, in ufficio o in ospedale.
Meno male che c’è…….. il reddito di cittadinanza .
P:S. Lagalla non deve sentirsi troppo sicuro di vincere….facile.
Ieri , la sonnolente e noiosa campagna elettorale ha avuto una improvvisa “fiammata”: Giuseppe Conte è stato acclamato nei quartieri popolari dove un tempo Orlando era considerato….. “U papà”.
U papà’ non è un appellativo casuale e in certi quartiere non si affibbia al primo venuto
Per un trentennio “ U papà” è stato U sindaco “Ollanno”.
Il suo regno ha aleggiato in questi quartieri per decenni, oggi nessuno lo ricorda .
A Ballarò, secondo quanto scrivono i giornalisti , ci sono stati abbracci, strette di mano, urla e “abbanniate” . Una signora ha gridato: “Sei bellissimo”. Un altro si è unito al coro dell’entusiasmo: “Si u miegghiu”.
A Barcarello gli hanno detto che è “bello e buono” e che “fai sangu”
Al Borgo una folla festante ha acclamato “U papà del reddito di cittadinanza”.
E Franco Miceli, che lo accompagnava, ……è passato quasi inosservato.
Forse il centro sinistra doveva presentare come candidato sindaco, “ l’ avvocato del popolo” perché a Palermo ……. “ chi dà il pane merita il voto”
Di sicuro Miceli non è uno che trascina le folle e le fa sognare, comunque il risultato dipenderà fondamentalmente da :1)Quanta gente va a votare 2)Timore di perdere il reddito di cittadinanza da parte dei possessori e delle loro famiglie 3) Forse qualche dubbio a votare Lagalla da parte di qualcuno visto che è appoggiato da cuffaro e dell’utri e i candidato di forza italia finiscono in galera per voto di scambio dei mafiosi, tutto questo è indipendente dal carisma inesistente di Miceli
Tra possessori e famiglie e amici io penso che il reddito di cittadinanza peserà per più di 100.000 voti a Palermo.
Palermo non è Bologna o Genova
A mettere i dati precisi hanno presentate a Palermo all’inps 75703 domante accettate 53827 quindi considerando di moltiplicare per tre o quattro tra mogli genitori e amici il bacino elettorale è di 150.000-200.000 voti di persone molto interessate a non perdere ii reddito di cittadinanza.
invece di perdere tempo nei comizi che tanto miceli con il suo carisma perde voti e non li acquista dovrebbe solamente scrivere una letterina ai possessori del reddito di cittadinanza scrivendo la verità cioè:Guardate che Salvini.Meloni Berlusconi Renzi Calenda SONO CONTRARI AL REDDITO DI CITTADINANZA E LO VOGLIONO ABOLIRE SE PRENDONO ANCHE PALERMO SCORDATEVI IL REDDDITO DI CITTADINANZA.
A RISCHIO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE A PALERMO
Il Comune di Palermo, a meno di 3 giorni delle elezioni comunali, dichiara che esistono ancora problemi per il rilascio delle tessere elettorali.
A seguito del pesante, e misterioso , attacco hacker subito dal Comune nei giorni scorsi tutti gli uffici e i servizi on line dell’Amministrazione sono ancora fuori uso: la SISPI, la società comunale che si occupa della rete informatica, ammette che ancora sono presenta criticità, infatti non è possibile accedere tutt’ora al sito del Comune – e soprattutto -riattivare il servizio di rilascio di tessere elettorali e di carte di identità indispensabili per poter votare fra 3 giorni.
Per il consigliere comunale Gelarda :”Le macchine sono ancora in tilt , il caos e la tensione all’ufficio elettorale sta crescendo e ci sono centinaia di persone che si sono presentate, credendo che il sistema fosse in funzione, ma non riescono ad ottenere il documento per votare. Il problema si pone pure per le carte di identità di cui migliaia di cittadini sono sforniti e che non possono essere rilasciate in questi giorni per questa stessa ragione».
Il rischio ,secondo Gelarda, è che si possa andare incontro ad elezioni irregolari se ci dovessero essere persone che non avranno le loro tessere elettorali, oppure le carte d’identità, e non potranno recarsi a votare.
L’assessore all’Innovazione, Paolo Petralia Camassa, ha ammesso alcune défaillance: «Abbiamo subito un attacco pesante e i software erano mal messi. Quando siamo ripartiti ammetto che ci sono state “alcune piccole criticità” ma già stamattina abbiamo provveduto ad un nuovo intervento e adesso i sistemi funzionano, in piazza Giulio Cesare come nelle postazioni decentrate».
Ma nonostante le rassicurazioni dell’ assessore , qualcuno , come scrive LIVE SICILIA, però parla di disastro con dati che sarebbero andati perduti come nel caso di multe e tributi.
“A sei giorni dall’attacco hacker però la sensazione che filtra all’interno degli uffici comunali è quella di un contesto più grave di quello che si possa prospettare. Stando a quanto emerge le e mail istituzionali del Comune non funzionano. Non funziona il protocollo comune dell’ente e ogni ufficio utilizza un sistema di registrazione della posta in entrata e in uscita emergenziale. A essere maggiormente colpiti sarebbero i dati legati all’attività della polizia municipale e all’ufficio tributi. Nel caso delle multe della polizia municipale i dati dovrebbero essere facilmente recuperabili. Per i tributi recuperati i dati occorrerà rincrociare tutti i pagamenti.”
Nel frattempo le telecamere della ZTL sono state spente in attesa di installare di nuovo il software in un altro server. “Al momento – ha affermato l’assessore – le telecamere sono in test e non è possibile acquistate il pass per la ZTL”
P.S. Queste disfunzioni sono solo in parte legati a questo strano attacco hacker , la cui origine è ancora misteriosa .
Ma il problema di fondo è la mancata modernizzazione informatica della macchina comunale.
Ricordiamo che ancora il Comune possiede vecchi e obsoleti Commodore 64.
Se sono stati gli hacker russi , dovevano essere ben informati dello stato pietoso del sistema informatico del Comune.
C’ è però un altro inquietante mistero :
I NOSTRI DATI PERSONALI SONO STATI RUBATI O NO?
Il Comune, come al solito , tace e “ l’ informazione” locale non sembra interessata al problema.
COMPLIMENTI!!!!!
Solo per la cronaca…nera
https://palermo.gds.it/articoli/amministrative-2022/2022/06/08/mafia-voto-scambio-arrestato-candidato-di-forza-italia-al-comune-di-palermo-5114daa7-00bf-409d-9268-4d7ee8835f98/
SEMPRE PIU’ OMBRE SULL‘ ATTACCO INFORMATICO AL COMUNE DI PALERMO.
E’ la prima volta che su delle elezioni in Italia pende , come una spada di Damocle, la minaccia di un attacco informatico.
E , come al solito, il Comune di Palermo è stato protagonista di questo ”primato”.
Sono passati 7 giorni da tale attacco è ancora ci sono troppe ombre che nemmeno l’ intervento, tardivo , del sindaco ha diradato:
“Sono giorni di intenso lavoro alla Sispi: ringraziando il personale per gli sforzi per “arginare e contenere quanto più possibile” le conseguenze subite dai sistemi informativi del Comune di Palermo a seguito dell’attacco hacker.”
Un intervento che non chiarisce niente, anzi……
Il candidato sindaco Lagalla ha poste alcune domande al sindaco
“Chi ha attaccato i server del Comune? È stato richiesto un riscatto? A quanto ammonterebbe questa richiesta? Il Comune ha pagato? Ha intenzione di pagare? Ha avviato una trattativa con gli hacker? È vero che entro tre giorni possano essere pubblicati dati riservati?
Dicano la verità ai palermitani.”
A queste domande il sindaco Orlando ha risposto piccato : “ È singolare che su questo attacco vi sia da parte di qualche candidato nervoso una polemica elettorale che è inaccettabile, una mancanza di rispetto per l’impegno di Sispi, delle strutture comunali e degli inquirenti”.
Come mai il sindaco si preoccupa di difendere il lavoro della SISPI e non ci spiega quali danni ha prodotto al sistema informatico comunale e parli genericamente di “ sforzi per arginare e contenere quanto più possibile l’ attacco”?
Per rispondere a questa domanda abbiamo cercato di informarci sulla storia della SISPI ma le fonti sono scarne.
Da Wikipedia, apprendiamo che “ La Sispi è la società informatica del Comune di Palermo, costituita nel 1988 per volere del sindaco Orlando, che nel 1995 fu coinvolto dalla Procura di Palermo per presunte irregolarità in merito alla costituzione della stessa società. L’inchiesta fu poi archiviata.”
Dal GdS abbiamo appreso che “conta su appena 114 lavoratori, ma costa alle casse del Comune ben 12 milioni l’anno, di cui circa 10 servono per pagare il personale e le consulenze”.
Comprendiamo la reazione del sindaco che considera questo attacco informatico un attacco personale e alla sua “amministrazione”.
Forse se il sistema informatico del Comune è stato attaccato e perché è obsoleto e forse la responsabilità di tale situazione è legata agli scarsi investimenti per migliorarne l’ efficienza.
Che la società, tanto cara al sindaco, non è apparsa preparata a fronteggiare tale attacco lo dimostra il fatto che è stata costretta a rivolgersi a una società privata, la Axians Spa
P.S. La normativa vigente del garante della privacy dice che in presenza di “possibili” furti di dati, gli utenti debbano essere informati tempestivamente ed entro 72 ore va fatta la denuncia nell’apposito portale.
E’ stato fatto tutto ?
E’ grave quanto sta succedendo e se questi gruppi criminali hanno rubato i nostri dati sensibili ( nome, cognome, cod fiscale, indirizzo, telefono, cellulare, num carta di identità, ecc, ) c’è il rischio, non ipotetico, che i cittadini palermitani possano essere vittime di frodi o di furti di identità.
Qui l’articolo completo: https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/06/09/news/attacco_hacker_al_comune_di_palermo_riscatto_entro_tre_giorni_o_pubblicheremo_i_dati-353159494/
Sono “un pò esperto” dell’argomento:
– il Garante è stato informato e i contenuti dell’informativa al pubblico è stata evidentemente concordata;
– la stessa informativa va concordata con il Garante proprio per evitare che possa creare disagi agli utenti, da cui dipende il rischio di reputazione;
– purtroppo gli attacchi hacker sono solo in parte controllabili e gli Enti hanno specifici e restrittivi obblighi da rispettare per la tutela dei dati, trattando anche dati sensibili;
– è ovvio che gli hacker chiedono un riscatto ed è altrettanto ovvio che il riscatto non è mai stato pagato da un Ente pubblico, i privati fanno come vogliono, ma gli esperti di cyber security sono concordi che non si deve/non serve a niente pagare il riscatto.
Conseguentemente, tutti gli interventi, comprensibili perché fanno parte del “gioco elettorale”, sono evidentemente inutili e strumentali.
Scusate, per essere precisi e corretti:
– Ferrandelli ha solo lamentato la notizia su probabili disservizi nel pagamento degli stipendi, che ci sta, fortunatamente rientrata dopo poche ore. E’ comunque divertente che dica “Sono contento che DOPO IL MIO APPELLO, da parte della Ragioneria generale del comune, sia arrivata la rettifica su quanto comunicato con nota del comune, che annunciava l’impossibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti comunali”: come avremmo fatto senza di lui!
– Lagalla evidentemente deve ripassare un pò la normativa, ed è strano visto che è un ex rettore…
p.s. @Belfagor, apprezzo gran parte dei tuoi interventi perché sono molto documentati ed argomentati, benché non sempre li condivido.
Mi permetto tuttavia un suggerimento: “Comprendiamo la reazione del sindaco che considera questo attacco informatico un attacco personale e alla sua “amministrazione”.”; è un opinione personale perché non mi pare ci siano dichiarazioni in tal senso.
Poi non capisco il plurale: lo utilizzano i giornalisti ma quando parlano a nome del proprio giornale…
Caro “ Vecchio65” ti ringrazio per le tue puntualizzazioni anche se avrei preferito che a chiarire la situazione fosse stato direttamente il sindaco , l’ assessore o il presidente della SISPI, visto che sono pagati per questo..
Fino ad ora dal Comune sono arrivate notizie spesso contrastanti e poco chiare : per esempio il ragioniere generale del Comune prima annuncia che : “ L’ attacco hacker rende impossibile il pagamento degli stipendi del mese di giugno. In particolare – continua il ragioniere generale – a titolo meramente esemplificativo, non potranno essere garantiti il rispetto degli adempimenti contributivi e fiscali, l’effettuazione dei pagamenti dell’amministrazione comunale, l’elaborazione e corresponsione a partire dal mese di giugno delle paghe ai comunali, al Coime, agli Lsu e agli amministratori”.
Dopo poche ore lo stesso ragioniere generale si smentisce “ Dalla Sispi, la società informatica del Comune, arrivano “ampie rassicurazioni” sul pagamento degli stipendi di giugno ai dipendenti dell’ente, del Coime, agli Lsu e agli amministratori”
Perché un alto dirigente del Comune è costretto a smentirsi dopo poche ore?
Dopo poco arriva un ulteriore rettifica dal vice ragioniere comunale che comunica che la SISPI ha promesso che : “I sistemi informatici in uso alla struttura saranno riattivati il prossimo……. 14 giugno.
Lo stesso sindaco non parla di “ pericolo rientrato” ma afferma genericamente di “ sforzi per arginare e contenere quanto più possibile l’ attacco”?
Che tali “sforzi” non hanno dato risultati pienamente soddisfacenti lo dimostra il fatto che la SISPI ha chiesto aiuto ad una società privata, la Axians Spa
La poca trasparenza e una certa dose di opacità purtroppo hanno caratterizzato questi anni di “amministrazione”.
Speriamo che il prossimo sindaco sia più autorevole e trasparente di quello attuale.
La SISPI è stata una delle prime realtà italiane ad informatizzare i servizi di un comune: quando a Palermo si emettevano certificati informatici, nel resto d’Italia per emettere un certificato anagrafico bisognava scendere negli archivi.
E’ quantomeno bislacco è che il fantasma del museo non consideri la SISPI patrimonio della città, ma quasi una cosa privata del sindaco.
La coda di paglia di certuni non ha limiti. In uno alla mala fede.
Concordo in tutto con Irexia: ai miei occhi c’è una malcelata guerra civile fra strati di Palermitani.
Con Orazio e l’info su SISPI: i servizi informatizzati a PA esistono da tanto, nemmeno a Roma spesso. Evidentemente il palermitano sotto la media, ancora ha bisogno di fare anticamera al municipio e sentirsi un privilegiato, non so.
Con Vicchio65 sull’attacco hacker e la ridicolaggine di Ferrandelli.
Aggiungo, su SISPI e su come si vivono i rapporti con i servizi informatizzati: ho vissuto in Germania, Paese che adora e venera il pezzo di carta: le cose spesso si fanno in presenza, davanti all’impiegatuccio. Che se parla inglese sei fortunato, più facile che parli turco. Altro che SPID!
GLI “I MPRESENTABILI”
Che queste elezioni sono state le peggiori di Palermo, dal dopo guerra ad oggi, è un dato di fatto.
Campagna elettorale inesistente, programmi latitanti, indifferenza della gente , candidati arrestati e ora anche …… candidati “impresentabili” nelle varie liste .
Dopo l’ arresto di un candidato di F.I. ( ma nel 2017 aveva tentato di diventare consigliere comunale con una lista di Orlando) e un candidato dei Fratelli d’ Italia ( ex vicepresidente del consiglio comunale di Villabate che voleva continuare il suo “percorso politico” a Palermo, diventata ormai terra di conquista di tutti gli “avventurieri” di ogni colore) ecco spuntare la Commissione parlamentale antimafia che segnala 4 “impresentabili” tra i candidati alle ormai imminenti elezioni comunali.
I 4 candidati “impresentabili” sono 3 di centro dx e 1 del PD.
Il presidente della commissione antimafia , Nicola Morra, ha dichiarato : “Le cose avvenute a Palermo rattristano” ma ha doverosamente precisato che queste 4 segnalazioni di candidati “ impresentabili”, non bisogna confonderli con i due arresti di questi giorni.
Infatti i due candidati arrestati : «sarebbero stati “presentabilissimi”, il codice di autoregolamentazione e la legge Severino non gli avrebbero impedito di essere sottoposti al giudizio degli elettori e noi adottiamo criteri giuridici che rinviano ad atti investigativi avviati o definitivi»
In parole povere i 4 candidati “impresentabili” sono personaggi non colpevoli ancora di niente ma , a causa di qualche “ atto investigativo avviato o definitivo» cioé di qualche avviso di garanzia o di qualche procedimento giudiziario in corso, precauzionalmente avrebbero fatto meglio a non presentarsi.
Tutto giusto, però ….
Alcuni di questi “procedimenti giudiziari” sono talmente datati che non si capisce se sono …..decaduti.
Inoltre un avviso di garanzia per …”abuso di potere” non può essere paragonato a uno per associazione a delinquere , truffa , bancarotta fraudolenta, spaccio di droga ecc. ecc.
Forse hanno ragione quegli “amministratori” che per anni sono rimasti “immobili”, a riscaldare poltrone , lasciando che le cose intorno …..degradassero?
Per me questi “signori” sono molto più colpevoli di tanti “impresentabili”
P.S. Ho letto di che cosa vengono accusati i 4 “impresentabili” e forse per qualcuno tale decisione è comprensibile ma…….. siamo sicuri che questi erano gli unici “impresentabili” in queste elezioni?
i mafiosi se portano voti a sinistra vanno bene…
Il figlio del boss candidato: “Nessun rapporto con mio padre”
Nicola Piraino e la replica a Tajani e Lagalla: “Sorpreso da questo clamore”
PALERMO 2022
di Redazione
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“Sono militare da 24 anni, ho giurato fedeltà alla Patria. Con la mafia e con mio padre non ho rapporti. Questo clamore mi ha sorpreso, ma sono assolutamente sereno e vado avanti con l’ambizione di cambiare il mio quartiere”. LEGGI ANCHE: Palermo al voto e la mafia, nuovo scontro Miceli-Lagalla
“I valori di chi indossa la divisa”
“Lagalla mi attacca? Forse non ha fatto il militare, altrimenti saprebbe quali sono i valori per chi indossa la divisa”. Così Nicola Piraino, figlio di Biagio arrestato due anni fa con l’accusa di gestire gli affari del boss mafioso della Noce, a Palermo, e finito al centro delle polemiche sollevate da Antonio Tajani e Roberto Lagalla perché candidato nella lista ‘Progetto Palermo’ di Franco Miceli.
Piraino racconta di avere lasciato Palermo quando aveva vent’anni, per arruolarsi nell’Esercito. “Ho vissuto una infanzia tranquilla, non frequentavo molto il mio quartiere di Cruillas perché fin da piccolo facevo ciclismo ed ero spesso in giro per la Sicilia con le squadre. Come militare ho fatto servizio in varie città, missioni in Iraq, in Kossovo e per diversi aiuti umanitari – dice – Ho la coscienza pulita, non ho rapporti con la mia famiglia d’origine: quando vivevo a Bologna vedevo i miei genitori una volta al mese. Vivo per la divisa, per mia moglie e mio figlio di dieci anni”.
Il rientro a Palermo
Sei anni fa è rientrato a Palermo per un problema di salute della suocera. “Faccio servizio nella caserma Scianna – aggiunge – Non sento mio padre da due anni, cioè da quanto è stato arrestato. Non so se è colpevole, magari cattive amicizie, non saprei”. Vive nel suo quartiere d’origine, a Cruillas. “Mi conoscono tutti nella zona perché giro con la divisa militare, di cui sono orgoglioso perché ho fatto tutto da solo, nessuno mi ha aiutato nella vita e ora mi sento realizzato – afferma – Ho deciso di candidarmi proprio perché voglio aiutare la gente per bene del quartiere”. Dice che il 23 maggio, per il trentennale della strage di Capaci, è stato davanti l’albero Falcone per la cerimonia conclusiva delle celebrazioni. “Vado ogni anno con i miei colleghi, per me è un dovere”, prosegue. Dieci anni fa si candidò nella lista per la VI circoscrizione con Massimo Costa, all’epoca candidato sindaco del centrodestra poi sconfitto. “Quella volta non fui eletto – conclude – Mi sono candidato con la lista Progetto Palermo perché il consigliere uscente Massimo Giaconia è mio amico d’infanzia, conosce la mia storia e quando ne abbiamo parlato sono stato felice di accettare”
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Vedere un fascio tascio che prima sproloquia senza averne titolo su Paolo Borsellino e poi si impegna per difendere Lagalla & co., compresi i candidati che cercano i voti della mafia, è davvero la misura di quanto l’ignoranza e la mala fede possano albergare in certi palermitani.
Almeno un tempo comunisti e fascisti erano dichiaratamente e realmente anti-mafiosi, se non altro a livello di basi, perchè i legami dei terroristi neofascisti con la mafia sono stati abbondantemente esposti da decenni di indagini giudiziarie.
Al fantasma del museo tengo a spiegare (ma lo sa) che la lista degli impresentabili stilata dalla Commissione antimafia è cosa diversa ma ugualmente importante.
A Catania hanno eletto sindaco uno di questi candidati impresentabili (appunto un fascio proveniente dall’MSI) che poi è stato condannato in primo grado a 4 anni e 3 mesi di carcere, è stato sospeso dalla carica e continua a non dimettersrsi, col risultato che sono mesi e mesi che Catania è senza sindaco. Cosa analoga potrebbe accadere, questa volta, a Piacenza.
Tanto per informare.
Ma quattro anni fa, otto anni fa, coloro che sono vicini ad ambienti mafiosi per chi han votato?
Non facciamo ridere i tristi..
A POCHE ORE DAL VOTO , CAOS NEI SEGGI : L’ ULTIMO….. RAGLIO DELL’ ASINO
A poche ore dal voto la macchina elettorale è……. nel caos.
Il Comune ha informato la prefettura che mancano ben 170 presidenti di seggio e oltre il 30% degli scrutinatori.
Ma c’è di peggio : in molti seggi manca anche il materiale e non sono state ancora consegnate migliaia di schede elettorali .
La “potente” ed “efficientissima “macchina elettorale comunale ha dimostrato, anche in questa occasione, la propria …….inettitudine.
Inoltre sono stati registrati anche momenti di tensione e lunghe code davanti alle postazioni decentrate di cittadini che dovevano rinnovare tessere elettorali e carte d’identità.
Scrive PALERMO TODAY “ Proprio oggi l’amministrazione comunale ha fatto sapere che il sito web del Comune è tornato in funzione. Peccato che da una rapida verifica è emerso che quasi tutti i servizi online, anche quelli utili per in chiave elettorale, siano ancora ko”.
La situazione sta creando un caos tremendo e sta causando un fortissimo rallentamento nelle procedure.
Come scrivono i giornali “Quest’anno c’è una disorganizzazione disarmante. Nessun presidente ha la lista degli scrutatori e quelli senza presidente vogliono fare scoppiare una ‘rivolta’. Così non si può lavorare”.
Molti presidenti e scrutatori si sentono abbandonati e ammettono di non aver mai visto elezioni così disastrate.
Mentre per gli scrutatori ,teoricamente, il rimpiazzo dovrebbe essere semplice – c’è sempre qualcuno che aspetta nelle scuole di poter rimpiazzare gli assenti – la mancanza del presidente è un problema molto serio : allo stato attuale centinaia di seggi non possono essere costituiti e i funzionari comunali non riescono ad ottenere risposte dai propri responsabili e la cosi detta “amministrazione comunale”, come scrive il GDS, …….. fa spallucce ( sob!!!!!).
E’ stato informato l ’assessorato degli Enti locali della Regione siciliana. «Stiamo cercando i sostituti dei presidenti dappertutto, abbiamo già allertato gli Ordini degli avvocati e dei commercialisti” mentre dalla prefettura assicurano che “Siamo impegnati a risolvere il problema, stiamo lavorando” : ma la situazione rimane grave.
Cosa fare?
L’ unica soluzione potrebbe essere quella di accorpare i seggi , sperando che le schede e l’altro materiale arrivi in tempo.
Però il mancato insediamento di numerosi seggi per la mancanza di presidenti desta grandi preoccupazioni per la regolarità delle operazioni di voto.
Qualche partito comincia ad esprime perplessità sulla regolarità del voto, stranamente proprio quelli che “amministrano” da 10 anni la città.
E probabile che tale situazione possa essere motivo di ricorsi e polemiche politiche.
C’ è il rischio che per conoscere il nome del nuovo sindaco passerà del tempo .
P.S. L ‘ultima e , in genere, la più pregevole prestazione di un artista , di un cantante o di una ballerina viene definita “ l’ ultimo canto del cigno”.
Si suppone che l’espressione derivi dall’antica leggenda che i cigni, all’approssimarsi della morte, anziché spegnersi mestamente, esprimano la loro gioia con canti ancor più belli e melodiosi di quelli di tutta la vita precedente.
Nel caso dell’ attuale “amministrazione” forse stiamo assistendo all’…….ultimo raglio dell’ asino.
Quello che sta accadendo ha dell’incredibile!
Inoltre, a quanto sembrerebbe, è tutto dovuto alla concomitanza della partita del Palermo, il che a mio parere sarebbe ENORMEMENTE peggio di qualsiasi altra motivazione. Purtroppo, dimostrerebbe che il senso civico dei palermitani è assolutamente inesistente…
Ho fatto per anni prima lo scrutatore e poi il presidente di seggio, ed ho sempre attivato la denuncia per tutti gli assenti. E ricordo anche casi in cui lo scrutatore arrivava in ritardo, e si lamentava pure di venire sostituito! Mi aspetto SERI provvedimenti!
Chi è così pazzo da provare a governare questa città!!!!
E un raglio proviene anche dal museo.
Il fantasma del museo è un maestro di creatività.
Infatti i presidenti di seggio vengono nominati con decreto del Presidente della Corte d’Appello e non c’entrano in alcun modo con il Comune.
Sono gli scrutatori ad essere nominati dalla Commissione elettorale comunale.
E a Palermo sono mancati entrambi. Perchè c’è la finale dei play-off in concomitanza. A proposito di ragli in mala fede.
Alle ore 23, noi ,“ fantasmi del museo”, siamo stati svegliati da urla di gioia, botti e clacson di auto .
Abbiamo subito pensato che la gente stava festeggiando la fine della dittatura del trentennio orlandiano.
E visto che, in fondo, non siamo poi tanto cattivi, il nostro primo pensiero è stato per le tante “vedove e orfani” e per i miracolati dell’ ex sindaco.
Purtroppo ora dovranno cercarsi un lavoro.
E’ finita un epoca e ci auguriamo che il nuovo sindaco, chiunque esso sia, sappia far rinascere la città dal baratro , morale , economico e sociale di questo trentennio.
P.S. I custodi del museo ci hanno spiegato che la gente festeggiava la promozione in serie B del Palermo.
A PALERMO VINCE…..L’ ASTENZIONISMO
Non sappiamo ancora chi sarà il nuovo sindaco di Palermo ( lo scrutinio inizierà dopo le 14 ) ma sappiamo però chi ha vinto: l’ astensionismo.
Secondo i dati del Comune si sono presentati ai seggi 227mila elettori, il 41,87 per cento degli aventi diritto al voto, con oltre 10 punti in meno rispetto a cinque anni fa: se tali cifre saranno confermate , si tratta di gran lunga del dato più basso nella storia delle elezioni amministrative a Palermo.
In parole povere , c’ erano più candidati che …..elettori.
Ha ragione l’ ex assessore all’ immobilità , Giusto Catania , quando afferma “Si tratta di un dato estremamente preoccupante perché segna la sconfitta della partecipazione democratica . Non stupisce la crescente sfiducia nei confronti della politica, alimentata in questi ultimi anni dalla demagogia populista”.
L’ assessore uscente però dovrebbe fare una seria autocritica.
Forse anche lui, insieme al suo sindaco, hanno favorito questa “crescente sfiducia nei confronti della politica” , alimentata in questi ultimi anni non solo dalla demagogia populista ma anche da alcune scelte ideologiche impopolari , dalle “visioni” del sindaco e dall’ immobilismo amministrativo.
ci spieghi il dott. lagalla cosa intede fare per l’asse via roma-via libertà fino a mondello. non riesco a credere che voglia mettere i bus (elettrici).
riprenda in mano, se non vuol fare il tram, la metro leggera.
distruggere il tram sarebbe un danno erariale non indifferente, dato che i fondi già stanziati per un’opera pubblica così importante non possono essere spostati su dei banali bus, né rimodulati sulla metro leggera, la uale, ne migliore dei casi, non verrà fatta che in 10-15 anni, tempi assolutamente inacettabili se si pensa che i cantieri del tram comincerebbero uest’anno e porterebbero benefici a breve termine.
ne sentiremo delle belle.
E’ ufficialmente finita l’era Orlando; la storia comunque è scritta.
Grande sindaco nelle prime tornate (la “primavera di Palermo” ormai è storia, checché se ne dica), scarso politico (ma questa posso ascriverla a opinione personale), deludente sul finire (mi sarei aspettato mooolto di più!).
Comunque, penso siate tutti d’accordo, queste sono state le peggiori elezioni di Palermo, sotto tutti gli aspetti. Che dire? Speriamo che il nuovo sindaco faccia qualcosa per la città e non per gli amici…
E’ giusto che si faccia alternanza (anche se ad Obama è seguito Trump!) così da apprezzare un diverso punto di vista. Non mi aspetto che nei famosi “100 giorni” si faccia qualcosa, anche perché anche le classiche “promesse elettorali” sono mancate, ma possiamo attendere.
Vedremo presto se dietro le beghe politiche (e solo questo c’è stato) c’è un’idea di futuro per Palermo. Vedremo i rapporti con Monti, vedremo la riproposizione della tangenziale e della metropolitana, vedremo il futuro del progetto tram (parziale o meno), vedremo i progetti per la cultura…vedremo.
Spero solo che i nick apparsi in questo periodo (chi sa come mai…) non scompaiano misteriosamente così come sono spuntati, e ci possano deliziare con forbite valutazioni sull’operato.
Io ci sono da anni, con lo stesso nick, e non ho mai detto “ma quando c’era Cammarata”, perché un’amministrazione si valuta su quello che fa, non su quello che hanno fatto i precedenti.
Il dottor La Galla deve ringraziare siti e blog ove elementi hanno difeso la vecchia amministrazione solo per ideologia politica, costoro non han fatto altro che far aumentare ancora di piu il malessere da parte molti cittadini palermitani che poi si è manifestato con i voti
La destra ha vinto solo ed esclusivamente perché i Palermitani negli anni sono stati umiliati derisi abbandonati, manco sono stati pensati tanto quanto sono stati pensati gli extracomunitari, un razzismo al contrario, ed il risultato è stato questo, e meno male che molti palermitani non sono andati a votare, la forbice sarebbe stata ancora più ampia, perché si sa le periferie sono la parte piu numerosa dei tifosi e proprio in periferia la sinistra ha perso più marcatamente
Questo deve servire da esempio, sopratutto a roma, mentre a roma si pensa a cosa fare sagunto viene invasa dai nemici..
Venire a fare la passerella prima delle lezioni a cosa è servito?
Mentre la città affogava dov’erano i big?
La questione morale? E Quattro anni e fa otto anni fa?
Discorsi di taverna, perché sappiamo tutti come stanno le cose, sono tutti alla stessa stregua sia a destra che a sinistra
IL NUOVO SINDACO DI PALERMO DOVRA’ INIZIARE UNA STORIA VERA E CONCRETA
Aldo Sarullo è uno degli intellettuali palermitani più prestigiosi e lucidi.
Uomo di cultura e di teatro ma non solo , per esempio nel 1984 ha collaborato al film “Cento giorno a Palermo” che racconta l’ esperienza tragica del generale Carlo Alberto Della Chiesa .
Opinionista di “ Repubblica” , conosce molto bene Leoluca Orlando perché , dall’ 85 al 91, ne è stato amico ,consulente artistico e collaboratore “sei anni di personale e vicinissima collaborazione”, ma, conoscendolo da vicino, ne ha preso lentamente ma inesorabilmente le distanze
In questi giorni ha scritto un articolo interessante
:“Il nuovo sindaco di Palermo avrà dinanzi un compito gravosissimo: iniziare una nuova storia della città, una storia di crescita reale, vera, concreta. Insomma, una nuova cultura, basata sulla maturazione dei valori che fanno di un’aggregazione umana una vera e funzionante collettività.”
Da queste parole appare chiaro il giudizio negativo su chi ha “amministrato” la città in questi anni e soprattutto sul sindaco Orlando :
“Il vecchio sindaco ha preso sul serio non i bisogni dei palermitani, ma le loro debolezze: la superbia da “nazionalismo” comunale, l’espropriazione dei meriti altrui mistificandoli come propri, il padrinato delle finte superiorità delle classi istruite o un tempo aristocratiche e quindi vogliose di potere esibire, protette dallo stare dalla “parte giusta”, le loro vanità classiste; un padrinato gestito con il criterio medievale dell’appartenenza e con il cinismo del prestigiatore che fa apparire giganti i nani.”
Parole pesanti come macigni.
Poi fa una lucida e spietata analisi sulla personalità di Orlando, non chiamandolo mai per nome
“E’ accaduto che il vecchio sindaco abbia dedicato 37 anni a costruire il racconto di sé, accreditandosi di tutto ciò che ne ha creato la storicizzazione, riuscendo finanche a vaporizzare la meschinità della sua ostilità nei confronti di chi, come Giovanni Falcone, operava fattualmente contro la mafia. Si è dedicato, infatti, a costruire la propria fantastica storia personale indossando da maestro i panni sia di lotta che di governo, trovandosi quindi sempre dalla parte apparente della ragione… E Palermo è divenuta più una città raccontata che una città che veramente racconta grazie a chi avrebbe dovuto guidarla. Non è per caso che è sempre stata nel fondo delle classifiche annuali sulla qualità della vita. Qualità che viene commisurata soprattutto a quella dei servizi, che sarebbero la misura della efficienza di chi la amministra.
Poi ha continua a parlare di Palermo che nonostante tutto è “una città che seduce e ammalia”.
“Nonostante il vecchio sindaco e i suoi numerosi cortigiani, Palermo è una città che seduce, ammalia, entra nelle vene per sempre. Falcone, Borsellino, San Pino Puglisi, come altri costruttori di civiltà, morti per il bene comune, sono esistiti veramente ed è a loro che dobbiamo la parte migliore dell’antropologia palermitana contemporanea. Ed è di essi che continueremo a raccontare.”
Poi ritorna a parlare del “ vecchio sindaco con una confessione “dolorosa e sconcertata” :
” Non credo che il vecchio sindaco inserirà questa pagina nel faldone che cura sin dai primi tempi della sua vicenda di amministratore e che si intitola “documenti per la storia”, ma so che quando dopo sei anni di personale e vicinissima collaborazione, ne compresi la verità identitaria, gli scrissi una lettera di doloroso e sconcertato congedo……“Non lasciare che ti si conosca troppo”. E allora come ora non gli dissi che cosa avrebbe meritato”
Alla fine questo raffinato intellettuale che ha saputo ammettere i suoi errori e rivedere i suoi sbagli manda al nuovo sindaco un consigli
“ A chi sarà il nuovo sindaco, invece, posso soltanto ricordare di mettere a frutto ciò che la vicenda della nostra città ha insegnato: Palermo deve essere voluta bene più che a se stesso e quindi servita seriamente. I nani, i ruffiani, i fingitori di professione, non servono più.
CRONACA DI UNO “SFASCIO” ANNUNZIATO
Ciò che è accaduto a Palermo , durante l’ insediamento dei seggi, è la dimostrazione dello sfascio delle istituzioni cittadine, non solo comunali..
In questo sfascio sono coinvolti tutti, ministero degli interni, prefettura , Comune e anche cittadini, ognuno con la sua parte di responsabilità .
L’ assenza di ben 170 presidenti su 600 non può essere spiegata semplicemente con la storia della finale di calcio.
Il caos ai seggi a Palermo è stato determinato da più fatti concomitanti ma non collegati.
Il primo è l’attacco hacker che aveva paralizzato la piattaforma elettorale del comune.
Purtroppo i nostri dati personali , scaduto l’ultimatum, sono finiti sul dark web alla mercede di vari truffatori e delinquenti .
Sembra inoltre che il down del sito avrebbe impedito ai presidenti di inviare le rinunce in tempo.
Il secondo fatto è proprio lo spareggio.
Con la partita decisiva per la promozione del Palermo era assolutamente prevedibile cosa sarebbe accaduto, ma la Prefettura non solo non ha istituito un piano alternativo ma neppure ci ha pensato “
Ma ci sarebbe anche un altro motivo , più “veniale”.
Per più di 40 ore di lavoro in 4 giorni , di notevole responsabilità , e in condizioni quasi invivibili ( spesso nei seggi la temperatura super abbondantemente i 30 gradi ) un presidente prende 288 euro mentre gli scrutatori solo 208 euro.
Ma c’è anche il problema del materiale elettorale.
Un presidente di seggio, che, ha svolto fino in fondo il proprio dovere, a un giornalista ha raccontato la sua odissea.
“Sabato , all’ insediamento del seggio , il materiale elettorale non c’ era ancora.
Abbiamo ricevuto le schede alle 18 e siamo stati costretti a un vero e proprio tour de force – spiega -. In alcune sezioni mancava il materiale, mentre ci siamo accorti anche di errori macroscopici sui verbali”.
Nei documenti inviati dalla prefettura mancava infatti lo spazio per quattro liste di circoscrizione: “Hanno consegnato dei verbali con 18 spazi, ma le liste sono 22 – racconta il presidente , che ha una esperienza trentennale come presidente di seggio -. Abbiamo risolto da noi, con delle fotocopie”.
Alla fine conclude sconsolato
“Le istituzioni e il Comune erano totalmente assenti”.
Appare evidente che se si mettono insieme l’ inettitudine della burocrazia comunale con le gravi deficienze della prefettura , non ci dobbiamo poi meravigliare abbiamo fatto una figura di……..
I PALERMITANI HANNO BOCCIATO GIUSTO CATANIA.
Giusto Catania è comparso in televisione , non sorridente, e si è chiesto perché gli elettori non lo hanno eletto.
Per capire perché Giusto Catania e la sua lista sia stata sonoramente bocciata dagli elettori basta leggere l’ intervista che ha rilasciato durante la campagna elettorale.
“Il tram in via Libertà è un processo irreversibile: si tratta di un progetto non invasivo, senza barriere, compatibile con l’ambiente e a rumore zero”
E fino qui l’ assessore esprime il suo pensiero, più o meno condivisibili.
Poi purtroppo “ sbrocca”:
“Se c’è qualcuno che pensa che si possano mettere in discussione opere e progetti riguardanti il tram, sappia che ci sarà la …..rivolta dei palermitani ( sob!!!!).
Poi giustamente difende le pedonalizzazioni “Le pedonalizzazioni sono state la più grande rivoluzione per la città: da un punto di vista urbanistico, culturale, economico e sociale” ma poi ritorna di nuovo a “straparlare”:
“A proposito di via Maqueda, quello degli ambulanti è un falso problema. Non è vero che sono troppi, semmai sono aumentati i pedoni e con le norme introdotte per attenuare gli effetti del Covid è aumentata l’estensione delle concessioni esterne sul suolo pubblico”
Giusto Catania ammette che ormai è difficile camminare in via Maqueda ma la colpa non è degli ambulanti, spesso abusivi, o dei vari “ ristoratori”, che occupano con i loro tavoli gran parte della strada, ma …..dei pedoni( sob!!!!!) che sono troppi.
Poi l’ assessore all’ immobilità ha affrontato il problema della desertificazione di via Roma : “ La desertificazione commerciale di via Roma affonda le radici nell’apertura indiscriminata dei centri commerciali che, ricorda Catania, è avvenuta durante l’amministrazione Cammarata e con i governi regionali di Cuffaro e Lombardo, cioè i sostenitori di Lagalla”.
Affermazione solo parzialmente veritiera .
Poi l’ assessore Catania dà il meglio di se sostenendo ..l’ insostenibile:
“Il limite dei 200 metri quadri per la superficie dei negozi in via Roma è competenza del Consiglio: Il centrodestra, che aveva i numeri, avrebbe potuto modificarlo. Così non è stato. Il rilancio del commercio in via Roma ci sarà con le nuove linee di tram”.
Ma chi ha governato la città in questi 10 anno ?
Forse il nostro assessore, tra una risata e un’altra , avrebbe potuto informarsi .
Per la quasi totalita dei palermitani più grande soddisfazione è stata la sua bocciatura
Si credeva Dio, il Re, il più sapiente, il top del top.. ed invece è stato giudicato il più cosænutile, solo il più cosænutile, nè un cm più né un cm in meno
Il sindaco della quinta città d’Italia dovrà saper fare anche altro.
Un’eredità grande e da capitalizzare è l’immagine internazionale della città, nella quale il precedente sindaco era indubbiamente capace.
Purtroppo, cominciamo male: un giornale importante titola già in maniera negativa https://www.sueddeutsche.de/politik/palermo-leoluca-orlando-roberto-lagalla-cosa-nostra-mafia-1.5602371?reduced=true
Mi auguro che si faccia tanto per non ricadere nell’indifferenza o negli stereotipi.
Ai palermosauri: immagine significa ritorno economico in termini di appetibilità turistica, congressuale, imprenditoriale. Serve anche questo!
La vera immagine è la munnizza non raccolta, gli aerei persi per le code in viale regione siciliana, bancarelle abusive con prodotti illegali, nessun progetto di arredo, una cosa fatta in centro e pure male..
spero che il dottor Lagalla si prenda cura di questa città, atrocemente abbandonata
Meno male che i palermitani hanno capito che era ora di cambiare
un DATO E’ TRATTO..BOCCIATO GIUSTO CATANIA E le sue politiche Ztl Tram Palermo Multietnica bocciata, il suo blocco alle licenze oltre i 200mq ,il blocco a gli ex aree industriali.
Spero che Lagalla capisca e faccia tutto il contrario di Giusto Catania e sinistra comune, abolire subito la Ztl a via Roma , stop alle nuove linee tram , superamento dei 200mq per nuove licenze,mettere a bando le ex aree industriali , che finalmente si parli di una Tangenziale Pedemontana e Centro Direzionale a Palermo, dare in affido per 10 anni il Foro Italico all’Autorità’ Portuale e cosi gestito da Pasqualino Monti,un nuovo cimitero, abbattimento del Mercato Ittico liberando la visuale del mare alla Cala e creando di conseguenza meno traffico installare le basole a via Maqueda le famose basole di Orlando e Giusto Catania mai installate…Ecco Lagalla faccia il sindaco dei palermitani, non dei rom e immigrati musulmani come Orlando e Giusto Catania
ALCUNI CANDIDATI NON SI SONO VOTATI NEANCHE LORO
In queste elezioni amministrative, le peggiori della storia di Palermo, ci sono stati ……..più candidati che elettori.
A dimostrazione di ciò , abbiamo alcuni casi grotteschi di candidati che non hanno riportato nemmeno un voto.
In parole povere , ben 6 candidati ,non solo non li hanno votati i parenti più stretti ma, non si sono votati nemmeno loro.
Ma perché si sono candidati?
Mistero!!!
Molti hanno ricevuto il voto solo dei familiari mentre qualcuno/a si è invece votato da solo/a.
Certo sapere che il tuo compagno/a , i tuoi genitori o i tuoi figli, nonostante le rassicurazioni, non ti hanno votato non è bello.
Speriamo che ciò non sia causa di separazioni o divorzi .
Ma valeva la pena candidarsi ?
In un caso , nonostante la candidata sia deceduta prima del voto, decine di amici e parenti l’ hanno votata, dimostrando con questo voto la loro stima e affetto.
In altri casi invece ci sarebbe molto da riflettere e cioè i voti ai cosi detti “impresentabili” e ai due arrestati per voto di scambio.
O i loro elettori non si informano o……..
P.S. Siamo sicuri che coloro che hanno preso una caterva di voti , sono i candidati più preparati e più disinteressati ?
Certe volte sono solo dei prestanome di personaggi davvero …” impresentabili”.
Purtroppo, le bugie hanno le gambe corte…ed alle volte non le hanno neppure tanto si spengono presto 😉
Un giornalaccio comunista (Repubblica…non lo legge nessuno ;-)) titola oggi che Lagalla è contrario al tram in via Libertà. Fin qua, nessuna novità.
Peccato che precisa “fonti del Ministero” che informano (direi, confermano!) che “Il finanziamento dello Stato è destinato al pacchetto delle linee del tram A, B, C. Se il progetto dovesse cambiare, verrebbero meno anche le risorse”.
Quindi il nostro caro Ferrandelli (che, ringraziando il Signore, non è sindaco) è stato smentito neanche una settimana dopo il voto.
Lagalla non aveva mai parlato così nettamente su via Libertà, ma si era dichiarato interessato alle altre linee.
Benissimo: si ricomincia daccapo!
Speriamo solo che il suddetto giornalaccio comunista stia facendo disinformazione (come è sua abitudine :-))
@ vicchio65 concordo con la tua analisi.
Innanzitutto, comunque sarebbe andata “l’era Orlando” è finita, punto.
Orlando, che ha amministrato la città per 5 mandati (quindi 25 anni in tutto e non 40 come alcuni ripetono!) è stato il Sindaco che ha cambiato questa città, svegliandola dal torpore: ricordiamo l’apertura del terzo teatro lirico più grande d’Europa (leggasi il Teatro Massimo), dei Cantieri culturali alla Zisa, l’aver reso fruibile il Foro Italico, un tempo occupato da roulotte e giostrine, l’aver pulito e aperto lo Spasimo sede del Brass group, avere cominciato il recupero del centro storico che ancora riportava, ieri più di oggi, i segni dei bombardamenti della seconda guerra mondiale (!) ed era di fatto impraticabile; ha incoraggiato i commercianti a denunciare il pizzo, ha recuperato l’AMIA lasciandola in attivo (ricordo finalmente alcune estati senza i cassonetti lasciati a fetere con l’immondizia non solo dentro, ma tutt’intorno a fermentare sotto il sole), gli appalti comunali finalmente non venivano concessi ad aziende in odor di mafia, ha approvato il primo piano regolatore in città quando nel resto d’Italia usavano questo strumento da 20 anni almeno (la sua mancata adozione era funzionale alle amministrazioni precedenti per fare cementificare la conca d’oro!), ha metanizzato la città e fatto arrivare l’acqua corrente (ricordate i silos dell’acqua potabile?), la creazione del passante ferroviario (quindi in collaborazione con le Ferrovie dello Stato) che ci ha fatto credere di avere una metropolitana (cosa che oggi chiediamo a gran voce!). Sul piano internazionale ha fatto in modo che di Palermo non si parlasse soltanto per gli attentati di mafia, ma aprendo la città al dibattito contro la pena di morte (in uso negli USA) e sul diritto dei migranti a cercare la libertà (anche questo scritto sulla Costituzione americana).
Sì, perché la Primavera di Palermo, quel movimento, quando di movimenti ancora non si parlava, che aveva coinvolto una città intera, aveva prodotto tante cose belle, nuove, di cui neanche noi palermitani osavamo pensare di esser degni. Non mancarono già allora le ombre, come il famoso attacco al Giudice Falcone…
Poi c’è stata l’alternanza, sale della Democrazia, e abbiamo avuto l’amministrazione Cammarata, che per molti versi ci ha fatto tornare indietro.
Quando si è candidato nuovamente, i risultati della Primavera ci avevano talmente galvanizzato che nella “seconda parte” della sua carriera di amministratore della città ci aspettavamo altrettanto e, ammettiamolo, siamo rimasti delusi: forse non è stato più capace di spiegarsi e spiegarci o forse non lo abbiamo capito noi. E tanto più grandi erano le aspettative, tanto più profonda è stata la delusione.
Sì, ottima la pedonalizzazione del centro storico in continuità con il processo iniziato di vivibilità, ma non è stato sufficientemente regolamentato il passaggio dalle auto ai pedoni; l’AMIA nell’interregno Cammarata è fallita, ed è stato necessario sostituirla con la RAP, ma di fatto la gestione dei rifiuti, affare lucroso per la mafia, non è stata affatto brillante; le strade, la cui asfaltatura era concessa alla stessa RAP, sono in uno stato pietoso e così anche i marciapiedi; il mancato pagamento della TARI (l’imposta più evasa in città) che non conferisce i fondi necessari alla società di gestione dei rifiuti (ammettiamo però anche che la Regione, amministrata da una Giunta di colore diverso, ha sempre messo i bastoni tra le ruote); l’AMAT aveva preso una pessima deriva, si cominciò con i licenziamenti dei dipendenti infedeli che facevano il pieno al proprio mezzo, ma non è comunque un servizio soddisfacente; per quanto il codice della strada preveda che in ogni zona dove sono i posteggi a pagamento debbano esserci adeguate strisce bianche, non ricordo di avere visto la ricoloritura degli stalli; ottimo il car sharing, ma occorrono maggiori controlli, e poi lo scandalo bare al cimitero dei Rotoli con gli operai che non fanno il loro lavoro, la costa est non recuperata ma direi tutto il litorale abbandonato (sotto la terra del parco Libero Grassi ci sono rifiuti speciali, non smaltiti correttamente, come anche nel parco Cassarà), i cantieri per il passante che non riescono a chiudersi (ha riaperto piazza Politeama sì, ma via Amari è ancora interrotta), bene le piste ciclabili, ma occorre progettarle con maggiore serietà magari pensando a dei percorsi invece di tronconi monchi che terminano nel nulla, e ancora il bilancio in rosso, il depuratore che non depura, lo stato pietoso dei ponti sul fiume Oreto…
Questo altalenarsi tra luci e ombre non può però giustificare il pessimo esercizio della Democrazia fatto dalla Città: sponsor politici quanto meno moralmente discutibili; candidati consiglieri per nulla candidi, ma anzi in cerca di voti dai boss, che, per quanto incarcerati, hanno comunque ricevuto voti (!); 4 incandidabili su 18 in tutta Italia, campagna elettorale evanescente (io non ho ancor capito i programmi); l’attacco hacker ai server del Comune; i presidenti di sezione che danno forfait poche ore prima dell’apertura dei seggi comportando la chiusura degli stessi e la negazione del diritto di voto per i propri concittadini; cittadini, che dimentichi di questa incresciosa situazione, chiudono la giornata soddisfatti solo perché la squadra di calcio è salita in serie B…
Non si può giustificare tutto con la delusione, perché se delusione c’è stata (e c’è stata, eccome!) lo si deve alle aspettative nutrite dai fatti e se aspettative concrete le abbiamo avute nel passato è perché abbiamo avuto una amministrazione comunale che ci ha convinto, che ha fatto! Allora mi auguro che nonostante tutto, questa Città possa avere un altro periodo di luce.
Concordo in toto con Irexia.
Se esercitiamo un minimo sforzo di memoria, possiamo affermare che il periodo appena concluso non è stato esattamente il più buio di questa città.
Al sindaco uscente, di cui sono stato sfegatato fan durante i primi due mandati, di cui ho avuto la possibilità di saggiare le doti umane e criticare quelle politiche, riconosco di aver saputo traghettare Palermo e buona parte di Palermitani da una condizione di “assoggettamento mentale perpetuo” alla semi-consapevolezza che non ci vogliono i miracoli per cambiare le cose. Gli contesto fermamente di essersi dapprima arroccato inamovibilmente su posizioni che non sempre hanno trovato positivo riscontro nei concittadini e poi, soprattutto nel corso dell’ultimo mandato, di essersi assopito, forse stanco o forse demotivato ma comunque colpevole, fino a perdere quel luccichio che lo aveva contraddistinto nei primi anni.
Al nuovo sindaco gli auguri di buon lavoro. A Palermo gli auguri di una buona amministrazione.
Una buona amministrazione è quella che sa riconoscere il buono fatto fino ad allora dai predecessori, raccogliendone il testimone portando a compimento i piani rimasti incompiuti e valorizzando e perfezionando quelli già in essere. Dopo e solo dopo aver fatto ciò, che è il minimo indispensabile affinché una amministrazione possa essere definita buona, potrà mettere in campo le proprie iniziative che apporteranno quel “qualcosa in più” che farà della buona amministrazione una ottima amministrazione.
L EREDITA’ DI ORLANDO
Non riusciamo a comprendere i tanti aspiranti assessori che litigano furiosamente per un incarico che nessuna persona sana di mente accetterebbe.
Il nuovo sindaco e la nuova giunta dovranno affrontare un enorme elenco di problemi che si allunga ogni giorno a vista d’ occhio
Il “visionario” sindaco Orlando , a causa della sua incapacità e immobilità, ha lasciato un eredità ben più pesante di quanto non si potesse immaginare fino a qualche anno fa.
Criticità aggravate dalla pandemia, certo, ma nate ben prima, mai veramente affrontate e che quindi tornano , come un macigno, a pesare sul capo dei cittadini.
Cominciamo con il più grave dei problemi, ossia quello legato al bilancio. Il comune di Palermo è al dissesto.
Il piano di riequilibrio, preparato dal vecchio sindaco, è naufragato miseramente e il secco “no” di Sala delle Lapidi all’aumento delle tasse ha fatto il resto.
La situazione è drammatica : non è stato ancora approvato il bilancio consolidato 2020, mancano all’appello il previsionale e il consuntivo 2021 così come il piano triennale delle opere pubbliche.
Un vero disastro.
Ma purtroppo il problema del bilancio non è l’ unico problema : quello sicuramente più eclatante e doloroso è quello dei Rotoli. Da anni i posti non sono più sufficienti e il numero di bare ferme in deposito è ormai oltre quota mille: una situazione tragica e che quasi non fa più notizia, ma che pesa come una spada di Damocle sulla testa della nuova amministrazione.
E’ vero che da Roma sono arrivati 2 milioni di euro e il via libera a una rimodulazione del progetto del nuovo cimitero a Ciaculli, ma il progetto è stato frettolosamente abbozzato e i tempi della burocrazia a Palermo sono vergognosamente lunghi.
In parole povere il prossimo sindaco dovrà realizzare il nuovo cimitero, costruire il secondo forno crematorio, riparare il vecchio, assumere personale capace e preparato , completare l’informatizzazione delle pratiche e la mappatura virtuale del camposanto: il tutto in tempi brevissimi.
Poi abbiamo l’ annoso problemi dei rifiuti : la differenziata a Palermo resta sotto il 20% e la discarica di Bellolampo è stracolma : la settima vasca, di competenza regionale, non è ancora pronta e non si sa quando lo sarà.
Portare i rifiuti altrove costa parecchio e a pagare dovrebbero essere i palermitani, già gravati da una Tari mostruosa anche a causa dell’incredibile tasso di evasione che il Comune non riesce efficacemente a contrastare.
Poi abbiamo il cronico problema delle partecipate : la Rap è un carrozzone inefficiente, così come Amat che soffre la carenza di autisti e ha in ballo un contenzioso da decine di milioni col Comune.
Non va meglio il fronte del personale del Comune :dequalificato ,demotivato e ridotto all’osso per non parlare del falcidiato comparto dirigenti che aspetta la conclusione di un concorso che si trascina da anni.
C’è poi il tema degli appalti : qui Orlando ha dato il peggio di sé .
Il rifacimento delle strade è stato tolto alla Rap nel 2020, ma non è ancora stato affidato ad alcun privato e la città assomiglia ormai a un colabrodo con conseguenti incidenti, cause e debiti fuori bilancio.
I lavori sul ponte Corleone non si sa quando dovrebbero iniziare mentre sul ponte Oreto non si muove nulla.
Poi c’è il capitolo opaco del tram , un progetto per anni al centro delle polemiche e sul cui futuro aleggiano nube scure.
Poi c’è la questione della Ztl, delle pedonalizzazioni, delle piste ciclabili e in generale sulla mobilità che ha caratterizzato, nel bene ma soprattutto nel male, questi ultimi dieci anni di Leoluca Orlando.
Come si vede tanti problemi , grandi come montagne, che il peggior sindaco che Palermo ha avuto, dal dopo guerra sta lasciando al suo sfortunato erede.
E meno male che LUI il sindaco lo sapeva fare.
@ Belfagor
E’ giusto riconoscere e puntualizzare la situazione dalla quale la nuova amministrazione deve partire.
E’ giusto richiamarsi all’eredità, positiva o passiva che sia, lasciata dal precedente sindaco.
Il tuo discorso è concettualmente corretto e onesto. Ma è doveroso anche contestualizzare. Bisogna anche valutare chi ha ereditato che cosa (e da chi). Tante volte ho letto i commenti di diversi concittadini che ambiscono al raggiungimento degli standard “europei”. Anche a me è capitato di andare un po’ in giro, spesso fuori Europa. Ho visitato il primo, il secondo, il terzo e il quarto mondo. Ho dedotto che non esistono posti migliori di altri. Sono le persone che li abitano a fare la differenza. Ma in che modo? Gettando la cartaccia nel cestino anziché per terra? Non esattamente (o almeno non esclusivamente). Fanno la differenza perché sono cresciuti laddove amministrazioni locali attente e lungimiranti (e magari politici nazionali intelligenti) hanno saputo investire nella cultura del bello, del socialmente utile e della condivisione. Investimenti a lungo termine, sia chiaro. Ma se portati avanti con tenacia e costanza anch’essi poi danno i propri frutti. E’ questa l’eredità pratica e morale che una amministrazione dovrebbe lasciare. Orlando era partito bene, poi si è perso. Ma a guardare bene, anche lui, che eredità aveva ricevuto a suo tempo? Una città imbruttita dal sacco e imbrutita dai morti ammazzati. Una macchina comunale fortemente permeata da poteri privati e loschi.
I bilanci li fa la storia, non quella dei libri ma quella della coscienza umana. A noi non resta che cercare di guardare le cose un po’ più dall’alto per provare a capire in che contesto si stanno realizzando gli eventi.
x Irexia sei viomitevole, sei la classica serva di sinistra….
La dignità ne hai? Difendere un farabutto che ha lasciato oggi nel giugno 2022………. 1200 salme da seppellire, un farabutto che che ha falsato i bilanci con ammanco di milioni di euro portato al dissesto, un farabutto che ha riempito Palermo della feccia umana da tutto il mondo vedesi Ballaro’ con mafie nigeriane nord africane un farabutto che ha ci ha fatto vivere tra munnizza topi blatte, un farabutto che ci ha fatto vivere come una latrina a cielo aperto a piazzetta della Pace Borgo Vecchio, un farabutto che ha peggio di una sanguisuga con ztl parcheggi a pagamento a succhiate il sangue al popolo, un farabutto che ha distrutto via roma, ma va fancu…tu e lui. Che Dio vi maledica voi e voi figli e nipoti per il male che avete fatto a Palermo
non vedo proposte, solo uno sfogo isterico di uno smemorato. Lei che sacrifici fa ogni giorno per il bene della città? sono proprio curioso.
la democrazia bisogna meritarsela caro Pinu u Seriu
@maicol lascia perdere, è un povero scemo con argomentazioni inesistenti 🙂
L ‘ arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, concludendo l’omelia del Pontificale celebrato oggi nella Basilica di San Domenico in occasione del Corpus Domini, ha affermato :
“Questa nostra città che unisce il sangue dei martiri della giustizia e della fede, che vuole e deve tornare ad essere spazio comune di legalità, di solidarietà e di convivenza pacifica; giardino e non mondezzaio; di questa città che vuole riconoscere e onorare ogni corpo, a maggior ragione quando viene deposto nei suoi cimiteri in attesa della beatitudine della vita e della convivialità eterna”.
Parole ,pesanti come macigni, rivolte agli “ amministratori” vecchi e nuovi.
Palermo “ deve tornare ad essere spazio comune di legalità, di solidarietà e di convivenza pacifica “ ma soprattutto “ giardino e non mondezzaio”.
Queste parole devono ispirare i nuovi amministratori comunali , che ancora non si sono insediati , e sono una pesante censura a chi ha “amministrato” la città in questi anni.
Nutro una certa diffidenza nel clero, soprattutto quando vuole pontificare su questioni poco celesti e molto, ma molto terrene.
Ma tralasciando il fatto che nel periodo riportato identifico il soggetto, ma non il verbo ne tantomeno l’oggetto (tipico del linguaggio degli uomini di chiesa), credo che il discorso possa essere interpretato con duplice valenza. Da un lato, come dice Belfagor, quale censura all’operato della vecchia amministrazione e dall’altro quale elogio della stessa. A rileggere “Palermo spazio comune di legalità, di solidarietà e di convivenza pacifica” è la sommatoria delle visioni dell’ultimissima amministrazione. I “corpi che la città vorrebbe onorare” potrebbero essere quelli dei migranti morti in mare e quello “deposto nei suoi cimiteri in attesa di beatitudine” potrebbe essere quello di Joseph O’Dell giustiziato negli USA e sepolto a Santa Maria di Gesù. Di fatto un concetto concreto non è stato espresso. Almeno non nella frase così come è stata trascritta. Non voglio fare il comunista mangiapreti. Ma forse dovremmo provare ad affrancarci dal giudizio di chi per missione o per vocazione dovrebbe occuparsi d’altro e invece, come la stessa storia millenaria della chiesa conferma, continua ad occuparsi delle cose umane. Ecco, credo che (ma è appunto solo un mio credo che voglio condividere qui) il progresso civile passi anche da una sana, consapevole e laica analisi dei fatti, delle circostanze e dell’operato di un’amministrazione chiamata a svolgere un ruolo istituzionale che si ripercuote direttamente sulla qualità della vita del cittadino. Intercessioni e anatemi appartengono ad un’altra epoca.
x davide povero scemo e’ tuo padre che ha concepito un servo come te….
via da Palermo …a casa parassiti e nullafacenti pro immigrati pro islam
sinistra comune non ESISTE più’ giusto catania non esiste più’ orlando non esiste più’ che bello la LIBERTÀ’ DAI COMUNISTI.
Leoluca Orlando a Lagalla : La nuova Amministrazione – il sindaco uscente – dovrà confrontarsi con la visione di una città dei diritti, aperta ed accogliente, una città mediterranea e turistica la cui immagine internazionale è profondamente cambiata: da capitale della mafia a capitale dei diritti. Un percorso questo – purtroppo e certamente – non irreversibile e sul quale occorre vigilare”
Ma chi cavolo e’ Orlando il padrone di Palermo?
Da ordini a Lagalla cosa deve fare ?
Diritti di accoglienza ?
Ma vattene a casa tua e non rompere più Orlando tu e Giusto Catania proprio accoglienza a tutti gli immigrati del mondo ztl multiculturalita’ tram , vi ha sconfitto vi ha mandato a casa…
E adesso tu Orlando ti permetti di dire a Lagalla che deve continuare queste schifezze delle cittadinanze a immigrati regalate agli scafisti che portano a Palermo clandestini?
Io conoscendo un po’ Lagalla credo che non si fara’ imporre nulla da Orlando, pure perche’ Lagalla e’ stato votato con voti del centro Destra da Fdi alla Lega a Forza Italia,e deve ascoltare la sua gente il suo popolo non le schifezze di Orlando e Giusto Catania
Ma i diritti di tutti ? tranne che dei palermitani vero Orlando ? Parlaci dei diritti dei 1200 morti da seppellire…
Ma vattene fa..a casa tua Orlando vuoi comandare e decidere anche quanto non fai il sindaco?
Se fossi a Lagalla farei tutto il contrario di quello che hai fatto tu e sarebbe alle prossime elezioni votato con l’80 %
Spero che davvero Lagalla abbia gli attributi di non farsi imporre le cose da ORLANDO E LE SINISTRE..
Caro Lagalla ascolta i tuoi votanti Fdi Forza Italia Lega e via dicendo
Noi di centro destra, ci siamo rotti le scatole di immigrati di tram di ztl.
dei no a Decathlon di no a Ikea di no a Multisala di no alla navigazione del porticciolo di Sant’erasmo tutti danni fatti da questo essere prepotente nauseando che e’ Orlando.
LIBERIAMOCI DAI DICTAT DI ORLANDO
PALERMO E’ DEI PALERMITANI
PALERMO NON E’ DI ORLANDO E DELLE SINISTRE
PALERMO E’ DEI PALERMITANI E ITALIANI
PALERMO NON E’ DEGLI IMMIGRATI
PALERMO E’ DEI CATTOLICI
PALERMO NON E’ DEGLI ISLAMICI
PALERMO E’ SANTA ROSALIA IL CROCIFISSO IL PRESEPE
PALERMO NON E’ ISLAM
On Carolina Varchi si faccia portavoce del popolo di destra stop Ztl a via Roma No Tram No cittadinanze regalate e scafisti e immigrati, no a residenze fittizie a rom e immigrati,no al baraccone che e’ diventato il Festino di Santa Rosalia.
Vogliamo un Festino di Santa Rosalia alla palermitani con i palermitani che tirano il carro, vogliamo un nuovo cimitero, una citta’ pulite, disinfettata, con una rete idrica da rifare che ha perdite inammissibile, rete fognaria da pulire per evitare allagamenti, marciapiedi da rifare…
Questi sono diritti di minima civilta’, non si puo’ di diritti per gli immigrati quanto non abbiamo nemmeno il diritto di seppellire 1200 palermitani.
saluti
dai che noia ragazzi, tirate fuori qualche altra storiella oltre quella di immingraati koomuniistiii ecc ecc ormai non offendete piu nessuno, siete noiosi, anzi, state diventando patetici. Non vi rendete conto che nessuno vi caca di striscio? Eppure non è cosi difficile da capire a mio avviso
Forse sarà un caso ma su otto circoscrizioni palermitane il centrodestra ne ha conquistato ben sette. L’ unica dove il centro sinistra ha vinto è stata la circoscrizione Libertà-Politeama.
Perché il centro sinistra perde nelle borgate popolare e vince nei così detti “quartieri bene”?
Perché la borghesia impoverita e la classe operaia, o ciò che resta, vota a dx mentre i radical chic , si schierano con la sinistra?
Perché la sede elettorale di Lagalla era in un albergo, non certo a 5 stelle, di via Messina Marina, mentre Miceli dirigeva la sua campagna elettorale dal “salotto buono ” della città e cioè nell’ isola pedonale di via principe di Belmonte?
Da una parte i residenti delle zone ZTL e dall’ altra parte quelli che vengono chiamati , con disprezzo, “ panormosauri”.
Questa divaricazione , durante la sindacatura di Orlando, si è accentuata ed è diventata un muro d’ incomprensione.
Un sindaco non può rappresentare solo una parte della città .
Oggi il nuovo sindaco deve ricostruire il tessuto sociale della città e riconquistare la fiducia e l’ autorevolezza di quei cittadini tenuti ai margini delle decisioni.
L’ ostilità verso il tram nasce dal fatto che molti cittadini, a torto, hanno visto nel tram il simbolo di questa amministrazione .
Ripeto, tale giudizio è sbagliato è ingiusto , ma basta vedere come è stato ridotto corso dei Mille o le strade del quartiere Brancaccio dal Tram, fortemente invasivo, per capire dove nasce questa ostilità irrazionale.
Se a ciò si aggiunge l’ abbandono di tali quartieri da parte del Comune e l’ arroganza del potere di fronte alle loro sacrosante proteste, non ci dobbiamo meravigliare del risultato di queste elezioni amministrative.
@ Belfagor Il suo ragionamento non fa una piega. Oggi però, specialmente a Palermo, è quasi anacronistico parlare di destra e sinistra. Bisognerebbe valutare le persone guardando al loro operato e non alle loro idee. Valutare. Non giudicare. La valutazione ha in se qualcosa di costruttivo e propositivo. Il giudizio è invece proprio di una certa sottocultura dedita alla demolizione epurativa di tutto quanto, bello o brutto, è stato fatto.
Un colpo al cerchio e uno alla botte ed il fantasma del museo va avanti all’infinito. 🙂
Fesserie a raffica, visto che Orlando, quando entrava nei quartieri popolari, divideva le acque, era venerato come un santo ed era chiamato “u papà”.
I palermosauri stanno nella Palermo “bene”come e forse più che nella Palermo popolare.
I residenti della ZTL sono pure quelli dell’Albergheria e del Capo, i più popolari tra i popolari.
E potremmo continuare all’infinito. Compreso sul fatto dell’hotel di Brancaccio, ma sono considerazioni personali non esattamente lusinghiere che mi piace tenere per me.
Divertiti, fantasma. E’ il tempo tuo, finora hai fatto malavita.E per il tram che (adesso) tanto ti piace, ora è compito tuo convincere LAGALLA® e soprattutto i suoi accoliti, che magari sposteranno pure i palazzoni di Brancaccio per consentire una più semplice coabitazione tra tram, auto e bancarelle abusive. 🙂
Un pozzo senza fondo di ilarità cagionata.
Si dovrebbe valutare, non (pre)giudicare, infatti. Sono fiducioso ed ottimista per natura.
Capisco che al TG regionale sono a lutto..ma certo non dare per niente la notizia dell insediamento del sindaco nella edizione serale e darle in venti secondi con delle immagini sgranate appositamente a pranzo, mi pare davvero troppo.
Certo occorre notare che sia nella edizione a pranzo che nella edizione a cena sono stati dedicati 10 minuti ai migranti..
La sinistra non ha capito che continuando così, perderà pure le regionali, già nei sondaggi siamo messi bene..
“Da oggi al governo della città ci sono personaggi meno limpidi, culture politiche più retrograde, esperienze discutibili, storie personali ambigue.”
Questo giudizio ,poco sereno , è del “redivivo” ex assessore all’ immobilità, che dopo un lungo silenzio ha ripreso a scrivere sulla sua pagina Facebook .
Già da queste parole si intuisce che la pesante sconfitta non è stata ancora metabolizzata.
Ma il meglio di sé lo dà subito dopo:
“ Certamente potevamo fare di più e meglio ma due cose sono sicure: abbiamo curato il bene comune con onestà e presto Palermo ci rimpiangerà”.
Certamente i cittadini di Palermo sono preoccupati su chi li amministrerà nei prossimi anni ma, nell’ ipotesi peggiore, crediamo poco probabile che rimpiangeranno Giusto Catania e la sua cerchia di “miracolati”.
Temiamo che nessuno sentirà la loro mancanza
A dimostrazione di questo ci sono i tanti commenti al suo post che sono decisamente negativi.
Chissà perché.
I SINDACI SI AUMENTANO LO STIPENDIO
Il grido di dolore che il presidente dell’ ANCI Sicilia , Leoluca Orlando, lanciò nel mese di gennaio , finalmente è stato raccolto dalla Regione
Con un comma inserito nella legge finanziaria regionale è stato concesso agli enti locali di adeguare le retribuzioni dei componenti delle giunte comunali e dei presidenti dei consigli comunali, così come disposto per le regioni a statuto ordinario dal Parlamento.
La nuova legge fissa nuovi parametri per il calcolo degli emolumenti.
A incidere sarà ancora il numero di residenti nel Comune amministrato, ma il riferimento da cui si partirà è il compenso spettante ai governatori delle Regioni .
In Sicilia il governatore guadagna ben …… 13.800 euro lordi al mese.
A poter ambire a questa cifra saranno i sindaci delle Città metropolitane, che in Sicilia sono Palermo, Catania e Messina.
Dovranno accontentarsi, si fa per dire, dell’80 per cento i sindaci degli altri capoluogo di provincia con più di 100mila abitanti. In questo caso l’indennità passerà da circa 5240 euro a oltre 11mila.
Nelle città con oltre 50mila abitanti si passerà dai circa 3700 attuali a più di 6mila, mentre lo scaglione subito dopo godrà di un aumento di 1800 euro lordi.
Naturalmente anche le indennità degli assessori e i gettoni di presenza dei consiglieri comunali aumenteranno proporzionalmente.
Si tratta, come si vede , di un bell’ aumento, ma chi pagherà tali aumenti ?
In tutta Italia tali aumenti saranno finanziati da un fondo statale ad hoc
Ma come al solito in Sicilia ci dobbiamo differenziare .
In Sicilia, infatti, i maggiori oneri derivanti da tali aumenti degli stipendi peseranno sulle casse comunali, in parole povere……. sui cittadini.
Il segretario dell’ ANCI Sicilia, Mario Alvano, invece di essere contento è molto critico :
“La norma introdotta introduce una gravissima discriminazione a danno degli amministratori locali dell’Isola . Ciò che in ambito nazionale è previsto con risorse statali da noi lo si rimette ai singoli Comuni, alla loro capacità economica. Esponendo così i sindaci al rischio di dover essere additati strumentalmente come coloro che si aumentano gli stipendi riducendo i servizi ”.
Per Alvano il rischio concreto è di creare le condizioni per rafforzare il senso di scollamento dei cittadini nei confronti delle istituzioni, e c’è già chi si chiede se per garantire nuovi privilegi dovrà rinunciare alla qualità dei servizi – già oggi spesso scadenti – o vedere innalzarsi i tributi locali.
C’ è da precisare che le indennità potranno aumentare a patto chiaramente di trovare risorse sufficienti nelle casse comunali, considerato l’elevato numero di enti locali che in Sicilia si trova in difficoltà finanziarie.
Perciò teoricamente dovrebbero essere pochi i comuni dove si attueranno tali aumenti .
Ma siamo sicuri che conoscendo il grande “altruismo” dei nostri “ amministratori” , pur di aumentarsi l’ indennità ……..toglieranno il pane agli affamati, l’ acqua agli assettati e il latte ai bambini.
P.S. Non lamentiamoci, li abbiamo scelti noi anche con il nostro astensionismo.
x Orazio va a caga…re..tu ollanno giustaccio e tutto il clan falliti a casa cose inutili
@ Belfagor
Grazie per la sua analisi che offre diversi spunti di approfondimento. Poniamo intanto attenzione al fatto che, su determinate questioni, ciò che nel resto d’Italia si fa attraverso l’attività parlamentare nazionale, in Sicilia viene demandato all’attività parlamentare regionale. E, si sa, Stato e Regione Siciliana non godono esattamente delle stesse risorse economiche (neanche proporzionalmente!). Ne deriva il fatto che l’aumento dei compensi degli amministratori deciso a Roma esce già con copertura economica adeguata, mentre lo stesso aumento deciso a Palermo (allineandosi all’indirizzo nazionale) deve essere coperto dalle stesse amministrazioni. Va detto, intanto che la percezione comune è quella per cui ciò che viene fuori dal parlamento nazionale è legge (per cui più o meno inconfutabile) mentre ciò che proviene dal nostro parlamento regionale non è nient’altro che l’ennesimo sopruso perpetrato dai potenti sulla pelle dei cittadini/sudditi.
Bhè, io direi che non è proprio così. Mettendo un attimo da parte la vecchia (e sacrosanta) questione dell’applicazione dello Statuto a senso unico, credo che in fin dei conti non sarebbe sbagliato correlare ogni possibile aumento del compenso dell’amministratore al gradimento dei concittadini. Non in modo così netto, ovvio, altrimenti vivremmo in continua propaganda (o, peggio, si intensificherebbero quegli scambi interpersonali che nulla hanno a che fare col bene comune). Non ricordo dove ho letto che su un altro pianeta c’è un’azienda i cui dipendenti decidono lo stipendio del direttore. E poi, un amministratore il cui compenso è stato aumentato “dall’alto” fa presto a giustificarsi. Uno che se lo è aumentato da solo è moralmente più esposto (alla sorveglianza cittadina).
Ecco, forse legare “direttamente” il compenso dell’amministratore pubblico al gradimento del cittadino non è proprio opportuno. Ma stabilire i parametri da considerare affinché un amministratore possa essere premiato potrebbe essere una strada praticabile e costituirebbe un buon presupposto all’efficienza di tanti comuni piccoli e grandi.
Un mia amica canadese ha letto questo articolo su BlogSicilia
https://www.blogsicilia.it/palermo/lagalla-toto-giunta-palazzo-delle-aquile-consiglieri-assessori/739945/ ed è rimasta un po’ perplessa. Lo ha riletto più volte temendo che la limitata padronanza della lingua avesse potuto trarla in inganno. Alla fine mi ha contattato e mi ha chiesto: “Ma da voi è normale che un candidato sindaco non presenti la sua squadra prima delle elezioni? Ma è normale che un assessore venga nominato in base alla casacca che indossa e non per le sue competenze? Ho cercato di spiegarle che in una classe politico/amministrativa sana, in tutto il mondo democratico Canada compreso, vige la regola che chi vince le elezioni va al governo. Ha dunque sbottato: “Ovvio! ma le competenze all’interno della coalizione devono esserci tutte, e ben individuate, prima del voto!” e ancora “Le poltrone le distribuisce il merito!”.
Non ho saputo più rispondere.
Ah beh… Resiliente, Miceli la squadra l’aveva fatta… ma si vede che al palermitani piacciono di più le faide a cui gli alleati di LAGALLA® ci stanno abituando sin dalla prima ora.
Ma può essere che piuttosto che la mafia abbia influito lo straordinario menefottismo verso i palermitani che è stato dimostrato negli ultimi otto anni?
Ma cari compagni vi pare che i palermitani sono tutti come le tre scimmiette? Che potevano sopportare tutto senza fare nulla?
Alla prima occasione un bello vaffanculo…
La faida? La mafia? Quelli che hanno votato per La Galla è sono vicini a certi ambienti, quattro anni fa non sono andati a votare? Otto anni fa non sono andati a votare? o Hanno votato per i cinque stelle??
Questa storia della mafia è un grosso boomerang, anche perché basta andare un po indietro con la storia e si comprende chi era amico di chi..
Meglio essere propositivi, analizzando i veri motivi della sconfitta, forse, essendo più obiettivi, le regionali si possono giocare, ma se si continua da chianciananni allora sarà altra pesante sconfitta
Resiliente di un sindaco eletto solo per fare dispetto ad un ex-sindaco, se questo è il metro di maturità democrazia del palermitano medio (al netto dei tasciazzi tipo quei due che infettno qui) allora andiamo bene.
Si godano la faida adesso,
E io non ho mai detto per chi ho votato, la risposta (ammesso che la dia mai) non è poi così scontata. Posso solo dire di non aver votato per LAGALLA®
Errata corrige.
Resiliente: parliamo di un sindaco eletto solo per fare dispetto ad un ex-sindaco. Se questo è il metro di maturità democrazia del palermitano medio (al netto dei tasciazzi tipo quei due che infettno qui) allora andiamo bene.
Si godano la faida adesso,
E io non ho mai detto per chi ho votato, la risposta (ammesso che la dia mai) non è poi così scontata. Posso solo dire di non aver votato per LAGALLA®
@ Orazio
Non so… non ne sono convinto… e se Orlando avesse potuto rincandidarsi per il sesto mandato?
Io invece voglio fare la mia dichiarazione d’intenti a posteriori, anche se non ho avuto diritto al voto non essendo più residente a Palermo da venti anni:
Avrei votato Rita Barbera, per le dimostrate capacità, oppure Ciro Lomonte per il sentimento indipendentista che mi anima (anche se non condivido troppo la visione de Il Popolo della Famiglia).
Lo so, sono (erano) due candidati antitetici, ma entrambi con i rispettivi argomenti (di programmi manco a parlarne!) hanno toccato alcune corde a me care.
MA IL SINDACO LAGALLA CHE FA’?
Non è passata nemmeno una settimana dal suo insediamento che molti cittadini si stanno chiedendo cosa sta facendo il nuovo sindaco per risolvere i tanti problemi lasciati dal vecchio.
Lagalla, da persona educata , si scusa :
“Tengo, prima di tutto, a scusarmi con i cittadini palermitani che in queste ore stanno subendo disservizi a causa dell’attacco hacker che ha colpito nei giorni scorsi il sistema informatico del Comune di Palermo. Sto seguendo passo dopo passo il ripristino dei sistemi, sul quale i tecnici sono impegnati alacremente per provvedere, quanto prima, alla risoluzione dei problemi. L’obiettivo è quello di azzerare il prima possibile i disservizi ai cittadini e dare la possibilità al personale dell’amministrazione comunale di poter lavorare a pieno regime”
Certamente le responsabilità non sono le sue : Lagalla ha ereditato una macchina burocratica fatiscente e scarsamente produttiva ma Palermo ha bisogno di scelte urgenti .
Ancora non ha scelto i nuovi assessori : c’è un violento scontro tra i partiti del centro destra per accaparrarsi le varie deleghe .
I nomi che si fanno non fanno sognare nessuno.
Non vorremmo che la vecchia giunta di “miracolati” venga sostituita da assessori più preoccupata ai propri interessi che dei problemi della città.
Abbiamo sempre sostenuto che gli assessori dovrebbero essere gente esperta, capace e moralmente ineccepibile, gente che si deve mettere al servizio della città e non viceversa .
Purtroppo i nomi che i partiti di centro dx propongono non ci sembra che rispondano a questi requisiti.
Lagalla vorrebbe inserire nella sua giunta alcuni tecnici di alto livello, professori universitari come per esempio il prof. Carta , ma se insieme a loro ci mettiamo politici “esperti in politiche clientelari”, non si và molto lontano.
Non vorremmo che il prof. Carta faccia la fine del vicesindaco e assessore al Bilancio della giunta Orlando , Ugo Marchetti, ex generale della Guardia di Finanza e magistrato della corte dei conti, scelto da Orlando per rimettere in sesto i disastrati conti di palazzo delle Aquile.
L’ ex generale si dimise dopo solo 3 mesi perché voleva fare il suo dovere.
“I nomi che si fanno non fanno sognare nessuno”
Sono gli stessi nomi che si facevano prima, rottami della mala-politica rimessi in circolo senza nemmeno una previa revisione, nessuna novità, visto che il sindaco LAGALLA®, pur di raccattare voti, non ha preventivamente indicato gli assessori, prestandosi alle faide ed al mercimonio a cui oggi si assiste e a cui si assisterà ancora.
Il sindaco eletto per ripicca… il bello deve ancora venire…
A cuccia, buono e leccali bene se no manco l’osso ti danno… , fasciazzo tasciazzo… 🙂
A cuccia lo dice a quella cagn. a lurida di tua mamma, che ti avrà concepito con quel cornuto di tuo padre e qualche turco, con sperma mischiato, verme tu ha fatto anche i pomp… ai politici di sinistra al gay pride facevate i festini e trenini nei villini della Palermo bene radical chic con rolex, e parli di leccare a me ? lurido comunista infame traditore della patria.
Picciotti, però così passa la voglia… e dai!
dopo due settimane non c’è lo straccio di un programma. lagalla, sveglia!
mobilità:
-completamento rete tram
-metro leggera automatica
-tunnel circonvallazione-porto e interramento del lungomare
-svincolo perpignano, ponte corleone
-interramento delle corsie centrali della circonvallazione da einstein a calatafimi
-pedemontana (anche se sono contrario)
-integrazione passante con navette, parcheggi e percorsi pedonali
-biglietto unico integrato
-secondo stralcio anello
-piste ciclabili
-scivoli per i disabili
-ricariche elettriche per auto
verde:
-parco oreto
-parco costa sud-est
-riapertura cassarà
-favorita -parco di ciaculli (con annesso maredolce)
-greenay e parco villa turrisi
-rimboschimento dei monti di palermo
cultura:
-riapertura montevergini
-riapertura teatro garibaldi alla magione
-assegnazione di spazi condivisi ai cantieri della zisa ad associazioni teatrali
-sostegno a tutti i piccoli teatri cittadini
-nuovi spazi teatrali, espositivi e per la musica
-riapertura del cinema finocchiaro e di altri cinema storici chiusi in centro
commercio:
fate voi…
mi piacerebbe rivedere la vucciria, il capo, ballarò, il borgo come ai vecchi tempi. incentivare la riapertura delle botteghe.
occorre pedonalizzare tutto il centro storico e fare delle fermate di metro leggera o tram in corrispondenza dei mercati.
centro direzionale:
a brancaccio e in corrispondenza della stazione di maredolce.
@punteruolorosso aggiungerei mercato ortofrutticolo e ittico, relativo spostamento e valorizzazione delle aree
Otto anni senza fare un ca.. e qui dentro elogi a mai finire a orlando e catania e in una settimana volete che la galla sistemi tutto??
Poi quando quello comincia a sbraitare vi lamentate?
Preciso che “quello” sbaglia a offendere perché va bene tutto ma le offese no!!
Avete indicato solo.. solo trenta punti, trenta punti che il predecessore e la sua brigata hanno comodamente ignorato..
Ed il palazzetto dello sport dove lo mettiamo??
Otto anni buttati senza fare niente, poi la sinistra si chiede perché han perso le elezioni..
@davide
@paragone
aggiungiamo all’elenco anche i nuovi mercati ortofrutticolo e ittico e il palazzetto dello sport (nell’ambito di una riorganizzazione degli spazi sportivi in città. a tal proposito mi è piaciuta l’idea di lagalla di ristrutturare il barbera anziché fare un nuovo stadio)
lagalla non deve risolvere tutti uesti problemi in due settimane. gli viene semmai rimproverato di non avere un programma. ha vinto sulla fiducia che chiunue sia meglio di orlando. ora aspettiamo che si occupi dei problemi della città, che non sono solo la spazzatura e le bare. l’ordinaria amministrazione va garantita, ma per palermo servono cose straordinarie che cambino la città. lagalla non mi sembra che l’abbia ancora capito. speriamo che lo capisca presto. intanto si prepari a restituire 700 milioni di finanziamenti al tram (non possonoe ssere convertiti in bus).
ma vorrei che il dott. lagalla si mettesse nei panni di un cittadino che da bonagia o da borgo nuovo voglia andare al politeama.
in mancanza di una rete tram, uesto cittadino dovrà affidarsi alla cosiddetta intermodalità. ma vediamo nel dettaglio cosa significa intermodalità per un abitante di bonagia: prendere un autobus che passa con una freuenza di uno all’ora e che non dispone di un ponte per superare il fiume oreto né di una corsia preferenziale. scendere a staz.centrale in mezzo al caos e fare il cambio con il 101. durata del tragitto, fra attese varie e traffico, un’ora.
vorrei sapere in nome di uale salvaguardia del decoro e dell’asfalto di via libertà si vuole privare il capoluogo della sicilia di un sistema di trasporto di ualità e su ferro, senza peraltro indicare un’alternativa in uella metro di cui lagalla ha detto che trasformerebbe il centrocittà in una trincea, uindi meglio gli autobus.
@paragone hai assolutamente ragione. Ma il fatto che preoccupa è la mancanza di un programma preciso, una visione di insieme, oserei dire “pragmatica” di cosa vorrebbe almeno sistemare lagalla in questi anni di mandato. Certo, punteruolorosso ha elencato una serie di criticità per cui forse 2 o 3 mandati non basterebbero, non per bandiera o persona sindaco, ma per incompetenza ed inettitudine dell’intera classe dirigente siciliana (comunale e regionale) senza distinzione di colore politico. Per cui, in mancanza di un programma preciso, non ci resta che pensare a quel che renderebbe quantomeno civile questa città. Speriamo che lagalla si sbrighi a “studiare” come lui stesso diceva.
@ Paragone
Ovvio che in due settimane non ci si può aspettare chissà che… neanche in due mesi…
Ma lo scopo di questi blog è proprio quello di “pungolare” l’amministratore prima che si assopisca (sempre che l’amministratore sia sensibile ai pungoli)
@ punteruolorosso
Faccio mio il tuo elenco delle cose da fare incluso mercato ittico e ortofrutticolo.
Sostituirei però centro direzionale (che è di competenza regionale) e la pedemontana (che se facciamo tunnel porto e ponte corleone, non serve più a niente) con qualche ettaro di terra coltivato a cimitero (scusate l’immagine ma la situazione lo richiede)
Attenzione che alcuni punti della lista delle cose da fare di @punteruolorosso possono apparire di secondaria importanza e meno urgenti. Ma non è affatto così!
Il rimboschimento dei monti avrà delle ripercussioni positive, a lunghissimo tempo (ma neanche troppo), sulla vivibilità della città e indirettamente anche sulla sua economia.
Poi, tutte le attività culturali sono meritevoli di attenzioni (e coperture) straordinarie.
In questa lista di cose da fare ci si è limitati ad invocare il compimento dell’ordinario.
Bau bau, a cuccia, fascio lascio, ti piace insultare la mamma e il papà come facevi con i compagnetti di seconda elementare, anzi ti sei dimenticato le sorelle, però poi la maestra ti mette dietro la lavagna e l’osso nella ciotola il tuo padroncino non te lo getta. 🙂
@Paragone Resiliente ha spiegato benissimo: nemmeno 2 mandati sarebbero sufficienti, ma elencando le numerose esigenze della città, punteruolorosso e davide hanno offerto spunti per il sindaco attuale. Qualcuno di questi si deve pur fare! E sì, hai fatto bene ad aggiungere all’elenco il palazzetto dello sport lasciato a marcire vergognosamente!
@punteruolorosso vuole ristrutturare anziché edificarne uno nuovo? Molto bene, é giusto! Dopo la partita dell’Italia (al netto del vergognoso e cafone comportamento dei giocatori delusi del magro risultato, che hanno lasciato gli spogliatoi in stato pietoso, comportandosi da bambini viziati e “sfriggiusi”) la magra figura fatta dalla struttura e dalla città è stata sbandierata in tutto il paese.
Aggiungerei alla lista: fogne (la situazione di piazzetta della pace è francamente insostenibile!) canali di scolo e acque bianche (ma può la città allargarsi ad ogni acquazzone di fine estate e in inverno?) e condutture idriche (non è accettabile che quasi la metà dell’acqua potabile vada dispersa per colpa delle condutture bucate! Lo capiamo che l’acqua è una risorsa insostituibile? La terra intrisa di acqua poi, scivola giù!).
@Resiliente condivido il tuo parere su centro direzionale e pedemontana (come anche di punteruolorosso). Il rimboschimento dei monti intorno la città non è affatto di secondo piano per la vivibilità della città e l’abbassamento dell’isola di calore che gli agglomerati urbani generano.
Aggiungerei all’elenco: cura del verde comunale ALL’INTERNO della città: parchi ma anche piazze, rotonde, aiuole, marciapiedi!
Si potrebbe scrivere un libro… ma è triste constatare che siamo obbligati a parlare solo di necessità e ordinaria gestione della città e del suo territorio.
Ci hanno affamato di normalità.
Nel blog di Mobilita Alfa Centauri leggo post di gente che chiede il secondo teatro dell’opera e altra che vuole la realizzazione del laghetto artificiale del quartiere per la sosta della pernice migratoria dell’est
AMAT: ” I PALERMITANI NON SI MERITANO QUESTA VERGOGNA”
Cosa succede quando un cittadino decide di lasciare l’ auto a casa è di utilizzare i mezzi pubblici?
C’ è lo spiega un lettore di PALERMO TODAY
“Sono un utente del “servizio” Amat – servizio tra virgolette, perché nemmeno può denominarsi tale – che per recarmi dall’altra parte della città, prendo l’ autobus : al ritorno scopro che le fermate sono state temporaneamente soppresse.
Tra l’altro lo scopro casualmente dai residenti nella zona di viale Regione Siciliana-Aloia, che rendendosi conto che sei alla fermata da più di tre quarti d’ora ad aspettare inutilmente la linea 100, ti informano che dopo le 20 non c’è più alcuna corsa.
Nemmeno un avviso sull’applicazione ufficiale o su Moovit, niente!
Prima di questo spiacevole evento, sempre sull’autobus linea 100, una signora con suo marito, entrambi abbastanza anziani hanno dovuto correre per riuscire a prenderlo. L’autista, che vede tutta la scena, prima decelera e poi improvvisamente ….. accelera , Palermo non si merita tutto questo tanto meno i palermitani, i cittadini, gli anziani, i lavoratori e soprattutto gli studenti!
Se non siete in grado come azienda di fornire un servizio quantomeno decente, non meritate di prestare servizio in questa bellissima città!
Sull’Amat come azienda meglio stendere un velo pietoso: è una vergogna. Questa storia ha dell’assurdo ma per i cittadini di Palermo ormai è normalità e non può andare avanti così, non più!
Essendo uno studente fuori sede in Toscana, non appena sono tornato per qualche mesetto ho da subito notato che le cose sono davvero peggiorate: è un’azienda che fa quello che vuole, senza rispetto per i cittadini .
P.S. Lo sfogo, un po’ colorito, del cittadino è ancora più significativo perché ha essere coinvolta è la linea 100, una delle linee che teoricamente dovrebbe garantire il collegamento tra la periferia e il centro città.
E mai possibile che dopo le 20 il servizio viene sospeso?
E così che si favorisce l’ uso del mezzo pubblico?
La nuova giunta, appena avranno finito di litigare, spero che affronti questa grave emergenza, cioè l’ assenza di un servizio pubblico decente.
@Belfagor
L’Amat merita un capitolo tutto suo nel grande libro della Palermo da raddrizzare.
Tra parentesi, esisterebbe una procedura aziendale per sanzionare l’autista str…. che lascia a terra i passeggeri.
Più in generale, il servizio è strettamente correlato da una parte al vuoto amministrativo e dall’altra alla scarsa consapevolezza dell’utente medio, studente pensionato casalinga o disoccupato, che, quando l’autobus lo ha portato da Borgo Nuovo in centro in poco meno di due ore, tutto sommato è riuscito a risolvere la giornata e non ha grandi motivi per indignarsi e ribellarsi. Tuttalpiù un rinnovato lamento espresso ai compagni di fermata e di vettura (di sventura). Quelli che hanno la fortuna di andare al lavoro, invece, non si pongono il problema. Usano l’automobile.
Non voglio scadere nella retorica ma essenzialmente Palermo soffre un problema di coscienza. Il Palermitano che va fuori sa riconoscere l’efficienza dei servizi, l’educazione degli abitanti e l’anima del luogo. Ritiene che si, quel modello è decisamente migliore. Lo rispetta e si attiene rigorosamente alle regole.
Ma poi al rientro, appena atterra a Punta Raisi, chissà perché dimentica istantaneamente il valore dell’esperienza appena vissuta, si accende la sigaretta nel piazzale aeromobili nel ridotto tragitto a piedi tra l’airbus e il gate arrivi, davanti al quale butta la cicca rigorosamente per terra, non sia mai che entrando venga ripreso da qualche puntoniere.
Ritengo sia necessario fare un grande lavoro di consapevolizzazione del palermitano affinché, piano piano, magari senza troppi salti generazionali, possa instillarsi nelle nostre teste, se non proprio un reale senso di partecipazione alla cosa pubblica, quantomeno un sentimento di appartenenza alla comunità.
Sarebbe un compito gravoso per qualsiasi amministratore. Tanto più che i risultati andrebbero ben oltre il tempo di un mandato…
ci sarebbero altre cose da aggiunger all’elenco.
-corsi comunali per disabili (giardinaggio, ippoterapia, ginnastica, sport, corsi teatrali e di danza ecc., passeggiate, inserimento nel lavoro) e convenzione dei centri per disabili (associazioni)
-reinserimento degli ex carcerati
-case popolari e affitti convenzionati. le case popolari andrebbero fatte soprattutto nel centro storico, rimettendo in piedi catoi e facendo sì che il centro storico non si spopoli e non diventi per soli turisti e agenzie immobiliari.
sui rifiuti siamo più o meno d’accordo. un inceneritore sarebbe molto meno inuinante di bellolampo. andrebbe scelta una zona ventilata. differenziata al massimo e centri di raccolta nei uartieri.
@punteruolorosso
Bene gli altri punti. Mi piace l’idea di ripopolare il centro senza per forza soccombere al ricatto turistico (ma, attenzione, il turismo pure serve).
Sull’inceneritore (o termovalorizzatore, come alcuni preferiscono) non sono però d’accordo.
Incenerire equivale un po’ a mettere la polvere sotto il tappeto. Non voglio farne un discorso ideologico, ma laddove si incenerisce si tende a differenziare meno. E l’impatto ambientale di un inceneritore non è che sia proprio basso! Tonnellate di ceneri da smaltire, che resta poi un problema locale, e tonnellate di Co2 immesse nell’atmosfera, che restano un problema per l’umanità. Esistono già da tempo tecnologie che trattano il rifiuto non riciclabile e non compostabile a freddo, trasformandolo in materiale base inerte da reimpiegare in mille modi. Per la gestione rifiuti, per me, la ricetta migliore resta l’incentivazione al riuso (penso, per esempio, ai detersivi alla spina), Una raccolta differenziata capillarizzata che sfiori il 90%, piccoli e diversi impianti di trattamento ed inertizzazione.
Per quanto riguarda la differenziata, poi, io vorrei togliere la gestione ai consorzi ai quali tutti i comuni conferiscono la propria frazione differenziata. Regaliamo loro una risorsa economica non indifferente. Questi consorzi non fanno altro che affinare indoor la differenziata e pre-trattare i rifiuti trasformandoli in materie prime secondarie che hanno il loro valore sul mercato. Perché non farlo in ambito comunale?
Ecco, questa potrebbe essere ritenuta una proposta da vagliare, in una città priva di emergenze. A Palermo, me ne rendo conto, è pura divagazione.
@resiliente, sei senz’altro più informato di me, non sapevo dell’inertizzazione, approfondirò. gli inceneritori non piacciono neanche a me, ma la discarica resta la cosa più inuinante, va chiusa urgentemente perché produce percolato e dispersione di rifiuti nell’ambiente attraverso gli uccelli, diossina nel caso dei roghi. anche ui, da lagalla non viene nessuna idea
Ma gli assessori… li ha nominati?
@ Resiliente: ancora una volta mi trovi perfettamente d’accordo
L ‘ ANALISI DI UNA SCONFITTA
Perché Roberto Lagalla e il centrodestra, nonostante le divisioni , i litigi e certi personaggi impresentabili , hanno vinto le elezioni a Palermo?
Ci saremmo aspettati dal centro sinistra un analisi lucida e spietata sulle cause di questa bruciante sconfitta, invece…niente!
Dal PD tutto tace , la stampa progressista latita e Orlando fa finta che LUI , in questa sconfitta, non c’ entra niente,
L’ unico che ha cercato di fare un minimo di analisi è stato l’ ex assessore all’ immobilità , Giusto Catania, ma l ha fatta …a modo suo :
“Certamente potevamo fare di più e meglio ma due cose sono sicure: abbiamo curato il bene comune con onestà e presto Palermo ci rimpiangerà”.
Accipicchia che analisi lucida e che autocritica!!!
Poi ha continua :“Da oggi al governo della città ci sono personaggi meno limpidi, culture politiche più retrograde, esperienze discutibili, storie personali ambigue.”.
Forse l’ ex assessore Catania ha ragione ma sostenere che negli ultimi 10 anni ci sono stati ,al governo della città, personaggi limpidi , con esperienze indiscutibili e storie personali cristalline , che portavano avanti politiche avanzate e progressiste, ci sembra un po’ troppo , anche perché , salvo Giusto Catania, nessuno se ne accorto.
Se questa è il massimo di analisi che la sinistra è capace di elaborare , temo che questa dx, pessima e litigiosa, può “governare” tranquilla per il prossimo ventennio.
Dopo 15 giorni di assessori nemmeno l’ombra.
Mi domando com’è che le bare dei Rotoli non sono più un problema. 🙂
Lo chiedo ai “baristi” di professione che da 15 giorni hanno cambiato hobby. 🙂
Sembra però che abbia detto a Biagio Conte di rimettersi in fretta perché la città ha bisogno di lui.
Con tutto il rispetto per Fratel Biagio a cui rivolgo anch’io i miei auguri di pronta guarigione, ma… a cosa si riferiva il sindaco?
Resiliente, a parte gli auguri, per il resto a nulla, faceva solo un po’ di pomata. Piuttosto, nomini gli assessori e distribuisca alle deleghe. Capisco che le faide sono tante ma questi alleati se li è scelti lui, quindi si sbrighi.
A coloro i quali dicono che il sindaco neo-eletto (da più di due settimane) non ha ancora fatto niente:
Andate a leggere PalermoToday! Domani presenzierà alla presentazione del Monopoly dedicato a Palermo! Altro che immobilismo! Altro che disinteresse per il mondo della cultura!
(giusto per non fare mancare la mia dose di quello che, quando ero ragazzo io, amavamo definire curtigghio. Sperando che sia comunque un mezzo di sensibilizzazione capace di dare spunto al dibattito civile)
@Orazio
Ma perchè, le bare sono ancora là?… e vabbè… ci sono state tutto sto tempo ora che vogliamo?!… Ma poi sto sindaco… tutto lui deve dare?!… da solo?
Eheh dopo il monopoli presenzierà pure al congresso di Paperopoli con Paperino, Qui Quo Qua e Pietro Gambadilegno. 🙂
Resiliente, ovvio che no, aspettiamo che finiscano le faide. Ma lo chiedevo ai “baristi” di professione che sono scomparsi da 15 gg.
AMAT RISPONDE ALLA LETTERA DELL’ UTENTE
Anche se con un po’ di ritardo , l’ AMAT ha risposto a quell’ utente che aveva scritto una lettera a un blog cittadino , dal titolo provocatorio “ AMAT : I PALERMITANI NON SI MERITANO QUESTA VERGOGNA”.
“Dopo la revoca delle limitazioni al traffico sul Ponte Corleone, l’Amat non ha potuto riattivare la linea 100 perché il Comune deve ……ancora togliere i new jersey in cemento armato per consentire il transito degli autobus nella corsia laterale di viale Regione, in direzione Trapani……”. “La mancata esecuzione dell’ordinanza emanata lo scorso 25 maggio dal servizio Mobilità urbana del Comune impedisce all’Amat di ripristinare le fermate temporaneamente soppresse. L’ azienda ha affisso l’avviso di sospensione nelle fermate interessate ,….. ad eccezione della fermata di via Aloi nella quale il cartello si era parzialmente staccato”.
Prima di tutto , notiamo positivamente che l’ AMAT finalmente risponde a un suo utente spiegando il motivo perché alcune fermate sono ancora temporaneamente soppresse.
Purtroppo “l’ ufficio traffico” del Comune è probabilmente è ancora “ sotto choc” per la bocciatura elettorale dell’ ex assessore all’ immobilità e perciò non ha potuto, dopo un mese, rimuovere i new jersey in cemento armato per consentire il transito degli autobus nella corsia laterale di viale Regione, in direzione Trapani.
Resta il fatto che ad oggi la linea 100 non può ancora percorrere il tratto laterale di viale della Regione Siciliana, prima del Ponte Corleone, motivo per cui l’ AMAT, sembra, ha ulteriormente sollecitato l’ Ufficio traffico” ad applicare l’ordinanza comunale.
Per quanto riguarda il fatto che dopo le 20 il servizio viene sospeso, ci rendiamo conto che sarà un problema che l’ AMAT dovrà affrontare con il nuovo sindaco e con il nuovo assessore alla mobilità.
Fantasma, non svolazzare con i tuoi sfarfallii mentali, l’AMAT due anni fa’ ha risposto pure a me. Limitati al copia e incolla. 🙂
IL SINDACO LAGALLA PROMETTE MAGGIORE ATTENZIONE PER I QUARTIERI DELLA COSTA SUD
”Facendo un giro tra Sperone e Brancaccio, ho osservato cumuli di spazzatura ed erbacce ad ogni angolo. La gente chiede la normalità, chiede che l’illuminazione notturna delle strade sia garantita, ad esempio. A riguardo, ho subito sollecitato Rap e Amg per intervenire tempestivamente. Sarò inflessibile sui tempi, perché è impensabile che rallentamenti nei servizi determinino sofferenze per i cittadini”.
Il sindaco Lagalla parte con il piede giusto : si sta rendendo conto del disastro che le precedenti amministrazioni hanno creato, soprattutto in molti quartieri della città abbandonati per troppo tempo alla deriva.
Giustamente lo scetticismo è tanto: ancora la gente ricorda le “promesse farlocche” del vecchio sindaco che voleva, a parole, trasformare la costa sud in una nuova Mondello.
Il senso di abbandono e di degrado è tangibile in questi quartieri e non saranno queste promesse, se non accompagnate da fatti concreti, ha cambiare le cose.
Palermo è una città che esce da un lungo incubo, prima la mafia e poi l’ orlandismo, e ha bisogno di normalità e concretezze, fatti e non promesse.
Pur con molte perplessità ( i partiti del centro dx ancora litigano furiosamente ) diamo al nuovo sindaco un po’ di fiducia.
La gente non pretende molto( pulizia, illuminazione notturna, servizi pubblici decenti e sicurezza) ma vuole vedere al più presto qualche risultato.
Pur non avendolo votato , apprezziamo in Lagalla la sua disponibilità , il buon senso e l’ educazione.
Speriamo che si sappia circondare da assessori e collaboratori capaci e decenti , che non facciano rimpiangere quella specie di “corte di miracolati , incapaci e bugiardi compulsivi” che ci hanno “amministrato” in questi trent’anni .
Per completezza dell’informazione e per dare la giusta chiave di lettura alle parole “La gente chiede normalità” giova ricordare che oggi a Palermo un buon sindaco deve essere anche un efficiente esattore.
Chi paga la Ta.Ri chiede normalità. Gli altri tengano un profilo basso.
Se il problema sono i grandi evasori, cioè poche persone – fisiche e giuridiche – che da sole realizzano il grosso dell’evasione, allora si intervenga nei loro confronti, per esempio ritirando le licenze commerciali. Va considerato comunque che anche gli evasori votano. Per cui è auspicabile che qualcosa in tal senso venga fatto almeno durante secondo mandato del sindaco. Sarebbe già un gran bel risultato, considerando che Orlando, purtroppo, non ci è riuscito nemmeno al quinto.
PERCHE’ UNA CERTA SINISTRA FA IL GIOCO DELLA DESTRA ?
Vi ricordate il famigerato “mercatino dell’ illegalità o delle cose rubate” a Ballarò?
Mercato sorto “spontaneamente “ e senza nessuna autorizzazione e nella più totale illegalità e tollerato per anni dall’ “amministrazione” comunale
Teoricamente era un mercatino delle cose usate ma nella realtà era un luogo dove si vendeva la merce rubata , non solo a Palermo : era considerato il posto dell’ illegalità più famoso della Sicilia: ti rubavano qualcosa? E tu un giro all’Albergheria lo facevi comunque e spesso ritrovavi “magicamente” ciò che ti avevano rubato.
Per anni il Comune e la Questura, su richiesta dei residenti, avevano cercato di far cessare questa situazione che creava , tra l’ altro, cumuli di rifiuti.
Alla fine il Comune, incapace di risolvere il problema , ebbe una “grande” idea.
Perché non……. legalizziamo il mercatino dell’ “ illegalità” ?
Il 10 settembre 2020 il sindaco Leoluca Orlando e la giunta comunale consegnarono – informalmente, perché si aspettava l’ordinanza comunale – le aree autorizzate all’associazione di venditori “Sbaratto”.
Quello che un tempo era visto come il mercato della ricettazione e dell’illegalità, dunque, diventava “un’esperienza ed un simbolo“come l’ha definì il primo cittadino.
Tra le tante novità c’era l’obbligo per ogni venditore di dichiarate la provenienza della merce che vendeva, peccato che quasi nessuno lo ha mai fatto.
Dopo l’ “inaugurazione” i residenti segnalarono che poco era cambiato anzi…
Quasi un mese fa , alle elezioni amministrative, il centro sx è stato sconfitto pesantemente ed è tornato , dopo 10 anni , a governare il centro dx.
Mentre i partiti di centro dx , sono troppo impegnati a litigare furiosamente , sapete qual è stato la prima preoccupazione di alcuni nuovi consiglieri del centro sx?
Il mercatino “dell’ illegalità “!!!
I componenti del partitino del candidato sindaco Franco Miceli “ Progetto Palermo”, hanno pubblicato il seguente comunicato :
“Non possiamo che fare nostro l’appello delle associazioni che chiedono di non fermare il percorso verso la formalizzazione e l’organizzazione del mercato dell’usato e del libero scambio dell’Albergheria. È un processo che non può essere interrotto, innanzitutto nel rispetto del lavoro finora svolto dalle associazioni del territorio, ma soprattutto dei mercatari che hanno scelto di intraprendere questo percorso di cui beneficerà la città tutta, in ottica di partecipazione, inclusione, legalità ed economia circolare. Chiediamo al Sindaco Lagalla di riconoscere questo lavoro, fruttuoso nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia, e di dare un impulso alla presenza del Comune, in stretta sinergia con le realtà che chiedono un’interlocuzione costruttiva e proficua”
Chiariamo, il comunicato è corretto e civile , quello che colpisce e che il primo problema che viene segnalato sia questo.
E ciò è ancora più significativo se ha segnalare tale problema è proprio l’ex candidato sindaco e il suo partitino
Comprendiamo che per certa sx la Palermo che è stata lasciata in eredità dalla vecchia amministrazione non aveva problemi e che tutto andava bene .
Figuratevi che c’ è qualcuno che sostiene che l’ emergenza cimiteri sia un invenzione , una colossale fake news, tanto che si è inventato il termini “ baristi” per indicare questi spudorati bugiardi che sostengono che Orlando ci ha lasciati ben 1200 bare insepolte.
@belfagor,
legalizzare consentirebbe di risalire ad eventuali furti.
sono a favore della legalizzazione.
fra l’altro la cultura del riuso andrebbe incentivata, anche per evitare che tanta roba vada a finire in discarica. a proposito, bellolampo andrebbe chiusa, ovvero convertita in un’area di riciclo dei materiali.
la maggior parte delle cose vendute in quel mercato viene dalla spazzatura, il che è un bene. ci sono anche delle cose rubate, ma legalizzare il mercato non significa legalizzare il furto, semmai renderlo più visibile e quindi sconveniente.
l’idea era ottima, la realizzazione pessima, come nelle pedonalizzazioni, nelle ciclabili ecc.
a ballarò è stata ultimata l’orribile tettoia che nulla ha a che vedere con uella disegnata per l’occasione. il comune (iacp) è responsabile, ma non dice nulla. aspettiamo di capire se lagalla si vuole occupare di questo problema.
Oggi il fantasma svolazza all’alba con toni da radical-chic. 🙂
Perdonate, tralasciando un attimo la trattazione di questa piuttosto che di quell’altra emergenza (tutte importanti e tutte meritevoli di attenzioni e soluzioni), mi chiedo e vi chiedo: dopo quanto tempo sarebbe lecito ed opportuno che il sindaco che non riesce a dotare la città di una squadra di amministratori (più o meno valida; lo si sarebbe visto dopo) rimetta l’incarico.
Non ne faccio un discorso di bandiera, né voglio remare contro il neoeletto. Però si comincia sentire un leggero ma persistente olezzo di immobilismo. Ho paura che la mia città sia tornata alla condizione psicologica degli anni ottanta. Quando ciascun privato cittadino era molto più privato (e primate) e un po’ meno cittadino. Sappiamo già che la stasi amministrativa stuzzica e lascia libero il campo ad altri interessi, diciamo, “non collettivi”. Nell’amministrazione pubblica il non fare è peggio del fare male. Non sarebbe dunque il caso di dare uno scossone? Mi dicono che il sindaco neoeletto è persona di carattere fermo e indole concreta. Bene, cacci via tutte le mosche che sono piombate come proiettili sul cadavere della vecchia amministrazione (dando a questo anche degna e meritata sepoltura) – e che si affannano oggi per occupare gli scranni rimasti vuoti – ed inizi a fare quello che ci si aspetta che un Sindaco faccia: assumersi delle responsabilità.
Se non lo fa, c’è il concreto rischio che quella figura di pacata autorevolezza sbiadisca lasciando il posto all’immagine di fantoccio istituzionalizzato messo lì apposta a fare niente mentre gli operatori di scena organizzano e pianificano la rappresentazione da dietro le quinte.
E perdonate anche voi frequentatori di Mobilita Palermo. Leggo questo blog da anni “a distanza” anche se solo negli ultimi giorni, mentre sono qui a Palermo in ferie, ho fatto qualche intervento. Questo blog era molto, ma molto, più attivo qualche tempo fa. Oggi sono riuscito a confrontarmi con non più di 5 o 6 utenti. Noto, con tristezza, che la partecipazione civica va scemando. Lasciatemelo dire, prima non era così. Bhò, sarà il caldo, saranno le vacanze… un po’ come la partita del Palermo che ha distratto i presidenti di seggio…
Confido nella possibilità che quella grande ed invisibile opera di sensibilizzazione civica intrapresa qualche tempo fa possa essere portata avanti, anche sottovoce (o anche rivendicandone la paternità, non importa) da chi si accinge a governare questa città.
Confido nello scrupolo di coscienza di un Uomo che si è proposto come alternativa ma che si è trovato imbrigliato nella bagarre altrui. Dia dapprima una bella scotolata alla tovaglia e poi magari cominci ad apparecchiare la tavola.
Resiliente, ho letto il tuo post con la stessa attenzione con cui ho letto pure i precedenti.
Io, come saprai, partecipo da tempo a questo sito con i miei commenti. La scarsa qualità della dialettica mi sembra dovuta alla polarizzazione delle opinioni tra i pro ed i contro Orlando. E’ da tempo che si assiste ad una sorta di tiro al bersaglio, pure quando il bersaglio non sarebbe lui (vedi opere statali o nazionali, vedi ordine pubblico etc etc) e da ancora più tempo si assiste ad un vero e proprio odio nei confronti di Giusto Catania , che in più ha la “colpa” di essere “comunista”. Quando si parte da questa base, come si fa a ragionare?
E allora: i normodotati mentali a poco a poco si sono defilati, i pochi rimasti ci provano a ragionare, ma senza risultato. Restano i farabutti che ti insultano le famiglie e gli affetti (un paio di new-entry), i formattati, i monomaniaci, i copia-incolla con caratteristiche miste ed un paio che provano a ragionare. Se poi ci metti che la gerenza ha smascherato alcuni nick multipli, autori di attacchi al vetriolo su altri siti, il quadro è completo.
Anzi… altrova va peggio.
Quanto al discorso sindaco, di suo porta al massimo il voto di una parte di medici, quindi è lì coi voti della coalizione, pensi che possa scrollare la tovaglia? La giunta si farà quando le faide tra capi e capetti si saranno composte.
P.S. ha detto che si farà nel fine settimana in corso. Ora siamo a sabato… 🙂
e.c.: vedi opere statali o regionali
Segnalo questo articolo letto giorni fa su Palermotoday:
https://www.palermotoday.it/politica/elezioni-comunali-2022/porto-comune-palermo-assessorato-mare.html
Si sostiene l’opportunità di un Assessorato comunale al mare come ha fatto Genova: la finalità sarebbe avere qualcuno in amministrazione, e in Giunta quindi, che si dedichi all’argomento sempre, tutto l’anno e non soltanto a ridosso della stagione estiva: che in inverno controllasse l’erosione delle coste, contrastasse l’abusivismo edilizio, chiudesse gli scarichi fognari a mare illeciti e che in estate non si limitasse, come adesso, a dichiarare non balneabile buona parte del litorale comunale, ma che anzi, gestisse le spiagge pubbliche (vedasi l’esempio di Catania che offre anche l’accesso in sedia a rotelle a mare!). Un Assessorato che interloquisse con l’ente porto in modo da coordinare interventi al di là e al di qua delle reciproche competenze.
Un Assessorato che recuperasse il rapporto della Città, il cui nome voleva dire “tutto porto”, con il mare.
Che ne pensate?
@ Orazio
Anche per i farabutti c’è redenzione!
La mia è anche una battuta. Ma credo che esista sempre e comunque un margine di possibilità di intervento anche per le menti meno avvezze al confronto e più abituate all’attacco. E’ proprio con loro che bisogna dialogare di più.
Peppino Impastato riteneva che: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”
C’è poi un’altra scuola di pensiero che ritiene che la Sicilia potrebbe finalmente affrancarsi dai mali che la attanagliano dopo lo tsunami che la sommergerà liberandola dall’unica vera causa e origine di ogni nefandezza: i suoi abitanti.
La terza via, poi, ritiene che in realtà in Sicilia si sta bene così e non c’è un reale bisogno di cambiamento.
Io personalmente propendo per la prima affermazione che comunque mi offre qualche spunto di riflessione:
Se davvero bastasse abituare la gente al bello, non solo in senso estetico ma anche dal punto di vista dell’efficienza e dell’utilità collettiva, per quale sciagurato motivo il mio concittadino che va fuori in vacanza poi torna a casa portando con sé il ricordo dei posti visitati e racconta agli amici, incuriositi e stupiti, di aver avuto modo di godere della città visitata senza l’ausilio di un’automobile, di aver visitato i musei normalmente aperti a mezzanotte, di non avere avuto il coraggio di gettare la cicca per terra perché era “troppo” pulito, ma poi, rientrato nella Palermo di ogni giorno, ripreso il tram tram quotidiano (in senso figurato) certe esperienze vengono relegate in quell’angolino del cervello destinato ai ricordi folkloristici?
Bhè, direte voi che nel tempo ristretto di una vacanza non ci si può abituare. E’ anche vero. Ma ho riscontrato un atteggiamento simile anche in quei concittadini emigrati da anni, a volte decenni, che hanno avuto tutto il tempo per abituarsi al bello e all’efficiente (a seconda dei posti dove sono emigrati). Allora mi è sorto il dubbio che il pensiero di Peppino Impastato fosse sì corretto (e lo è) ma che va forse resa esplicita anche l’importanza del saper costruire il bello e incoraggiata la consapevolezza che il bello ce lo possiamo fare anche da noi.
Insomma, in due parole, siamo portati a pensare che altri luoghi siano benedetti da chissà quale raggio di civiltà e che invece Palermo è come è perché altrimenti non potrebbe essere.
Ma perché? Ma chi lo ha detto?
“Yes, We Can!” diceva mio cugino Barack (e sono già alla seconda citazione… oggi mangio pane e slogan!). Aggiungo io: senza nemmeno troppo sforzo!
Nel futuro, cominciamo a pretendere da chi si candiderà alla guida di questa città di raccontarci, prima del voto, come vuole farlo, con quale squadra, con quale mezzi e con quali tempi. Far sentire il nostro interesse carica l’aspirante primo cittadino di una onerosa responsabilità della quale dovrà tener conto ogni giorno del suo eventuale mandato. Le aspettative dei cittadini sono (e devono esserlo) la più grossa e vincolante cambiale che un candidato firma a garanzia del proprio operato.
A chi obietterà: “Ma tanto a votare non ci va più nessuno!” rispondo: A maggior ragione! Prima ancora che depositare la nostra fiducia nell’amministratore di turno, impariamo ad avere fiducia in noi stessi e consapevolezza del nostro ruolo attivo nella gestione pubblica.
…Eppure non sono troppo lontani i tempi in cui la Sicilia era guardata come esempio di civiltà e culla della cultura più eterogenea.
@ Irexia
Personalmente ne penso benissimo. Tanto più che in questo momento, dall’altro lato del muretto (che si spera possa essere abbattuto presto) c’è un interlocutore, dirigente pubblico pure lui, ben disposto a ricucire il rapporto tra la città e il suo porto. Prestigiacomo però, va detto per correttezza, rispolvera una idea che già qualche tempo fa, nel 2007, un candidato Sindaco espresse indicando la squadra degli assessori.
A quel tempo l’assessore al mare (più precisamente “assessore alla tutela, valorizzazione e promozione economica del mare e della costa) designato era Vincenzo Augugliaro, già sindaco di Trapani e già preside dell’Istituto Nautico di Palermo, che tra l’altro aveva anche le competenze avendo di suo un bagaglio culturale strettamente correlato alle problematiche del mare e della sua reciprocità con i territori che bagna. Alla faccia delle nomine fatte in ragione delle coalizioni (che sfrontatezza!)
Poi però vinse Cammarata e non se ne fece più niente.
Quello di far dialogare la città con il proprio mare è un argomento non da poco, dati anche i mille risvolti economici in ballo, che merita un approfondimento e una programmazione tale da non poter essere tirato in ballo solo all’ultimo, a giochi fatti. E’ uno di quegli argomenti sui quali un Sindaco potrebbe giocarsi l’elezione o la rielezione. E’ uno di quegli argomenti che richiede l’impiego di risorse ingenti che sarebbero, naturalmente, sfiorate da tentacoli. Insomma non è una cosetta da niente. Ma intanto raccogliere il suggerimento di Prestigiacomo, istituendo quanto meno un pool tecnico dedicato sarebbe già un gran bel segnale. Però potevamo suggerirglielo prima a sto benedetto cristiano!
Aggiungo:
Conosco Prestigiacomo fin dai tempi di Uil Trasporti. Da ragazzino ho fatto con lui la mia prima manifestazione sindacale in corteo a Genova. E’ ideologicamente lontano dalla attuale coalizione di maggioranza ed escludo possa ambire ad incarichi ad hoc.
Quindi riassumendo
Sei ami orlando e giusto catania sei iper bravissimo, sei giusto equo hai un quoziente intellettivo pari a 1.000.000 sei santo poeta navigatore astronauta ed ingegnere
Sei il top del più del meglio
Se ti azzardi a criticare allora si potrebbe riaprire auschwitz
oppure il manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto degli anni 80
In un circolo del PD non farebbe una piega ma in un sito generico non di partito forse questa analisi appare un po troppo di parte
La parole sono pietre, non lo dimenticate mai
@ Paragone
Credo che il tuo riassunto non renda merito ai concetti esposti.
Ovviamente parlo per me. Per quanto mi riguarda i farabutti di qualsiasi colore e di qualsiasi credo hanno diritto di parola e sono degni di essere ascoltati, sempre che abbiano una idea da esporre, anche fosse solo una critica (purché costruttiva). Sulle idee ci si confronta, sulle opinioni anche. Sulla violenza verbale invece… Io personalmente, se non riconosco nel possibile interlocutore queste minime doti di civiltà lo ignoro ed evito di intavolare discussioni. Ma riconosco che spesso devo fare uno sforzo per non mandare affanbagno personaggi che sono entrati nelle discussioni varie solo per rivendicare la vittoria elettorale con cori da stadio e che forse, speriamo, sono già scomparsi.
Non mi sembra nemmeno che @Orazio si sia arrogato il diritto di giudicare buoni e cattivi scindendoli in vinti e vincitori. Ma che il livello della dialettica ultimamente sia scivolato è sotto l’occhio di tutti. Se è di ideologismo politico che vogliamo parlare, poi, tanti sia tra i vinti che tra i vincitori, dovrebbero imparare che in politica non ci sono nemici, ma avversari (e non lo ha detto Che Guevara)
PERCHE’ LAGALLA NON UTILIZZA IL “ METODO ORLANDO”?
Sono passati 20 giorni dalla sua elezione e Lagalla ancora non ha potuto varare la sua giunta.
La principale responsabilità di tale stallo è dei partiti che lo hanno appoggiato, e che continuano a litigare furiosamente.
Fallito l’obiettivo di nominare gli assessori entro questo fine settimana, si spera di farlo almeno prima del Festino ma di mezzo ci sono le richieste e gli “appetiti” dei partiti del centrodestra, dilaniati anche da violenti scontri interni.
Per evitare l’ immobilismo, perché Lagalla non utilizza il “metodo Orlando”, cioè scegliere lui gli assessori e i presidenti delle partecipate, prendendoli dalla società civile e dall’ Università?
Chiaramente deve evitare gli errori del vecchio sindaco, cioè scegliere fedelissimi stagionati e incompetenti e gente senza qualità, salvo che non si voglia che “ tutto cambi perche nulla cambi”.
Il sindaco Lagalla potrebbe scegliere anche personaggi dall‘ area del centro sinistra , naturalmente competenti , onesti e …..”antiorlandiani”, cioè lontani dalle sue “visioni “ e dal cerchio magico di miracolati del vecchio sindaco.
I partiti di centro dx sono messi talmente male che sarebbero costretti ad accettare tali scelte perché, in caso contrario, si ritornerebbe al voto , cosa che nessuno vuole.
Inoltre Lagalla dovrebbe evitare di “ spezzettare” le deleghe assessoriali, come ha fatto, scientificamente, il vecchio sindaco .
Per esempio nell’ ultima amministrazione Orlando, la peggiore in assoluto,
l’ assessore alla mobilità ( Giusto Catania) non aveva la delega per la Polizia Municipale ( Fabio Giambrone) come la logica avrebbe consigliato.
Inoltre le deleghe al “Decoro urbano” e la “Rigenerazione urbana” erano divisi tra due assessori ( Fabio Giambrone e Maria Prestigiacomo).
Lo stesso discorso, incredibilmente, per le delega per gli “ Impianti Sportivi” ( Maria Prestigiacomo) e lo “sport” ( Paolo Petralia Camassa).
Le deleghe per “ Edilizia Residenziale Pubblica” “ Edilizia privata e condono” e “Manutenzione immobili comunali”, erano divise tra….. ben tre assessori.
Poi vi erano ben due assessori che si “occupano di scuole” ( Giovanna Marano e Maria Prestigiacomo) e due che si occupano della “ Città storica” ( Vincenzo Di Dio e Maria Prestigiacomo)
L’ assessore al bilancio e tributi stranamente non si occupava anche di…….. ” condoni”
Poi , a proposito della proposta di un assessorato al mare , nella vecchia giunta già esisteva , o almeno c’ era un assessore che aveva le deleghe per “ mare e coste”( la sempre presente Maria Prestigiacomo ) ma che non aveva le deleghe per le “Aree protette, Riserve terrestri e marine e di interesse naturalistico.”
Perché questa frammentazione illogica e irrazionale di deleghe che ha favorito la farraginosità e l’ immobilismo della burocrazia e dell’ amministrazione ?
MISTERO!!!!
“A pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca”
@irexia,
pienamente d’accordo. il porto è una città a parte, con regole diverse. con p.monti si sta cercando di spingere sul piano delle crociere e della fruibilità, ma una volta usciti dal porto i passeggeri sono costretti a camminare sulla pista ciclabile, ad azionare semafori a richiesta, a prendersi il fumo dei camion, delle auto e dei motori. sarebbe meglio che restassero nel porto. a sua volta, il porto è un’industria moto inuinante. le crociere rimangono coi motori accesi, e l’eltettrificazione sta tardando.
i cittadini non hanno accesso al mare se non attraversando la bolgia del foro italico, che è un’autostrada a tre corsie, della cala e di via crispi. si ritrovano in parchi degradati, cantieri infiniti della fogna, di passeggiate che finiscono in ulteriori lavori in corso o in pontili privati.
il resto della costa è rovinato dall’abusivismo edilizio e dagli sversamenti degli anni passati.
@ punteruolorosso
@ Irexia
Concordo in pieno con entrambi. Aggiungiamo un capitolo alla lista delle cose da fare, proprio affinché, a Panormos, il porto non sia più una città a parte.
Sgominata gang che terrorizzava Palermo
Il gruppo postava i video sui social network: 11 ordinanze cautelari
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PALERMO – La polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone di cui 6 maggiorenni e 5 minorenni, accusati di fare parte di una “banda criminale giovanile” denominata “Arab Zone 90133”. Gli indagati sarebbero gli autori di aggressioni, con bottiglie di vetro rotte e bastoni, contro alcuni frequentatori della movida a Palermo, avvenute lo scorso 7 gennaio e il 15 giugno. Il gruppo aveva dei canali su You Tube e Tik Tok con numerosi follower.
Sono state disposte cinque misure di custodia cautelare in carcere e una misura degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per i minorenni il gip ha disposto 2 misure di custodia cautelare e 3 misure del collocamento in comunità. La presenza della banda in centro storico ha contribuito nel corso delle settimane a ingenerare un allarmante clima di paura e una percezione di scarsa sicurezza nei giovani frequentatori del centro storico.
PUBBLICITÀ
Le indagini si sono avvalse delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza. Le persone aggredite hanno riconosciuto gli indagati. Il gruppo postava i video sui social network: Tik Tok, You Tube e in particolare Instagram, con un profilo denominato “arabzone90133”. Alcuni componenti del gruppo, inoltre, compaiono in video musicali su You Tube che hanno migliaia di visualizzazioni.
“‘Qua rispetti chi temi mica chi ti tratta bene’ oppure ‘Certi personaggi che ci portiamo dietro sono più terribili di quelli che abbiamo dentro’”. Queste sono le frasi a commento delle bravate criminali postate sui social sotto il profilo ‘Arabzone90133′”. Lo ricostruisce il questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, parlando dell’operazione Arab Zone. “Il gruppo, o meglio il branco – aggiunge Laricchia – di giovanissimi, alcuni maggiorenni altri minorenni, prevalentemente di origine maghrebina, seconda generazione di immigrati, parte dei quali nati a Palermo, esaltavano azioni criminali come rapine, furti, aggressioni senza motivo, tutte commesse in centro intorno a via Maqueda, e tutte nei confronti di altri giovani, anche disabili, dall’inizio dell’anno fino a qualche settimana fa, quando il cerchio degli investigatori della polizia di Stato ha iniziato a stringersi attorno a loro”.
“Pretendevano, con la violenza in gruppo, di ‘controllare il territorio – spiega il questore – il loro profilo social ha più di 1.400 follower. Sottocultura alimentata probabilmente da film e serie che esaltano le gesta criminali, rabbia sociale, emarginazione, uso di stupefacenti. Molto probabilmente questo è il mix che sta facendo scivolare nel crimine le fasce più giovani ed emarginate delle nostre metropoli”.
Ecco gli indagati: in carcere sono finiti Aziz Rabeh, 19 anni, Ayoub Latrach, 19 anni, Bablo Ali, 20 anni, Imanalah Hamraoui, 20 anni, Yassine Attia, 19 anni, Yassine Drief, 19 anni. Ai domiciliari Khalid Ndong. Gli altri sono minorenni. Due sono al Malaspina e tre in comunità per minori a rischio di devianza.
11 ordinanze cautelariAggressioni durante movidabanda Arab Zone 90133Palermo
Paragone, le parole sono pietre come di pietra sono le teste formattate come la tua.
Il tuo discorso mi lascia seriamente perplesso circa le tue capacità di comprendere – appunto – le parole altrui., nella fattispecie le mie. Ti costruisci verità parallele.
Il circolo PD si… 🙂 ma dici sul serio oppure, come credo, ci fai?
Scusa sai… ma ho perso molto del mio bon-ton…
@ La Palermo Multietnica…
Per favore, vorrei vedere anche la pubblicità!
Non avendo argomenti validi, si offende, si giudica senza conoscere, si emettono sentenze..
Grazie a taluni elementi la destra potrà governare tranquillamente per i prossimi anni al comune di palermo, altro che un solo mandato.
Io sono un Signore e non mi sporco le dita.. per fortuna ci sono altri utenti che grazie al Cielo rispondono in maniera opporruna a certe affermazioni
Non vi sembra strano…forse assurdo… che un post aperto addirittura il 28 aprile! abbia ancora commenti?
Sarà forse perché ancora oggi non abbiamo la nuova giunta (e vabbè)? sarà perché ancora oggi non abbiamo programmi (mi sembra un pò grave)? SARA’ PERCHE’ ANCORA OGGI NON ABBIAMO IDEA DI COSA SI VOGLIA FARE (GRAVE!)?
E questa non è un’opinione:
https://www.ilsicilia.it/esclusivo-a-bar-sicilia-cambiamenti-e-rivoluzioni-del-sindaco-di-palermo-roberto-lagalla-clicca-per-il-video/
Tralascio gli altri punti, che lascio alla vostra lettura:
1. la giunta: “I nomi non li so ancora, i partiti stanno facendo le loro proposte, ma siamo a una fase evoluta”; ci stiamo “evolvendo” 😉
2. cimiteri: “Allo studio ci sono diverse soluzioni anche se, la situazione, è indubbiamente complessa. Da un lato, L’AVVENUTA bonifica del costone roccioso sovrastante il Cimitero dei Rotoli che, dopo i dovuti collaudi, consentiranno l’accesso ai campi di inumazione e ai lavori per l’estumulazione e la sistemazione di nuove salme (…) stiamo valutando, la possibilità di attivare strutture prefabbricate in grado di accogliere 1000-1200 salme”; insomma, una rivoluzione!
6. tram: “Diciamo la verità ai cittadini: ho trovato le carte che dicono che le linee A, B e C cioè quella che dovrebbe passare da via Libertà, quella che scenderebbe verso via Duca della Verdura e quella che chiuderebbe l’asse tra Corso Calatafimi e la Stazione, sono già oggetto di approvazione, finanziamento e contrattualizzazione. Rinunciare a queste linee, significa perdere 300 milioni di finanziamenti“; OPPERBACCO! Si è orlandizzato?!?
Meno male che al punto 7 c’ è la certezza del festino…speriamo che il Covid non gli rovini la festa…(ah, già, ci sono anche i negazionisti nel club del sindaco).
Signor Sindaco, non dico che deve avere tutte le soluzioni in tasca, ma nella mia azienda quando uno parla così si usa dire “poche idee ma confuse”…
X PALERMO MULTIETNICA TI STIMO
Questa la Palermo imbastar…. i ta volute dal Pd e dalle sinistre, quelli che lo vorrebbero tutti ITALIANI con
jus scholae , TUTTA LA MUNNIZZA IMPORTATA A PALERMO ED IN ITALIA COME RAGALO PER LE LORO INEFANDEZZA GLI REGALIAMO ANCHE LA CITTADINANZA .
Farabutti rossi pro immigrati li manderei a casa delle loro mamme moglie e figlie, sta munnizza
@ Vicchio65
Forse non proprio strano ma “anomalo”, che nel gergo giornalistico questo aggettivo definisce meglio ciò a cui si sta assistendo in questi giorni a Palermo.
Che poi, a ben guardare, non siamo proprio nuovi a situazioni di questo tipo.
Diciamo che l’esistenza di questo e, mi auguro, di tanti altri blog, così come di altri canali di confronto civico, stempera l’ansia dovuta all’attesa e alle attese di tutta la cittadinanza che ancora mostra un po’ di interesse.
Questo post, nello specifico, era partito ben prima delle elezioni con l’intento di raccogliere suggerimenti per la nuova amministrazione sulla scaletta delle cose da fare. Purtroppo a volte è stato confuso per la curva di uno stadio, altre volte invece per un redivivo cortile Cascino. Ma la sua funzione era è resta quella di dar voce a chiunque volesse sottoporre la propria idea di “priorità”.
A dire il vero, dato il lento evolversi dei “tecnicismi” propri dell’insediamento di una nuova amministrazione, abbiamo avuto fin troppo tempo (e sembra ne avremo ancora) per dare il nostro contributo.
Grazie per l’articolo segnalato. Sembra che qualcosa si muova e che si comincino a prendere le prime posizioni su alcuni temi. Vediamo un po’:
1. C’è poco da dire. Sindaco, che la tua squadra avresti dovuto proporcela prima lo sai già, ma… vabbè… un po’ tutte le circostanze della tua candidatura sono state “disarticolate”… ora però sbrighiamoci, dai!
2. Non avevo notizia di lavori di messa in sicurezza del costone roccioso.
La possibilità dell’impiego di strutture prefabbricate per ospitare degnamente le bare insepolte assomiglia ad una soluzione da post-terremoto. Dal Belice all’Irpinia, dall’Abruzzo all’Emilia, sappiamo tutti quanto sono “temporanee” le strutture prefabbricate. Con la unica differenza che nei casi che ho richiamato ci dovevano stare dentro le persone vive che ci hanno messo un po’ ad abituarsi. I defunti, invece, fanno presto!
Con questa intervista il Sindaco Lagalla ha ufficializzato, e quindi reso “accettabili” i tempi biblici per il ripristino del forno crematorio e la costruzione del secondo. Ma perché? Sono inceneritori, non macchine per il teletrasporto! Annunciare che, forse, magari, se Santa Rosalia intercede, la situazione dei cimiteri verrà “parzialmente” risolta a fine anno, non è un gran bel proclama. Aggiungere un “certamente” e un “definitivamente” e magari allungare i tempi all’anno prossimo sarebbe stato meglio.
3. Condivido. Sono il primo portatore d’interesse (nella mia qualità di semplice fruitore della città).
4. Plausibile pensare ad un interessamento nazionale purché commisurato e strutturato all’esclusivo scopo di evitare il default. Parliamo pur sempre di una capitale di fatto. No ad una trattativa farraginosa ed interminabile che diverrebbe l’escamotage perfetto per ogni mancato obiettivo. Azzardo che potrebbe anche essere una sede adatta per ricordare la mancata applicazione dello Statuto.
Scampato il pericolo di default, ritengo che un buon sindaco debba essere un efficiente esattore anche difronte ai suoi (grandi) elettori.
5. Ragionamento astruso: I tempi per superare l’emergenza sono i tempi di messa a regime.
6. Ma scusa, te lo avevamo detto noi! Non ci credevi? Vada per le linee A, B e C per le quali abbiamo già i soldi. Per il restante completamento delle linee nelle aree periferiche e che si trova attualmente all’esame del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, gli scavi e le ferite sono funzionali. Sta a te non farli durare decenni.
7. Il Festino sta a Palermo come l’acqua sta al mare. E’ imprescindibile. E’ intoccabile.
Non dovrebbe essere argomento di dibattito.
E.C. Forse non proprio strano ma “anomalo”. Nel gergo giornalistico questo aggettivo definisce meglio ciò a cui si sta assistendo…
IL TOUR DELLA VERGOGNA.
Visto che qualcuno, in mala fede, ha sostenuto che l’l attenzione e la polemica sulla situazione del cimitero dei Rotoli era strumentale e che , dopo le elezioni, sono scomparse le inchieste e gli articoli sull’ argomento , vogliamo proporvi un articolo pubblicato il 3 luglio sul GDS , insieme a un video.
“Il nostro tour dei Rotoli comincia dopo aver varcato il grande portone d’ingresso, al numero 96 di via Papa Sergio I.
Dopo cinque passi, ancor prima di accedere al camposanto, sulla destra una porta socchiusa invita ad entrare.
Il primo deposito improvvisato per sfuggire all’emergenza è Sala Bonanno…..Le bare sono accatastate su tre piani , tra polvere e ragnatele …. L’odore è nauseante, spinge a fare dietro-front, e un rumore fastidiosissimo riempie le due sale. Sul tetto in legno si intravedono i nidi delle rondini. Qui dentro molte bare sono ricoperte da escrementi di volatili. Altre sono state divelte e per terra si intravedono le chiazze scure dei liquami. Per accedere alla seconda sala si fa parecchia fatica: il passaggio è ristretto dai defunti insepolti.
Il secondo deposito si trova poco distante, percorrendo viale della Trasfigurazione, sulla sinistra. In quello che sembra essere il parcheggio per i veicoli della Re.Se.T., un capannone ospita altre bare. La condizione delle casse è simile a quella del precedente deposito: impolverate, giacciono accatastate una sopra l’altra. Alcune sono ricoperte da sacchi e chellophane, altre – in metallo – a mala pena recano scritto il nome del defunto. Del nastro adesivo tiene attaccate le foto.
Un signore sulla quarantina entra nella struttura in ferro all’aperto per lasciare dei fiori. La sua bara della madre è in attesa di sepoltura dal 7 giugno : “C’è una puzza terribile – spiega – la mascherina non basta”.
Poi ci sono i due tendoni bianchi. I depositi più filmati e fotografati dai cronisti da due anni a questa parte. Lungo viale della Resurrezione ci sono passati tutti: persino i politici, per fare comizi e lamentarsi. Eppure le bare sono ancora lì.
Col caldo, sotto i tendoni, l’odore dei liquami si fa ancora più forte. A terra fiori secchi e grandi chiazze nere. I liquami colano pure dalle bare in alto. Così alcune tombe si ritrovano ricoperte dalle chiazze dei vicini di sepoltura. C’è chi sotto alla bara ci ha messo un cartone, per assorbire il liquido che esce. Tutt’intorno volano le mosche.
P.S. Questo articolo spiega più di tante dotte analisi lo sfascio e il degrado di una città .
Siamo peggio delle peggiori città del terzo mondo.
E di questo dobbiamo ringraziare una classe politica inetta e incapace ( opposizione e maggioranza), una magistratura distratta , un informazione cieca e partigiana e dei cittadini anestetizzati e abbrutiti dal malgoverno .
CRONACA DI UN ODISSEA QUOTIDIANA DALLA “ CITTA’ DEI DIRITTI E DELL’ ACCOGLIENZA
Riportiamo un articolo che è stato pubblicato su “ PALERMO TODAY” ….buona lettura.
“Nella Palermo “capitale dei diritti”, “aperta e accogliente”, che Leoluca Orlando dice di aver lasciato al nuovo sindaco Roberto Lagalla è quasi impossibile prenotare un appuntamento all’Anagrafe.
A passare le pene dell’inferno sono soprattutto i cittadini immigrati – stranieri, ma non solo – che devono chiedere la residenza, l’attestazione di soggiorno permanente per cittadini dell’Ue, la dichiarazione di rinnovo della dimora abituale e la carta d’identità. Servizi per i quali il Comune fa attendere da tre a sei mesi solo per ottenere un appuntamento.
Fermo restando che per quel determinato servizio sia possibile prenotare online dal sito: sì, perché in alcuni casi le date disponibili non ci sono proprio. Ecco la prima falla di un sistema che fa acqua da tutte le parti, come ha documentato PalermoToday con tanto di video e testimonianze dirette raccolte in viale Lazio.
E’ qui, nella sede centrale dell’Anagrafe comunale, l’epicentro dei disservizi e di una gestione dell’utenza che lascia parecchio a desiderare.
L’obbligatorietà della prenotazione – introdotta con la pandemia (provvedimento sacrosanto, per carità) – è diventata uno scudo a protezione di una burocrazia comunale già prima del Covid deficitaria nelle relazioni con il pubblico, ora affidate esclusivamente a impiegati d’ordine (quindi senza competenze amministrative) che regolano gli ingressi negli uffici.
Risulta così impossibile parlare di presenza con un funzionario (se non dopo mesi di attesa), figuriamoci al telefono. Quasi mai c’è qualcuno che risponde ai numeri indicati nel sito del Comune. I più fortunati riescono a comunicare tramite mail, non sempre però ricevono riscontro.
Su questo tipo di disservizi sono frequenti le segnalazioni .Recentemente una lettrice ha anche segnalato che certi uscieri non vanno tanto per il sottile: specie con i cittadini stranieri, non di rado discriminati o trattati senza i dovuti modi. E pazienza se chi ha qualche difficoltà con la lingua viene sballottato da un ufficio all’altro per capire a che punto è l’iter di una pratica.
Emblematico è l’esempio di S. Mohammed, 31enne del Bangladesh, che da tredici anni vive a Palermo ed ha un regolare contratto di lavoro. Con lui adesso c’è anche la moglie: “E’ incinta e da 7 mesi attende la residenza. Senza documenti non può scegliere il medico di famiglia e accedere alle cure sanitarie”, racconta S. che continua a fare la spola fra un ufficio e l’altro del Comune senza darsi per vinto.
Michele Di Maggio invece si è trasferito da Barletta a Palermo per stare assieme alla sua compagna: “Da marzo non riesco a fare un semplice cambio di residenza, sono come un profugo abbandonato dalle istituzioni”, dice l’uomo aspettando pazientemente l’ennesimo turno in coda davanti all’ingresso dell’Anagrafe di viale Lazio.
Pazienza che più di una persona in fila – fisicamente o da remoto, perché c’è anche chi attende il turno della prenotazione presa online – finisce per perdere, arrovellandosi dietro ai tanti perché.
Perché serve così tanto tempo per fissare un appuntamento?
Perché ci si deve sottoporre a un calvario che dura svariati mesi prima di avere un certificato, con il rischio di veder compromesse altre pratiche?
Ad esempio, i cittadini comunitari che richiedono la cittadinanza italiana hanno un casellario giudiziario valido per sei mesi e se nel frattempo non ottengono l’attestazione permanente di soggiorno sono costretti a ricominciare tutto daccapo.
E ancora: come avviene la gestione delle prenotazioni?
Perché gli uffici non effettuano un’attività di recall per avere conferma degli appuntamenti presi e in caso contrario liberare il posto ad altri utenti in attesa?
Per certe pratiche che non vengono rilasciate a vista, perché l’utente non può inoltrare istanza via pec anziché aspettare mesi per un appuntamento e ulteriori mesi per avere il documento?
Abbiamo provato a cercare la dirigente dell’Anagrafe ma senza esito. Dall’ufficio stampa del Comune fanno sapere che la dirigente, prossima alla pensione, sarebbe in ferie. Il telefono fisso dell’ufficio risulta occupato o irraggiungibile e non si conosce il nome del sostituto.
Motivo per cui, a questo punto, speriamo che a rispondere sia il sindaco Lagalla, chiamato a voltare pagina in un ambito – quello dei servizi anagrafici – dove l’amministrazione Orlando ha fallito.
@Belfagor
“Il tour della vergogna” Il fatto che il Giornale di Sicilia abbia scritto e documentato in merito alla situazione, di per sé non implica un interessamento diretto dell’amministrazione. O no?
“Cronaca di una odissea quotidiana…” Credo che continuare a ribadire le colpe della precedente amministrazione stia diventando (o forse lo era già da principio) l’argomento perfetto per coprire la mancanza di idee e di iniziativa dei subentranti.
E’ uno sport antico. E’ stato praticato da tutti i neo-eletti, sia da una parte che dall’altra, Orlando compreso.
Non mi aspetto che Lagalla faccia diversamente (purtroppo!)
La situazione denunciata oggi da Palermo Today (e altre mille volte da mille altri) è atavica.
Dai, guardiamo un attimo in faccia la realtà… C’è poca voglia di lavorare e si fa presto a trincerarsi dietro alla pandemia, alla mancanza di risorse, o chissà quale altro castigo venuto dall’alto.
Anche lì, è un problema culturale. Va contrastato alla radice (la cultura). Certo è che sarebbe anche auspicabile una bella rastrellata di certi uffici comunali…
A maggio 2023
Contesterò a lagalla tutte le cose non ha fatto
punterò io per primo il dito!! ma prima no, mi sentirei un verme, uno che spara sulla croce rossa, un rifiuto dell’umanità..
Insomma Il più bello esempio di iena ed avvoltoio
Sia bene inteso, ciascuno è libero di fare ciò che vuole come è quando lo vuole, io faccio riferimento solo a me stesso
bravo lagalla
https://www.youtube.com/watch?v=VsEk3-8RM-U
Bene Lagalla!!!
@ RESILIENTE
Mi rendo conto che Orlando è il passato e non è corretto ritenerlo responsabile dell’ attuale immobilismo del nuovo sindaco, ma non possiamo nemmeno dimenticare quello che ha lasciato…… un vero disastro.
Ho sempre sostenuto che il nuovo sindaco, chiunque fosse, doveva essere un “pazzo” ad accettare una città da ricostruire, materialmente , economicamente e culturalmente, come Palermo.
E se la città ha toccato il fondo di questo dobbiamo ringraziare, non solo il vecchio sindaco , per il semplice fatto che ha “amministrato” la città per ben 22 anni , ma tutta la classe politica cittadina e regionale , inetta, corrotta e incapace ( opposizione e maggioranza, dx e sx ), una magistratura distratta , un informazione miope e partigiana e i cittadini anestetizzati e abbrutiti dal malgoverno .
Spero di essere stato chiaro!!!!!!
Quando un sindaco e i suoi fedelissimi, per difendersi, scaricano sui cittadini le loro macroscopiche responsabilità, non è serio.
Quando un sindaco si rifiuta di incontrare o semplicemente di comunicare con i propri cittadini, non è serio
E vero che se la città è sporca e il traffico è caotico , una certa dose di responsabilità è anche nostra.
Che i palermitani sono “sporchi” e incivili , purtroppo è in parte vero ma se …….. nessuno controlla .
Se il problema è esclusivamente “ razziale” perché il palermitano, geneticamente sporco e incivile, a Bologna o a Firenze, dopo un po’ si “adatta” e si “educa” e comincia a comportarsi civilmente?
Forse hanno ragione chi sostiene che il pesce…. puzza dalla testa
Per quanto riguarda l’ emergenza cimitero, le strade e i marciapiedi disastrati, gli uffici comunali perennemente chiusi,la burocrazia corrotta, le rete idrica colabrodo, i ponti che crollano ecc. ecc. , qui la responsabilità non è del “palermosauro” ma ……..
LAGALLA SINDACO “ ORLANDIANO”?
E se Roberto Lagalla fosse il famoso “erede” di Leoluca Orlando?
Il sospetto non è tanto strano e già circolava durante la campagna elettorale.
La “freddezza” di Orlando verso il candidato del centro sx e il rifiuto di creare una propria lista a sostegno di Miceli ,sono stati considerati da molti due indizi molto forti .
Se a questi si aggiunge la strana “neutralità” che il vecchio sindaco ha mantenuto durante la campagna elettorale……
Ma ciò che colpisce sono le “affinità elettive” tra i due personaggi.
Entrambi sono stati professori universitari, entrambi hanno frequentato il “ Gonzaga”, la più esclusiva scuola privata palermitana, ,entrambi sono cresciuti all’ interno della cultura gesuitica, entrambi sono capaci di drenare consenso e consensi in quella borghesia palermitana, di cui sono espressione .
Lagalla, come Orlando, è stato sempre vicino alla comunità gesuitica e da Rettore dell’ Università ha trasferito a Palermo la” Libera università della politica” fondata da padre Ennio Pintacuda, l’ animatore e il principale ispiratore della cosiddetta Primavera di Palermo e sostenitore delle prime Giunte comunali guidate da Orlando.
Ma c’ è di più.
Lagalla , come Orlando, è un personaggio “trasversale” , che riesce a tenere insieme personaggi e partiti di dx e di sx.
Il nome di Lagalla infatti è molto apprezzato in certi ambiente di sinistra che vorrebbero mantenere una continuità con “ l’orlandismo”.
Quando lo scorso 15 marzo Roberto Lagalla ha deciso di candidarsi a sindaco , a chi gli chiedeva qual’ era il suo partito ha risposto con la stessa frase usata da Leoluca Orlando nelle campagne elettorali del 2012 e del 2017: “Il mio partito si chiama Palermo”.
@belfagor, lagalla ha ereditato il corpo delle municipalizzate un tempo legate a orlando. si tratta di un esercito di impiegati comunali fra rap, amat, amap, amg, ex pip ed lsu sui cui stipendi campano ventimila famiglie. chi ha in mano uesti, vince le elezioni.
ho molta poca stima della dott.ssa argiroffi e del dott. forello, che oltre a non essersi messi in tasca nessuno non sono stati in grado di offrire un programma che non fosse uello del no al tram.
speriamo che lagalla dimostri ascolto e autonomia. se le carte dicono che il tram si deve fare, che si faccia.
la città ha bisogno di grandi infrastrutture, e una rete tram lo è.
uanto a via libertà, si è detto più volte che la strada è una striscia di asfalto affiancata da una seuenza di palazzoni anni ’60 raramente intervallati da uel che resta di villette di inizio ‘900. se volevano salvare via libertà, i signori del no al tram dovevano pensarci prima. l’unico binario occuperà la corsia preferenziale in direzione statua, l’altro è previsto in via m.se di villabianca. non vedo lo scempio, vista l’assenza di catenaria e di barriere divisorie (anche se i fili mi sarebbero piaciuti di più). ci saranno fontane e panchine nel tratto da croci al politeama, che sarà pedonalizzato. si potrà posteggiare in uno dei parcheggi da costruire nell’ambito dello stesso finanziamento e proseguire in tram verso il centro storico (via roma) e la stazione, a sua volta servita da nuovi parcheggi e dal passante.
chi si oppone al tram è un masochista o semplicemente un automobilista incallito. ci sono poi uelli, come il dott. di maria, che legittimamente avanzano dubbi sulla tenuta finanziaria e sulla sovrapposizione alla futura metro leggera, ma si sa che anche la metro leggera ha un costo di esercizio e sarebbe utile se affiancata al tram per le tratte lunghe.
E’ quasi un mese che si e’ votato, 25 giorni per essere precisi, in cui i vincitori sembrano essere tutti scomparsi, volatilizzati, perche’ impegnati in faide intestine,. Pero’ le bare dei Rotoli sono ancora li’ e credo aumentino (vedi articolo postato dal fantasma con chiosa incomprensibile a me rivolta) mentre i professionisti del pianto sul tema “bara” all’improvviso sono scomparsi come la loro coalizione politica di riferimento. Ribadisco quindi che quelli che ogni tre parole si lamentavano delle bare e adesso tacciono erano e restano dei miseri sciacalli, sprezzanti pure del reale dolore altrui.
Fantasma, rilassati, non parlavo di te. 🙂
PARLARE DI DESTRA E DI SINISTRA HA ANCORA UN SENSO?
Le ultime elezioni amministrative a Palermo hanno dimostrato che è assolutamente superato il vecchio concetto di dx e sx.
Per esempio alcune forze dell’ estrema sx ( per esempio il Partito comunista di Marco Rizzo) hanno sostenuto la candidata di estrema destra mente i “ renziani” e diversi “orlandiani” hanno dato il loro appoggio a Lagalla.
Chi ancora continua a pensare che la classe operaia , i contadini e i poveri votano a sx , sbaglia di grosso, come non è vero che la borghesia sia arroccata su posizioni conservatrici e di dx.
Basta vedere i risultati elettorali per vedere che nei quartieri popolari ha vinto il cdx mentre nei quartieri borghesi e nelle zone ZTL la sinistra è riuscita a mantenere una certa forza elettorale.
Come è anche sbagliato pensare che i giovani votano a sx mentre gli anziani a dx.
Se osserviamo l’ età dei nuovi eletti noteremo che mentre a dx ci sono molti giovani , spesso al primo mondato, a sx trionfano i vecchi marpioni della politica, il cosi detto “ usato sicuro”.
Il nuovo consiglio comunale sarà pieno di politici inesperti e alle prime armi .
E ciò non sempre è positivo .
Basta vedere ciò che è accaduto nel vecchio consiglio comunale uscente , che era pieno di giovani consiglieri imberbi che hanno fatto più casini dei vecchi democristiani di una volta .
Inoltre molti di questi giovani non hanno nessuna esperienza politica e non provengono dai movimenti giovanili , dall’ associazionismo o dal volontariato.
Chi li ha votati e perché ?
Mistero.
Alcuni sono stati riconfermati, a furor di popolo, ma nessuno ha capito per quale motivo visto che il loro contributo, nel passato consiglio comunale, è stato quasi nullo. Si sono preoccupati solamente a tenere ben stretto il loro posto.
Forse la gente , alle prossime elezioni regionali, dovrebbe finirla di sostenere “largo ai giovani” e puntare sulla competenza.
Ci sono giovani capaci e preparati ed è giusto che vengano rieletti e altri che è meglio che…… si trovino un vero lavoro .
Il consiglio comunale non può diventare un luogo pieno di disoccupati, insegnati precari, avvocati senza clienti e dipendenti pubblici con poca voglia di lavorare.
Ho letto alcuni curriculum di alcuni dei nuovo consiglieri …….. c’ è da piangere.
P.S. Aspettiamo con “ terrore” di sapere i nomi dei nuovi assessori.
Se le indiscrezioni saranno confermate , temo che rimpiangeremo ….. Giusto Catania e l’ assessora Prestigiacomo ( sob!!!!!).
A quasi un mese dalle elezioni le faide imperversano e gli assessori quindi non vengono nominati.
Al di là delle affinità tra i due sindaci, questo e quello di prima, si manifesta l’assoluta diversità di “peso” politico dei soggetti. Quello di prima non si è mai fatto ricattare da nessuno, questo di ora è sotto ricatto delle forze che lo hanno eletto (Orlando infatti lo eleggeva la gente, non i partiti) e particolarmente comica è la disputa tra fasci-tasci (diventeranno bellissimi VS fratelli di taglia).
Se il buongiorno si vede dal mattino, saranno 10 anni pessimi per la città, salvo però portare avanti, concludere ed intestarsi le cose già messe in cantiere dalla giunta precedente. Sarebbe il minimo sindacale, mi auspico che almeno questo avvenga ed è il massimo che mi aspetto da questa indecente coalizione. Sempre se sono capaci di farle. MAa sono sempre pronto a ricredermi.
è una bella soddisfazione leggere qualche commento, e più percepisco l’essere “arraggiato” e più la cosa mi fa piacere
Criticare gli altri porta sempre bene, le regionali si vedono all’orizzonte..
Arraggiato sarà chi vede naufragare la “sua” giunta in un mare di ricatti e inconcludenze.
Io mi limito ad osservare con occhio spassionato e sinceramente di Lagalla può interessarmi quanto mi interessava di Orlando: zero.
Solo, lo strabismo di tanti mi fa ridere di cuore. E quanto alle previsioni che faccio, mi limito ad osservare l’esempio di Catania e riportarlo per intero su Palermo. Vedi alla voce Stancanelli (chi era costui?) che gestì, senza risolverla, la situazione di dissesto creata da Scapagnini ponendo le basi per la voragine in cui la città di Catania (non solo il comune di Catania) è precipitata e da cui non riesce a venir fuori. Qui, a differenza di Catania, dove Scapagnini aveva lasciato solo dissesto, esiste una progettualità in dirittura d’arrivo: ripeto che basta sfruttarla. Palermo è senza carburante, ma la strada è in discesa, volendo si può correre, mi domando solo se “codesti” saranno talmente inutili (come a parole sembrerebbero essere) da fermarsi.
Comunque, anche oggi Lagalla farà la giunta domani. Ha detto che se entro la settimana non si metteranno d’accordo sceglierà lui. Ecco, appunto, scelga, questo Orlando sapeva farlo, nonostante la diversa levatura politica e personale, potrebbe farlo pure lui.
L’ ULTIMATUM DEL SINDACO
“Palermo ha bisogno di un governo del sindaco ma collegiale, visti i tanti i problemi sul tavolo”.
Facciamo nostre le parole del nuovo sindaco ancora alle prese con i violenti litigi tra i partiti di centro dx.
Lagalla ha finora avuto molto pazienza usando l’ arma della diplomazia: “Esiste un “dialogo” interno ai partiti che sto rispettando. L’ importante è risolvere e arrivare ad una decisione condivisa”.
Però a tutto c’è un limite.
Non stiamo assistendo a un normale dibattito sulle tante cose da fare ma semplicemente ad…. uno squallido scontro per le poltrone. Una specie di lotta per la “sopravvivenza politica”. E non è un caso che i più litigiosi sono i partiti che hanno perso le elezioni, cioè quei partiti che hanno ottenuto un risultato inferiore alle loro attese.
Il sindaco di Palermo ha lanciato una specie di ultimatum , cioè ha ribadito l’intenzione di presentare la giunta entro il Festino, cioè tra 4 giorni, ma se i partiti e le varie faide non avranno ancora raggiunto un accordo “farò di testa mia”.
Lagalla, come il vecchio sindaco Orlando, ha capito che la classe politica palermitana è troppo scarsa e litigiosa è troppo legata alle poltrone.
Non un progetto, non una battaglia ideale, non un obiettivo concreto ma semplice lotta per il potere.
Orlando fece benissimo ha scaricare tutti i partiti e nominare LUI stesso gli assessori , purtroppo ……lo fece alla sua maniera.
Non puntò sulle competente e sulle capacità ma semplicemente sulla ….”fedelta”.
Se un assessore si dimostrava efficiente, cioè gli faceva “ombra”, …. veniva “dimissionato”.
Speriamo che Lagalla , almeno in questo, dimostri discontinuità, e vari una giunta di persone capaci, competenti e oneste , poco importa se di dx o di sx..
Basta con “miracolati incompetenti” , buoni solo a raccontare bugie .
Se Lagalla dimostrerà di non essere condizionato da questi “nani politici” che compongono la sua coalizione, avrà l’ appoggio di tutti i cittadini, anche di quelli che non lo hanno votato.
Io uno che si tatua il viso non lo sopporto, ma non posso criticare una ragazzina alla quale costui fa simpatia, il mondo lo si vede coi propri occhi, con la propria eta ed esperienza ma sopratutto con la propria testa..
Io degli ultimi 10 anni salvo solo le isole ecologiche, il resto solo enormi chiacchiere, purtroppo fatti zero, chiacchiere e proclami ne abbiamo sentito quasi tutti i giorni
A pensare come fare le cose siamo tutti bravi, a dire a roma ci servono i picciuli ed a farceli dare siamo tutti bravi, ma le cose si fanno, non basta pensare a come fare.. ( mi viene in mente sagunto ) 10 anni sono tanti, si poteva, ma soprattutto si doveva fare di più!!
Ma il mondo va visto anche per ideologia politica, leggo spesso i commenti di una mia conoscente, io la reputo una santa, una che si occupa di poveri e bisognosi e che lavora (gratis) per una nota comunità.. va tutto bene finché non si parla di politica, li la bravissima donna brava giusta equa tenera adorabile, si trasforma nel guerriero più cinico e crudele.
Per lei Orlando è stato bravissimo
Il mondo lo si vede coi propri occhi, ma anche stante la propria fede politica
@Paragone
Neanch’io vedo di buon occhio uno che si tatua il viso. Ma come giustamente dice Lei stesso, la ragazzina che lo adora merita comunque rispetto.
E’ vero. Il mondo lo si vede coi propri occhi.
Anche per me Orlando è stato bravissimo. Non in senso assoluto.
Ma conservo un po’ di memoria storica (acquisita!) e ho una idea di cosa sia significato amministrare Palermo dal dopoguerra in poi.
Ho saputo degli scempi urbanistici dalle cronache e dai libri.
Ho saputo della totale assenza del culto della comunità.
Ho appreso della predisposizione genetica dei miei concittadini nel sentirsi al di sopra delle regole in patria e non all’altezza quando in trasferta.
Cose che almeno in parte ci siamo buttati alle spalle.
Il mondo lo si vede coi propri occhi, anche stante la propria fede politica, ma sempre e comunque contestualizzando nel tempo e nello spazio ciò che si osserva.
Mi rifaccio agli interessanti ultimi post di Paragone e Resiliente.
L’errore a mio avviso fondamentale è quello di confondere politica ed amministrazione. E l’ideologia con l’amministrazione non c’entra per nulla.
L’amministrazione si fa con competenza e buon senso e per il benessere della collettiità. L’ideologia è concetto che rimanda a complessi di valori ma non vedo che ideologia ci possa essere dietro un collettore fognario, un tram, una metropolitana, la raccolta differenziata.
Vero è che il dibattito è avvelenato però magari se facessimo uno sforzo per correggere il tiro, magari andremmo meglio e non si sparerebbero frottole con tanta leggiadria.
Lagalla per me ideologicamente vale 3 o 4 su una scala di 10, se entro lo spazio della mia vita avrà realizzato quel che è già in corso di realizzazione, amministrativamente, potrà valere pure 10. Pensare oltre come all’inizio e per un bel pezzo ha pensato Orlando? Non ci credo, il palermitano in genere pigro e quindi si limita mentalmente e Lagalla non mi pare abbia il profilo mentale e culturale per farsi nemici su queste cose.
@ Orazio
Hai colto in pieno. Purtroppo però – e ribadisco purtroppo – le grandi amministrazioni sono politicizzate. Le ideologie vengono quindi strumentalizzate e veicolate. A Roccafiorita (ME) sicuramente non è così. Ma laddove i budget sono più pesanti le faide che noi comuni mortali crediamo essere interne ai partiti, sono in realtà interne ad una casta i componenti della quale si camuffano mascherandosi di rosso o di nero ma che in realtà perseguono tutti lo stesso fine.
Resiliente… appunto… detta in positivo si tratta di spendere i soldi che ci sono e che fanno gola a gruppi d’interesse. Lì appunto si scatenano le finte battaglie ideologiche.
E in questo campo è essenziale che gli attori politici siano perlomeno onesti, che cioè non intaschino nulla. Da questo punto di vista la precedente Giunta è un esempio di virtù specchiata, spero (ma non credo) che chi seguirà sia altrettanto onesto, perchè di chiacchere attorno a certi figuri che aleggiano ne abbiamo lette tante.
Io, non mi fido manco di me stesso!
Non potrei mai affermare se un altro è o non è onesto.
Quello che è certo che taluni della vecchia Amministrazione sono indagati, i nuovi ancora manco hanno cominciato, se saranno disonesti non si sa
Certo tutta sta passione per i bombardier..
SANT ‘ ERASMO: BASTA POCO PER RENDERE IL PORTICCIOLO PIU’ ATTRAENTE.
La nuova giunta comunale ( litigi permettendo) tra qualche giorno sarà costituita( speriamo) ma noi già vogliamo incalzarla.
Oltre alle tante emergenze che dovrà affrontare vogliamo segnalare un problema che , con un po’ di buona volontà e senza spese, questa nuova amministrazione potrebbe risolvere subito : completare il recupero di Sant ‘ Erasmo
Grazie al presidente dell’ Autorità portuale di Palermo, Pasqualino Monti, il porticciolo di Sant’ Erasmo , uno dei luoghi più suggestivi della città , distrutto dalla mafia e dalla cattiva amministrazione cittadina, è stato recuperato e sta rivivendo una specie di rinascita.
Purtroppo ci sono dei problemi che impediscono al sito di trasformarsi in uno dei luoghi più belli di Palermo.
Alcuni di questi problemi le deve risolvere l’ Autorità portuale , per esempio drenare il porticciolo che nel tempo si è insabbiato.
Un’altra criticità è la manutenzione della villetta e la riqualificazione della cosi detta terrazza di Sant’ Erasmo.
In questo caso il problema è un po’ complesso : infatti sia la villetta che la terrazza , anche se sono di proprietà dell’ Autorità portuale, nel passato sono state date in gestione al Comune che però ……..non ha fatto nulla e l’ ha abbandonati al degrado.
Senza luci, senza panchine, senza manutenzioni.
Sembra che è intenzione dell’ Autorità portuale annullare l’ affidamento al Comune ma sembra che la vecchia amministrazione comunale, spalleggiata da alcune associazioni “pseudo ambientaliste”, ( le stesse che nel passato si erano opposte a qualunque progetto di recupero del porticciolo) si sarebbe opposta.
Speriamo che la nuova amministrazione e il nuovo sindaco restituisca tale gestione all’ Autorità portuale e pemetta che si inizi al più presto il recupero di tale area( il progetto ci sarebbe).
Tale decisione non costa nulla e permetterebbe di chiudere definitivamente la vergognosa gestione comunale
E ora viene il difficile : chiediamo alla nuova amministrazione comunale di mettere un divieto di sosta davanti al porticciolo.
Attualmente passando con l’auto dalla strada o semplicemente volendo osservare lo specchio di mare dall’altra parte della piazza, non si vedono altro che auto parcheggiate , camper di “ristoro mobili”, ristoranti improvvisati e “stigghiolari”.
Insomma, viene tolto alla vista il punto più bello del porticciolo, quello che tocca più da vicino la città e permetterebbe un punto di osservazione incantevole.
In fondo non si tratta di un opera “faraonica” ma semplicemente interdire meno di cinquantina di metri di strada al parcheggio con un banalissimo divieto di sosta: semplice.
Ovviamente tale divieto dovrebbe essere fatto rispettare dalla polizia municipale, e qui…….. viene il difficile .
Alla faccia di chi si arroga il diritto a dare “colori” a chi scrive post cercando di essere oggettivo.
Dico bravo Lagalla
“Il mio pensiero e il mio augurio vanno oggi alla comunità islamica di Palermo che celebra Eid Al-Adha, la Festa del sacrificio.”
“Oggi Palermo si colora di arcobaleno: al corteo del Pride anche Lagalla e Fava”
“Festino di Santa Rosalia a Palermo, Lagalla: “Mascherina ffp2 anche all’aperto””
“Accordo su Giunta entro il Festino o farò di testa mia”
“Se scatta l’allerta rossa, stop alle carrozze trainate dai cavalli”
So che c’è chi chiede di più e chi solleva obiezioni anche su queste decisioni…io mi accontento, per ora.
Speriamo che a queste piccolezze seguano presto fatti.
Spero solo (per loro) che gli sfegatati del mese scorso non siano troppo delusi…
LA CITTA’ NON PUO’ ATTENDERE
Dopo aver superato , nel complesso positivamente, lo scoglio “ Festino” ora il nuovo sindaco dovrà affrontare le tante emergenze lasciate in eredità dal vecchio sindaco :rifiuti per strada, i cimiteri stracolmi , strade e marciapiedi distrutti, lo spettro del dissesto ecc.ecc.
Deve però nominare i propri assessori : tutti i partiti che compongono il litigioso e poco coeso schieramento di centro dx hanno segnalato i propri rappresentati ( caliamo un velo pietoso su alcuni di essi): tutti meno uno .
Il partito di Giorgia Meloni , che aveva tante ambizioni, è uscito un po’ ridimensionato elettoralmente ma le “ambizioni” dei vari esponenti non si sono….. ridimensionati.
A complicare la situazione è stato il “gemello diverso” del vecchio sindaco di Palermo, Nello Musumeci
Come il suo gemello, non solo non sa governare ma ha tanti fedelissimi da “sistemare”.
E’ così invece di nominare un esponente di FDI, partito a cui si è associato recentemente, al posto lasciato libero da Lagalla, ha piazzato un suo “fedelissimo”, senza consultare nessuno, scatenando le ire del suo “nuovo “ partito.
I posti in giunta che spettano a FDI sono 3 ma i candidati a cui era stato promesso il posto di assessore sono 4.
Che Giorgia Meloni non sappia uscire dal pasticcio lo dimostra il fatto che non si vuole occupare della faccenda mooolto imbarazzante.
Oggi dovrà arrivare a Palermo, Ignazio La Russa, per risolvere il problema ma molti dubitano sulle sue doti di mediatore.
E allora?
Lagalla, come promesso, deve fare “di testa sua” e nominare lui gli assessori cioè deve dimostrare alla sua litigiosa coalizione chi comanda.
La città non può permettersi di rimanere per ancora tanto tempo senza una giunta per colpa delle beghe interne di un partito.
Al fascio-tascio Orlando ha bloccato lo sviluppo mentale :), altro che porticcioli.
Buon segnale di Lagalla con il finanziamento di 15.000 € a sostegno del gay-pride (e annessa presenza al corteo). 🙂
Fascio-tascio ci sarà rimasto maluccio, ma non lo abbaia, per evitare che il padrone gli tolga la ciotola con l’osso. 🙂
Orazio, lo so che ti piace la banana specie se nera, sei contento che Lagalla e’ venuto ad onorarti al Foro Italico, letame puzzolente comunista ‘? dai..stasera vai a Ballaro’ che troverai quello che cerchi…sei isterico.
Orazio tu sei quello che cago la mattina ,…ah come rosichi trovati un lavoro tu Orlando e sinistre comune, Lagalla tra poco inizierà a fare il sindaco di centro Destra, se no lo sa bene che andrà subito a casa… Uno che si e ‘presentato all’insediamento con il nipote Roberto Lagalla Junior, Lagalla cattolico per la famiglia tradizionale nulla a che vedere con il carnevale del del Foro Italico, io conosco gente come te Orazio ma con neuroni funzionanti che anche avendo le tue stesse tendenze gli gira lo stomaco a vedere quelle pagliacciate…Uomini con tacchi e perizomi di pelle nel…lo a casa sua sia gay che etero può fare quello che vuole, questo vale anche per gli etero, no che io domani metto una donna a pecora su un carro e me la sco…po per mostrare di essere etero, o mi metto in erezione su un carro con una donna inginocchiata, a casa sua ogni uno fa quello che vuole ma non quel carnevale indecente del Foro Italico.
Qualche lettore gentilmente mi rimprovera di non informarmi prima di scrivere.
Primo di tutto lo ringrazio per il suggerimento : ammetto di avere tanti difetti e di avere una cultura limitata ma cerco sempre di documentarmi prima di scrivere le mie “stupidaggini” .
Sulla vicenda vergognosa del porticciolo di Sant ‘ Erasmo so benissimo che il progetto originario era un altro e le mie fonti principali di informazione sono alcuno articoli pubblicati su MOBILITA PA.
Per esempio.
– LA GUERRA DEI PORTICCIOLI pubblicato il 21/12/2016
-LA GUERRA DEI PORTICCIOLI ( 2° parte) TANTO RUMORE PER ……NULLA pubblicato il 6/07/2017
Questi articoli raccontavamo la storia e l’iter della progettazione per la riqualificazione dell’area, ma anche dell’ opposizioni di certi pseudo ambientalisti e dell’ ex sindaco che bloccò, senza motivo, tale recupero per ben 10 anni.
Articoli che certamente il lettore conosce visto che ha riportato ampi stralci , tra cui la frase:
“A volte, a forza di lottare per il bello, ci teniamo il pessimo e alla fine ci conviviamo.”
Caro lettore , come vede cerco sempre di informarmi e, dove possibile, di citare le fonti.
P.S. Dimenticavo, gli articoli citati sono di un certo …..BELFAGOR
Il fascio-tascio è solo un bulletto da tastiera che rosica, un cagnetto nervoso PERCHE’ L’OSSO CHE IL PADRONE GLI HA LANCIATO è TROPPO MISERO, uno scarto di umanità. SI goda i 15.000€ finanziati da Lagalla € al Gay Pride 🙂 E l’elenco continuerà, perchè tutti i deficienti che hanno provato ad importare a Palermo il modello Salvini nemmeno sono stati eletti al consiglio comunale. 🙂
Continui pure ad insultare persone e famiglie. Questo è, di altro non è capace. Bau Bau 🙂
Viva, viva, viva la Santuzza! E questo l’abbiamo fatto. Complimenti al sindaco! Promessa mantenuta 🙂
Certo, dopo aver detto “Accordo su Giunta entro il Festino o farò di testa mia” e annunciato che alle 12,30 avrebbe nominato la giunta, gli alleati l’hanno rimesso “in riga” e rinviato tutto a martedì…
Un consiglio per il futuro: va bene seguire il metodo Orlando, ma evita di parlare se non sei certo di mantenere, altrimenti potremmo iniziare a pensare che annunciare di fare le cose importanti (importanti almeno per noi del sito) sia solo per un blabla 😉
10 anni di blabla
L unica cosa fatta, l ho scritto e lo affermero sempre, le isole ecologiche, ora a manco un mese e piovono critiche, ci vuole un coraggio da leoni, peraltro si è già mosso a far qualcosa, indubbio ammettere che mettere tutti d’accordo non sarà semplice, il primo a lamentarsi è lui
Non mi risulta che con orlando non ci siano stati maliriscussi, ma lui è più furbo e smaliziato,accontentava tutti, chi prima chi dopo, con un solo obiettivo
Promettere promettere e non fare niente
Ci sono riusciti benissimo gliene dobbiamo dare atto!!
La risposta la so: è tutto pronto, purtroppo orlando non ha avuto tempo di prendere cazzola e cemento, senno a quest’ora..
Saluto tutti e ringrazio. Le mie vacanze palermitane sono finite. Domani si parte e la settimana prossima si torna al lavoro. Domani salirò sull’aereo mentalmente proiettato – per una parte – verso la città che mi ha accolto ormai da diversi anni e che mi sono abituato a considerare “casa”, e – per l’altra parte – con il rammarico di salutare, ancora una volta, la città in cui sono nato e sono cresciuto e che anni fa ho lasciato perché la vita mi ha portato altrove, ma che non ho mai smesso di considerare quale luogo delle mie origini, anche culturali, alle quali sono profondamente radicato. Salgo sull’aereo però un po’ più confuso di quando sono arrivato, a fine maggio.
Era prima dell’election day e si respirava un’aria di impaziente attesa. L’impazienza era forse data dalla impellenza, oramai avvertita da ogni cittadino, di mettere un freno allo sfacelo con il quale, purtroppo, i palermitani sono abituati a confrontarsi quotidianamente da anni.
Ma adesso che vado via, appena un paio di mesi dopo, sto percependo un’atmosfera molto diversa. Ho l’impressione che il cambio di amministrazione anziché essere percepito come occasione per rinnovare il rinnovabile e perfezionare il perfettibile, sia vissuto dai miei conterranei come un evento di relativa importanza che dura appunto quei pochi giorni di bagarre tra comizi e proclami e che si conclude con la proclamazione del vincitore.
Dal vincitore poi ci si aspetta solo che sieda nella poltrona più alta e niente più. Perché il suo compito è solo quello di traghettare la città nel mare di melma in cui a stento galleggia poiché trattasi di un male endemico, o di una punizione divina, che non vale la pena tentare di contrastare.
Non ci si accorge che il male più grande è l’assuefazione. Non si è forse ancora raggiunta la maturità minima necessaria a rendere consapevoli i palermitani della bellezza della città in cui vivono. La storia, poi – quella studiata sui libri – forse non getta la giusta luce sui fasti e la grandezza della capitale che Palermo è stata.
Ecco perché ritengo che qualsiasi mezzo di divulgazione che possa aiutare questa quanto mai necessaria opera di consapevolizzazione, incluso questo blog, sia da incentivare e rendere accessibile alla più amplia platea di cittadini. Va da sé che la divulgazione deve essere accompagnata dal confronto. Civile e Democratico. Sennò diventa indottrinamento o, peggio, propaganda.
A tal proposito permettetemi anche un piccolo commento sull’uso specifico che purtroppo, a volte, si fa di questo blog: Capita sempre più spesso che in queste pagine vengano ospitate discussioni che poco hanno a che fare con il civile confronto e con la civica partecipazione scadendo anche ai livelli più bassi della dialettica.
Lasciatemi dire che una volta non era così. I dialoghi e i dibattimenti potevano essere più o meno accesi ma erano comunque sempre costruttivi.
Oggi la mancanza assoluta di una qualsivoglia forma di moderazione ha fatto si che questo blog si sia trasformato nella piazza del paese dove quattro schiffarati seduti al tavolo della taverna fanno discorsi consoni al posto che occupano.
Alcuni tra i più prolifici (a volte prolissi) commentatori e propositori di questo blog, che hanno avuto l’ardire e l’ardore per metterci la faccia schierandosi e candidandosi al consiglio comunale, dopo la sconfitta si sono di fatto eclissati. Mi chiedo: “Ma perché mai?” Non sarebbe forse il caso ti tornare a confrontarsi ancora più motivati di prima?
Chi ha avuto abbastanza pazienza e tempo da perdere leggendo i miei pochi interventi di questi ultimi due mesi, si sarà sicuramente accorto che i miei toni si sono fatti pian piano sempre meno propositivi e forse un po’ più polemici.
L’unica giustificazione che posso addurre è che questa città, dopo un po’, ti cambia anche nel modo di porti nei confronti di chi ti sta davanti. Man mano che passavano i giorni della mia vacanza a Palermo, più passeggiavo per i marciapiedi dissestati della città, schivando bottiglie abbandonate e scavalcando cumuli di rifiuti, più restavo bloccato nel traffico della circonvallazione, più mi scontravo con le saracinesche abbassate dei mille esercizi commerciali chiusi per sempre e più davo la colpa a questo e a quell’altro assessore, piuttosto che al sindaco di turno.
A Palermo le colpe sono sempre degli altri.
Come già facevo prima, continuerò – rinsavito ed epurato – a leggere questo blog “a distanza” con la rinnovata speranza di scorgere presto tra le righe un concreto e reale segno di cambiamento nelle coscienze dei miei concittadini.
Oggi, ve lo confesso, Palermo la si ama molto più dal di fuori.
Resiliente, spero che tu abbia voglia e tempo di continuare a onorare questo blog con la tua propositività.
L’ ULTIMATUM DI LAGALLA
E’ passato il “ Festino” ma ancora la nuova giunta non decolla.
Il vertice con i partiti del centrodestra, convocato ieri mattina dal sindaco , è finito male, anzi peggio.
In parole povere , tutti contro tutti .
Invece di proposte sono volati ……stracci e minacce.
Il sindaco ha l’urgenza di far partire a pieno regime la macchina comunale per provare a tamponare le tante emergenze lasciate in eredità dal vecchio sindaco ( a proposito che fine a fatto?) anche se, al momento, la vera emergenza è quella politica.
Anche una persona gentile e ben educata, di fronte a certi comportamenti vergognosi dei “partitini” che lo hanno sostenuto elettoralmente, si è inc….. ed è stato costretto a dare un ulteriore ultimatum.
Ma lo fa con uno stile e con un educazione che da anni, a Palermo, non vedevamo , soprattutto in un sindaco:
«Palermo ha urgente bisogno di una squadra che possa affrontare i gravi problemi che l’affliggono. I cittadini si aspettano risposte tempestive ed efficaci. In ogni caso, non intendo andare oltre la metà della prossima settimana( martedi) per la presentazione ufficiale della Giunta. Fino ad allora continuerò a far fronte personalmente ai tanti problemi di Palermo, come del resto faccio sin dal mio insediamento, nel rispetto delle tante e legittime aspettative dei cittadini».
Ammetto che questo sindaco, come stile ed educazione, comincia a piacermi, anche perché rappresenta l’ unica speranza di questa città “sgarrubata”.
Abbiamo una classe politica decisamente scarsa e la composizione del consiglio comunale né è la riprova.
Un bel campionario umano della realtà degradata di Palermo.
Mentre la destra, in questo dopo elezioni, sta dando il “peggio di se” la sx, come al solito….latita.
Al di là di qualche solitario commento, spesso a sproposito, di qualche neo eletta , il vuoto a sinistra è …assordante.
Forse non hanno tutti i torti il sindaco e l’ arcivescovo Lorefice a sperare nell’ intervento della “Santuzza”.
Questa classe politica e peggio della “peste”.
Caro @resiliente, un caro saluto e spero di vederti ancora sul sito.
Mi dispiace la tristezza che traspare dal tuo messaggio. Purtroppo Palermo è così: come è stato detto in un famoso film “Le api fanno due cose: il miele e la merda. E così è a Palermo”. E’ più facile esprimersi “contro” che a favore di qualcosa, come è tipico del “curtigghio da bar” tipico siciliano oggi trasferitosi integralmente nei blog, con il filosofo, l’idiota, il mafioso, il notabile, ecc. E’ per questo (purtroppo solo per questo) che Palermo diventa il centro di tutti i sedicenti movimenti di cambiamento, di qualunque matrice politica essi siano.
Anche questo post “L’agenda del nuovo sindaco di Palermo, l’avete scelta VOI”, che aveva un titolo propositivo ed apolitico, è diventato specchio del peggiore tifo da stadio. Purtroppo, è da un po’ che i moderatori non “moderano” più, ed anche gli editorialisti lasciano ad altri siti le notizie che dovrebbero interessarci.
Per uno come me, che ama la città e cerca di vederla con gli occhi di un turista, tutto questo discutere di politica appare fuori posto; vorrei parlare di proposte, di idee, di cose da fare, . In questi anni mi ha fatto piacere cercare “Palermo” sui siti internazionali e non doverla trovare in connessione alla parola “mafia”. Poi, i problemi sono sempre gli stessi, ma chi va a Rio ci va perché è bella e se ne parla per le cose belle che ha, non perché ci si vive da terzo mondo; nelle mie avvenuture ho girato anche i quartieri periferici di famose città, e vi posso assicurare che non sono migliori della nostra. E questo è turismo, commercio, lavoro, sono soldi!
Tram di sinistra e mal di destra, termovalorizzatori di destra e differenziata di sinistra, ztl di sinistra e auto di destra, mah! Mi dispiace (ma purtroppo ne ero certo) che non si sia votato un programma ma solo un “a favore” ed un “contro”. Spero che si faccia qualcosa, sì ascoltando ma senza preoccuparsi di come voterà la gente la prossima volta, perché a Palermo non si ragiona a lungo termine.
Carissimo vicchio, diversi di noi hanno fatto proposte e contribuito a stilare l’agenda del sindaco.
Se dopo 35 giorni il sindaco eletto risulta ancora in stallo per me è sintomo di un inequivocabile fallimento iniziale che porterà allo stallo una volta fatta la squadra, considerato che comunque ci saranno svariati scontenti. Infatti poi ci sarà la partita delle poltrone nelle partecipate, insomma, lo stallo continuerà a lungo.
In mancanza di una visione, ribadisco, ritengo sufficiente che si continui realizzando le opere già pensate ed in diversa misura avviate dalla giunta precedente. Se non sarà così, a mio avviso, sarà lo zero assoluto. Su Lagalla, creatura politica di Cuffaro, ex rettore politicizzato (come tutti credo), ex non brillante (come tantissimi) assessore regionale a rami cruciali come la formazione e la sanità, non nutro illusioni. Spero solo (per Palermo) che, per amor proprio, non voglia farsi disprezzare dalla città come già successo per Cammarata.
Ho provato a spiegare il senso dei miei precedenti discorsi politici (io che politico nn sono) e non prettamente propositivi di temi concreti. Che, ripeto, comunque ho già proposto.
LA NAUSEA PER QUESTA POLITICA
Parole di fuoco del presidente di Confcommercio, Patrizia Di Dio, sul vergognoso teatrino che da giorni stiamo purtroppo assistendo per la composizione della nuova giunta comunale :
“Non è normale che 35 giorni dopo l’elezione del sindaco non sia stato ancora formato il nuovo Governo della città e non è accettabile che la città, da anni allo sbando, debba sottostare a fragili e incomprensibili equilibri che a noi danno sinceramente la nausea mentre le aziende, che sono il vero volano economico della città, sono allo stremo delle loro forze in un’emergenza dopo l’altra”.
“La delicatissima situazione economica e sociale – prosegue la Di Dio – avrebbe richiesto da parte di tutta la classe politica dirigente un supplemento di amore, di sacrificio e di abnegazione; avremmo voluto assistere a un dibattito sulle qualità professionali, sulle competenze e sulla storia personale di chi dovrà occuparsi del Governo della città in qualità di assessore perché il buon senso vorrebbe che le scelte vengano fatte non sulla base dell’appartenenza ma per le capacità e le competenze di cui abbiamo bisogno.
Avremmo voluto sentire parole di responsabilità e non le sterili pretese su come dividersi le poltrone; avremmo voluto assistere a scelte libere su alti profili della futura classe dirigente chiamata a gestire la città con onore, etica e competenza”.
Mentre il presidente Di Dio non nasconde la “nausea” per il comportamento di questi “partitini” di centro dx , più preoccupati a risolvere i loro problemi interni che risolvere le tante emergenze della città , da invece fiducia al nuovo sindaco :
“L’ottima riuscita del Festino di Santa Rosalia ha dimostrato come, lavorando con impegno e passione a un obiettivo comune, insieme con le associazioni e le forze imprenditoriali, si possano superare gli ostacoli.”
Ma si tratta di una fiducia non infinita, infatti il presidente di Confcommercio pretende risposte immediate :
“ Noi imprenditori, che siamo il mondo del “fare”, pretendiamo adesso che si diano risposte urgenti e concrete alle troppe emergenze della città e che non prevalgano interessi individuali a cui i cittadini non sono interessati, come hanno dimostrato con la massiccia astensione dalle urne, dimostrazione inequivocabile dell’esigenza di cambiamento e segno di sfiducia verso la politica della “domanda” e non della “risposta”, del “chiedere” e non del “dare”, del conflitto e non della proposta, degli interessi di parte e non del servizio, del tirare a campare e non del prendersi cura di una città e della sua comunità”.
PS Caro sindaco faccia presto : nomini lei stesso gli assessori e si presenti al Consiglio comunale per chiedere la fiducia, minacciando le dimissioni.
Siamo sicuri che , con molti mal di pancia, i consiglieri alla fine saranno costretti a votarla.
Figuratevi se dopo un mese i “nostri rappresentanti” , vogliono rischiare di ritrovarsi di nuovo “disoccupati”.
sono d’accordo con orazio sul fatto che, in mancanza di idee, il dott.lagalla dovrebbe impegnarsi su quanto messo in moto (e mai realizzato) dalla precedente amministrazione. finire dunque la rete tram, le piste ciclabili e i parcheggi (tutto già finanziato), recuperare la greewnay, il parco turrisi, il parco dell’oreto…
e sarebbe bello se ci fosse spazio per il tunnel autostrade-porto e la metro leggera automatica.
IL FAMILISMO AL POTERE
La vicenda della nomina dei nuovi assessori sta assumendo aspetti….grotteschi.
Se qualcuno pensa che i “partitini” del centro dx si stanno confrontando sulle cose da fare per uscire dalla profonda crisi della città , lasciata da Orlando, sbaglia di grosso.
Le motivazioni sono molto.. ” terrene”
Mentre in FRATELLI D’ ITALIA non riuscivano a mettersi d’ accordo sui nomi degli assessori ( quattro candidati per 3 posti), il caso dell’ on . Lentini è decisamente più ….imbarazzante : nonostante il suo partitino non era riuscito a superare la soglia del 5%, chiedeva in maniera decisa un posto in giunta.
Sapete chi era il candidato assessore dell’ on. Lentini?
Secondo il GDS ….la moglie!!!!!!
Come si vede i motivi dello scontro erano …..molto alti.
Tra mogli ed ex mogli, sorelle, figlie e figli , padri e …ecc. ecc. più che una giunta somiglia a una rimpatriata familiare
Continuando così rimpiangeremo quei “miracolati” della giunta Orlando .
Non sapevano fare nulla, erano antipatici e bugiardi compulsivi ma almeno ….non avevano familiari da sistemare.
FUMATA BIANCA A PALAZZO DELLE AQUILE
Finalmente è stata nominata la Giunta comunale.
Escludendo la presenza del prof. Carta , i nomi complessivamente sono di basso profilo.
Ecco l’ elenco :
Carolina Varchi: avvocato e deputato nazionale
Maurizio Carta, professore ordinario di urbanistica e prorettore all’Università degli Studi di Palermo;
Giampiero Cannella, giornalista, già deputato nazionale;
Dario Falzone: dottore in Scienze politiche, già deputato regionale;
Sabrina Figuccia: laureata in Lettere e Filosofia e consigliere comunale;
Giuliano Forzinetti: consulente aziendale, già vicepresidente di Sicindustria giovani;
Andrea Mineo: avvocato e consigliere comunale uscente;
Salvatore Orlando: funzionario della Città Metropolitana e presidente uscente del Consiglio comunale;
Rosalia Pennino: presidente dell’Associazione nazionale Parlautismo e dirigente sindacale;
Aristide Tamajo: già assessore comunale e funzionario all’Ufficio scolastico regionale;
Antonella Tirrito: laureata in Discipline della comunicazione.
Il sindaco Lagalla ,nonostante avesse chiesto figure di spessore ed esperte i partitini di centro dx gli hanno dato vecchi esponenti politici, figure inesperte , parenti e portatori di voti.
Ma nonostante, qualitativamente, il modesto risultato il sindaco ha voluto diplomaticamente commentare :
«Dopo la riunione di sabato scorso – afferma Lagalla – ho avuto modo di verificare che non sussistevano le condizioni politiche per allargare la composizione della giunta oltre le rappresentanze consiliari, ferma restando l’importanza dell’unità politica della coalizione che comunque avrà modo di dispiegarsi nella più complessiva articolazione gestionale e nell’attuazione del programma di governo della città. Sono certo che le designazioni avanzate dai partiti siano state ispirate da criteri di esperienza e competenza che potranno essere funzionali al complesso lavoro che ci aspetta».
Ancora non sono state divise le deleghe però si sa che Carolina Varchi, oltre che vice sindaco, avrà alcune delicate deleghe (Bilancio, Legalità, Beni confiscati e Società partecipate).
@Resiliente
Mi unisco, con colpevole ritardo, agli auguri di non perderti nel dibattito che questo sito ci consente di fare. Non sei l’unico ad amare la Città da lontano, ma questa condizione è un valore aggiunto perché ti consente di confrontare le diverse realtà e di proporre per Palermo soluzioni innovative a queste latitudini ma già consolidate nei luoghi dove risiedi.
Ti incoraggio a tenere duro e a fare onore al tuo nickname: sii resiliente! A presto!
Io non ho capito quale assessore si dovrà occupare del ponte Corleone
Certo non si può contestare nulla oggi, ma fra un anno se non ha fatto nulla per questo benedetto ponte, si che si può
X BELGOR …ma tu cu si? Come ti permetti cosa inutile di giudicare altri ? basso profilo sei TU che sei un fallito inutile che stai qui a scrivere…
On Varchi a parte una ragazza che dall ‘eta’ di 15 anni fa’ sempre politica a destra avvocato stimato a livello nazionale di una trasparenza cristallina cresciuto all’ombra di Enzo Fragala’ e Paolo Borsellino come idolo essendo 2 uomini di DESTRA
Giampiero Cannella persona per bene giornalista politico puro, e’ quello che avvio la domanda per Palermo come patrimonio Unesco, poi si e’ preso i merito Ollando u munnzza …
Devo continuare?
COSA INTENDONO I NOSTRI “POLITICI” PER “ SERVIZIO ALLA COLLETTIVITA”?
Papa Francesco, tempo fa disse : “ La buona politica non è quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi ma deve essere un servizio inestimabile al servizio e per il bene all’intera collettività”
Parole di grande saggezza che però non hanno minimamente influenzato i nostri politici nostrani.
Abbiamo due casi emblematici :
Un politico nostrano ha così commentato la nomina della nuova giunta a Palermo :
“Mi hanno fregato, doveva entrare mia moglie”
Veramente la frase , riportata da Repubblica è un po’ più colorita:
“ Mi hanno f……l’ assessorato” ma va bene lo stesso .
Il nostro politico non ha tutti i torti : in una giunta piena di padri, figli , figlie e ex mogli di politici ( naturalmente tutti di alto profilo), perché proprio sua moglie doveva essere esclusa?
Ma anche a sinistra il concetto di sacrificio ,altruismo, e“ servizio alla collettività” non è in cima ai loro pensieri.
Il caso dell’ ex candidato sindaco del centro sx è un esempio.
Da tempo gran parte dei presidenti provinciali dell’ ordine degli architetti chiedono le sue dimissioni da presidente dell’ ordine nazionale.
Ma lui, impassibile, continua a non dare le dimissioni, anzi annuncia che vuole ricandidarsi.
E’ inutile che il Papa sostiene che “ La buona politica non è quella asservita alle ambizioni individuali o familiari”,
Alla fine tutti pensano di essere indispensabili e i propri parenti lo sono ancora di più.
P.S. Papa Francesco ha anche detto : “E quando il politico sbaglia o fallisce abbia la grandezza d’animo di dire: ‘Ho sbagliato”
IN 17 ANNI PALERMO E’ CAMBIATA ……. IN PEGGIO
Un lettore di TODAY PA , dopo anni di emigrazione ha avuto la possibilità, insieme alla famiglia, di ritornare a Palermo ma forse rinuncerà perché …….”la mia amata città è sporca e senza servizi elementari”
“ Dopo oltre 17 anni tra Veneto e Friuli Venezia Giulia mi si apre la possibilità di tornare a Palermo, alla casa madre!
Con non pochi dubbi decidiamo con mia moglie e le mie due bambine che è l’ora di tornare a casa e che sicuramente ci abitueremo ai mille problemi che affliggono la nostra amata Palermo. Ma non è affatto così!
Non appena arrivati ci scontriamo contro un muro grande quanto l’Empire State Building!
Cerchiamo una scuola per nostra figlia che ci dia la possibilità di tenerla lì fino alle 16 in quanto entrambi lavoriamo. Le scuole comunali che offrono il servizio si contano sulle dita di una mano e hanno liste di attesa chilometriche, lasciandoci come unica possibilità la scuola privata a cifre da capogiro…
Continuiamo a guardarci intorno e ci rendiamo anche conto che negli ultimi 17 anni la città e buona parte dei suoi cittadini non hanno ancora capito che la carta o il sacchetto che buttano per strada lo ritroveranno il giorno dopo esattamente dove passeggiano i loro figli. Per non parlare di materassi abbandonati sul ciglio della strada o ancora peggio elettrodomestici.
La mia amata città non è ancora matura e pronta per accogliere famiglie e turisti senza quella punta di vergogna che ognuno di noi in fondo prova quando ci si guarda dentro e ci si chiede il perché da noi non funzioni nulla e in molti altri posti sì.
In fondo la risposta è sempre quella: noi ci sentiamo sempre più furbi.”
avete visto la nuova tettoia di piazza del carmine?
uno schifo totale.
hanno rovinato una piazza con una struttura che nulla ha a che fare con uella disegnata dell’arch.lecardane. fra l’altro non viene neanche inaugurata, sembra finita (speriamo che l’abbattano) ma è ancora recintata.
AL CONSIGLIO COMUNALE SI INIZIA ….MALE
“Giuro di adempiere alle mie funzioni, con scrupolo e coscienza, nell’interesse del Comune, in armonia con gli interessi della Repubblica e della Regione”
I 40 “nuovi” consiglieri comunali hanno giurato e si sono ufficialmente insediati.
Nella realtà i nuovi consiglieri ….. non sono tanto nuovi.
Gran parte di loro faceva parte del vecchio, e poco glorioso, consiglio comunale uscente.
Giulio Tantillo, nominato presidente di Sala delle Lapidi, è alla sua…… quinta consiliatura consecutiva, un vero record.
Ma anche i vice presidenti sono vecchie conoscenze politiche.
Ma la loro elezione è stata una prima volta annullata per un grave errore procedurale,
I tre scrutatori, Giuseppe Milazzo, Alessandro Anello e Valentina Chinnici , nonostante la loro lunga esperienza, si sono “dimenticati” di siglare le schede .
Se n’ è accorto il solito consigliere Forello che si è piazzato davanti all’urna con la scheda in mano e ha cominciato a gridare:
“Le schede non sono state siglate dagli scrutatori, come prevede l’art. 46 comma 5 dello statuto. Vergogna, ignoranti”.
Scoppia il caos e il presidente provvisorio , Ottavio Zacco è costretto a sospendere la seduta.
Si riparte con l’ imbarazzante ammissione degli scrutatori:
“Ci sono state delle anomalie. Prima di visionare le schede, una collega …aveva già votato. Il voto va annullato, si proceda a nuova votazione”.
La solita brutta figura.
Si inizia proprio male.
LA MEMORIA CORTA
“ Sono passati 50 giorni dall’ insediamento del nuovo sindaco e l’unica novità è il costante aumento del numero di bare al cimitero, ad oggi 1200″
Tale dichiarazione è stato fatta dai consiglieri del PD, Rosario Arcoleo, Teresa Piccione, Carmelo Miceli, Lupo Giuseppe e Fabio Giambrone.
L’ osservazione è corretta peccato che questi consiglieri hanno dimenticano che fino a 50 giorni fa c’ era un’altra “amministrazione”, che ha ……“amministrato” la città negli ultimi 10 anni e che, a causa del proprio immobilismo, ha contribuito a creato il problema.
Possiamo capire che alcuni non erano in consiglio comunale ma tra di loro c’ è anche l’ ex vicesindaco di quella giunta e che il vecchio sindaco è iscritto, almeno così afferma, al PD.
In politica purtroppo si tende troppo spesso a dimenticare ma qui forse si è un po’ esagerato , anche perché i cittadini ancora ricordano benissimo chi ha (mal ) governato la città in questi 30 anni.
Le amnesie di gruppo sono sempre sospette anche perché spesso sono un modo infantile per scaricare le proprie responsabilità .
No no, fanno bene a rinfrescare la memoria, non vuol dire auto assolversi né dimenticare, vuol solo dire far rilevare che ad oggi non hanno fatto NULLA. Che il Re è nudo. Ma il tempo c’è. 🙂
” La verità è che la nuova amministrazione, come è normale che sia, sta solo proseguendo sulla strada tracciata. Nessun miracolo, nessuna novità. L’unica novità è il costante aumento del numero di bare al cimitero ad oggi 1200.”
Quando si copia e si incolla occorre farlo integralmente e non a convenienza.
Comunque la vicenda è talmente drammatica che non merita né dibattiti di bassa lega né lo sciacallaggio che certuni vicini a Lagalla hanno fatto negli anni precedenti.
Beh qualcosa si muove
Il nuovo assessore alla mobilita ha pressoché confermato quanto già previsto in fatto di tram dalla passata Amministrazione
Insomma i palermitani hanno voltato pagina ma si son ritrovati con una naturale prosecuzione del pensiero della passata Amministrazione..
Il tram in via Leonardo da Vinci è una follia, in periferia può essere una realtà utile, ma in centro è iper invasivo
Non contesto l ‘idea, ma il fatto che per come è fatta la città, diventa davvero difficile far conciliare tutto e le esigenze di tutti
Io uso quasi tutti i giorni la metro e mi trovo bene, si può rinunciare alla auto per determinati spostamenti, ma eliminare la possibilità di circolare mi pare un atto non democratico
Da oggi qualcuno della sinistra può pensare a ricandidarsi, di questo passo l attuale amministrazione durerà davvero poco
MA ESISTE ANCORA L’ OPPOSIZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE?
Sembra che la giunta Lagalla potrà lavorare tranquilla per i prossimi 5 anni.
Infatti l’ opposizione del fronte progressista a Palermo si è subito…. frantumato.
In consiglio comunale le divisioni nel centrosinistra sono ormai esplose in pieno.
Il PD, M5S e Progetto Palermo ( la lista dell’ ex candidato Franco Miceli) viaggiano su binari divergenti.
La rottura a livello nazionale tra PD e M5S ha compromesso i rapporti già fragili, del fronte progressista in consiglio comunale a Palermo.
Anzi, qualcuno ha preferito perfino fare alleanze con le forze moderate .
Il caso emblematico è successo in aula giorni fa.
Durante l’elezione del presidente del Consiglio Comunale e dei suoi vice, i 5 consiglieri del PD hanno deciso infatti di sostenere , come presidente ,il candidato del centro dx, Giulio Tantillo.
Infatti Tantillo, esponente storico di F.I al suo 5 mandato, ha ottenuto ben 32 voti di preferenze su 40.
Tale operazione è stata “ ricambiata” da Forza Italia che ha convogliato i suoi voti, per la vice presidenza , sulla consigliera del PD , Teresa Piccione.
Perché tale “operazione”?
Semplice: bisognava impedire che alla vice presidenza venisse eletto Fabrizio Ferrandelli, grande avversario del vecchio ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
D’ altra parte anche le altre due anime del fronte progressista sono andate in ordine sparso.
A sancire tale divisione c’ è il commento del capogruppo a Sala delle Lapidi del M5S, Antonino Randazzo: “Prendiamo atto che con il voto di martedì 2 agosto si è voluto affossare un percorso comune fra le forze che hanno sostenuto Franco Miceli. Avevamo proposto di trovare una sintesi su un nome di Progetto Palermo. Proposta che non è stata presa in considerazione”.
Morale della favola, mentre durante le amministrazione di Orlando, al momento del bisogno c’ era sempre qualcuno del centro dx che lo soccorreva, oggi Lagalla potrà contare sull’ aiuto di …Soccorso rosso.
P.S. Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima
@paragone, ti sbagli. bisogna interconnettere le linee facendole passare dal centro. linee monche di periferia non servono a molto. all’interno dei corridoi interconnessi si potranno creare infinite combinazioni di linee. teoricamente si potrà andare da bonagia al foro italico o a giachery o da roccella a notarbartolo senza cambiare mezzo o utilizzando l’intermodalità (stazioni del passante e dell’anello intersecate dalle linee tram).
stai sereno. sul tram ha vinto la linea orlando.
la metro leggera ci vorrebbe, ma nessuno degli oppositori al tram l’ha nominata, puntavano tutto sui bus elettrici.
in centro non ci si deve andare con la macchina, ma con i mezzi pubblici.
paragone, via leonardo da vinci è periferia, non è centro.
A ma lagallo piace…con quel viso pulito da gravo ragazzo, schietto, frontale, senza nessun compromesso…..’Inchia che bello lagallo…pare maiutturana, pare!
@punteruolorosso
Oh! Senza sbagliare a parlare sulla nuova tettoia di piazza del Carmine, vedi!
A me piace! ‘Inchia che bella….pare maiutturana, pare….
NEL CENTRO SINISTRA IL CAOS REGNA SOVRANO
Dopo lo scambio di favori , tra PD e Forza Italia , durante l’elezione del presidente del Consiglio Comunale e dei suoi vice, tale confusione di ruoli appare ancora più evidente nelle Circoscrizioni.
Significativo per esempio quanto è successo nella VII circoscrizione, dove il P.D. ha sostenuto l’ elezione del presidente di Fratelli d’ Italia Fabio Costantino, esponente di Fratelli d’Italia.
Tale comportamento è stato denunciato dai due consiglieri del M5S, Giovanni Galioto e Simone Aiello :“Prendiamo atto della scelta del Partito Democratico di avere votato a favore di un esponente di Fratelli d’Italia. Incomprensibile reputiamo tale scelta anche in considerazione che il voto espresso dal Consigliere del Partito Democratico è risultato determinante per sancire l’elezione dell’esponente di Fratelli d’Italia. Emerge l’incoerenza di un gruppo politico che a Roma sostiene di essere l’alternativa alla Meloni e poi per i quartieri di Arenella, Vergine Maria, Sferracavallo, Mondello, Pallavicino decide di appoggiare Fratelli D’Italia“.
Nella VIII circoscrizione l’unico presidente eletto dal centrosinistra, Marcello Longo, eletto grazie al voto disgiunto e alle preferenze attribuite soltanto al presidente, se vuole governare dovrà accordarsi con i consiglieri di maggioranza del centro dx : cioè dovrà fare come il vecchio sindaco Orlando, che ha governato senza avere una maggioranza e con “l’ appoggio” di alcuni esponenti del centro destra.
E infatti prontamente ha offerto la vice presidenza a un esponente di Fratelli d’ Italia ,Nicola Glorioso, che lo ha subito ringraziato : “Ringrazio il presidente e i consiglieri per avermi affidato la carica di vicepresidente”.
Un quadro del caos che regna sovrano all’ interno del centrosinistra dove ognuno sembra andare per la sua strada.
Inizio agosto di un’estate torrida e cocente, si è insediato il nuovo sindaco, ha finalmente nominato i suoi assessori e comincia a prendere atto dello stato in cui si trova il Comune: progetto tram, partecipate, debiti…
Sulle strade tanta, ma tanta immondizia che stride con il calendario che ci dice essere nell’anno 2022 dopo Cristo in cui l’immondizia dovrebbe essere poca, differenziata e non certo conferita in mega contenitori che diventano delle discariche a 4 ruote sui marciapiedi cittadini. Ma non solo, siamo in estate e le temperature alte favoriscono la decomposizione dei rifiuti organici conferiti (in barba alle regole comunali, che prevedono il conferimento soltanto dal tardo pomeriggio, e alla logica, che li vorrebbe ammassati solo nelle ore più fresche) con la conseguente emissione di miasmi nauseabondi che si spandono nell’aere quando la città è comunque meta di turisti. Il Sindaco, dicevamo, e la sua Giunta, prendono atto che il personale addetto alla raccolta dell’immondizia è poco e che in molti sono in ferie. Ferie: diritto sacrosanto del lavoratore riconosciuto per legge al fine di consentire il riposo e il recupero delle energie, per spendere il proprio tempo in attività amene, in buona compagnia, perché si lavora per vivere e non viceversa. Tuttavia, in ogni azienda che si rispetti, pubblica o privata che sia, i periodi caldi di vacanza, coincidenti per lo più con le feste religiose e civili, e in Italia anche con la stagione estiva, si redige una cosa strana che in genere ha la forma di un foglio excel in cui ciascun lavoratore indica i giorni in cui vuole stare in vacanza. Il piano ferie viene redatto per tempo, mesi prima, e sottoposto all’appprovazione del responsabile di struttura, del personale, quindi approvato. Il criterio per l’approvazione deve essere quello di garantire il diritto dei lavoratori al riposo con quello dell’utenza a ricevere un servizio. Date queste premesse, possibile che alla Rap non sia ancora arrivato questo prodigio della tecnica, dell’ingegneria gestionale?
Ma voglio andare oltre e proporre un’ulteriore possibilità di conciliazione tra gli interessi in gioco: nei giorni in cui un operaio addetto alla raccolta delle immondizie è al lavoro potrebbe essere chiamato a svolgere il suo servizio alle prime luci del giorno per lo svuotamento dei cassonetti e dopo le 17, quando ancora c’è luce ma le temperature sono vivibili, per disserbare i marciapiedi, pulire le strade, pulire i tombini… La mattinata e il primo pomeriggio sarebbero a completa disposizione del lavoratore che potrebbe rinfrescarsi al mare o comunque ripararsi dalla calura come preferisce: in questo modo i giorni estivi lavorativi sarebbero comunque meno pesanti, e di conseguenza immagino sarebbe più facile compilare il piano ferie garantendo il servizio anche in estate in quanto sarebbe molto più facile conciliare lavoro e riposo. Queste strategie diventeranno sempre più necessarie man mano che stiamo perdendo il nostro vivibile clima mediterraneo per transitare in uno di tipo tropicale in cui abbiamo lunghe e persistenti ondate di calore accompagnate da alti tassi di umidità.
A dimostrazione dell’utilità della cosa:
https://www.palermotoday.it/cronaca/viale-regione-pulizia-diserbo-aiuole-spartitraffico.html
In cui le opere di pulizia delle aiuole in circonvallazione si sono svolte nottetempo (questi orari però comportano il pagamento dell’indennità notturna) sì per causare minore intralcio possibile alla circolazione, ma sicuramente gli operai avranno potuto lavorare con minore disagio e conseguire migliori risultati.
Di questi giorni la notizia che gli operai dell’azienda di raccolta immondizia di Roma chiedono di potere avere 10 minuti di riposo ogni ora: al netto delle polemiche sullo stato della raccolta rifiuti nella capitale, se pensate che non sia giustificato come principio, provate voi a raccogliere rifiuti puzzolenti e movimentare cassonetti pesanti durante la mattinata, accanto a un camion con motore acceso che emana anidride carbonica e calore, sotto il sole cocente, mentre ci sono quasi 40 gradi…
Questa la collocazione corretta del commento
Secondo il nuovo sindaco lagallio deve solamente fare in modo che il palermitano quando esca di casa possa guardarsi attorno e dire:
Inchia pare maiutturana pare!!!
LA PASSERELLA DI ROMAGNOLO : ORA E’ DIVENTATA UN RIPARO PER I SENZA TETTO
La passerella di Romagnolo è il classico esempio di come, per anni, sono stati sperperati i soldi pubblici e come vengono “gestite” le opere realizzate da tali sperperi.
La struttura, come ricordato in un vecchio articolo del 18/12/2022 “ LO SCANDALO DELLA PASSERELLA DI ROMAGNOLO “, vive da anni una situazione di abbandono e di incuria assoluta .
In questi anni il pontile ha subito di tutto : incedi, furti , atti vandalici e degrado assoluto.
Qualche anno fa sembrava che finalmente la Regione aveva deciso di affidare la struttura a un privato che si era impegnato a recuperarla.
Ma purtroppo la solita vergognosa burocrazia regionale ha bloccato tutto.
Il plesso attende infatti alcuni lavori di manutenzione e riqualificazione, Interventi purtroppo non ancora avviati a causa dei soliti problemi amministrativi.
In attesa che i burocrati risolvano tali problemi, la passerella, nonostante sia sequestrata perché pericolante, è diventato riparo per alcuni senza tetto
Inoltre la spiaggia è terra di conquista di alcuni“ campeggiatori” e posteggio di auto e camper .
Tutto questo senza che la polizia municipale e la guardia costiera intervenga.
Nonostante le denunce del presidente e di alcuni consigliere di circoscrizione , la pala meccanica per ripulire la spiaggia non è ancora arrivata ( forse si attendono … le feste di Natale) e la pulizia è ……. molto carente.
ll presidente della “Pro Loco Romagnolo” ha chiesto urgentemente la chiusura dei varchi vandalizzati che consentono il passaggio di automobili e camper , una maggiore sorveglianza e una giornaliera pulizia di tutto l’arenile.
Ma purtroppo la nuova amministrazione sta seguendo le disastrose orme della vecchia, cioè …..non fare nulla ( l’ immobilismo a quanto sembra è….contaggioso).
Mentre all’ Arenella e all’ Addaura si è subito intervenuti per sloggiare alcuni “campeggiatori” , la costa sud non interessa nessuno.
COMPLIMENTI !!!
Che meravigliosa passerella….
…’inchia pare maiutturana pare……
Pinu u serio….il tuo italiano è davvero forbito ed oltremodo sinottico, anche se sostanzialmente anatemico…’Inchia pare maiutturana pare
L ‘ EREDITA’ DI ORLANDO.
Cosa ha ereditato Lagalla dal vecchio sindaco Orlando?
Un disastro!!!!
Per anni questa città non è stata amministrata ed è stata lasciata alla deriva.
Il direttore generale del Comune, Paolo Bohuslav Basile, ha presentato 118 pagine di relazione sull’esercizio finanziario 2022.
Purtroppo si stanno scoprendo i tanti “scheletri” che la vecchia amministrazione teneva ben nascosti nei cassetti .
Il tremendo buco di bilancio , la riscossione dei tributi inesistente , i bilanci delle varie aziende partecipate fuori controllo, la mancata copertura dei servizi a domanda individuale ecc.ecc.
Ad aggravare il tutto ci si mette pure “un deciso incremento di spesa per le forniture energetiche (gas e luce).
Scrive il ragioniere Paolo Bohuslav Basile, che per pagare le bollette ha chiesto “il rimpinguamento dei capitoli relativi alle forniture per almeno il 70% degli stanziamenti: 10 milioni per i consumi della pubblica illuminazione e un altro milione per le scuole”.
Questi dati rendono problematico la riscrittura del piano di riequilibrio decisa dall’amministrazione Lagalla, che ha ereditato dalla pessima gestione Orlando un Comune senza due bilanci previsionali: i termini per l’approvazione del 2021-2023 sono abbondantemente scaduti, mentre per il 2022-2024 la scadenza è stata prorogata al 31 agosto.
Una vera impresa impossibile.
Come scrive il direttore generale del Comune: “L’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023, il cui ritardo estremo accumulato costituisce una grave irregolarità contabile è urgente anche per la ragione che l’ente, trovandosi in gestione provvisoria, non può assumere impegni di spesa pluriennale”.
Ciò determina “ blocco della spesa, fatta eccezione per quella ritenuta dai dirigenti indispensabile al fine di scongiurare che l’ente patisca un danno patrimoniale grave e certo “.
Analizzando le varie criticità, un capitolo importante sono i debiti delle varie aziende partecipate .
“La situazione rasenta la ingovernabilità: gli organi amministrativi delle partecipate eludono le regole del controllo da parte dell’ente, sottraendosi deliberatamente, mancando al dovere di leale collaborazione amministrativa. Rilevati disallineamenti e perdite d’esercizio e ritardi nella approvazione dei bilanci d’esercizio”.
Ma quanto è questo debito?
Nella relazione di Paolo Bohuslav Basile la situazione viene presentata a tinte fosche : “Il disallineamento al 31 dicembre del 2020 nei confronti delle società in house, pari a circa 69 milioni, si è significativamente ed insostenibilmente incrementato rispetto a quello dell’anno precedente, che risultava essere di 54 milioni”. Da qui la necessità di accantonare quasi 13 milioni.
Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale – dagli impianti sportivi ai musei, passando per le mese – l’amministrazione spende qualcosa come 17 milioni, a fronte ai ….. 5 milioni d’incassi.
Colpa del mancato aggiornamento delle tariffe, che si doveva fare entro il 31 luglio scorso.
Infine la riscossione delle tasse.
Al 15 luglio sono stati introitati 36 milioni e 724 mila euro di Tari, 31 milioni di Imu, 1,2 dall’imposta di soggiorno e altri 21,9 dall’Irpef. Dalla Tasi arrivano 13.248,39 euro e dalla Tosap 779.538,87 euro. Il canone unico patrimoniale ha garantito l’incasso di poco più di 589 mila euro.
Il consigliere d’ opposizione Forello sottolinea che tali cifre rappresentano un trend pari, se non peggiore, rispetto a quello dell’anno precedentemente.
“Stranamente” le altre forze d’ opposizione hanno taciuto o hanno dichiarato che a due mesi dalla sua elezione, il sindaco Lagalla ……non è stato capace di fare nulla.
Certo questa critica gli eredi dell’ orlandismo se la potevano risparmiare.
Però, come sostiene il consigliere Forello ,“Rimane l’ impressione di una continuità con la condotta approssimativa e superficiale della Giunta Orlando.
Se tutto ciò non cambia in fretta, ritengo che la ragioneria generale sia costretta a proporre al Consiglio la delibera di dichiarazione del dissesto”.
Secondo me Orlando invece è bellissimo; paremaitturanapare?
SGOMBERATE LE TENDOPOLI SULLE SPIAGGE :UN PICCOLO SEGNALE DI CAMBIAMENTO E DI LEGALITA’
Nuove tendopoli e nuovi sgomberi sulle spiagge di Vergine Maria e Arenella.
Dalle 9 del mattino gli agenti di polizia, insieme al corpo dei vigili urbani e della guardia costiera, hanno smontato i nuovi accampamenti che si erano di nuovo formati nelle due spiagge.
Sgomberata anche la tendopoli abusiva posta sulla spiaggia di Romagnolo, a Palermo.
Dopo le numerose segnalazioni di cittadini e del consiglio della II circoscrizione, le forze dell’ordine sono intervenute l’ altro ieri per sgomberare le «baracche» posizionate da mesi sull’arenile.
Una presenza che come ogni anno aveva occupato gran parte della spiaggia, causando anche la presenza massiccia di rifiuti anche negli spazi verdi limitrofi in via Messina Marine.
Con loro anche una squadra della Rap, l’azienda municipalizzata che si è occupata dei rifiuti e che ha pulito gli arenili dai rifiuti lasciati dall’accampamento, bottiglie di plastica, cartone, vetro, resti di cibo e spazzatura varia.
Sedie, tavolini, materassi, mini frigo e ombrelloni: c’era tutto l’occorrente per una lunga e comoda permanenza, interrotta, quest’ anno, però dall’attenta vigilanza delle forze dell’ordine.
Le operazioni di sgombero quest’ anno hanno avuto inizio circa due settimane fa, in anticipo rispetto agli altri anni, accompagnate da una costante vigilanza, come a Vergine Maria, dove da qualche giorno è presente una camionetta blindata della polizia all’entrata principale della spiaggia, coadiuvata da una volante della polizia municipale in costante pattugliamento.
Nonostante la grande attenzione, però, qualcuno riesce sempre ad accamparsi con il favore delle tenebre. E quasi sempre sono gli stessi del giorno prima.
Sfruttando l’assenza di controlli serali, infatti, i soliti noti, tornano e posizionano di nuove tende , tendoni e camper dotati di tutti i comfort possibili.
A quanto sembra, infatti, le tendopoli non sorgono soltanto sotto i giorni di l ferragosto, ma inizia dal mese di maggio per concludersi poi verso novembre.
I “soliti noti” sono apparsi sorpresi e meravigliati e qualcuno ha protestato sostenendo che da anni le autorità….. chiudono un occhio …anzi due.
Comunque, La situazione meteorologica ha certamente aiutato le forze dell’ordine, che solitamente ritrovano degli accampamenti molto più folti e difficili da far sgomberare.
Il pattugliamento delle zone deve continuare, almeno speriamo.
P.S. Questa volta le istituzioni locali sono intervenute prontamente e le varie forze politiche , di maggioranza e di opposizione, sono concordi nel sostenere tale intervento.
Il presidente della 2° circoscrizione ha dichiarato “Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato. Il Consiglio della II Circoscrizione e i cittadini del territorio hanno voluto con forza questo sgombero. Tutti abbiamo voluto porre fine a questo scempio. Siamo convinti che la Costa Sud possa diventare un volano di turismo per tutta la città. Adesso tocca a noi tenerlo pulito e sistemato”
Speriamo che questi signori capiscano che i tempi sono cambiati e anche loro devono rispettare le leggi e le ordinanze, come tutti i cittadini.
Ma da certi commenti sulla stampa e in certi blog appare evidente che in città “ i soliti noti” trovano ancora solidarietà e giustificazioni.
La mala pianta dell’ illegalità è ancora molto forte da estirpare
LA CRISI DEL CENTRO SX : LA “RICETTA” DI ORLANDO
L’ ex sindaco di Palermo, dopo un lungo e sdegnato silenzio, torna a farsi sentire .
Approfittando del disastroso risultato elettorale, nazionale e regionale, del PD, ha voluto dire la sua
“Una perfetta tempesta – argomenta Orlando – si è abbattuta ed ha reso ininfluente il voto di quanti hanno comunque scelto il PD nonostante limiti, soffocante autoreferenzialita’ ed errori di suoi dirigenti nazionali, regionali e locali.
Fin qui , l’ analisi è condivisibile.
Ma il vecchio ex sindaco ha voluto indicare la strada per uscire da tale crisi.
“Occorrono atti di rottura per liberare la proposta politica da una soffocante consorteria di correnti che condiziona scelte di protagonismi e di contenuti e per avviare un autentico processo “rigenerativo” radicato nelle realtà territoriali , fondato sulla ricerca ed il coinvolgimento di esperienze vissute e capaci di indicare una prospettiva di futuro. Senza tale “processo rigenerativo – conclude Orlando – qualunque opposizione alla destra apparirà debole, non credibile, rituale“.
Che vuol dire?
Con molto difficoltà abbiamo cercato di capire quale messaggio criptico ha voluto lanciare in un pessimo politichese .
In parole povere , secondo Orlando, bisogna rompere con il passato “coinvolgendo le varie esperienze vissute e radicate nelle realtà territoriali.”
In parole povere, Orlando si propone come …….il “ Salvatore” del centro sx. ( sob!!!!).
P.S. l’ ex sindaco Orlando su una cosa ha perfettamente ragione : bisogna “liberare la proposta politica del centro sx da una soffocante consorteria di correnti che condiziona scelte di protagonismi e di contenuti e per avviare un autentico processo “rigenerativo” radicato nelle realtà territoriali.
Il problema e che proprio LUI, almeno a Palermo, è ….la causa di tali criticità e che per uscire da questa “ soffocante consorteria di correnti “ bisogna chiudere definitivamente con un passato di cui LUI , a Palermo, è stato il massimo rappresentante.
I PRIMI CENTO GIORNI DI LAGALLA
Dopo cento giorni dall’insediamento della giunta Lagalla possiamo provare a stilare un primo giudizio.
Mentre l’ ex assessore all’ immobilità, Giusto Catania , fa un plauso al lavoro della nuova amministrazione, per noi purtroppo tale giudizio non è del tutto positivo.
Anche se il nuovo sindaco non ha le ….”visioni”, il nuovo assessore all’ urbanistica e alla mobilità è un tecnico apprezzato e competente e l’ assessore ai lavori pubblici, nonostante sia un ex fedelissimo di Orlando, ci sembra uomo di fatti e non di “promesse”, i risultati però sono modesti.
Certo i problemi che la vecchia giunta, quella di LUI che il sindaco lo sapeva fare, sono tanti e di difficile soluzione però ancora siamo all’ anno zero.
Le strade sono buie e piene di buche e di rifiuti, la burocrazia comunale sempre immobile e deresponsabilizzata, i servizi pubblici sempre più inefficienti.
Le cose da fare sono tanti e le casse comunali sempre più vuote ( a proposito, che fine a fatto l’ inchiesta giudiziaria sul buco di bilancio?).
Nessuno pretendeva, salvo gli orfani e le vedove inconsolabili, che in cento giorni si risolvessero tutti i problemi ma almeno ……iniziare.
PALERMO :TUTTO E’ CAMBIATO MA IL DISASTRO RIMANE
Prendo spunto da un articolo del giornalista Roberto Puglisi dal titolo “Da Orlando a Lagalla: questa Palermo cade a pezzi” per una breve, ma amara riflessione.
Dopo trent’ anni di regno orlandiano ,con qualche luce e molte ombre, che ha lasciato una città in macerie, da 4 mesi abbiamo un nuovo sindaco ma ….nessuno se ne accorto.
Le ferite della città sono ancora quelle orlandiane, come anche orlandiani sono i pochi successi, o presunti tali , che i nostalgici rivendicano e che altri contestano.
Nessuno si sarebbe aspettato che il nuovo sindaco in cento giorni risolvesse i tanti e drammatici problemi ma nemmeno che la situazione rimasse la stessa .
Lagalla si è circondato di assessori politici che rispetto ai precedenti assessori orlandiani ( quasi tutti dilettanti allo sbaraglio ) hanno una maggiore conoscenza dell’ arte della propaganda ma, nonostante ciò …….non è cambiato niente.
Certamente con le casse del Comune, colpevolmente vuote ( a proposito, che fine ha fatto l’ inchiesta della magistratura?) è difficile risolvere i problemi ma queste cose Lagalla e i suoi assessori lo sapevano bene.
Eppure hanno deciso di accettare la sfida ma….ancora siamo in alto mare.
Questa giunta appare immobile anche quando potrebbe raccogliere i frutti del “ lavoro” della vecchia giunta.
Per esempio, a che punto siamo con il parco dell’ Oreto?
I soldi e i progetti ci sono, basterebbe costringere gli “stressati” burocrati comunali a fare il loro dovere ma per ora……è tutto fermo.
Forse, come la giunta Orlando, si aspetta che i fondi ritornano indietro?
P.S. Mentre la giunta di centro dx rimane immobile , cosa fa l’ opposizione di sx ?
La consigliera comunale, Mariangela Di Gangi (Progetto Palermo) ha scritto al segretario generale del Comune di Palermo chiedendo il rispetto….. “delle regole della lingua italiana. Tra queste quella che impone l’utilizzo della declinazione al femminile di qualsiasi carica”.
“Nonostante il Consiglio nel 2017 abbia deliberato di adottare nel vigente Regolamento il linguaggio di genere, attualmente continua ad essere utilizzato esclusivamente il maschile generico. Cosa che non solo rappresenta … un’offesa alle dirette interessate, ma anche un mancato rispetto della grammatica italiana”.
COMPLIMENTI!!!!!
Finalmente abbiamo l’idea della Giunta sul futuro urbanistico di Palermo!
https://livesicilia.it/a-palermo-troppe-auto-cosi-intervista-video-carta/
Consiglio di ascoltarlo interamente con attenzione, parte prima e seconda.
Sono personalmente lieto di questa intervista e ammetto di essere totalmente d’accordo con quanto detto (Pinu, se è ancora vegeto, sarà stupito!). Di seguito la mia, ovviamente personale, lettura.
Acquisita la “consapevolezza della realtà”, l’Assessore ha confermato tutte gli indirizzi fino ad oggi condotti dal Comune:
– importanza del rilancio della costa sud e della foce dell’Oreto;
– importanza degli interventi sul porto e sul molo trapezoidale;
– importanza del piano tram, compresa la dorsale centrale;
– importanza delle ztl;
– necessità di ridurre il traffico veicolare privato;
– necessità della interconnessione delle reti di mobilità.
Chiarisco, se fosse necessario: non ha parlato di problemi (quelli li conosciamo tutti), ma di soluzioni.
Ha rimarcato di voler segnare un cambio nella comunicazione, più volte stigmatizzato anche su questo sito (anche se a questo non sono particolarmente interessato, perché ritengo sia più importante scegliere e fare scelte giuste, come si sono dimostrate, piuttosto che dirle).
Insomma, trovo, almeno nelle parole, quella continuità nelle scelte strategiche che dovrebbe essere propria di una amministrazione. Ho già detto che non mi aspetto le cose fatte nel breve; tra un anno ne riparliamo.
Tanti saranno delusi (non si parla di MAL, di riapertura di strade, di bus elettrici), ma io sono soddisfatto, devo ripeterlo, dalle “parole”. Spero ora nei fatti, ma penso che alcune scelte precedenti, al di là delle opinioni e delle posizioni partigiane, abbiano segnato il futuro della città.
Certo, la nuova Giunta avrà del “fuoco amico” da cui guardarsi (vedasi Zacco o Piampiano). Se il Sindaco saprà (come ha promesso) evitare di fare il politico e fare l’amministratore ha un’occasione d’oro per essere ricordata come una “amministrazione del fare”!
Completamente d’accordo con quello che sostiene l’assessore Carta.
Poi se mi dici una sola cosa detta dal nuovo assessore che è in contrasto e non in prosecuzione con quello che sosteneva l’ex assessore Giusto Catania te ne sarei grato, a riprova che l’opposizione al vecchio assessore era solo ideologica e opportunistica
@vicchio, normanno,
d’accordo con carta, ma manca la metro leggera e, avendo deciso di cominciare dalle linee periferiche del tram, l’asse centrale dovrà aspettare ancora anni.
non sono d’accordo con l’abolizione della catenaria, che introduce una tecnologia non del tutto collaudata, più dispendiosa. del tram mi piacciono i fili.
l’idea di spostare la movida al mare è buona, ma non parla del tunnel autostrada-porto. che decongestionerebbe il lungomare e creerebbe un corridoio per le macchine dirette al porto. la linea tram marina non sarà fra le prime ad essere realizzate. mi chiedo, in mancanza di mezzi pubblici. come farà la gente ad raggiunger la movida al molo trapezoidale, nella costa sud ecc.
ci sarà un casino di macchine.
@punteruolosso,
1) La metro leggera si dovrebbe fare ma sarebbe attiva tra dieci anni (previsione ottimista) e ha senso solo nella tratta Oreto-piazza Alcide de Gasperi e se fanno il tram sarebbe un doppione.
2) Nell’intervista l’assessore Carta sostiene, quello che io scrivo da tre anni, cioè che se si guarda il progetto del tram previsto a ricarica di batterie, ci si accorge che lo si può tranquillamente introdurre in via libertà e in via roma perchè è meno invasivo di un autobus (più stretto e più lungo).Personalmente sono assolutamente contrario a catenarie(fili)e a barriere di separazione perche allora sarei contrario al tram in via libertà.
L’assessore Carta praticamente dice facciamo vedere alla cittadinanza come sono i tram a ricarica introducendoli nella linea b e c cosi non si opporranno al tram in via libertà.
3)Sono favorevole al tunnel ma quasi lo stesso risultato si otterrebbe spostando tutto il traffico dei tir(Ro-RO) a termini imerese facendo del porto di palermo un porto esclusivamente dedicato a crociere,trasporto passegeri e nautica da diporto e levando la ztl dalla via Roma (solo dalla via Roma) con parcheggi lungo il tratto.Via Francesco Crispi NON può sopportare tutto il traffico nord sud in ogni caso.
4)Manca nei buoni propositi dell’assessore Carta dell’intervista il basolato da mettere da Piazza politeama alla Stazione, da Porta nuova a Porta felice e dal Porto a Piazza Castelnuovo
PASSIAMO DALLE PAROLE AI FATTI
Ciò che dichiara l’ assessore Carta è condivisibile, però….
Che il prof. Carta , rispetto al suo predecessore, è un tecnico serio e stimato che conosce l’ argomento è un dato di fatto.
Che ciò che sostiene nasce dalla competenza e non dall’ ideologia confusa e velleitaria è un altro dato di fatto ma…. purtroppo , per ora, sono solo parole.
Per esempio il rilancio della Costa sud e della foce dell’Oreto: benissimo ma stabiliamo i tempi e i modi.
Per esempio , che fine ha fatto il parco dell’ Oreto?
Ci sono i soldi e ci sono anche i progetti, perché non si inizia?
Nell’ agosto 2020 i giornali scrissero “13 milioni di euro: tanti sono i soldi che saranno investiti per interventi di rinaturalizzazione della foce del fiume Oreto e della costa limitrofa. Il progetto è stato approvato dalla giunta Orlando, da realizzare con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2013-2020.
Il naturalista Igor D’ India scrisse “ Il progetto mi pare fantastico e spero che non venga bloccato dalla burocrazia comunale”.
Purtroppo i timori di Igor D’ India non erano infondati.
Da più di due anni del progetto…..si sono perse le traccia.
La cosa grave è che questi fondi devono essere spesi in tempi brevi : in caso contrario si perdono.
Non vorrei che tale promessa faccia la fine di quell’ altra famosa promessa “ Farò della Costa sud una nuova Mondello”
@il fantasma del louvre,
Dice le stesse identiche cose del predecessore, ma lui è un tecnico serio e il predecessore un ideologo con le idee confuse, va bene così, apparire evidentemente è sempre più importante di essere.
Il progetto del tram in via libertà va modificato solo in via Roma dove va messo il tram nelle due direzioni dove passano attualmente gli autobus e possibilmente accanto alla corsia del tram vanno messe due piste ciclabili nelle due direzioni. Il traffico veicolare va lasciato cosi come è togliendo la ZTL solo in via Roma.
In via Emerico Amari dal porto a piazza castelbuono in parte basolato ma in parte al centro piante possibilmente agrumi,verde e basolato insomma!
CIMITERO DEI ROTOLI : LO SCANDALO CONTINUA
Sono passati oltre sei mesi dall’ insediamento del nuovo sindaco ma nemmeno la Giunta Lagalla è riuscita ad invertire una tendenza negativa che va avanti da decenni e che è diventata ormai uno scandalo nazionale.
Il numero delle bare in “deposito” sono oggi oltre 1200 , una cifra impressionante .
Purtroppo siamo ancora alle “promesse”.
L’ assessore Salvatore Orlando ha però annunciato che : “Siamo finalmente in possesso del collaudo tecnico della rete anti-caduta massi . Spero che entro qualche giorno si possa intervenire per ripulire le aree in questione. Questo ci consentirà di potere operare su quella che è stata, fino ad oggi, l’area interdetta. E quindi di intervenire sui relativi campi d’inumazione. Fatto che ci consentirà di liberare qualche posto in più e di dare sepoltura a chi ha fatto richiesto d’inumazione”.
Troppo poco.
Poi c’ è l’ incredibile vicenda del vecchio forno crematorio, guasto da oltre 2 anni .
Anche in questo caso l’ assessore Orlando si è limitato a qualche giustificazione : “Abbiamo avuto un “leggero rallentamento” perché, strada facendo, ci siamo accorti che mancava …….qualche documento ( sob !!!). Siamo in fase di acquisizione delle autorizzazioni ambientali. Se riusciamo ad avere le autorizzazioni nel mese di dicembre, a febbraio 2023 potremmo avere il forno crematorio nuovamente funzionante.
Tutto troppo vago .
Per quanto riguarda il nuovo forno crematorio siamo ancora al punto di partenza : “Puntiamo ad affiancare l’impianto esistente con un nuovo forno crematorio. Il Consiglio Comunale, nel maggio 2022 ha approvato la variante urbanistica necessaria. Credo che bisognerà aggiornare la documentazione in merito ai costi. Siamo nella fase del progetto definitivo. Stiamo lavorando al progetto esecutivo. La previsione di spesa è di 2,7 milioni di euro, con fondi accantonati nel bilancio comunale. Penso però che non basteranno anche a causa dell’aumento dei costi dei materiali di cui siamo tutti a conoscenza. Dovremmo quindi trovare qualche altra fonte di finanziamento. “.
In parole povere, il progetto ancora non c’è e mancano pure i soldi.
Se si completerà il progetto e si troveranno i soldi , forse l’ opera sarà completata tra qualche anno , infatti l’ assessore su questo punto è molto vago “ La lavorazione dell’intervento non credo però che supererà i 18 mesi dalla consegna dei lavori”.
E il nuovo cimitero?
Qui le cose diventano nebulose.
“Stiamo pensando a come trovare la formula di ampliare gli impianti esistenti o costruire un nuovo cimitero. Su questo, diciamo, serve una discussione leale e corretta con il Consiglio Comunale. Ad oggi, l’area individuata rimane quella di Ciaculli. Su quest’area c’è però una discussione molto accesa.”.
In altre parole……siamo ancora all’ anno zero.
Perché si è arrivati a questa vergogna?
L’ assessore Orlando ammette che ci sono stati, nel passato, errori e…. orrori “ Il cimitero dei Rotoli è un cimitero che è stato abbandonato, che è stato gestito male, nel quale sono state inumate le salme con le bare con lo zinco e quindi questo non hanno consentito una naturale rotazione delle salme”
Di chi è la colpa?
L’ assessore Orlando, che è uno dei pochi assessori di questa giunta che si salva, non risponde forse perché dovrebbe spiegare perché non ha denunciato nel passato questa situazione visto che, dal 1994, è uno dei responsabili della vita pubblica cittadina .
P.S, Tutto deve cambiare affinchè nulla cambi.
Purtroppo i soliti PSEUDO AMBIENALISTI SINISTRI, stanno bloccando ancora una volta lo sviluppo di Palermo, il nuovo cimitero di Ciaculli, come tante altre opere rimarranno’ solo progetti, come la SOPRELEVATA, LA TANGENZIALE LA METROPOLITANA LA NAVIGAZIONE DEL PORTICCIOLO DI SANT’ERASMO…
Purtroppo Lagalla NON ha carsismo e ne coraggio di andare avanti come un treno come hanno fatto anche sindaci del PD ricordo il becero ma dittatoriale e impositore DE LUCA A SALERNO CHE SI IMPUNTO’ CHE DOVEVA SMANTELLARE MEZZO LUNGOMARE (diciamo la nostra Sant’Erasmo) PER LA “SUA” PIAZZA LIBERTA’ A SALERNO OGGI REALTA’….FECE ABBATTERE TUTTI I FABBRICATI FECE SMANTELLARE 700 METRI DI SPIAGGIA, fosse stato a Palermo scendevano in campo Pd sinistre antifa rifondaroli no tav no mose no trivelle centri sociali verdi arcobaleni orlando giusto catania ferrandelli carucausi tusa argiroffi e via dicendo….
Palermo con Lagalla sara’ il continuo di Orlando…stessa inutilità tirare a campare, senza visione di città, poi l’assessore Carta professore … se Carta….non e’ capace manco di riprendere progetti in mano come Metropolitana e Tangenziale, come gli ex Prusst ….un assessore Carta inutile e dannoso come Giusto Catania
x BELFAGOR
Finche’ a Palermo non si costruirà un Nuovo Cimitero non si risolverà mai il problema perché i morti purtroppo non mancheranno mai. Il resto il forno nuovi loculi sono solo paliativi, lo sanno anche loro destra e sinistra e persino i 5 stelle, ma nessuno ha il CORAGGIO, di prendere in mano il Progetto del Nuovo Cimitero che sia a Ciaculli o altra zona di Palermo ma che si faccia….
Dopo un paio di mesi di attesa i deliranti cronici tornano alla ribalta. 🙂
Caro @Palermo capitale,
riscontro un pò di confusione nelle tue affermazioni. Come dimenticare che nel 2016 l’attuale coalizione di destra era contraria alle trivellazioni, che nel 2015 la Lega era contraria alla TAP, nel 2011 contraria alla TAV, ancora oggi il sindaco di Piombino di FdI è contrario al rigassificatore del suo governo…
Purtroppo, per i voti si promette la luna a chi li porta, salvo dimenticarsene quando i voti sono ottenuti e si va a cercarne altri dall’altra parte. Non è un discorso di destra o di sinistra, purtroppo fanno tutti così!
Ma, siccome la conseguenza può essere il disfattismo che ci ha portato ad elezioni vinte con il 40%, bisogna semplicemente valutare i progetti per quello che sono, e votare di conseguenza con la speranza che chi vince li realizzi.
Poi, dire che un’amministrazione “di sinistra” non abbia fatto delle opere per colpa di ambientalisti “di sinistra” mi sembra una considerazione quanto meno incoerente.
Non conosco nel dettaglio le obiezioni sulla tangenziale, ma ricordo le obiezioni di una certa cosidetta organizzazione ambientalista contro la fermata del tram a castello Uscibene: si capiva cos’era nel progetto, ora lo possiamo anche andare a vedere, che scempio ambientale c’è stato?
Riguardo il cimitero di Ciaculli, non mi risulta che ci siano opposizioni di “ambientalisti”: ad aprile è stato presentato il progetto definitivo e a maggio sono stati stanziati i fondi. Ora, con altri protagonisti, speriamo si vada avanti.
Vicchio, trovo meritorio il tuo tentativo di dipanare i deliri 🙂 però credo sia inutile, trattandosi di sindrome del vecchietto stolido sotto il sole estivo alla fermata del bus.
Ci basta una pacca sulle spalle e portarlo all’ombra con un bel bicchiere d’acqua. Ma che gli spieghi a fare?
AMG RISCHIA DI PERDERE L ‘ APPALTO DELL’ ILLUMINAZIONE DELLA CITTA’ …E 230 POSTI DI LAVORO
L’ AMG rischia di perdere l’ appalto della pubblica illuminazione, dei semafori e degli impianti di climatizzazione, riscaldamento e illuminazione di uffici, scuole e strutture comunali.
Tale appalto è scaduto il 3 dicembre del 2021 ma la vecchia “amministrazione” comunale, completamente paralizzata, invece di rinnovare la convenzione la prorogò di un anno.
Perciò il 3 dicembre 2022 la città , oltre che priva di un servizio di manutenzione delle strade , sarà priva anche della manutenzione della pubblica illuminazione .
Teoricamente basterebbe rinnovare tale appalto ad AMG ma ora le cose si sono complicate perché una norma nazionale stabilisce che tali appalti li deve gestire la CONSIP ( una società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze), che privilegia chi garantisce le migliori condizioni economiche per fornire il servizio ( anche a scapito della qualità).
Cioè c’ è il forte rischio che Amg Energia sia esclusa dall’incarico.
Poco male dirà qualcuno.
Nella realtà i bandi del CONSIP non garantiscono l’ occupazione esistente perciò è probabile che il centinaio di lavoratori che attualmente si occupano del servizio della pubblica illuminazione si ritroveranno senza lavoro.
Inoltre la perdita di tale servizio porterebbe l’ intera azienda AMG, priva dell’ appalto dell’ illuminazione, al fallimento.
Che non si trattano di preoccupazioni infondate lo conferma l’ intervento dell’ assessore Maurizio Carta :“Non esiste un problema di copertura dell’eventuale nuovo contratto per l’azienda. Il punto è , però, che la gara Consip……può essere una potenziale slavina che, se non fermiamo, porta conseguenze che non vuole nessuno”.
Per tale motivo il Consiglio comunale è stato convocato ieri per affrontare il caso Amg Energia, ma……stranamente l’ aula era quasi vuota.
Mancava pure il presidente F.F. dell’ AMG
Una consigliera dell’ opposizione ha fatto giustamente notare che “ Non c’è più nessuno della maggioranza, spettacolo indecente”.
Uno dei pochi consiglieri della maggioranza presenti , Gianluca Inzerillo, le ha dato ragione . «Faccio perfino fatica ad intervenire, l’argomento è delicatissimo e avremmo dovuto essere oggi tutti presenti».
P.S. A quanto sembra il futuro occupazionale dell’ AMG e dei suoi 230 lavoratori non interessa a nessuno dei nostri consiglieri comunali , soprattutto di quelli di maggioranza.
L’ importante e mantenere la loro…..poltrona
COMPLIMENTI!!!!!!
A dirla tutta, nel febbraio 2021 l’amministrazione aveva provato a creare una holding unica, affossata, guarda caso, da alcuni consiglieri comunali di Forza Italia (Marianna Caronia, Giulio Tantillo, Andrea Mineo, Roberta Cancilla e Fabrizio Ferrara) che avrebbe risolto alcuni (non tutti) i problemi delle partecipate. Poi, colpevolmente!, il fu sindaco ha mollato ed è finita là. Si è proceduto alla proroga proprio perchè il Consiglio era contrario.
Vedremo oggi cosa si sa fare perché, alle 22,44 del 1/12/2022, non solo non decidono ma non si fanno neanche trovare 🙂 🙂
Comunque, l’AMG non rischia…nessuna società seria si prenderebbe un appalto in queste condizioni di contesto; se ci sarà qualcuno, temo proprio che farà la fine delle diverse esperienze passate in tema di appalti, con società nate ieri, inaffidabili, inadempienti, fallite, o, peggio, che faranno male i lavori
IL CONSIGLIO COMUNALE PARALIZZATO DALLE TROPPE ASSENZE E …..DAI TROPPI INCARICHI
Il Consiglio comunale è paralizzato per colpa delle assenze degli esponenti della maggioranza di centrodestra, ma non solo.
Inoltre gran parte delle commissioni che dovrebbero elaborare e proporre al consiglio comunale le varie proposte , non sono in grado di lavorare per le numerose assenze da parte di consiglieri di maggioranza che rivestono spesso altri incarichi in altre assemblee elettive (Regione , Parlamento nazionale o europeo, ecc. ecc.) e dunque dedicano pochissimo tempo alle attività del Comune.
La denuncia viene dal consigliere comunale Ugo Forello, componente della commissione bilancio : «In questo momento dovremmo concentrarci solo su due atti: il bilancio consuntivo 2021 e quello previsionale 2023. Ma non siamo nelle condizioni di lavorare. La mia commissione, la prima, che si occupa di patrimonio e bilancio, non era nemmeno a conoscenza di quello che stava accadendo. Questo perché c’è un presidente, di Fratelli d’Italia, che non è nelle condizioni di svolgere la propria attività perché con la testa all’Ars, dove ha preso …..una commissione regionale, dopo essere stato eletto. Non programma nulla.”
Il consigliere Forello continua con la sua denuncia: «C’è anche un altro componente di maggioranza che in commissione non s’è mai fatto vedere se non alla seduta di insediamento. Non si può in questo momento così delicato non avere una commissione Bilancio che funziona come dovrebbe e non riesce a fare il suo lavoro che garantisce soprattutto il Consiglio con la sua attività».
Ricordiamo che anche la vice sindaca di Palermo deve dividere il delicato incarico di assessore al bilancio al Comune con l’ incarico di deputata nazionale.
Ma il problema non riguarda solo la commissione bilancio.
La consigliera comunale Giulia Argiroffi , che fa parte della seconda commissione, denuncia la stessa situazione . «Anche da noi c’è quasi la stessa situazione, se non più grave. Abbiamo sette componenti, ma non li abbiamo mai visti tutti insieme. L’assessore comunale Sabrina Figuccia, l’europarlamentare Giuseppe Milazzo e il presidente dell’Ordine nazionale degli architetti Franco Miceli ( ex aspirante sindaco), molto spesso si assentano. Con la scusa che hanno cose più importanti da fare si dimostra che quello di consigliere comunale è un lavoro di serie B».
Anche il presidente della seconda commissione è spesso assente perché è anche sindaco di Ventimiglia di Sicilia e dunque deve in qualche modo dividersi fra diversi impegni.
Effettivamente fare il sindaco a Ventimiglia di Sicilia è molto……. più gratificante.
E così la seconda commissione, che si dovrebbe occupare , teoricamente, di lavori pubblici, urbanistica, edilizia privata e residenziale pubblica, edilizia scolastica ed edilizia pericolante, città storica e traffico, non riesce mai a riunirsi.
La situazione è talmente grave che il presidente del Consiglio Comunale , Giulio Tantillo, ha promesso un suo intervento perché «su alcune questioni non si può lasciare al buio il Consiglio».
P.S. Perché questa gente , con più incarichi, non si dimette dal consiglio comunale o dalle varie commissioni ?
Purtroppo la risposta è facile.
Che poi il Comune e la città di Palermo è paralizzata…..poco importa.
Gli interessi privati, e …… le proprie tasche, prima di tutto.
ho colto una dichiarazione “preoccupante”, per come la pensio io, ma anche per i tanti “lagalliani” che in questo post davano per certa la nascita del nuovo cimitero di Ciaculli con il cambio dell’amministrazione o attribuivano a fantomatici “sinistri” la non creazione dello stesso.
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Gianluca Inzerillo dichiara che: “tengo a precisare che abbiamo posto fine alla farraginosa vicenda per il nuovo cimitero a Ciaculli. Riteniamo utile e importante splittare le somme stanziate per questo utopico progetto dal valore circa di 12 milioni di euro, ripartendole ai due cimiteri già esistenti nel capoluogo siciliano ossia: Santa Maria di Gesù, Santa Maria dei Rotoli”.
Meglio informarsi su chi è “contro” e chi è “pro” certe cose prima di votare…
CIMITERO A CIACULLI : ABBIAMO SCHERZATO
E’ dal 2005 che si sostiene che per uscire dalla vergognosa emergenza sepolture bisognava costruire un nuovo cimitero e che l’ unica area disponibile nel territorio di Palermo era Ciaculli, ebbene era tutto un macabro scherzo.
Ieri un emendamento firmato dal M5s è stato approvato quasi a maggioranza assoluta , dal consiglio comunale perciò anche dal PD e dalla destra : tale emendamento prevede di stralciare il progetto del nuovo cimitero da 12,5 milioni e impegna il sindaco Lagalla a usare tali somme per …….”ampliare” i Rotoli, Santa Maria di Gesù e realizzare nuovi cimiteri ……..all’interno di otto cave dismesse in città.
Secondo i proponenti e i consiglieri comunali tali aree occuperebbero ben….64 ettari ( sob !!!!!)
In tal modo , si legge nell’ordine del giorno approvato , si salveranno gli alberi di mandarini.
Faremmo contenti se ciò fosse vero ma non sappiamo se tali dati siano corretti però ci sembra strano che nessuno, fino ad ora, aveva pensato a tale soluzione.
Il fatto che gli stessi che la propongono affermano che bisogna “approfondire la possibilità di crearne nuovi cimiteri all’interno delle cave dismesse nel territorio di Palermo” ci fa sospettare che si tratta di una ……. semplice ipotesi.
Esultano tutti, da dx e da sx : come scrive LIVE SICILIA , “Il cimitero di Ciaculli non verrà mai realizzato – ha detto in Aula il capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo – ci sono terreni da espropriare, falde acquifere che farebbero aumentare i costi e i palermitani ormai chiedono campi di inumazione”. “Abbiamo salvato il parco agricolo di Ciaculli dalla cementificazione ma che adesso va valorizzato adeguatamente – esulta il capogruppo del M5S Antonino Randazzo – Le risposte immediate all’emergenza cimiteriale deve essere l’ampliamento dei cimiteri esistenti, l’attivazione del forno crematorio e i campi di inumazione”.
P.S Tale decisione non ci sorprende : sapevamo che la destra, il M5S e certi “ambientalisti” erano contrari al nuovo cimitero ma assistiamo a un incredibile cambio di idee da parte di quelle forze politiche “ecologiste” e di centrosinistra che appoggiavano fino a pochi mesi fa la giunta Orlando che riteneva tale opera fondamentale per uscire fuori dall’emergenza .
Probabilmente gli orfani e le vedove inconsolabili del vecchio sindaco si sono…. consolati .
Chi sà come saranno felici le oltre 1200 famiglie che attendono da anni che i loro cari vengano seppelliti o che comunque vengano cremati.
Senza un nuovo cimitero le bare continueranno ad accatastarsi nei depositi ma il …..mandarino tardivo di Ciaculli è salvo.
COMPLIMENTI!!!!!
Lasciano perplessi, da un punto di vista “politico” le scelte del Consiglio. Sembra ovvio concludere che tutto il “peso” della precedente amministrazione si era materializzato in capo ad un “nome” preciso e, non essendoci più, ci troviamo di fronte ad una inedita collaborazione.
Dal mio punto di vista, ho espresso spesso questo pensiero, non mi interessa: se c’è collaborazione e questa va incontro alle esigenze della città, va benissimo. Ogni amministratore poi renderà conto delle sue scelte ai suoi elettori (in questo sito ci saranno tanti scontenti 😉 ).
Nella fattispecie, come detto ho perplessità su questa scelta: i cimiteri esistenti non mi sembrano “estensibili”…ma non sono un tecnico. Spero solo che non sia una scelta bipartisan per non fare scelte strategiche a fronte del solito “tirare a campare” (vedi Bellolampo).
Comunque, registro per l’ennesima volta la volontà di portare avanti (anche con decisione, vedi affermazioni di Carta) buona parte dei progetti già pronti che sono stati inseriti nel Piano. Direi che, almeno a parole, stanno facendo la scelta giusta di svuotare i cassetti di tutto il lavoro preparato e grazie al quale potranno godere di meriti ed immagine. Va bene così!
Infatti, va bene così.
Per anni il dibattito è deragliato dai binari della logica, adesso i disturbatori seriali sembrano essere scomparsi (anche perchè alcuni hanno preso 20 voti alle elezioni).
E’ ora di realizzare quanto già programmato ed avviato a finanziamento.
a proposito del mandarino tardivo di ciaculli, si deve assolutamente fare un parco agricolo che da ciaculli arrivi a maredolce. c’è l’autostrada di mezzo, ma si può ancora fare. consiglio a tutti di visitare il parco di maredolce. vorrei vedere le sorgenti del monte grifone, da cui originava, un tempo, il lago artificiale oggi occupato da un bellissimo agrumeto.
IL VECCHIO FORNO CREMATORIO DEI ROTOLI E’ ……ABUSIVO.
Il cimitero dei Rotoli è da anni una fonte inesauribile di scandali e nefandezze.
L’ ultimo scandalo riguarda il vecchio forno crematorio guasto da ben due anni . In attesa della costruzione di un nuovo forno si è pensato di riparare tale vecchio forno
L’ inizio dei lavori era previsto i primi di settembre, in modo da ripristinare entro l’ anno il servizio di cremazione fermo da oltre due anni, ma ……
Solo oggi viene fuori che il Comune non avrebbe mai avuto…… l’autorizzazione necessaria per la realizzazione dell’ opera.
In parole povere, il forno crematorio è ….abusivo ( sob!!!!!)
Il Comune, al momento della consegna dei lavori alla ditta, si è accorto di non avere tutti i documenti in regola per procedere con l’intervento.
Mancava infatti l’autorizzazione per le emissioni ambientali che deve rilasciare l’assessorato Territorio e ambiente della Regione.
Lo stesso assessore ai Lavori pubblici del Comune, Salvatore Orlando, ammette: “Il documento non si è trovato . E non è chiaro come il forno sia stato in funzione in passato senza questa.”
In parole povere , non si sa se tale documento è “sparito” o il forno crematorio è abusivo, cioè è stato realizzato, oltre 20 anni fa, senza tutte le autorizzazioni.
Che fare?
Si potrebbe richiedere alla Regione un duplicato, ma sarebbe un impresa quasi impossibile.
Se la burocrazia comunale è un disastro quella regionale ………
Al Comune non è rimasto altro che richiedere un nuovo documento
A questo punto è partito di nuovo l’iter per ottenere tale autorizzazione.
Ma i tempi della Regione sono biblici e non si sa quanto tempo potrà passare.
Morale della favola, entro l’ anno il forno crematorio non potrà essere riparato.
L’ ennesimo esempio di come a Palermo non solo è difficile vivere ma anche morire.
Dal 2020 i familiari che hanno deciso di cremare i propri cari devono affrontare un percorso burocratico lungo e costoso, dai 2.500 ai 4mila euro, è spostarsi in altre strutture nel resto della Sicilia o in Calabria.
L’ iter burocratico è lungo anche perché gli uffici comunali lavorano, quando lavorano, molto lentamente.
E il nuovo forno crematorio?
Dopo ben …… sette anni dalla definizione del progetto, soltanto nel mese di giugno di quest’ anno il nuovo Consiglio comunale ha dato il via libera alla variante del Piano regolatore che ne prevede la realizzazione accanto a quello esistente.
Per i lavori sono già stati stanziati due milioni 700mila euro.
Si attende adesso la gara d’appalto ma conoscendo i tempi della burocrazia comunale , non si sa quando e se sarà realizzata.
COMPLIMENTI!!!!!!
Questa è bella!! 🙂 Faccio bene io a conservarmi i documenti di 20 anni fa, con tutto l’odio di mia moglie!
Comunque, ora che Comune e Regione vanno d’amore e d’accordo sicuramente si faranno questo favore
x punteruolorosso ma sei serio?
Si a Palermo pensiamo al mandarino tardivo di Ciaculli al pescato di Sant Erasmo ?
Sveglia siamo a Palermo la 5 citta’ d’Italia non a San Cipirello o Altavilla Milicia …
Ma cavolo ragionate di Palermo come fosse un paese ….di provincia…
Con il vostro ragionamento oggi Napoli non avrebbe una delle Metro piu’ belle al mondo
Salerno del famoso Vincenzo De Luca non avrebbe la famosa Piazza della Liberta’ demolendo mezzo lungomare a ridosso del Porto…mezza spiaggia di Santa Teresa (stile Sant’Erasmo a Palermo) mettendosi contro tutti e tutti ma certo lui e’ del PD ….intoccabile ..
Oggi Genova non avrebbe il Porto Antico con l’Arena del mare come volano turistico con tanto di Acquario (a Palermo bloccato da Orlando e pseudo ambientalisti sinistre e via dicendo)
Oggi Barcellona sarebbe come Via Messina Marine con la vostra mentalità …da viddani e meusari…
Povera Palermo invece di pensare alla citta’ del futuro Tangenziale Metropolitana Porti Turistici Acquario questi pensano alla mandarino di Ciaculli al Pescato di Sant Erasmo ma chi cavolo se lo mangia quella roba da fogna perché Sant’Erasmo e’ una fogna manco pagato mangerei il pescato di Sant’Erasmo ..
I mercati non si possono costuire alla Bonagia
I nuovo cimitero non si puo’ costruire a Ciaculli
Il Porto di Sant Erasmo non si puo’ fare navigabile
I Grandi Store non possono aprire nell’ex Coca Cola
La Chimica Arenella non poteva diventare un Albergo con spa con palestre piscine del benessere…
Grazie ai NO Palermo e’ 30 anni dietro Catania e dico Catania….
Siamo peggio di una cittadina araba del nord africa.
Oggi
@palermo capitale, non generalizzare. ho più volte detto di essere strafavorevole alla metro leggera automatica, a dragare il fondo di sant’erasmo e a portare tutti i mercati a bonagia. non ho nessuna simpatia per il pd e i finti ecologisti. non m’interessano le tue simpatie politiche, ma le tue idee. non è a causa del mandarino tardivo di ciaculli che non si farà il cimitero, ma a causa di decisioni politiche dell’attuale giunta.
sant’erasmo? un’occasione persa. hanno ripulito un po’, ma hanno utilizzato materiali pessimi che si stanno già degradando. la terrazza sul mare è una vergogna, perché le tamerici sono state tagliate a cespuglio, e in mezzo alle fronde ci sono stracci e sporcizia difficili da levare.
il foro italico sembra un parco di periferia, potrebbe stare a brancaccio o allo zen, con rispetto degli abitanti dei uei uartieri.
Non ci credereste mai!!! 🙂 🙂 🙂
“All’incontro interverranno Giovanna Pia Ferrara Presidente dell’Associazione Culturale Brancaccio e Musica, Referente Regionale del progetto “Panchina rossa” e Ambasciatrice della Città di Palermo degli Stati Generali delle Donne, Roberto LA GALLA – Sindaco della città di Palermo,…”
Il bello è che non è sul sito di pincopallo.it MA SUL SITO DEL COMUNE:
https://www.comune.palermo.it/accade-a-palermo-dettaglio.php?id=35915
TROPPO FORTE!!!! 😉
SENZA DECENZA
I 70 deputati regionali si sono ……aumentato lo stipendio ( sob!!!!)
Nella realtà hanno semplicemente adeguato all’ indice Istat sull’ inflazione il loro “misero” stipendio di circa …..10 mila euro al mese .
Che lo stipendio è misero lo dimostra il fatto che alcuni di loro sono “costretti” a fare il doppio lavoro ( consiglieri comunali )
Con questo voto i nostri deputati regionali, famosi nel mondo per la loro efficienza, onesta e preparazione incasseranno in totale 10.700 euro all’anno in più, cioè 890 euro lordi al mese.
In una Regione dove la sanità è allo sbando, le strade sono un colabrodo, le scuole sono pericolanti e al freddo, i trasporti pubblici inesistenti, ci sembra giusto che i responsabili di tali “meravigliosi risultati” si siano premiati.
In una Regione dove si diventa assessore non per competenze ma per….meriti matrimoniali, dove ci sono famiglie che si tramettono i loro posti di potere da padre in figlio , dove i loro curriculi professionali sono molto scarni ma le loro disavventure giudiziarie …..
Ma c’è poco da indignarsi.
Questi signori li abbiamo scelti noi e sono espressione della nostro scarso senso civico.
COMPLIMENTI!!!!!
@belfagor, finiscila di mascariare i nostri politici regionali, sono persone perbene e oneste che fanno benissimo il loro lavoro
@punteruolorosso
Hai ragione e chiedo venia a lor signori..
I nostri deputati regionali sono il meglio che la Sicilia può esprimere.
Sono la dimostrazione di come una persona , anche senza aver studiato , senza nessuna esperienza , cultura e con qualche problemino giudiziario ( robetta) può ambire a uno stipendio che nessun parlamentare in tutto il mondo si sogna.
I nostri deputati hanno dimostrato, con il loro impegno e le loro qualità, che si può lavorare poco e guadagnare molto.
Per esempio nel 2018 i nostri deputati hanno lavorato 7,52 giorni al mese, per una media di 20 ore mensili.
In parole povere i nostri deputati regionali hanno lavorato in un anno ben …..87 giorni.
Facendo i calcoli sono costati alla collettività solo…..1000 euro al minuto.
Come si vede sono uomini e donne di valore ed è giusto che siano pagati adeguatamente
E visto i risultati è giusto che si aumentano lo stipendio
P.S. I dati sono presi da un dossier del M5S
GLI EREDI DEL MARCHESE DEL GRILLO
Perché si sono aumentati lo stipendio i 70 deputati regionali ?
Ufficialmente per l’adeguamento Istat, che vale un 10% in più in busta paga.
I nostri “rappresentanti” sostengono che il recupero dell’inflazione è una prerogativa di cui beneficiano tutti i contratti pubblici.
FALSO!!!!
Ai dipendenti regionali la Finanziaria, approvata nelle stesse ore, riconosce solo l’una tantum prevista dallo Stato, che vale appena l’1,5% in più in busta paga.
Altro che il 10%
Il vero motivo di tale aumento è molto semplice e l’ ha spiegato , qualche secolo fa, il marchese del Grillo
“ Perché noi siamo noi e voi non siete un c…….”
@belfagor, mi viene in mente anche un’altra cosa. La guerra in cui ci hanno cacciato sta cominciando a presentare il conto anche alla politica. anche a bruxelles si sono aumentati lo stipendio. proprio mentre ci chiedono sacrifici in nome della presunta libertà di un paese non EU e non NATO pieno zeppo di milizie neonaziste comandato da un pagliaccio in mano agli usa. proprio mentre assistiamo allo smantellamento della sanità pubblica, a paghe da fame e a tutto il resto (aumento dei costi per le infrastrutture incluso). ma perché per i missili e i carri armati i soldi si trovano sempre?
è una mia opinione personale, di cui mi assumo ogni responsabilità. basta sanzioni che fanno male solo a noi, basta armi e cannoni all’ucraina. più scavi, più tunnel, più umarel che si arrapano con la talpa marisol!
se volete cancellate il commento, anche se secondo me c’entra, visto che la guerra sta pregiudicando seriamente anche quel poco di sviluppo infrastrutturale su cui questo sito ci tiene diligentemente informati. i fondi pnrr non bastano infatti più, e le opere vanno rifinanziate in accordo ai nuovi prezzi del gas. decisi non dal pessimo putin, ma da speculatori americani ed europei. sarò populista, ma da piccolo mi hanno insegnato la parola pace, non la parola vittoria.
Caro @punteruolo,
anche a me hanno insegnato la parola pace, ma hanno insegnato anche che la pace va conquistata! La resistenza italiana non poteva “mettere fiori nei cannoni”…I movimenti del ’68, che tutti rispettiamo per il contributo che hanno dato allo sviluppo della sensibilità, in realtà erano una bella utopia, perché il cattivo esiste e va bloccato.
Zelensky è un nazista? Posso dire che non mi interessa? Oggi abbiamo uno stato sovrano che è stato occupato e, diversamente da Iran e Libia (che, noterai, associo agli eventi odierni per mostrarti come sia difficile ma necessario essere equilibrati), a due passi da noi. Posso dire che avrei preferito un intervento dei Caschi Blu dell’ONU, ma sempre di guerra stiamo parlando. E, purtroppo, la guerra alle volte è necessaria per ripristinare la pace.
In questi giorni parliamo del massacro delle foibe: uno stato sovrano (comandato da un dittatore) che ha avviato rappresaglie contro gente (individualmente innocente!) di un altro stato occupatore, dittatoriale e spietato… sono certo che molti suggerirebbero che avremmo dovuto invadere la Jugoslavia.
Vedi che non è facile “restare sulla linea”? Io ritengo, molto semplicemente, che chi invade è il cattivo. Poi la storia rilegge e riscrive (come dovremmo intendere l’unificazione dell’Italia?).
Ma soprattutto, vorrei tornare sull’idea della “speculazione”. Quest’idea dello “speculatore” come lupo cattivo è una visione semplicistica, e che è alla base dei vari supposti “complotti” dietro qualunque cosa.
Come ho detto in altri post su altri argomenti, il privato DEVE guadagnare! Non c’è nulla di sbagliato in questo, altrimenti siamo al comunismo (vale per gli quelli che mi danno del comunista 😉). Il privato che ritiene che il prezzo di un prodotto aumenti, si “copre” con i famosi derivati e questi derivati aumentano se il prezzo atteso aumenta. È il mercato, bellezza!
E chi sono questi “lupi”? Sono i fondi, che ti consentono di non perdere i tuoi risparmi o la tua pensione. Sono le banche che se fallissero porterebbero l’economia al collasso. L’economia va compresa e governata. Non è l’Euro che ha rovinato l’Italia: è stata l’Italia a non saper governare l’Euro!
C’è chi guadagna dalle guerre? Certo, che c’è di strano? Sono ditte private quotate e che entrano in quei fondi di cui sopra. Sarebbe strano se la guerra iniziasse per finanziare le ditte, come avviene in certi paesi dell’Africa, ma non mi sembra proprio che questo sia il caso.
La guerra impoverisce tutti? Certo, ma se vogliamo girarci dall’altra parte ricorda che un giorno potrebbero fare questo anche con noi!
La guerra è un orrore? Su questo siamo d’accordo!
Scusate la divagazione. Sul tema avanzato da Belfagor, ritengo che in linea di principio un amministratore deve godere di uno stipendio “adeguato”. Poi, se l’attuale sia adeguato ho qualche dubbio (secondo me, uno stipendio intorno ai 4, 5 mila euro lordi, che è lo stipendio di un dirigente di alto livello, sarebbe più che dignitoso).
Concordo con quanto scritto da Marco Romano nell’articolo del GdS
https://gds.it/articoli/analisi-e-commenti/2023/02/11/la-manfrina-che-muta-un-diritto-in-unonta-a477826b-6fc5-4503-b328-32ba6e540987/
@vicchio, grazie per la risposta. abbiamo molti punti in comune sulle infrastrutture e perfino sull’economia. Il mercato piace anche a me. mi piace la concorrenza. ad esempio, il gas russo vincerebbe la concorrenza col costosissimo gas americano. è questo che l’america non accetta. ci ha imposto le sanzioni per sconfiggere a tavolino la concorrenza. non sono liberali, sono monopolisti. lo sono anche rispetto alla cina. stanno perdendo e ci trascinano nel loro disastro. dovremmo smarcarci il prima possibile, rimanendo equidistanti fra i vari blocchi del mondo.
la libia è più a due passi da noi di quanto non sia l’ucraina. c’è il mare in mezzo, ma il mare unisce. non so se ti ricordi dei missili che gheddafi sparava verso la sicilia e dell’abbattimento del dc9 di ustica, poi rivelatosi un maldestro tentativo di uccidere gheddafi da parte di francesi o americani (il fatto che non lo sapremo mai è il segno di una verità che viene nascosta). americani che a ramstein, in germania, probabilmente fecero precipitare sulla folla un aereo delle frecce tricolori il cui pilota avebbe, di lì a poco, testimoniato su ustica. sono fatti reali, non complotti. il tentativo di uccidere gheddafi riuscì molto più tardi, allorché si fecero girare delle foto finte di massacri, cimiteri e armi chimiche che giustificarono il bombardamento della libia. un paese non perfetto e certamente retto da un dittatore, ma molto migliore di quello che c’è adesso. non aggiungo altro per evitare di annoiarti. la guerra l’abbiamo avuta anche noi, con la strategia della tensione fascista di licio gelli finanziata dagli americani.
gli americani hanno distrutto la serbia utilizzando proiettili all’uranio impoverito che si sono sparpagliati sul territorio provocando il più alto tasso di tumori d’europa (soldati italiani e tedeschi inclusi: quelli francesi, e angloamericani stavano nelle retrovie, essendo informati del pericolo). c’è una recente puntata di report sull’argomento. ma andiamo alla lista degli attacchi più recenti degli stati uniti:
-kuwait
-serbia
-afghanistan
-iraq (utilizzo di uranio impoverito)
-libia
-siria
l’elenco è molto lungo. quando questi paesi sono stati invasi e distrutti, non ho sentito la stessa veemenza che oggi si ha verso il pessimo putin. costui è un assassino, ma mi sento di dire che il regime americano lo è di più.
noi siamo l’italia. il nostro orizzonte non è l’ucraina ma l’euromediterraneo. se l’ucraina viene invasa, amen. spero che non avvenga, ma la nostra intera economia non si può disintegrare sul fatto che il donbass deve rimanere all’ucraina. non ne vale la pena.
dobbiamo stringere amicizia con i paesi dell’europa, del nordafrica e del medioriente e cercare di avere buoni rapporti anche con russia, cina e india. è questa la concorrenza. il monopolio americano non è concorrenza.
sono solo opinioni personali e mi scuso ancora una volta per l’OT.
@punteruolorosso e @vicchio65, staremo meglio solo se e quando avremo un’Unione federale che possa essere indipendente e guardare ai propri interessi. Io sono contento che stiamo aiutando gli ucraini a difendersi, pur consapevole di quel che costa anche a noi (e che non ha confronto con quanto da loro subito ogni giorno). Sappiamo chi è Putin, da sempre, e anche che gioco fanno gli USA, da sempre. Ecco perché ci vuole più Europa, cedendo competenze e abolendo il potere di veto che la rendono al momento un elefante. Terminato l’assedio russo in Ucraina temo potremo stare calmi per poco tempo, considerato quel che succede nel mondo tra Palestina e Taiwan. Spero di sbagliarmi. E scusate anche me per l’OT, sono discorsi complessi che meriterebbero altro spazio e tempo perché l’incomprensione è dietro l’angolo. Speriamo questa guerra finisca presto e che l’Ucraina (e la Moldova) siano al sicuro.
@ff, d’accordo sull’unione federale, che vorrei fosse euromediterranea e coinvolgesse nordafrica, palestina e israele (un vecchio sogno di pannella). un’unione che sia anche delle infrastrutture. ogni tanto ho sentito parlare di un tunnel dalla tunisia a castelvetrano ad estensione del corridoio europeo 1 che non si fermerebbe a palermo, ma aprirebbe la strada per il commercio fra l’europa e l’africa, il continente a crescita demografica più alta, il mercato del futuro. l’europa è nata sulla pace, non sulla vittoria. zelensky si sbaglia. gli ideali europei non sono quelli del suo discorso di sanremo. la gente vuole la pace. anche la sua gente vole la pace. in ucraina c’è molto dissenso, ma viene censurato. l’immagine di un’ucraina compatta intorno all’eroe zelensky è falsa. anche lì c’è gente che, pur di vivere in pace, accetterebbe di venire a patti con la russia.
la prossima guerra sarà fra usa e cina, e noi che faremo? saremo disposti a schierarci ancora una volta con l’america? quali sarebbero le conseguenze economiche, tralasciando quelle militari? e perché non costruire la pace anche lì con le infrastrutture? una transiberiana a lievitazione magnetica per esempio, che vada a mille all’ora e faccia muovere la gente, favorisca gli scambi commerciali e quella concorrenza che ci piace tanto?
Scusate se posto qui, off-topic, ma è l’ultimo posto in cui si è parlato di cimiteri.
L’ultima proposta che balla, dopo la clamorosa scomparsa del cimitero di Ciaculli, è l’allargamento dei Rotoli con l’area dell’ex Edil-Pomice, luogo sottratto alla mafia.
Non sono della zona, anche se la conosco bene, ma evidenzio solo che si tratta di una “ri-proposta”. Nel 2020 la passata Amministrazione aveva già ventilato questa ipotesi, osteggiata dalla popolazione e alla fine condivisa dal Sindaco (che però aveva anche assicurato il recupero sociale della zona…).
Ora si ripropone? E la famosa “condivisione”? L'”ascolto delle istanze del territorio”?
Cito il Sole24Ore
“Il processo di confisca è caratterizzato da una dimensione investigativa e giudiziaria con la repressione dell’economia criminale; una dimensione politica nel momento in cui si restituisce ai cittadini la fiducia nelle istituzioni e nella vita democratica del Paese; una dimensione economica con la redistribuzione in favore della comunità delle ricchezze sottratte alle organizzazioni criminali e mafiose, valorizzando il territorio con l’avvio di iniziative imprenditoriali che rappresentano un’opportunità di lavoro, di crescita e sviluppo tangibile; una dimensione sociale, culturale ed educativa, dimostrando che le mafie non sono invincibile, che ciascuno deve fare la sua parte e che insieme si può.”
Certo, l’idea non è proprio “in linea” con i principi della legge…
C’è l’emergenza, va bene, ma di “stabilizzazione dell’emergenza” abbiamo vissuto per anni, e forse non è questo che ci attendiamo dalla nuova Amministrazione!
Quell’area andrebbe restituita alla comunità ossia al quartiere che, come spesso accade in tutta Palermo, è privo di luoghi di aggregazione. Se ne era interessato Varrica, se non ricordo male. Ok l’emergenza cimiteriale ma credo che lì ci sia bisogno di altro.
@FF
Esatto, per quanto ne so, sì, se n’era interessato Varrica.
Riguardo l’utilizzo a verde pubblico o comunque ad utilità sociale in favore dell’intero quartiere, privo di spazi pubblici, ne avevo parlato qua, alcuni anni fa:
https://palermo.mobilita.org/2012/02/07/destinare-a-parco-un-ex-cementificio-a-vergine-maria/
Ma il sindaco Lagalla è realmente il nuovo che avanza o il sosia del vecchio sindaco Orlando?
Il dubbio che….tutto è cambiato ma nella realtà nulla è cambiato, molti lo hanno sospettato quando hanno visto che tra i nuovi dirigenti delle partecipate comunali sono rimasti o stanno tornando molti “orlandiani doc”.
Il caso emblematico è la conferma dello storico braccio destro del vecchio sindaco , Fabio Giambrone, (ex vicesindaco e oggi consigliere comunale del…. Pd , che è stato lasciato da Lagalla alla guida di Gh, società privata partecipata dalla Gesap, che si occupa dei servizi di handling all’aeroporto di Punta Raisi.
Ma il suo nome non è l’ unico .
Come ricorda un articolo pubblicato su PALERMO TODAY il 24/02/2023
“ Marco Betta, sovrintendente del Teatro Massimo: anche lui come Giambrone rimarrà in carica sino alle fine del mandato. Idem per Alessandro Di Martino, amministratore unico di Amap, che però ha ricevuto l’investitura dell’assemblea dei soci dell’azienda acquedotto (40 Comuni oltre Palermo). Restano al loro posto pure Natale Tubiolo, presidente della Società per la regolamentazione del servizio rifiuti Palermo Area metropolitana Srr, e Antonio Tomaselli, amministratore di Palermo Energia (società della Città metropolitana). Quest’ultimo è stato nominato da Orlando ma nel frattempo è tornato nell’alveo del centrodestra, dichiarandosi vicino all’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato (Fratelli d’Italia). “
E vero che per alcuni il loro mandato scadrà tra poco o si sono “riciclati” ma qualche nome fa un po’ riflettere.
Che il centro destra non ha grandi nomi da proporre è un dato ma appare strano che ad essere confermati siano uomini del vecchio sindaco, alcuni dei quali non hanno particolarmente brillato e qualcuno anche con qualche problema giudiziario.
Forse quando provocatoriamente si sostiene che con Lagalla tutto è cambiato ma…..tutto è rimasto come prima , forse ……
A pensare male si fa peccato ma spesso si indovina
CI MANCAVA PURE QUESTO: RITORNANO LE PROVINCE
Abbiamo la classe politica regionale più numerosa, più pagata, più scarsa e incompetente d’ Italia , ma “lor signori” non demordono.
Oltre che aumentarsi lo stipendio hanno pensato di riesumare le provincie, abolite , senza grandi rimpianti, qualche anno fà.
Per la verità tale “ideona” non è siciliana: esiste un disegno di legge depositato in Senato che però procede molto lentamente.
Ma i politici siciliani non possono aspettare e perciò hanno pensato di anticipare i tempi e presentare un proprio progetto di legge.
E così via con uno schema di riforma – già approvato dalla giunta Schifani- che è in attesa di approdare all’Ars.
Rispetto a quello nazionale, il nuovo progetto di legge regionale presenta delle “migliorie” : infatti nel disegno di legge nazionale, depositato in Senato, si prevedeva non oltre i 210 consiglieri e i 48 assessori, mentre quello siciliano prevede ….252 consiglieri e 63 assessori, cioè…… più poltrone .
Ciò a dimostrazione che mentre i cittadini comuni non sentivano il bisogno del ritorno delle province, la classe politica sì.
Bisognava fare in fretta perché ci sono troppi politici “disoccupati” e tante bocche da sfamare.
P.S. Si tagliano i costi della sanità e dell’ istruzione ma quelli della politica NO!
Quando c’è da sprecare il denaro pubblico in Sicilia siamo i primi della classe.
LA FINE DELLA SANITA’ PUBBLICA IN SICILIA: IL DIRITTO NEGATO
Mai la sanità pubblica aveva toccato tali livelli di disfacimento: lo sostengono il Codacons e Articolo 32 (associazione specializzata nella tutela del diritto alla salute).
Per esempio Il problema delle attese eccessive per effettuare visite e analisi specialistiche non solo non è stato risolto in Sicilia, ma addirittura è peggiorato, anche a causa della pandemia Covid.
Una situazione così grave che spinge una fetta sempre più numerosa di siciliani a rivolgersi alla sanità privata, pagando di tasca propria le prestazioni o , ancor peggio, a rinunciare a curarsi.
In base agli ultimi dati Istat, nel 2021 in Sicilia il 9 % delle persone che avevano bisogno di visite specialistiche o ricoveri ha dichiarato di aver rinunciato per problemi economici o legati alle difficoltà di accesso al servizio.
Infatti chi non può permettersi di eseguire visite e interventi presso strutture private è costretto ad attendere i tempi infiniti della sanità pubblica, rischiando di peggiorare le proprie condizioni .
“In Sicilia le attese per una mammografia, per un elettrocardiogramma, una risonanza, una Tac o per una visita oculistica, sono troppo lunghe( mesi o anni). Questo disagio si trasforma, nella maggior parte dei casi, nella rinuncia alla prevenzione”.
Il caso più eclatante e quello dei malati oncologici che ormai non vengono più seguiti dalla sanità pubblica ma anche i centri privati convenzionali non riescono più a seguire i casi .
Lo stesso discorso vale anche per i centri riabilitativi : a Palermo i tempi di attesa per la psicomotricità, logopedia, la FKT , la neuromotoria ecc. ecc. è di …..anni.
L’ assistenza psichiatrica, soprattutto dei minori e degli adolescenti, è ormai stata smantellata e i consultori familiari vengono chiusi .
Sempre secondo gli organizzatori della protesta, “Il problema delle attese coinvolge, inoltre, anche il Pronto soccorso, che dovrebbe essere il primo presidio di emergenza a prestare aiuto tempestivo ai cittadini e che si trasforma, invece, quasi sempre in una sala d’attesa in cui l’urgenza è stabilita in modo arbitrario”.
La colpa di chi è?
Soprattutto della politica regionale che ha utilizzato la sanità pubblica come un bancomat o per piazzare i propri fedelissimi.
Che spesso tali scelte sono state poco felici lo dimostra il fatto che molti direttori generali hanno avuto problemi giudiziari.
Contro tale situazione il Codacons annuncia un esposto sia alla Corte dei Conti, che alle Procure della Repubblica dell’isola (Catania, Palermo, Caltanissetta, Enna, Agrigento, Siracusa, Ragusa, Messina e Trapani).
Purtroppo conoscendo i tempi della giustizia c’è poco da sperare.
IL SOGNO DI ORLANDO : PALERMO COME UN ELEFANTE …..IMMOBILE
“Il tempo e la libertà: questi sono gli elementi che, messi insieme, spiegano perché a Palermo non c’è uno come me che possa fare il sindaco. Nessuno negli ultimi quarant’anni si è così fortemente immerso nella merda e nei sogni di una città come ho fatto io, nessuno ha fatto così profondamente propria la vita della città: nessuno. Io sono la fotografia dei vizi, dei meriti e dei pregi di questa città”.
Queste “profonde riflessioni” sono dell’ ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando Cascio, e sono contenuti in un libro- intervista, una specie di …..agiografia.
Si avvicinano le elezioni europee e il nostro “eroe” ritorna a “scaldare i motori” con questo libro, un intervista inedita allo scrittore Giorgio Vasta, contenuta nel libro “Come il sogno. Il racconto di Palermo”.
Da tali parole trasuda la grande “umiltà” del personaggio e ….. il suo immenso EGO “non c’è uno come me che possa fare il sindaco…… nessuno ha fatto così profondamente propria la vita della città: nessuno”.
Il messaggio che tale libro vuole trasmettere e che il destino di Palermo è strettamente legato a LUI “Nessuno negli ultimi quarant’anni si è così fortemente immerso nella merda e nei sogni di una città come ho fatto io”.
L’ opera ha un famoso antecedente, la “mitica” intervista di Michele Perriera a Orlando, del 1988 , intervista sollecitata fortemente, quasi estorta, da Letizia Battaglia : “Insomma devi farmi questa intervista. Non è una sviolinata che ti chiedo, ci mancherebbe, e poi a chi servirebbe? Serve la verità, se è possibile. Perché da un giorno all’altro Orlando cade e c’è gente che farà di tutto per far dimenticare che razza di città voleva”.
Non sappiamo chi abbia questa volta sollecitato tale libro intervista, forse LUI stesso, ma siamo sicuri che gli orfani e le vedove del nostro “eroe” correranno in libreria a comprarlo.
Scopriranno che LUI paragona Palermo a un …elefante :”Io sostengo che il simbolo di Palermo è un comune elefante. Non si annaca: non oscilla, non si dondola. Tra tutti gli animali, l’elefante non conosce l’annacamento. …..Per me l’elefante è un riferimento costante perché è tanto il modello di ciò che Palermo è, quanto di quello che vorrei che fosse”.
Finalmente abbiamo capito che il nostro “eroe” , quando faceva il sindaco , aveva come esempio l’ elefante perché …non si “annaca” , cioè è …..immobile.
Orlando Cascio come Vito Ciancimino un modi diversi hanno distrutto Palermo, comune sotto inchiesta delle giunte Orlando con arresti di consiglieri PD di maggioranza….cimiteri munnizza strade blocchi di cantieri ha anche il coraggio di PARLARE? Orlando Cascio vattini a beddu lampu
E’ divertemente come in questo post si parli, e si sia parlato, più di Orlando (136 matches) che di Lagalla (124 matches) 🙂 🙂
Mi sa che manca di più a quelli che erano contrari!!!! 🙂 🙂 Un pò come manca il duce a tanti libertari di oggi
TUTTO DEVE CAMBIARE PERCHE’ TUTTO RIMANGA COME PRIMA
Perché ,dopo mesi che c’è un nuovo sindaco, continuiamo a parlare di….. LUI ?
La risposta c’ è la da lo stesso ex sindaco.
“Perché a Palermo non c’è uno come me che possa fare il sindaco. Nessuno negli ultimi quarant’anni si è così fortemente immerso nella merda e nei sogni di una città come ho fatto io, nessuno ha fatto così profondamente propria la vita della città: nessuno.”
In parole povere : “ Io sono la fotografia dei vizi, dei meriti e dei pregi di questa città”.
Cosa unisce Orlando e l’attuale amministrazione Lagalla?
L’ immobilismo.
“Palermo a un …elefante. Non si annaca: non oscilla, non si dondola. Tra tutti gli animali, l’elefante non conosce l’annacamento. “
In parole povere Palermo non si “annaca” , cioè è …..immobile.
P.S. Chi sperava che la nuova amministrazione avrebbe “cambiato tutto” è rimasto deluso.
Ciò che colpisce è la continuità con la vecchia “amministrazione”.
Tutto è cambiato ma nella realtà ….. tutto è rimasto come prima.
ELEZIONI COMUNALI : IL PD HA GIOCATO PER NON VINCERE
“Alle ultime Amministrative il Pd ha giocato per non vincere, consentendo al centrodestra di conquistare Palazzo delle Aquile e di conseguenza la Regione e poi le Politiche”.
A pronunciare queste parole è stato il consigliere comunale, Carmelo Miceli , che ha deciso di lasciare il PD
Carmelo Miceli non è un consigliere comunale qualunque : oltre il fatto ,con i suoi 2.103 voti, è stato il più votato nel Pd alle elezioni amministrative dello scorso anno, è stato anche segretario provinciale , deputato nazionale e responsabile alle politiche per la sicurezza del Pd con la segreteria di Nicola Zingaretti.
Miceli ha confermato quello che molti elettori avevano sospettato e cioè che nelle ultime elezioni amministrative il PD “ha giocato per non vincere” e per consegnare la città alla destra..
LA POLITICA …..DOPATA
La vicenda del proprietario di uno dei ristoranti più frequentati dalla borghesia radical chic e del capo della segreteria della presidenza dell’Ars ha acceso i riflettori su uno dei problemi più imbarazzanti della politica siciliana : l’ uso di droghe.
Il deputato regionale Tiziano Spada, tra i promotori, insieme a Ismaele La Vardera dei test tossicologici agli inquilini di Sala d’Ercole, lancia l’ allarme.
Tale test ha avuto un relativo successo : solo il 30 % dei deputati regionali si è sottoposto al test, tra cui anche il presidente dell’ assemblea regionale.
Ciò significa che ben il 70 % dei deputati si è rifiutato : chiaramente ciò non significa niente ma dimostra , da parte di gran parte della classe politica regionale, una sottovalutazione del fenomeno.
Ha ragione l’ assessore Aricò quando sostiene che “La droga è un problema serio. Noi politici dobbiamo dare l’esempio”.
Purtroppo non tutti sono d’accordo .
Per esempio il presidente dell’Antimafia regionale ha minimizzato la vicenda sostenendo che se il consumatore fosse stato un dipendente del catasto nessuno se ne sarebbe accorto.
O anche il presidente della Regione ,che il giorno dopo l’ arresto del proprietario , si è recato al ristorante come cliente.
Il deputato Tiziano Spada giustamente sostiene : “La politica vive di atti concreti ma anche di segnali. In questo senso la presenza del presidente della Regione al ristorante il giorno dopo l’arresto del gestore del locale con l’accusa di spaccio è stata quantomeno inopportuna ……Purtroppo è molto diffuso l’uso di cocaina negli ambienti lavorativi che esigono ritmi lavorativi stressanti. Sinceramente non mi scandalizzerei se proponessimo i test ai dipendenti dell’Ars e si presentasse soltanto il 30 per cento, il punto credo sia un altro e cioè la consapevolezza che in certi ambienti girino droghe pesanti sembra non faccia più notizia, perché è già noto. Noi pensiamo che non sia così, per questo abbiamo voluto puntare i riflettori su una vicenda già nota”.
REPUBBLICA ha pubblicato una “ lettera aperta “ dal titolo significativo:
“La cocaina nel salotto buono di Palermo, una notizia da insabbiare”
Cara lettrice, caro lettore,
la droga è una tragedia che va raccontata senza tralasciare alcun dettaglio ma solo quando riguarda la povera gente. Quando invece coinvolge il salotto buono della città e da lì si spinge fino ai palazzi della politica diventa una questione personale, intima. Insomma, meno se ne parla, meglio è.
Il caso del ristoratore che ha venduto tre grammi di cocaina al burocrate dell’Assemblea regionale siciliana rivela inequivocabilmente questa differenza di reazione alle notizie che riguardano lo spaccio e l’uso di sostanze stupefacenti. Scriverne sui giornali ha prodotto in una parte della borghesia palermitana e della classe politica (di destra e di sinistra) fastidio, disagio, insofferenza. Sentimenti espressi prontamente sui social network.
La stessa cosa non accade quando si parla del crack a Ballarò o dell’hashish allo Sperone.
Eppure, il problema è lo stesso, cambia solo il conto in banca delle persone coinvolte.
P.S Come non essere d’accordo con questa “ lettera aperta”.
E’ normale che la notizia che coinvolge due personaggi di spicco della borghesia e della burocrazia politica regionale sia quasi “scomparsa” .
E’ normale che questi due personaggi sono stati “giustificati” dall’ opinione pubblica cittadina che ha manifestato tale solidarietà sui social o affollando il locale di proprietà di uno dei due?
E’ normale che solo il 30% dei deputati regionali si è sottoposto al test tossicologico.
Come sostiene padre Cosimo Scordato, ex rettore della chiesa di San Francesco Saverio:
“I due pizzicati con la cocaina sono la cartina di tornasole di come è amministrata questa regione, da sempre. La politica siciliana è drogata. A guidarci dovrebbero esserci le menti migliori, i più competenti. Invece siamo in mano ai più scarsi desiderosi solo di denaro e potere. ….. È sbagliato il modello valoriale, sono sbagliati i criteri con cui viene selezionata la classe dirigente siciliana , ma non solo …… Penso anche ai burocrati della Regione che negli anni hanno acquisito privilegi, ricchi stipendi e una sorta di senso di impunibilità. A pochi metri da palazzo dei Normanni ci sono famiglie che lottano tutti i giorni per far studiare i figli, per tenerli lontani dalla criminalità. Vedo loro e poi penso a due cinquantenni benestanti che dentro un Suv scambiano trecento euro per tre grammi di droga in pieno giorno”.
Repubblica insieme al corriere della sera e al sole 24 ore sono alla disperata ricerca di problemi e fango gettato su Palermo. Quando si tratta di pubblicare buone notizie fanno finta di niente. I siciIiani continuano a dare credito a queste testate evidentemente o sono masochisti o lo fanno per calcolo politico per aggregarsi al fango.
BOICOTTATE QUESTI GIORNALI!!!!!
L’ ANTIMAFIA….MAFIOSA
L’ arresto della preside della scuola dello Zen, una delle più note esponenti dell’antimafia palermitana, insignita anche del titolo di cavaliere della Repubblica, è una brutta pagina per la lotta alla mafia.
Non sappiamo se ha ragione il presidente della commissione antimafia regionale, Antonello Cracolici, quando sostiene che il suo arresto è stato un colpo mortale alla credibilità dell’antimafia, ma certamente deve farci riflettere.
Non vogliamo giudicare l’indagata, per noi innocente fino a sentenza definitiva, ma vogliamo riflettere su un certo tipo di antimafia, i cui protagonisti occupano stabilmente le prime pagine dei giornali e delle televisioni, con le loro scorte e telecamere al seguito, con i loro convegni nelle scuole, inseguiti da giornalisti e fotografi, attivi sui social, corteggiati dal mondo politico per una candidatura, salvo poi scoprire, che alcuni di loro sono, addirittura, dei delinquenti.
Siamo stanchi di questa antimafia parolaia, che vive di ricorrenze e dibattiti, di medaglie e comparsate televisive.
Non sempre l’impegno civile contro la mafia si valuta sul numero di auto e di agenti di scorta o dai talk show cui si partecipi.
Siamo stanchi di vedere gente che fa carriera solo perché familiare di una vittima di mafia, come se il fatto di esserne figlio/a , moglie o marito di questi eroi sia un motivo per fare il parlamentare, l’assessore, l’eterno candidato o candidata a tutto.
Purtroppo l’ onestà e il coraggio non sempre si ereditano geneticamente, non sempre i mariti , le mogli o i figli di alcune vittime della mafia sono grandi esempi di correttezza e di impegno civico.
Perché un figlio di un contadino ,di un operaio o di un cittadino comune non deve avere le stesse possibilità?
IL COMUNE VOLEVA VENDERE …..PIAZZA MAGIONE
Che la burocrazia comunali e certi assessori sono incompetenti è un dato di fatto ma quello che è successo recentemente al consiglio comunale ci fa comprendere il livello di dilettantismo e superficialità di certi nostri “amministratori”.
Il 6 aprile in consiglio comunale è stato approvato il piano delle “alienazioni e delle valorizzazion”i del patrimonio comunale: cioè si sono individualizzati ed elencati quei beni comunali che possono essere venduti per fare cassa.
Si tratta di un atto formale che serve per permettere l’approvazione del bilancio.
In genere in tale elenco c’è di tutto ma chiaramente si tratta soprattutto di palazzi, lotti di terreno e magazzini talmente malmessi da risultare invendibili e che il Comune sarebbe felice di vendere.
Solo che questa volta nella lista qualche “burlone” ha inserito anche il…..mercato ortofrutticolo, la piscina comunale, piazza Alberico Gentili, l’area Lolli-Notarbartolo, l’area Sampolo Giachery e …… piazza Magione
Dopo l’approvazione qualcuno ha notato l’ assurdità e allora l’assessore Andrea Mineo e il dirigente precipitosamente hanno eliminato dalla lista questi sei «beni» invendibili. E così viene rifatta la delibera e il 24 aprile è tornata in giunta per l’approvazione.
Bisogna però presentare una proposta di deliberazione e la commissione urbanistica sta proprio lavorando su questo provvedimento.
Si spera solo che i consiglieri, i burocrati e gli assessori (in) competenti stiano un po’ più attenti.
Non vorremmo che venisse messa in vendita qualche altro monumento o….. l’intera città.
A CHE SERVA L’ ASSEMBLEA REGIONALE.
Che l’ assemblea regionale non è un esempio di efficienza è purtroppo un dato di fatto, ma dopo la disastrosa esperienza dell’ amministrazione Musumeci, con assessori sotto inchiesta, si sperava che con il presidente Schifani le cose sarebbero cambiate , invece……..
Nel mese di maggio l’ assemblea regionale si è riunita solo….. cinque volte per un totale di appena 8,4 ore.
Considerando che ogni onorevole guadagna al mese “solo”….. 12.000 mila euro, ogni ora di “duro” lavoro e costato ai contribuenti ben 1.400 euro( sob!!!!).
Che cosa hanno prodotto in queste 8,4 ore?
NIENTE!!!!!
In ogni seduta viene riproposto lo stesso ordine del giorno precedente e ogni volta viene rinviato.
E a metà mese i nostri onorevoli, stressati dal troppo lavoro, sono entrati in ferie per la campagna elettorale e torneranno, se tutto va bene, in aula addirittura….. il 6 giugno.
Visti i “meravigliosi “risultati che questa assemblea regionale da anni produce , ci poniamo questa semplice domanda : a che serve l’ assemblea regionale?
CHE FINE HA FATTO LO “SPIRITO DI SERVIZIO”?
Da anni i nostri amministratori ci raccontano che sono scesi in politica per amore per la propria città e per ….”spirito di servizio”.
Certamente qualcuno è in buona fede quando sostiene ciò ma le attuali vicende in consiglio comunale ci fanno sospettare che oltre lo “spirito di servizio” ci siano anche interessi meno nobili .
Da settimane il Consiglio comunale non si riesce a riunire perché i consiglieri, di dx e di sx, disertano l’ aula.
Qual’ è l’ importante motivo che spinge i consiglieri ad assentarsi, nonostante i tanti e gravi problemi della città?
L’ adeguamento del gettone di presenza !!!!
I nostri consiglieri hanno saputo che tale adeguamento riguarda solo gli assessori, il sindaco, e il presidente del Consiglio comunale ma non i consiglieri comunali.
Considerando che tale adeguamento comporterà il raddoppio dell’ indennità solo per loro, ai nostri eroi sono saltati i nervi.
Per esempio l’ indennità del sindaco passerebbe da 6 mila euro al mese a oltre ….12mila.
Comprendiamo la loro giusta indignazione ma non comprendiamo perché devono bloccare il consiglio comunale : in questo modo a pagare è la città.
Visto che nessuno di loro è stato obbligato a fare il consigliere comunale e la loro scelta nascerebbe da un altruistico “spirito di servizio”, se non sono d’accordo possono dimettersi e ritornare al loro originario lavoro.
Ma forse il problema e proprio questo.
Se si dimettono alcuni ritornano a fare i ……disoccupati.
Altro che ….”sprito di servizio”!!!
Sempre il solito malfidente… 😉
Ecco come lavora la nostra amministrazione regionale
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/16/una-bandiera-della-sicilia-per-ogni-neonato-al-costo-di-200mila-euro-ligiene-orale-e-il-latte-dasina-ecco-le-leggi-proposte-dai-consiglieri/7161810/
🙂 🙂 🙂
I STAKANOVISTI DELL’ ASSEMBLEA REGIONALE
Caro Vecchio, ammetto che sono un po’ prevenuto verso i nostri “amministratori” comunali e regionali.
Oltre il fatto che della maggioranza di loro non sappiamo nemmeno che lavoro facevano prima di essere eletti e qual’ era il loro reddito, rimane il dato che non si stanno “ammazzando” di lavoro .
Nei primi 6 mesi il parlamento siciliano ha approvato appena sei leggi, tutte o quasi obbligatorie, visto che si tratta di documenti finanziari .
Cioè ……solo una legge al mese.
Inoltre i consiglieri regionali in Aula hanno lavorato al ritmo di……. cinque ore ore alla settimana : roba da far impallidire il peggior stakanovista.
Per esempio, nel mese di maggio l’ assemblea regionale si è riunita solo….. cinque volte per un totale di appena 8,4 ore.
Considerando che ogni onorevole guadagna al mese “solo”….. 12.000 mila euro, ogni ora di “duro” lavoro è costato ai contribuenti ben 1.400 euro( sob!!!!).
Che cosa hanno prodotto in queste 8,4 ore?
NIENTE!!!!!
LE CIABELLE DI LAGALLA: IL BILANCIO DOPO IL PRIMO ANNO DA SINDACO
Quando Lagalla si è insediato a palazzo delle aquile molti speravano in una rinascita della città dopo la disastrosa gestione precedente.
Dopo un anno i giudizi sono vari ma la delusione è il sentimento prevalente.
Lagalla non si nasconde, non accampa scuse fantasiose per giustificarsi.
Il suo modo di comunicare è profondamente diverso da quello del suo predecessore anche se molti lo considerano il suo erede.
Lagalla guida una giunta di centro destra anche se i suoi due assessori più rappresentativi e attivi, Maurizio Carta e Salvatore Orlando, non sono certo di destra, anzi proprio quest’ ultimo è stato uno degli uomini più vicini al vecchio sindaco.
Però, anche se pochi, i risultati ci sono.
Ha messo in sicurezza un bilancio comunale disastrato, ha svuotato i tendoni del cimitero dei Rotoli dalle migliaia di bare accatastate in deposito, ha messa in sicurezza il ponte Corleone, ha sbloccato l’ appalto del tram ed , entro luglio, verranno completati i lavori al sottopasso di via Crispi .
Forse sono poche cose ma rispetto all’ immobilismo visionario ed inconcludente del precedente sindaco, sono segnali incoraggianti.
Eppure gli orfani e le vedove del vecchio sindaco continuano ad attaccarlo.
Il caso dell’ isola pedonale di Mondello è un esempio:
“Certe polemiche sono spesso l’attestazione dell’esistenza in vita di chi le fa. Nel caso di Mondello poi diventano paradossali: come si fa a sostenere che 100 metri in meno di strada pedonalizzata possano mettere a repentaglio l’ambiente o la salute delle persone. Di certo non è stato il ‘commercio delle ciambelle’ a motivare i nostri interventi”.
Effettivamente tale polemica ci è sembrata strumentale.
Se proprio si deve attaccare l’ attuale sindaco, di problemi irrisolti c’è ne sono tanti: i rifiuti, lo stato disastroso delle strade e dei marciapiedi, l ‘ immobilismo della burocrazia comunale, i trasporti insufficienti, la sicurezza, i cantieri eterni , il parco della foce dell’ Oreto, lo svincolo di Brancaccio, ecc. ecc.
Invece di parlare di “ciambelle” vigiliamo sul fatto che il sindaco e la sua giunta mantenga le promesse, soprattutto per quanto riguarda il recupero della costa sud.
“Ci sono circa 55 milioni del Pnrr e stiamo facendo le corse per giungere alla presentazione di un progetto entro la metà del 2024 e poi di effettuare i lavori entro il 2026. Intanto stiamo monitorando la balneabilità del mare, oltre a questo il piano prevede la riqualificazione della costa, l’allargamento della sede stradale di via Messina Marine, una green way, impianti sportivi e a verde nello spazio che dividerà la strada dall’arenile”.
Sono queste le cose su cui bisogna incalzare questa giunta, anche perché se si perde tale occasione unica di rilancio, ci giochiamo il futuro di Palermo .
COSTA SUD: IL GOVERNO NAZIONALE CANCELLA I FINANZIAMENTI PER IL RECUPERO DELLA RIGENERAZIONE DELLA COSTA SUD
Il deputato regionale Adriano Varrica e la senatrice Dolores Bevilacqua, hanno denunciato la cancellazione da parte del governo Meloni di oltre mezzo miliardo di interventi infrastrutturali previsti dal Pnrr in Sicilia:
“Si tratta nello specifico di 220 milioni destinate a opere di rigenerazione urbana per Palermo e provincia e 400 milioni per la ferrovia Palermo-Catania”.
Il governo, attraverso il ministro Fitto, ha assicurato che le misure ……..”definanziate” dal Pnrr saranno “salvaguardate attraverso la copertura con altre fonti di finanziamento, come il piano nazionale complementare al Pnrr e i fondi delle politiche di coesione”.
Intanto però “su Palermo – fanno sapere Varrica e Bevilacqua – è stata stralciata l’intera rigenerazione urbana della Costa Sud, dalla foce del fiume Oreto alla Bandita, il recupero dell’approdo della borgata di Vergine Maria e il primo lotto del Parco Villa Turrisi.”
In parole povere, quello che temevamo, nonostante le roboanti promesse dei politici locali, si sta verificando: il recupero della costa sud non si farà più!!!!
La cosa più grave è che si tratta di una decisione del governo nazionale, a dimostrazione dello scarso interesse di Roma per i problemi siciliani .
Il deputato regionale Adriano Varrica e la senatrice Dolores Bevilacqua non sono molto diplomatici nel loro giudizio
“Governo vergognoso e incapace, trovino subito soluzione per restituire le risorse al territorio. A peggiorare le responsabilità del governo Meloni si aggiunge il fatto che, trattandosi di scadenze italiane e non di vincoli europei, la tutela di tali risorse dipende strettamente e unicamente dalla volontà politica del Governo di centrodestra e non da trattative con l’Europa”.
Anche il consigliere comunale di maggioranza , Pasquale Terrani, non nasconde la sua delusione “ : “Apprendo dalla stampa di possibili modifiche al PNRR che farebbero saltare 220 milioni di euro per Palermo. Verrebbe stralciato il progetto per il recupero della “Costa-Sud “, dalla foce del fiume Oreto alla bandita…..Se la notizia venisse confermata, riterrei l’azione miope e mortificante per i tanti che in questi anni si sono impegnati…..”
Sulla vicenda intervengono il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alle Coste Andrea Mineo: “Sulle ipotesi di modifiche del Pnrr avanzate dal governo nazionale abbiamo ricevuto rassicurazioni sui fondi destinati ai progetti portati avanti dal Comune di Palermo, compreso quello per la riqualificazione della Costa Sud. Siamo fiduciosi che i progetti restino nel percorso delle tempistiche del Pnrr, ma comunque consapevoli che i progetti saranno attuati anche con altre fonti di finanziamento”. “
Peccato che il governo nazionale non ha chiarito dove arriveranno tali fondi.
COMPLIMENTI!!!!
P.S. Quello che colpisce negativamente è il fatto che i politici e “l’ informazione” locale non hanno detto una sola parola sull’ argomento: ci saremmo aspettati una mezza rivolta, invece…….
Purtroppo i nostri politici, siciliani e palermitani, non hanno nessun peso a livello nazionali e sono….personaggi di basso profilo, più interessati ai loro interessi personali che a quelli della collettività.
Basta vedere che non c’è nessun siciliano all’ interno del governo nazionale, escluso Musumeci.
Ma sull’ ex presidente catanese della Regione c’ è ben poco da sperare.
Questi fondi del PNRR sono vitali per lo sviluppo economico, imprenditoriale ed occupazionale per l’intera città di Palermo.
Inoltre quella dei fondi del Pnrr ,per questa amministrazione comunale, è una sfida importante: soprattutto sul recupero della costa sud si giocano la loro credibilità.
Se i finanziamenti per la costa sud sono andati perduti sarebbe per loro un vero fallimento.
@belfagor, e questa fa il paio con la decisione bipartisan di impiegare una parte dei fondi pnrr per mandare armi in ucraina. da qulche parte dovevano prenderli.
LO STUPRO DI GRUPPO: QUANDO LA POLITICA NON HA NIENTE DA DIRE
Anche il consiglio comunale di Palermo interviene sul tema terribile dello stupro della ragazza dentro il cantiere abbandonato del Foro italico.
In una sala consiliare semi vuota e distratta e con un viavai continuo di consiglieri, si è svolto un dibattito che definire “appassionato” è un eufemismo.
In tutti gli interventi gli oratori hanno espresso la loro indignazione ma….
Alcuni interventi potevano risparmiarli.
Sostenere che “Le istituzioni non sono state in grado di proteggere quella ragazza”, è sfondare una porta aperta, come anche dichiarare che “Bisogna lavorare sulla prevenzione, parlando con i genitori e con i figli “ o “La possibilità di crescita è data dall’ascolto, già dalla tenera età”.
“Fuffa” a buon mercato.
Quando non si ha niente da dire si dicono cose ovvie che non spostano di un millimetro la discussione.
Poi c’è chi la mette in politica come l’ ex candidato sindaco del centro-sx “Stigmatizzo l’assenza dell’amministrazione su un tema così importante, quello che è avvenuto è frutto della subcultura”.
Silenti, come al solito, gli ex assessori del vecchio sindaco, che siedono ancora incredibilmente in consiglio comunale , probabilmente ancora in lutto e in piena sindrome abbandonica.
Ma meglio silenti che sparare c….come la solita intellettuale radical chic, che in linea con il pensiero del ministro Salvini , ha dichiarato :” Sarebbe un grande rimedio, finalmente, evirare il maschio portatore di fallo fallace a scopo sanitario e ascetico”.
Forse l’ analisi più corretta è quella del consigliere Zacco che sostiene che “Quanto è accaduto rappresenta il fallimento della città ed è una responsabilità di tutti”.
Purtroppo la città da trent’ anni subisce un involuzione morale e sociale spaventosa.
Il degrado cittadino si accompagna ormai al degrado morale di una buona parte della popolazione.
In tempo si diceva che il pesce puzza dalla testa, ora è tutto il pesce che puzza.
Non voglio entrare nel merito della questione, più che altro per lo schifo e la vergogna che provo da palermitano a per ciò che è successo e per come la storia stia diventando sempre più schifosa per solita delle solite bestie di internet.
Riportandola sul tema amministrativo, è da poco stato pubblicato “il punto” su un anno di amministrazione. Lascio a voi i commenti, che saranno come al solito partigiani, ma che credo proprio nessuno possa sacralizzare come “cambiamento”….
Riguardo l’ignobile faccenda, è ovvio che non è colpa dell’amministrazione quello che è successo, ma il modo in cui si risponde ANCHE CON LA SOLA PARTECIPAZIONE questa si che è una scelta politica.
Riporto dal programma elettorale (si, me lo sono salvato!):
“Per rimodellare lo spazio delle nuove relazioni sociali della società degli esseri urbani, la geografa ambientale Leslie Kern (direttrice del centro Women’s and Gender Studies della Mount Allison University) propugna una battaglia per la qualità dello spazio per plasmare e influenzare le relazioni sociali in modo da riequilibrare i rapporti di potere e le diseguaglianze di genere e, quindi, da agevolare il cambiamento sociale Dobbiamo partire dal rimodellare i luoghi fisici delle città per accogliere e alimentare le diversità e per aumentare il benessere e la sicurezza delle donne e degli uomini che abitano la città.
Numerose città stanno perseguendo un approccio gender mainstreaming per alimentare una urbanistica capace di prendersi cura della forma e della funzionalità degli spazi a misura di genere, impegnandosi, tuttavia, a riequilibrare le disuguaglianze anche nel lavoro domestico e nell’accudimento, nella conciliazione dei tempi e degli orari della città per le diverse comunità.
Intendiamo promuovere, diffondere e attuare un’urbanistica di genere per rispondere al bisogno di diversità spaziale.”
Ed oggi, per “improrogabili impegni”, non si riesce neanche a discuterne…che vergogna! Siamo passati dalle copertine del Times alle copertine di The Sun!!!
@vicchio65
Ti faccio i complimenti per avere avuto la lungimiranza di avere conservato il programma elettorale, così ci rinfreschismo la memoria.
Nel merito: in città ci sarebbe bisogno di asili pubblici (che sarebbero stati finanziati dal PNRR), di illuminazione pubblica funzionante che non lasci strade al buio, di mezzi pubblici anche durante l’orario notturno perché nessuna donna si trovi nella difficoltà di tornare a casa la sera.
Non ricordo in città una panchina rossa contro i femminicidi (ma potrei sbagliarmi).
L’amministrazione comunale finanzia i centri antiviolenza dove ospitare donne e bambini vittime di violenza?
PERSI IN MILIONE PER RIFARE TRE PALESTRE SCOLASTICHE: DILETTANTI !!!!!
Vi ricordate i roboanti annunci di lunedì scorso a Brancaccio quando l’amministrazione comunale aveva promesso più attenzione alle periferie e aveva annunciato i rifacimenti integrali delle palestre nelle scuole “Di Vittorio” dello Sperone, “Saladino” di San Giovanni Apostolo e “Colozza Bonfiglio” di via Imera?
Ebbene , questi finanziamenti si sono….. persi perché il ministero dell’Istruzione aveva posto precisi paletti dando alcune scadenze tassative e una di queste era per l’appunto il 15 settembre.
Il consiglio comunale avrà pensato che c’ era tutto il tempo per approvare la delibera ma purtroppo si è scoperto che il termine del 15 settembre, non era legato all’approvazione del piano ma ……all’aggiudicazione dei lavori ( sob!!!!):
In pratica il piano doveva essere approvato entro venerdì 8 settembre e entro il 15 le gare devono essere già concluse.
Siccome per legge il Comune deve dare agli operatori economici almeno cinque giorni di tempo, è emerso (tra lo stupore dei consiglieri comunali) che il piano andava approvato almeno entro venerdì o al massimo entro domenica scorsa.
Apriti cielo: il consiglio comunale è letteralmente andato in tilt ma soprattutto si è aperta la caccia al colpevole.
Ma la cosa strana è che i più scatenati non erano i consiglieri dell’ opposizione ma quelli della maggioranza .
Dario Chinnici, capogruppo della lista di Lagalla , è stato durissimo “Non è accettabile un errore del genere e nessuno può pensare di scaricare colpe su questo consiglio comunale: se avessimo saputo di questo rischio, avremmo discusso subito l’atto. Se qualcuno ha delle responsabilità paghi”.
A questo punto l’ assessore Tamajo si è assunto tutte le responsabilità : “Mi assumo le responsabilità, se c’è stato un disguido la colpa è mia che non ho saputo vigilare sulla procedura che dovrebbe portare al finanziamento delle palestre. “
Ma ad aggravare ancora di più la sua posizione è stata la sua richiesta di “Procedere comunque per provare a capire se ci siano i margini per salvare i progetti”.
L’ assessore probabilmente non solo non era informato sulle scadenze ma anche del fatto che una e-mail ,con la richiesta di proroga, era stata già avanzata, con la speranza di salvare i progetti, ma dal Miur era arrivata una risposta negativa.
Purtroppo questo è quello che accade quando la nostra classe politica e i nostri “amministratori” sono più preoccupati ad raddoppiarsi gli stipendi è da migrare da un partito all’ altro.
E’ triste notare come questa nuova amministrazione comunale somiglia alla vecchia : concentrata più sui propri affari personali e sugli assetti di potere che sui reali interessi di Palermo.
P.S. Come non dare ragione a Don Maurizio Francoforte, parroco a Brancaccio, quando amaramente sostiene che : “Palermo è uno straccio che troppi usano e buttano via, secondo convenienza…… Tante volte ho sentito parlare di “visione” o di progetti , io, però, non ho mai visto niente.
COMUNE DI PALERMO : IMMOBILISMO AL POTERE
Pensavamo di aver toccato il fondo con la giunta Orlando, invece….
E’ da alcuni mesi che il consiglio comunale è paralizzato: non si riesce a approvare quasi nulla .
Perché?
I motivi sono tanti e tutti…..poco nobili.
Per un lungo periodo i consiglieri comunali hanno tenuto in ostaggio la città , boicottato le sedute in aula, perché volevano il…..raddoppio del gettone di presenza.
Poi, dopo che sono stati accontentati, l’ aula ha continuato a rimanere desolatamente vuota perché, i nostri “eroi”, erano troppo impegnati …….a cambiare schieramento politico.
Grazie a questa forsennata “campagna acquisti” gli equilibri all’ interno della maggioranza di centro destra sono cambiati .
Alcuni partiti, come la nuova DC, si sono rafforzati ai danni degli altri schieramenti di centro dx.
Ora che la vice sindaca ha deciso di lasciare la sua poltrona, si dovrà andare necessariamente al rimpasto di giunta: alcune forze sperano di ottenere più assessorati e altre, indebolite dai tanti “cambia casacca”, temono invece di perdere poltrone e potere e allora…… si blocca tutto.
Ieri l’ ennesima dimostrazione di tale situazione : la seduta del Consiglio comunale è stata chiusa per mancanza del numero legale. Manco a dirsi, mancavano soprattutto gli uomini e le donne della maggioranza.
Come ha fatto notare il capogruppo di Forza Italia: «Noi siamo presenti in 4 su 7, ma ci sono interi gruppi assenti”.
Ma proprio F.I. è uno dei problemi più spinosi.
Forza Italia, non gradisce più la presenza in giunta di due loro assessori, Andrea Mineo e Rosi Pennino, nominati a inizio sindacatura dall’allora coordinatore regionale azzurro Gianfranco Micciché che oggi è quasi fuori dal partito.
I nuovi vertici del partito li vorrebbero sostituire ma ….
Tra l’ altro l’ assessore Mineo è passato a Fratelli D’ Italia .
Il sindaco, Roberto Lagalla, comincia a stancarsi di questa situazione : a chi gli chiede cosa farà se gli assessori Mineo e Pennino non usciranno dalla giunta, Lagalla risponde: «Potrei uscire io, no?».
P.S. E l’ opposizione?
Se i consiglieri dell’ opposizione ci sono o sono assenti è un fatto ……insignificante.
LEOLUCA ORLANDO CASCIO: LA NOSTALGIA DEL PASSATO
Ormai sembra che i cittadini, delusi e disillusi, della politica attuale, sono diventati “nostalgici”.
Per la “felicità” dei palermitani , dopo quarant’ anni di politica l’ ex sindaco Leoluca Orlando Cascio riaccende i motori della sua macchina elettorale e si prepara alle prossime elezioni europee.
Lo ha annunciato durante la presentazione del suo ultimo libro- intervista “Enigma Palermo” scritto insieme ad una giornalista tedesca , Constanze Reuscher.
“Ho lasciato il Comune, ma non ho lasciato la politica, mi sono preso un anno sabbatico perchè avevo bisogno di un anno di respiro“. Le Europee? “Sono candidabile e sono pronto a candidarmi per il PD“,
Leoluca Orlando è stato per ventidue anni, in diverse tornate, sindaco di Palermo, a partire dalla cosiddetta “Primavera di Palermo” negli anni Ottanta , dopo essere stato, ancor prima, consigliere e assessore. Fondatore del movimento “ La Rete” ed esponente di spicco del partito “Italia dei valori” è stato anche parlamentare regionale, nazionale ed europeo.
Apparentemente un ritorno alla politica quasi disperato ma…
I suoi migliori alleati sono paradossalmente i suoi avversari politici.
Dopo un anno di giunta di centro dx alcuni palermitani hanno cominciato a pensare che ……si stava meglio quando si stava peggio.
E’ vero che nessuno rimpiange il disastro amministrativo di questi ultimi anni o la politica del sospetto considerata «l’anticamera della verità», ma rispetto ai “ nani e alle ballerine “ dei politici nostrani la sua figura appare….gigantesca.
La nostalgia è una brutta malattia: distorce la realtà e ci fa rimpiangere il passato.
Purtroppo quando il futuro appare nebuloso ci rifuggiamo al passato per trovare la forza per continuare a vivere.
La nostalgia è un male oscuro che compare quando muore la speranza .
Il Sindaco si inc…
https://palermo.gds.it/articoli/politica/2023/10/05/scandalo-rifiuti-a-palermo-lira-del-sindaco-cambiare-registro-o-si-passi-ai-privati-0a66f6bc-7aba-4375-9eba-aa79d68201bf/
Il nostro povero Sindaco, dopo un anno di sindacatura, ha sbroccato!!!
Comprendo umanamente lo scatto d’ira; non posso condividere, purtroppo, che abbia dimenticato chi è! Ve lo immaginate se Agnelli avesse detto che la Fiat faceva schifo?!?!
Scusa, ma è una partecipata del Comune. I dipendenti c’erano, ma i dirigenti sono persone tue. E che figura gli fai fare? Sostituiscili se non sono in grado di farsi rispettare. Il problema sono i dirigenti sindacali?!?! Il problema sono i falsi malati?!?! Ma da quando?!?! E il privato in sè che fiducia ti da, se i soldi vengono sempre dal comune?!?! Ma come: tu e il tuo amico avete costruito un casino per le tariffe aeree, che sono gestite da privati?!??
E non lo sapevi che era un mestiere impervio fare il sindaco?
Ti do io la soluzione: fai il sindaco vero. Delibera, rimuovi, non guardare il commerciante, il professionista, il sindacalista. Farai il sindaco solo per un mandato, sicuro, ma sarai ricordato per quello che hai fatto, o per quello che hai tentato di fare!
L’unica cosa che posso, umanamente, dire, è: Roberto, ma chi te lo fa fare? Se non te la senti fatti l’opposizione, che è più facile, o meglio vatti a riposare…
contrario all’affidamento ai privati. se una cosa non funziona, la si fa funzionare.
@ Punteruolorosso
La penso esattamente come te: il compito di un sindaco è far funzionare le società di cui il Comune che guida è azionista (al 100%).
A pensare al contrario cominciamo a togliere gli ospedali pubblici in favore delle cliniche private, chiudiamo le scuole pubbliche in favore di quelle private, sciogliamo il corpo di polizia e istituiamo le ronde di privati e le società di polizia privata. Chi si candida a cariche pubbliche non ha il compito di smantellare il pubblico, non è chiamato a fare il commissario liquidatore.
Oltre al fatto che tutte le privatizzazioni comportano un aumento dei costi per ogni cittadino (lo stesso cittadino che già oggi si lamenta di quanto costi la vita), e una inevitabile riduzione nel numero dei servizi offerti (chi aprirebbe una scuola in un quartiere difficile? Chi si sobbarcherebbe il servizio di raccolta dell’immondizia nei quartieri periferici dove si trovano in maggior numero le discariche abusive?), con buona pace dell’articolo 3 della Costituzione che prevede l’uguaglianza, formale (Co. 1) e sostanziale (Co.2)
Niente paura, la RAP non verrà privatizzata perché è uno dei più importanti…. carrozzoni clientelari della città.
Il sindaco sa benissimo che non può affidare il servizio ai privati perché sindacati e politici non glielo permetterebbero. Alcuni dirigenti e dipendenti di questa azienda sono politici o parenti di politici e molti sindacalisti sono legati alla partiti, per cui…
ASPETTANDO UN VERO SINDACO : LE MACERIE DI PALERMO
E mai possibile che dopo ben…..80 anni esistano ancora “tracce” dei bombardamenti del 1943 a Palermo
Il termine “tracce” è un eufemismo, infatti tali “tracce” si aggirano tra gli ……11 e i 12 ettari.
Un intero quartiere di macerie.
Si tratta dei resti di case, chiese, conventi, palazzi nobiliari distrutti o sfregiati .
Rappresentano una cicatrice “ancora irrisolta” della seconda guerra mondiale, dovuta alla devastazione calata dai cieli.
E cosa hanno fatto i nostri “amministratori” comunali in questi 80 anni?
La risposta è molto semplice, NIENTE.
Esistono interi quartieri del centro storico che sono come dopo i bombardamenti di allora.
Immobilismo e incapacità sono purtroppo il dato caratteristico di gran parte delle “amministrazioni” che si sono succedute in questi anni.
Ma non tutto il male viene per nuocere : grazie a questo immobilismo, Palermo ha ancora uno dei grandi centri storici d’ Europa.
In molte città europee, con la scusa della ricostruzione, hanno distrutto tutto e costruito moderni palazzi brutti e anonimi.
Se in futuro arrivasse un vero sindaco, uno che il sindaco lo sa fare, e non solo a parole, forse il centro storico di Palermo rinascerebbe.
Purtroppo è da 80 anni che aspettiamo
Come nella famosa commedia di Samuel Beckett,” Aspettando Godot” , stiamo aspettando qualcuno che ancora non arriva e che forse non arriverà mai.
E in attesa rimaniamo …immobili.
Come tutti sappiamo, in questi giorni in città c’è un ricco cittadino giapponese, Kaoru Nagajima, che ha voluto festeggiare il proprio compleanno a Palermo. Non voglio qui discutere dell’opportunità o meno di affittare luoghi pubblici per garantirsene l’uso esclusivo, quanto piuttosto fare una riflessione: il signor Nagajima che ha festeggiato gli oltre 70 anni di vita è una persona anziana, che fa uso di sedia a rotelle e del bastone e che ha dichiarato amore per Palermo. In occasione dell’incontro con l’illustre turista, il nostro Sindaco avrà avuto modo di riflettere che la città è troppo poco ospitale per i cittadini a mobilita ridotta? Avrà ragionato sulla necessità di avere marciapiedi che non siano rotti dalle radici degli alberi inadeguati a fare alberature cittadine, che ci sia bisogno non solo che le strisce pedonali siano visibili ma che debbano collegare due marciapiedi attraverso appositi scivoli, che si debba multare con rigore le auto posteggiate in spregio alle suddette necessità, che i monumenti e gli uffici pubblici debbano essere accessibili a tutti?
Mi auguro di sì; e che a seguito della riflessione, segua l’azione nel senso dell’abbattimento delle barriere architettoniche
FALSO IN BILANCIO : ABBIAMO SCHERZATO
Purtroppo ogni nuova amministrazione eredita gli errori e gli orrori di chi la preceduta.
Lagalla, al di là del giudizio personale, si è dovuto a confrontare con un pesante buco di bilancio lasciato della vecchia giunta.
Nel 2021 la magistratura aveva aperto un inchiesta .
“ REPUBBLICA” del 20 /10 /21 pubblicò la seguente notizia
“Falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico”, questa l’accusa contestata dalla procura di Palermo al sindaco Leoluca Orlando e a 23 fra ex assessori, dirigenti e capi area comunali…. i falsi sarebbero i numeri delle entrate e delle uscite inserite nei bilanci degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019.
Le indagini dei sostituti procuratori Andrea Fusco, Giulia Beux e del procuratore aggiunto Sergio Demontis contestano irregolarità in diversi settori: dall’ufficio del condono edilizio a quello dei tributi, dalle risorse patrimoniali alle politiche abitative.
Hanno scritto i magistrati nel provvedimento: “I pubblici ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate così inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell’atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione”.
In questi giorni abbiamo appreso che la Procura di Palermo ha chiesto l’archiviazione dell’indagine sui questi presunti falsi in bilancio del Comune di Palermo aperta a carico dell’ex sindaco di Palermo e di altre 19 persone fra ex assessori, dirigenti e capi area.
I PM avevano ipotizzato che i numeri delle entrate e delle uscite inseriti nei bilanci degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 fossero falsi.
Ma l’inchiesta avrebbe dimostrato che ….sì gli errori c’erano, ma mancherebbe il dolo, l’intenzione cioè di truccare i conti e che soprattutto sindaco e vertici dell’amministrazione comunale non avrebbero dato l’input di falsificare i bilanci.
P.S. Questa richiesta di archiviazione dell’ indagine è uno schiaffo a tutti i cittadini onesti che pagano regolarmente le tasse e che dovranno accollarsi anche gli errori e gli “orrori “ del bilancio comunale degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019.
La Procura dovrebbe spiegarci cosa significa “ che c’è l’errore però manca il dolo” e “l’ amministrazione comunale non avrebbero dato l’input di falsificare i bilanci.”?
Se abbiamo capito bene, c’ è stato un grave dissesto finanziario delle casse del Comune ma….. “nessuno” è responsabile di tale dissesto : in altre parole, i bilanci …si falsificavano da soli( sob!!!).
COMPLIMENTI !!!!!
Il caso del dissesto del bilancio palermitano è un “caso scuola” di come per secoli i comuni si sono “giustificati” con bilanci di previsione che non coincidevano poi con i relativi consuntivi. Ho visto (e vedo) centinaia di bilanci che si reggono su entrate “poco prudenti 😉” in voci quali recupero crediti o le famose multe (leggi autovelox!).
Per qualche tempo, abbiamo avuto un Presidente del Consiglio che, stante le sue origini, non si è piegato a queste logiche; peraltro, nello stesso periodo, la Commissione Europea per accedere ai fondi di ripresa e resilienza ha imposto che gli enti avviassero iniziative “vere” per il recupero dei crediti (vi siete accorti di quanti pignoramenti stanno arrivano dai comuni sulle tasse arretrate?).
Era cambiato il vento…in quell’anno anche altri grandi comuni, Roma, Torino, Napoli, oltre a duecento comuni siciliani avevano problemi di bilancio. Ed il povero Draghi doveva fare “la quadra” dovendo fare, anche lui, i conti con il proprio Consiglio dei Ministri…
Palermo aveva un problema in più: un Sindaco scomodo osteggiato non solo dall’opposizione ma anche dalla sua stessa maggioranza (che faceva parte del Governo) …che speranza aveva?
Ormai è storia vecchia! Ma è divertente notare come il bilancio di risanamento sia stato votato più dalle opposizioni del nuovo Sindaco che dalla sua maggioranza 😊 (anche se poi si sono lamentate delle previsioni di spesa…😉). Un bilancio che, ovviamente, prevede un minore contributo statale ed un aumento delle tasse locali (e la nuova maggioranza non poteva essere “troppo convinta” di votarla!).
Così si scrivono i bilanci previsionali, nessuno è esente, nessuno avrà mai il coraggio di fare il contrario (vedasi le annuali Leggi Finanziarie!), nessuno sarà mai responsabile se gli obiettivi non si raggiungono!
Certo, se non ci credono neanche i tuoi amici…😉