È stata pubblicata questa mattina la procedura per l’intervento di messa in sicurezza del patrimonio comunale inerente alla demolizione e ricostruzione, della soletta di copertura del canale Passo di Rigano sotto la via Regione Siciliana e ripristino dell’alveo.
Importo per lavori a base di gara € 219.618,10
Importo per lavori soggetto a ribasso d’asta € 171.470,58
Oneri sicurezza non soggetti a ribasso d’asta € 48.147,52
La ditta incaricata dei lavori avrà 120 giorni di tempo dalla sottoscrizione del verbale di consegna lavori per completare le attività e per ogni giorno di ritardo è prevista una penale dell’unopermille dell’importo netto contrattuale.
Possiamo ipotizzare che la fine dei lavori e quindi l’apertura della strada non potrà avvenire prima di fine giugno 2022.
Tenuto conto di quattro mesi per i lavori e di circa due mesi tra l’apertura delle offerte, la valutazione, la ricezione di tutta la documentazione e la stipula dei vari contratti/verbali.
Riepiloghiamo velocemente i tempi che sono stati pubblicati sul sito del commissario per il dissesto idrogeologico:
L’intervento
L’intervento riguarda un tratto del Canale Passo di Rigano nel tratto di Viale Regione Siciliana all’altezza di Via Principe di Paternò.
I lavori previsti vertono nel recupero del fondo del canale, sulla demolizione della copertura soprastante esistente, con la realizzazione di una struttura a scavalco.
Nello specifico, saranno realizzate due file di pali aventi una profondità di metri 14 collegati in testa da travi a cui sarà resa solidale la nuova copertura.
A completamento, si stenderanno i “neri” ossia il binder e lo strato di usura.
La storia
Da una relazione della Protezione Civile del Comune di Palermo pubblicata a fine 2019, è emersa la necessità di un intervento tempestivo di messa in sicurezza del tratto di viale Regione Siciliana sovrastante il canale Mortillaro.
L’Amministrazione ha aperto questo cantiere “in somma urgenza” a novembre 2020.
Purtroppo durante lo svolgimento dei lavori si è osservato il cedimento di circa un metro e mezzo del canale Passo di Rigano nel punto in cui si unisce al Mortillaro sotto la circonvallazione.
La competenza sul canale Passo di Rigano è della Regione. Dunque l’azienda incaricata dal Comune non ha potuto operare.
I lavori sono stati interrotti e ripresi a marzo 2021, dove la ditta incaricata dal comune ha concluso la sua parte.
È stato chiamato in causa Maurizio Croce, commissario per il dissesto idrogeologico della Regione siciliana, che ha potuto velocizzare l’iter autorizzativo e mettere in gara oggi l’appalto che permetterà di riaprire la strada e terminare i lavori.
E’ da anni che dico che le competenze su canali, collettori e fogne sono da anni passati alle Regioni, da anni e anni. Una volta ho postato pure tutto il quadro normativo.
Però ho letto sempre e soltanto strali contro l’Amministrazione comunale anzi, pardon, contro Orlando e Catania. della serie, che importa, l’importante è fare caciara.
Ora arriva il troll e ci racconta che si, ma bla bla bla… e vai con quattro pagine di post che non legge nessuno.
Quello dello scaro è sempre presente
La storia di questo cantiere è l’esempio eclatante dell’ inettitudine della nostra classe dirigente, burocratica epolitica, comunale e regionale
Riassumiamo
Da una relazione della Protezione Civile del Comune di Palermo pubblicata a fine 2019, emerge la necessità di un INTERVENTO TEMPESTIVO di messa in sicurezza del tratto di viale Regione Siciliana sovrastante il canale Mortillaro.
Il Comune, nonostante la richiesta di intervento tempestivo apre il cantiere “in somma urgenza” nel novembre 2020 cioè…….dopo un anno( sob!!!)
I lavori procedono MOLTO LENTAMENTE e dopo molti mesi si accorgono di un cedimento di circa un metro e mezzo del canale Passo di Rigano nel punto in cui si unisce al Mortillaro sotto la circonvallazione.
In un’altra città tale imprevisto avrebbe comportato un ritardo di qualche settimana ma a Palermo……
A quanto sembra mentre il canale Mortillaro e di competenza del Comune la competenza sul canale Passo di Rigano è …….della Regione. ( qualcuno può spiegare tale logica?).
I lavori , che erano stati interrotti, riprendono , MOLTO LENTAMENTE, nel marzo 2021 e dopo mesi finalmente il Comune conclude faticosamente la sua parte.
E qui subentra la Regione che, con MOLTA LENTEZZA, solo ora, fine dicembre 2021 , affida i lavori a un’ altra ditta che, se tutto va bene, completerà i lavori nel giugno 2022.
Cioè ci vorranno, se tutto va bene, quasi 3 anni per completare un lavoro di modesta entità in un arteria fondamentale non solo per Palermo.
Nel frattempo la città è bloccata..
COMPLIMENTI !!!!!!
BELFAGOR, hai fatto un’analisi impeccabile, cosa è Palermo una città metropolitana????
Caro Walter, ti rispondo con le parole del sindaco Orlando :
“A Palermo le criticità sono ancora molte, ma abbiamo una “visione” e abbiamo intrapreso un cammino, che ci fa essere più avanti del nostro Paese…… Palermo non è Berlino e nemmeno Parigi. Palermo è una città mediorientale in Europa. Palermo per certi versi pare Tripoli o Beirut. Beirut, sì, ma con i tram che funzionano e una cablatura che è, insieme a quella di Milano, la migliore d’Italia.”
Viale regione è impraticabile, la colpa è di musumeci? Ci deve pensare lui? Ma per favore
Orlando stesso cita la sinergia che manco è giusto ( perché la colpa è tutta sua) e per forza si vuole difendere i due comparucci? finiamola va
Tutto questo fa molto Salvo Lima…”La Sicilia ha bisogno dell’Europa, l’Europa ha bisogno della Sicilia”.
Non ci siamo, ma in fondo non ci siamo MAI stati
INCREDIBILE!!!!
Dopo ben 16 mesi ripartono i lavori sul cantiere di viale Regione, angolo via Principe di Paternò, meglio noto come “ il cantiere della vergogna”.
Riassumiamo brevemente la vergognosa vicenda : inizialmente il Comune aveva promesso che in un paio di mesi avrebbe riaperto la strada ma poi si resero conto che il problema era più serio.
Iniziò allora un stucchevole rimpallo di competenze tra Regione e Comune.
Finalmente oggi, dopo 468 giorni il cantiere è stato ufficialmente consegnato, dalla Regione, alla ditta vincitrice del bando, la “Mondello” di Sant’Angelo di Brolo.
La durata prevista dei lavori è di 4 mesi, passati i quali la ditta pagherà delle penali per eventuali ritardi nella consegna dei lavori.
Speriamo bene!!!
Normalmente le ditte che si aggiudicano gli appalti a Palermo difficilmente concludono i lavori: o falliscono o si rivelano tecnicamente non in grado di svolgere quei lavori.
P.S. Ci dispiace che, tra 4 mesi, a “festeggiare” la fine dei lavori non ci potrà essere il sindaco Orlando.
Sarebbe stato il degno epilogo di una trentennale disastrosa esperienza amministrativa.
IL CANTIERE DELLA VERGOGNA : L’ IMPOTENZA DEL “ POTERE”
Il famigerato cantiere di viale Regione siciliana , che doveva essere completato il 26 giugno, è ancora….in alto mare.
La storia “ vergognosa” l’ abbiamo già ricordata .
La ditta , che aveva vinto l’ appalto, ha chiesto altro tempo per completare l’ opera.
Allora sono accorsi prontamente il presidente della Regione Musumeci e il nuovo sindaco di Palermo , con propositi “bellicosi” ma…… sono tornati con le pive nel sacco.
In altre parole …andarono per suonare e furono suonati.
Se tutto va bene, se non c’ è troppo caldo , se non piovere, se il materiale arriva in tempo e se gli operai non sono troppo stanchi forse i lavori saranno completati a…settembre , più o meno.
Purtroppo non è stato specificato l’ anno, ma questo è un particolare di poca importanza.
COMPLIMENTI!!!!
Bisognerebbe vedere cosa c’è scritto sul contratto di appalto a suo tempo siglato e cosa era previsto per le modifiche in corso d’opera. Se non si prevede l’imprevedibile a monte è facile poi restare ostaggio della ditta di turno.
IL CANTIERE DELLA VERGOGNA : LE “ BUGIE DI MUSUMECI”
Il sopralluogo di Musumeci al “cantiere della vergogna” di viale Regione siciliana, ha scatenato pesanti commenti .
Il deputato nazionale Adriano Varrica, che ha seguito la vicenda e perciò e ben informato , ha dichiarato:
“Quando chi amministra, recandosi appositamente in un cantiere, rilascia delle dichiarazioni non vere le opzioni sono due: o non si è informati sull’argomento o si vuole deliberatamente distorcere la realtà per fini di propaganda. In entrambi i casi testimonia mediocrità.
La Regione, secondo Musumeci, pur non avendo alcuna responsabilità, sarebbe intervenuta a febbraio 2022 per sbloccare lo stallo del cantiere in viale Regione Siciliana.
Ciò non è vero.
Facciamo chiarezza punto per punto: il ritardo di anni è legato al rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione che aveva portato ad uno stallo totale fino a giugno 2021, interrotto su mia iniziativa allorquando convocai un tavolo tra il commissario per il dissesto idrogeologico e il Comune, proponendo la convenzione e portando le risorse nazionali necessarie a seguito di mio emendamento in Parlamento. Queste parole sono testimoniate da atti che Musumeci potrà ottenere dai suoi uffici.
“In sintesi – continua Varrica – la Regione era corresponsabile di questo intervento, non ha avuto alcun approccio proattivo nello sbloccare la vicenda, ma ha dato seguito alle pressioni, alle iniziative e alle soluzioni del sottoscritto. Non ha garantito alcun finanziamento (della cui individuazione mi sono fatto carico) e non è riuscita a strappare alcunché all’impresa (che qualche giorno fa mi aveva addirittura garantito una chiusura dei lavori ad agosto). Mi sembra ci sia poco da esultare. Come Istituzioni dovremmo solo vergognarci per questi ritardi e riaprire silenziosamente la strada. Sarebbe meno del nostro dovere”.