La giunta regionale ha intenzione di bloccare ulteriori espansioni delle grandi distribuzioni sul territorio siciliano. Secondo il presidente della Regione Sicilia infatti, le grandi distribuzioni commerciali massacrano la produzione locale e i consumatori, che vedono in tal modo ridotto il loro potere d’acquisto a causa del regime di monopolio. Voi siete favorevoli o contrari a questa decisione?
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favorevole alla decisione. a parte che non c’è una vera concorrenza fra questi colossi, ma un cartello al contrario, con l’appiattimento dell’offerta, dei prezzi, degli stili di vita. via ugo la malfa è una bolgia di macchine, senza corsia dedicata agli autobus, né piste ciclabili, né marciapiedi.
per palermo i 4 centri attuali vanno più che bene. il rischio è di arrivare a una colonizzazione selvaggia che ricorda i tempi del sacco.
in generale da qualche anno il privato ha preso il sopravvento sul pubblico. si distruggono fette di territorio in nome del mercato, della concorrenza, del diritto di usare la macchina sempre e comunque. questa logica porta a una sicilia oggi ostaggio delle multinazionali petrolifere, che hanno cominciato a trivellare a pochi chilometri dalla costa. non associo i centri commerciali alle sette sorelle, ma la logica di fondo è la stessa.
per la città aspettiamo opere pubbliche fondamentali relative alla mobilità, all’emergenza casa, alle fogne, ai rifiuti (raccolta differenziata), al disastro ambientale del golfo. ma quelle non arrivano mai.
Per alcune zone dell’isola questa decisione è assolutamente necessaria in quanto il mercato si sta saturando. Per altre invece no.
@tasman sea
in linea di massima concordo pure io. Però come dice Calò, dipende dal territorio. Ad esempio per il catanese e il palermitano secondo me è una decisione sacrosanta, dato che già sono saturi (specialmente Catania). Ora servono opere fondamentali per lo sviluppo del territorio.
Scusate alla fine stanno portando lavoro e non solo saremo finalmente competitivi con quelli del nord che pagano molto meno il cibo rispetto a noi quindi ben vengano le novità e i centri commerciali.
Alla fine i piccoli sopravviveranno lo stesso grazie alla cosiddetta in Palermitano “CREDENZA” il pagamento dilazionato senza interessi.
COME MAI QUESTA ESPLOSIONE DI MEGA CENTRI COMMERCIALI IN SICILIA E A PALERMO IN PARTICOLARE, DOVE LA GENTE NON RIESCE AD ARIVARE NEMMENO AL QUINTO GIORNO DELLA PRIMA SETTIMANA CON LO STIPENDIO(SE LO PRENDE) SE LAVORA ?…… MA CHI SONO I VERI AZIONISTI !!!!!!!! sono d’accordo
BISOGNA RICOSTRUIRE UNA NUOVA POLITICA IN MATERIA.
E’ GIUSTO PERCHE’ DANNO NUOVI POSTI DI LAVORO(ANCHE SE A BUON MERCATO) MA PALERMO HA BISOGNO DI OPERE PIU’ STRUTTURALI
La finiamo di scrivere con questo carattere per favore?
Come fà il presidente della regione a parlare di Sicilia senza fare dei distinguo…non si può certo paragonare la zona del catanese a quella ad esempio del Trapanese!…certe zone sono sature e se ne stanno accorgendo ora che distratti, altre, territorio di Palermo compreso, invece hanno tutto il diritto di vedere sviluppare delle strutture al pari di quelle sorte in altre zone della Sicilia.
mi piacerebbe ad esempio che a completamento e integrazione della zona commerciale del Forum, si realizasse l’idea del parco commerciale, con strutture, come da progetto, per lo sport e l’intrattenimento. perchè non sono intervenuti a Catania dove la situazione è paradossale e a distanza di qualche kilometro vi sono dei giganti della distribuzione con l’ultimo il Felix (parco commerciale) ancora in costruzione e nella stessa zona.
Le zone sature sono quelle di Siracusa/Ragusa, Catania…nell’Agrigentino, Enna e Caltanisetta hanno o avranno delle strutture tuttosommato adeguate al territorio, Messina, Palermo e Trapani possono secondo me sviluppare sicuramente ancora qualcosa data la vastità del territorio….anche se Messina e pure vicina alla zona del catanese.
un ultima considerazione, non confondiamo lo sviluppo dei CC con le opere/strutture necessarie alla mobilità o al territorio…non c’è nessuna correlazione tra le due cose….le opere e le strutture per il bene collettivo sono ad esclusiva competenza delle amministrazioni pubbliche….anzi bisogna constatare che almeno nel palermitano là dove i privati hanno investito nella distribuzione vi è stato innegabilmente anche una partecipazione/miglioramento nello sviluppo delle infrastrutture a servizio della comunità di quelle zone.
@Trunk: gli azionisti sono proprio i palermitani che fanno le file per entrare parcheggiare, pagare, aprire finanziamenti per acquistare qualsiasi cosa (pur di averla…giusto l’altro giorno da Mediaworld il commesso mi ha consigliato di recarmi in negozio verso le 7 del mattino successivo per non perdere l’occasione di accaparrarmi uno del 100 iPhone4 che sarebbero arrivati).
Ad oggi non c’è stato un giorno della settimana in cui non ho trovato bolgia in questi centri (Forum o Poseidon).
Nella logica commerciale, finchè gli portano soldi che motivo hanno di non aprire?
Io concordo con Nio: ci sono certe zone in cui non c’è più bisogno di centri commerciali e zone in cui credo sia positivo il loro arrivo.
Faccio un esempio concreto dato che vivo a Caltanissetta e mi sposta spesso sia a Palermo, che nella zona di Catania e Siracusa, e anche verso Agrigento.
A Palermo credo che facciano bene nuovi centri commerciali come quelli appena nati. D’altronde basta pensare che a catania (la cui area metropolitana conta un numero di persone simile a quella Palermitana) ce ne sono diversi e lavorano anche bene. Inoltre i negozi del centro storico (vedi zone di vie Etnea) lavorano tutt’ora e non credo avranno mai un calo di vendite (dato che basta farsi una passeggiata per raggiugnerli).
A Palermo il problema dei negozi al centro storico è molto semplice: non ci sono i mezzi per raggiungere il centro in poco tempo, e inoltre il centro è aperto al tremendo traffico. In sintesi credo che a Palermo non facciano male questi centri. (è inutile dare la colpa ai centri commerciali se in centro c’è un calo di vendite…io sono sicuro che se ci fosse la metropolitana leggera, il centro pullulerebbe di negozi!!!)
A caltanissetta ed Agrigento invece sono sbagliatissimi per un semplice motivo: la popolazione è troppo poca (e quindi la domanda) rispetto all’offerta, e lo testimonia il fatto che moltissimi negozi dei centri commerciali sono fallitti dopo pochi mesi. Inoltre molti di questi centri sono sorti sulla statale CL-AG, ad oggi opera di lavori pesanti che bloccano totalmente il traffico, ergo: centri commerciali difficili da raggiungere in meno di mezz’ora.
Sintesi:
la regione dovrebbe dividere la sicilia in aree:
– a catania, caltanissetta, enna ed agrigento stop ai centri commerciali.
– a palermo possibilità di costruirne solo pochi altri (o finire quelli in costruzione).
– a trapani uno non guasterebbe
– a messina non ne ho idea..
SCUSATE.
IO HO SEMPRE PENSATO CHE UN MEDICO NON CAPISCE NIENTE DI
CONCORRENZIALITA’, ECONOMIA D AZIENDA, SCIENZA DELLE FINANZE, PROGRAMMAZIONE AZIENALE, MICRO E MACRO ECONOMIA.
LOMBARDO MI STA SIMPATICO, IL SUO CAMPANILISMO,
FINTO O VERO CHE SIA, MI STA SIMPATICO,
MA NON CREDO UN MEDICO POSSA FARE CONSIDERAZIONI
VERAMENTE AZZECCATE.
chiedo scusa per il maiuscolo, mi è scappato.
Per me va bene. Stop ai centri commerciali. Ma ritengo sacrosanto che Palermo apra le porte all’ IKEA.
Scambierei volentieri il centro Zamparini + il Poseidon + il Torre Ingastone con una bellissima Ikea a Palermo.
Per il resto, ci sono zone siciliane in cui la parola sviluppo è sconosciuta. Quindi concordo che chi dice che occorra operare dei distinguo.
Ma d’altra parte chi può negare che molte opere (come gli svincoli stradali) vengono oggi realizzate solo grazie all’iniziativi di investitori privati?
se si vuole rimanere ottusi, ignoranti e arretrati… mah
http://www.telegraph.co.uk/earth/energy/renewableenergy/7981737/Mafia-cash-in-on-lucrative-EU-wind-farm-handouts-especially-in-Sicily.html
l’utente franzoman ovviamente con le infiltrazioni mafiose ci campa
il proliferare di parchi eolici e centri commerciali rispondono alle stesse identiche dinamiche mafiose
Senza Parole !!!! ma si perchè non torniamo all’immobilismo di 15/20 anni fa ?? Finalmente qualcosa si muove da un paio di anni e giu’ tutti a criticare chi da un po di lavoro.
Senza Parole Bis !!!!! ma che cosa faceva prima il Dr. Venturi per far tornare la Sicilia quella che abbiamo “mal sopportato” per anni ?
e perchè deve decidere anche per me come trascorrere la mia DOMENICA ? quando invece in Francia ed in mezza Europa si sono liberalizzati gli orari del commercio permettendo anche alle attività di stare aperti la NOTTE fin dopo le ore 24,00.
DDL inutile , contraddittorio e soprattutto antidemocratico ….d’altronde che ci si aspettava ?
Io credo che il punto non sia centro commerciale si, centro commerciale no.
Credo che finché la gente continuerà a ricercare il prodotto più economico rispetto a quello di qualità, questa continuerà sempre a ricercare quei prodotti che il piccolo produttore o il piccolo commerciante produce e vende.
Il piccolo produttore non potrà mai comprare latte in polvere dalla nuova zelanda, perché chi lo compra li lo compra in tali grandi quantità e, di conseguenza, ad un prezzo talmente più basso, da annullare qualsiasi proposito di investimento vantaggioso. Questo per fare un esempio.
Purtroppo, anche in questo caso, è una questione di educazione anche se in senso differente da quello inteso nei post pubblicati nei giorni passati.
@fabdel – con la tua logica qualsiasi cosa si muova piu’ grande di una semplice costruzione di una “casa privata” allora è di stampo mafioso !! se poi prendi articoli scritti da “autorità” inglesi che attaccano la Sicilia pure quando andiamo a giocare al Calcio nei loro stadi…..bahhhh mi chiedo e ti chiedo….come investire il denaro privato per non essere taggati MAFIOSI ? e ripeto bene DENARO PRIVATO !!! cioè come dovrei investire milioni di euro di denaro privato ( quindi che mi consegua un utile aziendale per non essere eventualmente considerato MAFIOSO ?
Buongiorno a tutti.se posso esprimere il mio parere, credo che in Sicilia, specie nel palermitano,la vera iniziativa privata sia stata sempre poco incentivata.. sicuramente in citta’ come Catania,l espansione sara’ anche eslosa, ma in generale la realta’ e’ che siamo indietro di 10 anni rispetto alle citta’ del nord.. parliamoci chiaro,mancano le fabbriche,le imprese, e l unico sbocco per i giovani con un minimo di istruzione e’ lavorare nei callcenter.. i centri commerciali,non neghiamolo,smuovono il mercato,e portano lavoro! ben venga ikea -se mai verra’- (avete mai fatto un giro nei mobilifici palermitani per comprare mobili? io si piuttosto che farmi spennare ho ordinato ad ikea tutta una serie di cose tipo librerie etc etc.. m’e’ convenuto pagare la spedizione…!!!!), ben vengano le roy merlin e tutti gli altri che investiranno nel territorio nel rispetto della legge e dei vincoli urbanistici e ben vengano anche le infrastrutture che colleghino bene la citta..che mancano ma che l iniziativa privata puo’ contribuire a sistemare!
Boh, ci sono zone nella regione in cui c’è bisogno di centri commerciali, ma comunque il provvedimento (che inoltre non è sicuro che si attuerà) non comprometterà l’iter dei centri già in corso d’opera.
Parzialmente d’accordo con la direttiva di Lombardo,basta che costruiscano a Palermo un ikea e un decathlon e poi possono stoppare tutto…
@piccio: tu cosa produci ? Se non produci, prenderesti qualche iniziativa in merito ? Chiedo così, per curiosità.
Lombardo ha terminato i ” pupilli ” da inserire nel selvaggio mondo del lavoro?!
Sarei d’accordo se tali affermazioni provenissero da un uomo ligio e onesto.
Siccome Lombardo si è accorto (o gli hanno fatto notare) che la sua zona (Catania) è satura di centri commerciali, allora ora vuole stopparne la nascita in tutta la Sicilia per non dispiacersi i suoi conterranei. Questo è il succo del discorso!!!
Vi sembrerà semplicistico quello che ho detto, ma conoscendo il soggetto per quello che ha fatto fino a oggi, questa è verosimilmente la verità.
Tutte le altre pseudo-analisi del Governatore lasciano il tempo che trovano e, piuttosto che farle lui, dovrebbe farle a chi di economia e sviluppo ne capisce qualcosa.
Certe decisioni proprio non le capisco!!!! E quando la finiamo con certi retrogradi è sempre tardi!!!
Scusate lo sfogo.
*correzione: “dovrebbe farle fare…”
+ centri + lavoro + giro economico + benessere !
i piccoli centri lavoreranno sempre anche se un pò meno !
ma se un imprenditore decide di mettere mano a portafoglio e aprire un centro commerciale…dove sta il problema per lo stato?
faccia rispettare le leggi che già esistono, nei crei di nuove se è il caso (tipo vietato costruire centri commerciali a meno di 2km dall’autostrada…giusto per fare un’esempio), ma perchè vietare?!
Ragazzi penso che le logiche commerciali seguano altre dimaniche che non sono certo solo quelle politiche… Se solo oggi si stanno sviluppando i CC un motivo c’è e non sarà certo Lombardo a poterle fermare. Sono daccordo con chi dice che non si può generalizzare e dire che tutta la Sicilia debba chiudere ai CC commerciali nuovi, ci sono zone dove la Grande distribuzione è già una realtà da tempo Vedi catanese e siracusano e forse per questo motivo Lombardo parla, per salvaguardarsi quelche voto da bottega, ma ci sono zone dove tutto questo non esiste. Penso che Palrmo possa assorbire bene questa presenza, mi associo con chi grida all’esigenza di avere una Ikea nella nostra città, se a Mialno ce ne stanno 3 non vedo perche la quinta città di Italia non ne possa avere almeno uno… Se a tutto questo seguisse anche uno sviluppo delle infrastrutture sarebbe meglio, la cosa triste è vedere come il centro Forum sia sorto dal nulla in meno di un anno e a distanza di quasi un anno dalla sua apertura uno svincolo da 4 soldi, tra l’altro previsto da 20 anni, giaccia ancora li… incompleto…
In Sicilia manca un piano di sviluppo. Prima si costruiscono accozzaglie di negozi chiamate centri commerciali e poi si dice che sono troppi e mal localizzati…ma va!
Il problema e’ strutturale. Nn c’e’ una classe dirigente in grado di programmare o attrarre investimenti. E ancora una volta noi, il territorio massacrato e l’economia gia’ in super crisi pagano a caro prezzo le conseguenze di tutto ciò. Ma ora servono i voti dei piccoli commercianti, quindi ora a Lombardo tocca prenderne le difese…
Assolutamente in disaccordo, Lombardo sta’ cercando consensi politici tra i piccoli commercianti, ma di economia non ne capisce nulla. Un imprenditore non costruisce un centro commerciale senza che sia sicuro di averne un riscontro economico e se si insedia in un area si vede che c’e’ una forte domanda altrimenti butterebbe via milioni di investimenti. Sono sempre contrario nella politica del NON fare. Se poi io voglio continuare a fare la spesa sotto casa nessuno me lo impedisce ma non voglio che mi si impedisca di poter scegliere quando voglio di acquistare un prodotto dove mi pare. Speriamo che Lombardo non si accorga che e’ possibile comprare anche su Internet..altrimenti ci chiuderebbe alcuni siti per costringerci ad acquistare sotto casa a prezzi piu’ alti? Lombardo non capisce niente di economia e’ il solito politicante demagogo che cerca consensi tra la gente ignorante….saluti a tutti.
Contrario in linea di principio. Secondo me siamo indietro rispetto al Nord, è inutile fermare grande distribuzione. Non facciamo gli ipocriti, i prezzi sono necessariamente più concorrenziali e finalmente a Palermo ci sono aziende che investono e che mettono in regola. Ho la fortuna di avere un buon lavoro nella sanità, la mia ragazza in un anno e mezzo di curriculum a Palermo ha ricevuto offerte di lavoro solo come LAP nei Call Center (fai 100 contratti, così ti diamo il fisso di 400 euro più il bonus….) e da privati che le offrivano 500 euro al mese per 40 ore settimanali (ovviamente in nero o pagate correttamente solo in busta paga). Almeno adesso ha avuto la fortuna di essere selezionata all’Ucicinemas dove prende la stessa cifra per un part-time a 20 ore…. Stesso discorso per una mia ex compagna che adesso lavora da Mediaworld… Solo la grande distribuzione offre opportunità di lavoro simili. Poi se i piccoli negozi sono quelli che si appropriano del suolo pubblico come in Corso Olivuzza (vedi Nino ‘u ballerino), ben venga la concorrenza. Un freno si deve dare, ma siamo ancora molto lontani dalla saturazione. Non vorrei che l’idea sia comunque quella di rendere impermeabile la Sicilia a nuovi imprenditori per poter continuare a controllare il mercato del lavoro gestito attraverso il clientelismo (da sempre riserva di voti). Poi ognuno la pensi come vuole, del resto il mondo è bello perchè è vario….
Beh, intanto l’onorevolissimo presidente della Regione Siciliana, dovrebbe specificare bene i territori che considera “saturi”, come hanno giustamente commentato altri, poi restando nel tarritorio palermitano, dovrebbe specificare bene quali sono i negozi di “produzione locale” che vengono “massacrati” oltre quelli che sono già stati “massacrati” e che sono falliti a causa di una crisi (o sarebbe meglio chiamarla recessione) causato proprio dall’incapacita (non dico altro per non essere censurato..) della classe politica italiana ed in particolare siciliana, sempra pronta a fare i propri personali interessi piuttosto che quelli della comunità che inspiegabilmente si “ostina” ancora a votarli. Ed infine dovrebbe anche specificare cosa avrebbe fatto lui, in qualità di Presidente, per rivalutare aree abbandonate a se stesse come erano quelle ora occupate da centri commerciali come, Forum, Poseidon, ed in futuro Ingastone a Borgo Nuovo.
Certo se poi vuole “salvare” certi negozi del centro dove per comprarti una camicia o un paio di scarpe devi accendere un mutuo, o altri che vedono i clienti come dei poveri polli da spennare (il 99% dei “produttori locali”). Beh non deve preoccuparsi, perché i primi non entraranno in crisi in quanto la loro clientela (tra cui lui e chi come lui..) è sempre ben fornita di quattrini, mentre i secondi, a parte che qualche pollo da spennare per sopravvivere lo trovano comunque (anche se spesso non ne hanno bisogno perché sono solo belle facciate per ben altri tipi di “commercio”), non falliranno comunque, per l’uno o per l’altro (quello tra parentesi) motivo.
Del resto non mi pare che al nord dove di centri commerciali come quelli che stanno sorgendo da noi adesso ne hanno molti di più e da parecchi anni ormai, si sono mai posti questo problema (sarà perché forse è un falso problema?).
Beh, certo al posto del centro ingastone, avrei preferito magari un distaccamento di una bella università, che avrebbe dato più “vita” alla zona, ma meglio quello che il nulla assoluto.
Che Lombardo et simili si preoccupino di problemi veri (che evidentemente sono incapaci di risolvere, o non vogliono risolvere..), invece di inventarsene di nuovi per pararsi il c..o.
Tra un po’ diranno che i poveri commercianti siciliani sono falliti per colpa di questi centri commerciali, e non per la loro politica di m@rd@. Et voilà così hanno risolto il loro unico vero problema che si sono mai posti in tutta la loro onorabile carriera politica: quello di pararsi il c..o.
magari è solo la semplice evoluzione della realtàcommerciale, anche sotto casa mia sono cambiati molti negozi, quelli di un tempo non esistono più.
E poi i “piccoli” negozi (quelli delle persone oneste) chiudono perché sono tartassati dalle tasse (messe dal “Lombardo” di turno) e/o perché costretti a pagare il pizzo, per lavorare onestamente in una città governata da persone disoneste. Il problema è che il ladro non ruba mai a casa sua, altro che i nuovi centri commerciali!
Molti chiudono i loro negozi per riaprirli uguali uguali in altre città, manco a dirlo del nord (se non addirittura all’estero), dove, chissà perché non falliscono… perché non pensa a questo il caro Lombardo (& soci)? Ma ora che salirà la lega al potere mi sa tanto che i poveri commercianti non avranno più neanche quest’ultima estrema scappatoia. Come minimo ci vorrà la residenza tua e delle tue 3 generazioni precedenti per poter aprire un negozio o fare qualunque altra cosa…
“Siccome Lombardo si è accorto (o gli hanno fatto notare) che la sua zona (Catania) è satura di centri commerciali, allora ora vuole stopparne la nascita in tutta la Sicilia per non dispiacersi i suoi conterranei. Questo è il succo del discorso!!!” parole sante… con le cose mafiose io di certo non ci campo… forse ci campa chi la mafia la mette in mezzo…
Eggià, il fatto stesso che sono stati “costretti” a furor di popolo a “scacciare” i posteggiatori abusivi da questi centi, comincia a preoccuparli: non è che poi tocca a noi?….
o forse più che scacciarli, magari li hanno pagati per farli restare a casa..
il signor Lombardo….diciamo signore….dovrebbe preoccuparsi di ben altre cose pittosto che porsi il problema se fermare o meno la possibilità di creare occupazione in sicilia tramite l’investimento dei privati. Non me ne importa nulla se la “putia” sotto casa chiude…ormai non ha più nemmeno senso di esistere perchè non potrà mai concorrere con la GDO. Se nela sua città…scusate ma la fede calcistica non mi permette di scrivere correttamente quel nome…gli hanno rotto le palle per fermare un certo tipo di ragionamento imprenditoriale, bene…a noi non importa nulla! Io voglio vedere tutti miei amici che lavorano tranquillamente, senza avere la preoccupazione di non sapere come pagare le utenze! Lombardo non rompere i co…..ni e pensa a cose più serie!
Secondo me questo dei centri commerciali è un falso problema: vogliono fare 30 centri commerciali nell’area di Palermo? Li facciano! Se falliscono dopo qualche giorno, si vede che non c’era un mercato abbastanza forte per giustificare l’investimento. Ma queste cose non dovrebbe deciderle il privato?
Inoltre non vedo perchè difendere i piccoli negozi, corso olivuzza o zone del genere, mi sembra siano pienissime tutto l’anno, se la gente non se ne va a finire più nei negozi del centro è perchè non c’è posteggio da nessuna parte, c’è traffico e via dicendo.
Io da quando ha aperto l’uci cinemas del Forum non sono praticamente mai andato in altri cinema: è comodissimo, il posteggio è gratis e davanti alla struttura, hanno una fidelity card invidiabile… insomma il discorso è tutto qui, prodotto migliore attira più clienti di uno mediocre, e nel computo delle qualità del prodotto bisogna metterci pure cose come lo stress per arrivare in certe zone, per trovare posteggio e via dicendo.
@Reyad
guarda dei piccoli negozi me ne frego pure io. Vista la disonestà di certi negozianti, se lo meriterebbero pure di chiudere. Concordo parzialmente con Lombardo ma non per le motivazioni che ha dato lui, ma solo perché in tal modo vengono sottratte fette di territorio che potrebbero essere impiegate per altre opere sicuramente più utili. Ad esempio dove attualmente hanno costruito il centro commerciale Poseidon, avrebbero potuto fare uno splendido parco sul mare. Poi con quella vista meravigliosa non ne parliamo. Insomma, va bene centri commerciali, ma non vorrei che questa diventasse la scusa per un nuovo sacco di Palermo, come ha già detto qualcun altro
Una cosa che secondo me non va è che i comuni fanno varianti urbanistiche al piano regolatore per permettere la costruzione di questi centri commerciali. Così ci sono terreni agricoli che rischiano di lasciar spazio ad enormi casermoni di cemento armato. Ogni comune deve avere dei terreni destinati già a questo tipo di attività e vietare la costruzione di centri commerciali al di fuori di queste aree. Altrimenti si rischia una cementificazione selvaggia a colpi di varianti urbanistiche.
vorrei dire la mia opinione su…. lombardo x me “predica bene ma razzola male” troppo facile dire ci sono troppi centri commerciali quando lui stesso presidente della provincia catanese ha fatto finta di non vedere nulla sulla saturazione della zona commerciale catanese poi da presidente della regione poteva dare un occhiata o un indagine approfondita sulel zone commerciali della regione, quellle che mancano e quelle che sono sature, dispiace che trapani non ne ha uno in zona e andrebbe incentivato l’apertura di questi centri anche qulelle città che ne avrebbero bisogno….trovava il tempo di fare un equilibrio tra le provincie per i centri commerciali.
Su palermo credo che ne bastano al massimo 4 centri commerciali a seconda della zona nord ovest est e sud in modo equilibrato e almeno 2 o 3 centri monomarca come decathlon e ikea.Insomma lombardo ha detto cose giuste ma l’ha fatto nel momento sbagliato e non prima quando si sono accorti tardi della saturazione.
Leggo con piacere che i “detrattori” dei Centri Commerciali sono in evidente minoranza però vorrei soffermarmi su una parola che ricorre spesso nei vari post e non vuole essere una constatazione polemica ma semplicemente un “ragionamento” di cui non sono convinto.
La parola in questione è SATURAZIONE e vorrei capire perchè non si è mai parlato di saturazione delle attività commerciali di vicinato ed invece si parla di saturazione con appena 4/5 centri commerciali ???
Non conosco i numeri esatti ma mi riprometto di farlo nelle prossime ore ma credo che esistano a Palermo Città qualcosa come oltre 2.600 esercizi commerciali ( considero solo la municipalità di palermo e non le altre limitrofe) eppure mai nessuno si è posto il problema della “saturazione” piuttosto ci si pone il “falso” problema della “regolamentazione” che a mio modesto parere è la solita frittata di una regione a statuto speciale come la sicilia, incapace di governarsi e di essere al passo con le normative europee.
Stiamo parlando di una Provincia ( quella di Palermo ) tra le più popolose della Regione Sicilia con un bacino di utenti che sciorina numeri importanti e quindi perdonatemi…..ma mi sfugge il senso della parola “saturazione” quando in 4 centri commerciali possono esserci al massimo 400 negozi e di certo non tutti della stessa attività.
Avrei capito se si parlasse di 400 ristoranti o 400 negozi abbigliamento ma le cose ritengo debbano essere viste in maniera diversa da come sono state impostate dai politicanti e dagli ambientalisti.
Nel post precedente mi ero ripromesso di fare una ricerca sulle attività commerciali OPERANTI ed ATTIVE nella sola città di PALERMO
Dai dati del servizio informatizzato dello sportello unico per le attività produttive del Comune, ad oggi sono 27.667 le aziende che operano nei diversi settori commerciali. Il maggior numero è concentrato nel cosiddetto commercio fisso (13.390), suddiviso a sua volta in piccoli negozi entro 200 metri quadrati (12.772), medie strutture di vendita (588) e grandi strutture (30). Tra i pubblici esercizi (3.048) la divisione è tra ristoranti (908), bar (1458), intrattenimento (152), bar senza alcolici (10) e circoli privati (520). Una parte consistente del commercio è legata alle attività sulle aree pubbliche (6.800): ambulanti con concessione pluriennale (349), ambulanti dei mercatini rionali (2.030) e ambulanti itineranti (4.421).
P.S : questi sono i numeri che spero rendano bene il concetto che non si può parlare di saturazione di centri commerciali …
non ci posso proprio credere..
non ce ne sono e i palermitani si lamentano.
ci sono e si lamentano comunque.
Ma per favore va..