Tram, via libera al bando di gara per le nuove linee periferiche

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Palermo, 2-09-2025 – La Giunta comunale, nel corso della seduta di ieri, ha approvato il Progetto Definitivo Generale delle Tratte D (Stazione Centrale-Bonagia), E1 (Croce Rossa-Francia), E2 (Francia-Zen-Mondello), F (via Crispi-Foro Italico), G (Zen-Sferracavaollo) e n. 5 Parcheggi di interscambio (di importo complessivo di € 519.225.000,00), e il conseguente Progetto Definitivo in stralcio delle Tratte E1, E2 sud (Francia-Zen), F per l’importo delle risorse disponibili pari a € 269.122.167,48.

La delibera della Giunta, quindi, dà mandato agli uffici della pianificazione e della mobilità sostenibile di affidare le opere relative al progetto definitivo in stralcio, mediante appalto integrato, ai sensi dell’art. 44 del Decreto Legislativo n. 36 del 31/03/2023, e di provvedere alla pubblicazione del relativo bando di gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori relativi al progetto, mediante procedura aperta, ai sensi dell’art. 71 del Codice, e con l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

La delibera, inoltre, dà mandato all’Ufficio Pianificazione Mobilità Sostenibile, nell’ambito della vigente normativa e ottenuto l’atteso Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, ad attuare la disposizione consiliare di cui all’Ordine del Giorno n. 1, prot. n. 1713333 del 04/12/2024 di cui alla Deliberazione n. 347 del 04/12/2024 di approvazione in variante del progetto definitivo di che trattasi, che impegnava l’Amministrazione a “mettere in atto ogni utile azione e verificare ogni condizione per inserire la “Tratta D” (Stazione Centrale-Bonagia) tra quelle che potranno essere realizzate con le risorse finanziarie disponibili o rese disponibili al momento all’indizione della gara, con particolare priorità alla realizzazione del ponte di attraversamento dell’Oreto che costituisce azione strategica per la mobilità urbana e per la protezione civile in caso di eventi emergenziali, posticipando, ove necessario, nell’ordine il parcheggio del Foro Italico e la “Tratta F” e mantenendo la priorità anche per la “Tratta E2” almeno fino al quartiere ZEN”.

La delibera è un atto cruciale poiché è assolutamente necessario procedere urgentemente all’espletamento delle necessarie procedure di gara, dovendosi rispettare perentoriamente la scadenza dei termini per il conseguimento della OGV, fissati al 31/12/2025 dal Decreto Legge 30 giugno 2025 n.95, convertito con Legge 8 agosto 2025, n. 118.

Il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore Maurizio Carta esprimono grande soddisfazione per il provvedimento tanto atteso e dichiarano: “Ringraziamo gli Uffici della Mobilità sostenibile, diretti dal capo area Ing. Marco Ciralli e dal dirigente Ing. Roberto Biondo, il RUP arch. Alessandro Augello e quelli del Direttore generale Dott. Eugenio Ceglia per aver provveduto a tutti gli adempimenti tecnici che consentono di poter bandire la gara per le tratte E1, E2 sud e F (fermo restando l’opzione della D). Ringraziamo il Consiglio Comunale che con gli importanti atti deliberativi precedenti ha consolidato l’avanzamento del progetto ed ha consentito al Comune di Palermo di non perdere i finanziamenti che il Governo ha prorogato al 31/12/2025.

Questo atto, insieme all’ormai prossimo avvio dei lavori delle tratte C e B, permetterà di estendere e rendere pienamente efficiente la rete tranviaria di Palermo in modo da offrire un ampio ed efficace trasporto pubblico locale di massa che connetta tutti i quartieri, che consenta di ridurre il traffico veicolare privato e che restituisca spazio riqualificato alla vivibilità delle persone con le opere di micro-rigenerazione urbana connesse al progetto tram.

Il completamento della rete del trasporto pubblico di massa su ferro è una priorità di questa amministrazione, perché solo così si potrà offrire ai cittadini una reale alternativa ecologica ed efficiente all’uso dell’auto privata e consentire un più agevole e salubre attraversamento di tutti i quartieri della città, soprattutto quelli con il maggior numero di attività attrattive.

La delibera di ieri è il frutto di un lavoro quotidiano della Giunta con il Consiglio Comunale e le commissioni di merito, con gli uffici comunali, con la Regione Siciliana e con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per consolidare e aumentare la dotazione finanziaria necessaria al completamento della rete del tram.

Resta però l’incognita sui fondi che al momento sarebbero sufficienti per far arrivare i binari solo fino a viale Lanza di Scalea. La priorità sulla linea per Bonagia è assoluta.

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39 Thoughts to “Tram, via libera al bando di gara per le nuove linee periferiche”

  1. Vinz

    Cosa rappresentano i tracciati in bianco?

  2. punteruolorosso

    bene, si va avanti

  3. The villains of Palermo

    Poi voglio vedere che fanno per difendersi dalle sassaiole locali. Fino ad oggi un AMAT gommato ne ha subita una (notizia del Giornale di Sicilia di 40 minuti fa).

  4. punteruolorosso

    @vinz, chissà, forse future estensioni? sarebbe bello saperne di più. fra il politeama e via emiri sarebbe molto interessante. riprenderebbe una vecchia linea tram dismessa nel dopoguerra

  5. FF

    Le linee bianche sono soltanto idee molto campate per aria per il momento per una futura ulteriore espansione della rete tranviaria. Da piazza don bosco salendo verso la fiera passando per via imperatore Federico, una linea per via Dante e una per raggiungere quella parte di città che con viale Regione è nei fatti tagliata fuori.

    Comunque, speriamo bene per le tempistiche e che questi cantieri partano subito. Personalmente immagino già che in riferimento alla linea E2, lasciando da parte i commenti cretini di chi vorrebbe le periferie come dei bunker chiusi in se stessi senza rapporti con l’alta nobiltà che a quanto pare è tra noi, faranno molte storie: viale Strasburgo, l’arretramento del muro di villa Adriana e gli alberi di via Lanza di Scalea faranno discutere e perdere tempo come stiamo vedendo adesso per questa linea C.

  6. vicchio

    Ma perchè non funziona più il commento?

  7. vicchio

    Nell’insieme sembra una buona notizia, anceh se i passaggi burocratici sono cervellotici…
    Se proprio non ci sarà via d’uscita, spero che antepongano la D alla F: consentirebbe di aggiungere un attraversamento all’Oreto e di estendere la rete ad un intero quartiere ad oggi malamente servito. Peraltro, la linea F potrebbe ancora essere ripensata in funzione del nuovo waterfront.
    Rimane sempre la cosiddetta linea A-sud sulla quale si sta pensando (chiuu lunga è a pensata, chiuu…).
    Io ce l’ho una soluzione per gli “schifosissimi tram che devastano il gioiello di via Libertà”! 🙂
    Rendiamo tutto il tratto INTEGRALMENTE PEDONALE! Vediamo cosa ne pensano i “cultori” dell’arte !! 😉 🙂

  8. Massimiliani

    Buonasera, quando avranno finito tutto, e forse a quel punto anche vicolo Bernava sarà stuppato, non si potrebbe umilmente chiedere una qualche idea per riaolvere quella cancrena di corso Finiccjiaro Aprile?

  9. The villains of Palermo

    Utente @FF: “lasciando da parte i commenti cretini di chi vorrebbe le periferie come dei bunker chiusi in se stessi senza rapporti con l’alta nobiltà che a quanto pare è tra noi”

    La sassaiola odierna contro l’AMAT gommato è stata in via Placido Rizzotto, quartiere Bonagia se non erro.

    Ovviamente episodi del genere non sono esclusiva delle periferie, accadono in tutta Palermo (giusto? 😉).

    Mi domando quanti di questi “analisti urbani” da tastiera abbiano mai preso un mezzo AMAT a Palermo.
    Alcuni scrivono ogni giorno come se vivessero a Borgo Nuovo, ma stanno comodi in Nord Europa da anni — e sottolineano pure di “essere cambiati” rispetto a certe abitudini locali che altrove non si permetterebbero.

  10. vicchio

    Le linee bianche erano presenti nello studio di fattibilità del marzo 2018 (Sistema Tram Palermo – Fase II” – SECONDO GRADO). Ma per questi tratti non c’è ancora una progettazione.
    Ne abbiamo parlato anche nel 2023 (https://palermo.mobilita.org/2023/01/23/sistema-tram-palermo-fase-ii-iniziano-i-rilievi-delle-tratte-d-e-f-g/)

  11. BELFAGOR

    Quello che colpisce di questo progetto Tram sono i tempi…biblici della burocrazia. Si iniziò nel lontano 2018 con il concorso internazionale “Sistema Tram Palermo” e ancora siamo a…….
    Da allora la gente è stata sommersa da articolo, da” Rendering” , da notizie, più o meno fantasiose, ma anche da tante bufale e polemiche sterili.
    Abbiamo visto la classe politica dividersi trasversalmente nel partito “tranviario” e quello della metro.
    Per alcuni il tram è diventato un idolo per altri ….il male assoluto.
    Tra finanziamenti e “rimodulazioni” abbiamo visto assottigliarsi tali finanziamenti, aumentare i costi e ridimenzionare il progetto originario
    In questi anni sono “caduti” le opere più interessanti e utili , come per esempio il “ponte degli artisti”, e i parcheggi e sono stati quasi accantonati altre opere fondamentali , come il ponte sull’ Oreto della linea D.
    E da anni che si parla di inizi dei lavori e mentre aspettiamo ci chiediamo se il Comune ha pronto un piano per miticare i problemi al traffico cittadino che certamente tali lavori creeranno.
    Ma conoscendo i nostri “amministratori” siamo certi che stiamo arrivando a questo giorno completamente…….. disorganizzati.

  12. L'osservatore

    Notizia molto interessante in generale, e da residente a Bonagia personalmente apprezzo molto la priorità esecutiva assegnata alla linea D. Qualcuno sa dove è possibile conoscere il dettaglio delle fermate di quella linea?

    Anche se non c’entra con il tram, al raddoppio del ponte della Circonvallazione sull’Oreto sarebbe opportuno aggiungere la sistemazione del ponte della via Oreto, chiuso da non so più quanti anni.

    A causa di questa chiusura gli abitanti del quartiere compreso tra il tratto di via Oreto che va dall’incrocio con la via Vincenzo Errante e l’incrocio con la via Buonriposo sono esclusi dal servizio di autobus, dal momento che le linee che transitavano sul quel ponte sono state deviate sul Corso dei Mille a causa del limite di peso imposto dalle condizioni della struttura. Si tratta di alcune decine di metri fondamentali per l’ingresso in città di cui ormai neanche parla più nessuno.

  13. vicchio

    @l’osservatore, ho trovato questa, datata ma penso non ce ne sia una nuova https://www.palermotoday.it/cronaca/presentazione-nuove-linee-tram.html

    Sono convito ci fosse anche l’articolo su Mobilita, ma non sono riuscito proprio a trovarlo!!!! 🙁 🙁
    Mannaggia la miseria! Ma una rinfrescata a questo sito non gliela possiamo proprio dare ?!? Con una mappa per argomento, con una registrazione seria degli utenti, con una ricerca con più chiavi 🙁

  14. The villains of Palermo

    @BELFAGOR
    Uno scontro metro vs tram è troppo semplicistico. Innanzitutto la “metro” non è una metro ma un treno regionale. Una vera metropolitana a Palermo non è stata ancora fatta, e temo per voi che mai verrà fatta. E qui già possiamo stendere un primo velo pietoso.

    In secondo luogo, quale tram è il “male assoluto”? Un tram armonico, integrato nel contesto urbano, come quello di Torino, Milano, Messina, ecc. oppure un tram mastodontico, che più che integrarsi nel contesto urbano, lo erode.

    Nelle città civili il tram passa nelle strade già esistenti, perché gli altri mezzi rispettano la segnaletica. Si tratta solo di fare la posa dei binari, senza stare a discutere di progetti per “nuovi tracciati”. A Palermo invece, dove l’anarchia è cultura, bisogna prevedere barriere fisiche, sottraendo spazio agli altri mezzi in modo definitivo, anche quando il tram non passa. Ciononostante non sono mancati fatti di cronaca di scontri tram vs mezzi/persone.

    Sul web si trova facilmente il video di Stefania Petix, intitolato “A Palermo anche la Polizia passa (senza sirena) sulle rotaie del tram”. In questo video si vedono, oltre a quanto detto nel titolo, macchine, pedoni, scooter (con targa e non), monopattini e anche cavalli percorrere i binari del tram come se nulla fosse.

    Riporto le parole della Petix: “e pensate che a Palermo, sapendo quanto siamo refrattari al codice della strada, il comune aveva fatto le barriere per evitare le invasioni. Ma evidentemente non è bastato.”

    Il vero tema non è “metro vs tram”, ma “educazione civica vs palliativi”.

  15. L'osservatore

    @vicchio, grazie! Ingrandendo l’immagine sono riuscito a leggere le fermate. A parte per Bonagia e dintorni, la linea D collegherebbe col trasporto pubblico anche il Civico, l’ISMETT e il Policlinico, oltre che S. Orsola, costituendo una possibilità di alleggerimento della pressione dei veicoli privati in quelle zone davvero interessante.

  16. L'osservatore

    La stazione Vespri è una fermata del Servizio ferroviario metropolitano di Palermo – così si chiama – gestito da Trenitalia, mentre la linea D del tram sarebbe una componente di un’altra tipologia di rete, quella tramviaria, con una presenza di fermate ovviamente più fitta: in ogni linea di metro nei tratti urbani tra due stazioni ci sono più fermate di autobus.

    Non so su cosa siano basate le risultanze sull’impatto della rete di trasporto pubblico esistente nella riduzione del traffico privato in alcune aree (ospedali e S. Orsola) interessate alla linea D, così come nella zone in cui il tram è già presente. Ci vorrebbe un’analisi scientifica svolta da studiosi dei trasporti urbani per poter stilare dei bilanci attendibili. In mancanza di dati oggettivi resta la considerazione che in presenza di una rete di trasporto pubblico capillare e efficiente si può immaginare che il traffico di auto si riduca, mentre senza tale struttura è impossibile che ciò avvenga.

    I tempi cambiano e le generazioni si evolvono, altrove magari più velocemente che a Palermo, ma è con la realtà di qui che bisogna fare i conti, tenendo presente che ogni utilizzatore di trasporto pubblico significa un’auto in meno in circolazione, fatto oggettivamente positivo.

  17. The villains of Palermo

    LOL, facciamo finta che la situazione in zona Vespri sia ancora caotica perché non ci sono fermate “ravvicinate”.

    Che giustificazione dai per la zona Notarbartolo? lì sulla carta c’è una situazione perfetta: treno + tram.
    Eppure è pieno di macchine e motorini anche lì, usati rigorosamente in modo selvaggio.

    Però devo riconoscervi una cosa: la semplice auto non è più il “re” a Palermo già da tempo…il suo trono è stato occupato dai SUV, rigorosamente con una sola persona a bordo 🤣🤦‍♂️

  18. L'osservatore

    @The villains of Palermo, capisco la frustrazione derivante dal confronto con un ambiente in cui inciviltà e mancanza di educazione la fanno da padrone (motorini elettrici guidati da bambini, mini discariche in ogni parte della città, atteggiamenti tossici generalizzati e diffusi, mancanza di controllo del territorio da parte degli enti preposti, solo per essere sintetici).

    Sono convinto che in futuro sarà pure peggio: quando capita di incrociare tante giovani famiglie con dei ragazzini è spesso evidente quanto l’incapacità educativa da un lato e la disfunzionalità dall’altro siano ormai una cifra esistenziale diffusa.

    Detto ciò, tutto questo non ha niente a che vedere con la realizzazione di una rete di trasporto pubblico e, per quello che vale, personalmente spero che le opere oggetto dell’articolo su cui stiamo commentando vengano realizzate.

  19. The villains of Palermo

    @L’osservatore
    Prima affermi che una rete di trasporto pubblico capillare riduce il traffico automobilistico, poi — quando ti porto l’esempio concreto di Notarbartolo, dove già oggi convivono treno + tram eppure c’è comunque traffico e caos — mi rispondi che “questo non ha nulla a che vedere col tram”.

    Ma proprio lì stava la mia contestazione (peraltro in parte censurata): se la presenza di una rete TPL fosse davvero sufficiente a “alleggerire”, come sostieni, allora Notarbartolo dovrebbe essere un’oasi di civiltà e mobilità sostenibile. Non lo è.

    Non puoi fare un’affermazione causa-effetto e poi, quando qualcuno ti porta un controesempio, cambiare argomento dicendo che “non c’entra”.

    Essere contenti del potenziamento per motivi personali è un conto, assegnargli il merito di presunto “alleggerimento della pressione dei veicoli privati in quelle zone” è propaganda, smentita dai fatti.

    Senza una rivoluzione antropologica il tram sarà solo l’ennesima struttura ignorata, danneggiata e usata a sbafo da chi continuerà a fregarsene delle regole.

    Impariamo a distinguere tra desideri e analisi della realtà.

  20. The Heroes of Palermo

    L’analisi però va fatta bene, con metodo scientifico direi. Nel tuo controesempio non c’è nessuna correlazione causa effetto o comunque non è dimostrato o dimostrabile, un po’ come dire che siccome a Milano c’è un’alta concentrazione di furti di camion e anche un’alta concentrazione di antenne 5G allora quest’ultime non possono che esserne la causa. Quindi magari la zona Notarbartolo non è un’oasi no perché il sistema tram più treno non funzioni ma perché forse non c’è abbastanza tram/treno nel resto della città (da Notarbartolo ci passi anche se non devi prendere i mezzi lì). Se vogliamo fare un analisi forse dovremmo capire come è cambiata Palermo, o più in particolare Notarbartolo, dopo l’addizionale del trasporto pubblico e capire se un aumento possa aiutare o no. Questi sono i fatti reali che mi riguardano. Poi possiamo parlare per ore di antropologia, suv ( che è un problema mondiale direi, non solo palermitano), bassa scolarizzazione e tutto quello che vuoi.
    P.s. a che censura ti riferisci? 🤔 Hanno cancellato qualcosa che hai scritto e che mi sono perso?

  21. L'osservatore

    @The villains of Palermo, rispetto a quanto hai scritto riferendoti a me:

    come puoi leggere in alto io non ho mai parlato di Notarbartolo, bensì risposto a una osservazione sulla presenza della fermata Vespri, che è una fermata ferroviaria, e quindi in quanto tale non avente a che fare con la – ancora di là da venire – linea D del tram.

    Non è superfluo ripetere che la presenza di un servizio di trasporto pubblico adeguato è uno dei fattori che possono abbattere il traffico privato di auto, moto e ciclomotori a combustione, causa di inquinamento e degrado delle città. Non sono io che affermo questa cosa, ma la scienza del trasporto urbano. La realizzazione di una finalità di miglioramento dell’aria e del territorio urbano è il motivo per cui io vedo con favore la realizzazione di una rete tramviaria, e mi sembra ovvio che non può esserci alcuna agenda propagandistica alla base di queste affermazioni.

    Le asserzioni che queste realizzazioni – anche laddove esse esistono, come nei casi citati in precedenza non da me – non servono a abbattere il traffico sono frutto di opinioni personali, che non capisco da quali dati reali traggano il loro fondamento.

    Come ho già detto, questi argomenti – anche in un luogo come questa sezione di commenti – andrebbero trattati con la serietà che meritano, visti gli effetti che hanno sulla vita delle persone. E quindi trattati a partire da analisi serie svolte da studiosi del trasporto urbano, non con affermazioni generiche a sostegno di proprie teorie pseudo-antropologiche sull’inadeguatezza genetica della popolazione palermitana a vivere civilmente.

    Impariamo a non fare di tutta l’erba un fascio, ci sono quattro scalzacani che tirano le pietre ai mezzi pubblici – e non solo al tram – e un numero molto più rilevante di persone che utilizzano quel servizio. Quale sarebbe la soluzione alla questione dei comportamenti di una minoranza di incivili, rinunciare a sviluppare una rete di trasporti e magari chiudere le linee esistenti perché il palermitano – a dire di qualcuno – non se le merita?

    Ma poi, ti voglio dire di più, se Palermo ti fa così schifo e ha questo effetto su di te, perché non prendi in considerazione l’idea di cambiare città? Te lo dico a partire dal fatto che io ho vissuto e lavorato 20 anni fuori da Palermo, e continuerò a lavorare fuori fino alla pensione, avendo avuto e continuando a avere, in virtù di ciò, modo di vivere un’esperienza che mi ha insegnato a apprezzare il posto dove sono nato, e mi ha consentito al contempo di affinare lo sguardo per leggere i suoi difetti nella giusta chiave. E’ proprio questo vissuto, tra le altre cose, che mi porta a affermare che i discorsi sulle radici antropologiche dell’inciviltà diffusa a Palermo semplicemente non hanno fondamento dal momento che, come in ogni altro luogo del mondo, le cause sono – e non potrebbe essere diversamente – storiche.

  22. The villains of Palermo

    Non è una “minoranza di incivili”. Questo tram è pieno di sbarre in ferro ai lati del tracciato proprio perché è una città di porci dominanti.

    Quali opinioni? esci in strada, usa il tram, vivi questa città come ha fatto il sottoscritto. Invece anche tu pontifichi chissà da quale posto civile, e magari ti trovi anche male perché li sei costretto a rispettare le regole a causa della pressione sociale. Altrove siete in minoranza e quando tornate per voi è una boccata d’aria.

    @The Heroes of Palermo
    Hanno censurato il commento in cui scrivevo che nonostante la stazione Vespri sia davanti il cimitero e ai lati degli ingressi di civico e policlinico, quel triage è sempre strapieno di macchine e messe pure in modo selvaggio. Visto che sono stati citati quei luoghi in riferimento “all’aggerimento” mi sembrava doveroso smentire la cosa, da osservatore diretto che purtroppo vive ancora in questa fogna.

  23. The Heroes of Palermo

    Caro @villains, ormai lo sai, ti parlo con affetto. La correlazione causa effetto della presenza delle sbarre per via della presenza dei porci è basata su tue personalissime opinioni non dimostrate o dimostrabili. Anche nella mia adoratissima Firenze sono presenti le sbarre ai lati del tram nelle strade più congestione e non mi sorprenderebbe vederle nelle altre città.
    Altra domanda: perché una conversazione con te finisce sempre con l’insinuazione che tutti noi pontifichiamo, che non rispettiamo le regole ma solo a Palermo, altrove invece si, quindi siamo pure ipocriti e dei porci in sostanza? Non ti sembra una insinuazione quanto meno offensiva? Non ti sembra esagerata come risposta ai commenti molto garbati di @l’osservatore? Non ti sembra che magari anche questa volta manchi la correlazione?

    Per quanto riguarda la possibile censura non so se sia avvenuta davvero, non mi sembra che tu abbia rivelato verità scomode ai poteri forti ma se anche fosse avvenuta il discorso è lo stesso comprensibile. Stai tranquillo non c’è nessun complotto.

  24. The villains of Palermo

    Ho controllato su Google Maps (Street View) — operazione semplicissima che può fare chiunque.
    A Firenze le corsie del tram non sono separate da sbarre in ferro.
    A Palermo sì. E non è un caso.

    È un pattern ricorrente: chi emigra per necessità, e non per scelta, spesso sviluppa un bisogno quasi ossessivo di difendere Palermo a prescindere.

    Vivete in contesti civili, rispettate le regole perché costretti, poi tornate qui e vi reinventate come avvocati dell’anarchia con l’obiettivo di appiattire tutto.

    E il paradosso? Vi sentite pure superiori, mentre giustificate un degrado che non subite più — e magari vi manca pure.
    Forse perché ne eravate parte attiva.

    Questo è campanilismo tossico condito di negazionismo urbano.

  25. The Heroes of Palermo

    Ma sei sicuro di quello che dici? Sei riuscito a perlustrare tutta Firenze da google maps e nonostante questo non hai visto nessuna recinzione? Ti assicuro che ci sono e sono visibili anche da maps, ricontrolla meglio. Che poi il punto non è neanche questo, non sto difendendo Palermo a prescindere, ne io ne nessun altro. Non c’è nessun pattern ricorrente. Nessuno ha l’obiettivo di appiattire tutto. Nessuno si sente superiore. Ti garantisco che anch’io critico aspramente Palermo in altre sedi, a palermitani e non.
    Lo voglio ribadire, te lo dico con tranquillità, l’unico pattern ricorrente è il tuo, insinuazioni basate sul nulla riferite a persone di cui non sai niente. Ma se anche tu conoscessi qualcuno che si comporta come racconti tu non puoi semplicemente applicare la proprietà transitiva a tutto il popolo palermitano. Se vuoi avanzare queste insinuazioni devono essere fondate altrimenti ritorniamo a parlare del problema di correlazione dei commenti precedenti. Dimmi tu, non riesci a vedere e a capire le correlazioni causa-effetto o semplicemente per te ogni cosa è un pretesto per offendere\denigrare l’interlocutore e tutta Palermo? Penso che sappiamo entrambi la risposta.

  26. Dahfu

    Ci sono eccome le ringhiere a protezione del tram di Firenze. E personalmente le terrei in tutte le future linee di Palermo. I tram devono essere separati e avere priorità sul traffico veicolare, garantendo un servizio da metro di superficie.

  27. Degrado_Palermitano

    TheHeroes, ma che credibilità pensi di avere dopo il paragone folle tra Palermo e Firenze?

  28. Degrado_Palermitano

    A Firenze le barriere delimitanti le corsie dei tram ci sono solo in punti particolari e non sono neanche continue. Non sono come a Palermo, dove è chiara la volontà della pianificazione urbanistica di proteggere il percorso ferrato dall’invasione delle auto.

    Come detto sopra, paragonare Palermo a Firenze è un altro delirio (ma sei sempre punteruolorosso con un altro nickname? ): Firenze è una città che fa numeri da capogiro, tra le più belle d’Europa e del mondo, è tenuta come un gioiello ed è tra le prime città d’Italia per qualità della vita. Era davvero difficile esibire un campanilismo tanto macchiettistico e grottesco come questo.

  29. Il Grande Degrado Palermitano

    @L’Osservatore

    “continuerò a lavorare fuori fino alla pensione, avendo avuto e continuando a avere, in virtù di ciò, modo di vivere un’esperienza che mi ha insegnato a apprezzare il posto dove sono nato, e mi ha consentito al contempo di affinare lo sguardo per leggere i suoi difetti nella giusta chiave. E’ proprio questo vissuto, tra le altre cose, che mi porta a affermare che i discorsi sulle radici antropologiche dell’inciviltà diffusa a Palermo semplicemente non hanno fondamento dal momento che, come in ogni altro luogo del mondo, le cause sono – e non potrebbe essere diversamente – storiche.”

    Il Meridione d’Italia (e la Sicilia, che qualcuno vorrebbe ritenere distinta dalla parte continentale) è sempre stato terreno di inciviltà e corruzione e di questo abbiamo fonti certe risalenti fino ai romani. Legga Emanuele Felice e si renderà conto che il divario tra centro-nord e sud era molto più ampio di quanto si pensi all’alba dell’unità d’Italia. Tanto per dirne una, è ben documentato lo stupore dei generali borbonici, una volta sotto il comando sabaudo, trasferiti al nord nell’osservare la fitta rete stradale che a detta loro era inesistente al sud. A questo si aggiungono gli studi di Banfield sul Familismo Amorale e di Putnam sul capitale sociale. Quest’ultimo evidenzia un confine netto tra due “italie”, e tale confine ricalca esattamente quello tra Stato Pontificio (Stato della Chiesa) e ex Regno di Napoli (informalmente, formalmente il suo nome era “Regno di Sicilia” al di qua del faro). Richard Lynn evidenziò nel 2011 una differenza media di QI rilevante tra centro-nord Italia e Sud, supponendo l’ipotesi che questa sia la causa dell’arretratezza del mezzogiorno. Ricordo che il regno di Napoli e il Regno di Sicilia (al di là del faro, cioè l’odierna Sicilia) sono stati divisi nel 1266 ma hanno mantenuto importanti relazioni. La Sicilia per certi aspetti aveva qualche tendenza illuminista, affogata nel sangue con la rivolta giacobina nel 1799, la quale spazzò tutta la borghesia (appena formatasi) del meridione d’Italia. Quelle tendenze furono solo riflessi di blande colonizzazioni. Ricordo inoltre che il regno di Napoli pagava la chinea al Papa fino alla sua caduta. Per chi non sa cosa sia, digiti su google.

    Come dicevo, il problema meridionale è di carattere antropologico-culturale, e risale a ben prima della venuta di greci e fenici. I popoli ivi residenti prima delle colonizzazioni avevano legami col Medio Oriente di stampo MATRIARCALE: si trattava di società estremamente violente, dove si praticava il cannibalismo. Ne parla anche Leonardo Sciascia (cercate “Sciascia sicilia matriarcale” su google). Tracce di questa antica cultura esistono ancora oggi, e sono, tra le tante, proprio la prepotenza e l’aggressività e la voglia di prevaricazione sul prossimo. La “Maria Addolorata” è un altro lascito di antichissime tradizioni.

    Concludo che la sua è superstizione se non nostalgia della sua gioventù, e solo quella le fa preferire una città dalla quale si è allontanato per più di 20 anni. E qualcosa mi dice che lei non ci tornerà nemmeno per la pensione.

  30. Il Grande Degrado Palermitano

    @The Villains of Palermo

    “Mi domando quanti di questi “analisti urbani” da tastiera abbiano mai preso un mezzo AMAT a Palermo.”

    Nessuno. Girano tutti con gli scooter 150cc e nella peggiore delle ipotesi l’auto la prendono di sera.

    Poi comunque i commenti sono sempre esilaranti. Come quello che afferma che Palermo è la città più civile del mondo (o non so cos’altro abbia delirato). Ora io chiedo al gentile e paziente lettore – che si starà facendo grasse risate a leggere i commenti di TheHeroes che paragona Palermo a … Firenze! – ma com’è possibile che non esista UNA strada in tutto il sud Italia che non sia piena di monnezza ambo i lati?

    Come si spiega questo? Strade piene di monnezza in Puglia, Calabria, Campania, Sicilia. Ho personalmente visto monnezza persino per la strada che va a Piano Battaglia. Parliamo di oltre 1500 mt di altezza. Perché invece, ad esempio, in Umbria non si trova neanche una cartaccia per terra neanche a cercarla?

    Suppongo che per L’Osservatore anche questo sarà stata colpa dei Savoia.

  31. The Heroes of Palermo

    @villains Impressionante come dopo varie critiche sulla tua capacità di comprendere le correlazioni causa-effetto venga qualcuno che risponda puntualmente su questo aspetto e che lo faccia anche in abbondanza, con tante fonti, che abbia avuto il tempo di ripescare i commenti degli altri utenti e che, coincidenza vuole, usi addirittura i tuoi stessi termini. Il tutto in un lasso di tempo molto contenuto. Io personalmente non sarei riuscito a trovare tutte queste fonti in meno di mezz’ora, complimenti. Ha dell’incredibile, letteralmente…

    Io a differenza “vostra” non ho tempo di cercarmi tutte queste fonti, mi limito su quello che mi ha stupito di più. Richard Lynn e i suoi studi sul QI. La scienza, per fortuna è una cosa bellissima. Non basta che un tizio qualunque pubblichi qualcosa per essere automaticamente vera, deve essere tutto dimostrabile e dimostrato, e non mi sembra che la comunità scientifica gli abbia dato ragione. Non dovrei nemmeno essere io a confutare questa tesi, ma tu a dimostrarmi che sia vera. Buona fortuna…

    Ritornando sul discorso di Firenze. Non ho mai confrontato le due città, ho detto che anche lì hanno le recinzioni, nonostante sia un posto più civile come dite voi. fine…

    Vedo tratti simili tra voi due: entrambi attribuite discorsi alle persone che nessuno ha fatto, entrambi fate allusioni basate sul nulla ed entrambi avete delle serie difficoltà sulle questioni logiche, non riuscite davvero a comprendere queste correlazioni causa-effetto.

  32. Il Grande Degrado Palermitano

    @TheHeroes

    Lol, parli di “metodo scientifico”, qualcuno che ti legge commenta con prove scientifiche (gli studi di Banfield e di Putnam lo sono eccome) ed ecco che parti con la solita manfrina vittimistica e complottara.

    Incredibile, senza parole. Del resto cosa c’era da aspettarsi da una persona che paragona Palermo con Firenze? 😀

  33. Il Grande Degrado Palermitano

    @TheHeroes

    “Vedo tratti simili tra voi due: entrambi attribuite discorsi alle persone che nessuno ha fatto, entrambi fate allusioni basate sul nulla ed entrambi avete delle serie difficoltà sulle questioni logiche, non riuscite davvero a comprendere queste correlazioni causa-effetto.”

    Bisogna avere davvero una faccia di cartone per dirmi “fai allusioni basate sul nulla” specialmente quando ammetti tu stesso di parlare per sensazioni senza nessuno studio serio (“o a differenza “vostra” non ho tempo di cercarmi tutte queste fonti” cit.) quando ti ho sbattuto in faccia studi storici, sociali e di intelligenza. E nessuno ha confutato quel che ha detto Lynn, il divario di QI tra centro-nord e sud è ben misurabile ed è lì a parlare chiaro. \

    Comunque secondo te perché tutte le strade da Roma in giù sono piene di monnezza, ma da Rieti in su non trovi una cartaccia neanche a cercarla? Come mai la provinciale per Piano Battaglia a 1500mt è piena di sacchi dell’immondizia sparpagliati ai lati e per i boschi?

  34. The villains of Palermo

    Due fermate a caso del tram di Firenze, visionate su street view: “Novoli – Torre degli Agli” e “Batoni”. Niente recinzioni.

    Ho visto barriere fisiche solo in determinati contesti, come alla stazione, e solo da un lato. Alla fermata “Fortezza” già erano sparite.

    A Palermo è invece tutto recintato da ambo i lati. E ciononostante la corsia è ugualmente invasa ahaahah (rimando al video della Petix).

    Con la scusa mi hai fatto fare un viaggio virtuale, mi hai mostrato che Firenze è una città splendida. Due cose su tutte che mi hanno colpito sono vere piste ciclabili e segnaletica orizzontale PERFETTA. Sono disegnate anche le strisce di divieto a ogni incrocio, quelle che vietano il parcheggio in curva. MAI viste a Palermo.

  35. Irexia

    A Milano i tram, mai dismessi (girano ancora i modelli Carrelli del 1928, pazientemente recuperati), girano su binari posti in situazioni molto diverse.
    Spesso girano condividendo lo stesso nastro di asfalto, o di basolato, con tutti gli altri mezzi (andare in bicicletta può risultare veramente insidioso perché le ruote si infilano nei binari). In questi casi le basole sono spesso scollate dal fondo diventando pericolose perché le vibrazioni che i binari trasmettono, le sconquassano (es. zona navigli o corso Vercelli). Alle fermate ci sono i famosi salvagente e alle macchine è consentito passare dietro lo stesso per non fermare il traffico ad ogni fermata.
    Quando invece i tram camminano in corsia esclusiva, nelle strade più piccole ci sono soltanto i cordoli in cemento, nero come l’asfalto, senza nemmeno un catarifrangente e un cartello che indichi che a destra c’è la corsia delle auto. Più di frequente, i tram hanno la corsia protetta con barriere e larghi marciapiedi che consentono ai pedoni giusto di raggiungere la fermata, e che dopo scompaiono lasciando spazio ad un giardino lineare di folti cespugli e alti alberi. In questo caso i tram camminano sull’asfalto e queste corsie non sono loro riservate, ma vengono condivise con gli autobus/filobus, i taxi, i noleggio con conducente, i mezzi di soccorso e polizia e… i motori (es. Viale Tibaldi, altresì detto circonvallazione esterna)! Sì i motori. Dopo un primo attimo di stupore ho capito essere una scelta oculata: le corsie protette (i due sensi corrono affiancati), diventano una specie di autostrada dove i mezzi corrono spediti: i motori, invece di zigzagare pericolosamente nel traffico e dovere lasciare il passo ai pedoni, proseguono praticamente senza alcuno stop, mentre le auto marciano lentamente ai lati.
    Infine, ci sono i binari posti non sull’asfalto ma sulla nuda terra. Il tram cammina, stavolta unico mezzo a poterlo fare, praticamente dentro un giardino, anche qua di alti alberi, tra le foglie cadute, in autunno. A separare i binari dall’asfalto, il marciapiede, al quale possono accostarsi le macchine per posteggiare. Qua le barriere sono tra una corsia e l’altra di tram per evitare azzardati attraversamenti pedonali consentiti solo in occasione dei semafori (es. Viale Premuda e viale Monte Nero).

  36. Fresh

    Ho notato che da un po’ di tempo si va rapidamente fuori tema, nei commenti. O meglio, il tema trattato diventa univoco, dopo i primi 8-10 commenti inerenti l’articolo.

  37. Dahfu

    Qualcuno ha pensato che dietro la scelta delle cd.recinzioni e delle sedi separate ci possa essere una ben precisa scelta tecnica legata alla sicurezza e alla tempistica dei collegamenti? Si può discutere su come farle meglio ma, a mio avviso, andrebbe mantenuta la sede separata e non promiscua.

  38. vicchio

    Infatti Dahfu; se si andasse un pò oltre i ruggiti da tastiera si capirebbe che c’è anche una legge (in Italia c’è sempre una legge 🙂 ), il DPR n.753 dell’11 luglio 1980 art.36, in materia di barriere.
    Considerate che il tram in certe zone, tipo circonvallazione, arriva ai 70 km/h, velocità che non sarebbe lecito raggiungere senza barriere.
    Poi, è anche vero senza dubbio che una barriera, foss’anche lo scalino di cui parla Irexia, serve e non solo a Palermo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2025/03/17/news/sosta_selvaggia_incagli_tram_milano-424067294/

  39. The Heroes of Palermo

    Premessa: penso sia successo qualcosa al sito perché molti commenti scritti in vari articoli oltre una certa data non sono più visibili. Prima che qualcuno invochi alla censura faccio presente che ci sono andati di mezzo molti commenti di molti utenti, compresi i miei. Quindi presumo sia stato un problema di natura tecnica.

    Detto ciò ci tengo a rispondere nuovamente a @Degrado palermitano, sta volta ahimè in maniera più concisa.

    “Richard Lynn è stato un controverso psicologo inglese che si autodefinisce “razzista scientifico” che sosteneva una relazione genetica tra razza e intelligenza. È stato caporedattore di Mankind Quarterly, una rivista suprematista bianca… Molti scienziati criticarono il lavoro di Lynn per la mancanza di rigore scientifico, per il travisamento dei dati e per la promozione di un’agenda politica razzista. Lynn era associata a una rete di accademici e organizzazioni che promuovono il razzismo scientifico. Aveva anche sostenuto posizioni marginali riguardo alle differenze sessuali nell’intelligenza… Ha sostenuto che le differenze negli indici di sviluppo tra le varie nazioni sono in parte causate dal QI medio dei loro cittadini. Earl Hunt e Werner Wittmann (2008) hanno messo in dubbio la validità dei loro metodi di ricerca e la qualità altamente incoerente dei punti dati disponibili che Lynn e Vanhanen hanno utilizzato nelle loro analisi… Si è espresso a favore di politiche anti-immigrazione ed eugenetiche, provocando pesanti critiche a livello internazionale”
    Fonte Wikipedia, questo è stato il signor Lynn, traete voi stessi le conclusioni…

    Emanuele Felice e Lynn non aggiungo affatto alla stessa conclusione: Felice contesta qualsiasi cosa del suo lavoro, compreso le metodologie, compresi i dati inconfutabili sul QI, che non lo sono affatto. Ma in generale tutta la comunità scientifica critica i lavori di Lynn.

    Ora, la cosa che mi preme di più dire è che chiunque voglia riportare tra le sue fonti una persona come quella di Lynn forse non merita più il mio interesse, e no perché mi hai “battuto intellettualmente” (anche perché oltre i toni provocatori e a ripetizioni non avevi portato nessun elemento nuovo a sostegno della tua tesi) ma perché ti trovo una persona deplorevole. Prima per scherno ti dicevo che lo avessi scritto con chatGPT (o Grok visti i temi trattati) ma adesso ti auguro che sia andata veramente così piuttosto che pensare che veramente credi in lavori fatti da un personaggio del genere, anche nell’ipotesi che tu non conoscessi le tue fonti.

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