Focus nuovo CdS, le norme sui monopattini

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La recente approvazione delle nuove norme del Codice della Strada introducono importanti novità sull’utilizzo dei veicoli di micromobilità e non solo. Ma andiamo in ordine:

MONOPATTINI

Scatta l’obbligo del casco, e i monopattini dovranno essere dotati di targa, indicatori di direzione e l’obbligo di assicurazione che copra la responsabilità civile verso terzi. La targa con riportata una sigla alfanumerica dovrà essere registrata presso un apposito albo nazionale dei veicoli.

La mancata esposizione della targa o l’assenza di copertura assicurativa comportano il pagamento di una multa da 100 a 400 euro. Stessa sanzione per chi omette di comunicazione la variazione di residenza o di sede del proprietario.

Multa da 200 a 800 euro per circolazione su monopattino senza indicatori luminosi di svolta e freni su entrambe le ruote.

Viene inoltre impedita la circolazione su piste ciclabili e aree pedonali (se non condotti a mano) e dovranno essere parcheggiati solo su apposite aree designate dal Comune o nelle aree già riservate a cicli e motocicli. Di conseguenza anche le società di sharing dovranno adeguarsi.

CICLISTI

Le novità riguardano anche i ciclisti con l’introduzione di una “casella” avanzata riservata alle biciclette ai semafori, per aumentare la sicurezza dei ciclisti.

Normato il sorpasso dei velocipedi da parte dei veicoli a motore che dovrà avvenire mantenendo obbligatoriamente una ditanza minima di sicurezza di 1,5m.

Troverete tutte le altre novità sul nuovo CdS qui sul nostro portale nazionale.

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6 Thoughts to “Focus nuovo CdS, le norme sui monopattini”

  1. PeppeG.

    Premetto che non sono in possesso di monopattino ne di bici elettrica.
    Non condivido questa discriminazione tra monopattino e bici elettrica, entrambi i mezzi possono essere pericolosi (sopratutto per i pedoni) se non guidati con rispetto del codice stradale.

    Nell’articolo su riportato non si fa riferimento ad un possibile tempo di “free” dove il proprietario possa usare il monopattino mentre sbriga le pratiche per mettere a norma.

  2. Fresh

    Ma infatti stamattina vedevo già tutte le motociclette elettriche… ops… biciclette elettriche a pedalata assistita a forma di scooter, già tutte dotate di targa e con guidatori con il casco, in Corso Finocchiaro Aprile.
    Il problema non è mai fare una legge ma farla applicare.
    I pischellini di 10 anni, indottrinati dai loro procreatori, ingellati e che in due, rigorosamente senza casco e che disconoscono la parola targa, non sanno neanche cosa sia questa modifica del codice della strada. Serve farla esporre su Tik Tok, per fargliela conoscere. E poi comunque ignorare.

  3. StreetSurvivor

    Immagino che i monopatti già in uso non a norma diventino fuorilegge, quindi non c’è bisogno di tempo per adeguarli.
    A palermo però c’è anche il problema delle finte bici elettriche a forma di scooter, fuorilegge per la circolazione pubblica e spesso condotte da bambini scellerati. Quelli vanno sequestrati/confiscati tutti!

  4. Audace

    @PeppeG.
    Credo che la discriminazione sia frutto della personale antipatia per i monopattini dell’attuale ministro dei trasporti (che è un campione di discriminazioni).

  5. Salvo

    Non ho mai guidato un monopattino ma mi rendo conto che per molti è una comodità; ritengo che in una città come Palermo la modifica al codice della strada diventerà una punizione per le società di noleggio, che chiuderanno, e per tutti i fruitori delle stesse, mentre i proprietari privati dei mezzi continueranno, in larga parte, a fare come vogliono. Di leggi ne abbiamo troppe, prima di farne nuove si dovrebbe vedere se facendo rispettare quelle esistenti i problemi si risolvono. Ovviamente le assicurazioni ringraziano.

  6. BELFAGOR

    NUOVE NORME PER L’ USO DEI MONOPATTINI MA ORMAI IL DANNO E’ STATO FATTO
    L’ ex assessore alla mobilità del Comune di Palermo, Giusto Catania, grande sostenitore dei monopattini, ammetteva che era necessario una modifica del codice della strada :
    “Continuo a ritenere, tuttavia, che sia necessaria una modifica del Codice della Strada, al fine di garantire il massimo della sicurezza sull’uso dei monopattini in ambito urbano”.
    Questi dubbi non erano solo dell’ ex assessore ma anche di altri grandi sostenitori di questo mezzo.
    Il caso più clamoroso fu quello della sindaca di Parigi , Anne Hidalgo, icona dell’ ambientalismo più radicale, che l’ anno scorso fu costretta a vietare il noleggio dei monopattini elettrici.
    Il divieto era la conseguenza di un referendum popolare : ben il 90 % dei cittadini parigini aveva votato per il divieto dei monopattini.
    La notizia era importante perché Parigi era stata una delle prime grandi città a consentire l’uso di questi cosiddetti dispositivi di “mobilità dolce”.
    Era stato presentato come la soluzione per il traffico sempre più caotico della grande metropoli ma si era rivelato un problema , un serio rischio per l’incolumità.
    Infatti i monopattini a Parigi erano stati protagonisti di ben 450 incidenti nel 2022. In tutta la Francia si erano contati ben 24 decessi nel 2021 in seguito a sinistri causati da questi mezzi.
    A Parigi buona parte delle persone, in gran parte minorenni, li guidava in modo imprudente, spesso sui marciapiedi e nelle isole pedonali, terrorizzando i pedoni, e talvolta in condizioni non proprio sobrie, per non dire quando si trovavano due o più “passeggeri” su un unico monopattino. E poi lasciavano il mezzo dove volevano una volta terminata la corsa, a volte in condizioni pietose.
    Ben vengano tali nuove regole ma purtroppo temo che ormai è troppo tardi: non si può prima incoraggiare, anche economicamente, l’uso del monopattino e poi cercare di limitarne l’ uso a causa dei tanti problemi che questa scelta, poco ponderata, ha creato.

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