Dopo otto anni di lavori, via Sicilia torna quasi del tutto libera

Spread the love

Un traguardo raggiunto: via Sicilia è stata finalmente riaperta totalmente al traffico.

Dopo otto anni di lavori, il cantiere dell’Anello ferroviario è stato notevolmente ridotto, liberando gradualmente il marciapiede di viale Lazio.

Dopo una lunga attesa, i residenti potranno finalmente godere degli spazi che la costruzione della fermata aveva ridotto.

Spazi che erano necessari per realizzare l’importante infrastruttura.

La fermata Libertà però non è completa, restano infatti da ultimare tutte le strutture esterne come pensilina e ascensori di accesso.

L’anello ferroviario contribuirà a migliorare la mobilità nella zona e a facilitare i collegamenti ferroviari, offrendo un’opzione di trasporto efficiente e conveniente per i cittadini.

Ringraziamo Andrea S. per le foto

L’assessore Orlando ha accolto con l’entusiasmo la notizia. Apprezzamento è stato espresso anche per i progressi ottenuti con la prospettiva di vedere l’intero progetto completato nel prossimo anno, grazie alla collaborazione sinergica tra le parti coinvolte.

Post correlati

4 Thoughts to “Dopo otto anni di lavori, via Sicilia torna quasi del tutto libera”

  1. Arenzana

    Con l’apertura dell’anello ferroviario che ne pensate di spostare alcune linee Amat afferenti allo Stadio in viale Campania ? Penso alle linee 603, 625 e 606 ( quest’ultima anziché essere una linea estiva dovrebbe sostituire l’806 . In viale Campania chi deve recarsi in centro potrà usufruire dell’anello oltre che recarsi in via libertà ed aspettare il 101).

  2. BELFAGOR

    VIALE DELLE ALPI FARA’ LA FINE DI VIA SICILIA?
    Il 26 luglio 2023 è stata riaperta al traffico via Sicilia, una delle arterie principali della città che era stata chiusa alle auto per consentire i lavori per la realizzazione dell’anello ferroviario, un cantiere travagliato e infinito durato più di 8 anni.
    Dopo tale cantiere via Sicilia non è stata più la stessa: gran parte delle attività commerciali di questa strada sono fallite o si sono trasferite altrove e anche i residenti , abbandonati a se stessi dall’ amministrazione comunale di allora, dopo essere stati segregati nelle loro case per tanti anni,non vedono l’ ora di cambiare aria.
    Purtroppo sembra che la stessa sorte toccherà a viale delle Alpi .
    Sono iniziati i lavori per la realizzazione della fermata «Lazio» del passante ferroviario.
    Dall’oggi al domani, dall’incrocio di viale Lazio fino al numero 48 della via, gli operai hanno cominciato ad abbattere alberi e prendere misurazioni propedeutiche al cantiere fin dentro le proprietà private, anche all’interno del cortile della scuola elementare Tomaselli, dove bambini e operai si sono trovati quasi a contatto.
    Qualcuno ha trovato segni di misurazioni anche all’ interno dell’ atrio del proprio palazzo .
    Chiaramente nessuno ha informati i residenti e i commercianti.
    Costoro non si oppongono di certo alla realizzazione di questa importante opera ma vogliano essere informati e soprattutto conoscere i termini certi dei lavori.
    Sono tante le attività commerciali e oltre 500 le famiglie che saranno coinvolte da tale cantiere, lavori che dovrebbero durare circa….. 3 anni e mezzo, sempre che tutto vada come previsto.
    Purtroppo la disastrosa esperienza di via Sicilia ci insegna che non bisogna credere molto a tali previssioni.
    I cittadini vorrebbero che fosse garantita la staticità degli edifici interessati, la continuità dei sotto servizi, l’accesso agli edifici , la massima illuminazione e la vigilanza .
    Ma dal Comune e dall’ impresa incaricata dei lavori, tutto tace.
    Quel poco che sanno lo hanno appreso dagli operai che però non sembrano essere molto più informati .
    Le uniche notizie certe vengono riferite dalla consigliera comunale ,Giulia Argiroffi, che nel 2016 curò le relazioni tecniche da cui poi scaturì una variante del progetto a causa della scarsa tenuta che avrebbe avuto la scuola elementare Tommasello: «Ieri c’è stata una conferenza di capi gruppo – ha spiegato – ed ha accettato la proposta di trattare il tema dei cantieri aperti in città tra cui anche viale delle Alpi. È indubbio che i residenti e gli imprenditori non siano stati informati minimamente, così come non è stata interpellata la commissione che si occupa dei lavori pubblici e di mobilità. Ora ci ritroviamo un’ordinanza che modifica la viabilità propria per la presenza del cantiere. Adesso ci saranno cittadini ostaggio di un cantiere che non segue il rispetto verso la comunità della zona».
    E per quanto riguarda la scuola la consigliera Argiroffi , ha dichiarato: « Per legge all’inizio dei lavori pubblici bisogna redigere dei documenti che testimoniano lo stato dei luoghi prima dell’inizio delle opere per vedere se intanto gli edifici possono sopportare le conseguenze dei lavori e poi per individuare eventuali danni. Dai sopralluoghi originari – prosegue – risultava un quadro negativo. Adesso dicono siano stati fatti dei lavori di cui però non abbiamo contezza quindi approfondiremo».
    P.S. Sembra che l’ esperienza disastrosa di via Sicilia non è servita a niente : l’ amministrazione comunale continua a trattare i cittadini come dei “fastidiosi spettatori” che non meritano nessuna informazione.
    Cambiano le giunte ma i risultati sono sempre gli stessi.

  3. FF

    Giuste le richieste e le preoccupazioni dei residenti e dei commercianti di quella via, soprattutto sul versante informativo visto che è una vera e propria piaga di RFI e del Comune come ci insegnano sia vicolo Bernava che i lavori, nuovamente bloccati da mesi, presso il cantiere di Ogliastrillo sulla PA-ME. Detto questo, non so quanto sia azzeccato il paragone con Via Sicilia senza ricordare il dramma della Tecnis e quanto questo abbia contribuito a mantenere una vera e propria trincea anche in pieno centro. Speriamo che la Manelli sia celere come la D’Agostino e che ci sia piena sinergia.

    Postilla personale: trovo curioso il fatto che la consigliera Argiroffi venga fuori esclusivamente quando si tratta di opere di mobilità pubblica, ricordo ancora le urla (che livello in quell’aula comunale presieduta da Totò Orlando) per il suo netto rifiuto al tram in centro e anche a Mondello insieme agli amici del progresso che le fanno da amplificatore. Mi auguro il comitato si faccia seguire da altre persone che possano aiutarli, ché questo importa.

  4. vicchio65

    La storia dell’anello (e del passante) ha dei contorni definiti. Non capisco come si tiri in ballo l’amministrazione comunale (che fa poco più che da spettatore) presente e anche la passata…Mah!
    Se poi c’è qualche consigliera che si sveglia ad intervalli, lasciamo perdere: come si dice, alle volte è meglio tacere

Lascia un commento