Sottopasso piazza XIII vittime | Ultimati i lavori, si riapre la strada

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Dopo quasi tre mesi di lavori per la messa in sicurezza, è stata riaperta ieri pomeriggio al traffico la corsia lato mare del sottopasso di piazza XIII vittime.

Il Comune ha confermato che la Ztl in via Roma, in direzione dalla stazione centrale fino a via Cavour, tornerà attiva mercoledì 05 dalle 8.

L’opera era iniziata subito dopo Pasquetta e aveva una durata prevista di 90 giorni.

I tempi sono stati rispettati, a differenza della fase precedente sui lavori della corsia opposta.

In quel caso, l’intervento avviato ad agosto 2022 con una previsione di 30 giorni si era prolungato fino a gennaio 2023.

Tuttavia, le difficoltà e i problemi riscontrati nella prima fase hanno permesso di apportare modifiche alla progettazione per il secondo step dell’opera, garantendo un processo più rapido per le manutenzioni.

Consentendo così l’anticipata riapertura della seconda carreggiata entro la fine di luglio.

Foto di PalermoToday

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9 Thoughts to “Sottopasso piazza XIII vittime | Ultimati i lavori, si riapre la strada”

  1. Athon

    L’orrendo palazzone costruito davanti l’area archeologica, ostruendone la vista, purtroppo è sempre là, così come sono ancora lì le anonime strutture del Mercato ittico. Quell’area andrebbe completamente ridisegnata, valorizzandola. Ha un grande potenziale inespresso. Bisognerebbe intanto liberarla dalle brutture. Detesto tutti i palazzoni anni ‘60/‘70 di Palermo.

  2. BELFAGOR

    NON C’ E’ PACE PER IL SOTTO PASSO DI VIA CRISPI: SI PROSPETTANO NUOVE LIMITAZIONI AL TRAFFICO:.
    Da poche settimane abbiamo finalmente festeggiato la riapertura completa del sottopasso di via Crispi ma purtroppo …..
    Forse lunedi sarà infatti chiusa la bretella laterale tra via Leonardo Cacioppo e via Filippo Patti, cioè dall’imbocco del tunnel venendo dalla Cala fino alla traversa che porta al Castello a mare. Successivamente, invece, si procederà al divieto di transito del tratto tra via Filippo Patti e via Sammuzzo, a pochi passi dall’ingresso al porto.
    Perché?
    Sembra a causa di alcune “indagini conoscitive su caditoie e reti fognarie”.
    Quanto durerà l’intervento?
    Non si sa.
    La stessa ordinanza dall’ufficio “Mobilità sostenibile” è molto….vaga.
    Spiega l’ assessore Orlando che i tempi non si conoscono :” Se come prevediamo e speriamo le opere da eseguire non saranno complesse tutto sarà concluso entro settembre. Se invece dovessero essere riscontrate perdite che dovessero richiedere l’intervento dell’Amap i tempi si potrebbero allungare”.
    In parole povere, se non ci sono problemi entro settembre tutto sarà riaperto, in caso contrario dovrà intervenire l’ AMAP e……i tempi dilateranno( sob!!!!).
    Speriamo che non vengano riscontrate perdite perché se interviene l’ AMAP ci attenderà un altro autunno e un altro inverno ……molto caldo.
    Purtroppo non siamo ottimisti.

  3. BELFAGOR

    VIA CRISPI: UNA STRADA CONDANNATA ALLA PARALISI
    Cambiano le amministrazioni comunali, cambiano i sindaci , cambiano gli assessori ma il caos in via Francesco Crispi non cambia.
    Dopo la disastrosa gestione del duo Orlando- Catania, nonostante la nomina di due “mobility manager” ( nessuno ha mai capito che cosa hanno fatto), anche l’ attuale sindaco Lagalla e l’ assessore Maurizio Carta non sembrano essere riusciti ad ottenere progressi degni di nota.
    Nonostante il completamento dei lavori e la riapertura del sottopasso di via Crispi, la zona del porto è sempre paralizzata.
    Auto e camion rimangono incolonnati per ore in attesa che si completino le operazioni all’interno dell’area di competenza dell’Autorità Portuale. Un problema irrisolto che costringe automobilisti e camionisti ad aspettare sotto il sole cocente.
    Tali criticità si presentano immancabilmente quando i camion devono partire da Palermo .
    L’altro momento critico riguarda l’uscita dei crocieristi dal porto di Palermo.
    Come è noto, l’ingresso principale posto di fronte a via Amari è chiuso per i lavori di restyling ,funzionali e strutturali, dell’area all’interno dell’Autorità Portuale .

    In attesa che i lavori vengano completati, i crocieristi sono costretti ad uscire dal varco pedonale Sammuzzo, uscita molto critica sotto il profilo logistico, visto che si trova a pochi metri proprio dal sottopasso di via Crispi.
    Oltre a questo, nella zona in questione, sostano tutta una serie di pullman , taxi o semplici auto che attendono l’arrivo dei turisti. Sull’ingresso posto all’altezza di via Mariano Stabile si radunano perfino le carrozze trainate dai cavalli e “motoape” , per “raccogliere” qualche turista . Fatto che ha come logica conseguenza quella di rallentare il traffico in particolare durante le ore di punta.
    Appare evidente che “scaricare” tutto il traffico in entrata/uscita della città in via Crispi è da irresponsabili.
    Se ad agosto , con il traffico ridotto e con i cantieri a “riposo” la città è caotica, cosa succederà quando si riapriranno i cantieri e verranno limitate le carreggiate su ponte Corleone , sul ponte di via Oreto e sul sottopasso di via Crispi?

  4. BELFAGOR

    VIA CRISPI : IL CAOS CONTINUA
    Cambiano le amministrazioni comunali, cambiano i sindaci , cambiano gli assessori ma il caos in via Francesco Crispi non cambia.
    Dopo la disastrosa gestione del duo Orlando- Catania, nonostante la nomina di due “mobility manager” ( nessuno ha mai capito che cosa hanno fatto), anche l’ attuale sindaco Lagalla e l’ assessore Maurizio Carta non sembrano essere riusciti ad ottenere progressi degni di nota.
    Nonostante il completamento dei lavori e la riapertura del sottopasso di via Crispi, la zona del porto è sempre paralizzata.
    Il 16 ottobre è stata chiusa la bretella laterale lato mare per dare il via ai lavori per aggiornare un elettrodotto già esistente.
    Inoltre i soliti camion e autoarticolati , in attesa dell’imbarco, si fermano in doppia fila lungo via Crispi, in una lunga coda che termina all’ingresso del molo Santa Lucia, mentre macchine, motociclette e autobus sono costrette a transitare su quel poco che rimane della carreggiata.
    Morale della favola, lunghe code di auto, di bus , di camion che si muovono a passo d’uomo.
    Ma anche nella carreggiata lato monte (direzione Cala), ci sono lunghe file di macchine a causa dei continui semafori ( non sincronizzati) che si trovano nel tratto fino al Foro Italico.
    Si potrebbe sospendere momentaneamente la Zona a traffico limitato in via Roma ma sembra che tale soluzione non sia nemmeno ipotizzata.
    E meglio incasinare tutto e bloccare la città.
    COMPLIMENTI!!!

  5. vicchio65

    https://www.palermotoday.it/cronaca/porto-traffico-tir-termini-imerese-progetti-riqualificazione.html
    articolo di quasi un anno fa.
    – accordo per le pattuglie di vigili: l’Ente Porto paga, ma i vigili non si vedono lo stesso
    – dry port “quasi pronto”: è ancora nei piani…piano…piano…
    – piattaforma informatica per i tir: speriamo non la faccia il Sispi del’app MobilitaPalermo…
    – Chimica Arenella: siamo ancora alle idee…tante ma confuse!
    – Foro Italico: il “concorso delle idee” di Carta si è trasformato in un più realistico “Ente Porto, pensaci tu!”…meglio così

    Meno proclami e più fatti, no eh?

  6. punteruolorosso

    @belfagor, vicchio65,
    la soluzione è l’interramento, il collegamento diretto con le autostrade (ingressi/uscite su viale francia, notarbartolo e brancaccio) e la creazione di grandi parcheggi sotterranei in corrispondenza di foro italico e porto, dove lasciare la macchina per andare a passeggiare su un lungomare completamente pedonalizzato.

    stessa cosa per la ferrovia:
    https://palermo.mobilita.org/2012/03/06/waterfront-con-metropolitana-e-tunnel-subalveo/
    estensione del sistema passante-anello verso il mare, con stazioni appunto sui parcheggi del foro italico e del porto già serviti dal tunnel autostradale.

    è così che si fanno le cose. ci vorrebbero un paio di miliardini, ma sono cose che ho già visto fare in altre città europee più piccole di palermo.
    sapete quante risorse libererebbe l’avere una città completamente interconnessa e libera dalle code?

  7. vicchio65

    perdonami @punteruolorosso,
    ok per l’interramento. Io non sono contrario alle grandi opere per motivi “ecologici” o chissachè. Io sono dell’idea che un investimento, e sopratutto un grande investimento, deve avere un ritorno economico e su questa opera studi ad oggi non ce ne sono (vedi anche le “opacità” del ponte sullo stretto o della nuova circonvallazione di Palermo).
    Se conviene ok, ma, perdonami, non si fa il tunnel per “passeggiare al porto”…
    La soluzione VERA sono la mobilità pubblica ed il blocco alle auto private. E’ possibile che abbiamo il problema dei dipendenti della regione, del comune o del tribunale o anche delle imprese private che devono arrivare a lavoro in auto? In ogni città civile si arriva a lavoro con i mezzi pubblici, non con l’auto!
    Per i tir, il dry port non l’abbiamo mica inventato a Palermo! Esistono già, non c’è bisogno che i tir “si accampino” in città dieci ore prima dell’imbarco (sarebbe un vantaggio pure per loro).
    Non stiamo parlando di “miliardi” ma di pochi soldi o meglio di un’idea di mobilità!
    Ripeto, se conviene ben venga qualunque grande investimento, ma io (rectius, i miei figli, io non ci sarò più) non mi voglio ritrovare a dover pagare la manutenzione di un’opera che non si paga da sola!

  8. Metropolitano

    Dicono che esistono gia dei tunnel o delle cave storiche sotto via Imperatore Federico che passano pure per il parco Favorita: se e’ vero potrebbero farne un’isola pedonale se solo pensate quanto sia pericoloso attraversare via Imperatore a piedi, dove passano centinaia di Tir al giorno.

  9. punteruolorosso

    @vicchio65, certamente non si fa il tunnel autostrade-porto per andare a passeggiare sul lungomare. servirebbe a tantissime altre cose: creare un attraversamento della città alternativo alla circonvallazione, creare una scorciatoia per i mezzi pesanti altrimenti destinati ad ammorbare l’aria, far risparmiare ore e ore al giorno di carburante grazie a un percorso diretto e rapido dalle autostrade al porto. dare centralità al porto, collegandolo alla grande viabilità.
    qunto al passeggiare, anche questo muove l’economia. sul lungomare completamente pedonalizzato potrebbe nascere la movida del futuro, che si spera possa alleggerire quella del centro storico. quanti miliardi entrerebbero, quanto lavoro darebbe? non sono esperto di costi-benefici, penso che se la politica vuole fare una cosa la fa, perché la politica dovrebbe essere superiore al mero ragionamento aritmetico (almomento non lo è)

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