Riportiamo stralcio dell’ordinanza al traffico n.701 del 17/05/2023 relativa alle prossime limitazioni alla circolazione a alla sosta per consentire le riprese cinematografiche Serie Netflix “Il Gattopardo” di Tom Shankland.
Dalle ore 15.00 del 24 Maggio 2023 alle ore 23.00 del 25 Maggio 2023 e comunque sino a cessate esigenze;
istituzione del divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta ad eccezione dei mezzi della produzione e carrozze di scena nella Via dei Benedettini, tratto compreso tra la via Del Bastione e Largo Michele Gerbasi,
Dalle ore 15.00 alle ore 23.00 del 24 Maggio alle ore 15:00 del 24 Maggio alle ore 23:00 del 25 Maggio 2023 e comunque sino a cessate esigenze;
Istituzione del divieto di sosta con rimozione coatta ad eccezione dei mezzi della produzione e carrozze di scena nell’intero tratto dello slargo Michele Gerbasi;
Nel periodo compreso tra il 25 Maggio 2023 e il 12 Giugno 2023 sono previste riprese in area pedonale, che vedranno tra i principali SET le seguenti location:
chiusura al transito veicolare e pedonale durante le riprese cinematografiche con istituzione di rimozione coatta in tutte le aree riservate a vario titolo;
– Piazza Villena
– Piazza Pretoria
– Piazza Bellini
– Via Maqueda tratto compreso tra Piazza Bellini a Piazza Vigliena
– Via Vittorio Emanuele “Cattedrale”.
Dalle ore 16:00 del 25 Maggio alle ore 23:00 del 29 Maggio 2023 e comunque sino a cessate esigenze, nelle seguenti strade:
– Via Atlante, tratto compreso tra la via Catalano e la via Doride, divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta ad eccezione dei mezzi della produzione.
– Via Apollo, tratto compreso tra la via Catalano e la via Pazienza, divieto di sosta ambo i lati
con rimozione coatta ad eccezione dei mezzi della produzione.
Da Mercoledì 24 Maggio a Sabato 3 Giugno 2023 dalle ore 06:00 del 24 Maggio alle ore 23:00 del 3 Giugno 2023 e comunque sino a cessate esigenze, nelle seguenti strade per effettuare le riprese:
Via Matteo Bonello, tratto compreso tra la via Vittorio Emanuele e la via Gianferrara, divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta.
Via Vittorio Emanuele, nel tratto compreso tra Corso Calatafimi e la via Simone di Bologna, divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta.
Via Simone di Bologna, nel tratto compreso tra la via Vittorio Emanuele e la via Incoronazione, divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta.
Via Incoronazione, nel tratto compreso tra la via Matteo Bonello e Piazza Sett’Angeli, divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta.
Vicolo Brugnò, nel tratto compreso tra Via Vittorio Emanuele e la via Matteo Sclafani, divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta.
Da Giovedì 1 Giugno a Giovedì 8 Giugno 2023 dalle ore 06:00 del 1 Giugno alle ore 23:00 del 8 Giugno 2023 e comunque sino a cessate esigenze, nelle seguenti strade per effettuare le riprese:
Vicolo Castelnuovo, sull’intero Vicolo, divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta.
Da Sabato 20 Maggio a Domenica 11 Giugno 2023 dalle ore 06:00 del 20 Maggio alle ore 23:00 del 11 Giugno 2023 e comunque sino a cessate esigenze, nelle seguenti strade:
Foro Italico Umberto 1, nel tratto evidenziato in mappa e quindi dal Molo Sant’Erasmo a Porta dei Greci, divieto di sosta lato mare con rimozione coatta per autorizzazione alla sosta dei mezzi di Produzione.
Dalle ore 06:00 del 20 Maggio alle ore 23:00 del 29 Giugno 2023 e comunque sino a cessate esigenze, nelle piazza Kalsa:
Piazza della Kalsa, nei tratti in rosso evidenziati qui di seguito, divieto di sosta con rimozione coatta ad eccezione dei mezzi della produzione.
Dalle ore 06:00 del 20 Maggio alle ore 23:00 del 29 Giugno 2023 e comunque sino a cessate esigenze, nelle seguenti strade:
Foro Italico Umberto I, nel tratto evidenziato in mappa, divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta ad eccezione dei mezzi della produzione.
Dalle ore 06:00 del 24 Maggio alle ore 23:00 del 3 Giugno 2023 e comunque sino a cessate esigenze,
– Piazza della Vittoria, nel tratto compreso tra la via Vittorio Emanuele e Piazza del Parlamento, divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta ad eccezione dei mezzi della produzione e carrozze di scena;
Viene sospesa in modo momentaneo l’area di sosta per taxi in Vittorio Emanuele “scalinata per Piazza Pretoria” e spostata sempre nella stessa via lato Hotel Quattro Canti.
Per le esigenze delle riprese l’AMAT potrà dismettere e successivamente ricollocare, su richiesta della produzione, la segnaletica, a spese del richiedente. Le riprese saranno Autorizzate dagli Uffici competenti.
Dal superiore provvedimento sono esclusi i veicoli delle Forze dell’Ordine, di Soccorso in emergenza e di pronto intervento e i veicoli della produzione utilizzati per le riprese.
La produzione provvederà affinché sia sempre garantito il transito di eventuali veicoli di soccorso per eventuali emergenze e dei residenti e possessori di passi carrabili ed eventuali posti H;
Dal superiore provvedimento sono esclusi i veicoli al servizio dei disabili, muniti del relativo ” contrassegno di parcheggio per disabili ”, che desiderano raggiungere e sostare nel posto H personalizzato, ricadenti nelle vie o piazze interessate dal presente provvedimento e, se necessario, per particolari esigenze della Produzione. La Produzione resterà responsabile di qualsiasi danno arrecato alle strutture (balconi, basolato, marciapiedi) delle vie e piazze interessate dal presente provvedimento.
La Produzione ha avanzato richiesta durante le riprese di essere supportata con la presenza del personale della Polizia Municipale per consentire eventuali l’interruzione del traffico veicolare per il tempo necessario alle riprese.
Durante le riprese i pedoni potranno attraversare (da un marciapiede all’altro) la/le carreggiata/te (relativa alle chiusure temporanee per consentire le riprese) chiusa al transito veicolare e pedonale, soltanto sotto stretta sorveglianza e responsabilità del personale autorizzato dall’ organizzazione e/o del personale di cui all’art. 12 del N.C.d.S., nel momento ritenuto più opportuno (in cui non vi è alcun pericolo) ovvero quando non vi sono in corso riprese o veicoli autorizzati della Produzione;
Le interruzioni alla circolazione veicolare e pedonale verranno effettuate sotto il vigile controllo del personale del Comando P.M. in collaborazione al personale fornito dalla Produzione. Le riprese saranno Autorizzate dagli Uffici competenti.
Durante le riprese, e per consentire le interruzioni temporanee alla circolazione veicolare (di cui alla presente O.D.), la Produzione
provvederà a collaborare con il Personale del Comando P.M..
Le interruzioni temporanee alla circolazione veicolare dovranno essere di breve durata, per evitare congestioni al traffico veicolare e verranno effettuate sotto il vigile controllo del personale del Comando di P.M. .
La Produzione provvederà:
- in ordine alle richieste di interventi da effettuare per competenza alle Società partecipate a contattare le stesse per quantificare i corrispettivi. In particolare l’AMAT provvederà a quantificare gli interventi richiesti direttamente alla Produzione non essendo, quanto richiesto, previsto dal Contratto di Servizio. Lo stesso dicasi per le vie interessate dalla
sosta a pagamento e gestite da APCOA per cui la Produzione provvederà a raccordarsi con la stessa Società.
La Produzione provvederà, durante le riprese, affinché sia sempre garantito:
1) il libero e rapido transito di, eventuali, veicoli di soccorso in emergenza e di pronto intervento;
2) il transito dei veicoli dei residenti, titolari di regolari passi carrabili e di attività commerciali;
3) il transito di eventuali veicoli utilizzati da soggetti diversamente abili per raggiungere i posti di
sosta riservati alle autovetture al servizio dei disabili.
IL GATTOPARDO TORNA A RUGGIRE
A sessant’anni esatti dall’ uscita nelle sale cinematografiche del capolavoro diretto nel 1963 da Luchino Visconti, la Netflix ha iniziato le riprese di una nuova produzione kolossal internazionale ,prodotta da Indiana Production e Moonage Pictures e composta da sei episodi.
Le riprese si stanno svolgendo tra Palermo, Siracusa, Catania e Roma.
Tale nuovo film è ispirato a uno dei più grandi romanzi italiani di tutti i tempi, “ Il Gattopardo”, un racconto ambientato in Sicilia durante i moti del 1860.
Pochi sanno però che “Il Gattopardo” rischiò di non essere mai pubblicato perché le più importanti case editrici italiane rifiutarono di pubblicarlo.
La storia ci racconta che il principale responsabile di tale “grande abbaglio” fu uno dei più importanti curatori editoriali e critici letterari italiani: Elio Vittorini, che nel 1956 svolgeva, per la casa editrice Mondadori ed Enaudi l’incarico di consulente.
Infatti i rifiuti di Vittorini furono ben due.
Il primo rifiuto di Vittorini a Tomasi di Lampedusa sarebbe stato pronunciato il 22 ottobre del 1956 per conto della casa editrice Mondadori, dove la bozza del romanzo, ancora incompleta ,era pervenuto.
Il secondo rifiuto Vittorini lo fece , in qualità di curatore di una collana di libri di Einaudi, i “Gettoni”, il 16 aprile del 1957.
Secondo alcuni le cose non andarono esattamente in questo modo.
Infatti per il primo rifiuto la responsabilità forse è da attribuire a tre suoi collaboratori che si trovarono d’accordo nel segnalare, accanto ai pregi, anche i limiti dell’opera: “Per due lettori il libro manca soltanto di abilità, per il terzo di determinazione morale. Manca comunque di qualcosa che rende monco il libro pur pregevole. Non si può far capire all’autore che dovrebbe rimetterci le mani . Intanto restituirei avendo cura di assicurarci che l’autore rispedisca a noi dopo fatta revisione”.
In parole povere, Vittorini, che probabilmente non lesse le bozze del romanzo, si affidò al giudizio dei suoi collaboratori che non bocciarono l’ opera , ma “auspicarono invece che Tomasi di Lampedusa lo aggiustasse modificando le parti ancora traballanti per poi riproporlo alla Mondadori “.
Il libro tornò , poco dopo, nelle mani di Vittorini, questa volta in qualità di curatore della collana “Gettoni” di Enaudi, il 16 aprile 1957, segnalato dal libraio-editore palermitano Salvatore Fausto Flaccovio.
Questa volta Vittorini lesse il libro, ancora incompleto, e rispose a Tomasi di Lampedusa il 2 luglio 1957: “Anche se come modi, tono, linguaggio e impostazione narrativa può apparire piuttosto vecchiotto, da fine Ottocento, il Suo è un libro molto serio e onesto dove sincerità e impegno riescono a toccare il segno in momenti di acuta analisi psicologica […] Tuttavia, devo dirle la verità, esso non mi pare sufficientemente equilibrato nelle sue parti e io credo che questo “squilibrio” sia dovuto ai due interessi saggistico e narrativo, che si incontrano e si scontrano nel libro con prevalenza, in gran parte, del primo sul secondo. […] Per il resto, purtroppo, mi trovo nell’assoluta impossibilità di prendere impegni o fare promesse perché il programma dei “Gettoni” è ormai chiuso per almeno quattro anni”.
Certo non si trattava di una bocciatura ma ……quasi.
Nel frattempo l’ autore era morto e il romanzo sembrava destinato all’ oblio.
Fu l’ intuizione e l’ ostinazione di un grade scrittore come Giorgio Bassani che ricevendo la bozza da Elena Croce ( figlia del grade filosofo Benedetto Croce) , che fece pubblicare il romanzo dalla casa editrice Feltrinelli.
Bassani, da poco incaricato di dirigere una collana di autori contemporanei, lo consigliò caldamente a Giangiacomo Feltrinelli: e così il romanzo fu in libreria l’11 novembre del 1958.
Fu un successo incredibile!
P.S. Meno male che Vittorini giudicava il “Gattopardo” un libro “piuttosto vecchiotto, da fine Ottocento”.
Vittorini accusava Tomasi Di Lampedusa di non essere….. “moderno”.
Forse doveva essere “moderno” come lui, chiamato Il “fascista di sinistra”, che partecipava ,fino al 1942, a convegni organizzati dal potente ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, per poi iscriversi , nello stesso anno, al partico comunista , diventando ,dopo la guerra, uno dei più influenti e potenti intellettuali di sinistra.
Per un intellettuale che come consulente di case editrici, bocciò non solo il “Gattopardo” ma anche due altri capolavori mondiali “Il dottor Živago” di Pasternak e “Il tamburo di latta” di Grass, non c’è proprio male.
Meno male che Giuseppe Tomasi di Lampedusa non fu “moderno” come lui.
Non credo che Tomasi di Lapedusa si ispirò a lui per creare la figura di Tancredi ma certamente……. gli somigliava tanto.