LIDL tutto pronto per il punto vendita nell’ex stabilimento Coca-Cola

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Tutto è pronto per il taglio del nastro del nuovo punto vendita ad insegna Lidl Italia che verrà inaugurato domani. 

Marco La Vecchia : “Il nuovo punto vendita sostituisce il nostro primo store palermitano inaugurato nel 2007.

La costruzione dell’immobile ha previsto la demolizione di una struttura di oltre 6.600 mq ormai in disuso da oltre 10 anni. 

Giorgio Indelicato aggiunge: “Il progetto è stato ottimizzato allo scopo di non gravare sulla rete pubblica di scarico delle acque piovane.

Tramite la riduzione della superficie edificata impermeabile e la realizzazione di un sistema di smaltimento delle acque, queste ultime, una volta depurate, vengono disperse naturalmente sfruttando la permeabilità del terreno e una rete di tubazioni drenanti.

Abbiamo inoltre posto particolare attenzione al risparmio energetico realizzando un impianto fotovoltaico di 200 KWp, installando apparati a basso consumo energetico ed un sistema di climatizzazione VRV a recupero di calore”.

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19 Thoughts to “LIDL tutto pronto per il punto vendita nell’ex stabilimento Coca-Cola”

  1. Giovanni

    Che non sia come tutti gli altri punti, o almeno correggono le lacune in tutti gli altri.
    In8zia una settimana dopo avere sbandierato le varie offerte. Lo stesso giorno,ed ancora peggio gli altri, e fa non commentare i fine settimana, settore abbigliamento, settore utensili etc, NON SONO MAI DISPONIBILI PERCHÉ TERMINATI. Fin dal primo momento? Dal primo giorno?
    Tantissimi, come me, rinunciamo perché non è una novità, ma una consuetudine. Potrebbero correggere un pochino il settore macelleria, che è di qualità non evidente.

  2. Sara

    Lavorare senza idranti per un intera estate , riempendo di polvere le case circostanti,che arrivavano sin nelle lenzuola dei nostri letti, facendo svolazzare le polveri sottili che hanno respirato anche i bambini abitanti delle zone limitrofe , fa di questo edificio L ennesima porcheria del consumismo ,tralasciando che , avendo nelle zone limitrofe , un lidl a pochi metri; si poteva anche evitare di averne un altro a 1km.Per cui credo sia veramente di pessimo gusto utilizzare parole cerimoniose per descrivere il sistema delle acque refluo quando ancora una volta Non è stato minimamente preso in considerazione la salute dell uomo e le persistenze .. Io lo trovo disgustoso.

  3. FF

    Io sono sempre contento quando qualche famiglia può fare affidamento su un membro che sia regolarmente assunto con contratto. Credo e spero che il vecchio Lidl chiuda perché insensato averne due a pochi metri, tra l’altro la mobilità di quella zona (che conosco bene) è una totale schifezza tra strade prive di illuminazione e marciapiedi nonché incomplete (la via Aiace o la via Nicoletti insegnano).

    Detto questo, che idea di sviluppo abbiamo per questa città se siamo in grado di aprire soltanto supermercati e facendo scappare investitori di altri settori per una burocrazia che è vergognosa?

  4. Sariddu

    x F.F.
    Diglielo all’ex Sindaco Orlando all’ex assessore Catania ai radical chic di sinistra con rolex hanno fatto solo ricorsi contro l’Ikea contro Decathlon contro l’Ostello Bello contro la Metropolitana (di destra ahaha) a favore del tram…
    Persino gente di sinistra storsero il naso contro il bloccare del progetto Ikea nell’ex Coca cola come Ferrandelli e Faraone.
    Lagalla non ha fatto proprio nulla per dare permessi a Lidl sono anni che stanno lavorando all’ennesimo Lidl a Palermo….chissa’ come mai Orlando e Gousto Catania davano permessi solo a Lidl…

  5. vicchio65

    Primo:
    – Ikea non ha mai abbandonato l’idea di Palermo nè ha mai avuto un no da parte dell’amministrazione. L’ultima valutazione (dell’azienda) è stata per un terreno a Ciaculli, cui non ha fatto seguito nè una richiesta nè un progetto. Quindi, di che parliamo? Poi, solo un idiota potrebbe pensare che l’area della Coca Cola potesse essere utilizzata per un Ikea.
    Secondo:
    – Decathlon (l’azienda) aveva valutato diverse possibilità su Palermo (Ciaculli, Conca d’Oro) mai concretizzate L’ipotesi ex Coca Cola si era arenata davanti allo stesso motivo per cui si era fermato l’attuale nuovo Lidl (riconversione dell’area da industriale a commerciale). L’azienda ha valutato di non proseguire nell’offerta (ha deciso di aprire a Carini) e la Lidl si è presentata con la nuova offerta (il terreno è privato, ed i proprietari si accordano con chi vogliono).
    Terzo:
    – Ostello Bello era fermo sempre per la variazione di destinazione d’uso; nel 2021 (precedente amministrazione) si è sbloccata con una sentenza del TAR e dovrebbe andare avanti (se l’azienda vuole).
    Quarto:
    – la MAL è nel progetto di mobilità urbana (precedente amministrazione). Se l’attuale la vuole fare che la faccia!
    Quinto:
    – tutti gli edifici ex industriali (vedi Coca Cola, vedi Salamone e Pullara) hanno necessità di una variazione del PRG per essere riconvertiti, e quindi di una valutazione da parte del TAR: non c’è niente di strano ed è positivo che si utilizzano aree già edificate anzsichè costruirne di nuove. Ma i passaggi burocratici sono questi. Proprio lo scorso ottobre hanno ricevuto una sentenza per la costruzione di un altro Lidl a Brancaccio, che fra poco aprirà. Lidl, anzi,si è sempre dimostrata attenta al consumo del territorio.

    P.s.: Vedo che ogni tanto rispuntano i nick, veri o fasulli, dei tifosi…ricordo solo che siamo vicini ad un anno dalla nuova amministrazione… e aspettiamo…

  6. Paragone

    Si si, siamo vicini ad un anno
    Ha uniziato a luglio e siamo vicini
    Chiffafari essere comunisti..

  7. FF

    @Vicchio65 ammiro la tua dedizione nel rispondere a questi utenti. A me piace discutere e scambiare opinioni ma appena percepisco un certo registro di linguaggio (pentamerde, sinistrati, radicalchic e compagnia bella) li lascio fottere perché ho capito l’antifona.

    Che la facessero ‘sta MAL, solo voi la mettete in contrapposizione al tram così continuate a parcheggiare come le peggiori bestie. Invece andrà a finire che Orlando con le sue innumerevoli porcate avrà portato un’alternativa e in 5 anni Lagalla avrà fatto poco e niente per la MAL (spero di sbagliarmi perché servirebbe a tutti).

    E sì, c’è un grande complotto per cui Catania si è arricchito dando i permessi per i supermercati, come un Ciancimino e un Vassallo qualunque. E sì, Ferrandelli e Faraone di sinistra. Va trovamelo uno convintamente a sinistra, ma immagino di parlare con uno per cui “è tutto uguale tanto sono tutti ladri”.

  8. vicchio65

    @Paragone
    Una caduta di stile così, da parte di un nick storico, non me l’aspetto!
    Dai miei post (che si possono andare a ritrovare in quanto anch’io non cambio nick da oltre 10 anni) ho sempre cercato di spiegare la differenza fra “amministrazione” e “politica”. Non sono mai stato comunista, ma se proprio dobbiamo dirlo sono d’accordo con Hayao Miyazaki che “meglio porco che fascista”! Poi se è comunista chiunque non sia leghista/forzista/missino nella vostra visuale contorta del mondo, allora sono fiero di essere classificato da voi comunista.
    Comunque, rispondevo solo ad uno dei tanti “soliti idioti” che ogni tanto rispuntano con affermazioni qualunquiste, come se a Ikea (che fa soldi, non politica!!!) ne fottesse qualcosa se a Palermo c’è Lagalla o Orlando. Poi, se proprio vogliamo dircela tutta, c’è anche il politico che “aiuta” e “viene aiutato” (vogliamo parlare di alcune aziende che in passato si sono stabilite a Catania?). Per questo idiota (ricordo che non è una offesa, anche se lui sicuramente non lo sa) Orlando sarebbe stato così c… da non volersi pregiare di avere aperto un Ikea a Palermo!!! Ma se l’ha fatto (in maniera inopportuna, per me) quando proprio per Ostello Bello si è rallegrato della decisione del TAR?!?! (tra parentesi, CEO di Ostello Bello è Dalla Chiesa, figlio di Nando, altro sporco comunista, e dove l’altro giorno a Milano si è tenuta la conferenza stampa di Alleanza Verdi Sinistra …un comunista che blocca un altro comunista! Mha!).
    Il mostro è la burocrazia: se la segui sei “un disfattista”; se non la segui prima o poi ti becchi una denuncia dall’avversario politico!
    Si, sono passati esattamente 196 giorni; ad un anno mancano esattamente 169 giorni. Troverà in giro il mio post in cui richiamo tutti ad “attendere” qualcosa di programmatico da parte di questa amministrazione, non dico di “fatto” ma almeno di “programmatico”!
    Mi smentisca se fino ad oggi non si è trattato solo di prosecuzione di quanto già impiattato (cosa di cui personalmente, l’ho detto più volte, sono contento): cimitero, tram, ciclabili, viabilità. La MAL Lagalla la vuole fare o non la vuole fare? Che idee ha per la Circonvallazione? Per il recupero dei quartieri emarginati?
    Dov’è il recupero della via Maqueda? Ed il limite dei 200 mq in via Roma (5 agosto “L’assessore Carta: “Una variante in tempi brevi sarà trasmessa al Consiglio comunale per la discussione””)? E i lavori in via Guardione?
    Due cose semplici:
    – sul sito del Comune non c’è ancora la possibilità di prenotare appuntamenti per l’anagrafe;
    – sul sito di Mobilita c’è una domanda ancora aperta “Canale Papireto: ma i lavori?”.
    Io aspetto, spero ancora, ma il tempo passa ed invecchio e forse divento più impaziente con la vecchiaia.
    Cordialmente.

  9. Sariddu

    x Vecchio 65 leggi se ci riesci…

    PALERMO: BUFERA SUL NO A DECATHLON, FERRANDELLI: “COMUNE SCANDALOSO, ORLANDO TROVI UNA SOLUZIONE”

    «Con riferimento al rigetto di una istanza presentata al SUAP da una società per azioni locale, asseritamente destinata ad un punto vendita del noto brand “Decathlon” nella zona di Partanna, gli uffici hanno comunicato che la stessa istanza è stata rigettata in quanto la destinazione urbanistica dell’area, classificata come D1, la rende incompatibile con attività che non siano esclusivamente “industriali, artigianali e simili”. Tale interpretazione degli uffici del SUAP è stata suffragata anche da un parere reso dall’Avvocatura comunale».

    Attraverso questa nota il Comune di Palermo spiega il suo NO al progetto di Decathlon nell’area dell’ex Coca Cola in via Nicoletti.

    “Nessuna valutazione di tipo politico o di altra natura – spiega l’Assessore Leopoldo Piampiano – può e deve interferire con una valutazione tecnica e di legittimità formale che compete unicamente agli uffici, che hanno correttamente sottoposto questa pratica ad un’analisi approfondita e circostanziata.”

    “Siamo ovviamente contenti del fatto che nel tempo Palermo abbia riconquistato un interesse per gli investimenti e per i grandi brand, come testimoniato dall’avvio di tante attività commerciali in questi anni – afferma il sindaco Leoluca Orlando – ma soprattutto e ancor di più in un momento come questo in cui il rispetto di regole è un imperativo, nessuna attività economica, piccola o grande, tradizionale o innovativa può essere al di sopra della normativa. L’Amministrazione comunale è sempre aperta al dialogo con quanti vogliano investire in città e creare nuove opportunità di sviluppo, purché ciò avvenga in quadro certo di attenzione per la normativa urbanistica e per la pianificazione della città”.

    BUFERA IN CONSIGLIO COMUNALE

    ferrandelli-vs-orlandoIl leader dell’opposizione Fabrizio Ferrandelli (+E) ha presentato un’interrogazione: “Grave perdita economica. Accerterò responsabilità politiche, un sindaco non deve dire sempre no, ma trovare soluzioni e alternative”.

    “Uno dei compiti più importanti di un’amministrazione che si rispetti, oltre a garantire l’efficienza ed efficacia dei servizi, che a Palermo non mi sembrano ben resi e garantiti, dovrebbe essere quello di creare condizioni e opportunità per la ricchezza del territorio. Proprio per questo, stamane, ho presentato un’interrogazione in Consiglio comunale per fare chiarezza sulla vicenda del diniego delle autorizzazioni per l’apertura del colosso di abbigliamento Decathlon“.

    “Nella stessa interrogazione chiedo chiarezza anche su Ikea, altro grande asset economico per la città ed ennesima occasione perduta. Ritengo sia importante chiarire le responsabilità politiche, che sono indipendenti e vanno oltre le conformità urbanistiche. Infatti – precisa – è utile che i palermitani conoscano quali provvedimenti, atti di indirizzo ed interventi la giunta e il sindaco, abbiano messo in campo per favorire la creazione di questi due punti vendita e quali altri provvedimenti sostitutivi ai siti di interesse si sarebbero potuti mettere in campo per consentire queste opportunità. Nello specifico, infatti, potrebbe anche non essere stata consona la scelta dell’area dell’ex Coca-cola, potrebbe perfino essere condivisibile il diniego, ma è scandaloso che un’amministrazione non si preoccupi di trovare siti alternativi e che non prospetti diverse alternative al fine di consolidare una proposta commerciale che avrebbe potuto portare prestigio ed attratività economica per tutta la Sicilia occidentale. Una delle ricadute più gravi è di certo la perdita di centinaia di nuovi opportunità lavorative, in una Palermo affamata di lavoro e depressa economicamente. Compito di un Sindaco – conclude Ferrandelli – non è soltanto quello di dire no, ma soprattutto quello di approfondire, incontrare le parti e trovare altre soluzioni e metterle in campo. Mi spiace dover ammettere con franchezza che non sono per nulla stupito. Conoscete il mio giudizio negativo su un sindaco che non amministra la città”.

    Presidente Ance Palermo Massimiliano Miconi
    Presidente Ance Palermo, Massimiliano Miconi
    ANCHE L’ANCE CONTRO IL COMUNE

    “Nella vicenda Decathlon, ciò che risulta veramente inaccettabile e mortificante, è il fatto che il parere negativo alla sua realizzazione arrivi dopo due anni”. Ad affermarlo è il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi, dopo che l’amministrazione comunale ha negato il permesso di costruire all’azienda “per incompatibilità urbanistica”.

    “Non vogliamo entrare nel merito delle motivazioni del Comune – continua Miconi – ma porre l’attenzione sulla questione tempi della burocrazia che mettono in evidenza l’inefficienza del sistema contro la quale ci battiamo da tempo. Non può esserci sviluppo in una città in cui una pratica necessita di due anni per avere un parere, anche negativo; dunque qualcosa nel sistema degli uffici del Comune va assolutamente cambiato. Il nostro compito, come associazione, – conclude il presidente di Ance Palermo – è quello di tutelare le nostre imprese, che rappresentano professionalità sane e posti di lavori. La realizzazione di questo megastore sarebbe stata fatta, inoltre, con imprese e maestranze locali: l’ennesima opportunità persa per Palermo”.

    LE ALTRE REAZIONI:
    Edoardo De Filippis e Leoluca Orlando“Venti milioni di euro di investimenti e centinaia di posti di lavoro previsti vanno salvaguardati: l’amministrazione comunale trovi una soluzione per scongiurare l’ennesima occasione persa di sviluppo economico e commerciale per la nostra Palermo”. Lo afferma Eduardo De Filippis, coordinatore cittadino di DiventeràBellissima, commentando il diniego dato dallo Sportello Unico a Decathlon per la realizzazione di un punto vendita nell’ex stabilimento Coca Cola.

    “E’ chiaro a tutti che i dirigenti del Suap non comprendano ancora quanto sia fondamentale mediare per risolvere i problemi a chi oggi vuole fare impresa – aggiunge De Filippis – È assurdo attendere due anni per avere un parere o un giudizio, e inoltre ad esempio per la realizzazione del centro Conca d’Oro in una zona adiacente e in un’area simile sottoposta a vincolo non si parlò di incompatibilità urbanistica, anzi nel giro di pochi mesi si ottennero tutte le autorizzazioni e varianti del caso”.

    LEGGI ANCHE:

  10. Sariddu

    X Vecchio65 e FF

    RIUSCITE A LEGGERE A COMPRENDERE ?
    O FATE FINTA….??? IL COMUNE DI PALERMO SINDACO LEOLUCA ORLANDO SI OPPOSE ALL”APERTURA DI OSTELLO BELLO
    Da Repubblica un giornale vostro sinistro

    Si riapre il caso Ostello Bello, il Comune di Palermo fa ricorso contro la sentenza del tar
    di Tullio Filippone

    Si riapre il caso Ostello Bello, il Comune di Palermo fa ricorso contro la sentenza del tar
    Sembrava una questione chiusa e invece il Comune, all’ultimo secondo, ha presentato ricorso contro la sentenza del Tar che aveva dato ragione a Dario Mirri e Carlo Alberto Dalla Chiesa, sulla licenza edilizia per recuperare l’ex centrale termoelettrica dell’Enel
    28 MAGGIO 2021 ALLE 18:32
    1 MINUTI DI LETTURA
    Sembrava una questione chiusa e invece il Comune, all’ultimo secondo, ha presentato ricorso contro la sentenza del Tar che aveva dato ragione a Dario Mirri e Carlo Alberto Dalla Chiesa, sulla licenza edilizia per recuperare l’ex centrale termoelettrica dell’Enel e trasformarla nella sede palermitana di Ostello Bello, l’ostello più famoso d’Italia e brand internazionale con 250 dipendenti, quattro sedi in Italia, una in Birmania e 180mila viaggiatori l’anno.

    Palermo, il Tar dà torto al Comune: “Ostello bello” può nascere nell’ex centrale termoelettrica
    di Tullio Filippone
    05 Marzo 2021

    La vicenda si trascina da più di due anni. Quando la società Neaimmobiliare srl del patron del Palermo Dario Mirri, proprietaria dell’immobile, e Ostello Bello di Dalla Chiesa avevano trovato un accordo per trasformare il bene di archeologia industriale di via Alessandro Volta, zona porto, in un centro culturale e una struttura ricettiva da duecento posti letto, con un investimento di 5-6 milioni di euro. Ma il progetto, per il quale erano stati ottenuti tutti i permessi – dalla Soprintendenza all’Autorità portuale – si è scontrato con il diniego dell’Edilizia privata del Comune, perché la destinazione d’uso non sarebbe conforme al piano urbanistico. I privati allora era ricorsi al Tar, che a marzo scorso aveva dato loro ragione, accogliendo la tesi basata sul fatto che la legge regionale 16 del 2016 autorizza il cambio di destinazione d’uso per gli edifici costruiti prima del 1976 anche per attività turistiche e ricettive.

    Sembrava che il Comune di Palermo dovesse desistere dal ricorso e in effetti questo era l’orientamento dell’Edilizia privata e invece, allo scadere dei termini utili, è arrivato un ricorso contro la sentenza. “Il ricorso è un atto dovuto perché sarebbero scaduti i termini per presentarlo. L’orientamento degli uffici era di non impugnare la sentenza, ma c’è un’istruttoria in corso per prendere una decisione definitiva – dice l’assessore all’Edilizia privata Vincenzo Di Dio – La decisione del tar non riguarda solo il caso specifico di Ostello Bello, ma si applicherebbe per tutti gli altri casi simili e quindi occorre decidere con la massima serenità”.

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    © Riproduzione riservata

  11. Sariddu

    xFF e Vecchio65
    sai leggere? o fai finta…
    Orlando e Giusto Catania hanno sempre messo con il loro NO il bastone tra le ruote a chi non era dalla loro parte…

    POLITEAMA / VIA ALESSANDRO VOLTA

    Porto, sì al recupero dell’ex centrale elettrica: il Tar sconfessa il Comune, Ostello Bello può aprire
    La catena di strutture ricettive low cost per giovani potrà cambiare destinazione d’uso all’immobile di via Ferraris angolo via Volta, acquistato da una società del presidente del Palermo Mirri. I giudici: “Non è necessaria una variante urbanistica”. Anello (Lega): “Bocciatura per la burocrazia di Orlando”

    La palazzina di via Galileo Ferraris all’angolo con via Alessandro Volta
    Ostello Bello, la catena di strutture ricettive low cost per giovani, potrà dare il via ai lavori per la ristrutturazione dell’ex centrale termoelettrica di via Galileo Ferraris angolo via Volta, a due passi dal Castello a Mare.

    E’ questo l’effetto di una sentenza della seconda sezione del Tar – Cosimo Di Paola (presidente), Nicola Maisano (consigliere), Raffaella Sara Russo (referendario estensore) – che ha annullato il provvedimento del 17 luglio scorso con cui il Comune aveva negato “il permesso di costruire per una pretesa difformità delle opere oggetto di istanza con lo strumento urbanistico”. La decisione non è definitiva e potrà eventualmente essere impugnata davanti al Cga.

    Palazzo delle Aquile, che si è adeguato ad un parere del dipartimento Urbanistica dell’assessorato regionale al Territorio (resistente in giudizio), in parole povere aveva fondato il suo “no” alla ristrutturazione e al cambio di destinazione d’uso dell’immobile (da attività non residenziale produttiva a ricettiva) per la mancanza di una variante urbanistica al Piano regolatore.

    Secondo il Comune, inoltre, la riconversione dell’immobile – acquistato dalla Neaimmobiliare srl, società che fa capo al presidente del Palermo calcio Dario Mirri – non sarebbe stata possibile perché alcune porzioni dell’unità edilizia sono “ubicate in zona destinata a parcheggio e in zona F16 (area ferroviaria e portuale)”.

    “Un’interpretazione dell’articolo 26 della legge regionale 16 del 2016 che il collegio non ritiene di condividere”, si legge nella sentenza che dà ragione a Neaimmobiliare srl e Ostello Bello spa. Realtà quest’ultima fondata da tre giovani – fra cui Carlo Dalla Chiesa, figlio di Nando e nipote del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa – che conta 250 dipendenti e 180 mila visitatori l’anno con sedi a Milano, Como, Assisi e in Birmania.

    Il Tar smonta pezzo per pezzo la decisione del Comune sostenendo che “l’unico limite” che poteva essere posto era “il rispetto della volumetria esistente”. E che “non può ritenersi necessaria la variante urbanistica” in quanto la legge citata ha “natura derogatoria”. La ratio della legge, rimarcano i giudici, è infatti quella di “agevolare le strutture ricettive, commerciali e destinate ad ospitare servizi, in deroga alla disciplina ordinaria”.

    Proseguendo con l’esame degli ulteriori rilievi mossi dall’amministrazione comunale – e cioè la realizzazione di un nuovo solaio e l’introduzione di lucernari (autorizzati peraltro dalla Sovrintendenza) – il collegio osserva che “questi non costituiscono valide ragioni ostative al rilascio del richiesto permesso di costruire”.

    “Una clamorosa bocciatura per la burocrazia targata Orlando: un mostro che sembra fare di tutto per ostacolare gli imprenditori, i giovani, chi ha idee e voglia di fare” commenta il consigliere della Lega Alessandro Anello, vicepresidente della commissione Attività produttive (nella foto a destra), tra i primi a divulgare la notizia. “Come Lega – aggiunge – avevamo immediatamente denunciato la vicenda per portarla all’attenzione dell’opinione pubblica ed in veste di vicepresidente della commissione Attività produttive ho seguito le varie fasi del braccio di ferro, convocando tra le altre cose in audizione l’assessore all’Edilizia privata Vincenzo Di Dio”.

    anello-6
    anello-6
    La decisione dei giudici amministrativi sblocca di fatto la nascita anche a Palermo dell’ostello più famoso d’Italia. “Al di là degli aspetti strettamente tecnici della vicenda – conclude Anello – non è accettabile che l’amministrazione comunale si sia presa quasi due anni per dare una risposta, per giunta negativa e oggi clamorosamente giudicata infondata, bloccando per un tempo così tanto lungo chi si impegna per fare impresa credendo nelle potenzialità turistiche della città, con la prospettiva della creazione di posti di lavoro, senza contare la riqualificazione della zona adiacente al porto. Una vicenda emblematica – conclude l’esponente del Carroccio – che si aggiunge al ricco festival degli orrori della Giunta Orlando”.

    © Riproduzione riservata

    Daniele Ditta
    Daniele Ditta
    Giornalista Palermo
    05 marzo 2021 17:41
    Si parla di
    comune
    turismo
    Alessandro Anello
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  12. vicchio65

    Ribadisco quanto affermato (e confermato dal maldestro copia-incolla dell’amico 🙂 )
    E’ assolutamente evidente che, oltre a non saprere fare copia-incolla, non è in grado di capire quello che lui stesso legge e riporta.
    Ciò detto, ha ragione @FF e lascio qui.

  13. vicchio65

    Ah, a proposito di De Filippis…
    Lascio alla lettura di come è finita 🙂 🙂
    https://palermo.repubblica.it/cronaca/2021/03/25/news/gli_affari_della_mafia_con_gli_ultra_del_palermo_14_arresti_coinvolti_i_vecchi_capi_della_tifoseria-293714586/

    “anzi nel giro di pochi mesi si ottennero tutte le autorizzazioni e varianti del caso”
    COMPLIMENTI! come direbbe il mio amico Belfagor 🙂 🙂 🙂

  14. Sariddu

    x Vicchio65
    Allora non sei capace di comprendere???
    il comune di Palermo fece solo ricorsi sia per Ostello Bello sia per Decathlon …ma via a libera ai Lidl puzza tanta puzza di …..

  15. vicchio65

    Palermo, cosa vuoi fare di grande? Prospettive di futuro
    Sindaco Roberto Lagalla e assessore Maurizio Carta
    16 febbraio, alle 18, presso l’Istituto di formazione politica Pedro Arrupe
    https://qds.it/palermo-futuro-e-pnrr-sindaco-lagalla-incontra-cittadinanza/

    Speriamo non si tratti delle solite supercazzole…
    Come diceva qualcuno, “fussi ca fussi la vorta bbona” di sapere cosa vogliamo fare da grandi! Perchè io, sinceramente, non l’ho ancora capito!!!
    Invito la Redazione a partecipare, se possibile, e tenerci aggiornati.

  16. vicchio65

    Ah, dimenticavo!
    Sulla Lidl a Palermo e sulla puzza di qualcuno (problemi igienici? 😉 )
    https://www.palermotoday.it/cronaca/lidl-brancaccio-apertura-sentenza-cga.html

  17. punteruolorosso

    @vicchio, mi unisco all’invito. se fossi a palermo ci andrei

  18. BELFAGOR

    LE “ VISIONI” DEL SINDACO LAGALLA
    Leggendo ciò che il sindaco Lagalla e l’ assessore Carta hanno detto in questo dibattito ho avuto l’ impressione di risentire le ……“vecchie promesse”.
    Alla domanda “Qual è la visione realistica della città che avete per questi 5 anni di amministrazione in una prospettiva ampia? “, l’ assessore Maurizio Carta ha risposto :”
    “In questo momento il nostro compito è quello di mettere in atto alcune prime azioni con-crete di un piano di sviluppo nel quadro di una “visione” a lungo termine, di ……almeno venti anni. Dobbiamo, intanto, favorire la crescita di ……una città policentrica fatta di quartieri perché oggi la “visione” ipercentrica non è più in grado di produrre i suoi effetti qualitativi”
    Che vuol dire?
    “Grazie al lavoro che stiamo facendo con il mondo delle associazioni, del terzo settore e del volontariato – chiarisce il sindaco Lagalla – ci stiamo rendendo conto…… dei tanti problemi della città. Stiamo analizzando la sostenibilità economica, la sostenibilità burocratico- amministrativa e la capacità progettuale. È una città a più velocità che in cinque anni non potranno essere colmate perché è il frutto di….. 300 anni di storia”.
    Ho la vaga sensazione che si continua con la vecchia “visione” orlandiana .
    La gente vuole risposte immediate e invece si continua a parlare di tempi lunghi di …” almeno vent’ anni”.
    Nessuno pretende che in cinque anni siano colmati i tanti problemi della città perché ….”sono il frutto di 300 anni di storia”.
    E troppo chiede idee chiare, fatti…non chiacchiere ?
    E’ un caso che queste “visioni ” i nuovi amministratori li hanno “enunciati “ in un convegno organizzato dai gesuiti dell’’Istituto di formazione politica Pedro Arrupe”?
    Come Orlando trent’ anni fa, il nuovo sindaco cerca il sostegno dei gesuiti?
    “Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima”
    P.S. E l’ opposizione di Miceli, Giambrone e Mangano non hanno niente da dire ?

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