Ricarica elettrica auto: quanto è pronta Palermo?

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Da diversi mesi si parla sempre più insistentemente di “elettrico” applicato alla mobilità sostenibile. L’installazione delle colonnine di ricarica per i veicoli è divenuta di fatto la cartina di tornasole di questo fenomeno.

Il trend è in decisa ascesa in tutto il contesto nazionale, con picchi di eccellenza distribuiti a macchia di leopardo in tutto il territorio italiano. Tra gli altri, il tema delle electric car è stato anche oggetto di dibattito durante la scorsa Settimana Europea della Mobilità, tenutasi a Palermo e dal titolo “Quale futuro per l’automobile elettrica?” .

Lo scenario di Palermo

Lo scorso Febbraio il Comune di Palermo ha avviato l’iter per l’installazione delle centraline di ricarica per mezzi elettrici. Progressivamente saranno impiantati sul suolo pubblico circa ottanta postazioni, così come previsto dal bando, al quale hanno conseguito il maggior punteggio gli operatori BeCharge ed Enel X.

Lo scorso Settembre, lo stesso Comune dava fondo a nuove risorse per innalzare l’offerta ai cittadini.

Per questo è stato indetto un bando finalizzato all’installazione di nuovi 430 punti di ricarica e fornire quindi un deciso impulso a questo segmento. In tal senso l’Assessore comunale alle attività economiche, SUAP e mercati, Cettina Martorana, dichiarava:

Ci saranno 430 stalli e 223 di questi impianti sono vincolati e tutti ben definiti nel bando. Lo sportello unico per le attività produttive concederà l’occupazione del suolo pubblico, con una parte permanente che afferisce agli stalli per le colonnine di ricarica e un’occupazione temporanea per quanto riguarda gli scavi necessari per installare le colonnine. La concessione sarà quinquennale e sarà possibile rinnovarla”.

Nelle more di completare gli interventi, gli operatori dovranno tuttavia fare i conti con i distributori di energia locali e con la potenza erogabile nei vari quartieri della città, diversamente serviti e talvolta in maniera insufficiente. Probabilmente è questo uno dei problemi principali che sta determinando un ritardo nelle operazioni.

Ad ogni modo si traguarda uno scenario di capillarizzazione progressiva del servizio di ricarica che, compatibilmente alla crescita del mercato automobilistico di riferimento, cercherà di corrispondere un’adeguata offerta logistica. La maggiore preoccupazione che contraddistingue la volontà di acquisto dei palermitani è riferito infatti alla presunta e adeguata disponibilità di una infrastruttura di ricarica nel territorio. Molti utenti finali si professano scettici in tal senso ma anche convinti che l’elettrico costituisca il futuro.

Boom di auto elettriche, ma distanti dagli obiettivi 2030

In Italia si registra ad oggi la circolazione di circa 200mila auto elettriche, pressochè il doppio rispetto all’anno precedente. Tuttavia il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) pone tra gli obiettivi il raggiungimento di 6 milioni di mezzi elettrici circolanti nel 2030. Come asserito da Simone Franzò, direttore dell’Osservatorio Smart Mobility dell’Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, a Repubblica:

I numeri hanno subìto un’impennata, potremmo immaginare di trovarci ad un punto di svolta, ma ancora non basta, poiché uno sviluppo di mercato inerziale, in linea con l’attuale trend di crescita, ci porterebbe al 2030 a disporre di circa 4 milioni di veicoli elettrici, ben al di sotto degli obiettivi del Pniec.

Il raggiungimento dei 6 milioni di veicoli elettrici circolanti contribuirebbe ad un altro fondamentale obiettivo, quello di ridurre le emissioni di CO2 del 40% circa, finalità definita “pilastro” dalla UE e dalla recente conferenza COP26 tenutasi a Glasgow.

L’intervento smart del privato

L’argomento “elettrico” si dipana dunque tra diverse variabili: azioni di policy per agevolare il mercato elettrico e la dismissione dei mezzi più inquinanti, l’infrastrutturazione del territorio, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e una ingegnerizzazione degli spazi nelle città.

Parallelamente ai grandi interventi delle amministrazioni centrali e locali si muove tuttavia un tessuto imprenditoriale che fa di necessità virtù. Ottimizzando l’esistente, un’azienda palermitana come Electrigo si propone oggi al mercato con un servizio di “garage intelligente” che contribuisce in modo smart anche e soprattutto alla fornitura capillare di energia per i veicoli elettrici.

D’altronde, con un contesto locale sempre più saturo e urbanizzato, immaginare nuove infrastrutture di servizio è sinonimo anche di difficoltà. Come scritto in precedenza, la stessa installazione dei punti di ricarica a Palermo sta affrontando complicazioni proprio nelle forniture dell’energia e nella sua distribuzione. In passato analoghe complicazioni si sono verificate nella diffusione degli stalli del bike-sharing.

Per questo l’auspicio è che alle grandi progettualità metropolitane si affianchino analoghe soluzioni di privati, in un connubio che garantisca un’offerta diversificata ed efficace per il consumatore finale.

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One Thought to “Ricarica elettrica auto: quanto è pronta Palermo?”

  1. Irexia

    In un supermercato in città hanno già da anni coperto il tetto dell’edifico con i pannelli fotovoltaici. Credendo nella cosa, hanno continuato e adesso anche i parcheggi delle auto hanno le tettoie con i pannelli fotovoltaici e un paio di parcheggi sono riservati alla ricarica delle auto elettriche! Mentre faccio la spesa, attività che generalmente mi impegna almeno 20 minuti una mezz’ora, faccio il pieno di energia alla mia autovettura e non perdo tempo nell’attesa: insomma la quadratura del cerchio!
    Questa è la direzione giusta! C’è speranza per questa città! 😀

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