Palermo – Individuate, a seguito di avviso pubblico, le due ditte incaricate di posizionare le centraline di ricarica elettrica per veicoli: si tratta di BeCharge ed Enel X, che potranno impiantare su suolo pubblico ottanta colonnine.
Cosi come previsto dal bando l’operatore che avrà conseguito il maggior punteggio, in questo caso BeCharge, otterrà la priorità di assegnazione dei siti richiesti e a tal fine dovrà produrre la SCIA entro trenta giorni.
Stessa cosa potrà fare Enel X per i siti non oggetto di altre istanze, mentre per quelli già precedentemente individuati (indicati in rosso nell’allegato), si procederà, in accordo con l’Amministrazione comunale, a verificare la fattibilità di ulteriori luoghi.
È esplicitamente previsto dal capitolato che l’utilizzo delle colonnine non potrà essere soggetto ad alcuna forma di abbonamento obbligatorio e che gli utenti dovranno poter pagare sul posto in modalità telematica.
Qui di seguito l’elenco dei siti dove verranno installate le colonnine e le due principali colonnine della BeCharge.
da quel che so, EnelX potrebbe installare altre colonnine oltre le citate molto bene nell’articolo, si stan gia producendo pure furgoni e fuoristrada solo ad alimentazione elettrica;
benzina e diesel saranno solo un ricordo, ritengo rimarranno forse 10 stazioni di rifornimento in tutta palermo e penso cio succedera entro i prossimi 5 anni
magari
Magari. Realisticamente la transizione in tal senso vorrà 10 anni, di pari passo con l’ampliamento dei sistemi di mobilità pubblica.
Ma se le installassero le stazioni di rifornimento? sarebbe come un “passaggio di consegne” dagli idrobarburi all’elettrico, l’automobilista come sa oggi dove andare per riempire il serbatoio, senza cambiare abitudini saprebbe dove fare ricarica (certo, potrebbe configurarsi una specie di conflitto di interesse in seno alle compagnie petrolifere, ma mi auguro che la loro esistenza stia vivendo una parabola discendente già oggi e così potrebbero convertirsi al nuovo…).
Qualcuno sa quanto tempo occorre per ricaricare le batterie, è paragonabile a quanto ne occorre per fare il pieno?
Rispondo all’ultima domanda. Non è possibile fornire una risposta secca. Dipende da tanti fattori. La risposta in estrema sintesi è un’eternità. Con una colonnina standard da 50 kW, oppure considerato che anche con potenze maggiori molte vetture sono comunque limitate, diciamo un’ora, una 500 elettrica mezz’ora.
L’inizio della diffusione dell’elettrico partirà da chi ha il posto auto privato, con una comoda ricarica notturna lenta. Non è pensabile, né ad oggi né nel breve termine di ricaricare l’auto elettrica in pochi minuti. Non solo, pensando di ricaricare rapidamente, il costo dell’energia salirebbe notevolmente, rendendolo sconveniente rispetto ai combustibili fossili.
Detta così la sintesi è lacunosa. L’argomento è lungo, e merita approfondimenti che non possono essere dati in un commento.
Per conoscenza, qualcuno si sta già muovendo. Ho visto colonnine nel parcheggio Leroy Merlin – Forum (forse non ancora attive), e cosa ancor più interessante, presso il distributore di via Ernesto Basile (a salire) ci sono due postazioni di ricarica della Ionity. Quelle da 350 kW, il che è davvero interessante. In Sicilia esiste solo un altro punto di ricarica con quattro postazioni presso il Sicilia Outlet Village.
Piccoli passi, piccoli passi…
Eppur si move…
Una domanda: posso ricaricare l’auto collegandola tramite un cavetto USB al mio computer a sua volta connesso alla rete elettrica? 🙂
Scherzi a parte, mi pongo un paio di domande:
– è credibile che si acquisti un’auto elettrica visti i tempi della ricarica?
– come si chiedeva già qualcuno: lo smaltimento delle batterie esauste come avviene? Non vorrei che finisse come le scorie radioattive disseminate in Somalia, dentro i proiettili sparati in Bosnia o nelle miniere di sale chiuse.
La storia ci insegna che il capitale trova sempre il modo più lurido possibile per fare affari in modo criminale e qui ci sarebbe pure la beffa di crimini ecologici sotto la bandiera ecologica.
le batterie del tram senza fili sono anch’esse molto inquinanti.
Lo chieda al sindaco
Passati 6mesi, ne avete vista qualcuna? Palermo é la 5nta città di Italia, ma ha meno colonnine per abitanti di cittadine piccolissime, come Marsala o Alcamo! É indecente….
Ottima osservazione! Bisognerebbe tenere il conto delle promesse e dei proclami e attivare varie operazioni “fiato sul collo” per sapere come (lo so sarebbe meglio dire “se”) si sono concretizzati, leggasi chiedere conto e ragione a chi di dovere!
Guarda che Palermo è una città indietro di circa 30 anni su tante cose, non solo su questo ..