Il Dirigente del Servizio della Mobilità ha emesso oggi una ordinanza con la quale dispone l’Istituzione – in via sperimentale – della pista ciclabile bidirezionale in sede propria in viale Campania, viale Emilia, via Ausonia e viale Praga.
Si estende, in tal modo, la rete ciclabile cittadina nell’asse Nord-Sud, connettendo i tratti ciclabili già esistenti in viale Piemonte, viale Lazio e viale Strasburgo e qualificando le postazioni del servizio bike sharing, presenti in via Emilia e via Praga.
Il primo tratto della pista ciclabile bidirezionale asse Nord-Sud, mediante l’utilizzazione di una porzione della carreggiata stradale esistente è stato istituito – con ordinanza dirigenziale n. 461 del 30 giugno scorso – nei seguenti assi viari: Via Principe di Villafranca (tratto compreso tra la via Dante e via Costantino Nigra), via Piersanti Mattarella, via Giacomo Leopardi, via Boris Giuliano e viale Piemonte.
La lunghezza complessiva dell’asse Nord-Sud, da viale Praga a via Principe di Villafranca è di 3 chilometri e 800 metri.
La pista ciclabile avrà una sezione trasversale di 2 metri e mezzo e sarà fisicamente delimitata da moduli spartitraffico longitudinali, interrotti in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, dei passi carrabili autorizzati, degli stalli di sosta riservati ai disabili e ove se ne ravvisi la necessità. La regolamentazione della sosta viene confermata, in parallelo sul lato sinistro rispetto al senso di marcia e traslata a destra della pista ciclabile.
“Prosegue – dichiara il sindaco, Leoluca Orlando – un intervento che mira a dare razionalità e sicurezza anche alla mobilità dolce, che in questo particolare periodo ha assunto ancora maggiore importanza nella nostra comunità.
Il completamento di questo percorso rappresenterà un ulteriore passo per dotare la città di una rete di mobilità sostenibile, secondo il Piano approvato di recente anche dal Ministero”.
“La ciclopolitana di Palermo – sottolinea l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania – prosegue il suo percorso e giungerà fino in via Praga, così come prevista dal Piano della Mobilità dolce. La prima parte, al netto di piccole modifiche che saranno attuate nei prossimi giorni, è stata completata ed è evidente che la scelta progettuale di una pista bidirezionale protetta da cordoli ha riscontrato il favore della cittadinanza, infatti sono aumentati i ciclisti che la percorrono.
Il collegamento tra il centro città e la zona nord è uno degli assi di attraversamento più importanti della città e la scelta di investire su questa tipologia di pista ciclabile sta contribuendo a decongestionare il traffico veicolare privato, offrendo una valida alternativa negli spostamenti casa/lavoro”.
Foto di copertina di LiveSicilia
E le auto in doppia fila in via Ausonia dove si mettono?? Il tratto in viale Campania per immettersi in via Ausonia è un completo disastro: c’è un tappeto di auto ogni giorno all’ora di uscita degli studenti della scuola di via Emilia e ogni “santo” mercoledì per via del mercatino! Aggiungo il fatto che quel tratto di via Ausonia è un vero schifo di foglie e spazzatura lasciata per strada, spero che questo intervento possa dare un po’ di decoro!
Una delle funzioni della costruzione delle piste ciclabili ,credo sia proprio quella di impedire la sosta in doppia fila: cosi’ si e’ osservato nelle strade dove e’ gia’ stata costruita, (via Villafranca per esempio). Certo questo da fastidio ai palermitani abituati a fare il loro comodo,ma a mali estremi, estremi rimedi.
Il mio commento sulle auto in doppia fila ovviamente era ironico, purtroppo a Palermo per evitare questa abitudine occorre rendere la carreggiata monoauto
E qui va sottolineato un punto importante. Dobbiamo sperare che pista ciclabile non equivalga ad una spruzzatina di vernice sull’asfalto, o magari un insignificante cordolo che non durerà più di qualche mese.
Paradossalmente dove c’e’ pista ciclabile il traffico scorre, visto l’impossibilita’ di parcheggiare in doppia fila, anche se qualche mamma ci prova, ovviamente desistono visto che bloccherebbero tutta la strada. W la ciclabile!!!!
Bene così!La direzione e il verso sono quelli giusti alla faccia dei detrattori vicini e lontani (striscia la notizia e petix inclusi) magari pero completiamo bene quello che si è fatto sistemando il tratto del cavalcavia.
Palermo deve diventare una città europea,verde,smart,produttiva con un imprenditoria sana e robusta, prima o poi ci arriveremo non se se tra un secolo o tra un millennio, ma ci arriveremo. Un piccolo passo nella giusta direzione.
P.S. Ma perchè quando fanno le piste ciclabili a MIlano è un segno di modernità e quando le facciamo noi invece è solo folklore con interviste varie a tamarri palermitani colti al volo nelle loro macchine che si lamentano, si lamentano………
“Palermo deve diventare una città europea,verde,smart,produttiva con un imprenditoria sana e robusta”. Parole da condividere ma non credo che la promessa o la realizzazione di una pista ciclabile è la dimostrazione che stiamo andando in questa direzione.
E il problema dei rifiuti , che peggiora giorno per giorno, la vergognosa situazione dei cimiteri, l’assenza di manutenzione stradale ( che fine ha fatto l’affidamento ai privati), i milioni di investimenti che vengono persi mentre non vengono realizzati opere pubbliche essenziali ?
Per non parlare della profonda crisi economica e sociale e del degrado delle istituzioni cittadine.
Non so se ci vorranno secolo o millenni per trasformare Palermo in una città normale ma certamente con questa “amministrazione” non lo saremo mai .
Negli anni 60-70-80 e parte 90 Palermo aveva un problema cosi grosso (la mafia ) che sembrava unico,adesso per raggiungere l’obiettivo non basta una sola azione, ma tanti provvedimenti da soli non risolutivi che migliorino la situazione;le piste ciclabili e le pedonalizzazioni sono due delle tante cose da fare!
Per quanto riguarda il tratto di Viale Campania, sarebbe stato meglio sfruttare la carreggiata lato monte, sia per i differenti volumi di traffico presenti su questa carreggiata che per l’immissione su Via Ausonia.
Speriamo che tale pista serva ad eliminare le auto in doppia fila, altrimenti si aggiungerà altro caos…
settimane fa un utente di questo sito ha postato una foto del cordolo danneggiato, vorrei sapere se è stato riparato. trattandosi di blocchi di cemento, dovrebbero essere ben piantati a terra, e non semplicemente appoggiati. spero che nel frattempo si sia fatto qualcosa.
torno a dire che la sosta lungo la pista ciclabile mi sembra una sciocchezza, perché espone il ciclista all’apertura degli sportelli e ai gas di scarico delle manovre di entrata e uscita dai parcheggi. del resto, una sosta del genere equivale a lasciare la macchina in mezzo di strada.
vorrei inoltre sapere che fine ha fatto la pista ciclabile costiera di cui si era parlato tempo addietro.
quanto alle piste già esistenti, ben poche sono utilizzabili.
la pista ciclabile dev’essere vista come una miglioria estetica della strada, e portare ordine al posto delle doppie file e dei cassonetti della spazzatura. non basta mettere un cordolo.
Sono d’accordo con punteruolorosso, la pista ciclabile, così come un aiuola spartitraffico, dovrebbero essere viste come opere di arredo urbano.
Invece sono trattate come opere di arredo… autostradale….Cordoli giallo-neri, giallo fosforescente, rosso vivo…le frecce blu, con i catarifrangenti gialli…siamo proprio indietro anni luce…
Invece mi piace l’utilizzo di questa malta rossa per segnare gli attraversamenti degli incroci.
la malta rossa dovrebbe essere usata lungo tutto il percorso. in alternativa, ci sono delle vernici fosforescenti di notte, molto belle. la pista ciclabile è innanzitutto un abbellimento. solo una cosa bella invita ad essere utilizzata. una cosa brutta non viene usata.
Sono d’accordo con Binario; nel tratto di viale Campania la pista dovrebbe passare lato monte in cui sostanzialmente non c’è traffico e la sezione della strada è largamente sovradimensionata rispetto al traffico attuale; inoltre arrivando in via Emilia ci sarebbe un incrocio col flusso delle macchine dannoso per il traffico delle auto e molto pericoloso per i ciclisti. Lato mare viale Campania è già oggi largamente intasata specie nel primo tratto e si passerebbe rasente i quattro distributori di benzina i cui odori sicuramente non sono benefici per un ciclista che pedala accanto. Mettendo la pista lato monte inoltre potremmo lasciare inalterato il numero di posti macchina in quella zona riducendo da tre a due le corsie di scorrimento (anche una sola corsia sarebbe già oggi sufficiente visto lo scarso traffico). La pista passerebbe rasente il Verde Terrasi e la scuola Marone alleggerendo la pressione delle auto sulle due aree “delicate”.
Vanni,
D’accordo con te e Binario. Dovrebbe correre lato monte.
Ogni mattina accompagno mio figlio al Marone e quel punto è il caos più assoluto.
Ma, come fare per chiedere spiegazioni a chi di dovere?
Sembra una scelta assolutamente sconsiderata…