Sono partite lunedì mattina le operazioni di abbattimento di un immobile abusivo, sito in via Messina Marine, costruito negli anni 60 e in stato di abbandono da circa 20 anni. La demolizione, a cura dei COIME, propedeutica al piano di recupero dell’area per consentirne la fruibilità, è coordinata dagli uffici dell’assessorato al Decoro, guidato dal vicesindaco Fabio Giambrone.
“Nei prossimi giorni, dopo la messa in sicurezza e la bonifica dell’area – hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e il vicesindaco Fabio Giambrone – interverremo anche in collaborazione con alcuni privati per abbellire l’area, dotarla di elementi di arredo e decoro, rendendola più attraente e utilizzabile per i cittadini e proseguendo così con gli interventi per la fruibilità della zona sud della città”.
L’ immobile abusivo ,costruito negli anni 60 , era abbandonato e degradato da circa 20 anni .
Cioè sono passati solo….. 60 anni dalla costruzione senza che il Comune sia intervenuto .
Eppure via Messina Marine non è una trazzera sperduta e poco frequentata.
Tale abuso, fatto negli anni 60 ( probabilmente durante il “ Sacco” ) è stato possibile grazie alla complicità di “amministratori comunali” che in questi 60 non hanno ……. visto , sentito o udito niente .
Soltanto la pressione di alcuni privati , che stanno investendo e puntando sul rilancio della costa sud, ha “ aperto” gli occhi dei nostri solerti ma poco informati “amministratori”.
ad aprile 2019 era abitata
Che ottima notizia!
Si manifesta concretamente, con fatti tangibili, l’attività di recupero di quella parte della città. E’ sotto gli occhi di tutti che Palermo sia una bellissima città nonostante la cattiveria dei suoi abitanti, l’avidità delle imprese costruttrici e l’inerzia delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo (se non addirittura la connivenza con gli speculatori edilizi); città bellissima a cui servirebbero 2 cose: rifarsi il trucco (cioè ristrutturare e recuperare edifici pubblici e privati) e togliere le extension (cioè buttare giù gli abusi).
Irexia, concordo.
Ma..mi sa che ci vuole qualcosa in più.
Bisognerebbe buttare giù anche immobili in regola per rinascere..Fare una rivoluzione architettonico-urbanistica.
In particolare in quella zona, nella quale demolire un singolo immobile serve a ben poco.
Progettare, non ‘rifarsi il trucco’..
Ogni lunga marcia comincia con un piccolo passo. (cit.)
A mi parere l’edilizia anni 50/60 sarebbe da fare scomparire dalla faccia della terra!
anche le strade sono da rifare. bisogna creare un traforoi fra il porto e la circonvallazione, abolendo il traffico su tutta via messina marine. l’udea degli anni 60-70 era di fare strade larghe, con posteggi laterali e centrali, e palazzoni intorno. uno spreco di spazio inutile. la bruttezza non sta solo nei palazzoni, ma soprattutto nell’asfalto e nell’uso delle superfici libere a parcheggio. basta con le macchine, si usino gli spazi per fare giardini, piste ciclabili, linee tram. si faccia un grande parcheggio a più livelli in ogni quartiere, collegato a una stazione della metro o del tram. tutta la sosta laterale andrebbe lentamente abolita
Speriamo non si tratti della solita goccia dispersa nell’oceano.
punteruolorosso, assolutamente d’accordo.
Per me l’obiettivo primario di qualsiasi città civile dovrebbe essere proprio quello di eliminare ( del tutto o quasi) le auto parcheggiate nelle strade e tornare alle immagini delle città degli anni ’20. Tram, poche auto, molti pedoni.
Anche io sogno parcheggi ( magari gestiti dal comune) multipiano o interrati, architettonicamente belli, disseminati per la città, in modo da eliminare le auto dalle strade.