Carsharing, al via il Free Floating

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Palermo – Parte il sistema misto Free Floating – Station Based . Dal 27 settembre, in aggiunta al servizio esistente, è operativo il servizio free floating al’interno di un’area di circa 5 km quadrati.

Di seguito si riportano le principali vie che delimitano il perimetro:
VILLA ADRIANA, VIALE STRASBURGO, VIALE FRANCIA, VIA DEI NEBRODI, VIA AQUILEIA, VIA DELLE ALPI, VIA PALAGONIA, VIA MALASPINA, VIA B. LATINI, VIA GOETHE, VIA N. TURRISI, VIA VOLTURNO, VIA CAVOUR, VIA ROMA, VIA i. CARINI, VIA DALLA CHIESA, VIA MARCHESE DI VILLABIANCA, VIA MARCHESE DI ROCCAFORTE, PIAZZA DON BOSCO, VIA ARTIGLIERE, PIAZZA VITTORIO VENETO, VIA CROCE ROSSA, PIAZZA GIOVANNI PAOLO II, VIA RESUTTANA, VIA SAN LORENZO.
In questa fase del servizio, le vetture dedicate saranno le Fiat Punto e le Renault Zoe.

Per potere accedere al servizio “Free Floating, così come per il servizio standard e “One Way” , le modalità rimangono sempre le stesse, quindi tramite tramite la app dedicata “Io Guido”, da installare sul proprio smartphone/tablet e realizzate per gli ambienti iOS ed Android, o tramite web, attraverso il sito www.carsharingpalermo.it cliccando sul pulsante prenota l’auto.
In ultimo è, comunque, possibile prenotare attraverso il numero a pagamento del call center 89349934, attivo H24.
Una volta entrati sull’app, inserendo il proprio codice personale nel formato 07-7-xxxxx-xx seguito dalla psw e selezionato la città di proprio interesse, attraverso la nota interfaccia si potrà scegliere, come consueto, dai parcheggi station based dalla mappa o cliccando per avere l’elenco.
Le vetture all’interno dell’area Free Floating vengono visualizzate sulla mappa con una grafica diversa dallo station based, icona con una vettura ed una spina per le elettriche, icona di una vettura per le termiche.
La app effettuerà la geolocalizzazione dell’utente e mostrerà sulla mappa la posizione dello stesso (pallino blu) ed il parcheggio più vicino e la vettura disponibile più vicina.
Sarà possibile specificare un range in mt entro il quale effettuare la ricerca, una volta opzionata la vettura il cliente sarà guidato verso la stessa e la distanza sarà aggiornata in real time.
L’apertura sarà possibile solo se l’utente si trova entro i 15mt., il comando può essere inviato dallo smartphone oppure tradizionalmente passando la tessera.
Una volta utilizzata la vettura, per effettuare il rilascio, basterà effettuare dal display di bordo la solita operazione di rilascio e, successivamente. poggiare la tessera sul lettore; in ogni caso, una volta effettuato il rilascio e uscendo dall’auto, il sistema provvederà alla chiusura delle porte entro 60 sec.
Nella versione web non è possibile sfruttare i servizi di localizzazione, può invece essere impostato un punto x all’interno della mappa come “preferito” in modo che l’interfaccia all’avvio si posizioni automaticamente. In ogni caso le prenotazioni nella versione web si effettuano premendo sull’apposita icona “area libera”.
Nel corso del mese di Ottobre sarà emessa una versione aggiornata dell’app dove si potrà vedere anche l’area di delimitazione destinata al sistema Free Floating.
Si ricorda che , con le vetture in Free Floting è possibile uscire al di fuori del perimetro di delimitazione ma il rilascio sarà consentito solo all’interno del perimetro stesso e il parcheggio dovrà essere sempre effettuato nel rispetto delle norme del codice della strada; rammentiamo, altresì, che la sosta nelle zone blu è gratuita.

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10 Thoughts to “Carsharing, al via il Free Floating”

  1. pittonic

    Ottima notizia!

  2. Palerma La Malata

    …Carsharing…Free Floating…Station Based…standard…One Way…app…smartphone/tablet…web…call center…H24…psw…range…real time…display…
    OH YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEAAAH!

    1. marcus

      La qualità dei suoi commenti è sempre eccelsa… sta sempre lì a confrontare con i servizi delle capitali europee (dimenticando che Palermo non è una capitale e quindi andrebbe confrontata con città di pari dimensioni e importanza), sostiene di vivere fuori e poi si scandalizza per termini inglesi di uso comune e universale. Secondo lei sarebbe stato meglio “Possibilità di prenotare l’auto condivisa con il servizio a una direzione tramite l’applicazione sulla propria tavoletta accedendo con la propria parole chuave” ?

      1. huge

        Palermo la malata ha perfettamente ragione. Quest’uso di termini inglesi, non per necessità, ma per vezzo, è ridicolo. Ancor più ridicolo quando è risaputo che il livello medio di conoscenza della lingua inglese in italia è pessimo.
        Si vuol fare i fighi con questa marea di vocaboli inglesi, ma li si usa spesso non solo in modo eccessivo, ma a totale sproposito, quando non addirittura sbagliandone completamente il significato o scrivendo cose che per un inglese non significano niente, come quando sulle vetrine si trova scritto “next opening” per prossima apertura, quando in inglese si dice “opening soon”. O s’inventano termini come “finger” per indicare il braccio mobile in aeroporto, che se lo dici a un inglese quello probabilmente ti guarda “alloccuto”. E la lista potrebbe continua all’infinito.

        1. marcus

          Tanto per rispondere solo al tuo esempio… finger si usa in tutto il mondo ed s’ stato inventato negli USA al posto del “purista” inglese UK “jetway”. Non è quindi per niente una storpiatura italiana. Se lo usi in tutto il mondo, Gran Bretagna esclusa, non ti guarderanno per niente stranito !

          1. huge

            Per niente vero. Anche negli USA finger non si usa. Non usano jetway, ma spesso usano (passenger) bridge.

            Ma anche se si usasse finger, continua a esser valido tutto il resto.
            Io non sono affatto contrario all’uso di termini inglesi nella lingua italiana, quando necessario, o perché termini ormai di uso corrente o perché non esistono gli equivalenti italiani. Non sono certo un purista.
            Odio però l’abuso che se ne fa, solo per volersi dare un tono, senza neanche conoscerlo l’inglese.

            Rispondimi se puoi, perché un negozio dovrebbe usare “next opening” (al di là dell’errore) e non “prossima apertura”?

      2. sornione47

        Intanto siamo in Italia, il servizio è rivolto principalmente a cittadini italiani e, quindi, è meglio usare termini italiani e non inglesi. Che significa free floating? galleggiante libero e che vuol dire?

  3. unaltronicola

    Pensa i poveri druidi come si dovevano incazzare vedendo i britanni imbastardire la loro antica lingua col latino, che ancora oggi dicono tutor, media, client, etc…

    1. huge

      esempio che ovviamente non c’entra assolutamente nulla.

      1. unaltronicola

        ovviamente

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