Pubblicato bando di gara per pista ciclabile Costa Sud, parcheggi e recupero pontile via Messina Marine

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E’ stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Palermo il bando di gara per l’affidamento del servizio di progettazione di fattibilità tecnico economica sul progetto generale, la progettazione definitiva, la progettazione esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione del I lotto funzionale, la progettazione, direzione ed esecuzione delle indagini sismiche e geologiche, le pratiche catastali, per il “Percorso ciclabile zona sud da Via Archirafi fino al Porticciolo della Bandita comprensivo di opere smart”. Il progetto fa parte del PON Metro.

 

Il progetto generale prevede l’integrazione/completamento dei percorsi esistenti delle piste ciclabili su marciapiedi, su strada e su costa che dalla Via Archirafi collegano la Bandita e la zona di Acqua dei Corsari, comprendendo il recupero di un edificio da destinare alle opere smart.

Il progetto si  divide in due lotti funzionali:

– il primo (percorso complessivo di m 4.945,00) prevede la manutenzione, l’integrazione dei percorsi esistenti (su marciapiede e su strada), la ristrutturazione dell’edificio e del molo in legno di fronte la Via Amedeo d’Aosta, la realizzazione di una pista ciclo/pedonale su costa dalla foce del Fiume Oreto alla Via Armando Diaz ed il recupero dell’edificio e del pontile ligneo (quello realizzato dalla Provincia)  su cui ad oggi persiste una situazione di degrado e pericolo.

– il secondo (percorso complessivo di m 4.540,00), la realizzazione di un nuovo percorso su marciapiede esistente in Via Messina Marine, da Via Diaz a P.zza Sperone, un tratto su strada lungo Via XXVII Maggio, Via Sacco e Vanzetti, Via Laudicina, e dalla Via Laudicina su marciapiede lungo la Via Messina Marine fino al Porticciolo della Bandita, per poi recuperare un sentiero su costa e realizzare una pista ciclo/pedonale fino al Parco dell’Acqua dei Corsari. Sono inoltre previste due nuove aree a parcheggio ed una esistente da sistemare, che dovranno essere attrezzate con bike-sharing e colonnine di ricarica per biciclette a pedalata assistita, nonché stalli per biciclette private.

Opere smart a corredo

Si tratta di installazioni relative alla mobilità sostenibile e individuate lungo l’intero percorso ciclabile ed in particolare su via Messina Marine dove dovranno trovare ubicazione: una ciclo-officina, parcheggi per le bicilette, parcheggi per le autovetture e postazioni di bike-sharing. Quest’ultime saranno fornite e collocate dall’AMAT. In particolare, lungo questo tratto stradale, di fronte la Via Amedeo D’Aosta, si trova il caseggiato e la relativa passerella (realizzati dalla provincia per intenderci)  in muratura e legno e attualmente in abbandono, le cui caratteristiche lo rendono adatto ad un utilizzo legato ai servizi annessi alla pista stessa e pertanto se ne prevede il ripristino.

Il caseggiato è costituito da due elevazioni: una alla quota stradale che comprende uno spazio chiuso di circa mq 50,00 da adibire a ciclo-officina con adiacente porticato (circa mq 110,00) dove potrebbe trovare posto anche una stazione di bike-sharing e ricarica elettrica per biciclette (la cui fornitura e istallazione dovrà essere eseguita dall’ AMAT); l’altra di circa mq 650,00, alla quota dell’arenile, che potrebbe ospitare depositi e servizi igienici da destinare ai ciclisti, ai pedoni e agli utenti dell’arenile.

Quale recupero per la vecchia struttura adiacente la passerella di Romagnolo?

Verifica delle strutture esistenti, nuova distribuzione interna, coibentazione ed impermeabilizzazione della copertura, impianto di illuminazione con lampade a LED, impianto di riscaldamento/condizionamento, impianto antincendio (se previsto da legge), impianto idrico-sanitario, installazione di infissi a bassa trasmittanza, eventuale impianto fotovoltaico superiore a 6 kWp.

Impianti di illuminazione sul percorso ciclabile

La pista, per le ore notturne, sarà adeguatamente illuminata con apparecchi a basso consumo energetico e dotate di lampade a LED che non provochino inquinamento luminoso e siano resistenti alla salsedine e ad eventuali mareggiate.

Il “Progetto PON Metro PA 2.2.3.a – Prolungamento e potenziamento pista ciclabile”, che fa parte del PIANO OPERATIVO PON METRO 2014 – 2020 “CITTA’ DI PALERMO” è stato finanziato per un importo complessivo di € 2.300.000,00 con fondi europei.

 

Considerazioni

Il ripristino dell’intero percorso ciclabile lungo la Costa Sud integra elementi di riqualificazione di quei luoghi per anni totalmente abbandonati. Ma è lecito porsi qualche domanda: se si è individuata la destinazione d’uso del caseggiato adiacente la passerella quale ciclofficina, si è sta già pensando ad un bando per l’assegnazione dei relativi servizi e concessione?

Il nuovo percorso ciclabile si snoderà inoltre all’interno del Parco di Acqua dei Corsari. Anche qui, a che punto siamo circa la fruizione dell’area e il piano di rischio?

Sarebbe il caso di accelerare l’iter amministrativo circa il completamento e l’apertura del nuovo svincolo Brancaccio? L’opera permetterebbe un alleggerimento di carico veicolare di mezzi pesanti proprio lungo via Messina Marine.

 

 

 

 

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23 Thoughts to “Pubblicato bando di gara per pista ciclabile Costa Sud, parcheggi e recupero pontile via Messina Marine”

  1. belfagor

    Concordo con le osservazioni. Questo progetto presenta diverse criticità strutturali come per esempio la larghezza ridotta dei marciapiedi e delle strade ( es, Via Messina Marine ). Inoltre la pista ciclabile esistente è in condizioni pessime e viene “utilizzata” come parcheggio per le auto.
    E poi perchè attendere che gli edifici della passerella di Romagnolo siano stati definitivamente distrutti da un incendio per ricostruirli?
    Inoltre la somma stanziata , 2.300 000 euro, ci sembra esagerata. (per lo svincolo di Brancaccio ,lato mare, servono solo 1,89 milioni e 5 mesi di lavori; mentre per lo svincolo, lato monte servono 3,6 milioni e 9 mesi di lavori. Per una spesa totale di circa 5,5 milioni di euro.)

    1. punteruolorosso

      appunto ci facciano sapere dello svincolo brancaccio

  2. punteruolorosso

    domande legittime.
    tutto il lungomare è un luogo altamente insicuro per le bici, sia per il traffico pesante e non che per l’elevato tasso di maleducazione e criminalità dei cittadini della zona sud-est di palermo. più volte sono stato investito da rifiuti (bottigliette ecc.) lanciati in direzione della mia bici. l’amianto e la plastica presenti sul terreno sono un pericolo. a nessuno frega niente, sembra una periferia qualunque, con l’unica differenza che in fondo alla steppa di detriti si vede il mare. servono quindi interventi massicci.

  3. friz

    …..anche per la zona di via Messina Marine orlando aveva fatto grandi promesse… ma a quanto pare quelle grandi promesse stanno producendo solo una pista ciclabile e due parcheggi (speriamo grandi, ma conoscendo i nostri polli temo piccoli!)….
    …..ben vengano i parcheggi perchè Palermo ne ha un grande bisogno…. e ben vengano anche le piste ciclabili, ma temo che questo sarà un lavoro parzialmente perso…. fino ad ora Palermo non ha mai conosciuto un sindaco che ha creduto nelle potenzialità di via Messina Marine, ma nel giorno in cui avremo (si spera) un sindaco illuminato, quella zona verrà stravolta, e anche la pista ciclabile in questione verrà radicalmente cambiata….
    …..mi sembra che Palermo sia entrata in una dimensione simile a quella descritta dal teatro dell’Assurdo…. è come se per rilanciare lo Zen2 si pensasse di dotarlo di una pista ciclabile…. e si tenga presente che via messina Marine e Brancaccio non sono meno problematiche dello Zen2…. che dire di più? A questo punto per rilanciare le nostra Favelas più famosa (lo Zen2), mi aspetto che orlando e company propongano un pista ciclabile… che insieme al tram trasformerebbe lo Zen 2 in Via Montenapoleone… 🙂

  4. belfagor

    Vorrei rincuorare gli amici che credono nelle potenzialità della costa sud. Il presidente dell’Autorità portuale di Palermo, Pasqualino Monti, appena insediato ( meno di un anno fa) aveva promesso che avrebbe iniziato il risanamento del Porto , riqualificando il Porticciolo di Sant’Erasmo. Forse perchè non è un politico palermitano , sembra che ha mantenuto la promessa. In un intervista ha dichiarato:
    “Come cambierà Palermo?
    “Abbiamo un progetto da 14 milioni per la riqualificazione dell’area del porto, passando per il Foro Italico e il Castello a Mare fino a Sant’Erasmo: è un unico percorso, di grande impatto ma che va fatto conoscere. Immaginiamo che dal molo Piave al Sammuzzo, fino a Sant’Erasmo, si possa creare una grande area dedicata ai crocieristi che poi, attraversata la strada, si ritroverebbero Palazzo Butera, riaperto dai Valsecchi, che diventa così la porta della città. Intanto siamo partiti da Sant’Erasmo, poi insieme al Comune ci preoccuperemo del Foro Italico per capire se serve un aiuto per la manutenzione ordinaria”.
    Ho visionato nel sito dell’Autorità Portuale il progetto ….. bello!!!!
    Ecco perchè vedere il comune che sperpera 2,300 milioni per una pista ciclabile ( che probabilmente non sarà mai realizzata) mi lascia indifferente.
    Forse la prossima estate ( secondo le previsioni) con l’inaugurazione del nuovo Porticciolo di Sant’Erasmo inizierà finalmente il tanto atteso risanamento della Costa sud!!!

    1. danyel

      Si, voglio proprio vedere!

  5. sicciaroto

    Anch’io penso che il presidente dell’autorità portuale di Palermo, Pasqualino Monti, sia animato da buone intenzioni e da una grande voglia di lavorare per lo sviluppo e il progresso del porto di Palermo e delle zone limitrofe.
    Questo è confermato pure dal fatto che, subito dopo aver presentato il suo progetto, qualcuno gli ha fatto pervenire una busta con dentro dei proiettili …
    Speriamo soltanto che la mala politica e la delinquenza organizzata lo lascino lavorare in pace ma,conoscendo questa nostra Sicilia, c’è da dubitarne.

  6. peppe2994

    Positivo ovviamente, ma prima di qualunque altra considerazione, visto che leggo “su marciapiede”, parliamo di pista in sede propria protetta o le solite buffonate ?

    Questo è il primo punto da chiarire. Tutto il resto viene dopo.

  7. se68

    concordo con fritz, sembra che la costa sud sia bell’e pronta per ospitare una pista ciclabile come si deve…
    In realta’ un progetto serio dovrebbe prevedere un radicale mutamento dell’urbanistica e dell’architettura di quel lembo di costa.. rivisitazione dello skyline, del verde, delle attrezzature della viabilita’..insomma basterebbe guardare come hanno stravolto il lungomare di Barcellona..vero anche la’ c’è una pista ciclabile, ma ovviamente è nata insieme al progetto complessivo. Qua, invece, Orlando, che il sindaco lo sa fare, pensa bene di partire dalla fine..coinvolgendo, inoltre, invece di demolire, quell’orripilante baracca in legno voluta dalla provincia..
    Insomma solita storia, al Comune si ragiona per pezzettini, senza un progetto organico ( vedasi l’ orrido parco della salute)
    Speriamo solo nell’Ente Porto che ha prodotto, finora, l’unica opera degna di una citta’, immeritatamente, capitale della cultura italiana: la sistemazione della Cala.

  8. Ben vengano nuovi percorsi. Quello che temo è sempre il dopo, sorveglianza e manutenzione…. già immagino l’illuminazione led vandalizzata… sono pessimista? forse, ma lo stato delle ciclabili nelle vie Lincoln / Crispi / Cantieri / Autonomia S. / Giusti è sotto gli occhi di tutti…

    Continuo inoltre a non capire come si possa non includere la zona universitaria nel percorso ciclabile e nel bike sharing. Mi sembrerebbe normale la presenza di almeno UNA postazione BiciPa all’interno della cittadella universitaria e/o in corrispondenza della fermata Orleans.
    … che stupido pensare alla normalità in una città che di normale a poco o nulla…..

  9. se68

    La cosa singolare nel tracciato evidenziato in rosso è, peraltro, quella deviazione ad altezza roccella, verso l’interno..
    Insomma, per un lungo tratto, niente lungomare. Del tutto incomprensibile..

    1. friz

      ….condivido, è molto Strano… o per meglio dire… in qualunque città d’Italia sarebbe molto strano, a Palermo sembra normale… quasi inevitabile…
      Ma in realtà di anomalie lungo Via Messina Marine ce ne sono tantissime…

    2. peppe2994

      Affatto. E’ pieno di case. Non c’è oggettivamente lo spazio legale per realizzare una pista ciclabile. Anzi ho dubbi anche per il tratto precedente, ma effettivamente lì il marciapiede è un po’ più largo e forse ci si rientra al limite.

      La soluzione definitiva, chissà mai se avverrà, è una bella ruspa ed abbattere tutte le case di Via Messina Marine oltre la strada stessa.

  10. se68

    peppe2994, appunto, nelle città normali, nel ridisegnare un tratto di costa devastato, ( sempre che a Palermo ci sia la volontà di farlo) non si procederebbe come da noi al contrario….realizzando quello che va fatto per ultimo, o contestualmente ad un progetto..

  11. BELFAGOR

    L’ ODISSEA DEL PONTILE DI ROMAGNOLO
    Il pontile di Romagnolo è il classico esempio di come vengono sperperati i soldi in Sicilia.
    La struttura, realizzata nel 2003 dall’ex Provincia di Palermo è costata oltre 2 milioni e mezzo di euro ma non è stata mai utilizzata.
    Da anni è in stato di abbandono ed è stata più volte incendiata.
    Dopo l’ abolizione delle Province il pontile è passato sotto la gestione della Regione ma la situazione non è migliorata, anzi…..
    Nel 2019 la Regione siciliana ha pubblicato un bando per affidare in concessione la struttura .
    Ad aggiudicarsi la concessione del pontile per 30 anni è stata la Aenne Press Spa, storica realtà imprenditoriale impegnata nella distribuzione di giornali, libri e riviste, presieduta da Giovanni Nangano.
    La società privata in questo posto dovrebbe realizzare un lido attrezzato affiancato da un bar, un ristorante, una piscina, un’area sportiva e un parcheggio . Inoltre l’attività sarebbe stata dotata anche di pannelli fotovoltaici.
    L’aggiudicazione è avvenuta a fine 2019 ma….. la burocrazia regionale ha rallentato sin qui l’iter per ridare una nuova vita al pontile e alla spiaggia di Romagnolo.
    E mentre “l’ efficiente” burocrazia regionale cincischia il pontile continua ad essere un covo di tossicodipendenti , di mal intenzionati e una discarica a cielo aperto.
    Giovanni Nangano, presidente di AnnePress, è molto amareggiato :
    “Originariamente il pontile aveva bisogno di una ristrutturazione. Adesso, molto probabilmente, dopo gli incendi subiti, c’è la necessità di ricostruire la struttura da capo. Durante questi mesi c’è stata (ed è ancora in corso) un’interlocuzione con la Regione riguardante la delimitazioni delle aree di pertinenza e di ulteriori dettagli tecnici. Superata questa fase si procederà alla presentazione del progetto. Mi auguro che cittadini e istituzioni prendano seriamente a cuore la nostra amata costa, contribuendo concretamente e in svariato modo al riscatto del territorio”.

  12. BELFAGOR

    LA COSTA SUD DIMENTICATA: IL ROTARY CLUB SCENDE IN CAMPO.
    Da decenni la costa sud è stata abbandonate al degrado e all’ incuria da parte dell’ amministrazione comunale.
    Ma da un po’ di tempo le cose sembrano stiano cambiando: prima l’ autorità portuale di Palermo, che dopo una disputa decennale con la vecchia “amministrazione” comunale, ha iniziato il recuperato del porticciolo di Sant’ Erasmo, ora interviene anche il Rotary Club.
    Ben sedici Rotary Club di Palermo e provincia hanno deciso di scendere in campo e chiedere un futuro per la Costa Sud di Palermo.
    Significativo è il fatto che ha sollecitare tale impegno sia stato il Rotary Palermo Mondello che ha proposto di impegnare l’azione di service rotariana e la professionalità dei tanti soci, per stimolare le amministrazioni locali e regionali verso un armonico progetto di riqualificazione, sfruttando le possibilità offerte dal PNRR.
    Spiega il coordinatore “ Non si tratterà di un’ azione “una tantum” ma un percorso preciso, a tappe, che passi anche dalla sollecitazione al “fare”. Un progetto che sia calibrato sullo “stato dell’arte” della Costa Sud, e si aggiorni di pari passo con l’avanzamento degli interventi”.
    Ma per portare avanti tale impegno ci vuole un interlocutore: ed ecco allora che i 16 Rotary Club hanno deciso di indirizzare le loro domande al Comune e alla Regione.
    Per questo i 16 club Rotary hanno organizzato un primo dibattito pubblico sabato prossimo, 21 gennaio, dalle 9.30 nell’aula magna del dipartimento di Ingegneria, edificio 7, alla Cittadella universitaria di viale delle Scienze.

    P.S. E’ molto significativo che la fine di un lungo ciclo politico- amministrativo, che ha lasciato tanti problemi e tante criticità, sta risvegliando e mobilitando le forze migliori della città .
    Speriamo che tali iniziative non si limitano solo a convegni e appelli ma si passi ai fatti concreti .
    Dopo trent’ anni di “immobilismo e promesse farlocche” è giunto il momento del “fare”.

  13. BELFAGOR

    RECUPERO DELLA COSTA SUD : SI INIZIA DAL PARCO ALLO SPERONE
    Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato il progetto per la realizzazione del Parco a mare allo Sperone.
    Il progetto prevede l’ abbattimento di alcuni edifici degradati, la creazione di spazi verdi , il consolidamento della costa per evitare l’erosione, la realizzazioni di percorsi pedonali e ciclabili “vista mare”, due parcheggi, campi sportivi e uno da skate: è previsto anche l’ ampliamento di via Messina Marine che diventerà infatti a…… quattro corsie, con quelle laterali riservate ai mezzi pesanti, e in alcuni punti, grazie all’allargamento, dovrebbero essere create anche delle aree pedonali.
    Il costo dell’ opera dovrebbe essere di 16- 18 milioni, finanziati con il Pnrr.
    Le opere dovranno essere completate entro metà del 2026.
    Purtroppo, come hanno evidenziato le opposizioni, il progetto approvato dal Consiglio comunale , non interviene né sulla riqualificazione ambientale né sulla balneabilità e sui servizi per garantirne la fruizione e il mantenimento .
    Inoltre se i lavori non saranno terminati entro giugno 2026, il finanziamento Pnrr sarà perso e i costi dell’ opera cadranno sul bilancio comunale, ipotesi non pellegrina visto che un progetto come questo, va inevitabilmente incontro a imprevisti e varianti.
    Purtroppo gli altri tre progetti che interessano la costa sud,ovvero il recupero del porticciolo e del lungomare della Bandita e la riqualificazione della foce dell’Oreto , stanno incontrando qualche difficoltà ma il sindaco è ottimista e pensa che al 70% saranno realizzati entro i tempi previsti.
    Non è molto ma …..meglio di niente.
    Speriamo che tale progetto non fa la fine di questo bando dell’ articolo per realizzare una pista ciclabile da Via Archirafi fino al Porticciolo della Bandita .
    Sono passati ben 5 anni ma di piste ciclabili e delle opere smart…. nemmeno l’ ombra.

  14. Normanno

    Tutto perfetto ma la costa dovrebbe servire anche per estendere la fruibilità del mare a turisti e palermitani soprattutto a luglio e agosto quando mezza Palermo si sposta sulla spiaggia di Mondello.Ora spero che il tratto di spiaggia non sia libero altrimenti i noti abitanti dello sperone si sposteranno con tende televisori sedie e divani a mare e rovineranno tutto.Quindi bene il parco ma anche stabilimenti balneari A PAGAMENTO per offrire ai turisti un pacchetto che NESSUNA CITTA italiana puo offrire insieme, cioè MARE ARTE CIBO da maggio a novembre.Un turista che viene a Palermo deve bagnarsi nel mare dei caraibi, vedere la cappella palatina e mangiare lo street food.Palermo deve diventare un misto di rimini firenze e napoli (per la pizza).La costa sud deve servire anche a questo

  15. Irexia

    https://www.balarm.it/news/palermo-aspetta-da-20-anni-e-forse-ci-siamo-i-primi-passi-verso-il-parco-del-fiume-oreto-140784

    Spero sinceramente che stavolta l’amministrazione comunale faccia sul serio e, come conclude l’articolo, che il focus non si limiti al lungomare e alla pista ciclabile, ma si addentri nel territorio comprendendo “la rigenerazione urbana di fiume e costa dell’area dell’Oreto.” D’altronde sarebbe senza senso logico illudersi di rendere balneabile il mare in cui sfocia un corso ridotto a latrina che porterebbe con le sue acque elementi inquinanti. Occorre quindi che il Comune di Palermo interloquisca con quelli a monte che scaricano nell’Oreto in un processo di ripulitura che arrivi fino a valle.

    @ Normanno condivido con te che lo spostamento in massa della quasi totalità della città (più i turisti) nella baia di Mondello sia intollerabile, genera una pressione antropica che la zona non può più sostenere, e che quindi sia corretto recuperare il tratto est della città per ripartire i bagnanti, ma no, non potranno esserci soltanto spazi a pagamento, e per fortuna. Se la gente del posto non potesse lasciare case spesso fatiscenti e incandescenti per trovare un po’ di ristoro a mare, dove dovrebbe andare? Come possiamo sperare di convincerli che ciò che è pulito e ordinato, insomma ciò che è secondo regola, è anche bello e giusto, se non ne avranno mai esperienza? Non si possono mica ghettizzare, cosa che in verità è stata fatta finora, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

  16. Normanno

    @ irexia
    Un tempo la pensavo come te sulle spiagge libere ma purtroppo costato che a Mondello nelle spiagge libere si accumula immondizia e sono sede di furti. Se vogliamo, come io credo,che la costa sud diventino con il centro storico di Palermo i due motori di sviluppo del turismo, ad oggi solo parzialmente sfruttati, non possiamo permetterci l’immondizia, i furti, la baby gang,i cuccioli di panormosauri eccetera; in sintesi o loro o noi, o Palermo si sviluppa economicamente e quindi anche socialmente o varrà sempre quello che diceva il comico Caruso che,a mio parere, ha dato la definizione migliore di Palermo : PALERMO HA TUTTO GLI MANCA TUTTO IL RESTO.

  17. Normanno

    Servizio rifiuti in città, il M5S: “Rap restia a ogni miglioramento, forse è più utile metterla in liquidazione”
    A dirlo è il rappresentante del gruppo territoriale Palermo Centro, Aldo Penna, secondo cui “per rendere la città più vivibile, ecologica e pulita si potrebbero valutare altre tipologie di contratto”
    FINALMENTE PERSINO QUEI TARDONI DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE SONO ARRIVATI ALLA CONCLUSIONE CHE LA RAP VA LIQUIDATA UNICA SPERANZA DI VEDERE PALERMO PULITA

  18. Normanno

    Palermo, il consigliere comunale Giulia Argiroffi insultata e inseguita: aveva filmato un automobilista in controsenso
    L’episodio in via Valverde, traversa di via Roma. L’esponente di Oso seguita fino a casa, si è messa in salvo entrando in ascensore
    O NOI O LORO!

  19. BELFAGOR

    IL PARCO DELL’ ORETO : CI VORRA’ UN MIRACOLO
    Il commissario straordinario del governo, Carlo Amenta, ha recentemente dichiarato :
    «Adesso, si andrà in Consiglio comunale per la delibera di approvazione della variante . Contiamo di andare in gara entro fine anno, così da riuscire a partire con i lavori per il mese di giugno 2024. Da lì, ci vorranno circa due anni per completare gli interventi e donare ai palermitani una parte della città abbandonata, ormai, da troppo tempo».
    Nessuno mette in dubbio le parole del prof. Amenta ma….
    La riqualificazione della Foce del Fiume Oreto rientra nei 4 progetti Pnrr per la Costa sud ma il vecchio progetto dovrà essere ridimensionato e rivisto a causa dei tagli del Governo nazionale.
    Chissà, quindi, quale sarà il nuovo progetto.
    Sembra che ancora non è pronto e si deve ancora attendere. Tutti sono curiosi di sapere quando ci sarà questo nuovo restyling.
    Si parla genericamente di interventi ambientali e di bonifica, e l’ area recuperata potrebbe diventare uno spazio dove fare lunghe passeggiate, sostare e consumare un pic-nic o, semplicemente fare una bella corsa.
    E il recupero di piazza Tonnarazza che fine farà?
    La spiaggia di Romagnolo ritornerà ad essere la spiaggia dei palermitani?
    E i parcheggi?
    Come si vede è tutto generico e poco concreto.
    Aspettiamo fiduciosi che il commissario governativo presenti tale progetto .
    Il tempo è poco: entro quest’ anno il Consiglio comunale dovrà votare la delibera di approvazione della variante e andare a gara. Poi i lavori dovranno iniziare entro giugno 2024.
    Ci vorrà un miracolo.

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