FOTO | BiciPa: Nuove ciclostazioni attivate

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Il servizio di bike-sharing gestito da Amat continua l’installazione di ciclo-stazioni in città; mancano ancora altre stazioni per essere completate e avere quella capillarità necessaria tale da rendere il servizio appetibile.

 


Sono stati aperti altri quattro parcheggi in piazza XIII Vittime, piazza Borsa e piazza P. Camporeale e Piazza Bellini. Ciascun parcheggio consta di 10 stalli eccetto l’ultimo che ne possiede solo 5
Il parcheggio di Piazza Bellini, in un primo momento previsto nella piazzetta antistante l’ingresso di giurisprudenza dopo una segnalazione alla sovrintendenza è stato riprogettato e ricollocato secondo le indicazioni dell’Amministrazione Comunale e della Sovrintendenza BB.CC.AA.

Ma mentre si inaugurano nuove postazioni, ce ne sono altre che vengono danneggiate:
Alla Stazione centrale la stazione sarà spostata da piazza Giulio Cesare in un’area nelle vicinanze. Al momento è vuota, ferma per i danni al quadro elettrico e i continui furti in barba alle telecamere di sorveglianza e al gps installato sulle bici.
Al Foro Italico, dopo che a giugno tre bici erano state rubate e ripescate nei fondali del porticciolo della Cala, pochi giorni fa, nonostante la stazione fosse fuori servizio, ignoti hanno tentato di portare via i fili elettrici di alcuni stalli.
Stessa sorte è toccata al parcheggio del Teatro Massimo, dove, su 15 stalli, ben 13 sono fuori uso e da molti fuoriescono i fili elettrici strappati, mentre sulla piattaforma, imbrattata da scarabocchi e scritte offensive contro la municipalizzata, vengono abbandonate bottiglie di vetro e lattine vuote.
Da dicembre mancano all’appello ben 8 bici da 500 euro l’uno, sparite nel nulla nonostante il GPS, ma che se ne faranno?

A preoccupare è anche il numero degli abbonati, appena 603 e troppo pochi per un servizio sul quale l’amministrazione puntava per rivoluzionare la mobilità.

Una delle causa per la quale l’azienda non ha ancora fatto molto è la possibilità di utilizzare il servizio senza carta di credito, ma con una semplice carta prepagata, metodo già utilizzato in numerose altre città d’Italia.
Infine nonostante siano passati nove mesi dall’inaugurazione del servizio, dei 37 cicloparcheggi previsti nel progetto iniziale ne sono stati attivati sinora 21, troppi intoppi burocratici? O forse l’Amat se la sta prendendo comoda vista le scarse risposte fornite dalla cittadinanza?

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11 Thoughts to “FOTO | BiciPa: Nuove ciclostazioni attivate”

  1. Sizilianisch

    Sarei curioso di sapere chi e quanti osservano i monitor che trasmettono le immagini trasmesse dalle TLC installate a tutela di queste stazioni. Inoltre sarebbe interessante conoscere la procedura e i tempi di risposta dal rilevamento di un’anomalia all’arrivo sul posto degli operatori deputati alla sorveglianza delle bici. Ahimè temo di conoscere già la risposta. Lo dicevo che tali stazioni andavano realizzate di fronte a caserme e/o stazioni di Polizia, Carabinieri… almeno avrebbero goduto della sorveglianza H24 previsti in questi siti.

    1. peppe2994

      Conclusioni inutilmente affrettate.

      Il servizio è in appalto esterno e funziona bene. Le stazioni sono ancora sane ed in caso di furti il giorno dopo la polizia ha già rintracciato la bici.

      Sempre a piangersi addosso ingiustificatamente.

  2. gnazzino70

    8 bici da 500 euro l’uno? o 8 bici per un totale di 500 euro? bici di questo genere, da decathlon, 100€ ciascuna

  3. angeloffire

    Beh devo essere onesto: mi aspettavo di peggio!. Solo 8 bici rubate, francamente credevo molte di piu’!. Al di la’ delle battute che lasciano il tempo che trovano, ma invece di fare il bike sharing con tutte le conseguenze del caso non sarebbe stato molto meglio progettare un sistema di piste ciclabili serio invece di costringere i ciclisti a rischiare la propria incolumita’ nel traffico cittadino o, nelle poche piste ciclabili zizgarare tra pedoni e bancarelle ? Ogni ciclista avrebbe preferito portarsi la propria bici ma sapere di poter contare su un percorso a lui dedicato piuttosto che una bici in comune (tra l’altro abbastanza costosa in abbonamento). Gia’ so che la mia domanda rimarra’ come quella sul parco Cassara’ e tante altre. Questa amministrazione , che pure in alcuni campi non e’ stata a guardare (in maniera a volte discutibile:) ma comunque propositiva (pedonalizzazioni) in altri e’ stata di un immobilismo seccante (penso alle piste ciclabili: quelle vere) ed al Parco Cassara’ per citarne qualcuna. A prposito del Parco Cassara’ ma qualcuno ne’ sa piu’ nulla: riaprira’ mai piu’?

  4. monchey

    Bella la foto in cui si ritrae la postazione di sosta delle bici sopra un attraversamento pedonale. Lavoro fatta alla palermitana. Cosa costava passare una vernice sopra le strisce bianche (neanche parlare di riasfaltare!)…

    1. peppe2994

      Quello non è più attraversamento pedonale. E’ zona pedonale. Non spetta alla ditta eliminare le strisce ma alla RAP. Non mi sembra tutta questa tragedia…

  5. huge

    La mia domanda è: dov’è il piano del comune per lo sviluppo della rete di piste ciclabili? La risposta la sappiamo già. L’importante è fare delle pompose conferenze stampa per presente questo o quel progetto che poi, regolarmente, restano a marcire in un cassetto.

    1. gnazzino70

      Esatto, inoltre l’articolo riporta :
      “A preoccupare è anche il numero degli abbonati, appena 603 e troppo pochi per un servizio sul quale l’amministrazione puntava per rivoluzionare la mobilità”
      e cosa si aspettano in mancanza di piste ciclabili ‘vere’, non corsie ciclabili per aspiranti suicidi stile Favorita ?

  6. Lio

    cronaca di un fallimento annunciato per nn parlare poi dello schifo che fanno ste ciclo-stazioni messe nel centro storico, uno scempio totale!!!

    1. Saro Panormo

      Sinceramente non capisco questo sgomento per le postazioni nel centro storico: a Parigi o a Londra è piena di queste postazioni e non ci vedo nulla di così diverso.

      1. Lio

        nn mi è capitato di andare a Parigi o Londra x poter ammirare le loro bici-stazioni ma molto probabilmente le troverei orribili anche li, specialmente in un contesto storico-monumentale, nn capisco la logica che se si fa lì è cosa buona e giusta quindi bisogna farla anche qui, ciò nn toglie che è una impresa anti economica, solito spreco di denaro pubblico.

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