Alla vigilia della festa di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, ho ritenuto opportuno condividere con voi alcuni passi della Lettera Enciclica ” Laudato si’ “, scritta da Papa Francesco e pubblicata nel giugno 2015, che trattano i temi del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile:
” La qualità della vita nelle città è legata in larga parte ai trasporti, che sono spesso causa di grandi sofferenze per gli abitanti. nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello d’inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano. Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità ai trasporti pubblici. Tuttavia, alcune misure necessarie difficilmente saranno accettate in modo pacifico dalla società senza un miglioramento sostanziale di tali trasporti, che in molte città comporta un trattamento indegno delle persone a causa dell’affollamento, della scomodità o della scarsa frequenza dei servizi e dell’insicurezza. ”
” In ambito nazionale e locale c’è sempre molto da fare, ad esempio promuovere forme di risparmio energetico … Possiamo anche menzionare una buona gestione dei trasporti o tecniche di costruzione e di ristrutturazione di edifici che ne riducano il consumo energetico e il livello di inquinamento. “
” L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come … utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone. “
il papa è molto più avanti dei politici. come ministro dei trasporti non sarebbe male
Ero rimasto fermo al punto in cui il sito MobilitaPalermo si professava come apolitico nell’affrontare le tematiche di mobilità ed infrastrutture cittadine. Peccato che non sia anche laico.
Il pensiero del papa, capo di stato di un paese estero (il vaticano) che fa il bello ed il cattivo tempo in Italia, sarebbe il caso che rimanga circoscritto solo in quegli edifici dove si riunisce il popolino sempliciotto che crede in storielle magiche di spiriti santi e comandamenti scesi dal cielo, terra piatta e al centro del sistema solare, guarigioni miracolose e altre fesserie.
sì ma il popolino inizia a capire solo se un papa un po’più illuminato gli parla con semplicità. non credo che mobilita sia diventato confessionale, è il papa che è diventato mobilita
Credo ce sia abbastanza laico da avere l’umiltà di ascoltare e dar voce a chiunque, credente, agnostico, ateo, musulmano, indù o cristiano. Non credo affatto invece che si agnostico tanto da pensare che chiunque può parlare ed esprimere il proprio pensiero a patto che non si professi credente in una qualsiasi religione.
Da credente, non condivido i giudizi drastici di skaiwoka sulla fede e la religione in generale, ma condivido in pieno il fastidio sull’onnipresenza di questo papa, che alla fin fine il più delle volte dice cose di semplice buonsenso, che il cd popolino potrebbe anche capire da se stesso, se solo ne avesse un po’ di voglia.