“Cento Secondi”| Elezioni: intervista doppia Nuti-Caronia

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Seconda puntata del nuovo format “Cento Secondi” con il confronto tra i candidati Nuti e Caronia: dodici domande mirate sui temi principali di Palermo in vista delle prossime elezioni amministrative del 6-7 Maggio.

Poche regole: 100 secondi a disposizione per rispondere a ogni domanda. E’ stata richiesta massima concretezza e pochi giri di parole.

Seguirà l’intervista doppia ai candidati Aricò e Costa, fissata per lunedì 30 aprile 2012.
Condividete questi contenuti e buona visione! (è consigliata la visione del video in HD)


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28 Thoughts to ““Cento Secondi”| Elezioni: intervista doppia Nuti-Caronia”

  1. V:E:N:D:E:T:T:A

    Nuti dice una verità scomoda per tutti gli altri candidati: chi non è utile al comune deve essere licenziato.
    La ricetta di Nuti per far fronte ai bilanci in rosso è la migliore. Si taglia dove non serve e si vendono le partecipate, con cotrolli sui risultati che le azinede produrranno.

    La Caronia non ha visto che le sue telecamere (pagate poi con un mutuo di 4 mln di euro che non si sa nemmeno a cosa siano serviti) non sono state utili contro le discariche abusive.
    Soluzione intelligente quella dei parcheggiatori abusivi che vengono premiati per avere estorto soldi ai cittadini, venendo assunti dal comune O_o’ !
    Niente porta a porta perchè costa troppo però delle isole ecologiche super attrezzate in ogni circoscrizione vanno bene. Perchè sono gratis?

  2. Luca S.

    Ooops…Qualcuno ha detto la verita’ alla gente!!!
    Io la mia crocetta so dove metterla…

    Il candidato a sindaco Caronia parla solo di assunzioni, assunzioni, assunzioni. Pure i posteggiatori! Sig.ra Caronia, ma perche’ ho perso tempo a studiare?

  3. huge

    Sappiamo benissimo che non ha senso dire “il comune spende troppo in stipendi, dobbiamo licenziare”. Non è fattibile e lo sappiamo tutti.
    L’unica soluzione sono i prepensionamenti per quanti più dipendenti possibile e un riutilizzo in modo razionale e soprattutto serio, facendoli lavorare veramente, per tutti gli altri.

  4. V:E:N:D:E:T:T:A

    sarebbe un licenziamento per motivi economici ed improduttività, che è più che plausibile, se proprio non si può (assurdo) almeno si convertano in part-time minimo, visto che non serve che lavorino tutto il giorno.
    Insomma non possiamo tenerci tutti questi 22000 dipendenti, quando ne bastano 13-14000, andiamo.

  5. Donato Didonna

    Si sente dire, in ambito politico, che la Gesip deve essere salvata per “motivi di ordine pubblico”. Ma per mantenere l’ordine pubblico non paghiamo già abbastanza persone in divisa?

  6. Luca S.

    Scusa huge, ma proprio non riesco a capire perche’ non ha senso dire che “il comune spende troppo in stipendi, dobbiamo licenziare”.

    Mi spieghi cosa facciamo con 22000 dipendenti? Mi spieghi come si potra’ mai andare avanti in una citta’, anzi, in una Regione dove posto pubblico, finanziamento pubblico, sussidio sono considerati investimenti per l’occupazione?

    Dobbiamo dare un segnale. Un segnale forte, che e’ quello che la politica NON CREA POSTI DI LAVORO, ma CREA I PRESUPPOSTI AFFINCHE’ SI CREINO POSTI DI LAVORO.

    Altrimenti sara’ sempre e solo voto di scambio, e 590 milioni di stipendi l’anno, con la munnizza sotto casa, le strade dissestate, e il far west piu’ totale!

  7. salvuccio

    da uomo di destra l’unico che in una citta’ difficile come Palermo,con lsu.pip,amia,senza tetto,solo Leoluca Orlando puo’fare il Sindaco di Palermo,mi dispiace per la Signora Caronia,ma solo Orlando puo’governare questa bellissima e maledetta citta’.

  8. xemet

    Exxon Mobil (tra le tre aziende che fatturano di più al mondo) ha circa 80.000 dipendenti, il Comune di Palermo ha quindi 1/4 dei dipendenti della Exxon Mobil.

    Ho detto tutto.

  9. Luca S.

    @salvuccio
    Nel 2001, Orlando, lascio’ la carica di sindaco per candidarsi alle regionali contro Cuffaro. Orlando aveva lasciato 7000 lavoratori LSU.
    Il Commissario di allora, Serio, non fece altro che prendere sto baraccone e inserirlo nelle societa’ comunali. Negli anni questi dipendenti delle partecipate sono ulteriormente cresciuti, e siamo sulle 9000 unita’ se non erro.

    Ora, dire che solo Orlando ci puo’ fare mi sembra esagerato: a meno che non abbia la bacchetta magica, o che stampi euro, io credo che solo lo Stato possa offrire la soluzione, ossia qualche sussidio e/o corso di formazione per permettere a molte di queste persone di trovare un nuovo lavoro.
    Hai visto cosa ha detto Lombardo? 10 milioni per la GESIP per sopravvivre fino a Luglio. Che si aggiungono ai 45 di prima e a tutti gli altri!
    Ma che cosa e’ questa? Politica? Ma che schifo e’ questo?
    Sai che hanno risposto da Roma? Ve li diamo, ma quale e’ il piano, l’idea per sistemare queste persone?
    Lo vogliamo capire che Regione, Comuni, qui da noi sono amministrati da DELINQUENTI?
    Tirano a campare, e queste persone ogni 3 mesi a mettere a soqquadro una citta’.
    Nessuno vuole lasciarli nella M***A, perche’ sono solo vittime della politica fatta ANCHE da Orlando, Lombardo e tutta la combriccola.

    Nuti non ha affatto detto che sarebbero stati lasciati al loro destino. Ha solo parlato chiaro e credo che sarebbe il primo a presentare un piano di integrazione di queste persone nel mondo del lavoro produttivo. Ed e’ quello che il governo nazionale si aspettava…

  10. cirasadesigner

    io credo che il numero sia stato calcolato sommariamente inserendo proprio tutti, dipendenti, aziende comunali coop. sociali ex Pip e quant’altro, non credo sia davvero possibile che solo PALERMO abbia 22000 dipendenti, sono gli stessi di New York…. Mi sembra davvero impossibile, ma se così fosse che quantomeno si utilizzassero decentemente. Lo dico da ex dipendente della Regione Siciliana, dove tanti ex PIP non facevano proprio nulla perché non ci stavano cose da fare… Uno spreco assurdo i tanto vale lasciarli a casa per lo meno ci sarebbe meno gente a grattarsi le…. in auto per la città.
    Poi toglietemi una curiosità, ma alla Caronia glielo avete detto che non è ancora sindaco che si atteggia da tale con tanto di bandiere dietro le terga… La signora “come dire”

  11. kersal

    @Luca S.
    Forse non sai che in Italia è impossibile licenziare un dipendente pubblico a meno che non compia gravi inadempienze. Il fatto che sia in “sovrannumero” non è “giusta causa” e pertanto non permette il licenziamento. Il motivo economico come giusta causa è stato introdotto dall’ultima riforma (ancora non in vigore) che comunque NON si applica alle pubbliche ammistrazioni.
    Il fatto che un candidato sindaco non sappia queste cose elementari mi lascia basito.
    Ovviamente è ugualmente assurdo quello che propone la Caronia, poichè nessun privato si prende una azienda con sovrannumero di dipendenti, in perdita e male organizzata, con il committente (il comune) che paga in ritardo ed inoltre con la clausola di non licenziamento!
    Mi fa sorridere vedere che ancora qualcuno gli creda…

  12. huge

    Ovviamente non dico che non si dovrebbe, ma che non si può.
    O forse qualcuno è così ingenuo da pensare che è possibile licenziare 10000 da un giorno altro?
    Facile quando si sta dietro la tastiera di un PC.

    Qui nessuno mette in discussione che 22000 sia troppi.
    Il punto non è questo, ma come affrontare il problema. E chi parla di licenziamenti tout court è chiaramente fuori dal mondo.
    Già solo considerando gli aspetti legali sarebbe praticamente impossibile.

    Il danno ormai è stato fatto. Bisogna trovare il modo di ridurne le conseguenze pian piano nel tempo.

    E il primo passo deve necessariamente essere il rendere questi dipendenti produttivi.
    Assicurandosi che svolgano delle mansioni utili alla collettività sfruttando opportunamente le competenze di ciascuno. E se queste mancano, che li si formi.

    Come si diceva, il tutto accompagnato da un piano di prepensionamenti che permetta di ridurre il quanto più possibile l’organico.

    Riorganizzate le varie partecipate e rimesso in sesto il bilancio, bisogna poi iniziare a valutare seriamente se e quali sarebbe opportuno privatizzare. Ma privatizzare veramente, non solo sulla carta. Col comune che non dovrà più spendere un euro. Ovviamente stiamo parlando di servizi per la collettività, per cui quando si privatizza bisogna porre delle condizioni che permettano di proteggere e salvaguardare gli interessi pubblici.
    La privatizzazione è secondo me l’unica strada per togliere le partecipate, e con esse tutti i dipendenti, dalle logiche clientelari che hanno distrutto questa città.

  13. freepress

    La regione Siciliana è un ottimo esempio per gli sprechi.

    Concorso alla regione SIcilia per esperto informatico :si richiede “laurea in architettura o economia o lettere e patente europea”. ( giustissimo no?)

    Vai alla regione e trovi l’esperto laureato in informatica a fare fotocopie perchè LSU per 600 euro al mese,e il dipendente regionale diplomato a 1600 euro al mese che non capisce un tubo di database.
    Vi basta andare sul sito delle Regione Sicilia per capire di cosa parlo..Non oso pensare quali siano i requisiti per occuparsi del sito.

    Ricordo benissimo il servizio delle iene dei 24 dipendenti della regione che si occupavano del sito web tutti con mansione di “Caporedattore” nello stesso ufficio regionale con stipendi da 4000 euro mensili ciascuno..
    Poi si parla di sprechi.. andate a zappare e parlano di LSU e PIP quando molti di loro sono ex LSU. Il bue che dice cornuto all’asino.andate a zappare

  14. kersal

    Il problema è che tutti questi sono stati assunti con regolari concorsi e quindi non si possono licenziare.
    Quando Monti è salito al governo qualcuno (anche a livello internazionale) si aspettava interventi tipo la Tatcher, con licenziamenti e misure draconiane. Alla fine abbiamo solo avuto un aumento di tasse…

  15. freepress

    no Kersal, il bello è che quelli a cui mi riferivo io sono stati assunti senza nemmeno concorso a tempo indeterminato.. 4000 euro al mese .che ne pensi?
    Ma adesso mi sa che bisognerà stringere la cinghia per tutti anche per questi

  16. V:E:N:D:E:T:T:A

    se non si possono licenziare, chi sa fare qualcosa la faccia.
    Per chi non sa fare qualcosa allora si accorpa all’amia per lo spazzamento dellle strade perchè non è giusto che ricevano dei corsi pagati dalla collettività, senza un regolare iter che coinvolga tutti i cittadini.
    Il punto cruciale però è il controllo, si deve garantire che il lavoro venga svolto veramente e come prescritto dalla mansione assegnata.
    Inoltre non si devono MAI più fare assunzioni, bloccando il sistema con delle leggi in tal senso, e programmando una riduzione negli anni attraverso il pensionamento (blocco dei turnover).

  17. signori…se non sono licenziamenti per motivi economici questi…allora non so più quali possano essere. Di certo non può fallire una città di 600 mila abitanti per salvare un esercito di dipendenti di cui non abbiamo bisogno, e la maggior parte dei quali non fa assolutamente nulla se non grattarsi la pancia dalla mattina alla sera

  18. salvuccio

    Io non voglio immaginare uno come Ferrandelli o Costa o Arico’ che vanno a discrutere con gli Pip,se li mangiano
    Mentre cmq Orlando e’ carismatico,ha cultura intelletuale ma anche popolare,comnosce le viscere di Palermo il ventre di Palermo,ha Palermo nel dna,il resto sono poca roba rispetto ad Orlando.
    ve lo dica da UOMO DI DESTRA,ma la destra palermitana aime’non ha uomini come Orlando.

  19. xemet

    Daccordo che e’ impossibile licenziarli da un giorno all’altro…

    Ma che sia chiaro che tra non molto sara’ impossibile anche pagarli…

    I soldi stanno a zero signori!!

  20. Luca S.

    @kersal
    Forse ti sara’ sfuggito che molte di queste societa’ sono formate da personale a contratto.
    E infatti questo e’ il meccanismo usato per tenere per le palle i precari e assicurarsi i loro voti.
    A te fa paura Nuti che non sa, a me fa meno paura lui si coloro che sfruttano queste persone da anni con la minaccia di non rinnovare il contratto.

    In quanto precari, i loro contratti possono non essere rinnovati. Ecco a cosa si riferisce Nuti.
    Ti dicono niente le proteste gesip deglimultimi mesi??? Se queste persone fossero al sicuro metterebbero a soqquadro la citta’???

    Concludo: queste aziende possono fallire, e a pagare sarebbero tutti. E guardacaso il governo nazionale ha chiesto proprio un piano a supporto di ristruttarazioni di queste societa’.
    Lombardo ha solo chiesto 10 milioni per tirare a campare.
    A me sembra che Nuti almeno volesse trovare una soluzione per qualcuno oggettivamente di troppo.
    E quoto blackmorpheus, per 2000 persone non puoi mettere in ginocchio una citta’
    Il governo nazionale ci aiuta, vuole solo vedere che proposte ci sono. Gli operai gesip dovrebbero andare da lombardo e prenderlo per le corna, visto che promette milioni senza proporre nulla, solo per scaricare le colpe sugli altri…

  21. kersal

    @Luca S.
    No, caro. Il personale a contratto è solo nelle partecipate e si riferisce quasi esclusivamente al personale di strada. Traduco: le partecipate hanno il 70% di personale di livello QUADRO a tempo indeterminato. Questo significa che PER CONTRATTO deve svolgere lavoro di ufficio e non per le strade. Se, per assurdo, Nuti non rinnovasse i contratti si ritroverebbe con nessuno per le strade e tanta tanta gente in ufficio. E allora dovrebbe assumere. E non si può.
    Ad ogni modo, Nuti nel suo intervento parla dei 22000 comunali i quali sono con contratto a tempo indeterminato. E siamo punto e daccapo.

    @Blackmorpheus:
    I motivi economici non sono giusta causa in Italia per nessun giudice del lavoro. Ecco perchè c’è stata la guerra per l’art. 18 con la Fornero che li vorrebbe introdurre. Se domani un usciere dei 200 che popolano Palazzo delle Aquile fosse licenziato, il giudice lo reintegrerebbe e in più il Comune dovrebbe pagare danni e arretrati.

  22. griffild

    ragazzi, ma come fate a dire orlando???? ma stiamo scherzando??? io sono un commerciante, e sono stanco di pagare gente incompetente, senza voglia, stiamo a vedere, che se iniziano ad esserci licenziamenti, tutto inizia a girare bene?
    nuti, dice una comidità scomoda, ma che è realtà, nn è + possibile sostenere tutti, fino a quando lo stato aiutava era tt lecito, ma oggi lo stato nn ci aiuta quasi +, e Palermo praticamente è in banca rotta, una azienda privata, praticamente era fallita già da anni…. nn è possibile, aspettare il posto comunale, e stare seduti senza far un caxxo per soprannumero…

  23. Luca S.

    @kersal
    E’ stato evidenziato come il fallimento di una S.p.A. municipalizzata, a totale partecipazione pubblica, sia un caso ancora carente di giurisprudenza, di merito e di legittimità.
    Tuttavia, in caso di insolvenza, visti l’esposizione verso soggetti privati, dovra’ essere il comune a pagare.

    Ora, c’e’ da capire se gli impiegati delle SPA a partecipazione pubblica siano da considerarsi dipendenti pubblici o privati. Nel secondo caso, in caso di approvazione della riforma sull’articolo 18, molte chiappe giacenti su certe scrivanie grazie a qualche spintarella potrebbero finire a sedere sull’asfalto…

  24. kersal

    Luca S.:
    in questo hai ragione. Tuttavia, come vedi tu stesso, la strada è lunga e Palermo non può aspettare.
    Sinceramente nessuno dei candidati mi ha convinto… mi sa che questa tornata non voto.

  25. Donato Didonna

    Signori, delle due l’una: o le partecipate comunali sono società private che possono assumere senza evidenza pubblica oppure sono società pubbliche, non soggette al fallimento, ma che assumono per regolare concorso.
    Pretendere che le partecipate siano società private quando si tratta di assumere e pubbliche quando si tratta di portare i libri in tribunale, non mi sembra sia possibile per rispetto al diritto e all’intelligenza di tutti noi.
    Se d’accordo, usate questo criterio per decidere chi votare!

  26. salvuccio

    Dare il voto a Nuti sarebbe buttato,idem per Arico’ e Costa e Ferrandelli,questi con i politci che ci sono a Palermo in consilgio se li mangerebbero’,inceve Orlando ho si fanno le cose o si fanno…Orlando potra’ pure essere troppo diciamo appariscente appartiene a qualla catagoria di Sindaci decisionista alla Tosi,alla De Magistris,alla Abbrescia,Sindaci che nel bene e nel male decidono,non fanno impatanare il consiglio comunale,ricordo il Teatro Massimo Orlando con la sua testrdaggine si imputo’ e riusci in un miracolo a Palermo farlo riaprire,mentre altri dicevano non ci riuscira’ nemmeno lui,invece dimostro’di essere deciso ecco a Palermo solo Orlando puo’fare il Sindaco perche’ non si piega alle logiche dei partiti.

  27. Luca S.

    Sarebbe carino avere un sunto da parte di Stef, anche per fare una volta e per tutte un po’ di luce sulla fattibilita’ delle proposte di privatizzazione e/o fallimento e/o licenziamenti circa le partecipate.

    Steeeef?

  28. franz

    Non tutti sanno che, a parte coloro che sono stati assunti con regolari concorsi pubblici (scomparsi da almeno un ventennio), i 3/4 dei lavoratori del Comune di Palermo sono entrati, tramite cooperative e società, senza alcun concorso (solo per conoscenze dirette e non con i politici di turno) a partire dal periodo in cui Orlando era sindaco e in seguito con Cammarata. Già dai tempi di Orlando quelle assunzioni non trovavano giustificazione alcuna per garantire la pianta organica degli uffici comunali, tant’è che si dovette cercare (e spesso non si trovò) il modo in cui utilizzare questa massa di personale che veniva parcheggiata laddove non serviva. Tutto ciò a scapito di una generazione che non potrà mai sperare di partecipare ad un concorso pubblico e quindi sperare in un posto di lavoro. A coloro che parlano di licenziamenti dico: perchè mai nessuno si scandalizzò allora quando furono fatte queste assunzioni? Perchè furono aboliti i concorsi pubblici, aperti a tutti indistintamente, per permettere assunzioni di comodo e quindi creare bacini elettorali? Voglio far ricordare che i concorsi venivano banditi quando, dopo l’esodo di alcuni dipendenti, si rendevano vacanti posti di lavoro e in misura adeguata e non come in seguito fu fatto a pioggia. Inoltre faccio notare che tutti i contratti a tempo (precariato) alla fine vengono quasi sempre regolarizzati in via definitiva.

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