PER PAGARE IL TRAM , L’ AMAT CHIEDE 84 MILIONI AL COMUNE : INTATTO ABOLISCE ( O QUASI ) LA NAVETTA FREE “CENTRO STORICO”.
L’ AMAT ha chiesto ben 84 milioni al Comune di Palermo.
La cifra deriva dal contratto di servizio siglato tra la partecipata e il Comune che era stato deciso in base alla programmazione della ztl.
Secondo quanto era stato prospettato, la zona a traffico limitato, avrebbe portato nelle casse comunali circa 30 milioni di euro all’anno, invece da tale provvedimento il Comune ha incassato solo 10 milioni all’anno dal rilascio dei pass.
In un articolo sul “ Giornale di Sicilia” apprendiamo che Michele Cimino, presidente Amat, ha scritto al sindaco Orlando e all’assessore al Bilancio, chiedendo i soldi previsti dal contratto di servizio.
L’Amat chiede :
– per il 2016 28.486.115 euro,
– per il 2017 27.770.751
– per il 2018 27.433.147 euro.
Il totale assomma a 83 milioni 620 mila euro, cifra riferito al 31 dicembre 2018 ( ciò significa che il debito alla fine del 2019 supererà i 100 milioni)
Il Comune non ha intenzione di pagare, anche perché non ha i soldi.
I 30 milioni, per il Comune, sarebbero da “interpretare” come il tetto massimo presunto degli incassi, oltre il quale l’eventuale introito della Ztl andava trasferito al Comune.
Interpretazione un po’ cervellotica.
Francamente non sappiamo chi abbia ragione.
Resta il fatto che l’Amat ha un pesante debito e che ha urgente bisogno di questi soldi
Cimino ha anche chiesto aiuto alla Regione che deve all’azienda tre milioni.
Proprio per risolvere tale problema economico il presidente dell’AMAT ha ipotizza che il costo del pass per la ZTL da, 80 euro, possa essere adeguato a 120 euro. , un aumento di ben il 50%.
Decisione impopolare che risolverebbe solo in parte il problema. Infatti , nell’ipotesi che tutti i pass fossero rinnovati, il Comune incasserebbe solo 15 milioni.
Per cercare di tamponare la drammatica situazione l’Amat, come riferisce “ La Repubblica”. di fatto ha soppresso la navetta free “centro storico”.
Ne è rimasta solo una — erano cinque — e i tempi di frequenza sono ormai biblici.( oltre 60 minuti)
P.S. Al di là delle sterili polemiche , se l’ AMAT non ha i soldi per il sostentamento delle attuali 3-4 linee esistenti del tram, come potrà sostenere le eventuali 3 o 7 nuove linee tranviarie ?
Forse, prima di richiedere nuove linee di tram, si dovrebbe risolvere il problema di come finanziare quelle vecchie.
Non vorremmo che tra due anni la nuova giunta comunale, al di là del colore politico, si troverà a gestire un buco di bilancio “mostruoso”.
belfagor, le cose non funzionano esattamente così.
La certezza finanziaria NON ESISTE e probabilmente mai esisterà. La regione ad esempio ha sempre facoltà piena di cambiare a piacimento gli stanziamenti. Ad esempio, nel caso di un riconoscimento chilometrico, facciamo finta che questo venga riconosciuto, cosa che avverrà prima o poi, il giorno dopo ci si ritrova comunque con un taglio del 18% su tutti i finanziamenti, per un equivalente ben superiore all’eventuale cifra che sarebbe stata riconosciuta per il tram.
Le cose sono sempre più complesse di come appaiono. È compito della politica di volta in volta portare avanti la baracca. L’AMAT è almeno da metà anni 90 che ha una crisi di liquidità ogni sei mesi, con o senza tram. Anzi, da quando c’è il tram la frequenza delle “crisi” è diminuita.
Quindi il discorso prima pensiamo a come finanziare l’esercizio e poi pensiamo a costruirle non può funzionare, perché il TPL è comunque in perdita. Il problema non si risolve perché appunto il TPL si paga con la fiscalità generale.
A parte questo, avere il tram comporta una serie di inevitabili costi fissi. Raddoppiare le linee non significherà raddoppiarne i costi, anzi, probabilmente, facendo manutenzione continuativa in grossa scala, si può ottenere un risparmio significativo sull’appalto.
Lo so che vuoi sempre creare polemica e fantomatici scandali, ma ormai non impressioni più come un tempo.