Al via i lavori di riqualificazione dell’area pedonale di via Benedettini, all’interno dell’Itinerario Unesco. Un massiccio intervento di riqualificazione delle pavimentazioni storiche e degli spazi aperti in varie aree del Centro Storico, e che includono anche via del Bastione.
Ma in cosa consistono i lavori che dovranno concludersi entro 365gg?
L’intera sede stradale di via del Bastione e via Benedettini sarà pavimentata con basole in pietra calcarea grigia tipo Billiemi e/o calcari similari disposte a filari diagonali – convergenti con asse centrale o spina di pesce; i marciapiedi saranno lastricati con basole quadrate in pietra calcarea grigia tipo Billiemi e/o calcari similari;
La rimozione asfalto e ripavimentazione con le vecchie basole. Inoltre l’inserimento di nuovi pozzetti e caditoie del tipo antiratto con chiusini in ghisa e/o pietra calcarea e feritoie, la revisione della condotta fognaria esistente con sostituzione di eventuali
elementi vetusti e deteriorati ed inoltre saranno realizzati, dove necessitano, i pozzetti di capo scarico delle utenze private degli edifici prospicienti; si prevede inoltre l’interramento dell’impianto di pubblica illuminazione.
L’auspicio è che i lavori vengano condotti egregiamente, non come il cartello che riporta l’Ordinanza a “pennarello”
si pensi, a proposito di acque piovane, a creare delle vasche di quartiere perché la pioggia, anziché finire a mare, si possa rimettere in circolo invece per uso sanitario (pulizie, doccia, wc, bidet, annafiatura). Creare in ogni casa una doppia tubatura: da un lato l’acqua potabile per bere e cucinare, dall’altro l’acqua piovana e quella depurata. ciò farebbe risparmiare almeno il 70 percento di acqua, con grande sollievo dei nostri invasi e delle nostre tasche.
@punteruolorosso
Condivido. Ma depurare ha un costo e le tecniche attualmente in uso non consentono di depurare congiuntamente le acque piovane, i reflui delle nostre case e le acque provenienti da lavorazioni industriali.
Gli impianti attualmente in uso sono (sarebbero) concepiti e costruiti per funzionare a regime costante e continuo. La diversa qualità e quantità di acqua da trattare in entrata, quando si addurrebbero anche le piovane, comprometterebbe significativamente la qualità del prodotto finale rendendolo non idoneo a nessun uso. Nemmeno in agricoltura.
@audace, capisco
mi riferivo a qualcosa del genere.
https://www.iridra.eu/it/nature-based-solutions/drenaggio-urbano-sostenibile-citta-spugna
ci sono delle tecniche edilizie che consentono di recuperare a livello condominiale o di quartiere le acque piovane.
i vantaggi sono due: evitare alluvioni (il terreno non più impermeabile rilascia i liquidi verso la falda, i pozzi o i serbatoi di raccolta di quartiere) e recuperare l’acqua.
sul recupero delle acuqe reflue non viene fatto abbastanza. anche quelle depurate vanno a finire in mare.