Raddoppio Ogliastrillo Castelbuono: uno sguardo ai cantieri

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Grazie alle spettacolari immagini aeree realizzate da Giosafat B., è possibile osservare da vicino l’avanzamento dei lavori lungo il versante est della linea ferroviaria tirrenica, tra Cefalù e Castelbuono.

I cantieri in questa zona sono tre, e mostrano un’intensa attività nella costruzione delle infrastrutture necessarie per il raddoppio della linea.

Il primo cantiere di rilievo si trova in prossimità del torrente Carbone, dove avrà fine la galleria Cefalù.

Attualmente, i lavori di scavo della galleria sono in corso tramite l’utilizzo di una TBM (Tunnel Boring Machine).

Il torrente verrà attraversato da un viadotto, la cui soletta è in fase di installazione, come mostrano chiaramente le immagini.

Subito dopo il viadotto sul Carbone, si estende la galleria Sant’Ambrogio, una delle opere principali del progetto.

Con i suoi 4 chilometri di lunghezza, la galleria è già completamente scavata, dimostrando un importante avanzamento nei lavori.

Seguendo la galleria Sant’Ambrogio, troviamo la galleria Malpertugio, che invece è di dimensioni molto più ridotte, con una lunghezza di appena 150 metri.

Anche qui lo scavo è attualmente in corso, e il portale est della galleria si trova in corrispondenza della vecchia stazione di Castelbuono, che è stata parzialmente smantellata.

Proprio in questa area sorgerà la nuova stazione, a sottolineare il rinnovamento che questo progetto porta con sé.

I lavori per il raddoppio della linea, che per alcuni mesi avevano subito una battuta d’arresto, sono ora ripresi con notevole intensità.

È possibile notare un’attività vivace su tutti i fronti, dal viadotto sul Carbone fino ai tunnel in costruzione.

Questo nuovo slancio però sarà vano senza l’ulteriore progresso della linea da Castelbuono a Messina, in alcuni tratti ancora a binario unico

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6 Thoughts to “Raddoppio Ogliastrillo Castelbuono: uno sguardo ai cantieri”

  1. punteruolorosso

    avanti fino a patti e poi fino a messina.

  2. FF

    Da ricordare che, nonostante la campagna spedita per il Ponte, per la Patti-Castelbuono non si muove nulla e stiamo fermi all’a.C. con un progetto di fattibilità e forse manco quello. Indecente.

  3. Disilluso

    Amici di Mobilita Palermo, grazie tante per i vostri sempre puntuali aggiornamenti! Riuscireste a dirci qualcosa in merito allo stato del progetto relativo al completamento dell’intera tratta (fino a Messina): c’è già un progetto di fattibilità?
    Grazie mille…

  4. punteruolorosso

    come dice @ff, il ponte sembra destinato a rimanere una cattedrale nel deserto. non c’è nessuna intenzione di raddoppiare la castelbuono-patti. inoltre la pa-ct e la ct-me, stanno riscontrando notevoli difficoltà in fase di scavo. anche a lavori finiti, da palermo allo stretto ci vorranno poco meno di tre ore.
    occorre dunque insistere sul raddoppio pa-me.

  5. FF

    @punteruolorosso, sembra ci siano risvolti positivi lato ME-CT per quel che riguarda l’arsenico. Restano tutte le altre problematiche, cui aggiungerei il silenzio tombale sull’aumento delle frequenze (assessorato disgraziato) e la nullafacenza su qualsiasi discussione sulla chiusura dell’anello ferroviario regionale lungo la costa sud.

  6. punteruolorosso

    @ff, appunto si dovrebbe chiudere l’anello ferroviario a sud con la castelvetano-porto empedocle. sarebbe ottimo per le merci (in prevalenza vino, olio, grano, marmo…) da mandare ai porti siciliani e di lì nel mondo, ma anche come alternativa alla macchina per i passeggeri.
    In futuro l’africa diventerà una manifattura e un mercato enorme, ricca com’è anche di terre rare e di manodopera. la sicilia potrebbe essere uno dei punti di contatto con questo enorme continente e l’europa. servono quindi porti, ferrovie, ponte, ma soprattutto (idea dell’ing.panzarella) un tunnel sicilia-tunisia.

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