La linea ferroviaria Palermo-Messina continua a progredire con un nuovo passo importante verso il completamento.
A seguito della chiusura positiva della Conferenza di Servizi, convocata a marzo 2023, è stato approvato il progetto definitivo (PD) per la “Fermata Cefalù – Rampa di accesso alla galleria di sfollamento”.
Questo intervento, inserito nel contesto più ampio del raddoppio del tratto ferroviario Fiumetorto-Ogliastrillo-Castelbuono, prevede un investimento complessivo di circa 19 milioni di euro.
Contesto del progetto
Il progetto fa parte della tratta Ogliastrillo-Castelbuono, che si trova ancora in fase di realizzazione, e si integra nel più ampio raddoppio ferroviario che mira a potenziare la linea Palermo-Messina.
Il raddoppio della linea è suddiviso in due sezioni principali:
- Fiumetorto-Ogliastrillo, già completata e attivata,
- Ogliastrillo-Castelbuono, che include l’intervento alla fermata sotterranea di Cefalù.
Uno degli obiettivi principali del progetto è la realizzazione di una variante per la rampa di accesso alla galleria di sfollamento della fermata di Cefalù, spostando l’accesso fuori dall’area urbana.
La nuova localizzazione è situata in una zona meno urbanizzata, nei pressi di via Pietrapollastra.
Questa decisione è stata presa per ridurre l’impatto sull’ambiente e sulla comunità locale e si è conclusa con l’approvazione da parte delle autorità competenti.
Caratteristiche tecniche e finalità
La rampa di accesso alla galleria di sfollamento è un’infrastruttura fondamentale per garantire la sicurezza dei passeggeri della fermata sotterranea di Cefalù in caso di emergenze.
La fermata, situata in una delle località turistiche più importanti della Sicilia, richiede un sistema di sfollamento sicuro e rapido.
Il progetto definitivo prevede la delocalizzazione della rampa di accesso in una zona meno congestionata, permettendo una gestione più efficiente delle eventuali situazioni di emergenza.
Il progetto è stato sviluppato tenendo conto delle peculiarità paesaggistiche e ambientali del territorio, con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo.
Una delle prescrizioni fondamentali per l’approvazione è stata quella di garantire che l’inserimento dell’opera fosse in armonia con l’ambiente circostante, prevedendo l’uso di materiali drenanti per la pavimentazione e il reintegro della vegetazione naturale, come ulivi e altre specie tipiche del paesaggio siciliano.
Impatto ambientale e paesaggistico
Uno dei principali aspetti valutati durante la Conferenza di Servizi è stato l’impatto ambientale dell’opera.
Grazie a una serie di valutazioni tecniche, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha dichiarato che il progetto non presenta impatti ambientali significativi e negativi.
Il MASE ha quindi esentato il progetto dalla necessità di una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), a condizione che vengano rispettate determinate prescrizioni riguardanti l’uso dei materiali di scavo e la gestione delle acque.
Inoltre, è stata condotta una valutazione preventiva dell’interesse archeologico, dato che l’area di Cefalù è storicamente e culturalmente significativa.
L’approvazione finale ha incluso una serie di prescrizioni, tra cui l’obbligo di effettuare saggi archeologici e la sorveglianza durante le fasi di scavo.
La conferma della variante urbanistica
Un altro aspetto cruciale dell’iter di approvazione del progetto è stato il superamento delle problematiche urbanistiche.
La variante urbanistica necessaria per la realizzazione dell’opera è stata approvata dalla Regione Siciliana e dal Comune di Cefalù.
Nella delibera del Consiglio Comunale del 26 aprile 2024, si è riconosciuta la compatibilità del progetto con il piano urbanistico del territorio, pur con alcune modifiche.
La variante ha inoltre comportato una serie di studi idraulici e geotecnici aggiuntivi, resi necessari dalla posizione della rampa e dall’interferenza con corsi d’acqua e strutture idriche nella zona.
Le autorità idrauliche competenti hanno rilasciato il nulla osta, richiedendo che vengano messe in atto soluzioni tecniche per evitare erosioni o instabilità delle sponde dei corsi d’acqua.
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