«Da quando l’Amministrazione, grazie anche al lavoro svolto dal Consiglio comunale, è riuscita a completare l’intenso e difficile percorso necessario per riallineare il Comune dal punto di vista contabile, si è subito attivata su uno dei temi più sentiti dai cittadini, quello delle manutenzioni stradali.
Già da qualche mese i cantieri sono partiti e alcune strade sono già state rifatte. Ci stiamo muovendo secondo una strategia che prevede tre azioni: quella degli interventi su interi assi stradali, gli interventi puntuali e il pronto intervento. I cantieri non si sono mai fermati e molti lavori si stanno effettuando di notte. Già dai prossimi giorni inizieranno nuove opere con l’obiettivo di riasfaltare, entro la fine dell’anno, buona parte degli assi principali della città, da nord a sud e da est a ovest. Si tratta di un piano messo in piedi dall’Amministrazione e, in particolare, dall’assessorato alle Opere pubbliche e dagli uffici tecnici, che ringrazio, che punta a colmare una totale mancanza di strategia e di manutenzioni durata vent’anni.
A questi lavori si aggiungono anche gli accordi quadro, che riguarderanno le opere sui marciapiedi distrutti dalle radici degli alberi, dei quali si occuperà il Settore verde, e le manutenzioni nelle strade e nelle piazze del Centro storico», afferma il sindaco Roberto Lagalla.
«Oggi rendiamo conto alla città di tutto quello che l’Amministrazione sta facendo per rendere le strade più sicure. Non solo mancavano i soldi, mancava pure una struttura, un ufficio che si occupasse di questo settore ed è giusto che la gente lo sappia. Così come deve sapere che l’Amministrazione non sta procedendo alla cieca o alla rincorsa delle singole emergenze, ma con una strategia ben precisa. Sappiamo che ci vorrà del tempo, ma siamo partiti con le manutenzioni delle strade e non ci stiamo fermando. Per l’inizio del nuovo anno scolastico e prima della fine dell’anno puntiamo a dare un nuovo aspetto alle strade della città, a cominciare dagli assi più trafficati», dichiara l’assessore alle Opere pubbliche Salvatore Orlando.
INTERVENTI MANUTENZIONI STRADE E PIAZZE DEL CENTRO STORICO FINANZIATI CON FONDI CIS (CONTRATTO ISTITUZIONALE DI SVILUPPO)
Sulle manutenzioni dell’asfalto e dei basolati delle strade e delle piazze del centro storico sono stati finanziati per € 25.260.000 alcuni importanti e distribuiti interventi di riqualificazione urbana delle pavimentazioni storiche degli spazi aperti che saranno realizzati attraverso una procedura di gara per un Accordo Quadro per i relativi servizi di architettura ed ingegneria e lavori.
Le aree oggetto di intervento sono: Piazza Santo Spirito, via Butera, via Torremuzza, piazza e piazzetta Kalsa, Salita Santi Romano, via Nicolò Cervello, piazzetta Porta Reale, via e piazza dello Spasimo, via Arco di Santa Teresa, piazzetta dei Bianchi, piazza Marina e salita Partanna, salita Sant’Antonino, piazzetta delle Vergini, salita Castellana, via Sant’Isidoro alla Guilla, via Sant’Agata alla Guilla, via Monte di Pietà, piazza del Parlamento, via del Bastione e piazza della Pinta, piazzetta Brunaccini, piazza Quaranta Martiri al Casolotto, via Casa Professa, via Ponticello, via Trabia e via Bandiera, piazzetta San Basilio, via Sant’Agostino, via e piazza San Nicolò all’Albergheria, via Tesauro, via Nasi, piazza Settangeli, giardino allo Spasimo.
BUCHE A PALERMO : UNA VERITA’ SCONVOLGENTE
“Il Comune di Palermo non si è mai occupato di buche fino al 2020” : ha rivelare questa sconvolgente “verità” è l’ attuale assessore Salvatore Orlando, che nel passato è stato uno degli amministratori più vicini al vecchio sindaco di Palermo.
Tale tesi è stata ribadita dallo stesso sindaco Lagalla “ Ho assistito ad una apparente e improvvisa emergenza sul tema delle strade che come è noto non venivano manutenzionate da oltre vent’anni…..Non solo mancavano i soldi, mancava pure una struttura, un ufficio che si occupasse di questo settore ed è giusto che la gente lo sappia. Noi ci siamo fatti carico delle responsabilità e dell’incuria dell’amministrazione precedente. Le manutenzioni non venivano fatte da oltre vent’anni”.
Se ciò è vero c’ è da chiedersi come mai a Palermo tutti hanno accettato passivamente e supinamente una situazione simile?
Dove erano le forze politiche, la stampa, l’ opinione pubblica e, soprattutto, la magistratura ?
A chi conveniva e perché chiudere gli occhi di fronte a questa situazione?
Lagalla ha certamente delle gravi responsabilità ma non credo sia il principale responsabile :le buche non solo comparse in questi due anni.
P.S. Per quanto riguarda questo piano da 46 milioni per rimettere in sesto le strade di Palermo, appare evidente che è assolutamente insufficiente: si tratta di una goccia nel mare .
Ho notato però che poi le strade rimangono “mute” sarebbe invece utile che dopo la riasfaltatura si procedesse con il tracciare la segnaletica orizzontale: strisce pedonali, corsie, parcheggi liberi (strisce bianche)… Ad esempio, da quando hanno tracciato le strisce delle corsie alla rotonda di ingresso in viale Venere da Mondello, il traffico è improvvisamente regolarizzato, i flussi di auto magicamente canalizzati. Se si dipingesse tutta la città sono convinta che se ne avrebbero soltanto vantaggi
BENE SINDACO AVANTI TUTTA..
MA E’ ANCHE NECESSARIO PROVVEDERE ALLA MANUTENZIONE DEL VERDE DELLA CITTA’.
ESISTE UN DETTAGLIATO PIANO DI INTERVENTO IN TUTTA LA CITTA’ DI PALERMO, CON PLANIMETRIE, MISURE COSTI ECC. CHE HO MESSO A DISPOSIZIONE DEL SINDACO CHE, SE ATTUATO, SAREBBBE IL PRIMO SINDACO A RENDERE LA CITTA DI PALERMO LA PIU’ VERDE D’ITALIA. SONO PRONTO A METTERE A DISPOSIZIONE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE IN
MIO POSSESSO
@Giovanni di salvo
Interessante, anch’io trovo che la città sia troppo cementificata e che non sia capace di promuovere il verde come invece prevederebbe la legge n. 10 del 2013.
Perché non scrivi un articolo alla redazione e per esporci le tue idee? Potremmo quindi aprire una discussione in merito…! 😃
@Giovanni di salvo
@Iraxia
Seguo con interesse.
È ovvio, le strade riasfaltate sono proprio belle, l’asfalto fresco, drenante eviterà le ipotesi di aquaplaning, le macchine risultano più silenziose, avvallamenti e buche non ci sono più a beneficio di ammortizzatori e del confort, ma… Perché scompaiono anche le strisce pedonali, le linee tra le corsie, quelle dello stop o del dare la precedenza, i parcheggi, gratis o a pagamento, le fermate dell’autobus? In caso di incidenti non sono cose di poco conto sul piano delle responsabilità e dei conseguenti risarcimenti! Ma perché in questa città se, è dico se, si fanno le cose, si fanno soltanto a metà?