E’ partita il 15 giugno la pedonalizzazione del lungomare di Mondello tra via Teti e via Glauco.
Fra entusiasmo, criticità, correttivi e proposte ne parleremo con delle associazioni attive nel territorio per capire meglio vantaggi ma anche disagi e criticità da affrontare.
Interverranno:
-Eduardo Marchiano, Associazione Aiace;
-Eduardo Marchiano, Associazione Aiace;
-Astrid Anselmi, Mondello merita di più;
-Pino Cappello, Associazione Pedonalizziamo Mondello.
Qui l’evento su Facebook.
La mia esperienza del nuovo corso di marcia di Mondello non è affatto negativa: all’inizio a piazza Valdesi causa macchine dei vigili ad informare il nuovo uso del lungomare e auto private in fila per chiedere info, c’era un piccolo stop (adesso il presidio dei vigili non c’è più); proseguendo lungo via principe di Scalea il traffico è scorrevole se non per quelli che ancora non si sono accorti della doppia striscia continua e posteggiano in controsenso in doppia fila; infine, il ritorno per via Palinuro risulta scorrevole, data l’ampiezza della strada.
La mega aiuola all’ingresso dela via Palinuro è di uno squallore come poche cose al mondo, riscontro una difficoltà insormontabile da parte dell’amministrazione e dei progettisti nell’immaginare flora locale per abbellire una zona che ha anche una grande vocazione turistica, così come i cumuli di immondizia sulla stessa via che adesso è necessariamente percorsa da tutti gli automobilisti e sotto gli occhi di tutti fa bella (si fa per dire) mostra di sè.
bisogna fare i carotaggi. escludere che ci sia del cianuro. la procura ci sta lavorando, ma fra poco va in ferie. l’assessore al verde ci sta lavorando. il tutto va definito all’interno di un percorso che contempli la viabilità e la fruizione paesaggio, la sostenibilità ecologica e l’inclusione di genere. ecco perché l’assessore pensa a un concorso di idee rivolto soprattutto ai/alle giovani. il vincitore riceverà un premio di diecimila euro.
spero che i signori di “guerrilla gardening” si tengano lontani da quell’aiuola. hanno riempito la città di yucche e di altre piantazze prese dal balcone della zia pina.
in anni lontani piantai delle rose del tipo “coctail” a villa giulia, furono rubate e rivendute dagli stessi giardinieri. le yucche no. chissà perché. faccio un appello ai giardinieri perché rubino anche quelle. farebbero un favore alla città. meglio il nulla che quelle yucche.
Grazie per la precisazione, quindi si resta in attesa, sebbene trovo sarebbe stato più corretto, una volta che si apriva la strada e si chiudeva il cantiere, che i lavori fossero definitivamente terminati, invece di avere uno stillicidio continuo e rimanere sempre lasciati in asso con quel senso di incompiuto (non michelangiolesco!)…
hai perfettamente ragione.
ah, e aggingo: l’aiuola di via palinuro avrà anche il wifi, il 5g e una pista ciclabile per andare da un punto all’altro dell’aiuola.