Dal 1° Ottobre parte la distribuzione delle carte di identità elettroniche

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La rivoluzione digitale della carta di riconoscimento doveva partire a Novembre 2018, tante le difficoltà che l’amministrazione si é trovata a dover affrontare, ma sembra che finalmente si avvicina la data 0.

Sarà emessa il prossimo 1 ottobre la prima carta di identità elettronica del Comune di Palermo.
Il costo di rilascio sarà di 22.20 euro di cui 16.8 andranno al Ministero dell’Interno, mentre per ottenere il duplicato in caso di danneggiamento, furto o smarrimento il costo sarà di 27.35 euro.

In città saranno 32 le postazioni cui si potrà fare riferimento per il rilascio del nuovo documento.
Il passaggio integrale della struttura comunale incaricata dall’emissione dal vecchio al nuovo sistema avverrà il 17 settembre.
L’ultimo documento cartaceo sarà quindi emesso il 16 settembre.

Per questo passaggio fino allo scorso 10 luglio si è svolto un corso di formazione del personale appartenete all’Ufficio Anagrafe e Stato Civile e quello delle postazioni decentrate, Elettorato e di altri uffici comunali che hanno lavorato sulla piattaforma dell’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).

Dalla stessa data è iniziata la definizione delle “pratiche di completamento iscrizioni anagrafiche italiane” dove si seguiranno le seguenti scadenze:
– in queste ore si stanno definendo circa 100 pratiche di iscrizione anagrafiche di cittadini stranieri;
– entro il 30 agosto saranno definite circa 950 ulteriori pratiche complesse già avviate e che comportano rapporti con altri enti;
– entro il 6 settembre saranno completate ulteriori 1800 pratiche da “bonificare” circa la corretta intestazione delle schede e la verifica delle convivenze.

Per ottimizzare il nuovo servizio di rilascio delle carte di identità elettroniche, dal 9 al 13 settembre l’Ufficio Anagrafe resterà chiuso per la definizione delle pratiche inoltrate con l’attuale sistema, mentre dal 16 al 20 settembre il personale dello stesso Ufficio Anagrafe e quello dello Stato Civile tasterà la nuova piattaforma con il subentro dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente. In questi giorni resteranno chiuse le postazioni decentrate.

“E’ stato sicuramente un percorso lungo e anche accidentato – affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’Assessore Mattina – ma abbiamo preferito fare le cose per bene, con una piena integrazione con l’anagrafe nazionale che renderà la CIE non un gadget ma un vero e proprio strumento operativo per dialogare con la pubblica amministrazione e per accedere a tanti servizi digitali. Peccato per un costo di rilascio elevato, che è legato però ai costi dell’infrastruttura curata dal ministero dell’Interno”.

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13 Thoughts to “Dal 1° Ottobre parte la distribuzione delle carte di identità elettroniche”

  1. Pura fantasia, forse entro fine anno e sperando che sia il 2019

  2. peppe2994

    Ed anche per questa estate mi è toccato e continuerà a toccarmi di essere l’unico sui voli a presentare questo pezzo di carta logorato.

    Per la cronaca, la CIE è attiva in 7505 comuni, mancano 409 comuni, uno è Palermo e gli altri 408 sono comuni microscopici che hanno problemi con le connessioni internet.

    Dai, se l’amministrazione si impegna possiamo ritoccare ancora un po’ questo record.

    1. Irexia

      La nuova carta d’identità ti verrà fornita quando l’attuale (di carta) sarà scaduta o l’avrai persa, previa denuncia alle autorità di P.S., e questo anche se il servizio fosse già attivo

      1. peppe2994

        Sì, come no. Non ci credo che l’hai scritto davvero.

        La carta d’identità viene rilasciata anche in seguito a deterioramento. Non aggiungo altro.

  3. Irexia

    Qua a Milano sono in tanti che ancora esibiscono quella cartacea; spesso mi capita di vederne davvero malridotte e quando chiedo perché non provvedano a sostituirla mi rispondono che dovrebbero fare la denuncia di smarrimento, altrimenti non gliela cambiano prima della scadenza naturale.
    La procedura prevede che la carta ti venga consegnata circa un mesetto dopo il primo appuntamento in Comune: l’anno scorso Milano aveva accumulato fortissimi ritardi e quelli che avevano l ‘esigenza di prendere un volo e avere quindi il documento d’identità in tempi ristretti continuavano a ricevere quello cartaceo…

    Sul mio volo per Milano invece tanti dall’inconfondibile accento lombardo avevano il mio stesso documento, come il tuo, di carta filigranata: c’ho fatto caso proprio perchè avevo letto il tuo commento.
    Comunque tieni duro, poco più di un mese e avrai il tuo nuovo documento fiammante

    1. Orazio

      … no dai non può essere, la carta d’identità cartacea a Milano… ma dai… avrai visto male 🙂

  4. BELFAGOR

    LA …….”RIVOLUZIONE INFORMATICA” A PALERMO: UNA BURLA
    Nel mese di luglio 2019, questo articolo “annunciava “ l’ inizio di una nuova era al Comune di Palermo: dal 1 ottobre 2019, con un po’ di ritardo, sarebbero state possibile avere anche a Palermo la carta d’ identità elettronica .
    Lo avevano annunciato trionfalmente il sindaco Orlando: “E’ stato sicuramente un percorso lungo e anche accidentato ma abbiamo preferito fare le cose per bene, con una piena integrazione con l’anagrafe nazionale che renderà la CIE non un gadget ma un vero e proprio strumento operativo per dialogare con la pubblica amministrazione e per accedere a tanti servizi digitali”
    Nella realta…..si trattava di una colossale bufala
    Forse il primo ottobre 2019 fu possibile avere la carta d’ identità elettronica ma la “rivoluzione informatica” si è “ affumata” subito.
    Ecco come LIVE SICILIA descrive oggi una normale giornata all’ ufficio anagrafe di via Lazio
    “Arrivato sul luogo, ti trovi di fronte due ingressi separati, quindi due distinte file. Per sapere quale scegliere “devi chiedere” ad uno degli addetti che piantonano le porte. A seconda del servizio di cui devi usufruire, saranno loro infatti a indirizzarti in una o nell’altra fila. Poi, dovrai porgere la fatidica domanda ai presenti: “chi è l’ultimo?” e, ottenuta una risposta e identificato il tuo predecessore, attenderai fisicamente (qualche ora) il tuo turno.
    Per i più digitalizzati ci sarebbe – è vero – la possibilità di prenotare online, come succedeva durante la fase di emergenza della pandemia. Ma chi ha pensato di risolvere così il problema ha sprecato solo altro tempo. Purtroppo, dal sito del Comune di Palermo, per tutti i servizi disponibili e selezionabili, svolti dall’ufficio anagrafe di Viale Lazio, non risulta…….. “nessuna data disponile” per la prenotazione.
    “Alla faccia della rivoluzione digitale” commenta uno degli intervistati.

    P.S Cambia il sindaco, cambiano gli assessori ma i burocrati sono sempre gli stessi . Eppure , si disse, avevano seguito un corso di “informatizzazione” ma …. o gli insegnanti erano scarsi o è difficile …..cavare sangue dalle rape.

  5. Irexia

    Premetto che trovo il sito istituzionale del Comune di Palermo, orrendo perché di difficile utilizzo.
    Faccio il confronto con quello del Comune di Milano (quanto detesto farlo, eppure…!): il sito del Comune meneghino sembra fatto apposta per il cittadino che deve chiedere all’istituzione comunale un servizio (che è il fine ultimo per cui esitono gli enti pubblici): certificati, fascicolo del cittadino, area B (il provvedimento per cui le auto più inquinanti non possono accedere in città), fare la carta d’identità… In alto a destra, ben visibile si staglia l’icona di un “pupino” che consente di entrate tramite SPID al proprio, personale, fascicolo elettronico e potere pagare la TARI nonchè accertarsi che risultino i pagamenti precedenti.
    La grafica è chiara: colori rosso e bianco (quelli sociali, dello stemma comunale) e bene evidenti, subito al primo sguardo, ci sono i pulsantoni con i servizi detti; se sono
    un cittadino straniero posso perfino selezionare la mia lingua.
    Comune di Palermo: in primo piano una sfilza di avvisi di bandi, concorsi e giornate commemorative: nulla che a me, che sono cittadino e non imprenditore o persona
    intenzionata a lavorare con il Comune, interessi. Sono un utente di media cultura e mi piacerebbe potere conseguire il mio obiettivo, prenotare un appuntamento,
    scaricare la mia TARI o controllare se risultano pagate tutte quelle passate, da me, comodamente a casa davanti il computer: non riesco. L’icona del pupino è piccola,
    poco visibile e riconoscibile però sono ben visibili i canali social con cui “seguire” il Comune…
    Per capire i servizi che il Comune appronta, devo selezionare la voce apposita, che, lo ammetto, non è immediatamente a me visibile. Dopo avere viaggiato da una
    pagina all’altra ecco finalmente che, per prenotare un appuntamento finisco in una parte del sito che ha ancora la vecchia grafica: tante parole, tasti piccoli.
    Premo finalmente su Accedi, che comprendo servire per prenotare un appuntamento, compilo tutto il compilabile e… mi si dice che nessun servizio è disponibile.

    Belfagor, non credo affatto che questa inefficienza dipenda dalla CIE e dalla presunta incapacità dei funzionari comunali ad utilizzare i computer o gli aplicativi necessari, ma dal sistema in sè: dubito fortemente, infatti, che i cittadini palemritani abbiano prenotato il servizio attraverso il sito (data la ontologica difficoltà di accesso), quanto, piuttosto, che semplicemente non sia attivo il servizio di prenotazione e questo lo dico perché ci provai già un anno fa, a pandemia in corso, sebbene in fase discendente. Provai invece a prenotarmi attraverso il sito apposito dela CIE, sito nazionale
    ( https://www.prenotazionicie.interno.gov.it/cittadino/n/sc/wizardAppuntamentoCittadino/sceltaComune ), in cui mi spuntò qualche data utile ma dovetti cancellare l’appuntamento per cause di forza maggiore.
    Ritengo infatti che l’amministrazione comunale non tenga in giusta cosiderazione lo strumento digitale e l’informatizzazione: non è un caso infatti che il PNRR
    preveda tra i suoi obiettivi proprio l’informatizzazione della PA! E al Sud siamo ben consapevoli di quanto siao carenti (anche) in questo ambito! Ma lasciatemi dire: non credo proprio che c’entrino tanto i funzionari (che però a mio modo di vedere non vano esenti da colpe), quanto i dirigenti che non sanno dirigere l’informatizzazione, i siti, e, in ultimo, a cascata, i funzionari.
    Nonstante tutto sono riuscita a fare la mia carta d’identità, CIE persino! Come? Facendo la cittadina pretenziosa, che pagando le tasse e conoscendo un poco i suoi diritti, educatamente e senza mai spazientirsi, ha saputo individuare la strada giusta.
    Bisogna sapere che in ogni ufficio pubblico esiste un’articolazione apposita: si chiama URP Ufficio Relazioni con il Pubblico.
    Ha il compito di interfacciarsi con l’utenza e ha l’obbligo di rispondere e, se la richiesta è stata concreta, rimandare direttamente all’ufficio competente, incaricandolo di rispondere all’utente. Invito quindi, chiunque, a usare questa apposita funzione.
    E’ forse il modo ordinario con cui si dovrebbe riuscire ad ottenere i servizi che ho elencato sopra? No di certo!
    Ma è un modo per stimolare l’amministrazione e, in caso di numerosi ricorsi all’URP a causa delle lamentele di chi non riesce a ricevere il serivzio dovuto, forse, dico forse, un dirigente si accorgerà di queste disfunzioni, per potere provare a mettervi riparo.

  6. BELFAGOR

    LA BUROCRAZIA COMUNALE HA ISPIRATO KAFKA
    Se un cittadino palermitano ha la sventura di aver bisogno di un documento , si deve armare di tanta pazienza e di tanto tempo libero, ma alla fine , forse , riuscirà ad ottenere l’ agognato documento .
    Se la burocrazia comunale è totalmente inefficiente con i cittadini palermitani dà il “meglio” di se con quelli stranieri .
    Se un cittadino straniero vuoi iscriverti all’ufficio anagrafe di Palermo , che deve fare?
    Prima del COVID in qualche modo, con molta pazienza , riusciva a ottenere l’ agognata iscrizione , oggi invece…..
    Questa vicenda l’abbiamo trovata in un articolo del sito “ ilSicilia.it”
    La storia di Miguel , che da 3 anni vive a Palermo, è emblematica: “Sono passati 3 anni dal mio arrivo in Italia e ancora non sono mai riuscito ad accedere all’ufficio per fare l’iscrizione anagrafica. Mi sto per laureare e vorrei rimanere in questo paese, utilizzare le mie competenze per ottenere un lavoro e regolarizzare la mia posizione, ma per fare tutto ciò ho bisogno di ottenere i documenti italiani. Se prima bastava svolgere un turno fisico, adesso è necessario prendere un appuntamento online, ma …..
    Tutto nasce dal fatto che in Italia, un cittadino extracomunitario non può semplicemente prendere appuntamento al Comune e richiedere la carta d’identità. Occorre che prima si iscriva all’anagrafe.
    Ed è qui che la nostra storia si complica.
    “Il sito non dà mai la possibilità di prenotarsi. Non importa quante volte io ci provi, l’unica voce che spunta è: ‘Nessuna data disponibile – Riprovare più tardi’. Per cui ho deciso di recarmi all’anagrafe per chiedere informazioni. La prima volta che ho raggiunto l’ufficio mi sono ritrovato davanti una marea di persone in attesa“.
    Non è difficile infatti incontrare persone in attesa da anni per poter semplicemente iscriversi all’ anagrafe. Anche famiglie intere che, nonostante abbiano preso appuntamento già nel 2019, non riescono a regolarizzare le proprie pratiche. C’ era anche una coppia di origini brasiliane, che vive in Italia da 8 anni, che ancora aspetta…
    Ricordiamo che l’iscrizione all’anagrafe è un dovere e un diritto di tutti i cittadini stranieri che risiedono in Italia da più di 3 mesi, indispensabile per ottenere il rilascio dell’attestato di soggiorno.
    Le condizione dell’ufficio stranieri è …….allucinante : “Davanti a me all’incirca 20 persone aspettavano dietro ad una porta chiusa che non mostrava alcun tipo di indicazione: né orari di ricevimento né recapito telefonico a cui fare riferimento“.
    Tutt’ora, l’unico numero di telefono che viene messo a disposizione del pubblico risulta……. inesistente.( sob!!!)
    “Il portiere mi ha chiesto se avessi un appuntamento. Ho risposto di no , che il sito non dà mai la possibilità di prenotarsi . Ma lui mi ha detto: ‘Senza appuntamento non si entra, mi dispiace’.
    In parole povere : il sito del Comune continua a non dare la possibilità di fissare un appuntamento online ma ……senza appuntamento non vieni ricevuto .
    Di fronte alla burocrazia palermitana i racconti di Kafka impallidiscono.

  7. BELFAGOR

    A PALERMO ANCHE RINNOVARE LA CARTA D IDENTITA E’ UN PROBLEMA
    Il 1 ottobre 2019 fu annunciate , in ritardo ma in pompa magna, l’ inizio della…rivoluzione informatica al Comune di Palermo.
    Si trattava della solita BUFALA.
    Sono passati solo….4 anni e tutto è come prima, o quasi.
    Perché a Palermo il rinnovo della carta d’ identità è ancora un problema?
    Lunghe code, attese infinite e giornate perse per ottenere la nuova carta di identità elettronica: dopo che il sistema a prenotazione online, promosso durante il periodo del covid 19, è stato “abolito” e gli uffici comunali sono tornate alle “buone vecchie abitudini” di un tempo e cioè …..alle lunghe code, spesso inutili, all’ alba.
    In parole povere i cittadini per rinnovare la carta d’ identità sono costretti a fare file che iniziano alle 6 del mattino fuori dagli uffici, al freddo e alla pioggia.
    Tale situazione è dovuta al carico accumulatosi durante il periodo del covid 19, quando i lavoratori furono autorizzati a …..”lavorare” in remoto.
    Anche il sindaco ammette che esistono colossali criticità :“Non è normale che c’è chi si mette in coda all’alba per una carta di identità”
    Perché si è creata tale vergognosa situazione?
    Per il sindaco la causa va ricercata perché tra i dirigenti e i dipendenti comunali esistono posizioni di privilegi non più accettabili .
    “Non possiamo avere una montagna di dipendenti che non possiamo muovere e poi ci mancano le risorse per potenziare gli sportelli cui i cittadini si rivolgono, come quelli dell’anagrafe e dello stato civile”
    A chi sono rivolte le critiche le critiche del sindaco?
    Con i sindacati .
    Su 5.000 dipendenti comunali ci sono ben….1500 delegati sindacali che non possono essere trasferiti.
    “Bisognerà ricontrattare le posizioni di beneficio non più sostenibili».
    Apriti cielo, immediatamente a difesa di tali privilegi sono intervenuti i sindacati e alcuni partiti d’ opposizione (quelli più legati alla vecchia giunta).
    Però, al di là delle critiche, gli stessi sindacati ammettono che bisogna rivedere molte cose.
    Per esempio la Cgil risponde al sindaco sostenendo che : «non è vero che non si possono spostare dirigenti sindacali. Da una circoscrizione all’altra…. no, ma dentro la stessa circoscrizione, o unità produttiva, si può procedere al trasferimento, nel rispetto del profilo professionale e delle tutele previste”.
    Però la stessa CGIL ammette che qualche problema esiste : “La realtà è che le amministrazioni comunali da diversi anni a questa parte, non hanno voluto affrontare il tema per …..non dispiacere le organizzazioni sindacali amiche o compiacenti».
    Una critica, non tanto velata, alla vecchia Giunta che aveva accettato tale situazione per “non dispiacere le organizzazioni sindacali amiche o compiacenti”.
    La CISL invece si dimostra maggiormente collaborante “ Concordiamo con il fatto che i servizi della città offerti ai cittadini, sono da ……terzo mondo e pertanto siamo immediatamente disponibili a farci parte attiva per i progetti di riorganizzazione del personale che, questa amministrazione ci proporrà ……… se Lagalla dimostrerà di volere cambiare le cose con una seria riorganizzazione, sappia che siamo sempre stati fra i primi a porre l’esigenza di avviarla».
    La Uil va oltre “ E’ necessario verificare eventuali abusi e, con un accordo, stabilire regole certe e trasparenti per tutti».

    In parole povere i tre principali sindacati sono disposti a trattare, ammettendo che forse ci sono stati degli abusi .
    Chi invece vuole difendere tale situazione e il P.D. di Giambrone, Miceli e di Mangano, e il gruppo di Progetto Palermo che definiscono le denunce di Lagalla …..«incredibili».
    Forse per l’ opposizione è normale che i cittadini devono aspettare mesi o si rechino all’ alba negli uffici comunali per una carta d’ identità.
    P.S. Perché, come avviene per il codice fiscale, la patente di guida e il libretto di circolazione, la carta d’ identità non viene spedita per posta, prenotandola online con lo spid?
    Perché la burocrazia al comune di Palermo è ferma….. all’ età della pietra?

  8. BELFAGOR

    CAOS ANAGRAFE, LAGALLA APRE ALLE PRENOTAZIONI MISTE E ATTACCA ORLANDO “ HA LASCIATO MACERIE E TOLLERATO PRIVILEGGI
    Articolo pubblicato da PALERMO TODAY del 10/03/23
    “Sul caos negli uffici dell’Anagrafe, dove per il rilascio di una carta d’identità ogni giorno si registrano file interminabili sin dalle prime luci dell’alba, il sindaco Roberto Lagalla chiama in causa l’amministrazione Orlando e valuta la possibilità di passare a un sistema misto di appuntamenti (online e di presenza).
    “Il problema è strutturale e come tale non può essere risolto con provvedimenti occasionali. Abbiamo poche postazioni contemporaneamente operative e personale mal distribuito, conseguentemente le attese sono lunghe e difformi da ufficio a ufficio. A noi si chiedono in pochi mesi i miracoli, per fare tutte quelle cose che non sono state fatte negli ultimi dieci anni. Chiedo scusa ai palermitani: devono portare la pazienza necessaria a superare problemi strutturali ………Serve maggiore flessibilità e mobilità: ci sono impiegati di categoria C e D che non possono restare fermi in luoghi dove c’è ridondanza di personale sol perché hanno un privilegio”.
    Lagalla rispondendo così agli attacchi dei sindacati e dei gruppi d’opposizione. “E’ pura ipocrisia – prosegue il sindaco – quella che viene restituita rispetto alle mie lagnanze: è singolare che l’opposizione scopra oggi le macerie che ha lasciato ieri; mentre per quanto riguarda i sindacati non è possibile che io possa fare da scaricabarile se poi mi danno ragione e si propongono per un dialogo. E’ di tutta evidenza che 1.500 delegati sindacali su 5.000 dipendenti siano un dato inaudito: la precedente amministrazione li ha tollerati, anzi ha fatto finta di non vedere”.

  9. BELFAGOR

    BUROCRAZIA COMUNALE : ECCO ARRIVARE L’ ORDINE DI SERVIZIO “ANTI FAVORITISMI”
    Che la burocrazia palermitana , per il cittadino comune, somiglia tanto a un circuito infernale Kafkiano è un dato di fatto.
    Il povero utente dopo ore di code si trova sballottato da un ufficio all’ altro senza riuscire mai a risolvere i propri problemi.
    Ma non tutti i cittadini sono uguali, esistono anche quelli “più uguali” degli altri, cioè i raccomandati o gli “amici dei potenti” che invece hanno tutte le porte aperte .
    Ma sembra che anche per loro sono iniziati i “tempi cupi”.
    Maria Mandalà, vice segretaria generale del Comune e capo area del settore entrate e tributi comunali, ha pubblicato un ordine di servizio “anti-favoritismi e divieto di ricevimento di utenti non prenotati”.
    Tale ordine di servizio è stato inviato, non solo ai burocrati del proprio ufficio, ma a tutti i consiglieri comunali . .
    Nessuna scorciatoia per avere chiarimenti sulle pratiche istruite dall’ufficio Tributi del Comune. Divieto assoluto di accompagnare gli utenti alle scrivanie pensando così di saltare il turno rispetto a tutti gli altri cittadini in attesa da ore o che hanno prenotato un appuntamento da mesi .
    Speriamo che tale ordine di servizio sia rispettato e che non ci siano eccezioni.
    Ma purtroppo siamo poco ottimisti

  10. BELFAGOR

    UFFICI COMUNALI A PALERMO : IN CHE MANI SIAMO
    La postazione comunale decentrata Noce-Malaspina di via Bevignani venerdì non ha aperto i battenti perché …. la saracinesca è rotta e nessuno la sa riparare.
    La notizia è stata comunicata all’ utenza da un avviso anonimo , in italiano “arcaico”, affisso sul cancello.

    COMUNICAZIONE
    A far data dall’ odierno
    giorno questa
    postazione resterà chiusa
    per motivi tecnici fino a
    nuova
    comunicazione.

    Invano il presidente della quinta circoscrizione ha chiesto al Comune l’intervento di un manutentore.
    Tra Coime e Cantiere municipale, l’amministrazione non è stata in grado di reperire un operaio per aggiustare la saracinesca “Siamo stati costretti a chiamare una ditta privata”.
    Effettivamente si tratta di “alta tecnologia” e il Comune di Palermo è ancora privo di tali operai “specializzati”.
    Se tutto va bene lunedì l’ ufficio riaprirà lunedi .
    Ma per i cittadini che hanno problemi con la TARI la cosa è invece molto più complicata.
    Infatti la prima data utile per prendere un appuntamento all’ufficio Tributi del Comune e…… il 23 febbraio del 2024( sob !!!!).
    Mancano i dirigenti e gli impiegati.
    Il vecchio sindaco Orlando aveva promesso l’ invio di altri impiegati ma…..dopo un anno nessuno li ha visti.
    Forse sono bloccati in qualche ufficio in attesa che qualcuno li liberi.

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