Nella giungla di dichiarazioni che si susseguono in questi giorni, fra contrapposizioni politiche e chi porta acqua al proprio mulino, ci sembra doveroso fare alcune precisazioni circa la vicenda che vedrebbe il probabile stop delle linee tranviarie per gli alti costi di gestione.
Partiamo anzitutto da un dato di fatto, ovvero quello che tanti omettono di dire: il Trasporto Pubblico Locale in Italia, proprio nella sua definizione, si porta avanti grazie a contributi pubblici che in questo caso provengono da Enti quali Comune e Regione. La percentuale di copertura dei costi di produzione con ricavi tariffari (biglietti/abbonamenti) supera di poco il 30%, contro una media europea di oltre il 50%. I ricavi risultano inoltre abbassati da chi non paga il biglietto.
Ecco perché quando si parla di evasione e contraffazione dei titoli di viaggio, si pensa soprattutto a nuove tecnologie per ridurre al minimo il fenomeno e mantenere quella percentuale di introiti dai titoli di viaggio fra il 30% e 35%.
Il tram viene utilizzato? Sono poco più di 3mln annui i passeggeri trasportati e pertanto quando qualcuno vi dirà che non lo prende nessuno, un esperto in statistiche si rivolterà. Ironia a parte, il sistema comunque ha enormi potenzialità di crescita ma senza integrazione tariffaria non si andrà da nessuna parte. Pensiamo infatti all’utenza che ad oggi non prende il mezzo pubblico per la sconvenienza nel dover utilizzare ben due titoli di viaggio (biglietto Amat e Trenitalia). A maggior ragione con la riapertura del Passante Ferroviario.
Perché l’Amat ha forti perdite? All’introduzione dell’avvio dell’esercizio delle linee tranviarie, non è seguita una rimodulazione del contratto di servizio che doveva prevedere maggiori risorse. Si è pensato invece di ripiegare sugli introiti derivanti dalla ztl centrale ma anche questi insufficienti (ztl1+ztl2 docet). Il tram ha un costo annuo di circa 10mln di euro.
Aggiungiamo anche che l’azienda di via Roccazzo vanta un credito di circa 55mln di euro da parte della Regione (contributi riconosciuti e mai versati).
Sempre sul fronte contributi regionali, evidenziamo inoltre che la Regione Sicilia è l’unica in Italia a non riconoscere i contributo/chilometro per i tram ma eroga le risorse finanziarie sui bus (urbani, autolinee extraurbane, etc.). E a ciò non aggiungiamo i tagli al tpl in Sicilia.
Ma ovviamente arriva l’inevitabile e si sapeva che i nodi sarebbero venuti al pettine. E qui andiamo ai nostri giorni.
Il Comune di Palermo in data 20 Giugno dispone l’avvio di un’azione legale nei confronti della Regione per recuperare il credito vantato e riconosciuto, oltre al mancato riconoscimento del tram come mezzo di trasporto (contributi).
La risposta della Regione non si fa attendere, e con un comunicato da parte dell’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone annuncia l’erogazione di 24mln circa di credito vantato nel giro di due settimane circa. Per la restante parte, 29mln circa, si dovrà attendere che Roma li versi alle casse regionali, e a sua volta al Comune.
Insomma, un gran balzello dove sembra giocare sulla nostra pelle e mai nessuno che si assuma la propria responsabilità.
Non ci interessano le beghe politiche e nemmeno l’esultanza da parte di chi vorrebbe lo stop del sistema tranviario solo per andare contro il proprio avversario o esclamare “l’avevo detto”.
Qui ci sembra che le responsabilità siano trasversali, basterebbe un briciolo di onestà intellettuale nel dichiararlo anche nei comunicati stampa.
Il Comune di Palermo poteva dare avvio alla propria azione legale prima? Certamente, anche perché i crediti vantati da Amat non si sono cumulati in un solo anno. Si poteva avviare l’azione giudiziaria già il primo di esercizio tranviario se non addirittura prima.
La Regione ha certamente le sue responsabilità nel non aver erogato regolarmente i contributi spettanti ad Amat e ufficialmente riconosciuti, continuando di fatto a cumulare un debito verso un’azienda pubblica. Sempre la Regione ad oggi non riconosce il tram (unica in Italia) come mezzo di trasporto pubblico ai fini dell’erogazione dei contributi chilometrici. Ciò al netto dei tagli al trasporto pubblico in Sicilia. E non ci sembra che le colpe siano da addossare solo ed esclusivamente all’attuale esecutivo regionale, perché anche il governo precedente non può ritenersi esente da responsabilità.
Troppa disinformazione, troppe cose che tanti si guardano bene dal dichiarare, o addirittura arrivare alle azioni giudiziarie per delle somme dovute. Siamo alle comiche.
Cosa accadrà nelle prossime settimane? Nelle casse di Amat arriveranno i denari, ma si dovrà predisporre un aumento per il contratto di servizio con il Comune di Palermo. Inoltre la rimodulazione del piano industriale Amat. Portare avanti politiche contro la contraffazione e l’evasione quali l’introduzione del biglietto a banda magnetica e severi controlli a bordo delle vetture, tamponare i tagli dei contributi regionali perchè anche la Regione dovrà fare la propria parte.
Pensare a estendere la Ztl sembra prematuro (almeno quest’anno) anche se sarebbe più logico parlarne quando i tram transiteranno nelle zone centrali della città. Prevedere l’aumento di una tassa locale per garantire un’entrata tributaria tale da poter offrire il trasporto pubblico gratuito ai residenti? Un’ipotesi da non scartare. Tagliare senza dubbio sprechi ma bisogna osare di più.
Come la creazione di un’unica società che gestisca in ambito metropolitano i trasporti, inglobando quote societarie di Gesap e Autorità Portuale.
La situazione è in continua evoluzione ma nel frattempo con questi chiarimenti abbiamo voluto arginare la tanta disinformazione dilagante.
Articolo quanto mai necessario. Manca una cosa, ovvero che l’esercizio si è chiuso con 6,5 milioni di perdita strutturale, cifra inferiore ai 10 milioni di costi del tram.
Se la regione farà la sua parte negli anni a venire non si avrà alcun tipo di problema. La politica è così, ping pong, ma questo ci interessa poco. Da notare la ridicolaggine del non versare contributi per anni ed all’improvviso vengono versati decine di milioni.
Un aspetto molto molto importante, passato del tutto in sordina e del quale nessuno parla è che la multa AMAT diventa amministrativa. Fino ad ora a parte quattro persone contate nessuno ha pagato le multe. Adesso cambia tutto e sarà una vera rivoluzione.
L’articolo giustamente mette l’accento sulle gravi responsabilità della Regione .
L’AMAT è infatti creditrice di circa 50 milioni ( 45 secondo altri fonti) dalla Regione , cifra che solo in parte l’assessore Falcone è disposto a dare ( per saldare il debito si aspettano i soldi dello Stato, cosa che difficilmente accadrà) . Tra l’altro la Regione ha grosse difficoltà a pagare regolarmente gli stipendi e i gasolio di una sua azienda di trasporti (AST).
Ma l’AMAT è anche creditrice del Comune .Il disallineamento dei crediti che il comune deve dare ad Amat, come da bilancio consolidato, è di 9 milioni di euro, cifra che il sindaco non vuole riconoscere .
La nota firmata dal presidente Antonio Gristina , con cui si annuncia la rinuncia della gestione del Tram .e datata 14 giugno, cioè lo stesso giorno in cui Sala delle Lapidi ha approva il consolidato, in cui il Comune cancella , con un colpo di spugna, i suoi debiti con le varie partecipate, compresi i 9 milioni con AMAT.
E’ solo un caso?
…ovviamente che la Regione debba parecchi soldi all’Amat non va bene…. ma ancora più grave è l’idea di orlando di “cancellare” il debito che il comune ha l’Amat… è come piantarsi un coltello in pancia da soli…. non ci vuole un genio per capire che se orlando, non dando ciò che deve all’Amat, la portasse al Fallimento, lui inevitabilmente si dovrebbe dimettere velocemente…. tutti i dipendenti farebbero manifestazioni giorno e notte contro lui e contro la regione… e il servizio di trasporto pubblico palermitano, per quanto già oggi scadente, si paralizzerebbe….
Voglio aprire una parentesi…. chi è attualmente al governo, forse ispirandosi al “caso” Germania, la quale dopo la seconda guerra mondiale pagò solo in parte i debiti di guerra, ha ipotizzato che non sia eticamente corretto che l’Italia debba continuare a pagare interessi esorbitanti ad altri paesi…. però dobbiamo pure capire che la Germania, non pagando interamente il suo debito pubblico con altri paesi europei, in fin dei conti “fregò” dei paesi esteri…. ma qui la situazione è radicalmente diversa:
….se orlando “cancella” (non pagandolo) il debito che il comune ha con l’Amat, finisce per danneggiare lo stesso comune e una serie di privati che hanno a che fare con L’Amat…. se orlando non paga danneggia la “sua” azienda di trasporto pubblico cittadino…. danneggia Palermo e alla fine ovviamente lui si dovrebbe dimettere…. e un male di dipendenti finirebbero sulla strada fino all’eventuale privatizzazione dell’azienda…. cosa che a mio avviso non sarebbe nell’interesse della città….
P.S. …..ma voglio fare ancora un’altra considerazione… quando la Germania si accordò per pagare solo in parte il proprio debito pubblico, cosa che vorrebbero fare alcuni in Italia, non era un’idea al 100% assurda…. infatti la Germania aveva pagato già una quantità di danaro incredibile….aveva pagato una marea di interessi….. e lo stesso sta facendo l’Italia pagando ogni giorno interessi su interessi…. interessi su interessi….
P.S2 …..se alla Germania non fosse stato “regalato” metà del debito con i paesi stranieri, forse oggi sarebbe un paese povero…
Il caso Amat è radicalmente diverso… qui stiamo parlando di un comune e di una regione che non pagando quanto dovuto mettono in ginocchio una loro azienda…. che magari fornisce anche un pessimo trasporto pubblico, ma che rimane l’unica azienda di trasporto pubblico che abbiamo a Palermo….
…..apro un’altra parentesi… perchè orlando non paga quanto dovuto all’Amat? …..qual è la reale situazione finanziaria del comune di Palermo? ….e se, come molti pensano è precaria, come mai l’anno scorso in campagna elettorale il comune di Palermo incominciò a indebitarsi in maniera esponenziale per realizzare una serie di cose di cui improvvisamente se ne sentii l’urgenza? …..qualcuno ha i numeri precisi di quanto è cresciuta la spesa pubblica della città nei mesi precedenti alle elezioni comunali di Palermo? Era realmente tanto necessario per il comune fare debiti in quel periodo?
….io posso anche capire che un comune si indebiti per abbattere e ricostruire in temi veloci un ponte pericoloso (il ponte corleone ad esempio), ma non posso accettare che un comune si indebiti per fare contenti dei probabili elettori… non dico che sia voto di scambio… ma quasi…
P.S …si hanno comunicazioni ufficiali da parte del comune per sapere quando nascerà il nuovo ponte vicino il Baby luna? …..del vecchio ponte non me ne interessa molto, meno ci passo e meglio è…. …infatti molti pensano che la manutenzione di questi giorni non lo renda realmente sicuro… o sbaglio?
Buongiorno a tutti!
Non intendo valutare i commenti presenti.
L’unica e reale valutazione deriva dall’osservazione di quanto accade generalmente a bordo degli autobus delle varie linee: 8 passeggeri su 10 (che salgono a bordo) non obliterano biglietti. Pertanto, si sarebbe portati a concludere che l’ 80% dei passeggeri è in possesso di un abbonamento.
Personalmente, ritengo che tale conclusione non corrisponda alla realtà.
Quale potrebbe essere una soluzione dell’anomalia? Parafrasando l’ “Uovo di Colombo”, sarebbe sufficiente, considerato l’alto senso civico di molti concittadini, ripristinare l’impiego del “Bigliettaio” dei tempi lontani.
Quantomeno, sarebbe un deterrente per il “portoghese” ed un incentivo all’obliterazione.
Ovviamente 1 solo controllore per mezzo è insufficiente, sono necessarie delle squadre! A Milano si vedono non solo i controllori dell’ATM, riconoscibili dalla divisa, ma anche i funzionari del Comune (pubblici ufficiali, dunque?) che salgono sui mezzi in borghese e, sparsi sul mezzo, espongono all’unisono i distintivi di riconoscimento.
Nell’articolo leggo del biglietto con la banda magnetica, mi sembra se ne fosse parlato già qualche mesetto fa: a che punto siamo? Non mi sembra l’ultimo ritrovato della tecnologia eppure darebbe un certo apporto agli introiti aziendali…
Ovviamnete è inutile sottolineare come il palermitano che non paga sia un soggetto autolesionista/masochista: non ha i soldi per il mezzo privato ma non paga l’irrisoria somma del biglietto adducendo a scusa che non è efficiente; la cosa ha come conseguenza la riduzione in termini di qualità e quantità del servizio pubblico che lo porterà a farsi la cosa più antica del mondo: a passiàta a pieri…
Certo poi l’AMAT dovrebbe anche promuoversi, magari andando nelle scuole a cercare i propri clienti tra gli scolari, per esempio o fornendo sconti e promozioni in caso di abbonamento annuale…
3.000.000 di persone che lo prendono sono davvero pochissime.
10.000 persone che lo prendono abitualmente per 300 giorni/anno per andare a lavorare sono esattamente 3 milioni.
Ipotizzando che a palermo 400.000 persone che si spostano giornalmente usando un mezzo, solo 1 su 40 prende il tram.
Troppo poco direi.
Teniamo sempre presente che queste stime sono il frutto di una creatività sfrenata. Il tram non possiede NESSUN sistema di monitoraggio. Niente in stazione, niente nei terminal. Ogni numero è semplicemente inventato, poco o molto che sia, il numero di utenti non è quantificabile a prescindere dalle chiacchiere varie.
Giusta osservazione, alla quale ne aggiungo un’altra. Anche prendendo per buoni questi dati, cosa non del tutto scontata, ci sarebbe da riflettere su un sistema di 4 linee tranviarie ognuna capace di offrire 2000 viaggiatori/h per direzione e oltre, che non riesce a spostare più di 10.000 viaggiatori al giorno. Un dato accettabile, dal punto di vista gestionale, dovrebbe avere numeri doppi.
A quanto scritto nell’articolo aggiungo quanto riporta oggi Repubblica e cioè che l’esercizio del tram costa di gran lunga meno che quello degli autobus.
Inoltre quando si parla di Regione si parla di un ente che storicamente ha avuto come “visione” (nobilitiamola così…) quella dello smantellamento del trasporto ferrato e della proliferazione del trasporto gommato, anche perché i vari attori della vicenda sono stati nelle mani alle lobby del trasporto gommato, con personaggi che nel tempo hanno pure percepito il doppio stipendio, dalla Regione e dal signorotto di turno del trasporto gommato.
Oggi la scelta di campo è cambiata, anche se qualche signorotto è rimasto, ma le logiche permangono le stesse.
….giusto…. e lo stesso PUTRIDO MARCIUME lo troviamo al governo del comune di Palermo… anche se per onestà dobbiamo ammettere che al comune di Palermo la situazione è più disgustosa… e non mi riferisco solo ad orlando, parlo anche tutto lo schifo che lo circonda…
….speriamo che possano salire al potere politici che possano ragionare in maniera diversa degli attuali che scaldano le poltrone nei luoghi di potere… sogniamo politici in grado di mandare a casa una classe politica chiaramente obsoleta, vergognosa, inutile, dannosa….
Non sei autorizzato a rivolgermi la parola ne’ a prendere spunto dalle mie parole per i tuoi deliri. Rivolgiti altrove.
…..fammi indovinare: per rispondere ai tuoi commenti l’autorizzazione si chiede al comune di Palermo? 🙂 🙂
…..e dopo non stavo delirando… stavo solo argomentando… stavo completando il tuo discorso dicendo che così come è vero che la Regione è deludente, il comune di Palermo, purtroppo, è molto MOLTO Peggio… direi inquietante…
Chiunque ami questa città (e la Sicilia intera) si augura un radicale cambio politico… tutti coloro che non si augurano questo cambio politico o sono amici degli attuali governanti, o più semplicemente stanno avendo qualche vantaggio da questa situazione…
Benissimo. TU e ripeto TU non sei autorizzato a completare i discorsi miei, se hai da delirare, s/ragionare, dare stura alla tua monomania o che altro fallo autonomamente senza citare me, senza completare i miei ragionamente, senza riferirti a me. Ora rilassati e mollami.
Inutile nasconderlo il tram attualmente è un mezzo fallimento per diverse città italiane ragioni : mancata integrazione tariffaria con trenitalia, nessun collegamento fra i capolinea esterni dei tram (Borgonovo e CEP) con le periferie circostanti. Qualcosa è stato realizzato nella seconda Circoscrizione con le linee 210,212 che partono nei pressi di viale Amedeo D’Aosta. É urgente un nuovo piano delle Linee che cancelli i nodi Emiri e Giotto.
il tram sarebbe dunque a rischio?
ferrandelli non si arrende e vuole a tutti i costi una palermo proiettata neglia nni 50
…e sarebbe già un passo avanti… orlando Palermo l’ha portata agli anni 20…. del 1900…. 🙂
Realizzare con la massima urgenza le nuove linee di tram in modo da consentire un sinergico collegamento tra le periferie ed il centro chiudendo quest’ultimo alle auto in modo effettivo ed esteso. Abbonarsi ai futuri tram converrà a tutti: costi di gestione minori rispetto ad un’automobile, meno inquinamento, tempi di collegamento sicuri.
Urge ovviamente biglietto unico con passante e futuro anello.
Mia dimenticanza nel riportare anche una nota circa l’enorme potenziale che ha l’attuale sistema di trasporti se solo ci fosse il biglietto unico. Nota ho voluto aggiungere nell’articolo.
Non dobbiamo dimenticare che far passare il trasporto pubblico gommato a fianco del Tram e’ una cosa che non ha senso, chi si occupa della viabilita’ dovrebbe prevedere l’esclusione del trasporto pubblico gommato al fine di far utilizzare a pieno e in maniera funzionale il Tram, e ovviamente unico biglietto per tutte le linee pubbliche cittadine, ma ci vuole tanto? Assessori vari SVEGLIAMOCI!!!!!
Era ovvio che andasse a finire così … adesso vorranno ancora piazzare linee tramviarie in tutta la città?
bella la foto, mi sembra di conoscerla.
“….quando qualcuno vi dirà che non lo prende nessuno, un esperto in statistiche si rivolterà….”
Ho già scritto sui fantomatici 3 milioni di viaggiatori.
A tal proposito, riporto quanto stimato in fase di avviamento all’esercizio delle 4 linee tranviarie. Non da me, ma da chi ha progettato il sistema. Fonte: http://livesicilia.it/2015/12/30/linee-fermate-frequenze-ecco-come-funziona-il-tram_700349/
“…L’opera però oggi è completa ed è entrata in funzione. Il suo costo annuo sarà di circa 22 milioni di euro: le previsioni parlano di [B][U]8 milioni di passeggeri, che dovrebbero arrivare a 11 [/U][/B], con incassi dei biglietti pari a 5 milioni. Il ticket costerà 1,40 euro e durerà 90 minuti e sarà lo stesso di quello dell’autobus;…….”
Quindi, stando alle stesse valutazioni dei progettisti (ripeto: non mie), siamo a meno della metà dei passeggeri previsti in prima fase e poco più di 1/4 di quelli previsti a regime.
Di fronte a queste cifre, impietose, non credo ci sia altro da aggiungere…
ha ragione dahfu, speriamo che si sbrighino con le nuove linee, perché un nuovo sindaco populista potrebbe bloccarle, creando delle fake news, come fa ferrandelli, che vorrebbero il tram prossimo alla chiusura per mancanza di soldi. ridicolo e irrispettoso.