Foto|Piazza Garraffello, i lavori di messa in sicurezza

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Vi mostriamo alcune immagini dei lavori di messa in sicurezza degli edifici che si affacciano a piazza Garaffello. Incerti ancora oggi i tempi di riapertura dell’intera piazza. Sorge però un dubbio: ma se i palazzi erano già a rischio crolli, perché qualcuno ha continuano a rilasciare le autorizzazioni alle attività commerciali? Misteri panormiti!

Ringraziamo l’utente PAMAX per gli scatti.

 

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5 Thoughts to “Foto|Piazza Garraffello, i lavori di messa in sicurezza”

  1. marcone83

    che brutta cosa…

  2. MAQVEDA

    Messa in sicurezza?? questa è un’opera di vandalismo bella e buona. Palazzo Lo Mazzarino è distrutto (UWE) hanno tirato via quasi tutti i decori e le cornici rococò del Settecento!!! ma siamo impazziti??? in altri casi, in altri angoli della città, messa in sicurezza è significato anche e principalmente applicare teli protettivi intorno alle parti pericolose per impedirne il distacco, in modo da preservarle sino al restauro. Qui invece qualcuno ha autorizzato uno scempio, SCEMPIO! Così la piazza riapre presto, i pub abusivi riaprono e la macagna si può arricampare. Ma si sa, si vive di priorità.

  3. Effettivo

    Convengo con Maqueda è un vero SCEMPIO, la sovraintendenza dove era???…… a mio avviso è necessario denunciare il fatto il più possibile, rendere nota la cosa ai più, onde evitare che divenga una pericolosa abitudine!!!!!!!!!!

  4. Irexia

    Se la messa in sicurezza si sta svolgendo come dice Maqveda, è davvero una brutta pagina (un’altra) della storia della nostra città, a meno che le mura sono talmente fradicie da non potere applicare i famosi teli verdi atti a raccogliere i calcinacci…

    Si è detto da più parti che il problema del degrado deriva dal fatto che alcuni di questi palazzi sono di proprietà della Curia e altri sono di proprietà di una miriade di soggetti: tale confusione renderebbe praticamente impossibile procedere con i lavori dovuti…

    E se il Comune operasse come face Sgarbi con Salemi?

    Si requisiscono gli immobili dichiarandone la pubblica utilità, mettendo a bilancio i crediti degli indennizzi(crediti che se non riscossi entro 2 anni andrebbero in perenzione), il Comune ne diventa proprietario unico e li ristruttura per destinarli a civile abitazione affittandoli a prezzi popolari (ovviamente parlo degli immobili che non costituiscono beni di pregio architettonico).
    Quello che più mi da fastidio di questa situazione è che abbiamo un immmesno patrimonio immobiliare inutilizzato e contemporaneamnte fame di alloggi!

  5. MAQVEDA

    Nessun muro più fradicio di mille altri casi, i teli avrebbero potuto essere applicati. E in ogni caso non si sta svolgendo, già si è svolta, almeno 10 giorni fa. Il delitto è compiuto. Ci accontenteremo di un ripristino alla meno peggio dei decori. Ma ripeto, si vive di priorità. Meglio distruggere e azzizzare alla bene e meglio ciò che di valore rimaneva agli edifici della piazza, piuttosto che tenerla chiusa qualche giorno più e fare le cose con maggiore intelligenza. Siamo amministrati da assoluti incompetenti, e mi piace che l’assessore al centro storico, l’inutile assessore, abita proprio lì vicino, e non ha proferito verbo.

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